Shibuya: alla scoperta dei quartieri di Tokyo 9^ puntata
Fulcro della moda giovanile, è uno dei quartieri irrinunciabili in una visita a Tokyo
di Hachi194
Perchè snocciola chicchi d'un rosso succoso a ogni cambio della metro.
Tanti piccoli semi, ognuno con una forma simile eppure distinta, incastrati tra branchie di legno.
Sono città nella città, collegate da una lunga collana di rotaie.
Basta spaccare il guscio per scoprirle, una a una, separate da linee invisibili di confine."
Tokyo Orizzontale- Laura Imai Messina-Ed.Piemme
Il primo incontro con Shibuya dovrebbe avvenire di sera, al buio: l'impatto con i mille neon e gli enormi schermi vi farà credere di essere finiti dritti dritti all'interno del sequel di Blade Runner. Ma anche di giorno uscire dalla stazione e trovarsi di fonte all'incrocio più famoso del mondo fa sempre un certo effetto.
Se Tokyo non dorme mai, Shibuya è ancora più sveglia e giovane: non a caso è considerata il fulcro della cultura giovanile della capitale. Qui sono nate le gyaru (con la pelle abbronzatissima e i vestiti coloratissimi) e qui si è sviluppata la musica Shibuya-kei. Qui è anche il posto giusto per fare shopping sfrenato; oppure appartarsi per un incontro a due. Solo qui, solo a Shibuya.
Shibuya è un quartiere speciale di Tokyo e ovviamente comprende anche altre zone oltre a quelle dei grandi magazzini, sicuramente più conosciute. Ha una popolazione stimata di circa 220.000 persone e con la sua superficie totale di 15.11 km² ha una densità abitativa di 14.679,09 persone per km².
Il primo insediamento risale all'XI secolo, quando qui sorse il castello della famiglia Shibuya appunto e tale rimase fino a tutto il periodo Edo. Nel 1885, con l'apertura della linea Yamanote, Shibuya iniziò a diventare un importante snodo ferroviario per la zona sud-ovest di Tokyo e poi un importante centro commerciale e di intrattenimento. Nel 1889 nacque il villaggio di Shibuya, fondendo insieme Kami-Shibuya, Naka-Shibuya e Shimo-Shibuya; nel 1909 si trasformò in città e successivamente, nel 1932, inglobando Sendagaya e Yoyohata, formò il distretto di Shibuya della città di Tokyo. Assunse i confini che ha ancora oggi il 15 marzo 1947.
Ma la vera rivoluzione per il quartiere fu l'inaugurazione nell'aprile del 1979 di Shibuya 109, grande magazzino dove trovare le ultime mode del momento in fatto di abiti e accessori. Progettato dall'architetto Minoru Takeyama, era stato pensato dalla Tokyu (colosso dei departement stores) come una fashion community, con tanti piccoli negozi indirizzati ad una clientela femminile sulla trentina.
Con il passare degli anni però il target si è abbassato molto ed ora sono le giovanissime a perdersi fra i vari piani. Il nome 109 è un gioco di parole per ricordare appunto la ditta Tokyu: infatti To vuol dire 10 e Kyu invece 9; ma tutti invece lo leggono "Ichi-Maru-Kyu" cioè 1-0-9.
E il grattacielo di Shibuya 109 è uno dei primi che si vedono uscendo dalla stazione e affrontando il mitico incrocio: quando scatta il verde per i pedoni, tutte le auto, provenienti da ogni direzione, si fermano per lasciar passare un flusso immane di persone.
Foto e filmati non rendono giustizia a quello che si prova quando si fa parte di questa marea umana. In più tre grandi schermi televisivi montati sugli edifici vicini si affacciano sull'incrocio, così come molte insegne pubblicitarie; un buon punto per provare ad immortalare la zona è lo Starbucks che domina l'incrocio.
Il professore di architettura Julian Worrall ha definito lo Shibuya crossing come "un grande esempio di come Tokyo dà il meglio di sè quando non sta cercando di farlo". Come ogni icona che si rispetti, è stato immortalato in tantissime pellicole: da Lost in Translation a The Fast and the Furious: Tokyo Drift giusto per citarne alcune.
Ma prima ancora dell'incrocio, appena usciti dalla stazione, troverete "lui" ad aspettarvi: Hachiko o meglio la statua a lui dedicata. Il cane che aspettava fedele alla stazione ogni giorno il suo padrone, un professore universitario, al ritorno dal lavoro e che continuò a farlo anche dopo la sua morte, è famosissimo e la sua statua è diventata il punto di incontro più popolare in Giappone. Farsi una foto accanto a lui è sempre più difficile ma ne vale la pena.
A Shibuya ci si va soprattutto per fare shopping: oltre al già citato 109, bisogna sicuramente citare Center Gai, il luogo di nascita di molte tendenze di moda giapponesi. Zona pedonale nel cuore di Shibuya, fiancheggiata da negozi, boutique e game center, la sera è affollata di giovani diretti verso discoteche, ristoranti e bar o semplicemente pronti a bighellonare in giro per qualche ora.
Poi c'è Koen Dori (letteralmente "strada del parco") famosa via dello shopping che conduce dai grandi magazzini Marui a Yoyogi Park. Un'altra strada da tenere in considerazione è Supeinzaka (in inglese Spain Slope): pedonale, lunga circa 100 metri, attraversata da scale che portano su per il pendio fino al grande magazzino Parco, è fiancheggiata da negozi, caffè e ristoranti ed è stata soprannominata così per la sua somiglianza con le strade spagnole.
In questo paradiso dello shopping (o inferno, dipende dai punti di vista...) troverete tutti i grandi marchi del vestiario, anche quelli occidentali come H&M, Zara e Bershka.
Ponete particolare attenzione a quest'ultimo: il suo edificio color verde lime inconfondibile sarà il vostro faro nella notte per trovare il Mandarake! Quando lo avrete di fronte a voi, andate verso sinistra e a pochi metri troverete le indicazioni per alleggerire ancor di più il vostro portafogli.
Shibuya offre anche immensi negozi dei due colossi del "fai da te": Tokyu Hands (della ditta Tokyu) che si estende su 8 piani e Loft (appartenente alla catena Seibu) che si "accontenta" solo di 7 piani.
Meritano una citazione anche Bunkamura (letteralmente villaggio della cultura) che racchiude una sala concerti, un teatro, due cinema e un museo con sempre nuove esposizioni e Shibuya Hikarie, aperto nella primavera del 2012, che ospita gallerie d'arte moderna e contemporanea.
E se siete stanchi di tanto girare potreste farvi un sonno andando verso la Love Hotel Hill: esiste infatti una zona di Shibuya, chiamata Dogenzaka, ad alta concentrazione di Love Hotel, gli alberghi a ore per coppie in cerca di intimità. Per 2-3 ore di "riposo" durante il giorno si possono spendere di solito circa 5.000 yen (circa 40 euro), mentre per un "soggiorno" di una notte circa 10.000 yen (poco più di 80 euro).
Se avete fame, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Shibuya pullula di locali dove bere e mangiare, alcuni propongono anche musica dal vivo; se volete andare sul sicuro cercate i depachika, cioè le gallerie commerciali nei piani seminterrati dei grattacieli. Tokyu Food Show proprio sotto la stazione di Shibuya, il Seibu Food Hall e ShinQs Food Hikarie possono essere tre ottime proposte per iniziare.
Fonti consultate:
Wikipedia
JapanGuide
TokyoCheapo
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