Palepoli: l’opera prima del maestro Usamaru Furuya
Una raccolta di microstorie spregiudicate e fuori dagli schemi
di bob71
Palepoli si presenta come una raccolta di yonkoma manga. Si tratta di micro-storie concentrate nell’arco di quattro vignette, una formula molto popolare sulle riviste giapponesi, in questo caso rivisitata dall'autore con un approccio trasgressivo e iconoclasta. Infatti, come in un gioco di specchi deformanti gli yonkoma di Furuya ci restituiscono in primis una visione distorta e allucinata dell'immaginario grafico del mangaka, e su più ampia scala un dissacrante excursus sull’intera Storia dell’Arte.
Le tavole provengono da quella che è stata la prima esperienza del disegnatore su Garo, la rivista underground dove gli autori godevano di una libertà creativa senza precedenti, spesso usata come rampa di lancio verso realtà editoriali più remunerative, un porto franco in cui ricercare nuove vie dell’espressione artistica e che ha portato Furuya a diventare uno degli autori più originali e arguti del manga contemporaneo.
A dispetto del tratto grafico estremamente raffinato ed esteticamente ricercato, Palepoli agisce con la forza dirompente di un bulldozer. La struttura minimale dello yonkoma viene manipolata con piglio anarchico e con un certo gusto per la parodia feroce. Se la parola d’ordine è “smitizzare” allora Furuya è pronto a trascinare senza ritegno nelle sue tavole i personaggi più iconici e amati dal pubblico (Doraemon, Sazae-san, Dokonjō Gaeru, Ashita no Jō, Ghost in the shell, etc.), così come non si fa problemi a gettare i capisaldi della Storia dell’Arte in questo calderone ribollente di citazioni postmoderniste, divertissement pseudo erotici, esercizi di stile pop-surrealisti e altre intuizioni fulminanti che innescano una serie di cortocircuiti e di suggestioni disparate nel lettore.
All’interno di questo gioco (al massacro) di rimandi e citazioni trovano spazio alcune sferzanti parodie delle leggende del manga con risultati spesso imprevedibili, come quella del celeberrimo gatto spaziale del duo Fujiko Fujio cui è riservato un irriverente collage surrealista in chiave porno; mentre nel remake del famoso spokon creato da Tetsuya Chiba e Asao Takamori a finire sul ring per l’ultimo incontro con Mendoza sarà il vecchio Danpei! L’autore non risparmia nemmeno mostri sacri quali Osamu Tezuka, Moto Hagio, Yoshiharu Tsuge e lo stesso Suehiro Maruo che tanta influenza ha avuto su Furuya.
Fra le pagine del volume non mancano spunti originali, mini saghe e personaggi ricorrenti: la misteriosa malattia infettiva X, le scene scrutate da uno spioncino (intrise di impietoso black humor), le blasfemie irridenti, le avventure dell’efferato orsetto serial killer, le pillole mistiche del piccolo Takashi (alfa e omega dell’intera raccolta), le autoironiche vicissitudini dell’autore alle prese con il dispettoso “fantasma che boccia le tavole”.
Palepoli è un'opera-mondo che racchiude e anticipa molte delle passioni e dei temi cari all'autore: i manga, il cinema, l'arte, l'ero-guro, la psicanalisi, la religione, la politica. Il tutto frullato e distillato dalla sua peculiare cifra stilistica con una padronanza del mezzo espressivo che gli permette di spaziare tra i generi e di sperimentare con la narrazione, la composizione della pagina, il lettering.
Dal punto di vista grafico l’opera offre un caleidoscopio di tecniche che dimostrano la grande erudizione e versatilità di Furuya, pittore provetto prima ancora che fumettista. Possiamo imbatterci in vignette essenziali, imbevute di inchiostro nero, o in tavole iperdettagliate che riproducono fedelmente le opere d’arte antica. Gli elementi che maggiormente colpiscono l'occhio sono l’eleganza e la finezza della linea, la cura maniacale degli effetti di chiaroscuro e le sperimentazioni che partono dalla rigidità dello yonkoma e arrivano a far esplodere la struttura stessa della tavola.
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Furuya lo definì un rito di passaggio per approdare a una nuova fase della sua carriera. Nella sua ossessiva ricerca di libertà espressiva Palepoli scardina gli schemi tradizionali del manga facendolo deragliare su binari dagli esiti mai certi, dove non esistono regole e dove dominano il sarcasmo e l’(auto)ironia.
Chi si dovesse avvicinare per la prima volta all’autore forse rimarrebbe spiazzato dalla lettura di Palepoli per la sua natura anarchica e anticonvenzionale, ma se siete già fan di Furuya o siete alla ricerca di una lettura inconsueta, fuori dall’ordinario, controversa e perturbante, allora troverete in questo volume un diamante grezzo particolarmente misterioso e attraente.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Palepoli | € 15.00 | Coconino Press |
Palepoli
Miti classici, simboli religiosi e arte del Rinascimento, celebri icone della cultura pop. Un tripudio di citazioni da manga e cartoni animati. Tutto finisce nel tritacarne di "Palepoli", l'irriverente opera prima del maestro giapponese Usamaru Furuya: un libro di culto, che approda finalmente alla prima edizione italiana. Tra queste pagine, all'insegna dello humour più nero e scanzonato, si rincorrono un orsetto assassino, Gesù e i Beatles, il Mantegna, l'ispettore Colombo, i killer di Pulp Fiction e i personaggi di Doraemon. Un brillante tour de force grafico, un teatro dell'assurdo che svela vizi e ipocrisie della società nipponica e occidentale.
Prezzo: 15,00 €
Totale voti: 23 0 2
Sarren
Che ho letto? Alcune tavole colpiscono molto per ingegno o forza, altre mi hanno lasciato confuso, altre ancora proprio freddo. Di Furuya ho apprezzato più altre opere, ma per gli appassionati può essere interessante.
15/06/2023
Shiho Miyano
Decisamente autoriale, l'impressione è di trovarsi davanti un quaderno intimo, tanti piccoli scorci che sono folli e graffianti. alcuni troppo lontani culturalmente per comprenderli, altri assolutamente universali. Ne ha per tutti Furuya!
10/11/2022
Hachiko94
Un volume assurdo e di cui mi spiace non aver colto molte delle citazioni, ma alcune le ho trovate davvero geniali. Furuya è proprio un pazzoide simpaticone xD
26/08/2022
Arashi84
Non posso nascondere che molte cose non le abbia colte né comprese, ma ho adorato il miscuglio di stili di disegno e la creatività di Furuya. Alcune cose mi sono piaciute molto, ad esempio Il fantasma che boccia le tavole. Un caos che incolla il lettore.
07/12/2021
2247
Pastiche deliziosamente macabro in cui Furuya-sensei decostruisce i suoi bersagli preferiti. Dal consumismo alle religioni, dalla cultura pop alle arti (a partire dalla nona ovviamente). Un catartico dito medio al concetto stesso di mito e di mitopoiesi.
09/11/2021
drugodavidee
semplicemente un capolavoro uno dei migliori volumi unici che abbia mai letto e ne ho letti parecchi non è economico ma prendetelo perchè deve essere nelle librerie di tutti
24/09/2021
Adrian1
Dopo averlo letto mi è sembrato solo un miscuglio di idee avvolte forse messe pure a caso. Confuso.
16/09/2021
Zero___Zone
Un Furuya dissacratorio, irriverente, sarcastico, malato, strafottente, provocatorio verso TUTTO: società, ipocrisie, sesso, religione, ordine costituito, morte, anime e manga, luoghi comuni, credenze popolari, perfino se stesso…a dir poco geniale!
09/09/2021
bob71
Palepoli è un'opera-mondo che racchiude e anticipa molte delle passioni e dei temi cari all'autore: i manga, il cinema, l'arte, l'ero-guro, la psicanalisi, la religione, la politica. Il tutto frullato e distillato dalla sua peculiare cifra stilistica. 10
20/08/2021
Utente64390
Manga completamente folle, divertente ma anche riflessivo in certi momenti. Diverse citazioni a manga storici come Ashita no Joe, la Fenice, Golgo 13, L'uomo senza talento. Palepoli è senza dubbio un capolavoro onirico. Da leggere assolutamente.
06/08/2021
Franky-san
Opera folle, delirante, divertente. Un insieme di parodie, citazioni, storie macabre quasi sempre geniali e coinvolgenti. Peccato che alcune scenette sono per lo più per un pubblico giapponese che non italiano. Ottima edizione!
28/07/2021
Arwen1990
Geniale, divertente, dissacrante. Un caleidoscopio di stili e generi. Un mix di parodie del vecchio e del nuovo. Con una struttura narrativa disarmante. Si apprezza ogni singolo racconto che fa ridere e al contempo riflettere. Sicuramente imperdibile
08/07/2021
Broken Mirror
Capolavoro è senz'altro un termine abusato ma è l'unico che può descrivere Palepoli. Palepoli è arte, parodia, genio. È un ponte tra culture. È la fine del mondo. Non credo di aver mai ritenuto che un'opera fosse da 10 ma Palepoli lo merita. Leggetelo
27/06/2021
Haizhong_Musume
Interessante raccolta di esercizi stilistici in cui un Furuya agli esordi mostra già il proprio talento e ironia: un'opera più per appassionati rispetto ad altre, ma con tanti spunti interessanti, ho adorato "malattia infettiva X" XD
08/12/2023