Kanon
“Kanon” è un anime di tredici episodi realizzato nel 2002 dallo studio Toei Animation. La serie, diretta da Naoyuki Ito, è l’adattamento dell’omonima visual novel sviluppata dalla famosa software house Key.
La trama vede come protagonista Yuuichi Aizawa, studente al secondo anno di liceo che si trasferisce dalla cugina Nayuki e dalla zia Akiko a causa di impegni di lavoro dei suoi genitori. La nuova città in cui Yuuichi va a vivere è il luogo in cui il ragazzo passava spesso le vacanze da piccolo, ma i ricordi di quell’epoca gli risultano abbastanza confusi. A riesumare gli eventi di sette anni prima ci penserà l’incontro con Ayu Tsukimiya, una ragazza che Yuuichi sembra conoscere da tempo.
Come molti sapranno, in una visual novel di tipo eroge/dating sim il giocatore può raggiungere finali differenti, e quindi “frequentare” ragazze differenti, a seconda delle scelte che compie; ne consegue che ogni personaggio femminile possiede la propria route, e che la sua storia ha lo stesso valore di quella delle sue compagne (anche se in realtà vi è quasi sempre un’eroina principale che costituisce il vero fulcro del gioco).
Viste queste premesse, è lecito pensare che la trasposizione in serie animata non sia tanto facile: meglio concentrarsi su un solo personaggio, creare archi ben distinti in cui la storia riparte ogni volta da capo o cercare di creare un’unica storia in cui il protagonista incontra tutte le ragazze, per poi alla fine scegliere l’eroina principale? L’anime di “Kanon” (come poi tutti i suoi successori) sceglie l’ultima opzione, peccato che questa versione del 2002 con soli tredici episodi - a fronte di trentacinque ore di gioco - ci faccia solo un bel pasticcio.
La serie parte infatti in maniera molto tranquilla, prendendosi il giusto tempo per introdurre tutti i personaggi; il ritmo è pacato, le situazioni presentate non costituiscono nulla di eccezionale, ma il buon slice of life by Jun Maeda ricco di umorismo semplice ma d’effetto scorre sempre in maniera piacevole. I problemi arrivano, però, quando si giunge al clou delle varie route: i diversi finali dedicati alle tante eroine si prendono solo un episodio ciascuno, e ci vengono liquidati in sequenza, uno dopo l’altro, a una velocità sorprendente. Si ha dunque l’impressione di qualcosa di raffazzonato e sbrigativo, che nella tanta fretta perde tutto quel trasporto emotivo che, lo sappiamo bene, nelle novel della Key non ci viene mica risparmiato. Un vero peccato, dunque, che i tanti personaggi non abbiano potuto beneficiare della dovuta caratterizzazione e che il loro potenziale sia rimasto alquanto inespresso. A fare eccezione sono infatti solo i due protagonisti, dato che alla route di Ayu è stato fortunatamente dedicato lo spazio necessario.
A tali difetti si aggiungono poi quelli minori presenti già nella storia originale, come i miracoli gratuiti o l’eccessiva bontà di alcuni personaggi (vedi la madre di Nayuki, che accoglie in casa persone conosciute mezzo secondo prima).
Se pensate però che questi siano i più grandi punti negativi dell’anime, allora non avete ancora visto il comparto tecnico. La leggera sgradevolezza del character design realizzato da Itaru Inoue per il gioco viene infatti moltiplicata per mille da Yoichi Onishi e dai disegni in generale, i quali ci regalano occhi enormi che occupano due terzi del viso, facce schiacciate e dai contorni squadrati e bocche lontane cento miglia dai menti (su Yuuichi quest’ultimo particolare ha un effetto incredibilmente devastante). Ad affossare il tutto ci pensano poi delle animazioni legnose e ridotte all’osso, una fotografia di serie B e una regia che in certi episodi non è da meno. Quanto alle musiche, quelle tratte dalla visual novel sono sempre di un certo livello, mentre le tracce composte appositamente dell’anime sono orecchiabili e nulla più (stesso discorso vale per le sigle).
In conclusione, “Kanon” è l’esempio lampante di come non deve essere realizzato l’adattamento di una visual novel: la trama e i personaggi di fondo saranno pure interessanti, ma il loro sviluppo lascia alquanto a desiderare. Se poi ci aggiungiamo un comparto visivo che è una tortura per gli occhi, allora il mio consiglio diventa uno soltanto: andatevi a guardare il remake del 2006.
La trama vede come protagonista Yuuichi Aizawa, studente al secondo anno di liceo che si trasferisce dalla cugina Nayuki e dalla zia Akiko a causa di impegni di lavoro dei suoi genitori. La nuova città in cui Yuuichi va a vivere è il luogo in cui il ragazzo passava spesso le vacanze da piccolo, ma i ricordi di quell’epoca gli risultano abbastanza confusi. A riesumare gli eventi di sette anni prima ci penserà l’incontro con Ayu Tsukimiya, una ragazza che Yuuichi sembra conoscere da tempo.
Come molti sapranno, in una visual novel di tipo eroge/dating sim il giocatore può raggiungere finali differenti, e quindi “frequentare” ragazze differenti, a seconda delle scelte che compie; ne consegue che ogni personaggio femminile possiede la propria route, e che la sua storia ha lo stesso valore di quella delle sue compagne (anche se in realtà vi è quasi sempre un’eroina principale che costituisce il vero fulcro del gioco).
Viste queste premesse, è lecito pensare che la trasposizione in serie animata non sia tanto facile: meglio concentrarsi su un solo personaggio, creare archi ben distinti in cui la storia riparte ogni volta da capo o cercare di creare un’unica storia in cui il protagonista incontra tutte le ragazze, per poi alla fine scegliere l’eroina principale? L’anime di “Kanon” (come poi tutti i suoi successori) sceglie l’ultima opzione, peccato che questa versione del 2002 con soli tredici episodi - a fronte di trentacinque ore di gioco - ci faccia solo un bel pasticcio.
La serie parte infatti in maniera molto tranquilla, prendendosi il giusto tempo per introdurre tutti i personaggi; il ritmo è pacato, le situazioni presentate non costituiscono nulla di eccezionale, ma il buon slice of life by Jun Maeda ricco di umorismo semplice ma d’effetto scorre sempre in maniera piacevole. I problemi arrivano, però, quando si giunge al clou delle varie route: i diversi finali dedicati alle tante eroine si prendono solo un episodio ciascuno, e ci vengono liquidati in sequenza, uno dopo l’altro, a una velocità sorprendente. Si ha dunque l’impressione di qualcosa di raffazzonato e sbrigativo, che nella tanta fretta perde tutto quel trasporto emotivo che, lo sappiamo bene, nelle novel della Key non ci viene mica risparmiato. Un vero peccato, dunque, che i tanti personaggi non abbiano potuto beneficiare della dovuta caratterizzazione e che il loro potenziale sia rimasto alquanto inespresso. A fare eccezione sono infatti solo i due protagonisti, dato che alla route di Ayu è stato fortunatamente dedicato lo spazio necessario.
A tali difetti si aggiungono poi quelli minori presenti già nella storia originale, come i miracoli gratuiti o l’eccessiva bontà di alcuni personaggi (vedi la madre di Nayuki, che accoglie in casa persone conosciute mezzo secondo prima).
Se pensate però che questi siano i più grandi punti negativi dell’anime, allora non avete ancora visto il comparto tecnico. La leggera sgradevolezza del character design realizzato da Itaru Inoue per il gioco viene infatti moltiplicata per mille da Yoichi Onishi e dai disegni in generale, i quali ci regalano occhi enormi che occupano due terzi del viso, facce schiacciate e dai contorni squadrati e bocche lontane cento miglia dai menti (su Yuuichi quest’ultimo particolare ha un effetto incredibilmente devastante). Ad affossare il tutto ci pensano poi delle animazioni legnose e ridotte all’osso, una fotografia di serie B e una regia che in certi episodi non è da meno. Quanto alle musiche, quelle tratte dalla visual novel sono sempre di un certo livello, mentre le tracce composte appositamente dell’anime sono orecchiabili e nulla più (stesso discorso vale per le sigle).
In conclusione, “Kanon” è l’esempio lampante di come non deve essere realizzato l’adattamento di una visual novel: la trama e i personaggi di fondo saranno pure interessanti, ma il loro sviluppo lascia alquanto a desiderare. Se poi ci aggiungiamo un comparto visivo che è una tortura per gli occhi, allora il mio consiglio diventa uno soltanto: andatevi a guardare il remake del 2006.
Kanon... Kanon è uno dei quattro anime nati dalla collaborazione tra Key e Tokyo Animation, e fa parte della trilogia Kanon, Air-TV, Clannad (+ After Story). Detto questo, possiamo iniziare con la trama.
Trama
La trama di Kanon è più complessa di quanto possa sembrare, ma l'idea di fondo è questa: un ragazzo, Aizawa Yuuichi, per colpa dei tanti viaggi dei genitori, si deve trasferire nella casa di sua Zia, e viverci a tempo indeterminato. Fatto sta però che questa casa è situata in una città in cui Yuuichi giocava da piccolo, e quindi piena di ricordi. Ma Yuuichi non ricorda assolutamente nulla di tutta la sua infanzia, nonostante molte persone lo trattino come un vecchio amico. Il ragazzo quindi, legandosi ai passati e alle problematiche delle protagoniste della storia, si farà strada nel passato, scoprendo quindi tutto quello che aveva dimenticato.
La storia in se è divisa in mini-saghe, e l'anime inizia dando l'input nelle prime 5-6 puntate a tutte le saghe che si vedranno da quel momento in poi. Lo svolgimento della saga dura davvero poco, tanto che nel giro di un episodio e mezzo è già finita la storia di una protagonista, e si passa già a un'altra. Il nesso cronologico è davvero flebile, quindi non abbiamo linee guida da seguire, anche se è importante la visione dell'anime fin dalla prima puntata per capirci qualcosa.
Ma, devo dirla tutta, questa serie è davvero troppo corta. Potere concludere la storia di 6 personaggi parlandone poco e senza farne capire una mazza in soli 13 episodi è un'impresa impossibile. Per esempio, nella saga di Mai <b></b>.
Le saghe in tutto sono 4, e di queste per me se ne salvano la metà, anche se davvero non si riesce alle volte a capire il perché o per come stia succedendo quel determinato avvenimento. Insomma, secondo me Kanon, dal punto di vista della cronologia degli eventi, fa acqua da tutte le parti, e questo è un vero peccato, perché comunque è una serie che avrebbe potuto essere godibilissima in formato anche originale se avesse avuto quel pizzico di cura in più. Il climax drammatico viene sì raggiunto, ma non mi ha trasmesso le emozioni che mi ha trasmesso un anime come Clannad, fatto peraltro dagli stessi autori.
Lato tecnico
Dato che è un anime piuttosto vecchiotto (2002), il punto di vista grafico è un po' datato, però c'è da dire che il lavoro fatto c'è, anche se non fa gridare al miracolo. Verso gli ultimi episodi notiamo una maggiore cura nel dettaglio grafico, che rende più godibile la visione. Si nota l'abissale cambiamento grafico anche confrontando questa versione con quella del 2006 della saga, e bisogna dire che, di passi avanti, la Tokyo Animation ne fa, e parecchi.
Dal punto di vista prettamente musicale, le BGM sono poche, e le opening e le ending sono piuttosto malinconiche, anche se qui si nota il maggiore dettaglio applicato per rendere godibili quei 5 minuti rubati alla puntata. L'animazione e il dettaglio grafico, infatti, raggiungono buoni livelli nei momenti dell'opening e dell'ending, ma di certo questo non riesce a risollevare l'anime dal baratro di confusione in cui cade dall'inizio.
Commento finale
A mio parere Kanon è stata una buona idea, anche se, c'è davvero da dirlo, fa acqua da tutte le parti. Per fiducia, gonfio un po' il voto, perché c'è il remake di questa saga, fatto nel 2006, che presto vedrò.
Voto finale: 7 - prendetelo come un 6 se avete già visto l'anime.
Trama
La trama di Kanon è più complessa di quanto possa sembrare, ma l'idea di fondo è questa: un ragazzo, Aizawa Yuuichi, per colpa dei tanti viaggi dei genitori, si deve trasferire nella casa di sua Zia, e viverci a tempo indeterminato. Fatto sta però che questa casa è situata in una città in cui Yuuichi giocava da piccolo, e quindi piena di ricordi. Ma Yuuichi non ricorda assolutamente nulla di tutta la sua infanzia, nonostante molte persone lo trattino come un vecchio amico. Il ragazzo quindi, legandosi ai passati e alle problematiche delle protagoniste della storia, si farà strada nel passato, scoprendo quindi tutto quello che aveva dimenticato.
La storia in se è divisa in mini-saghe, e l'anime inizia dando l'input nelle prime 5-6 puntate a tutte le saghe che si vedranno da quel momento in poi. Lo svolgimento della saga dura davvero poco, tanto che nel giro di un episodio e mezzo è già finita la storia di una protagonista, e si passa già a un'altra. Il nesso cronologico è davvero flebile, quindi non abbiamo linee guida da seguire, anche se è importante la visione dell'anime fin dalla prima puntata per capirci qualcosa.
Ma, devo dirla tutta, questa serie è davvero troppo corta. Potere concludere la storia di 6 personaggi parlandone poco e senza farne capire una mazza in soli 13 episodi è un'impresa impossibile. Per esempio, nella saga di Mai <b>
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b> non si capisce come appaiano i mostri, o come mai lei si tagli da sola <b>Le saghe in tutto sono 4, e di queste per me se ne salvano la metà, anche se davvero non si riesce alle volte a capire il perché o per come stia succedendo quel determinato avvenimento. Insomma, secondo me Kanon, dal punto di vista della cronologia degli eventi, fa acqua da tutte le parti, e questo è un vero peccato, perché comunque è una serie che avrebbe potuto essere godibilissima in formato anche originale se avesse avuto quel pizzico di cura in più. Il climax drammatico viene sì raggiunto, ma non mi ha trasmesso le emozioni che mi ha trasmesso un anime come Clannad, fatto peraltro dagli stessi autori.
Lato tecnico
Dato che è un anime piuttosto vecchiotto (2002), il punto di vista grafico è un po' datato, però c'è da dire che il lavoro fatto c'è, anche se non fa gridare al miracolo. Verso gli ultimi episodi notiamo una maggiore cura nel dettaglio grafico, che rende più godibile la visione. Si nota l'abissale cambiamento grafico anche confrontando questa versione con quella del 2006 della saga, e bisogna dire che, di passi avanti, la Tokyo Animation ne fa, e parecchi.
Dal punto di vista prettamente musicale, le BGM sono poche, e le opening e le ending sono piuttosto malinconiche, anche se qui si nota il maggiore dettaglio applicato per rendere godibili quei 5 minuti rubati alla puntata. L'animazione e il dettaglio grafico, infatti, raggiungono buoni livelli nei momenti dell'opening e dell'ending, ma di certo questo non riesce a risollevare l'anime dal baratro di confusione in cui cade dall'inizio.
Commento finale
A mio parere Kanon è stata una buona idea, anche se, c'è davvero da dirlo, fa acqua da tutte le parti. Per fiducia, gonfio un po' il voto, perché c'è il remake di questa saga, fatto nel 2006, che presto vedrò.
Voto finale: 7 - prendetelo come un 6 se avete già visto l'anime.
Kanon è la storia di un giovane di nome Yuuchi che, restato momentaneamente solo per via di un viaggio di lavoro dei suoi genitori, va a vivere in un'altra località assieme alla zia e alla cugina. Yuuchi ha già avuto una passata esperienza di vita in quel luogo, solo che i suoi ricordi sono a dir poco vaghi. Si tratta di fatti successi 7 anni prima e, vista la giovane età dei protagonisti, sarebbe abbastanza facile giustificare la perdita della memoria di quei giorni, ma nel caso specifico si tratta quasi di una cancellazione totale del passato, dovuta a un qualche trauma o chissà a cos'altro ancora. S'inizierà a comprendere andando via via avanti con l'opera, quando il ragazzo recupererà barlumi di memoria di quei tempi e pian pianino riuscirà a metterne insieme i tasselli.
Yuuchi si troverà ben presto a fare conoscenza con tanti personaggi, quasi esclusivamente femminili, tutti caratterizzati piuttosto bene.
Molti dei personaggi femminili di Kanon, devo proprio ammetterlo, sono tra i più dolci che abbia mai avuto modo di trovare.
Le situazioni che andranno via via creandosi non hanno granché di particolarmente originale. La cosa più negativa del tutto potrebbe essere, in certi passaggi, una certa difficoltà nel comprendere cosa stia succedendo o nel distinguere gli avvenimenti reali da quelli immaginari.
La trama stessa non può essere apprezzata a pieno senza tenere ben presente le primissime sequenze della prima puntata, anzi riguardarle (a fine visione) sarà come avere una piccola illuminazione. Perlomeno così è stato per il sottoscritto.
A ben vedere ho avuto l'impressione che Kanon si prefiggesse un qualcosa di troppo difficile da realizzare in soli 13 episodi - c'è anche un OAV che narra brevemente i fatti seguenti la fine, meglio vedersi anche quello.
Ci sarebbe stato l'input per dare vita a tante belle trame partendo dalle diverse storie intrecciate all'interno di Kanon, ovviamente approfondendole e ampliandole a dovere. Invece l'autore ha per l'appunto cercato di mettere tutto assieme non dando la giusta profondità a nessuna delle storie. Questi sono, per quanto mi riguarda, i limiti più grandi di quest'opera.
A fronte dei sopracitati difetti, la storia che si scoprirà fare da base al tutto è molto ben congegnata. La parte che vedrà protagonista Makoto (una delle ragazze che Yuuchi incontrerà), invece, oltre a essere molto ben congegnata, direi che è anche la più toccante fra tutte e fa di lei il mio personaggio preferito, a mio avviso a dir poco adorabile. Fossi stato io nei panni del protagonista mi sarei innamorato perdutamente di Makoto, pur non essendo ella neanche... Beh, questo lo scoprirete solamente guardando l'opera.
Verso la fine della serie verrà rivalutata anche l'importanza nel contesto della cuginetta Nayuki, altro personaggio molto dolce.
La realizzazione tecnica di Kanon non è nulla di eccezionale, ma fa a dovere il suo lavoro, i disegni sono più che piacevoli e gli effetti luce molto suggestivi.
Nel complesso direi proprio che si tratta di un anime che merita di essere visto e che senz'altro vi lascerà qualcosa dentro. Se il genere vi può interessare ve ne raccomando la visione, difficilmente ne rimarrete delusi.
Yuuchi si troverà ben presto a fare conoscenza con tanti personaggi, quasi esclusivamente femminili, tutti caratterizzati piuttosto bene.
Molti dei personaggi femminili di Kanon, devo proprio ammetterlo, sono tra i più dolci che abbia mai avuto modo di trovare.
Le situazioni che andranno via via creandosi non hanno granché di particolarmente originale. La cosa più negativa del tutto potrebbe essere, in certi passaggi, una certa difficoltà nel comprendere cosa stia succedendo o nel distinguere gli avvenimenti reali da quelli immaginari.
La trama stessa non può essere apprezzata a pieno senza tenere ben presente le primissime sequenze della prima puntata, anzi riguardarle (a fine visione) sarà come avere una piccola illuminazione. Perlomeno così è stato per il sottoscritto.
A ben vedere ho avuto l'impressione che Kanon si prefiggesse un qualcosa di troppo difficile da realizzare in soli 13 episodi - c'è anche un OAV che narra brevemente i fatti seguenti la fine, meglio vedersi anche quello.
Ci sarebbe stato l'input per dare vita a tante belle trame partendo dalle diverse storie intrecciate all'interno di Kanon, ovviamente approfondendole e ampliandole a dovere. Invece l'autore ha per l'appunto cercato di mettere tutto assieme non dando la giusta profondità a nessuna delle storie. Questi sono, per quanto mi riguarda, i limiti più grandi di quest'opera.
A fronte dei sopracitati difetti, la storia che si scoprirà fare da base al tutto è molto ben congegnata. La parte che vedrà protagonista Makoto (una delle ragazze che Yuuchi incontrerà), invece, oltre a essere molto ben congegnata, direi che è anche la più toccante fra tutte e fa di lei il mio personaggio preferito, a mio avviso a dir poco adorabile. Fossi stato io nei panni del protagonista mi sarei innamorato perdutamente di Makoto, pur non essendo ella neanche... Beh, questo lo scoprirete solamente guardando l'opera.
Verso la fine della serie verrà rivalutata anche l'importanza nel contesto della cuginetta Nayuki, altro personaggio molto dolce.
La realizzazione tecnica di Kanon non è nulla di eccezionale, ma fa a dovere il suo lavoro, i disegni sono più che piacevoli e gli effetti luce molto suggestivi.
Nel complesso direi proprio che si tratta di un anime che merita di essere visto e che senz'altro vi lascerà qualcosa dentro. Se il genere vi può interessare ve ne raccomando la visione, difficilmente ne rimarrete delusi.
Come si fa a non rimanere affascinati da una storia cosi bella? A me è piaciuto un sacco, sia la caratterizziaone dei personaggi che la storia in sè^^ Ho visto anche Air, ma non mi ha preso quanto Kanon non abbia fatto, racchiude molto di piu di quanto non abbia visto in Air... sarà che Kanon come storia non arriva a basarsi su cose totalmente irreali. Ayu l'ho adorata verso la fine sopratutto, quando mai si è visto (rarissime volte) qualcuno che per amore delle persone che ama preferisce essere dimenticato e rinunciare a sè stessa, piuttosto che far soffrire chi vuole bene? Quando mai la gente dice a colui che ama: dimenticami, invece che 'io ti amo!' per fare in modo che avvenga qualcosa che possa aiutare colui che vuole bene? Sò che è complicato come l'ho detto (anke perchè non volevo spoilerare troppo) però io sono rimasta colpita... tantissimo... perciò io gli dò pieni voti, non mi capita spesso che una serie mi prenda cosi tanto! Ora c'è anche la nuova serie la Kanon 2006, un vero cult per tutti gli amanti di Kanon e di chi non ha apprezzato i disegni di questa serie^^
Semplicemente una storia toccante e che con la dolcezza riesce a intrattenere ** Mi è piaciuta un sacco la caratterizzazione dei personaggi e anche la storia di ognuno di loro ^^ In particolare la dolce Ayu, e specialmente il colpo di scena finale su di lei mi ha spiazzata proprio °O° Una serie tutta da vedere che non vuole dare per forza grandi insegnamenti ma che parla un pò dei problemi che tutti noi potremmo avere ^^
Purtroppo le previsioni di taccan non erano del tutto esatte riguardo la crescita di intensità. In realà l'anime cresce, purtroppo però il tutto sembrava un qualcosa di realistico, mentre in realtà non si capisce cosa sia reale e cosa no. soprattutto le cose irreali non suscitano nessun interrogativo nei personaggi? All'interno dell'anime sembrano quasi di normale amministrazione.
Non sò, ti distruggono la scuola e sembra normale <___<
Mah è un prodotto che non mi è piaciuto manca di originalità e quello si capisce subito però continui a vederlo perchè vuoi sapere come mai il ragazzo (yuichi) non ha più ricordo di un periodo abbastanza ampio della sua infanzia, così credi in un retroscena...
Una storia in definitiva un pò campata per aria, ma non la solita storia di "fantasia", che si sa che non è reale e ti sta bene come "accordo iniziale", ma semplicemente che non è fantasy non è serio, boh non sò cosa sia.
Non mi sento francamente di consigliarlo. L'OAV dà qualche elemento in più rispetto all'ultima puntata ma la lunghezza d'onda è la stessa.
Spero di non essere stato troppo duro con questo anime ma veramente non l'ho capito
Altri hanno scritto che qualcosa che non esiste nella vita reale, mah io direi a parte l'andare a scuola dei ragazzi non credo che esista altro di vero, oltre alle vicende scontate.
Mah speriamo in meglio dai creatori di AIR.
Non sò, ti distruggono la scuola e sembra normale <___<
Mah è un prodotto che non mi è piaciuto manca di originalità e quello si capisce subito però continui a vederlo perchè vuoi sapere come mai il ragazzo (yuichi) non ha più ricordo di un periodo abbastanza ampio della sua infanzia, così credi in un retroscena...
Una storia in definitiva un pò campata per aria, ma non la solita storia di "fantasia", che si sa che non è reale e ti sta bene come "accordo iniziale", ma semplicemente che non è fantasy non è serio, boh non sò cosa sia.
Non mi sento francamente di consigliarlo. L'OAV dà qualche elemento in più rispetto all'ultima puntata ma la lunghezza d'onda è la stessa.
Spero di non essere stato troppo duro con questo anime ma veramente non l'ho capito
Altri hanno scritto che qualcosa che non esiste nella vita reale, mah io direi a parte l'andare a scuola dei ragazzi non credo che esista altro di vero, oltre alle vicende scontate.
Mah speriamo in meglio dai creatori di AIR.
Niente male. Kanon appartendo ad un genere sentimentale drammatico è abbastanza lento ma l'ho trovato per molti versi migliore di altri esponenti del suo genere. Gli episodi sono abbastanza diversi tra loro, o meglio Yuuichi essendo un bravo ragazzo (anche troppo) si occuperà di donzelle con problemi abbastanza distanti l'una dall'altra, ma oltre i loro sorrisi, si celeranno anche elementi spirituali. Questo rende Kanon abbastanza interessante, inoltre la varietà delle situazioni aiuta a renderlo sempre gradevole. Purtroppo verso la fine, arrivati ad Ayu è una formula che comincia a stancare, inoltre i personaggi sono per la maggioranza troppo buoni e con un character dei volti (a parte occhioni fuori ordinanza) abbastanza limitato. Insomma lo si può definire un buon anime sentimentale che pur non brillando tecnicamente vale la pena vedere.
Una anime privo di contenuti e di una vera e propria storia logica... Talmente assurda che non ti fa neanche ridere... Ho continuato a vederlo solo per disperazione e ricredermi su la trama che fin dall'inizio non è delle migliori e poi dopo i primi episodi c'è il degenero totale... Il finale.. Lasciamo perdere... I disegni non sono dei migliori... Non so proprio trovare un pregio per questo anime... Penso che si possa vedere solo quando non si ha niente da fare... anche se anche in quel caso... non so...
Che delusione :(
Forse perchè dai creatori di AIR mi sarei aspettato un altro anime in grado di darmi le stesse emozioni o forse perchè lo giudico solo dopo aver visto AIR e quindi il paragone con quello che per me è il "capolavoro" è d'obbligo.
Beh, Kanon perde sotto tutti i punti di vista storia, animazioni, colori, disegno, colonna sonora, tutto inferiore probabilmente perchè ha anche il difetto di avere qualche annetto in più sulle spalle.
Avrei dovuto guardare prima Kanon e poi Air, allora il mio giudizio poteva essere differente, dopo tutto è AIR che "copia" alcune cose da Kanon. per esempio il sogno che si ripete... anche se tutto avviene in circostanze diverse.
Mi ha anche ricordato Da capo, senza però le parti demenziali, sono infatti molto, molto simili forse però anche qui è stato Da capo a copiare qua e la da Kanon.
Comunque, non mi sento di bocciarlo, le storie di Ayu e Makoto sono davvero toccanti.
Forse perchè dai creatori di AIR mi sarei aspettato un altro anime in grado di darmi le stesse emozioni o forse perchè lo giudico solo dopo aver visto AIR e quindi il paragone con quello che per me è il "capolavoro" è d'obbligo.
Beh, Kanon perde sotto tutti i punti di vista storia, animazioni, colori, disegno, colonna sonora, tutto inferiore probabilmente perchè ha anche il difetto di avere qualche annetto in più sulle spalle.
Avrei dovuto guardare prima Kanon e poi Air, allora il mio giudizio poteva essere differente, dopo tutto è AIR che "copia" alcune cose da Kanon. per esempio il sogno che si ripete... anche se tutto avviene in circostanze diverse.
Mi ha anche ricordato Da capo, senza però le parti demenziali, sono infatti molto, molto simili forse però anche qui è stato Da capo a copiare qua e la da Kanon.
Comunque, non mi sento di bocciarlo, le storie di Ayu e Makoto sono davvero toccanti.
Un anime assolutamente che tocca il cuore... una storia davvero molto originale ben fatta, c'è qualche elemento che non può esistere nella realtà, ma nel complesso è una storia vera... tutte le difficoltà della vita e ciò che può succedere a dimenticarsi di fatti tristi che ci sono successi e che noi vogliamo dimenticare... Un anime davvero bellissimo che lascerà davvero un segno nel cuore ç_ç
Il mio voto è prettamente personale,essendo io un fan del genere.
La trama è semplice e lineare,Yuuichi torna, dopo 7 anni,ad abitare a casa della cugina Nayuki, nella città innevata.Fà nuove conoscenze,ma presto si accorgerà che di ogni persona conosciuta,cela dei ricordi,nascosti da qualcosa di misterioso,qualcosa che il protagonista rigetta,dimenticando l'infanzia trascorsa nel luogo 7 anni prima...
La trama inizialmente si evolve lentamente,nei primi episodi la storia si occupa di presentare ed approfondire i personaggi principali,Yuuichi, Nayuki e Ayu,ed i legami che tra essi intercorrono.Piano piano ci porta a conoscere tutti i personaggi,ognuno con la propria storia alle spalle,la quale si ricollegherà alla storia del protagonista.
Questo anime, colpisce subito per la dolcezza del chara design,che porta ad affezionarsi subito ad ogni personaggio,ognuno dei quali è ben caratterizzato.L'animazione è molto gradevole,le musiche sono uno dei punti cardini del complesso,dolcissime e drammatiche,usate sempre nel migliore di modi,contribuiscono a creare quell'atmosfera dolce e triste che caratterizza la serie.
Come già visto nel più recente Air,verso metà della storia, comincia il climax drammatico,che trova l'apice nelle puntate finali.Non posso, non menzionare il penultimo episodio,la chiave di tutto,contiene delle scene altamente drammatiche e bellissimi colpi di scena,vi porterà a piangere come dei bambini...
Consiglio vivamente a tutti,amanti del genere e non,di dare una possibilità a Kanon,che forse alla fine troverà un posto nel vostro cuore,vi saprà far sognare,emozionare e commuovere.
Gli stacchetti iniziali sono molto toccanti,la bgm che li accompagna non vi uscirà mai più dalla testa,ma soprattutto dal cuore...ve ne riporto un esempio T__T:
"Il sogno...un giorno il sogno finisce,come la neve sciolta dal calore di un alba primaverile.Come svaniscono i ricordi con l'eterno passare del tempo,i lunghi sogni giungono al termine.Il mio ultimo desiderio è..."
Scoprite da soli,qual'era l'ultimo desiderio T____T
Buona visione =)
NB Avrete notato che il numero degli episodi visti,non è 13,bensì 14,sì, perchè è stato sviluppato un episodio speciale,Kanon Kazahana,il quale non è conclusivo,poichè la storia si può reputare chiusa col 13°, è un salto in avanti nel tempo,nel quale il freddo inverno è passato,dando spazio alla primavera.Non viene aggiunto nulla di nuovo,ma appare... non aggiungo nulla,vedetelo :)
Ciao!
Taka-kun ;)
La trama è semplice e lineare,Yuuichi torna, dopo 7 anni,ad abitare a casa della cugina Nayuki, nella città innevata.Fà nuove conoscenze,ma presto si accorgerà che di ogni persona conosciuta,cela dei ricordi,nascosti da qualcosa di misterioso,qualcosa che il protagonista rigetta,dimenticando l'infanzia trascorsa nel luogo 7 anni prima...
La trama inizialmente si evolve lentamente,nei primi episodi la storia si occupa di presentare ed approfondire i personaggi principali,Yuuichi, Nayuki e Ayu,ed i legami che tra essi intercorrono.Piano piano ci porta a conoscere tutti i personaggi,ognuno con la propria storia alle spalle,la quale si ricollegherà alla storia del protagonista.
Questo anime, colpisce subito per la dolcezza del chara design,che porta ad affezionarsi subito ad ogni personaggio,ognuno dei quali è ben caratterizzato.L'animazione è molto gradevole,le musiche sono uno dei punti cardini del complesso,dolcissime e drammatiche,usate sempre nel migliore di modi,contribuiscono a creare quell'atmosfera dolce e triste che caratterizza la serie.
Come già visto nel più recente Air,verso metà della storia, comincia il climax drammatico,che trova l'apice nelle puntate finali.Non posso, non menzionare il penultimo episodio,la chiave di tutto,contiene delle scene altamente drammatiche e bellissimi colpi di scena,vi porterà a piangere come dei bambini...
Consiglio vivamente a tutti,amanti del genere e non,di dare una possibilità a Kanon,che forse alla fine troverà un posto nel vostro cuore,vi saprà far sognare,emozionare e commuovere.
Gli stacchetti iniziali sono molto toccanti,la bgm che li accompagna non vi uscirà mai più dalla testa,ma soprattutto dal cuore...ve ne riporto un esempio T__T:
"Il sogno...un giorno il sogno finisce,come la neve sciolta dal calore di un alba primaverile.Come svaniscono i ricordi con l'eterno passare del tempo,i lunghi sogni giungono al termine.Il mio ultimo desiderio è..."
Scoprite da soli,qual'era l'ultimo desiderio T____T
Buona visione =)
NB Avrete notato che il numero degli episodi visti,non è 13,bensì 14,sì, perchè è stato sviluppato un episodio speciale,Kanon Kazahana,il quale non è conclusivo,poichè la storia si può reputare chiusa col 13°, è un salto in avanti nel tempo,nel quale il freddo inverno è passato,dando spazio alla primavera.Non viene aggiunto nulla di nuovo,ma appare... non aggiungo nulla,vedetelo :)
Ciao!
Taka-kun ;)