Code-E

Devo dire che non mi è mai capitato di avere tanta difficoltà a finire di vedere un anime come in questo caso. Code-E è senza dubbio uno degli anime più noiosi che abbia mai visto: dalla trama originale sarebbe potuto uscire fuori un prodotto molto interessante, ma a causa di una narrazione lenta e banale tutta l'originalità va in fumo.
I personaggi sono piatti, senza caratteri che gli diano spessore, anzi, a volte, quelli che hanno li rendono noiosissimi senza spunti interessanti che dovrebbero ravvivare un po' la vicenda. Anche gli intrecci amorosi sono stati sviluppati male, compressi negli ultimi episodi. Finale "compresso": la parte principale dell'anime si svolge infatti negli ultimi episodi che vengono sviluppati in modo molto affrettato e sconclusionato.
Trovo i disegni banali; le musiche sono quasi assenti e nel caso in cui sono presenti, comprese opening ed ending, non le trovo degne di nota. Ritengo il doppiaggio ben realizzato.
"Code-E" è un anime da me sconsigliato.

All'apparenza Chinami Ebihara è una ragazza normale che frequenta le scuole superiori. In lei però risiede un abilità particolare che quando prova una forte emozione le fa emanare un impulso elettrico che disturba fino al limite di distruggerle le apparecchiature elettriche. Capacità la sua che le crea non pochi problemi a vivere in un iper-tecnologico Giappone del futuro e, per evitare di dare nell'occhio, è stata costretta a traslocare con la famiglia più volte.
Arrivata in una nuova città e in una nuova scuola, tutto pare procedere come al solito per Chinami. Le sue capacità verranno però notate da un suo compagno di classe, Kotaro Kannagi, pozzo di scienza e maniaco degli esperimenti ma in realtà non molto sveglio, che deciderà di “studiare” la povera Chinami per aiutarla con il suo problema. Il buon Kotaro non è però l'unico a interessarsi all'abilità della sua compagna di classe.

Ben prima di vedere <i>Code-E</i> ho in realtà visto il suo seguito, <i>Mission-E</i>, il quale non mi aveva fatto una grandissima impressione ma, trattandosi appunto di un sequel, ho attribuito la cosa al non pieno coinvolgimento dovuto al non avere visto il capitolo precedente. Onde per cui ho deciso appena ce ne fosse stata l'occasione di vedere l'inizio della storia.
A visione portata a termine ho però dovuto rivalutare il sequel. Ahimè in <i>Code-E</i> non c'è praticamente nessun aspetto degno di note positive.

Il cast non è molto ampio, ma questo non sarebbe un problema se i personaggi fossero di rilievo: Chinami la protagonista è piuttosto anonima e nella sua “sfortunata condizione” non suscita neanche molta simpatia; Kotaro, lo scienziato in erba, ha un carisma assimilabile a quello di una barbabietola che magari vende al negozio di ortofrutta della sua famiglia; i personaggi secondari alla fin fine son nulli; gli unici a "salvicchiarsi" sarebbero la coppia di spie tedesche fratello e sorella, Adol e Mils, che puntano Chinami e i quali almeno fanno qualche siparietto comico. Costoro però s'infiltrano nella scuola di Shinami come studenti quando hanno visibilmente più di vent'anni, il che non è che sia molto coerente.

Molti problemi ci sono anche con la storia: <i>Code-E</i> vorrebbe forse essere una commedia scolastica con un po' di arie romantiche e altrettante di mistero, ma alla fine non è nessuna di queste, specialmente l'ultima. Si hanno solo una serie di “circostanze” (termine che ricorre nei titoli degli episodi) messe in fila che daranno ben poche risposte alle eventualmente confuse domande che lo spettatore potrebbe porsi durante la visione, perché la possibilità che egli si addormenti durante la stessa non è molto bassa.

Tra l'altro mi chiedo perché quando si parla di anime in “stile moe” non si citi <i>Code-E</i> che precorre nei tempi molti “campioni” di questo filone: chara pulito, morbido, materno e rassicurante con i personaggi completamente privi di naso (ed è vero).
La colonna sonora non è pervenuta. Musiche di sottofondo concilianti per il sonno; ending inesistente; l'opening, unico prodotto di un livello almeno sopra la sufficienza, con il senno di poi si capisce che non c'azzecca molto con il resto dell'anime.

Come dicevo all'inizio non c'è molto da salvare in <i>Code-E</i>. Decisamente meglio il seguito che per lo meno aveva una componente action e nel complesso una marcia in più pur portandosi appresso molti dei difetti del predecessore, che a questo punto è da sconsigliare senza troppe remore.
In giro c'è di meglio.

Ennesimo anime scolastico ma con un soggetto intrigante, la protagonista principale, forse per cause aliene, cioè venendo a contatto con un asteroide, ha la sventura di provocare seri danni ad apparecchiature elettriche ed elettroniche, in un paese, il Giappone, ricolmo di infrastutture tecnologiche all'avanguardia, in casa il padre della protagonista, ha dovuto siggillare la sua stanza alla meglio peggio per poter usare il computer! vita difficile per chi deve evitare ogni genere di apparato elettronico, la protagonista non ha il cellulare che tanto vorrebbe come tutti i suoi amici di scuola ma un taccuino dove scrive ogni cosa!
In definitiva l'anime è simpatico perche narra una "quasi" normale vita quotidiana!