Mahou Shoujo Sae
"Mahou Shoujo Sae" è un anime hentai di due soli episodi, realizzato nel 2006. Come è intuibile dal titolo, la storia dell'anime è incentrata sulla protagonista, Sae, una "maghetta", in quella che dovrebbe essere una sorta di parodia hentai del genere delle mahou shoujo.
La storia dell'anime è narrata molto velocemente dalla protagonista tramite alcuni flashback: esiste un regno magico in una dimensione parallela alla Terra, dove vivono i maghi. Alcuni di questi maghi dall'indole malvagia arrivano sulla Terra per cibarsi della coscienza degli uomini, che loro usano come fonte di nutrimento per la magia. Questo lascia gli umani attaccati in coma profondo. Per sventare questa minaccia, la protagonista è stata scelta dai maghi buoni come paladina dell'umanità.
Trattandosi però di un anime hentai, la povera Sae anziché lottare con i suoi nemici a colpi di scettri, fiocchi o carillon magici, dovrà vedersela con nemici arrapati che usano incantesimi che liberano dalle inibizioni sessuali chi ne viene colpito. Sae, e in seguito una sua amica, si ritrovano dunque a subire stupri di gruppo da parte dei nemici e degli umani da loro controllati.
E questo è tutto. La trama è quella che è, banale e prevedibile, ma è come al solito giusto un pretesto per giustificare le varie scene di sesso. Tali scene sono di un livello discretamente eccitante, più o meno, considerato che comunque si tratta sempre di stupri. Certo, nulla che non si sia già visto in altri hentai, ma comunque sono poco coinvolgenti. Va meglio con qualche scena lesbo, ma anche qui, il livello è appena sufficiente.
Il resto è nella media del genere: i disegni sono tutto sommato ben fatti e il chara design delle ragazze è gradevole, le animazioni sono al minimo sindacale. Le musiche di sottofondo sono abbastanza anonime e il doppiaggio pure, a parte come al solito i gemiti di piacere, che sembrano essere l'unico aspetto in cui le doppiatrici si siano impegnate.
In breve quindi, "Mahou Shoujo Sae" è un anime hentai poco interessante, decisamente anonimo e che non risalta affatto nella miriade di produzioni del settore. C'è molto di meglio in giro, anche con la stessa idea alla base. Anche se la durata totale è di appena un'ora, non ne vale la pena.
La storia dell'anime è narrata molto velocemente dalla protagonista tramite alcuni flashback: esiste un regno magico in una dimensione parallela alla Terra, dove vivono i maghi. Alcuni di questi maghi dall'indole malvagia arrivano sulla Terra per cibarsi della coscienza degli uomini, che loro usano come fonte di nutrimento per la magia. Questo lascia gli umani attaccati in coma profondo. Per sventare questa minaccia, la protagonista è stata scelta dai maghi buoni come paladina dell'umanità.
Trattandosi però di un anime hentai, la povera Sae anziché lottare con i suoi nemici a colpi di scettri, fiocchi o carillon magici, dovrà vedersela con nemici arrapati che usano incantesimi che liberano dalle inibizioni sessuali chi ne viene colpito. Sae, e in seguito una sua amica, si ritrovano dunque a subire stupri di gruppo da parte dei nemici e degli umani da loro controllati.
E questo è tutto. La trama è quella che è, banale e prevedibile, ma è come al solito giusto un pretesto per giustificare le varie scene di sesso. Tali scene sono di un livello discretamente eccitante, più o meno, considerato che comunque si tratta sempre di stupri. Certo, nulla che non si sia già visto in altri hentai, ma comunque sono poco coinvolgenti. Va meglio con qualche scena lesbo, ma anche qui, il livello è appena sufficiente.
Il resto è nella media del genere: i disegni sono tutto sommato ben fatti e il chara design delle ragazze è gradevole, le animazioni sono al minimo sindacale. Le musiche di sottofondo sono abbastanza anonime e il doppiaggio pure, a parte come al solito i gemiti di piacere, che sembrano essere l'unico aspetto in cui le doppiatrici si siano impegnate.
In breve quindi, "Mahou Shoujo Sae" è un anime hentai poco interessante, decisamente anonimo e che non risalta affatto nella miriade di produzioni del settore. C'è molto di meglio in giro, anche con la stessa idea alla base. Anche se la durata totale è di appena un'ora, non ne vale la pena.