Zero no Tsukaima - Princess no Rondo
Boom, eccoci arrivati al punto più debole di tutta l'opera di "Zero no Tsukaima". Forse non dovrei essere severo, anche perché il romanzo a partire da qui si orienta verso tutt'altra direzione, ma proprio non ci riesco: pur amando questa serie, devo affondarvici dentro il giusto coltello.
"Princess no Rondo" è la terza serie dell'opera "Zero no Tsukaima", ed è quella meno incisiva.
Si riparte come al solito con i nostri protagonisti, Louise e Saito, che stanno finalmente per sverginarsi a vicenda, ma sopraggiunge Siesta, ormai fra le belotas come i film quando vuoi guardare la tua cara pubblicità su un canale Mediaset, che li ferma dal darci dentro. Da questo punto in poi partirà un build-up che ci presenterà l'antagonista principale sin dalla prima serie: Joseph di Gallia, re dell'omonimo Paese nonché zio di Tabitha.
Allora... come cominciare? Iniziamo dicendo che la new entry di questa serie, Tiffania, è la classicissima elfa moe e tettona già presente in tante altre opere a sfondo fantasy, ed è messa lì solamente perché poi servirà nella serie successiva.
La trama della serie, sebbene getta le basi che poi si risolveranno nella serie successiva, è parecchio tirata e dilatata per arrivare a dodici puntate, infatti moltissime di queste saranno "venti minuti di fanservice e due di movimento di trama", contribuendo a dare un'area di "inutile" ad ogni episodio. Questa serie soffre proprio di questo: è quasi completamente di transizione.
Veniamo a uno dei fulcri di "Zero no Tsukaima": la storia d'amore fra Louise e Saito. Da questa serie in poi, i loro continui tira e molla diverranno davvero pesanti, inutili, e la loro relazione in sé diventerà molto soffocante nei confronti di tutto il resto. Possiamo dire che questo è un chiaro sintomo del fatto che: la serie non doveva continuare su questa strada così diversa dall'opera originale; viste tutte le ragazze che girano dietro a Saito, hanno in modo forzatissimo girato la serie verso la stereotipata saga ecchi harem.
Non mi è proprio piaciuta la strada harem che da questa serie l'opera ha preso, perché, da che avevamo un triangolo molto one-sided, ci giriamo verso lo stereotipo qualunque, e la cosa fa davvero tristezza. Molti personaggi di spessore nelle serie precedenti, inoltre, vengono completamente ridotti a mere comparse tanto per oppure completamente snaturati e uccisi in maniera becera, finendo per essere ridotti ad essere "ragazza alla quale piace Saito N°12345". Non dimentichiamoci anche dell'Anello di Andvari, sotto-trama raccontata nelle serie precedenti, che viene completamente abbandonato, così come tutto il plot dello spirito dell'acqua.
Ma che hanno combinato gli sceneggiatori? Hanno fatto un gran casino con ogni cosa... Bah!
Per il lato tecnico abbiamo un miglioramento netto nel disegno, che si perfezionerà nella saga successiva.
"Princess no Rondo" è la terza serie dell'opera "Zero no Tsukaima", ed è quella meno incisiva.
Si riparte come al solito con i nostri protagonisti, Louise e Saito, che stanno finalmente per sverginarsi a vicenda, ma sopraggiunge Siesta, ormai fra le belotas come i film quando vuoi guardare la tua cara pubblicità su un canale Mediaset, che li ferma dal darci dentro. Da questo punto in poi partirà un build-up che ci presenterà l'antagonista principale sin dalla prima serie: Joseph di Gallia, re dell'omonimo Paese nonché zio di Tabitha.
Allora... come cominciare? Iniziamo dicendo che la new entry di questa serie, Tiffania, è la classicissima elfa moe e tettona già presente in tante altre opere a sfondo fantasy, ed è messa lì solamente perché poi servirà nella serie successiva.
La trama della serie, sebbene getta le basi che poi si risolveranno nella serie successiva, è parecchio tirata e dilatata per arrivare a dodici puntate, infatti moltissime di queste saranno "venti minuti di fanservice e due di movimento di trama", contribuendo a dare un'area di "inutile" ad ogni episodio. Questa serie soffre proprio di questo: è quasi completamente di transizione.
Veniamo a uno dei fulcri di "Zero no Tsukaima": la storia d'amore fra Louise e Saito. Da questa serie in poi, i loro continui tira e molla diverranno davvero pesanti, inutili, e la loro relazione in sé diventerà molto soffocante nei confronti di tutto il resto. Possiamo dire che questo è un chiaro sintomo del fatto che: la serie non doveva continuare su questa strada così diversa dall'opera originale; viste tutte le ragazze che girano dietro a Saito, hanno in modo forzatissimo girato la serie verso la stereotipata saga ecchi harem.
Non mi è proprio piaciuta la strada harem che da questa serie l'opera ha preso, perché, da che avevamo un triangolo molto one-sided, ci giriamo verso lo stereotipo qualunque, e la cosa fa davvero tristezza. Molti personaggi di spessore nelle serie precedenti, inoltre, vengono completamente ridotti a mere comparse tanto per oppure completamente snaturati e uccisi in maniera becera, finendo per essere ridotti ad essere "ragazza alla quale piace Saito N°12345". Non dimentichiamoci anche dell'Anello di Andvari, sotto-trama raccontata nelle serie precedenti, che viene completamente abbandonato, così come tutto il plot dello spirito dell'acqua.
Ma che hanno combinato gli sceneggiatori? Hanno fatto un gran casino con ogni cosa... Bah!
Per il lato tecnico abbiamo un miglioramento netto nel disegno, che si perfezionerà nella saga successiva.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Questa terza stagione è stata letteralmente disastrosa! Dovevano chiamarla "La sagra delle tettone"!
Per questa stagione ci si è prefissati soltanto la ricerca della ragazza elfo, Tiffania, che ha salvato Saito e sventato il complotto dello zio di Tabitha. E' stato interessante scoprire che non solo lo zio di Tabitha è un mago del vuoto, ma anche Tiffania! Il tutto si risolve in tre puntate in maniera alquanto illogica.
La storia è ripetitiva, la situazione è sempre la stessa, Saito allupato, Louise incavolata nera. Che noia! Ci sono personaggi come Tabitha che prendono il posto della von Zerbst e cominciano a spogliarsi senza un apparente motivo, passando da "personaggio con un briciolo di dignità" a "personaggio che ha ormai perso dignità". Tutto pur di far sembrare le puntate divertenti e mostrare qualcosa di ecchi, senza alcun successo a mio dire. Non salvo nemmeno una puntata di questa serie.
Giulio Cesare è stato messo lì per caso nel corso della serie proprio per far vedere che lui c'era, ma era come se non ci fosse. Per non parlare della mezza tresca tra Saito ed Henrietta, nata dal nulla più profondo. Sono sempre stati amici e poi all'improvviso, per una puntata inutile di scambi, lei non sa più cosa pensare. Povero Wales-sama! Senza dimenticare di Colbert-sensei che non solo si fidanza con la von Zerbst (assurdo! Altro amore nato dal nulla!), ma è ancora vivo, perché Tabitha ha usato la magia per far finta che fosse morto. Ma va là! Meglio che non mi pronuncio! Questa stagione è un disastro!
E non dite che sono cattiva, che secondo me, 'sta terza stagione, è stata pure graziata!
Questa terza stagione è stata letteralmente disastrosa! Dovevano chiamarla "La sagra delle tettone"!
Per questa stagione ci si è prefissati soltanto la ricerca della ragazza elfo, Tiffania, che ha salvato Saito e sventato il complotto dello zio di Tabitha. E' stato interessante scoprire che non solo lo zio di Tabitha è un mago del vuoto, ma anche Tiffania! Il tutto si risolve in tre puntate in maniera alquanto illogica.
La storia è ripetitiva, la situazione è sempre la stessa, Saito allupato, Louise incavolata nera. Che noia! Ci sono personaggi come Tabitha che prendono il posto della von Zerbst e cominciano a spogliarsi senza un apparente motivo, passando da "personaggio con un briciolo di dignità" a "personaggio che ha ormai perso dignità". Tutto pur di far sembrare le puntate divertenti e mostrare qualcosa di ecchi, senza alcun successo a mio dire. Non salvo nemmeno una puntata di questa serie.
Giulio Cesare è stato messo lì per caso nel corso della serie proprio per far vedere che lui c'era, ma era come se non ci fosse. Per non parlare della mezza tresca tra Saito ed Henrietta, nata dal nulla più profondo. Sono sempre stati amici e poi all'improvviso, per una puntata inutile di scambi, lei non sa più cosa pensare. Povero Wales-sama! Senza dimenticare di Colbert-sensei che non solo si fidanza con la von Zerbst (assurdo! Altro amore nato dal nulla!), ma è ancora vivo, perché Tabitha ha usato la magia per far finta che fosse morto. Ma va là! Meglio che non mi pronuncio! Questa stagione è un disastro!
E non dite che sono cattiva, che secondo me, 'sta terza stagione, è stata pure graziata!
Proseguendo con la fantastica serie di "Zero no Tsukaima", si arriva alla terza stagione: "Zero no Tsukaima - Princess no Rondo", uscita nel 2008 e composta da dodici episodi (più un OAV). Il genere non cambia e mantiene la bellezza e la freschezza dell'anime d'avventura fantasy, con ben rilevanti caratteri harem/sentimentale, che rendono il tutto ancora più divertente e appassionante. Ogni nuova serie si aggiungono personaggi e si è in grado di entrare sempre di più in questo fantastico mondo, composto da maghi, fate, cavalieri e... altro.
In questa nuova avventura troviamo il nostro caro Saito, appena ritornato indenne dalla guerra contro Albion, alle prese con una questione ben più spinosa di chissà quale battaglia: la gelosia perpetua di Louise. Siesta, domestica della scuola, ha abbandonato le vesti di docile e timida ragazza, per andare finalmente all'attacco di Saito... un po' troppo gatta morta per i miei gusti. Tuttavia non ci si può fermare poi molto su questi piccoli problemi di cuore. Tralasciando il fatto che Saito sembra ormai consapevole del proprio amore e non cerca affatto di rinnegarlo, bisogna segnalare che uno strano intrigo politico sconvolgerà nuovamente le loro vite. Senza contare poi la misteriosa presenza di Tiffania, la prosperosa "fatina" che aveva riportato in vita Saito e che, ora definitivamente, entrerà in campo con tutte le sue doti fisiche. Insomma, il mondo si muove attorno al nostro gruppo di ragazzi: battaglie, magie, nemici sempre più potenti e, ovviamente, le classiche scorribande amorose che, in questa serie, prenderanno un tratto maggiormente drammatico.
E, nella nostra analisi, partiamo proprio da questo punto. Infatti, a differenza di Siesta e Tiffania, che non sembrano minimamente concorrere alla carica di "avversaria" di Louise, la principessa Henrietta sembra costituire ben altro pericolo. Nelle passate stagioni, si è visto come la sua relazione con Saito cresca lentamente e docilmente. A mio avviso questa loro "storia" è stata rappresentata con incredibile maestria. Se la passione tra Louise e Saito appariva fin da subito ovvia e scontata, quella con la principessa era completamente diversa. Nella prima serie non appare interessata sentimentalmente al nostro eroe, mentre nella seconda è alle prese con la morte del proprio amore. Sarà Saito, per certi versi, a consolarla, e questo porterà i due a diventare più intimi. Ora Henrietta (non vi dico come) rivelerà in qualche modo i suoi sentimenti per il protagonista, ma come reagirà Louise? Non può certo prenderla come al solito, visto che ora si tratta proprio di quella principessa, nonché migliore amica, verso cui era disposta a donare la propria vita.
Per quanto riguarda i personaggi, si può constatare come, anche questa volta, subiscano un'ulteriore crescita. Credo che sia questo uno dei punti di forza di "Zero no Tsukaima": i vari protagonisti non rimangono affatto fissi nei loro caratteri, bensì mutano e si evolvono con il passare delle puntate. Una crescita che, inevitabilmente, farà avvicinare lo spettatore a determinati personaggi. Unico difetto, forse, è questa costante riproposizione di un nemico sempre più forte e potente, che si sostituisce a quello precedente. Ogni volta che viene sconfitto, sembra sorgere dalle sue ceneri una nuova minaccia. Ecco, se devo indicare un piccolo, e lievissimo, difetto, direi che si tratta di questo. Nient'altro.
La grafica non cambia moltissimo rispetto la serie precedente, anche perché, in fin dei conti, non è passato poi molto tempo. Colori chiari e vivaci, che evidenziano subito il carattere da commedia dell'opera. I toni, anche nei momenti più drammatici, non si faranno mai cupi e foschi, prediligendo dunque l'aspetto fantasy e magico.
Molto bello il doppiaggio e, come sempre, le voci appaiono subito azzeccate. La regia si mantiene sugli ottimi livelli delle precedenti opere, capace di appassionare e coinvolgere tutti coloro che vogliono avventurarsi in questa avventura.
In conclusione, non posso che augurarvi una buona visione. La storia è intrigante, come sempre, e subito coinvolgente. Non si ha paura di rischiare e sconvolgere le carte in tavola, anche se, alla fine, si sceglie sempre il classico lieto fine. Per certi versi è un peccato, ma comprendo anche che una scelta differente avrebbe certamente compromesso tutto lo stile della serie. Louise, ogni volta, apprende qualcosa di nuovo sull'amore e, insieme a Saito, fa crescere il loro rapporto a vista d'occhio. D'altro canto il nostro eroe, che non si allontana certo dalle lusinghe delle donne, sembra non mettere mai in discussione quella tsundere di Louise. Va bene così, anche se una possibile svolta con Henrietta non mi dispiacerebbe certo.
E allora... alla prossima serie di "Zero no Tsukaima"!
Voto finale: 8 più
In questa nuova avventura troviamo il nostro caro Saito, appena ritornato indenne dalla guerra contro Albion, alle prese con una questione ben più spinosa di chissà quale battaglia: la gelosia perpetua di Louise. Siesta, domestica della scuola, ha abbandonato le vesti di docile e timida ragazza, per andare finalmente all'attacco di Saito... un po' troppo gatta morta per i miei gusti. Tuttavia non ci si può fermare poi molto su questi piccoli problemi di cuore. Tralasciando il fatto che Saito sembra ormai consapevole del proprio amore e non cerca affatto di rinnegarlo, bisogna segnalare che uno strano intrigo politico sconvolgerà nuovamente le loro vite. Senza contare poi la misteriosa presenza di Tiffania, la prosperosa "fatina" che aveva riportato in vita Saito e che, ora definitivamente, entrerà in campo con tutte le sue doti fisiche. Insomma, il mondo si muove attorno al nostro gruppo di ragazzi: battaglie, magie, nemici sempre più potenti e, ovviamente, le classiche scorribande amorose che, in questa serie, prenderanno un tratto maggiormente drammatico.
E, nella nostra analisi, partiamo proprio da questo punto. Infatti, a differenza di Siesta e Tiffania, che non sembrano minimamente concorrere alla carica di "avversaria" di Louise, la principessa Henrietta sembra costituire ben altro pericolo. Nelle passate stagioni, si è visto come la sua relazione con Saito cresca lentamente e docilmente. A mio avviso questa loro "storia" è stata rappresentata con incredibile maestria. Se la passione tra Louise e Saito appariva fin da subito ovvia e scontata, quella con la principessa era completamente diversa. Nella prima serie non appare interessata sentimentalmente al nostro eroe, mentre nella seconda è alle prese con la morte del proprio amore. Sarà Saito, per certi versi, a consolarla, e questo porterà i due a diventare più intimi. Ora Henrietta (non vi dico come) rivelerà in qualche modo i suoi sentimenti per il protagonista, ma come reagirà Louise? Non può certo prenderla come al solito, visto che ora si tratta proprio di quella principessa, nonché migliore amica, verso cui era disposta a donare la propria vita.
Per quanto riguarda i personaggi, si può constatare come, anche questa volta, subiscano un'ulteriore crescita. Credo che sia questo uno dei punti di forza di "Zero no Tsukaima": i vari protagonisti non rimangono affatto fissi nei loro caratteri, bensì mutano e si evolvono con il passare delle puntate. Una crescita che, inevitabilmente, farà avvicinare lo spettatore a determinati personaggi. Unico difetto, forse, è questa costante riproposizione di un nemico sempre più forte e potente, che si sostituisce a quello precedente. Ogni volta che viene sconfitto, sembra sorgere dalle sue ceneri una nuova minaccia. Ecco, se devo indicare un piccolo, e lievissimo, difetto, direi che si tratta di questo. Nient'altro.
La grafica non cambia moltissimo rispetto la serie precedente, anche perché, in fin dei conti, non è passato poi molto tempo. Colori chiari e vivaci, che evidenziano subito il carattere da commedia dell'opera. I toni, anche nei momenti più drammatici, non si faranno mai cupi e foschi, prediligendo dunque l'aspetto fantasy e magico.
Molto bello il doppiaggio e, come sempre, le voci appaiono subito azzeccate. La regia si mantiene sugli ottimi livelli delle precedenti opere, capace di appassionare e coinvolgere tutti coloro che vogliono avventurarsi in questa avventura.
In conclusione, non posso che augurarvi una buona visione. La storia è intrigante, come sempre, e subito coinvolgente. Non si ha paura di rischiare e sconvolgere le carte in tavola, anche se, alla fine, si sceglie sempre il classico lieto fine. Per certi versi è un peccato, ma comprendo anche che una scelta differente avrebbe certamente compromesso tutto lo stile della serie. Louise, ogni volta, apprende qualcosa di nuovo sull'amore e, insieme a Saito, fa crescere il loro rapporto a vista d'occhio. D'altro canto il nostro eroe, che non si allontana certo dalle lusinghe delle donne, sembra non mettere mai in discussione quella tsundere di Louise. Va bene così, anche se una possibile svolta con Henrietta non mi dispiacerebbe certo.
E allora... alla prossima serie di "Zero no Tsukaima"!
Voto finale: 8 più
Forte delusione per questa terza serie di "Zero No Tsukaima", che per gran parte delle puntate è un brodo di fanservice, con sempre più ragazze innamorate del protagonista (Saito) e sempre il solito comportamento tsundere, portato a livelli inverosimili, da parte di Louise. Il finale delle serie precedente viene completamente cancellato: il livello di affetto raggiunto dai due sembra non avere alcuna continuazione logica, lui diventa un allupato, e lei una casalinga gelosa, quasi facessero parte di una coppia scoppiata di mezza età. Già, perché probabilmente non sarebbe stato divertente se ci fosse stato il "e vissero felici e contenti", quindi perché non continuare con la storia della tsundere? Già il risultato è negativo, per niente divertente e ripetitivo (anche perché con questa sono già trentasette puntate), infine la trama è praticamente inesistente, gli sviluppi sono pochi e concentrati nel finale, oltre che essere poco coinvolgenti. Il lato tecnico risulta discreto: ottimi disegni, anche se le opening e le ending non mi sono piaciute granché.
Non lascio un anime a metà, quindi l'ho visto, ma questa serie è del tutto insufficiente; si poteva benissimo finire con la seconda, che aveva senza dubbio un buon finale.
Non lascio un anime a metà, quindi l'ho visto, ma questa serie è del tutto insufficiente; si poteva benissimo finire con la seconda, che aveva senza dubbio un buon finale.
Semplice, divertente e ricco di gossip. Beh, a differenza delle due prime serie (che ho riassunto con le stesse parole) "Zero no Tsukaima: Princess no Rondo" è un po' diverso. Abbiamo sempre lo spunto comico, ma si è deciso di prendere una sfera ecchi e "gossippara"; sì, ormai ci sono gli scandali di corte: la principessa che vuole saltare addosso a Saito, Louise che se ne accorge, Siesta che fa la gelosa e salta addosso a Saito... Beh, è diventata una commedia ecchi/harem a tutti gli effetti e anche per questo ho abbassato il voto finale. Ci sarebbe da dire che l'idea di fare il turnover di personaggi è anche interessante; forse questo la rende sempre interessante e particolare.
Ci eravamo lasciati che Saito riesce a salvarsi dalla guerra perché una fata, dopo che aveva fermato 70000 uomini ed era morto, l'ha riportato in vita e l'ha fatto gioire, vista la sua prosperosità. La storia ci proietta otto mesi dopo la fine della guerra; non viene detto molto, ma il tutto è stato placato dall'ingresso della Gallia in guerra. L'obbiettivo in questa terza serie sinceramente non si capisce fino agli episodi 6/7; anche per questo non voglio anticipare niente. La prima parte della serie ci mostra solo alcuni eventi, l'introduzione dell'elfo (la famosa "fata prosperosa") e la rievocazione di Saito come famiglio. La seconda parte invece tende a sviluppare la situazione di Tabitha e, bisogna dire, questa parte è molto carina.
I pregi sono sempre gli stessi. La semplicità finalizzata al divertimento e le gag non basate su frasi ma basate su eventi. C'è da dire che manca di monotonia proprio perché, introducendo sempre nuovi personaggi, si è liberi di avere tante personalità e associarle come meglio si crede. Per questo poco fa parlavo di turnover: personaggi che scompaiono nella seconda serie nella terza diventano di grande importanza, personaggi importanti nella seconda (come Giulio Cesare) diventano inutili nella terza. Questo continuo cambio permette allo spettatore di godere di nuove situazioni e il tutto non è per niente noioso o pesante.
L'unica cosa lagnosa è la questione tra Louise e Saito. Sinceramente ci poteva stare nella prima serie, e anche nella seconda, ma continuare anche nella terza serie con questa lamentela continua e con questo "Credo non credo, mi fido non mi fido" è stato veramente troppo; il voto scala solo per questo problema. Fondamentalmente, l'autore ha deciso di mettere un po' di pepe nella coppia (già non proprio canonica), facendo diventare la storia un harem con più spunti ecchi. Questa mossa ha reso il comportamento di Louise alogico: non si può pensare che una persona vede il proprio amato baciare qualcun'altra o palpare altre ragazze e perdonarlo (dicendo cose come: "lui mi ha sempre detto la verità, devo cominciare a fidarmi") e dopo due minuti ricominciare la stessa lagna! Finché questa situazione fosse durata solo un episodio, sicuramente non mi sarei lamentato, ma ciò avviene per ogni singola puntata... proprio una cosa pesante!
Da sottolineare oserei dire che ci sono due cose: ritorna la mia amata coniugazione tra mondo di Saito e mondo magico, gli elementi del primo che per caso sono stati evocati nel secondo rifanno la loro comparsa in questa terza serie. Già alla prima recensione avevo detto che era un punto di forza; anche qui oserei dire che ha salvato la serie da un misero 6 dettato dalle questioni sopracitate.
Inoltre, il disegno va diventando sempre migliore. Miglioramenti su miglioramenti. Ora anche gli interni vengono fatti in modo particolare, ma soprattutto l'aereo! E' fatto in modo sublime, non nei dettagli, ma come design è ottimo e soprattutto è gradevole alla vista. Ritornano di nuovo i colori "luminosi", però ovviamente non è qualcosa di grave.
Come al solito consiglio la visione a chi ha visto le prime due serie. Ora, inoltre, credo che comincerò anche l'ultima (spero che sia l'ultima!).
Ci eravamo lasciati che Saito riesce a salvarsi dalla guerra perché una fata, dopo che aveva fermato 70000 uomini ed era morto, l'ha riportato in vita e l'ha fatto gioire, vista la sua prosperosità. La storia ci proietta otto mesi dopo la fine della guerra; non viene detto molto, ma il tutto è stato placato dall'ingresso della Gallia in guerra. L'obbiettivo in questa terza serie sinceramente non si capisce fino agli episodi 6/7; anche per questo non voglio anticipare niente. La prima parte della serie ci mostra solo alcuni eventi, l'introduzione dell'elfo (la famosa "fata prosperosa") e la rievocazione di Saito come famiglio. La seconda parte invece tende a sviluppare la situazione di Tabitha e, bisogna dire, questa parte è molto carina.
I pregi sono sempre gli stessi. La semplicità finalizzata al divertimento e le gag non basate su frasi ma basate su eventi. C'è da dire che manca di monotonia proprio perché, introducendo sempre nuovi personaggi, si è liberi di avere tante personalità e associarle come meglio si crede. Per questo poco fa parlavo di turnover: personaggi che scompaiono nella seconda serie nella terza diventano di grande importanza, personaggi importanti nella seconda (come Giulio Cesare) diventano inutili nella terza. Questo continuo cambio permette allo spettatore di godere di nuove situazioni e il tutto non è per niente noioso o pesante.
L'unica cosa lagnosa è la questione tra Louise e Saito. Sinceramente ci poteva stare nella prima serie, e anche nella seconda, ma continuare anche nella terza serie con questa lamentela continua e con questo "Credo non credo, mi fido non mi fido" è stato veramente troppo; il voto scala solo per questo problema. Fondamentalmente, l'autore ha deciso di mettere un po' di pepe nella coppia (già non proprio canonica), facendo diventare la storia un harem con più spunti ecchi. Questa mossa ha reso il comportamento di Louise alogico: non si può pensare che una persona vede il proprio amato baciare qualcun'altra o palpare altre ragazze e perdonarlo (dicendo cose come: "lui mi ha sempre detto la verità, devo cominciare a fidarmi") e dopo due minuti ricominciare la stessa lagna! Finché questa situazione fosse durata solo un episodio, sicuramente non mi sarei lamentato, ma ciò avviene per ogni singola puntata... proprio una cosa pesante!
Da sottolineare oserei dire che ci sono due cose: ritorna la mia amata coniugazione tra mondo di Saito e mondo magico, gli elementi del primo che per caso sono stati evocati nel secondo rifanno la loro comparsa in questa terza serie. Già alla prima recensione avevo detto che era un punto di forza; anche qui oserei dire che ha salvato la serie da un misero 6 dettato dalle questioni sopracitate.
Inoltre, il disegno va diventando sempre migliore. Miglioramenti su miglioramenti. Ora anche gli interni vengono fatti in modo particolare, ma soprattutto l'aereo! E' fatto in modo sublime, non nei dettagli, ma come design è ottimo e soprattutto è gradevole alla vista. Ritornano di nuovo i colori "luminosi", però ovviamente non è qualcosa di grave.
Come al solito consiglio la visione a chi ha visto le prime due serie. Ora, inoltre, credo che comincerò anche l'ultima (spero che sia l'ultima!).
"Zero No Tsukaima: princess no rondo" è la terza e penultima serie del conosciuto brand "Zero No Tsukaima", prodotto di casa JC Staff nell'annata 2008.
La trama
Senza troppi indugi, passiamo subito alla trama: rispetto alle serie precedenti si osserva un declino vertiginoso di originalità delle scene. Tutte diventano incentrate sul fanservice grazie all'aggiunta di un nuovo personaggio, la pettoruta elfa che risponde al nome di Tiffania, abbreviato a Tifa, ogni riferimento è puramente casuale. Insomma, ci saranno molte meno scene riservate a Saito e Louise e più gag uguali, che si concluderanno la maggior parte delle volte con Louise che costringe Saito a fare qualcosa contro la sua voglia e giù di lì. La trama si può dire che parta intorno alla puntata 10, e lo spettatore, anche volendo saltare le altre puntate, è comunque costretto a sorbirsi anche le precedenti alla decima poiché sono presenti spezzoni veramente importanti della trama. Nulla di nuovo, insomma, rispetto alle serie precedenti, anzi, il problema principale è proprio la "perdita di terreno" della serie con le gag. I personaggi secondari sono tutti declassati a ruoli di semplici comparse senza senso, mentre i ruoli più importanti e chiave rimangono quelli dei due protagonisti, che nonostante le varie azzuffate, si riconciliano sempre facendo la pace con un bacio.
Lato tecnico
Dal punto di vista grafico si migliora ancora di più il chara design, rendendo i personaggi più espressivi che mai. Carente è però l'animazione, alle volte un po' troppo elementare. Dal punto di vista sonoro si possono udire buone musiche, alcune inedite e un'opening e un'ending discrete.
Commento finale
"Zero no Tsukaima - Princess no Rondo" si mantiene negli standard calando un po' la qualità, mostrandosi una serie piena di filler e con pochi colpi di scena, se non nelle battute finali. Lo consiglio? Se avete già visto le serie precedenti siete obbligati a guardarla, purtroppo. Speriamo che l'anime si rifaccia nell'ultima serie. Voto finale: 6.
La trama
Senza troppi indugi, passiamo subito alla trama: rispetto alle serie precedenti si osserva un declino vertiginoso di originalità delle scene. Tutte diventano incentrate sul fanservice grazie all'aggiunta di un nuovo personaggio, la pettoruta elfa che risponde al nome di Tiffania, abbreviato a Tifa, ogni riferimento è puramente casuale. Insomma, ci saranno molte meno scene riservate a Saito e Louise e più gag uguali, che si concluderanno la maggior parte delle volte con Louise che costringe Saito a fare qualcosa contro la sua voglia e giù di lì. La trama si può dire che parta intorno alla puntata 10, e lo spettatore, anche volendo saltare le altre puntate, è comunque costretto a sorbirsi anche le precedenti alla decima poiché sono presenti spezzoni veramente importanti della trama. Nulla di nuovo, insomma, rispetto alle serie precedenti, anzi, il problema principale è proprio la "perdita di terreno" della serie con le gag. I personaggi secondari sono tutti declassati a ruoli di semplici comparse senza senso, mentre i ruoli più importanti e chiave rimangono quelli dei due protagonisti, che nonostante le varie azzuffate, si riconciliano sempre facendo la pace con un bacio.
Lato tecnico
Dal punto di vista grafico si migliora ancora di più il chara design, rendendo i personaggi più espressivi che mai. Carente è però l'animazione, alle volte un po' troppo elementare. Dal punto di vista sonoro si possono udire buone musiche, alcune inedite e un'opening e un'ending discrete.
Commento finale
"Zero no Tsukaima - Princess no Rondo" si mantiene negli standard calando un po' la qualità, mostrandosi una serie piena di filler e con pochi colpi di scena, se non nelle battute finali. Lo consiglio? Se avete già visto le serie precedenti siete obbligati a guardarla, purtroppo. Speriamo che l'anime si rifaccia nell'ultima serie. Voto finale: 6.
Terza serie per l'amato Zero no Tsukaima, che tanto era piaciuto a me a molte altre persone. Purtroppo delude un po' le aspettative, mostrando elementi già visti e diventando sempre più noioso, quasi sulla via del commerciale. Resta comunque il fatto che è una serie per realizzata che, purtroppo, non è stata aperta a nuovi spunti originali e che quindi ripropone sempre le stesse scene.
La trama non è molto emozionante sebbene possegga elementi nuovi. Persone che nella seconda serie sembravano morte e/o perdute tornano grazie a Tabitha e Tiffania, una ragazza elfo che verrà a far parte della scuola. Pur essendoci alcune scene comiche predominano i passi della storia che si trasformeranno in una fuga per salvare Tabitha da una morte sicura. Qui la regina Henrietta avrà il ruolo di fermare la combriccola considerando le sue gesta un suicidio. Purtroppo i sentimenti dei ragazzi superano quelli della regina e fuggono alla ricerca della ragazza dai capelli celesti. Insieme a loro ci sarà anche il suo drago che, trasformato in ragazza, mostrerà a tutti la strada.
La grafica è sempre la stessa: semplice e fresca, arriva direttamente agli occhi dello spettatori. Colori vivaci ed interessanti, ombre poste in maniera abbastanza realistica a differenza delle forti tracce di luce che, secondo me, sono troppo visibili. Le linee sono morbide e i paesaggi molto belli.
La colonna sonora è simile a quella delle altre due serie, di buon gusto. Opening ed Ending si addicono perfettamente alla storia. Ogni momento è ben accompagnato da un'opportuna musica di sottofondo.
Nel complesso un'opera sicuramente positiva. Purtroppo però è ad un livello minore delle altre due sia come trama che come temi trattati. Non voglio dire che farla sia stato uno spreco di tempo, no, però credo che potevano sfruttare meglio il materiale che avevano in mano. Consiglio quindi a tutti colori che hanno visto e apprezzato le prime due serie, sperando che la pensino meglio di me. Dato che la fine non è propriamente conclusiva si aspetta una prossima serie che, spero, sarà molto più bella di questa.
La trama non è molto emozionante sebbene possegga elementi nuovi. Persone che nella seconda serie sembravano morte e/o perdute tornano grazie a Tabitha e Tiffania, una ragazza elfo che verrà a far parte della scuola. Pur essendoci alcune scene comiche predominano i passi della storia che si trasformeranno in una fuga per salvare Tabitha da una morte sicura. Qui la regina Henrietta avrà il ruolo di fermare la combriccola considerando le sue gesta un suicidio. Purtroppo i sentimenti dei ragazzi superano quelli della regina e fuggono alla ricerca della ragazza dai capelli celesti. Insieme a loro ci sarà anche il suo drago che, trasformato in ragazza, mostrerà a tutti la strada.
La grafica è sempre la stessa: semplice e fresca, arriva direttamente agli occhi dello spettatori. Colori vivaci ed interessanti, ombre poste in maniera abbastanza realistica a differenza delle forti tracce di luce che, secondo me, sono troppo visibili. Le linee sono morbide e i paesaggi molto belli.
La colonna sonora è simile a quella delle altre due serie, di buon gusto. Opening ed Ending si addicono perfettamente alla storia. Ogni momento è ben accompagnato da un'opportuna musica di sottofondo.
Nel complesso un'opera sicuramente positiva. Purtroppo però è ad un livello minore delle altre due sia come trama che come temi trattati. Non voglio dire che farla sia stato uno spreco di tempo, no, però credo che potevano sfruttare meglio il materiale che avevano in mano. Consiglio quindi a tutti colori che hanno visto e apprezzato le prime due serie, sperando che la pensino meglio di me. Dato che la fine non è propriamente conclusiva si aspetta una prossima serie che, spero, sarà molto più bella di questa.
Non ci siamo proprio! È questa la frase che mi si è impressa in mente alla fine dell’ultimo episodio di Zero no Tsukaima: Princess no Rondo, unita ad una profonda delusione perché io le due serie precedenti le avevo trovate, pur se con tanti limiti, divertenti e piacevoli.
La terza serie delle avventure fantasy-ecchi- harem di Saito e Louise inizia esattamente dove era finita la seconda, le cui ultime puntate secondo il mio modesto parere sono state le più belle dell’intera storia. Era quindi difficile ripetersi e gli autori hanno preferito la via semplice puntando sulla sicurezza di uno zoccolo duro di fans ormai consolidato; già dalle prime due puntate infatti si capisce subito dove si vuole andare a parare: fanservice a volontà! L’esasperata soluzione di cui è fatto bersaglio il pubblico degli anime da parte dei produttori nipponici negli ultimi anni nel tentativo di superare la crisi economica (e di idee?) proponendo prodotti destinati ad una cassetta che consenta ai proventi di far girare nei canali commerciali l’aria sufficiente a tenere in vita gli stessi organismi che daranno poi alla luce altre produzioni, in un turnover che sta rendendo asfitico non solo l’animazione ma tutti i programmi televisivi e (e non solo in Giappone ovviamente) senza parlare del cinema. Badate bene, non si scopre l’acqua calda, dato che questo titolo grondava di generose forme femminili e mutandine in primo piano anche nelle precedenti due serie, ma al contempo c’era una ventata di freschezza comica e di verve unita ad una storia che, nel bene o nel male, una trama coerente ce l’aveva.
In questo nuovo capitolo tutto è invece banale e ripetitivo, a cominciare dalla storia d’amore dei due protagonisti e dai loro litigi ormai surreali e pretestuosi. Saito e Louise fanno addirittura tenerezza nel tentativo degli autori di stiracchiare a più non posso le loro incomprensioni sentimentali invece di fargli vivere liberamente la loro storia d’amore che dovrebbe essere ormai assodata. Tristemente banale è anche la caratterizzazione dei personaggi secondari, che pur non avendo brillato mai per accuratezza e pur scadendo nello stereotipo eccessivo, aveva proposto dei simpatici comprimari. In queste nuove puntate invece notiamo un tentativo di accontentare i fans della prima ora dando maggior spazio ai personaggi della prima serie (con la quasi totale sparizione di quelli apparsi nella seconda) e puntando su personaggi nuovi che hanno quale unico pregio quello di essere belle figliole dalle forme generose.
A tutto questo va aggiunto che la trama della storia che, fino all’ultima puntata della seconda serie, aveva sempre seguito un filo logico in questo terzo titolo viene anch’essa ridicolizzata abbassandola a puro sfondo per le gag stanche e sempre più in stile ecchi dei protagonisti.
In questo frullare di tette ballonzolanti, danze del ventre, nudi integrali e no vediamo così dissolversi le simpatiche avventure di Zero riducendole al livello di un cinepattone che può accontentare solo i fans più incalliti. Pollice verso questa volta, sperando in una redenzione sulla via di Damasco per un eventuale quarta serie.
La terza serie delle avventure fantasy-ecchi- harem di Saito e Louise inizia esattamente dove era finita la seconda, le cui ultime puntate secondo il mio modesto parere sono state le più belle dell’intera storia. Era quindi difficile ripetersi e gli autori hanno preferito la via semplice puntando sulla sicurezza di uno zoccolo duro di fans ormai consolidato; già dalle prime due puntate infatti si capisce subito dove si vuole andare a parare: fanservice a volontà! L’esasperata soluzione di cui è fatto bersaglio il pubblico degli anime da parte dei produttori nipponici negli ultimi anni nel tentativo di superare la crisi economica (e di idee?) proponendo prodotti destinati ad una cassetta che consenta ai proventi di far girare nei canali commerciali l’aria sufficiente a tenere in vita gli stessi organismi che daranno poi alla luce altre produzioni, in un turnover che sta rendendo asfitico non solo l’animazione ma tutti i programmi televisivi e (e non solo in Giappone ovviamente) senza parlare del cinema. Badate bene, non si scopre l’acqua calda, dato che questo titolo grondava di generose forme femminili e mutandine in primo piano anche nelle precedenti due serie, ma al contempo c’era una ventata di freschezza comica e di verve unita ad una storia che, nel bene o nel male, una trama coerente ce l’aveva.
In questo nuovo capitolo tutto è invece banale e ripetitivo, a cominciare dalla storia d’amore dei due protagonisti e dai loro litigi ormai surreali e pretestuosi. Saito e Louise fanno addirittura tenerezza nel tentativo degli autori di stiracchiare a più non posso le loro incomprensioni sentimentali invece di fargli vivere liberamente la loro storia d’amore che dovrebbe essere ormai assodata. Tristemente banale è anche la caratterizzazione dei personaggi secondari, che pur non avendo brillato mai per accuratezza e pur scadendo nello stereotipo eccessivo, aveva proposto dei simpatici comprimari. In queste nuove puntate invece notiamo un tentativo di accontentare i fans della prima ora dando maggior spazio ai personaggi della prima serie (con la quasi totale sparizione di quelli apparsi nella seconda) e puntando su personaggi nuovi che hanno quale unico pregio quello di essere belle figliole dalle forme generose.
A tutto questo va aggiunto che la trama della storia che, fino all’ultima puntata della seconda serie, aveva sempre seguito un filo logico in questo terzo titolo viene anch’essa ridicolizzata abbassandola a puro sfondo per le gag stanche e sempre più in stile ecchi dei protagonisti.
In questo frullare di tette ballonzolanti, danze del ventre, nudi integrali e no vediamo così dissolversi le simpatiche avventure di Zero riducendole al livello di un cinepattone che può accontentare solo i fans più incalliti. Pollice verso questa volta, sperando in una redenzione sulla via di Damasco per un eventuale quarta serie.
E siamo alla terza serie della saga. Alle altre due avevo assegnato 8, a questa do un bel 9. E spiego pure perché.
In teoria questi 13 episodi (il tredicesimo sarebbe l'OAV, suppongo. Se non l'avete visto guardatelo perché è trooooooooppo divertente) non hanno niente di più né niente di meno rispetto agli altri. Permangono gli stessi (pochi) dubbi e gli stessi (molti) elogi. Il motivo del punto in più sta proprio in questo: seppur si tratti della terza serie, ancora non mi son ancora stancato del pazzo mondo di Louise e Saito (cosa rarissima conoscendomi); anzi, attendo la quarta con impazienza.
Fatta questa doverosa premessa passiamo all'analisi di questo terzo capitolo.
L'intreccio narrativo resta poco impegnativo ma fluido e divertente come al solito: in particolare si è puntato maggiormente sui personaggi che avevano caratterizzato la prima serie più che la seconda e questa retromarcia è stata, a mio avviso, un bene in quanto li trovo più interessanti e più adatti allo spirito allegro di quest'anime. Oltre a questi, però, ne sono stati aggiunti altri la cui presenza, in verità, si nota a malapena e la cui funzione è, principalmente quella di mostrare delle forme più che generose.
Sempre ragionando parallelamente alle due stagioni precedenti, concordo con chi afferma che gli episodi migliori appartengono alla seconda serie e non a questa. Tengo ad aggiungere, anzi, che la prima serie era forse quella più conforme al genere fantasy e certamente meno appartenente a quello harem delle altre due. Però c'è anche aggiungere che nella prima gli elementi fantasy che avrebbero dovuto caratterizzarla tendono pian piano a sparire (ad esempio i famigli: a parte Saito, gli altri a che servono?) o ad essere dimenticati (non si capisce perché Saito una volta recuperato l'anello non lo restituisca immediatamente allo spirito delle acque come promesso: non è che l'autore se n'è scordato?). Nella seconda, invece, non tutti gli episodi sono allo stesso livello ma accanto a punte molto alte ne troviamo anche altre di basso livello. Questa terza serie invece è più regolare negli obiettivi e nel livello complessivo degli episodi.
Concludendo, quando ho cominciato la visione di Zero no Tsukaima mi aspettavo un fantasy vecchia maniera; poi però ho passato quasi tutto il tempo a ridere. Ed è questa la ragione principale per voti così alti: il divertimento. E anche le critiche apportate in realtà vanno considerate nel contesto di un prodotto che ha ampiamente raggiunto l'obiettivo per cui è stato creato.
In teoria questi 13 episodi (il tredicesimo sarebbe l'OAV, suppongo. Se non l'avete visto guardatelo perché è trooooooooppo divertente) non hanno niente di più né niente di meno rispetto agli altri. Permangono gli stessi (pochi) dubbi e gli stessi (molti) elogi. Il motivo del punto in più sta proprio in questo: seppur si tratti della terza serie, ancora non mi son ancora stancato del pazzo mondo di Louise e Saito (cosa rarissima conoscendomi); anzi, attendo la quarta con impazienza.
Fatta questa doverosa premessa passiamo all'analisi di questo terzo capitolo.
L'intreccio narrativo resta poco impegnativo ma fluido e divertente come al solito: in particolare si è puntato maggiormente sui personaggi che avevano caratterizzato la prima serie più che la seconda e questa retromarcia è stata, a mio avviso, un bene in quanto li trovo più interessanti e più adatti allo spirito allegro di quest'anime. Oltre a questi, però, ne sono stati aggiunti altri la cui presenza, in verità, si nota a malapena e la cui funzione è, principalmente quella di mostrare delle forme più che generose.
Sempre ragionando parallelamente alle due stagioni precedenti, concordo con chi afferma che gli episodi migliori appartengono alla seconda serie e non a questa. Tengo ad aggiungere, anzi, che la prima serie era forse quella più conforme al genere fantasy e certamente meno appartenente a quello harem delle altre due. Però c'è anche aggiungere che nella prima gli elementi fantasy che avrebbero dovuto caratterizzarla tendono pian piano a sparire (ad esempio i famigli: a parte Saito, gli altri a che servono?) o ad essere dimenticati (non si capisce perché Saito una volta recuperato l'anello non lo restituisca immediatamente allo spirito delle acque come promesso: non è che l'autore se n'è scordato?). Nella seconda, invece, non tutti gli episodi sono allo stesso livello ma accanto a punte molto alte ne troviamo anche altre di basso livello. Questa terza serie invece è più regolare negli obiettivi e nel livello complessivo degli episodi.
Concludendo, quando ho cominciato la visione di Zero no Tsukaima mi aspettavo un fantasy vecchia maniera; poi però ho passato quasi tutto il tempo a ridere. Ed è questa la ragione principale per voti così alti: il divertimento. E anche le critiche apportate in realtà vanno considerate nel contesto di un prodotto che ha ampiamente raggiunto l'obiettivo per cui è stato creato.
Questa terza serie è la peggiore di tutte secondo me. I disegni sono fatti divinamente come sempre tuttavia la storia ha perso non poco!
In questa serie la trama è decisamente banale e poco sviluppata e porta altre nuove domande sul continuo. Come in quella precedente, e quella prima ancora i cattivi delle serie prima non si fanno vedere non essendo morti e ne appaiono di altri tra cui Cromwell e Sheffield che quest'ultima risulta essere anche lei un guerriero leggendario come Saito.
Oltre a loro si unisce ai nostri amici un'altra ragazza: Tiffania, un elfo che salvò la vita a Saito e spariscono le sorelle di Louise per chissà quale ragione.
In questa serie la trama è decisamente banale e poco sviluppata e porta altre nuove domande sul continuo. Come in quella precedente, e quella prima ancora i cattivi delle serie prima non si fanno vedere non essendo morti e ne appaiono di altri tra cui Cromwell e Sheffield che quest'ultima risulta essere anche lei un guerriero leggendario come Saito.
Oltre a loro si unisce ai nostri amici un'altra ragazza: Tiffania, un elfo che salvò la vita a Saito e spariscono le sorelle di Louise per chissà quale ragione.
Ed eccomi qua, pronto a scrivere anche sulla terza serie di Zero no Tsukaima! La storia prosegue linearmente da dove si era interrotta, ossia con il ritorno di Saito a casa dopo aver combattuto ad Albion. La serie è incentrata su Tabhita, esplorando un po’di più il carattere introverso di questo personaggio. Il “casting” vede altre due new entry: Tiffania, l’elfa giunonica e svampita e Irukukku, la sorellina di Tabhita. Cosa offre di nuovo questa serie rispetto alle due precedenti? Nulla! Il filone ecchi è sempre di sfondo, la trama fantasy è (piatta) sempre presente e, con tutto il cuore, Louise ci ha davvero stufato. Si, perché davvero non se ne può più di questo nuovo modello di eroina piagnucolona, egocentrica, viziata e petulante (vedi anche Toradora). Infatti, almeno per quel che mi riguarda, dopo 36 puntate, questa insopportabile mocciosa è riuscita davvero a darmi sui nervi. Meglio questo che la ragazza robotica tutta inchini, rossore e sorrisi direte voi. Io credo che sia un po’ ridicolo passare da un estremo all’altro e che il giusto stia sempre nel mezzo. C’è da dire che a volte Luoise sa davvero intenerirci con la sua determinazione infantile ma dopo l’ennesimo riciclo di situazioni già viste la noia vince. Tutti gli altri restano inquadrati nel solito buon vecchio stereotipo ecchi, che in questa serie più che mai si fa sentire rispetto alle precedenti, dall’eterno arrapato ed eroico Saito alla sempre più provocante Siesta. Unica nota positiva e fuori dal coro, il personaggio di Guiche, che sa dare un tono ironico essendo sempre più al centro della scena. Il disegno migliora rispetto alle due serie precedenti (come è giusto che sia) sia negli sfondi che nei dettagli. Bene anche le luci, molto più curate. I personaggi rimangono tuttavia piatti, senza grandi sforzi di miglioramento grafico. Nel complesso se la prima ci aveva fatto sorridere e la seconda serie ci aveva fatto ben sperare, questa ha stufato. Insufficiente.
La serie riprende splendidamente la narrazione conclusasi con la seconda serie, e principia immediatamente con una serie di colpi di scena e con l'apparizione di nuovi personaggi in maniera intelligente. Fino al quarto episodio infatti le vicende si sviluppano principalmente attorno ai nuovi (specialmente Tiffania), distogliendo quindi, inevitabilmente, l'attenzione da quelli più anziani. Ciò nonostante si riesce, almeno per ora, a riconoscere un ottimo equilibrio tra gli episodi, le gag sono sempre molto comiche, e il ritmo è eccellente. Il disegno, squisito e coloratissimo, non dimostra nessun calo di dettaglio, e come sempre il fanservice propina tette dappertutto, ma forse non è propriamente un male...
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Scrivo per modificare il mio parere, nonostante l'entusiasmo dei primi episodi, la serie si perde nel fan service nella parte più importante, la centrale, e non riesce a dare il meglio di se, senza sfruttare personaggi interessanti e approfondendo adeguatamente la trama. Sembra quasi una sorta di serie di passaggio per la quarta, che promette il pieno dell'azione: non malissimo, bei disegni, ma molto calante nel finale.
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Scrivo per modificare il mio parere, nonostante l'entusiasmo dei primi episodi, la serie si perde nel fan service nella parte più importante, la centrale, e non riesce a dare il meglio di se, senza sfruttare personaggi interessanti e approfondendo adeguatamente la trama. Sembra quasi una sorta di serie di passaggio per la quarta, che promette il pieno dell'azione: non malissimo, bei disegni, ma molto calante nel finale.
La storia riprende subito dopo il ritorno di Saito nell'accademia, nei primi episodi vengono presentati i nuovi personaggi, la storia sembra promettere bene già dal primo episodio, e vengono spiegate molte cose, come il fatto che Saito stia ancora in piedi dopo aver affrontato 7.000 uomini. Non mancano le tettone sicuramente, ma in qualche modo Zero no Tsukaima riesce a non diventare un anime di tipo ecchi. Il disegno promette bene e gli avrei messo un 10, ma non si sa mai, ho imparato a vedere un anime fino alla fine prima di dargli voto pieno.
Nuovi personaggi e vecchi personaggi riuniti per sconfiggere nuovi e vecchi nemici, già dal primo episodio, la serie sembra andare per la buona strada.
La trama si svolge come al solito fuori e dentro la scuola di magia, i nostri protagonisti (Louise e Saito) già dal primo episodio si imbattono in un problema, il contratto tra Louise e Saito, cioè quello della padrona e del famiglio sembra essersi sciolto e la rune che Saito portava sulla mano è svanita. La regina chiede a Saito di diventare un cavaliere cioè un nobile, ora basta solamente la decisione di Saito... non vi voglio dire tutto il primo episodio e ve lo lascio guardare senza dare spoiler. ^^
La trama si svolge come al solito fuori e dentro la scuola di magia, i nostri protagonisti (Louise e Saito) già dal primo episodio si imbattono in un problema, il contratto tra Louise e Saito, cioè quello della padrona e del famiglio sembra essersi sciolto e la rune che Saito portava sulla mano è svanita. La regina chiede a Saito di diventare un cavaliere cioè un nobile, ora basta solamente la decisione di Saito... non vi voglio dire tutto il primo episodio e ve lo lascio guardare senza dare spoiler. ^^