Vampire Knight Guilty
L’attesissima seconda stagione, “Guilty”, finalmente fa il suo ingresso, e molte cose saranno finalmente chiarite.
Tutto comincia dove era finita la serie precedente, con i guai di Zero per aver ucciso la nobile Skizuka e il suo incubo di decadere fino al livello E. Ma la storia si evolverà a suo favore, o dovrei dire sfavore, dato che questo personaggio, così immerso nella sofferenza, non consente mai né allo spettatore né a sé stesso di capire se, in fondo, non preferisca morire invece che continuare a vivere in preda al doloroso passato e al terribile presente dato dai vampiri che odia, dall’amore infelice per Yuki e dal suo corpo vampirizzato. Ma la storia prosegue e, se nella prima stagione abbiamo imparato tanto sul passato di Zero, ora apprenderemo tutto su quello di Yuki e del nobile Kaname. Avremo le risposte alle domande che ci hanno assillato nella prima stagione, faremo la conoscenza di un nuovo terribile avversario e avremo un finale.
Indubbiamente, “Vampire Knight” è una serie difficile da valutare, perché ha tantissimi elementi che possono piacere o non piacere e che, soprattutto, si tengono in precario equilibrio, uno con l’altro, nel formare il quadro d’insieme, e questa seconda stagione non fa eccezione, anzi, complica ulteriormente il quadro. Abbiamo infatti uno shojo con i vampiri e tanto sangue, e momenti drammatici, tutte cose che non dovrebbero stare insieme, ma, invece, ci riescono bene. Inoltre, la personalità della protagonista è molto difficile da giudicare, perché è gentile, sempre pronta ad aiutare gli altri, ma anche terribilmente piatta. Con la seconda stagione, invece, approfondendo la sua storia, avremo modo di apprezzarla o disprezzarla ben di più. Discorso analogo per Kaname, piatto o meno che sia. Anche il preside sembra comico e inutile, facendo quasi la parodia di un personaggio che ho amato tantissimo, il maestro Avan di “Dai - La grande avventura”, ma almeno nella seconda stagione mostrerà grandemente di che pasta è fatto. L’unico incontestabile è il nuovo insegnante, nonché veterano ammazza-vampiri, che, almeno a me, ha ricordato molto Malocchio Moody. Gli altri vampiri avranno un ruolo maggiore e faranno una buona figura.
Anche il finale, difficile dire se aperto o meno, può piacere o non piacere e, personalmente, mi ha soddisfatto. Non dimentichiamo, del resto, che il manga prosegue. Per non parlare del terribile segreto di Yuki e dell’incesto che solletica parecchio i Giapponesi, e forse non solo loro.
La regia è buona, la grafica è esattamente come quella della prima serie, ovvero mediocre, ma comunque apprezzabile. Buone le sigle.
Certo, “Vampire Knight” è una serie in cui abbonda il non detto e il mezzo detto, per cui è inevitabile che sia lo spettatore a dover decidere da solo se questa serie sia ben riuscita o meno, se si siano sprecate tante buone potenzialità o meno. Personalmente, pur non negando che si sarebbe potuto fare ancora di più, sono rimasto molto soddisfatto dalla storia e dai suoi sviluppi e colpi di scena, e sono contento di aver tenuto duro, dato che dopo i primi due episodi l'ho ‘droppata’ per quasi un anno.
In definitiva, quindi, un sette e mezzo lo posso dare.
Tutto comincia dove era finita la serie precedente, con i guai di Zero per aver ucciso la nobile Skizuka e il suo incubo di decadere fino al livello E. Ma la storia si evolverà a suo favore, o dovrei dire sfavore, dato che questo personaggio, così immerso nella sofferenza, non consente mai né allo spettatore né a sé stesso di capire se, in fondo, non preferisca morire invece che continuare a vivere in preda al doloroso passato e al terribile presente dato dai vampiri che odia, dall’amore infelice per Yuki e dal suo corpo vampirizzato. Ma la storia prosegue e, se nella prima stagione abbiamo imparato tanto sul passato di Zero, ora apprenderemo tutto su quello di Yuki e del nobile Kaname. Avremo le risposte alle domande che ci hanno assillato nella prima stagione, faremo la conoscenza di un nuovo terribile avversario e avremo un finale.
Indubbiamente, “Vampire Knight” è una serie difficile da valutare, perché ha tantissimi elementi che possono piacere o non piacere e che, soprattutto, si tengono in precario equilibrio, uno con l’altro, nel formare il quadro d’insieme, e questa seconda stagione non fa eccezione, anzi, complica ulteriormente il quadro. Abbiamo infatti uno shojo con i vampiri e tanto sangue, e momenti drammatici, tutte cose che non dovrebbero stare insieme, ma, invece, ci riescono bene. Inoltre, la personalità della protagonista è molto difficile da giudicare, perché è gentile, sempre pronta ad aiutare gli altri, ma anche terribilmente piatta. Con la seconda stagione, invece, approfondendo la sua storia, avremo modo di apprezzarla o disprezzarla ben di più. Discorso analogo per Kaname, piatto o meno che sia. Anche il preside sembra comico e inutile, facendo quasi la parodia di un personaggio che ho amato tantissimo, il maestro Avan di “Dai - La grande avventura”, ma almeno nella seconda stagione mostrerà grandemente di che pasta è fatto. L’unico incontestabile è il nuovo insegnante, nonché veterano ammazza-vampiri, che, almeno a me, ha ricordato molto Malocchio Moody. Gli altri vampiri avranno un ruolo maggiore e faranno una buona figura.
Anche il finale, difficile dire se aperto o meno, può piacere o non piacere e, personalmente, mi ha soddisfatto. Non dimentichiamo, del resto, che il manga prosegue. Per non parlare del terribile segreto di Yuki e dell’incesto che solletica parecchio i Giapponesi, e forse non solo loro.
La regia è buona, la grafica è esattamente come quella della prima serie, ovvero mediocre, ma comunque apprezzabile. Buone le sigle.
Certo, “Vampire Knight” è una serie in cui abbonda il non detto e il mezzo detto, per cui è inevitabile che sia lo spettatore a dover decidere da solo se questa serie sia ben riuscita o meno, se si siano sprecate tante buone potenzialità o meno. Personalmente, pur non negando che si sarebbe potuto fare ancora di più, sono rimasto molto soddisfatto dalla storia e dai suoi sviluppi e colpi di scena, e sono contento di aver tenuto duro, dato che dopo i primi due episodi l'ho ‘droppata’ per quasi un anno.
In definitiva, quindi, un sette e mezzo lo posso dare.
Seconda serie per "Vampire Knight", tratta dall'omonimo manga di Matsuri Hino; la storia riparte esattamente da dove ci aveva lasciati e ci ritroviamo catapultati nuovamente nel collegio Cross, ma stavolta i problemi arriveranno principalmente dall'esterno: Zero deve essere giustiziato per il presunto omicidio di Shizuka Hiou, Yuuki deve fare i conti con il suo misterioso passato, e un nuovo e potente nemico sta arrivando per prendere il posto di Kaname.
La trama risulta ben strutturata e piacevole da seguire, soprattutto per il fatto che molti misteri portati avanti dalla prima serie vengono finalmente chiariti e molte cose diventano finalmente chiare; sicuramente non mancheranno i colpi di scena.
Per quanto riguarda i personaggi non vi sono differenze rispetto la prima stagione, anche se in alcuni momenti la tanto accurata caratterizzazione che era stata data sembra vacillare.
Anche dal punto di vista tecnico non ho notato differenze rilevanti, sia per quanto riguarda la grafica che il sonoro; solamente le OST le ho trovate più adatte e accattivanti di quelle precedenti, ma comunque non mi hanno colpito più di tanto neanche stavolta. Fortunatamente gli ottimi doppiatori sono rimasti gli stessi e almeno sotto quel punto di vista sono contento che nulla sia cambiato.
Seppure molti misteri vengono svelati e di conseguenza la trama è più interessante da seguire e sicuramente più coinvolgente rispetto la prima stagione, il voto globale della serie viene intaccato da un finale che mi ha lasciato deluso; la scelta effettuata dalla protagonista non mi ha per nulla soddisfatto e inoltre troppe cose vengono nuovamente lasciate in sospeso e senza risposta.
Il manga è tuttavia ancora continuazione e quindi non si può definire questo il vero e proprio finale dell'opera globale, ma per quanto riguarda la versione animata non sono più state fatte altre serie e ormai non credo proprio se ne faranno più.
In conclusione, reputo "Vampire Knight Guilty" una buona serie, da seguire assolutamente se si ha seguito e apprezzato la prima, ma non si troveranno a parere mio miglioramenti di alcun tipo.
La trama risulta ben strutturata e piacevole da seguire, soprattutto per il fatto che molti misteri portati avanti dalla prima serie vengono finalmente chiariti e molte cose diventano finalmente chiare; sicuramente non mancheranno i colpi di scena.
Per quanto riguarda i personaggi non vi sono differenze rispetto la prima stagione, anche se in alcuni momenti la tanto accurata caratterizzazione che era stata data sembra vacillare.
Anche dal punto di vista tecnico non ho notato differenze rilevanti, sia per quanto riguarda la grafica che il sonoro; solamente le OST le ho trovate più adatte e accattivanti di quelle precedenti, ma comunque non mi hanno colpito più di tanto neanche stavolta. Fortunatamente gli ottimi doppiatori sono rimasti gli stessi e almeno sotto quel punto di vista sono contento che nulla sia cambiato.
Seppure molti misteri vengono svelati e di conseguenza la trama è più interessante da seguire e sicuramente più coinvolgente rispetto la prima stagione, il voto globale della serie viene intaccato da un finale che mi ha lasciato deluso; la scelta effettuata dalla protagonista non mi ha per nulla soddisfatto e inoltre troppe cose vengono nuovamente lasciate in sospeso e senza risposta.
Il manga è tuttavia ancora continuazione e quindi non si può definire questo il vero e proprio finale dell'opera globale, ma per quanto riguarda la versione animata non sono più state fatte altre serie e ormai non credo proprio se ne faranno più.
In conclusione, reputo "Vampire Knight Guilty" una buona serie, da seguire assolutamente se si ha seguito e apprezzato la prima, ma non si troveranno a parere mio miglioramenti di alcun tipo.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
La trama della seconda serie inizia con lo sconvolgimento del Mondo Vampirico, soprattutto quello del Senato, per la morte di una Sangue Puro, Shizuka Hiou. Oltre a questo si vengono a scoprire molte altre cose che, con la prima serie, erano oscure (per esempio, come mai a Yuki venivano davanti agli occhi delle immagini orrende).
Dopo avervi dato questo breve riassunto della seconda serie, spiego il motivo per cui ho voluto dare il voto massimo in questa stagione.
- I personaggi: inizialmente la protagonista non mi diceva niente, ma qui ho cambiato totalmente idea. Yuki mi è piaciuta molto, perché dopo la sua trasformazione in vampiro è cambiata moltissimo. È cresciuta, è diventata matura e qui riesce a prendere le decisioni per conto proprio senza pendere sulle spalle degli altri come faceva nella prima serie; non piange in continuazione e soprattutto non fa l'oca. Kaname mi sta piacendo sempre di più, giacché sta diventando sempre più misterioso, mentre su Zero, anche se mi piace, ma non tanto quanto Kaname, non c'è molto da dire, solo che è il solito sfortunato. L'unico personaggio che mi ha veramente sorpreso più di tutti è Kaien Cross, poiché per tutte le serie si dimostra un vero stupido, ma alla fine, per proteggere gli studenti della Day Class, si dimostra un vero combattente
- I disegni: anche qui, nulla dire, perché erano e rimangono sempre stupendi. Per Yuki devo fare i complimenti a quelli che l'hanno creata: disegnarla e caratterizzarla da bambina ad adulta in così poco tempo è stato davvero strabiliante.
- Colonna sonora: anche qui per la musica ci hanno azzeccato proprio! Il miscuglio di dark e gotico è perfetto e per quanto riguarda la sigla iniziale/finale idem. La sigla iniziale è sempre eseguita dal duo Jpop ON/OFF e il titolo è "Rinne-Rondo", mentre la finale è cantata da Kanon Wakeshima e porta il titolo di "Suna no Oshiro". Inutile darvi la descrizione, perché è in sostanza simile a quella della prima stagione.
Per quanto riguarda le mie opinioni personali, posso solamente dire che sono rimasta alquanto soddisfatta di questo seguito. Passione, suspense, intrigo e doppi giochi sono il groviglio perfetto per quest'anime, giacché ti tengono appiccicata alla TV anche tutto il pomeriggio, in modo tale da riuscire a capire come andrà a finire la storia. La parte cartacea è ormai finita e io spero vivamente che ci sarà una terza stagione, o meglio, un live action.
Consigliato? Certo che sì: al 100%! Non ne rimanete delusi, ve lo garantisco!
La trama della seconda serie inizia con lo sconvolgimento del Mondo Vampirico, soprattutto quello del Senato, per la morte di una Sangue Puro, Shizuka Hiou. Oltre a questo si vengono a scoprire molte altre cose che, con la prima serie, erano oscure (per esempio, come mai a Yuki venivano davanti agli occhi delle immagini orrende).
Dopo avervi dato questo breve riassunto della seconda serie, spiego il motivo per cui ho voluto dare il voto massimo in questa stagione.
- I personaggi: inizialmente la protagonista non mi diceva niente, ma qui ho cambiato totalmente idea. Yuki mi è piaciuta molto, perché dopo la sua trasformazione in vampiro è cambiata moltissimo. È cresciuta, è diventata matura e qui riesce a prendere le decisioni per conto proprio senza pendere sulle spalle degli altri come faceva nella prima serie; non piange in continuazione e soprattutto non fa l'oca. Kaname mi sta piacendo sempre di più, giacché sta diventando sempre più misterioso, mentre su Zero, anche se mi piace, ma non tanto quanto Kaname, non c'è molto da dire, solo che è il solito sfortunato. L'unico personaggio che mi ha veramente sorpreso più di tutti è Kaien Cross, poiché per tutte le serie si dimostra un vero stupido, ma alla fine, per proteggere gli studenti della Day Class, si dimostra un vero combattente
- I disegni: anche qui, nulla dire, perché erano e rimangono sempre stupendi. Per Yuki devo fare i complimenti a quelli che l'hanno creata: disegnarla e caratterizzarla da bambina ad adulta in così poco tempo è stato davvero strabiliante.
- Colonna sonora: anche qui per la musica ci hanno azzeccato proprio! Il miscuglio di dark e gotico è perfetto e per quanto riguarda la sigla iniziale/finale idem. La sigla iniziale è sempre eseguita dal duo Jpop ON/OFF e il titolo è "Rinne-Rondo", mentre la finale è cantata da Kanon Wakeshima e porta il titolo di "Suna no Oshiro". Inutile darvi la descrizione, perché è in sostanza simile a quella della prima stagione.
Per quanto riguarda le mie opinioni personali, posso solamente dire che sono rimasta alquanto soddisfatta di questo seguito. Passione, suspense, intrigo e doppi giochi sono il groviglio perfetto per quest'anime, giacché ti tengono appiccicata alla TV anche tutto il pomeriggio, in modo tale da riuscire a capire come andrà a finire la storia. La parte cartacea è ormai finita e io spero vivamente che ci sarà una terza stagione, o meglio, un live action.
Consigliato? Certo che sì: al 100%! Non ne rimanete delusi, ve lo garantisco!
Le premesse c'erano tutte, ma non sono state sfruttate... ahimè, quante volte viene usata questa frase per descrivere un anime? "Vampire Knight Guilty" a mio avviso non si salva da questa analisi.
La storia si svolge in un collegio che ambisce a far convivere pacificamente umani e vampiri (seppur gli umani non ne siano al corrente). La protagonista è Yuki, ragazza solare dalle origini misteriose i cui suoi ultimi ricordi risalgono a quando aveva cinque anni e fu salvata dal vampiro Kaname Kuran da una brutta fine. Tra i due nasce palesemente un amore reciproco, ma, nonostante l'evidenza dei sentimenti di Kaname, Yuki fa di tutto per negare a sé stessa l'esistenza di quei sentimenti, forse per paura, o forse per la presenza di Zero Kiryu. Zero è un ragazzo sofferente e poco socievole, pieno di odio verso i vampiri, perché proprio uno di loro ha sterminato la sua famiglia, ed è la persona più vicina a Yuki durante lo svolgimento della storia, perché rimasti entrambi orfani - sono stati "adottati" dal direttore del collegio Kross. Yuki, turbata dalla continua sofferenza di Zero, fa sempre di tutto per aiutarlo dando tutta sé stessa, e per questo diventa l'unica persona che conta agli occhi di Zero, che inevitabilmente se ne innamora.
Questo triangolo Yuki/Kaname/Zero è messo in primo piano in tutto lo svolgimento della storia, e, nonostante all'inizio sembrasse intrigante, dopo pochi episodi comincia a stancare e, soprattutto, non si capisce cosa Zero rappresenti per Yuki (cosa che non riescono a capire neanche Zero e Kaname, e probabilmente anche la stessa Yuki). Fin dall'inizio della prima serie si ha l'impressione di assistere all'introduzione di un qualcosa di importante che dovrà succedere, ma, puntata dopo puntata, sembra non succedere niente di particolare, se non qualche rivelazione importante riguardo il passato dei protagonisti. La svolta, se così si può chiamare, arriva negli ultimi cinque episodi, in cui dal nulla nasce un nemico temibilissimo mai citato prima in tutta la storia, e lascio a voi immaginare come va a finire, onde evitare spoiler. A mio avviso questo personaggio è comparso troppo tardi e non è stato particolarmente caratterizzato per poter creare un certo coinvolgimento, intendo quel coinvolgimento che quasi sempre si prova negli episodi finali di un qualsiasi anime/film/libro/serie TV ecc. Anzi, al contrario, mi duole dire che gli episodi conclusivi sono stati i più noiosi per me, e questo è il più grande difetto di questo anime.
La prima serie a mio avviso era molto più piacevole e scorrevole da seguire, nonostante non sia successo niente di così eclatante, ma in questa seconda serie le puntate scorrono fin troppo lentamente, troppi discorsi e pochi fatti, troppi eventi inspiegati e troppe incongruenze, in certi punti quasi non ce la facevo più a seguire per la noia, ma per fortuna la voglia di scoprire come sarebbe andata a finire non è scemata del tutto e non ho mollato.
La storia si svolge in un collegio che ambisce a far convivere pacificamente umani e vampiri (seppur gli umani non ne siano al corrente). La protagonista è Yuki, ragazza solare dalle origini misteriose i cui suoi ultimi ricordi risalgono a quando aveva cinque anni e fu salvata dal vampiro Kaname Kuran da una brutta fine. Tra i due nasce palesemente un amore reciproco, ma, nonostante l'evidenza dei sentimenti di Kaname, Yuki fa di tutto per negare a sé stessa l'esistenza di quei sentimenti, forse per paura, o forse per la presenza di Zero Kiryu. Zero è un ragazzo sofferente e poco socievole, pieno di odio verso i vampiri, perché proprio uno di loro ha sterminato la sua famiglia, ed è la persona più vicina a Yuki durante lo svolgimento della storia, perché rimasti entrambi orfani - sono stati "adottati" dal direttore del collegio Kross. Yuki, turbata dalla continua sofferenza di Zero, fa sempre di tutto per aiutarlo dando tutta sé stessa, e per questo diventa l'unica persona che conta agli occhi di Zero, che inevitabilmente se ne innamora.
Questo triangolo Yuki/Kaname/Zero è messo in primo piano in tutto lo svolgimento della storia, e, nonostante all'inizio sembrasse intrigante, dopo pochi episodi comincia a stancare e, soprattutto, non si capisce cosa Zero rappresenti per Yuki (cosa che non riescono a capire neanche Zero e Kaname, e probabilmente anche la stessa Yuki). Fin dall'inizio della prima serie si ha l'impressione di assistere all'introduzione di un qualcosa di importante che dovrà succedere, ma, puntata dopo puntata, sembra non succedere niente di particolare, se non qualche rivelazione importante riguardo il passato dei protagonisti. La svolta, se così si può chiamare, arriva negli ultimi cinque episodi, in cui dal nulla nasce un nemico temibilissimo mai citato prima in tutta la storia, e lascio a voi immaginare come va a finire, onde evitare spoiler. A mio avviso questo personaggio è comparso troppo tardi e non è stato particolarmente caratterizzato per poter creare un certo coinvolgimento, intendo quel coinvolgimento che quasi sempre si prova negli episodi finali di un qualsiasi anime/film/libro/serie TV ecc. Anzi, al contrario, mi duole dire che gli episodi conclusivi sono stati i più noiosi per me, e questo è il più grande difetto di questo anime.
La prima serie a mio avviso era molto più piacevole e scorrevole da seguire, nonostante non sia successo niente di così eclatante, ma in questa seconda serie le puntate scorrono fin troppo lentamente, troppi discorsi e pochi fatti, troppi eventi inspiegati e troppe incongruenze, in certi punti quasi non ce la facevo più a seguire per la noia, ma per fortuna la voglia di scoprire come sarebbe andata a finire non è scemata del tutto e non ho mollato.
Secondo capitolo della saga dei vampiri della Night Class, "Vampire Knight Guilty" comincia esattamente dove la precedente serie ci aveva lasciato.
Viene finalmente chiarito il misterioso passato di Yuki, Kaname e Zero; si introducono e si svelano particolari interessanti sugli altri personaggi con una serie di colpi di scena assolutamente inaspettati, apprezzabili sia da chi prediligeva il lato thriller/misterioso dell'anime, sia da coloro i quali preferivano le sue caratteristiche shoujo, in un compromesso non facile da realizzare, ma tutto sommato riuscito, nonostante la continua prevalenza del lato sentimentale su quello "misterioso". La differenza con la prima serie sta proprio nel suo carattere più serio e maggiormente incentrato sul lato mistery. Va detto però che gli autori decidono di forzare un po' troppo la mano, con una serie di eventi a mio avviso esagerati e al limite della legalità.
Le situazioni sentimentali secondarie, come prevedibile, vengono tutte lasciate cadere, senza giungere a nessuna soluzione degna di questa nome. Infine, si ripropongono i difetti della prima serie: un numero cospicuo di personaggi che potevano essere caratterizzati meglio e le famose padelle al posto degli occhi di Yuki.
Restano invece un punto di forza le musiche, anche qui all'altezza delle precedenti, e la grafica.
Complessivamente molto buono è anche il doppiaggio italiano, nonostante l'insopportabile voce della protagonista, d'altra parte perfettamente in linea con l'insopportabile carattere della stessa.
Concludendo, anche questa serie si conferma un "vorrei, ma non posso". Ottime aspettative, in parte deluse, per un prodotto buono, che vale la pena vedere, ma che non sfonda. Confermato il 7 della prima stagione.
Viene finalmente chiarito il misterioso passato di Yuki, Kaname e Zero; si introducono e si svelano particolari interessanti sugli altri personaggi con una serie di colpi di scena assolutamente inaspettati, apprezzabili sia da chi prediligeva il lato thriller/misterioso dell'anime, sia da coloro i quali preferivano le sue caratteristiche shoujo, in un compromesso non facile da realizzare, ma tutto sommato riuscito, nonostante la continua prevalenza del lato sentimentale su quello "misterioso". La differenza con la prima serie sta proprio nel suo carattere più serio e maggiormente incentrato sul lato mistery. Va detto però che gli autori decidono di forzare un po' troppo la mano, con una serie di eventi a mio avviso esagerati e al limite della legalità.
Le situazioni sentimentali secondarie, come prevedibile, vengono tutte lasciate cadere, senza giungere a nessuna soluzione degna di questa nome. Infine, si ripropongono i difetti della prima serie: un numero cospicuo di personaggi che potevano essere caratterizzati meglio e le famose padelle al posto degli occhi di Yuki.
Restano invece un punto di forza le musiche, anche qui all'altezza delle precedenti, e la grafica.
Complessivamente molto buono è anche il doppiaggio italiano, nonostante l'insopportabile voce della protagonista, d'altra parte perfettamente in linea con l'insopportabile carattere della stessa.
Concludendo, anche questa serie si conferma un "vorrei, ma non posso". Ottime aspettative, in parte deluse, per un prodotto buono, che vale la pena vedere, ma che non sfonda. Confermato il 7 della prima stagione.
Qui siamo al secondo capitolo di "Vampire Knight".
Vengono ripresi molti punti che la prima parte aveva lasciato in sospeso: si chiarisce meglio la figura di Yuuki e il suo vero legame con Kaname (io non lo sopporto!) – infatti non è per caso se Kaname l'ha salvata dieci anni prima –, mentre Zero (il mio preferito) deve fare i conti con la sua eredità "vampiresca".
La seconda serie si differenzia un po' dalla prima in quanto gli avvenimenti vengono "stravolti" dalle azioni del Consiglio Dei Cacciatori Di Vampiri, che vogliono a tutti i costi avere Zero prima che diventi un vampiro a tutti gli effetti, e anche dall'arrivo del capoclan dei vampiri Rido Kuran, che vuole il sangue di Yuuki, visto che ormai si è scoperto che anche lei appartiene alla famiglia Kuran. La storia raggiunge l'apice nel finale.
A mio modesto parere, la grafica è discreta, non è molto diversa dalla prima serie; la storia è più chiara. In questo sequel il cambiamento dei toni tetri è sicuramente un punto a favore della visione.
Vengono ripresi molti punti che la prima parte aveva lasciato in sospeso: si chiarisce meglio la figura di Yuuki e il suo vero legame con Kaname (io non lo sopporto!) – infatti non è per caso se Kaname l'ha salvata dieci anni prima –, mentre Zero (il mio preferito) deve fare i conti con la sua eredità "vampiresca".
La seconda serie si differenzia un po' dalla prima in quanto gli avvenimenti vengono "stravolti" dalle azioni del Consiglio Dei Cacciatori Di Vampiri, che vogliono a tutti i costi avere Zero prima che diventi un vampiro a tutti gli effetti, e anche dall'arrivo del capoclan dei vampiri Rido Kuran, che vuole il sangue di Yuuki, visto che ormai si è scoperto che anche lei appartiene alla famiglia Kuran. La storia raggiunge l'apice nel finale.
A mio modesto parere, la grafica è discreta, non è molto diversa dalla prima serie; la storia è più chiara. In questo sequel il cambiamento dei toni tetri è sicuramente un punto a favore della visione.
Il seguito della trasposizione animata di quella che ritengo essere una delle mie serie di culto (perlomeno nella parte iniziale) non ha fatto che peggiorare una bella storia già sofferente, in versione animata, di vari difetti: primo su tutti, come una pietra inamovibile, il ritmo di narrazione, troppo lento, da sbadiglio persino per i fan più accaniti. Non c'è veramente una battuta o un dialogo che si discosti dal manga. I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene: l'unico difetto che annoto è in Yuki, rattristata dalla sorte di Zero, ma combattuta a causa dei sentimenti che prova per Kaname, il quale non si capisce mai se stia fingendo o no. Adesso, un conto è sottolineare questi sentimenti, un conto è farne il punto portante di tutta la serie, con il risultato di far tediare lo spettatore più dei personaggi stessi. Sebbene ci siano infatti rari momenti d'azione che ti farebbero proseguire la visione volentieri, quando meno te l'aspetti arriva l'episodio che blocca tutto, dedicato solamente ai patimenti psicologici di Yuki. Che noia! Anche il finale è un non-finale, perché punta i riflettori su un punto del manga particolare dove la fine di un aspro combattimento è automaticamente legata agli eventi successivi.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>
Nello specifico, Yuki che seguirà il fratello Kaname nella loro residenza originaria, l'introduzione alla società vampiresca, ecc., che nel manga sono l'anello più debole di tutta la storia fino ad oggi.
Fine parte contenente spoiler
Da una parte quindi ti si farebbe desiderare una terza serie - le cui probabilità di realizzazione sono assai scarse, se non nulle -, dall'altra ho paura che si potrebbe ulteriormente peggiorare la situazione. Detto ciò, da fan di Vampire Knight non potevo comunque perdermi questa visione, ma a conti fatti non me la sento di assegnargli la sufficienza, nonostante la colonna sonora e l'opening, elegantissima, siano eccellenti.
La grafica invece è un altro punto a sfavore rispetto a versione cartacea e prima serie. Ma in fondo, essendo questo un anime indirizzato a un pubblico prevalentemente femminile, i bei vampiri presenti (ma vi risparmierò l'ennesima citazione a Twilight che tutti amano fare, tra l'altro non saprei nemmeno in cosa visto che non ho letto i libri) potrebbero allietare una visione altrimenti veramente poco meritevole. Essendo 13 episodi, passano abbastanza in fretta, pertanto potete comunque provare a dargli una possibilità se vi ispira, tantopiù se avete apprezzato la prima serie, dato che la maggior parte degli eventi comunque accadono qui.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>
Nello specifico, Yuki che seguirà il fratello Kaname nella loro residenza originaria, l'introduzione alla società vampiresca, ecc., che nel manga sono l'anello più debole di tutta la storia fino ad oggi.
Fine parte contenente spoiler
Da una parte quindi ti si farebbe desiderare una terza serie - le cui probabilità di realizzazione sono assai scarse, se non nulle -, dall'altra ho paura che si potrebbe ulteriormente peggiorare la situazione. Detto ciò, da fan di Vampire Knight non potevo comunque perdermi questa visione, ma a conti fatti non me la sento di assegnargli la sufficienza, nonostante la colonna sonora e l'opening, elegantissima, siano eccellenti.
La grafica invece è un altro punto a sfavore rispetto a versione cartacea e prima serie. Ma in fondo, essendo questo un anime indirizzato a un pubblico prevalentemente femminile, i bei vampiri presenti (ma vi risparmierò l'ennesima citazione a Twilight che tutti amano fare, tra l'altro non saprei nemmeno in cosa visto che non ho letto i libri) potrebbero allietare una visione altrimenti veramente poco meritevole. Essendo 13 episodi, passano abbastanza in fretta, pertanto potete comunque provare a dargli una possibilità se vi ispira, tantopiù se avete apprezzato la prima serie, dato che la maggior parte degli eventi comunque accadono qui.
Dal finale della prima serie di "Vampire Knight" ecco che gli autori propongono, per la gioia e il successo che ha avuto con le fangirl, il seguito: "Vampire Knight Guilty". Il perché di Guilty? La parola inglese significa "colpevole", infatti il nome è stato utilizzato appositamente per concludere la prima serie e per indicare l'inizio della seconda. Qui ci si potrebbe aspettare che dalla morte della purosangue Shizuka la storia cambi completamente, invece vi sbagliate, cari lettori.
La trama rimane più o meno la stessa, cambia solo il ruolo che hanno i personaggi, in base alle vicende. I colpi di scena sono prevedili e piuttosto insensati e/o forzati. Non capisco come gli autori siano riusciti a impressionare gli spettatori. Come ho detto nei righi precedenti, dopo la morte della purosangue Shizuka, molti vampiri sono scioccati e pensano che sia stato Zero, il povero depresso che non farebbe male nemmeno a una formica, quindi, vorrebbero vendicarsi. Yuki nel corso della storia, riesce a scoprire qualcosa del suo passato, ma rimane caratterialmente la solita bimbetta capricciosa, menefreghista e noiosa, non fa altro che lamentarsi e dare la vena a tutti.
I personaggi sembrano essere andati in vacanza. Non reagiscono, si comportano come gli stupidi, fanno dei discorsi così noiosi e insensati che lo spettatore non resiste più. Si presentano sempre la frignona, il perfettino, il depresso e tutti gli altri personaggi secondari sono inutili. L'antagonista sembra essere uscito così, senza un motivo, e dichiara di voler uccidere Kaname e Yuki... La lotta può apparire un riscaldamento oppure una "piacevole chiacchierata" insieme al premuroso zio Michele Misseri.
I disegni sono sempre cupi e molte volte spigolosi, ovviamente l'opening mi è piaciuta molto, mentre l'ending sembra cantata da un esorcista!
In conclusione, il mio voto complessivo sarebbe un'insufficienza, quest'anime non mi ha colpito per niente e sarebbe solo una grande e grossa "commercialata" dedicata specialmente alle adorate fangirl. Girano delle voci su una terza serie su "Vampire Knight", spero vivamente che siano smentite, perché visto già com'è ridotto, gli autori peggiorerebbero solo la situazione iniziale.
La trama rimane più o meno la stessa, cambia solo il ruolo che hanno i personaggi, in base alle vicende. I colpi di scena sono prevedili e piuttosto insensati e/o forzati. Non capisco come gli autori siano riusciti a impressionare gli spettatori. Come ho detto nei righi precedenti, dopo la morte della purosangue Shizuka, molti vampiri sono scioccati e pensano che sia stato Zero, il povero depresso che non farebbe male nemmeno a una formica, quindi, vorrebbero vendicarsi. Yuki nel corso della storia, riesce a scoprire qualcosa del suo passato, ma rimane caratterialmente la solita bimbetta capricciosa, menefreghista e noiosa, non fa altro che lamentarsi e dare la vena a tutti.
I personaggi sembrano essere andati in vacanza. Non reagiscono, si comportano come gli stupidi, fanno dei discorsi così noiosi e insensati che lo spettatore non resiste più. Si presentano sempre la frignona, il perfettino, il depresso e tutti gli altri personaggi secondari sono inutili. L'antagonista sembra essere uscito così, senza un motivo, e dichiara di voler uccidere Kaname e Yuki... La lotta può apparire un riscaldamento oppure una "piacevole chiacchierata" insieme al premuroso zio Michele Misseri.
I disegni sono sempre cupi e molte volte spigolosi, ovviamente l'opening mi è piaciuta molto, mentre l'ending sembra cantata da un esorcista!
In conclusione, il mio voto complessivo sarebbe un'insufficienza, quest'anime non mi ha colpito per niente e sarebbe solo una grande e grossa "commercialata" dedicata specialmente alle adorate fangirl. Girano delle voci su una terza serie su "Vampire Knight", spero vivamente che siano smentite, perché visto già com'è ridotto, gli autori peggiorerebbero solo la situazione iniziale.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Nella "seconda parte" di "Vampire Knight", il teatro degli avvenimenti traballa sempre di più: Kaname riesce a espiare la condanna a morte di Zero anche con l'aiuto di Kaien Cross e di Toga Yagari, anche se Zero verrà rinchiuso nella prigione sotterranea del collegio perché ormai "vicino" alla discesa del livello End.
Yuki è invece ossessionata dai suoi sogni sanguinosi e terrificanti, e crede che ci sia una relazione tra lei e Kaname per quanto riguarda il passato della ragazza.
Verremo infatti a scoprire (tramite un morso e un bacio sanguinoso) che la ragazza è la sorella di Kaname, a cui era stata sigillata la memoria da vampira per non farla scoprire a suo zio, Rido Kuran, che nel frattempo si è risvegliato e vuole bere il suo sangue per diventare Re.
Yuki quindi si batte insieme agli altri per proteggere la pace del collegio e degli studenti, e riesce infine a battere Rido con l'aiuto di Zero.
Il finale è drammatico e aperto: Yuki dice addio a Zero, di cui si era fortemente innamorato, per andare via per sempre con Kaname Kuran, dando però un drammatico addio, al collegio distrutto, a Zero, e alla sua migliore amica, Yori Wakaba.
Non si può riassumere la bellezza di questa seconda parte in una recensione.
Il disegno bruttino non cambia, ma la storia diventa più horror, soprattutto nelle parti dove Yuki ricorda il suo passato, in modo particolare, nella scena dove la ragazza fa il bagno in una vasca di sangue, con tutta la stanza sporca.
Momenti di tensione pura riescono però a "spaventare" solo un otaku alle prime prese, senza dimenticare poi che parliamo di uno shoujo unico nel suo genere, e che con l'horror non si esagera negli shoujo.
Brutta la parte dove si scopre che Yuki è la sorella di Kaname. Si vede proprio che i Giapponesi sono fissati con l'incesto, visto che non è la prima volta che si nota una cosa del genere.
Bella invece è la parte sulla saga di Rido e il combattimento contro di lui.
Bellissime sono le opening e le ending, questa volta tutte e due degne di quest'anime unico, misterioso quanto triste.
L'anime si conclude quindi incompleto ma degno di nota, non è una conclusione vera e propria visto che il manga è ancora in corso, ma riesce comunque a incuriosire lo spettatore, che chiede sempre di più, e si domanda cosa succederà adesso ai nostri tre protagonisti.
Nella "seconda parte" di "Vampire Knight", il teatro degli avvenimenti traballa sempre di più: Kaname riesce a espiare la condanna a morte di Zero anche con l'aiuto di Kaien Cross e di Toga Yagari, anche se Zero verrà rinchiuso nella prigione sotterranea del collegio perché ormai "vicino" alla discesa del livello End.
Yuki è invece ossessionata dai suoi sogni sanguinosi e terrificanti, e crede che ci sia una relazione tra lei e Kaname per quanto riguarda il passato della ragazza.
Verremo infatti a scoprire (tramite un morso e un bacio sanguinoso) che la ragazza è la sorella di Kaname, a cui era stata sigillata la memoria da vampira per non farla scoprire a suo zio, Rido Kuran, che nel frattempo si è risvegliato e vuole bere il suo sangue per diventare Re.
Yuki quindi si batte insieme agli altri per proteggere la pace del collegio e degli studenti, e riesce infine a battere Rido con l'aiuto di Zero.
Il finale è drammatico e aperto: Yuki dice addio a Zero, di cui si era fortemente innamorato, per andare via per sempre con Kaname Kuran, dando però un drammatico addio, al collegio distrutto, a Zero, e alla sua migliore amica, Yori Wakaba.
Non si può riassumere la bellezza di questa seconda parte in una recensione.
Il disegno bruttino non cambia, ma la storia diventa più horror, soprattutto nelle parti dove Yuki ricorda il suo passato, in modo particolare, nella scena dove la ragazza fa il bagno in una vasca di sangue, con tutta la stanza sporca.
Momenti di tensione pura riescono però a "spaventare" solo un otaku alle prime prese, senza dimenticare poi che parliamo di uno shoujo unico nel suo genere, e che con l'horror non si esagera negli shoujo.
Brutta la parte dove si scopre che Yuki è la sorella di Kaname. Si vede proprio che i Giapponesi sono fissati con l'incesto, visto che non è la prima volta che si nota una cosa del genere.
Bella invece è la parte sulla saga di Rido e il combattimento contro di lui.
Bellissime sono le opening e le ending, questa volta tutte e due degne di quest'anime unico, misterioso quanto triste.
L'anime si conclude quindi incompleto ma degno di nota, non è una conclusione vera e propria visto che il manga è ancora in corso, ma riesce comunque a incuriosire lo spettatore, che chiede sempre di più, e si domanda cosa succederà adesso ai nostri tre protagonisti.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
E siamo alla seconda serie. Vecchi e nuovi protagonisti, una nuova, terribile minaccia.
Sinceramente, mi è passata la voglia di dilungarmi: lo fa già abbondantemente questo anime. E' noioso, prolisso, purtroppo senza essere divino.
Le splendide ambientazioni gotiche non sono sufficienti a riscattare una sceneggiatura tentennante, dialoghi verbosi e poco interessanti, e una cosiddetta eroina che sarebbe da prendere a schiaffi due volte a puntata, nonostante i patetici ochioni-oni. Peccato mortale, dato che è la protagonista principale. Ah, e il triangolo Yuuki/Zero/Kaname è talmente scaleno da sembrare una linea retta.
Arrivano colpi di scena che mi trovano piuttosto scettica, per esempio circa il particolare del sangue bevuto da Zero. Scopriamo, infatti, che il sangue di un vampiro purosangue è la medicina che gli occorre per non diventare una bestia assetata di sangue. Ma, prima di bere quello gentilmente ed interessatamente offerto da Kaname, Zero ne aveva bevuto altro. Come: quello non aveva fatto effetto, e il suo sì? Intanto, scopriamo che il legame che lega Yuuki e Kaname è più stretto di quello dei ricordi che le mancano. Colpo di scena sinceramente poco apprezzato dalla sottoscritta.
C'è un finale, ma è aperto a futuri ulteriori accadimenti. Intanto, Yuuki pare aver preso una decisione, bontà sua.
Possiamo considerare comunque concluso quest'anime senza infamia e senza lode. Se solo fosse stato svolto in maniera diversa, avrebbe potuto diventare un piccolo capolavoro.
Invece, continuano tutti i difetti della prima serie, e per strada se ne aggiungono altri. Impossibile dare più della sufficienza, anche perché fa veramente rabbia vedere sprecata così una buona occasione.
E siamo alla seconda serie. Vecchi e nuovi protagonisti, una nuova, terribile minaccia.
Sinceramente, mi è passata la voglia di dilungarmi: lo fa già abbondantemente questo anime. E' noioso, prolisso, purtroppo senza essere divino.
Le splendide ambientazioni gotiche non sono sufficienti a riscattare una sceneggiatura tentennante, dialoghi verbosi e poco interessanti, e una cosiddetta eroina che sarebbe da prendere a schiaffi due volte a puntata, nonostante i patetici ochioni-oni. Peccato mortale, dato che è la protagonista principale. Ah, e il triangolo Yuuki/Zero/Kaname è talmente scaleno da sembrare una linea retta.
Arrivano colpi di scena che mi trovano piuttosto scettica, per esempio circa il particolare del sangue bevuto da Zero. Scopriamo, infatti, che il sangue di un vampiro purosangue è la medicina che gli occorre per non diventare una bestia assetata di sangue. Ma, prima di bere quello gentilmente ed interessatamente offerto da Kaname, Zero ne aveva bevuto altro. Come: quello non aveva fatto effetto, e il suo sì? Intanto, scopriamo che il legame che lega Yuuki e Kaname è più stretto di quello dei ricordi che le mancano. Colpo di scena sinceramente poco apprezzato dalla sottoscritta.
C'è un finale, ma è aperto a futuri ulteriori accadimenti. Intanto, Yuuki pare aver preso una decisione, bontà sua.
Possiamo considerare comunque concluso quest'anime senza infamia e senza lode. Se solo fosse stato svolto in maniera diversa, avrebbe potuto diventare un piccolo capolavoro.
Invece, continuano tutti i difetti della prima serie, e per strada se ne aggiungono altri. Impossibile dare più della sufficienza, anche perché fa veramente rabbia vedere sprecata così una buona occasione.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Vampire Knight Guilty, seguito di Vampire Knight, mostra notevoli cambiamenti rispetto alla prima serie, ma pochi di questi sono in meglio. Benché i personaggi siano praticamente sempre gli stessi, muta radicalmente il modo di interagire fra loro. Le tragedie legate alle loro vite sono analizzate in modo più superficiale, alcune diventano persino superflue per lo svolgimento della storia. Lo stesso Zero, cardine della prima serie, è quasi inutile, messo in un angolo fin quando non gli “viene ordinato” di entrare in scena. A spadroneggiare è Clan Kaname, che muove i fili di tutta la vicenda.
Se Vampire Knight era l'anime della confusione, Guilty è quello delle decisioni imposte. Tutti sono marionette, a partire da Yuuki. Che è il vero punto debole di tutta la trama. La ragazza passa da essere un personaggio un po' sciocco ma comunque carino, a perfetta piattola. I lati migliori svaniscono, mentre i difetti emergono: è insopportabile, debole e prevedibile. Nonostante blateri per tutto il tempo di voler salvare/proteggere/aiutare il bisognoso di turno, è più un peso morto che una vera eroina. Anche quando tenta di impegnarsi fallisce miseramente, ne azzecca una su tredici puntate! E il suo aspetto peggiora: non solo gli occhi davvero troppo grossi, ma anche l'acconciatura la fa sprofondare nelle stereotipate protagoniste di shoujo. Non c'è alcun motivo per cui Yuuki debba essere incensata, adorata, idolatrata, amata come le accade.
Nonostante questo l'anime è ancora gradevole, sotto sotto si riesce a scorgere una trama ancora interessante e coinvolgente, e i personaggi di contorno salvano il salvabile. Voto: 7--
Vampire Knight Guilty, seguito di Vampire Knight, mostra notevoli cambiamenti rispetto alla prima serie, ma pochi di questi sono in meglio. Benché i personaggi siano praticamente sempre gli stessi, muta radicalmente il modo di interagire fra loro. Le tragedie legate alle loro vite sono analizzate in modo più superficiale, alcune diventano persino superflue per lo svolgimento della storia. Lo stesso Zero, cardine della prima serie, è quasi inutile, messo in un angolo fin quando non gli “viene ordinato” di entrare in scena. A spadroneggiare è Clan Kaname, che muove i fili di tutta la vicenda.
Se Vampire Knight era l'anime della confusione, Guilty è quello delle decisioni imposte. Tutti sono marionette, a partire da Yuuki. Che è il vero punto debole di tutta la trama. La ragazza passa da essere un personaggio un po' sciocco ma comunque carino, a perfetta piattola. I lati migliori svaniscono, mentre i difetti emergono: è insopportabile, debole e prevedibile. Nonostante blateri per tutto il tempo di voler salvare/proteggere/aiutare il bisognoso di turno, è più un peso morto che una vera eroina. Anche quando tenta di impegnarsi fallisce miseramente, ne azzecca una su tredici puntate! E il suo aspetto peggiora: non solo gli occhi davvero troppo grossi, ma anche l'acconciatura la fa sprofondare nelle stereotipate protagoniste di shoujo. Non c'è alcun motivo per cui Yuuki debba essere incensata, adorata, idolatrata, amata come le accade.
Nonostante questo l'anime è ancora gradevole, sotto sotto si riesce a scorgere una trama ancora interessante e coinvolgente, e i personaggi di contorno salvano il salvabile. Voto: 7--
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ho visto ambedue le serie di Vampire Knight e ho deciso di scrivere la recensione su questa serie perché è quella su cui ho qualcosa da scrivere. Premetto che ho visto questa serie ricca di entusiasmo, leggendo i vari commenti e la trama mi aveva incuriosito parecchio, ma devo dire che sono rimasta delusa. Per quanto riguarda la seconda serie di questo anime, sono riuscita a capirci qualcosa, lo trovo un anime un po' troppo "confusionario" nel rappresentare le varie vicende. La trama di base è buona ma non il modo in cui è stata esposta, l'hanno resa molto contorta dando quel senso di confusione. Anche il triangolo d'amore Kaname-Yuki-Zero non è per niente attraente, si sa fin dall'inizio con chi finisce Yuki!
Anche la caratterizzazione dei protagonisti mi ha lasciata perplessa: Kaname, il purosangue, bello e tenebroso, si rivela un uomo machiavellico, stratega, capace di condurre il gioco e di muovere le pedine giuste. Tutto ciò che fa cela dietro un motivo e un obiettivo ben preciso. È un uomo forte, capace di farsi rispettare visto che è il capo. Per quanto riguarda il suo personaggio mi aspettavo di vedere qualcosa in più, un qualcosa che gli rendesse il giusto fascino. Anche nel rapporto con la sua amata è sempre molto razionale e trattenuto. Mi aspettavo che già in qualche episodio precedente lasciasse da parte la razionalità per vivere le emozioni con chi amava.
Yuki sinceramente è un personaggio che non ho mai capito. Non trovo in lei un vero carattere, anzi vedo una ragazza indecisa che si lascia trasportare dagli avvenimenti senza prendere di petto le situazioni. È un personaggio che passa da momenti di allegria immotivata (soprattutto in situazioni delicate) a una malinconia eccessiva (sembra sempre che le è morto il criceto). In questa serie riusciamo a capire cosa è successo nel suo passato e che cosa la leghi da sempre a Kaname, ma il suo ruolo, che seppur sembrava essere decisivo nelle varie vicende, al contrario non è per niente attraente.
Zero, anche lui bello e tenebroso, è il personaggio più complesso in questa storia, in quanto la sua storia nasconde una grande sofferenza, prova sofferenza per la sua stessa esistenza e si trova immesso in situazioni che gli recano sempre danno. Nonostante tutto però lo trovo un personaggio "vigliacco" perché lui che poteva essere capace di cambiare le cose, lui che aveva la possibilità di ribellarsi non l'ha fatto; lo trovo vigliacco quando non dichiara apertamente il suo amore a Yuki e lo trovo altrettanto vigliacco quando accetta che la sua amata gli doni il suo sangue. Solo da lei poteva avere il sangue di cui necessitava, ma non si fa nessuno scrupolo, si lascia impadronire del suo istinto senza mettere dinanzi il sentimento che prova per lei.
Per quanto riguarda gli altri personaggi alcuni fanno proprio da contorno, altri invece che mi dovevano chiarire le idee me le hanno rese ancora più confuse.
Un'altra nota critica è che ci sono troppe scene misteriose ma poca suspance, questo può risultare un controsenso ma in realtà non è così. Ci sono poche scene "leggere" che non suscitano alcun riso (almeno in me), in cui si vede prevalentemente protagonista il padre adottivo di Yuki nonché direttore della scuola Cross alle prese con qualche pasticcio dei suoi, o di qualche battuta strampalata delle sue.
Una nota positiva è senza dubbio l'opening dell'anime, davvero molto bella e intrigante. Il design merita pure un voto positivo, mi piace molto come hanno reso i vampiri "belli e dannati" anche se preferisco tratti meno decisi e forti.
In complesso è un anime che non mi ha lasciato niente, ovviamente per vedere questa serie si deve vedere la prima perché veramente non si capisce niente. Lo trovo un anime pesante e do questo 6 solo per il fatto di essere riuscita a capire finalmente chi è Yuki - l'unica cosa che mi aveva incuriosito. Spero che se ci sarà la terza serie venga sviluppata la trama in maniera decente e venga dato un carattere più approfondito ai personaggi.
Ho visto ambedue le serie di Vampire Knight e ho deciso di scrivere la recensione su questa serie perché è quella su cui ho qualcosa da scrivere. Premetto che ho visto questa serie ricca di entusiasmo, leggendo i vari commenti e la trama mi aveva incuriosito parecchio, ma devo dire che sono rimasta delusa. Per quanto riguarda la seconda serie di questo anime, sono riuscita a capirci qualcosa, lo trovo un anime un po' troppo "confusionario" nel rappresentare le varie vicende. La trama di base è buona ma non il modo in cui è stata esposta, l'hanno resa molto contorta dando quel senso di confusione. Anche il triangolo d'amore Kaname-Yuki-Zero non è per niente attraente, si sa fin dall'inizio con chi finisce Yuki!
Anche la caratterizzazione dei protagonisti mi ha lasciata perplessa: Kaname, il purosangue, bello e tenebroso, si rivela un uomo machiavellico, stratega, capace di condurre il gioco e di muovere le pedine giuste. Tutto ciò che fa cela dietro un motivo e un obiettivo ben preciso. È un uomo forte, capace di farsi rispettare visto che è il capo. Per quanto riguarda il suo personaggio mi aspettavo di vedere qualcosa in più, un qualcosa che gli rendesse il giusto fascino. Anche nel rapporto con la sua amata è sempre molto razionale e trattenuto. Mi aspettavo che già in qualche episodio precedente lasciasse da parte la razionalità per vivere le emozioni con chi amava.
Yuki sinceramente è un personaggio che non ho mai capito. Non trovo in lei un vero carattere, anzi vedo una ragazza indecisa che si lascia trasportare dagli avvenimenti senza prendere di petto le situazioni. È un personaggio che passa da momenti di allegria immotivata (soprattutto in situazioni delicate) a una malinconia eccessiva (sembra sempre che le è morto il criceto). In questa serie riusciamo a capire cosa è successo nel suo passato e che cosa la leghi da sempre a Kaname, ma il suo ruolo, che seppur sembrava essere decisivo nelle varie vicende, al contrario non è per niente attraente.
Zero, anche lui bello e tenebroso, è il personaggio più complesso in questa storia, in quanto la sua storia nasconde una grande sofferenza, prova sofferenza per la sua stessa esistenza e si trova immesso in situazioni che gli recano sempre danno. Nonostante tutto però lo trovo un personaggio "vigliacco" perché lui che poteva essere capace di cambiare le cose, lui che aveva la possibilità di ribellarsi non l'ha fatto; lo trovo vigliacco quando non dichiara apertamente il suo amore a Yuki e lo trovo altrettanto vigliacco quando accetta che la sua amata gli doni il suo sangue. Solo da lei poteva avere il sangue di cui necessitava, ma non si fa nessuno scrupolo, si lascia impadronire del suo istinto senza mettere dinanzi il sentimento che prova per lei.
Per quanto riguarda gli altri personaggi alcuni fanno proprio da contorno, altri invece che mi dovevano chiarire le idee me le hanno rese ancora più confuse.
Un'altra nota critica è che ci sono troppe scene misteriose ma poca suspance, questo può risultare un controsenso ma in realtà non è così. Ci sono poche scene "leggere" che non suscitano alcun riso (almeno in me), in cui si vede prevalentemente protagonista il padre adottivo di Yuki nonché direttore della scuola Cross alle prese con qualche pasticcio dei suoi, o di qualche battuta strampalata delle sue.
Una nota positiva è senza dubbio l'opening dell'anime, davvero molto bella e intrigante. Il design merita pure un voto positivo, mi piace molto come hanno reso i vampiri "belli e dannati" anche se preferisco tratti meno decisi e forti.
In complesso è un anime che non mi ha lasciato niente, ovviamente per vedere questa serie si deve vedere la prima perché veramente non si capisce niente. Lo trovo un anime pesante e do questo 6 solo per il fatto di essere riuscita a capire finalmente chi è Yuki - l'unica cosa che mi aveva incuriosito. Spero che se ci sarà la terza serie venga sviluppata la trama in maniera decente e venga dato un carattere più approfondito ai personaggi.
Senza dubbio degno continuo della seria precedente, vengono confermati legami, ma altri ne vengono spezzati, facendo in modo che i personaggi risultino sempre più accattivanti, confermando la simpatia per alcuni, l'antipatia per altri, ma allo stesso tempo cambiando opinione su altri ancora.
Altri misteri svelati, altri ancora creati che lasciano in sospeso, in cerca di una soluzione, facendo in modo che lo spettatore cerchi un continuo, anche se purtroppo non è stato ancora creato.
Senza dubbio un degno continuo alla prima serie.
Altri misteri svelati, altri ancora creati che lasciano in sospeso, in cerca di una soluzione, facendo in modo che lo spettatore cerchi un continuo, anche se purtroppo non è stato ancora creato.
Senza dubbio un degno continuo alla prima serie.
Seconda serie per "Vampire Knight", tratto dall'omonimo manga disegnato da Matsuri Hino. Il titolo per intero è "Vampire Knight Guilty"... perché "colpevole"? Perché dopo l'uccisione di Shizuka Hiou, si cerca appunto il colpevole, e tutti i sospetti ricadono su Zero Kiryu, visti i precedenti. Noi, però, sappiamo chi è stato... Ma andiamo per ordine.
Anche questa serie, come la prima, l'ho vista sottotitolata, la versione doppiata di Kaze non era ancora uscita e nemmeno mai pensata. Come per la prima stagione, rimango dell'idea che alcuni doppiatori non riescano a mettere in luce il vero carattere di alcuni personaggi. Che ci posso fare, per me è così! Comunque per chi vedrà direttamente la versione italiana, non c'è nulla da dire, tranquilli.
Credo che questa serie sia superiore alla prima, sia per la grafica e sia per la storia; finalmente scopriamo molti più dettagli su Yuuki e Kaname. Il fatto che Kaname l'abbia salvata 10 anni prima, non è stata affatto una casualità.
La serie inizia con il ritorno di Zero nel collegio Cross, dopo aver ripreso le forze bevendo il sangue di Kaname Kuran, suo acerrimo nemico. Adesso l'attenzione è tutta rivolta verso Yuuki e ai suoi malori. La ragazza, guardiana del collegio Cross, in cui vi è la coesistenza fra umani inconsapevoli e vampiri, sogna cose inquietanti, ha le allucinazioni. Qualcosa del suo passato perduto sta riaffiorando alla mente ed è convinta che dietro a tutto questo ci sia Kaname, il suo salvatore. Lui, però, non le dà molte informazioni, è misterioso, prudente, e Yuuki si arrabbia. Il ruolo di Zero Kiryu in questa serie è l'essere una pedina sotto il comando del purosangue: ci sarà una minaccia che incomberà sulla quiete del collegio, e lui avrà un ruolo fondamentale. Questo nuovo personaggio è Rido Kuran, zio di Kaname, sangue puro anch'egli, ma le sue intenzioni non sono per niente buone.
In questa seconda serie scopriremo il passato di Yuuki, apprenderemo gradualmente rivelazioni sconcertanti.
Il finale non è più aperto, adesso conosciamo le intenzioni di tutti i personaggi e ognuno prenderà la sua strada.
Il manga è ancora in corso, quindi anche per la seconda serie, non possiamo parlare di un vero e proprio finale, la parola "fine" è ancora molto lontana. Per gli speranzosi (come me), l'uscita di una terza serie è molto probabile. Non ci resta che incrociare le dita!
L'opening e l'ending della seconda serie sono bellissime e mantengono lo stile delle precedenti.
È di vitale importanza la visione della prima serie, non capireste molto altrimenti. Questa è una vera e propria seconda stagione, e la continuazione della storia. Quindi, correte a vedervi i 13 episodi della prima stagione e poi passate al "Guilty"! È una storia che vi stupirà!
Anche questa serie, come la prima, l'ho vista sottotitolata, la versione doppiata di Kaze non era ancora uscita e nemmeno mai pensata. Come per la prima stagione, rimango dell'idea che alcuni doppiatori non riescano a mettere in luce il vero carattere di alcuni personaggi. Che ci posso fare, per me è così! Comunque per chi vedrà direttamente la versione italiana, non c'è nulla da dire, tranquilli.
Credo che questa serie sia superiore alla prima, sia per la grafica e sia per la storia; finalmente scopriamo molti più dettagli su Yuuki e Kaname. Il fatto che Kaname l'abbia salvata 10 anni prima, non è stata affatto una casualità.
La serie inizia con il ritorno di Zero nel collegio Cross, dopo aver ripreso le forze bevendo il sangue di Kaname Kuran, suo acerrimo nemico. Adesso l'attenzione è tutta rivolta verso Yuuki e ai suoi malori. La ragazza, guardiana del collegio Cross, in cui vi è la coesistenza fra umani inconsapevoli e vampiri, sogna cose inquietanti, ha le allucinazioni. Qualcosa del suo passato perduto sta riaffiorando alla mente ed è convinta che dietro a tutto questo ci sia Kaname, il suo salvatore. Lui, però, non le dà molte informazioni, è misterioso, prudente, e Yuuki si arrabbia. Il ruolo di Zero Kiryu in questa serie è l'essere una pedina sotto il comando del purosangue: ci sarà una minaccia che incomberà sulla quiete del collegio, e lui avrà un ruolo fondamentale. Questo nuovo personaggio è Rido Kuran, zio di Kaname, sangue puro anch'egli, ma le sue intenzioni non sono per niente buone.
In questa seconda serie scopriremo il passato di Yuuki, apprenderemo gradualmente rivelazioni sconcertanti.
Il finale non è più aperto, adesso conosciamo le intenzioni di tutti i personaggi e ognuno prenderà la sua strada.
Il manga è ancora in corso, quindi anche per la seconda serie, non possiamo parlare di un vero e proprio finale, la parola "fine" è ancora molto lontana. Per gli speranzosi (come me), l'uscita di una terza serie è molto probabile. Non ci resta che incrociare le dita!
L'opening e l'ending della seconda serie sono bellissime e mantengono lo stile delle precedenti.
È di vitale importanza la visione della prima serie, non capireste molto altrimenti. Questa è una vera e propria seconda stagione, e la continuazione della storia. Quindi, correte a vedervi i 13 episodi della prima stagione e poi passate al "Guilty"! È una storia che vi stupirà!
Una serie gotica rivolta ad un pubblico femminile, in cui studentesse con gli occhioni si innamorano di vampiri stilossimi e ben vestiti. Detta così, non sembra un granché. Eppure, anche se io sono maschio ed ho passato da un pezzo l'età della scuola, devo ammettere che questa serie mi è piaciuta.
In primo luogo non è affatto una serie stupida, c'è una trama relativamente complessa, c'è la costruzione di una società vampirica piuttosto interessante, ci sono dei personaggi carismatici ed dal punto di vista grafico è veramente ben disegnata. Le tematiche trattate sono relativamente adulte e la serie è abbastanza drammatica anche se i siparietti comici non mancano; per qualche motivo le parti comica e drammatica riescono ad amalgamarsi bene e a non stonare, cosa abbastanza rara; inoltre, c'è anche più azione di quanto uno si potrebbe aspettare da una serie al femminile.
La storia d'amore ed il triangolo tra Zero, Kaname e Yuki non è scontata e tiene con il fiato sospeso per sapere come andrà a finire. Buona la costruzione della storia, per cui il passato della protagonista si scoprirà solo nell'ultima puntata, che si conclude a sorpresa. Belli anche i personaggi cattivi. È uno di quegli anime che ti trattiene finché non sei riuscito a vedere l'ultima puntata. Come valutazione sono indeciso tra l'8 ed il 9, ma siccome oggi mi sento buono arrotonderò per eccesso.
P.S. questa recensione vale anche per Vampire Knight, la prima serie, visto che di fatto la storia è una sola divisa in due blocchi di 13 puntate. Il primo blocco è leggermente superiore al secondo.
In primo luogo non è affatto una serie stupida, c'è una trama relativamente complessa, c'è la costruzione di una società vampirica piuttosto interessante, ci sono dei personaggi carismatici ed dal punto di vista grafico è veramente ben disegnata. Le tematiche trattate sono relativamente adulte e la serie è abbastanza drammatica anche se i siparietti comici non mancano; per qualche motivo le parti comica e drammatica riescono ad amalgamarsi bene e a non stonare, cosa abbastanza rara; inoltre, c'è anche più azione di quanto uno si potrebbe aspettare da una serie al femminile.
La storia d'amore ed il triangolo tra Zero, Kaname e Yuki non è scontata e tiene con il fiato sospeso per sapere come andrà a finire. Buona la costruzione della storia, per cui il passato della protagonista si scoprirà solo nell'ultima puntata, che si conclude a sorpresa. Belli anche i personaggi cattivi. È uno di quegli anime che ti trattiene finché non sei riuscito a vedere l'ultima puntata. Come valutazione sono indeciso tra l'8 ed il 9, ma siccome oggi mi sento buono arrotonderò per eccesso.
P.S. questa recensione vale anche per Vampire Knight, la prima serie, visto che di fatto la storia è una sola divisa in due blocchi di 13 puntate. Il primo blocco è leggermente superiore al secondo.
Dalla penna di Matsuri Hino nasce nel 2005 il manga “Vampire Knight” da cui è tratto l’omonimo anime diviso in due serie da tredici episodi l’una.
Dopo l’uccisione per mano di Kaname Kuran della nobile di sangue puro Shizuka Hiou, il senato dei vampiri arriva all’Accademia Cross per giustiziare Zero Kiryuu ritenuto colpevole dell’accaduto. Uccidere un sangue puro, infatti, è considerato un atto punibile con la morte per la casta dei vampiri. Nel frattempo la forza di Zero è notevolmente aumentata dopo che Kaname gli ha permesso di bere il suo sangue e sembra scongiurato il pericolo per lui di regredire al livello E.
Mentre nella prima serie è stato svelato il passato di Zero, in questa scopriremo molto sul passato di Yuki e Kaname. In tutto ciò si affaccia la minaccia di un nuovo nemico.
Riponevo molte aspettative in quest’anime, che purtroppo erano già state, in parte, deluse dalla prima serie, tuttavia, la curiosità di scoprire il passato di Yuki mi ha spinto a vedere anche questa serie che qualitativamente è inferiore alla prima. Non a livello di animazioni ma per quanto riguarda due aspetti, per me fondamentali in un anime: la trama e la caratterizzazione dei personaggi.
I tre protagonisti (la ragazza con gli occhi abnormi, il figo e il complessato) sono quasi privi di personalità. Oltretutto la coerenza è andata a farsi un giro! Yuki continua ad offrire spesso e volentieri il suo sangue a Zero e se capita anche a Kaname, perché no! Per la maggior parte del tempo la nostra protagonista flirta con entrambi, pur continuando a dichiarare il suo smisurato amore verso Kaname. Se nella prima serie c’era qualche dubbio, ora risulta evidente di chi è innamorata, di conseguenza il triangolo su cui si basa l’anime non ha più molto senso.
Negli ultimi episodi, dopo un colpo di scena ridicolo ed inverosimile che conferma la fissa degli autori giapponesi per l'incesto, si arriva ad un finale/non finale che fa prospettare una terza serie.
Uno dei pochi pregi è l’OST, spicca anche per questa serie la bella ending di Kanon Wakeshima, intitolata Suna no O-shiro.
Come ho già scritto per la prima serie, quest’anime è uno shojo camuffato da storia dark. Vampire Knight aveva molti spunti interessanti che non sono stati utilizzati al meglio. Musiche e atmosfere intriganti non sono sufficienti se la trama traballa e i personaggi non sono credibili. Questa seconda stagione non raggiunge neppure la sufficienza. Non è né un buon anime sentimentale né un buon anime sul soprannaturale. Consigliato solo se proprio non riuscite a fare a meno dei vampiri sexy!
Dopo l’uccisione per mano di Kaname Kuran della nobile di sangue puro Shizuka Hiou, il senato dei vampiri arriva all’Accademia Cross per giustiziare Zero Kiryuu ritenuto colpevole dell’accaduto. Uccidere un sangue puro, infatti, è considerato un atto punibile con la morte per la casta dei vampiri. Nel frattempo la forza di Zero è notevolmente aumentata dopo che Kaname gli ha permesso di bere il suo sangue e sembra scongiurato il pericolo per lui di regredire al livello E.
Mentre nella prima serie è stato svelato il passato di Zero, in questa scopriremo molto sul passato di Yuki e Kaname. In tutto ciò si affaccia la minaccia di un nuovo nemico.
Riponevo molte aspettative in quest’anime, che purtroppo erano già state, in parte, deluse dalla prima serie, tuttavia, la curiosità di scoprire il passato di Yuki mi ha spinto a vedere anche questa serie che qualitativamente è inferiore alla prima. Non a livello di animazioni ma per quanto riguarda due aspetti, per me fondamentali in un anime: la trama e la caratterizzazione dei personaggi.
I tre protagonisti (la ragazza con gli occhi abnormi, il figo e il complessato) sono quasi privi di personalità. Oltretutto la coerenza è andata a farsi un giro! Yuki continua ad offrire spesso e volentieri il suo sangue a Zero e se capita anche a Kaname, perché no! Per la maggior parte del tempo la nostra protagonista flirta con entrambi, pur continuando a dichiarare il suo smisurato amore verso Kaname. Se nella prima serie c’era qualche dubbio, ora risulta evidente di chi è innamorata, di conseguenza il triangolo su cui si basa l’anime non ha più molto senso.
Negli ultimi episodi, dopo un colpo di scena ridicolo ed inverosimile che conferma la fissa degli autori giapponesi per l'incesto, si arriva ad un finale/non finale che fa prospettare una terza serie.
Uno dei pochi pregi è l’OST, spicca anche per questa serie la bella ending di Kanon Wakeshima, intitolata Suna no O-shiro.
Come ho già scritto per la prima serie, quest’anime è uno shojo camuffato da storia dark. Vampire Knight aveva molti spunti interessanti che non sono stati utilizzati al meglio. Musiche e atmosfere intriganti non sono sufficienti se la trama traballa e i personaggi non sono credibili. Questa seconda stagione non raggiunge neppure la sufficienza. Non è né un buon anime sentimentale né un buon anime sul soprannaturale. Consigliato solo se proprio non riuscite a fare a meno dei vampiri sexy!
L'assassinio della nobile Shizuka Hiou ha causato molto scalpore nel mondo dei vampiri. Per questo motivo, il Consiglio degli Anziani ha inviato i suoi scagnozzi all'Accademia Cross con il compito di uccidere Zero Kiryu, sospettato ingiustamente dell'omicidio. In realtà, noi sappiamo bene chi è il vero colpevole del misfatto. Kaname Kuran sembra sempre più vicino al raggiungimento del suo obiettivo. Tutto quello che avviene all'interno dell'Istituto Cross sembra essere progettato da lui stesso. Ma il vero scopo di Kaname non è ancora chiaro e i suoi stessi fedelissimi vampiri che lo hanno seguito all'Accademia, iniziano a sospettare di lui e cercano indizi sulla sua infanzia. Tutti questi misteri si infittiscono ulteriormente nel momento in cui Yuki Cross inizia ad avere frammenti di visione del suo passato sconosciuto prima che incontrasse Kaname. Nonostante la grande preoccupazione su cosa possa mai nascondersi nel suo passato, Yuki è più che mai decisa a prendere le difese di Zero, proteggendolo dagli attacchi del Consiglio. Ma proprio nel momento in cui il rapporto tra Yuki e Zero sembra prendere una svolta, ecco che Kaname inizia a parlare alla ragazza molto seriamente...
Seconda e appassionante stagione di Vampire Knight. È difficile a questo punto per me decidere quale tra le due serie mi sia piaciuta di più. Entrambe sono molto coinvolgenti e belle allo stesso modo. La particolarità di questa storia è senza dubbio il ritmo serrato degli avvenimenti che si susseguono senza sosta senza quasi mai dare un attimo di tregua allo spettatore, rivelando continuamente verità nascoste e passati sconosciuti. I personaggi meglio caratterizzati sono Yuki, Zero e Kaname. In questa seconda stagione si può apprezzare l'enorme introspezione psicologica dei tre personaggi chiave, permettendo così di poterli conoscere a fondo anche nelle loro più oscure sfaccettature. La brevità della serie non ha consentito di conoscere così a fondo anche gli altri protagonisti, carismatici quanto i personaggi principali, ma tuttavia le loro storie seppur brevemente saranno raccontate.
Per quanto tutte le risposte che cercavamo nella prima stagione verranno finalmente date, Vampire Knight Guilty non è da considerarsi ancora l'ultima stagione della saga, o almeno lo spero. I fatti narrati nell'ultimo episodio corrispondono esattamente al capitolo 46 del manga, tutt'ora edito in Giappone. La speranza è lecita quindi, una volta concluso il manga di veder realizzata una terza stagione che mostri gli eventi finali di questa meravigliosa storia che tanto mi ha emozionato. In attesa di scoprire quali altri eventi riserva il destino ai nostri eroi, do a Vampire Knight Guilty un bell'8, voto che si merita in pieno per storia, character design e musiche. Bellissimo!
Seconda e appassionante stagione di Vampire Knight. È difficile a questo punto per me decidere quale tra le due serie mi sia piaciuta di più. Entrambe sono molto coinvolgenti e belle allo stesso modo. La particolarità di questa storia è senza dubbio il ritmo serrato degli avvenimenti che si susseguono senza sosta senza quasi mai dare un attimo di tregua allo spettatore, rivelando continuamente verità nascoste e passati sconosciuti. I personaggi meglio caratterizzati sono Yuki, Zero e Kaname. In questa seconda stagione si può apprezzare l'enorme introspezione psicologica dei tre personaggi chiave, permettendo così di poterli conoscere a fondo anche nelle loro più oscure sfaccettature. La brevità della serie non ha consentito di conoscere così a fondo anche gli altri protagonisti, carismatici quanto i personaggi principali, ma tuttavia le loro storie seppur brevemente saranno raccontate.
Per quanto tutte le risposte che cercavamo nella prima stagione verranno finalmente date, Vampire Knight Guilty non è da considerarsi ancora l'ultima stagione della saga, o almeno lo spero. I fatti narrati nell'ultimo episodio corrispondono esattamente al capitolo 46 del manga, tutt'ora edito in Giappone. La speranza è lecita quindi, una volta concluso il manga di veder realizzata una terza stagione che mostri gli eventi finali di questa meravigliosa storia che tanto mi ha emozionato. In attesa di scoprire quali altri eventi riserva il destino ai nostri eroi, do a Vampire Knight Guilty un bell'8, voto che si merita in pieno per storia, character design e musiche. Bellissimo!
La storia riprende le vicende di Yuki e Zero, il quale si trova a dover lottare contro se stesso e contro i vari nemici che si faranno avanti nel tempo. Il tutto procede più speditamente rispetto alla prima serie, e ci sono anche non poche rivelazioni; i flashback non sono mai messi a caso, anzi, forniscono un quadro più completo riguardo le vicende che si susseguono in Vampire Knight Guilty. Forse mi sarei soffermato di più sul finale, lasciato un po a sé. Il voto è di poco più alto, solo grazie alla trama fattasi più interessante, per il resto non è molto diverso dalla serie precedente.
La prima serie di Vampire Knight era terminata lasciando tutti con il fiato sospeso. La seconda serie, Guilty, riprende proprio da quella scena per continuare a raccontarci le vicende di Yuuki, Zero, Kaname e il resto della Night Class. In Guilty molti dei misteri che erano rimasti tali vengono svelati e il passato dei personaggi riaffiora per sconvolgere il loro presente. L'atmosfera che si respira nell'anime ha caratteri gotici, misteriosi e, allo stesso tempo, dolci e intriganti, che portano immancabilmente chi lo guarda a farsi rapire dalla storia ancora più avvincente della prima serie. Ciò deriva non solo dalla presenza maggiore di scontri ma anche dalle forti emozioni che provano i personaggi.
I disegni sono realizzati con grande cura e rendono l'intera opera ancora più bella. A completare il tutto le opening ed ending con le loro sonorità dark e gotiche si adattano alla perfezione allo stile dell'anime.
I disegni sono realizzati con grande cura e rendono l'intera opera ancora più bella. A completare il tutto le opening ed ending con le loro sonorità dark e gotiche si adattano alla perfezione allo stile dell'anime.
Stanco della solita routine, ho deciso di "gustare" un nuovo anime all'insegna del gotico.
Pur non rimanendo fedele a ciò che mi aspettavo, guardare tutta la serie dell'anime, "Vampire Knight" più "Guilty" in un'unica maratona durata due giorni, mi ha sorprendentemente lasciato quel velo di soddisfazione, dovuto dall'ottima interpretazione dei personaggi, tra l'altro ben disegnati, e dalla trama che mi ha saputo tenere incollato davanti lo schermo fino alla fine.
Non nascondo qualche piccola delusione, come ad esempio il finale forse troppo scontato se vogliamo pensare a titoli come "Death Note", o come il fatto che tutto l'anime è incentrato quasi sempre ai problemi e alle indecisioni del "personaggio principale".
Avrei preferito vedere un po' più di "sfumature", e magari più "solidarietà" tra gli Hunter, presentati solamente nell'ultimo episodio come dei presunti cacciatori di vampiri che, per quel poco che si vede, avrebbero potuto, con il loro carattere, prolungare ancor di più la nostra agonia nell'indovinare il finale.
Voto 8, perchè l'anime merita un grande applauso, dopo aver stuzzicato la mia fantasia.
Pur non rimanendo fedele a ciò che mi aspettavo, guardare tutta la serie dell'anime, "Vampire Knight" più "Guilty" in un'unica maratona durata due giorni, mi ha sorprendentemente lasciato quel velo di soddisfazione, dovuto dall'ottima interpretazione dei personaggi, tra l'altro ben disegnati, e dalla trama che mi ha saputo tenere incollato davanti lo schermo fino alla fine.
Non nascondo qualche piccola delusione, come ad esempio il finale forse troppo scontato se vogliamo pensare a titoli come "Death Note", o come il fatto che tutto l'anime è incentrato quasi sempre ai problemi e alle indecisioni del "personaggio principale".
Avrei preferito vedere un po' più di "sfumature", e magari più "solidarietà" tra gli Hunter, presentati solamente nell'ultimo episodio come dei presunti cacciatori di vampiri che, per quel poco che si vede, avrebbero potuto, con il loro carattere, prolungare ancor di più la nostra agonia nell'indovinare il finale.
Voto 8, perchè l'anime merita un grande applauso, dopo aver stuzzicato la mia fantasia.
Quest'anime e la continuazione di Vampire Knight, ma non capisco perchè l'hanno divisa in due parti. Ma è molto bello i disegni sono fatti benissimo e anche le scene d'azione non sono niente male, a tutti quelli che piacciono le storie di vampire ma allo stesso tempo un po' sentimentali, questo fa al caso vostro, quindi vi consiglio di guardarlo, naturalmente partendo dalla prima serie. L'anime e fatto così bene ed è così intrigante che alla fine non ho saputo scegliere tra Zero e Nakame.
Spero tanto che facciano anche la Terza serie, perché finisce con delle cose in sospeso. Il mio voto finale è 9.0000
Spero tanto che facciano anche la Terza serie, perché finisce con delle cose in sospeso. Il mio voto finale è 9.0000
Prima di essere considerata un'eretica o una profana, parto col dire che all'inizio io ero una delle fan più accanite della serie, e che avrei dato come voto 11 se ci fosse stato. Ma a distanza di tempo, molte cose che prima mi sembravano dettagli hanno acquistato la loro importanza e cose che trovavo sublimi sono andate scemando nella mia top ten fino a fare da zerbino. Come risultato, quindi, ho ottenuto soltanto una pappardella che vale comunque la sufficienza.
La storia di Vampire Knight è qualcosa di... cariatide. Si, cariatide. Se adesso ci penso mi viene quasi da vomitare. La trama è... dov'è? Sarei lieta di carpire il senso di questo plot narrativo, ammesso che ci sia. Sarò pure cretina, ma secondo me è pieno di buchi. I personaggi hanno delle personalità a tragedia shakespeariana (con tutto il rispetto per l'autore, che è sublime), delle personalità così scontate e dozzinali che in confronto Topo Gigio è una rivelazione. Sai già come agiranno (forse solo uno o due si salvano) e sai già come andranno a "fottersi".
I due maschi protagonisti sono da esecuzione: Zero è un complessato che nella vita non ha mai fatto niente di buono e continuerà a non farne (neppure nel terzo o quarto seguito della serie, è inutile sperarci), Kaname è un viscido essere subdolo con cui non vorrei averci niente a che fare neppure se me lo trovassi nudo sul letto legato e imbavagliato.
Passiamo ora alla protagonista. All'inizio mi piaceva, era "kawaii", la piccola eroina che vuole salvare tutto e tutti... ma più passava il tempo, più si susseguivano gli episodi, più la trovavo vuota, senza spessore, buttata lì quasi in balia degli eventi. Si salva solo perché alla fine usa una falce (alla fiiiiiiine), che a me piacciono tanto.
Gli altri vampiri-contorno si sono rivelati quasi migliori dei protagonisti, ma sono comunque tutti abbastanza vuoti, fatto sta che non mi ricordo neppure i loro nomi (magari dipende da me).
La grafica, lo confesso, mi piace moltissimo. Bellissimi gli occhioni, mi ispirano tenerezza, e bellissimi i colori e il tratto morbido ed elegante. Le animazioni invece... non so, non mi ispirano molto. E ottime anche le colonne sonore.
Nel complesso, è una commediola romantica in cui hanno avuto la brillante idea di buttarci un po' di sangue con i secchi e di regalare dentiere appuntite a chi passava. Un 6 nonostante tutto, consigliata alle persone romantiche e mielose.
La storia di Vampire Knight è qualcosa di... cariatide. Si, cariatide. Se adesso ci penso mi viene quasi da vomitare. La trama è... dov'è? Sarei lieta di carpire il senso di questo plot narrativo, ammesso che ci sia. Sarò pure cretina, ma secondo me è pieno di buchi. I personaggi hanno delle personalità a tragedia shakespeariana (con tutto il rispetto per l'autore, che è sublime), delle personalità così scontate e dozzinali che in confronto Topo Gigio è una rivelazione. Sai già come agiranno (forse solo uno o due si salvano) e sai già come andranno a "fottersi".
I due maschi protagonisti sono da esecuzione: Zero è un complessato che nella vita non ha mai fatto niente di buono e continuerà a non farne (neppure nel terzo o quarto seguito della serie, è inutile sperarci), Kaname è un viscido essere subdolo con cui non vorrei averci niente a che fare neppure se me lo trovassi nudo sul letto legato e imbavagliato.
Passiamo ora alla protagonista. All'inizio mi piaceva, era "kawaii", la piccola eroina che vuole salvare tutto e tutti... ma più passava il tempo, più si susseguivano gli episodi, più la trovavo vuota, senza spessore, buttata lì quasi in balia degli eventi. Si salva solo perché alla fine usa una falce (alla fiiiiiiine), che a me piacciono tanto.
Gli altri vampiri-contorno si sono rivelati quasi migliori dei protagonisti, ma sono comunque tutti abbastanza vuoti, fatto sta che non mi ricordo neppure i loro nomi (magari dipende da me).
La grafica, lo confesso, mi piace moltissimo. Bellissimi gli occhioni, mi ispirano tenerezza, e bellissimi i colori e il tratto morbido ed elegante. Le animazioni invece... non so, non mi ispirano molto. E ottime anche le colonne sonore.
Nel complesso, è una commediola romantica in cui hanno avuto la brillante idea di buttarci un po' di sangue con i secchi e di regalare dentiere appuntite a chi passava. Un 6 nonostante tutto, consigliata alle persone romantiche e mielose.
Ritornano la day e la night class di vampire knight, con gli stessi personaggi, la stessa grafica e la stessa storia, che riprende dal punto in cui era stata interrotta nella prima serie. Le atmosfere sono le stesse, sempre gotiche e avvolgenti, il ritmo è più sostenuto, con più scene d'azione. Ho gradito meno questa seconda serie rispetto alla prima per due motivi:
1) L'animazione e talvolta anche la grafica risultano essere scadenti, frammentate, abbozzate, cosa comunque già notata per la prima serie
2)si aggiungono nuovi errori: i personaggi perdono di coerenza e spesso si comportano in maniera assurda, senza tener conto del loro background (mentre in VK questo non è mai successo), la trama si perde in un bicchier d'acqua, con un epilogo assurdo e delle spiegazioni confuse che spesso sono palesemente in contrasto con i dati a nostra conoscenza (vedi per esempio la gestione delle armi anti-vampiro).
Nonostante l'opera nel complesso sia gradevole, non posso assegnare alla sole seconda serie un voto maggiore di 7
1) L'animazione e talvolta anche la grafica risultano essere scadenti, frammentate, abbozzate, cosa comunque già notata per la prima serie
2)si aggiungono nuovi errori: i personaggi perdono di coerenza e spesso si comportano in maniera assurda, senza tener conto del loro background (mentre in VK questo non è mai successo), la trama si perde in un bicchier d'acqua, con un epilogo assurdo e delle spiegazioni confuse che spesso sono palesemente in contrasto con i dati a nostra conoscenza (vedi per esempio la gestione delle armi anti-vampiro).
Nonostante l'opera nel complesso sia gradevole, non posso assegnare alla sole seconda serie un voto maggiore di 7
In questi giorni mi sento un perfetto hikikomori, complice il caldo e l’afa che proprio mi mettono KO. Quale momento migliore per continuare una di quelle 800 serie tutte uguali che escono durante l’anno e che normalmente non guarderei nemmeno sotto pagamento? E’ proprio il caso di Vampire Knigh Guilty, seguito diretto - ed ecco qual’è l’unica motivazione che m’ha spinto a vederlo - della prima serie alla quale ho dedicato una veloce recensione due giorni fa. Anche per questa sarò più che lapidario.
Stessa realizzazione tecnica, stesso team, buona scelta di OP ed ED (gli artisti sono sempre quelli) e intreccio narrativo decisamente più appassionante - sebbene io me lo sia spoilerata, senza volerlo, leggendomi la pagina wikipedia dedicata al manga - e bishonen a non finire. Alcune ridicolaggini sparse, frutto di una sceneggiatura francamente fin troppo dedicata al gentil sesso che preferisce infarcire tutta la serie di situazioni softcore porn vampiresche piuttosto che dare delle serie e LOGICHE spiegazioni al setting. Non siamo ai livelli di fanservice di Loveless, ma nemmeno qui ce la passiamo bene :P
Se saprete andare oltre alle numerose forzature narrative e ai personaggi stereotipatissimi, o se semplicemente vi chiamate “Barbara Airoldi”, questo è un anime che fa decisamente per voi! =D
Voto: 7 (un pelo superiore alla prima serie)
Stessa realizzazione tecnica, stesso team, buona scelta di OP ed ED (gli artisti sono sempre quelli) e intreccio narrativo decisamente più appassionante - sebbene io me lo sia spoilerata, senza volerlo, leggendomi la pagina wikipedia dedicata al manga - e bishonen a non finire. Alcune ridicolaggini sparse, frutto di una sceneggiatura francamente fin troppo dedicata al gentil sesso che preferisce infarcire tutta la serie di situazioni softcore porn vampiresche piuttosto che dare delle serie e LOGICHE spiegazioni al setting. Non siamo ai livelli di fanservice di Loveless, ma nemmeno qui ce la passiamo bene :P
Se saprete andare oltre alle numerose forzature narrative e ai personaggi stereotipatissimi, o se semplicemente vi chiamate “Barbara Airoldi”, questo è un anime che fa decisamente per voi! =D
Voto: 7 (un pelo superiore alla prima serie)
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Non ho recensito la prima serie perchè questa vale per entrambe. Molto bello, questo anime ha tutto, azione, horror, amore, amicizia, famiglia... nulla che io non apprezzi. Adoro i vampiri, gli ho sempre adorati e questa storia è costruita su basi molto contorte ma solide, a volte sembrava un dramma peggiore di beautiful.. ma.. perchè? la fine era orribile... Zero e Yuuki si amavano... credo che oramai lei per Kaname provasse, non più amore, ma affetto molto profondo. Quando le hanno detto di urlare il nome della persona che ama, lei ha esitato, lei non ha urlato Kaname, e poco dopo è comparso Zero. Inoltre alla fine dice che aspetterà Zero, che prosegua? io non lo so, ma lo spero tanto, forse il manga sarà migliore.
Non ho recensito la prima serie perchè questa vale per entrambe. Molto bello, questo anime ha tutto, azione, horror, amore, amicizia, famiglia... nulla che io non apprezzi. Adoro i vampiri, gli ho sempre adorati e questa storia è costruita su basi molto contorte ma solide, a volte sembrava un dramma peggiore di beautiful.. ma.. perchè? la fine era orribile... Zero e Yuuki si amavano... credo che oramai lei per Kaname provasse, non più amore, ma affetto molto profondo. Quando le hanno detto di urlare il nome della persona che ama, lei ha esitato, lei non ha urlato Kaname, e poco dopo è comparso Zero. Inoltre alla fine dice che aspetterà Zero, che prosegua? io non lo so, ma lo spero tanto, forse il manga sarà migliore.
Vampire Knight Guilty, seguito del precedente "Vampire Knight" si rivela una serie ancora più appassionante del titolo precedente.
Molti misteri vengono svelati e il tutto con suspense e lentezza, ciò non rallenta affatto il ritmo della serie, ma anzi porta lo spettatore ad aspettare la trasmissione dell'episodio seguente con il fiatone e con una curiosità enorme.
Anche per questa serie bisogna lodare la colonna sonora e le opening/ending, visto che ancora una volta si dimostrano azzeccate e orecchiabili, i doppiatori come sempre sono eccellenti e lo stile utilizzato è pulito e perfetto (sempre molto simile alle tavole del manga).
Insomma per chi ha visto la prima serie e per chi è appassionato al manga lo consiglio al 100%!
Molti misteri vengono svelati e il tutto con suspense e lentezza, ciò non rallenta affatto il ritmo della serie, ma anzi porta lo spettatore ad aspettare la trasmissione dell'episodio seguente con il fiatone e con una curiosità enorme.
Anche per questa serie bisogna lodare la colonna sonora e le opening/ending, visto che ancora una volta si dimostrano azzeccate e orecchiabili, i doppiatori come sempre sono eccellenti e lo stile utilizzato è pulito e perfetto (sempre molto simile alle tavole del manga).
Insomma per chi ha visto la prima serie e per chi è appassionato al manga lo consiglio al 100%!
Non ci sono parole per descrivere la dipendenza provocata dalla visione di questo anime. Premetto che non ho letto il manga ma sono stata subito catturata da questa storia perfetta, alla fine della serie non riuscivo nemmeno a schierarmi dalla parte di Zero o Kaname. I personaggi e le loro storie sono costruite per combaciare perfettamente. Sono rimasta davvero affascinata da questa splendida storia e spero che esca una terza serie, perchè molte cose mi sembrano lasciate in sospeso. Consiglio di guardarlo, partendo dalla prima serie ovviamente. Io ho guardato entrambe le serie in poco più di una notte.
Non si può guardare la Guilty senza la prima serie! E i produttori hanno fatto male a spezzarla in due... Visto che Vampire Knight Guilty è la continuazione logica! Praticamente qua si svolge tutta la vera storia! I ritmi degli episodi sono incalzanti sino al finale (l'ho vista in cinque giorni al contrario della prima) che naturalmente non mi è piaciuto come al solito (vabbè ormai ho imparato ad apprezzare gli anime nel loro sviluppo e non nella loro conclusione). A livello tecnico è allo stesso livello della prima, animazioni a volte piuttosto scadenti, disegni che personalmente non mi piacciono e ribadisco occhi orribili. Ma nella Guilty ho apprezzato di più la musica molto azzeccata nei momenti più struggenti (vedasi l'episodio tra i due gemelli). Come trama qua si svelano tutti i segreti e i fini che erano rimasti oscuri nella prima e tutti i pezzi del puzzle vengono messi al loro posto. Certo la trama e i successivi "colpi di scena" sono piuttosto banali e facilmente immaginabili, quindi l'impressione che avevo avuto durante la prima stagione è stata confermata. La serie sarebbe un 7,5 esatto e sono stata piuttosto combattuta se darle 7 o 8. Alla fine ho deciso per l'otto perché non posso dire che mi sono annoiata né che mi è proprio dispiaciuta vederla.
Appassionante, sensuale, struggente... speriamo che esca la terza serie, anche perché c'è una frase sibillina di Zero che lascia ben intendere. Questo anime è il naturale proseguo di Vampire Knight senza forzature, anzi; i ritorni al passato, anche il più remoto, divengono decisivi per ricostruire il fitto intrigo della trama. Non voglio anticiparvi troppo, ricordate però che in questo anime la realtà ha delle sfumature molto poco delineabili. Gustatelo fino alla fine.
Sono contenta di essere la prima a fare una recensione per Vampire Knight Guilty! Questa serie è il seguito di Vampire Knight, ed infatti ne continua la trama in modo coerente e senza cambi di stile. In queste prime 4 puntate si può notare che finalmente si arriva al "vivo" della storia: gli avvenimenti avvengono rapidamente, come pure i colpi di scena, e le storie individuali dei singoli personaggi cominciano ad intrecciarsi per formare un'unica trama. Peccato per il tratto dell'autrice un pò infantile.