Ruy, piccolo Cid
"Ruy, piccolo Cid" è una serie anime storica di ventisei episodi co-prodotta dalla Nippon Animation e dalla spagnola BRB Internacional nel lontano 1980, per poi arrivare in Italia nel 1983; ci troviamo a Vivar, nella metà dell'XI secolo, in cui vive Ruy Diaz, figlio di un cavaliere che combatte per il suo re Fernando. Ruy fin da piccolo esprime con suo padre ma anche con i suoi amici il sogno di diventare un valoroso cavaliere, e infatti durante il suo cammino troverà tanti ostacoli che lo aiuteranno a realizzare il suo sogno.
La grafica è molto carina ma nulla di eccezionale, il tratto nel realizzare i vari personaggi, animali e ambientazioni storiche è semplice, quasi bambinesca, con colori poco accesi e combattimenti a volte surreali ma comunque interessanti nel loro piccolo; bellissima la sigla composta da Cristina D'Avena e doppiaggio Italiano impeccabile, grazie anche a Paolo Torrisi che diede voce proprio al personaggio principale di questa serie.
Infine, posso dire che questa serie è stata molto bella e interessante a mio parere, l'unica pecca sono i disegni e la trama, dato che narra l'infanzia di Ruy in chiave fantastica e quindi inventata. Ricordo a voi tutti che comunque quest'opera fu realizzata per intrattenere un pubblico molto giovane, quindi troveremo sì personaggi storici realmente esistiti, ma la maggior parte delle cose che accadranno saranno puramente casuali; poche sono le cose realmente accadute in epoca storica, come lo scontro tra il regno arabo e quello spagnolo, ma rimane un buon anime da guardare, se si vuole vedere qualcosa di diverso dal solito.
Voto finale: 7
La grafica è molto carina ma nulla di eccezionale, il tratto nel realizzare i vari personaggi, animali e ambientazioni storiche è semplice, quasi bambinesca, con colori poco accesi e combattimenti a volte surreali ma comunque interessanti nel loro piccolo; bellissima la sigla composta da Cristina D'Avena e doppiaggio Italiano impeccabile, grazie anche a Paolo Torrisi che diede voce proprio al personaggio principale di questa serie.
Infine, posso dire che questa serie è stata molto bella e interessante a mio parere, l'unica pecca sono i disegni e la trama, dato che narra l'infanzia di Ruy in chiave fantastica e quindi inventata. Ricordo a voi tutti che comunque quest'opera fu realizzata per intrattenere un pubblico molto giovane, quindi troveremo sì personaggi storici realmente esistiti, ma la maggior parte delle cose che accadranno saranno puramente casuali; poche sono le cose realmente accadute in epoca storica, come lo scontro tra il regno arabo e quello spagnolo, ma rimane un buon anime da guardare, se si vuole vedere qualcosa di diverso dal solito.
Voto finale: 7
La storia è quella dell'infanzia immaginaria e delle avventure del Rui, Cid Campeador detto El Cid.
L'ambientazione castigliana, durante la Reconquista spagnola dei cristiani sulle terre predate dai Mori, pur mancando di particolari a causa di una scarna sceneggiatura, lascia intravedere abbastanza bene almeno dagli stendardi e dall'architettura dei monumenti che vi si incontrano, sia il periodo storico che le tensioni delle continue battaglie.
Rui vive tante avventure, eleggendosi paladino della giustizia, chiunque sia il suo nemico. Ha validi propositi e buoni valori quali che porterà avanti fino alla fine, quando verrà nominato cavaliere di Re Ferdinando.
La realizzazione tecnica è appena sufficiente ma Rui è unico nel suo genere e la storia sopperisce anche a questo. le animazioni sono nella media e il chara non è curatissimo (tranne qualche episodio). Le musiche sono buffe e talvolta drammatiche, ma si ripetono di continuo, perdendo di appeal già dai primi episodi.
In definitiva un titolo unico nel suo genere (strizza l'occhio solo a Don Chisciotte) che, partendo da una idea epica-romanzesca di grande valore, utilizza tutti gli strumenti a disposizione per ottenere un risultato che definisco discreto e che suggerisco a chi ha voglia di immergersi in avventure medievali-cavalleresche.
L'ambientazione castigliana, durante la Reconquista spagnola dei cristiani sulle terre predate dai Mori, pur mancando di particolari a causa di una scarna sceneggiatura, lascia intravedere abbastanza bene almeno dagli stendardi e dall'architettura dei monumenti che vi si incontrano, sia il periodo storico che le tensioni delle continue battaglie.
Rui vive tante avventure, eleggendosi paladino della giustizia, chiunque sia il suo nemico. Ha validi propositi e buoni valori quali che porterà avanti fino alla fine, quando verrà nominato cavaliere di Re Ferdinando.
La realizzazione tecnica è appena sufficiente ma Rui è unico nel suo genere e la storia sopperisce anche a questo. le animazioni sono nella media e il chara non è curatissimo (tranne qualche episodio). Le musiche sono buffe e talvolta drammatiche, ma si ripetono di continuo, perdendo di appeal già dai primi episodi.
In definitiva un titolo unico nel suo genere (strizza l'occhio solo a Don Chisciotte) che, partendo da una idea epica-romanzesca di grande valore, utilizza tutti gli strumenti a disposizione per ottenere un risultato che definisco discreto e che suggerisco a chi ha voglia di immergersi in avventure medievali-cavalleresche.
L'opera parla di un personaggio realmente esistito, un abile spagnolo tra gli artefici della Reconquista, ovvero quando gli spagnoli cristiani si ripresero i territori che intorno all'anno mille erano stati conquistati dai mori musulmani, le cui storie qui narrate non sono altro che delle leggende dell'eroe da ragazzino per dare ancora più importanza al personaggio.
C'è da dire che sono presenti tutti i suoi dati distintivi, in cui di sana pianta ne vengono ricalcate le sue origini, ciò che cambia sono le avventure, ovvero che il ragazzo in ogni puntata si trova con un diverso alleato ragazzino nell'affrontare le avversità che si pongono innanzi al suo cammino.
La serie affronta con una certa superficialità il tema che lega le differenze tra cristiani e musulmani, ed è un particolare che viene parecchio edulcorato rispetto all'idea di partenza, proprio per non rendere troppo "di parte" l'opera, sappiamo benissimo cosa comporta andare contro i musulmani, specie se sono fondamentalisti!
Qui lo scorrere della narrazione ricalca vicende medievali-cavalleresche al pari di un altro grande di cui si narrano le gesta dalla Spagna verso il mondo, ovvero Don Chisciotte, e stupisce di come degli autori nipponici abbiano pensato alla realizzazione di quest'opera per ricalcare le orme di questo grande personaggio.
Il periodo in cui le vicende prendono forma è quello in cui cominciano le prime lotte dettate dalla sete di dominio e di conquista degli, desiderosi di espandere il loro controllo su terre straniere, dove i venti di guerra spirano ad una incredibile velocità, l'autore trova lo spazio per inserire le fantasiose avventure di questo giovane, destinato comunque ad un futuro più concreto e fatto solo di onori.
L'edizione italiana vanta la partecipazione di grandi artisti, su tutti sicuramente il compianto Paolo Torrisi che presta la voce al protagonista, per passare poi a Lisa Mazzotti e altri grandi nomi che hanno preso parte ad impreziosire quest'opera imperdibile di cui ve ne consiglio la visione!
C'è da dire che sono presenti tutti i suoi dati distintivi, in cui di sana pianta ne vengono ricalcate le sue origini, ciò che cambia sono le avventure, ovvero che il ragazzo in ogni puntata si trova con un diverso alleato ragazzino nell'affrontare le avversità che si pongono innanzi al suo cammino.
La serie affronta con una certa superficialità il tema che lega le differenze tra cristiani e musulmani, ed è un particolare che viene parecchio edulcorato rispetto all'idea di partenza, proprio per non rendere troppo "di parte" l'opera, sappiamo benissimo cosa comporta andare contro i musulmani, specie se sono fondamentalisti!
Qui lo scorrere della narrazione ricalca vicende medievali-cavalleresche al pari di un altro grande di cui si narrano le gesta dalla Spagna verso il mondo, ovvero Don Chisciotte, e stupisce di come degli autori nipponici abbiano pensato alla realizzazione di quest'opera per ricalcare le orme di questo grande personaggio.
Il periodo in cui le vicende prendono forma è quello in cui cominciano le prime lotte dettate dalla sete di dominio e di conquista degli, desiderosi di espandere il loro controllo su terre straniere, dove i venti di guerra spirano ad una incredibile velocità, l'autore trova lo spazio per inserire le fantasiose avventure di questo giovane, destinato comunque ad un futuro più concreto e fatto solo di onori.
L'edizione italiana vanta la partecipazione di grandi artisti, su tutti sicuramente il compianto Paolo Torrisi che presta la voce al protagonista, per passare poi a Lisa Mazzotti e altri grandi nomi che hanno preso parte ad impreziosire quest'opera imperdibile di cui ve ne consiglio la visione!
Molto bella questa serie che racconta le vicende del piccolo Cid Campeador, il paladino della giustizia, di nobiltà d'animo. La ricordo veramente con tanta nostalgia perchè riesce a trascinarti così tanto da farti immedesimare in un bellissimo viaggio della Spagna medievale! La serie non è soffice verso le ipocrisie del popolo cristiano, ma non risparmia, purtroppo neanche la crudeltà di quello musulmano. Da vedere!