KO Century Beast
- Titolo originale
- KO Seiki Beast Sanjuushi
- Titolo inglese
- KO Century Beast
- Titolo Kanji
- KO世紀 ビースト三獣士
- Nazionalità
- Giappone
- Categoria
- Serie OAV
- Genere
- Azione Commedia Fantascienza
- Anno
- 1992
- Stagioni
- Episodi
- 7
- Stato in patria
- completato
- Stato in Italia
- Doppiaggio inedito, Sottotitoli inedito
- Disponibilità
- Nessuna
- Valutazione cc
- 6,900 (#4129 in anime) (2 valutazioni con 1 recensioni)
- Opinioni
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- Immagini
- 29 (by Testu)
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Trama:
Rivedendo a distanza di anni l'anime, pur avendo sviluppato uno occhio più critico, devo dire che il mio parere non è cambiato quasi di una virgola, lo trovo ancora oggi molto bello e altresì sacrificato nel numero delle puntate, una serie OAV di quelle più attuali da 13 puntate sarebbe stata più adatta alle esigenze, anche perchè il cartone in questione si fregia di un messaggio non solo sull'uguaglianza, ma anche sull'ecologia, che però in questo caso trova spazio solo verso la fine della storia e ciò si avverte chiaramente. Vi sono inoltre altri fastidi come, veder riassunta e chiarita la vita di una cerca Human dai capelli rosa in pochi confusionari secondi e l'impossibilità di veder approfondite sia la questione dei Jin risvegliati con diversa difficoltà, sia la vecchia "amicizia" tra Wan e Meimar e le loro famiglie, nonostante le tribù non siano tra loro quelle con maggiore compatibilità. Su questo punto l'anime è pure ambiguo, Wan è della tribù delle tigri e Meimar lo ha presentato in questo modo a Bad Mint, ma in più occasioni il ragazzo sembrerebbe discendere dai più semplici cugini domestici, sia per alcune trappole insidiose che comunque possono essere giustificate per l'indole felina, sia (soprattutto) per la sua avversione per la tribù dei cani e i ricordi d'infanzia di Yuni Password. A parte le orecchie rotonde, non vi sarebbe stato nulla di strano riguardo il suo aspetto, perchè il dna della sua gente sarebbe stato semplicemente prelevato da comunissimi gatti tigrati, come il simpatico Michael di Makoto Kobayashi o gli occidentali Isidoro/Heathcliff di Gearge Gately e il Garfield di Jim Davis. Ma... è meglio sorvolare sui misteri e i dubbi, perchè sappiamo tutti bene che è tradizione che vi siano, e che è impossibile darvi risposta. Riguardo le puntate, se già in altri commenti ho citato che alcuni anime cambiano piccoli particolari nel corso degli episodi, in Ko Century Beast ciò fu ammesso. Dando per buono ciò che si legge, ricordo di aver trovato anni fa un articolo in cui si diceva che l'anime partì prima con tre episodi pilota che poi vennero continuati. Questo è molto probabile, e si può notare nell'innocente riassuntino fatto dai ragazzi nella locanda del quarto episodio e nelle differenze a livello sartoriale apportate ai personaggi sempre da quel punto in poi. Differenze come il colore della casacca di Bad Mint, non più verde ma gialla o nel diverso stile di Bijo e soprattutto di Meimar, che nei primi tre episodi era vestita in maniera molto più logica riguardo le sue esigenze trasformative di tipo sirenesco. Altre piccole variazioni potrebbero essere il leggero aumento di comicità riscontrabile nella puntata delle bacche (la peggiore) o dalla mancanza di veri indici di mortalità, all'infuori di quella mostrata dal professor Password all'inizio. Lungi da me quindi affermare che Ko Century Beast sia una serie priva di difetti, ma penso comunque che sia una serie OAV che pur non esente da ingenuità vale veramente la pena recuperare. Voto 8
Trama
Anticamente la terra era un'unica entità ed era governata da due titaniche intelligenze artificiali chiamate Gaia ed Uranos, in onore a due figure mitologiche fortemente legate tra loro e molto prolifiche. Esse avevano il compito di gestire al meglio la vita degli esseri umani. Purtroppo col passare del tempo i punti di vista dei due computer cominciarono a divergere, Uranos pensò di puntare sullo sviluppo tecnologico, mentre Gaia ritenne più conveniente il ritorno ad una più semplice e serena vita rurale. Questi diversi modi di pensare portarono ad una spaccatura che vide il pianeta terra letteralmente diviso in due emisferi. Ciò comportò anche drastici cambiamenti nella razza umana. Quelli sotto il governo di Uranos mantennero la loro identità fisica e furono etichettati come Human, mentre quelli gestiti da Gaia vennero modificati con geni di vari animali per meglio sopportare la simbiosi col mondo naturale e vennero rinominati Beast, ovvero umani apparentemente comuni, che vivono in piccole tribù e che sotto certi stimoli sono in grado, volenti o meno, di trasformare parzialmente il loro corpo. La divisione del pianeta aveva portato ad una relativa tranquillità tra gli Human e i Beast, ma l'intensivo sviluppo tecnologico cominciò ad esaurire le poche risorse rimaste agli Human, che si videro costretti a cominciare incursioni nel territorio dei Beast, forti di un ideologia di superiorità promossa dal loro misterioso reggente Tour Master. Tali attacchi avevano però un obbiettivo preciso, ovvero trovare e recuperare i tre Jin più potenti dei Beast, reliquie lasciate da Gaia stessa come chiavi per accedere al suo fantomatico tesoro, il cui valore è ritenuto inestimabile e di importanza vitale. Fortunatamente questi tre Jin rispondono solo agli ordini delle famiglie che governano i villaggi in cui sono stati posti (e da cui poi sono stati depredati), quindi toccherà a Wan della stirpe dei Tiger, a Meimar principessa delle Mermaid e a Bad Mint della tribù dei Bird guidare i sacri robottoni per trovare il tesoro prima dei loro nemici, accompagnati dal fedele Mekka e dalla piccola Yuni, una giovane Human a loro affidata dal professor Password che non condivideva il modo di agire della sua gente.
Opinione by Testu
Dovendo parlare di Ko Century Beast mi tornano alla mente vecchi ricordi, la vecchia sigla Dynit ad esempio, con il giocatore di baseball che introduceva quell'adorabile motivetto contenente scene di tantissimi anime come: Kojiro, Devilman, Hanappe Bazooka, Ken Shiro, Street Fighter, Ranma, Oh Mia Dea e la frase finale ad effetto "stesso pianeta tutto un'altro mondo". Allora questo anime mi piacque moltissimo, anche se visto il mio profondo affetto per una certa opera Takahashiana, Wan mi diede per diverso tempo una brutta impressione, dato che era il primo personaggio all'infuori di Ranma Saotome che sentivo con la voce di Massimiliano Alto. A ripensarci ora mi risulta buffo, anche perchè questo grande doppiatore da allora ha prestato voce a tanti altri personaggi, alcuni dei quali proprio con più identità. Rivedendo a distanza di anni l'anime, pur avendo sviluppato uno occhio più critico, devo dire che il mio parere non è cambiato quasi di una virgola, lo trovo ancora oggi molto bello e altresì sacrificato nel numero delle puntate, una serie OAV di quelle più attuali da 13 puntate sarebbe stata più adatta alle esigenze, anche perchè il cartone in questione si fregia di un messaggio non solo sull'uguaglianza, ma anche sull'ecologia, che però in questo caso trova spazio solo verso la fine della storia e ciò si avverte chiaramente. Vi sono inoltre altri fastidi come, veder riassunta e chiarita la vita di una cerca Human dai capelli rosa in pochi confusionari secondi e l'impossibilità di veder approfondite sia la questione dei Jin risvegliati con diversa difficoltà, sia la vecchia "amicizia" tra Wan e Meimar e le loro famiglie, nonostante le tribù non siano tra loro quelle con maggiore compatibilità. Su questo punto l'anime è pure ambiguo, Wan è della tribù delle tigri e Meimar lo ha presentato in questo modo a Bad Mint, ma in più occasioni il ragazzo sembrerebbe discendere dai più semplici cugini domestici, sia per alcune trappole insidiose che comunque possono essere giustificate per l'indole felina, sia (soprattutto) per la sua avversione per la tribù dei cani e i ricordi d'infanzia di Yuni Password. A parte le orecchie rotonde, non vi sarebbe stato nulla di strano riguardo il suo aspetto, perchè il dna della sua gente sarebbe stato semplicemente prelevato da comunissimi gatti tigrati, come il simpatico Michael di Makoto Kobayashi o gli occidentali Isidoro/Heathcliff di Gearge Gately e il Garfield di Jim Davis. Ma... è meglio sorvolare sui misteri e i dubbi, perchè sappiamo tutti bene che è tradizione che vi siano, e che è impossibile darvi risposta. Riguardo le puntate, se già in altri commenti ho citato che alcuni anime cambiano piccoli particolari nel corso degli episodi, in Ko Century Beast ciò fu ammesso. Dando per buono ciò che si legge, ricordo di aver trovato anni fa un articolo in cui si diceva che l'anime partì prima con tre episodi pilota che poi vennero continuati. Questo è molto probabile, e si può notare nell'innocente riassuntino fatto dai ragazzi nella locanda del quarto episodio e nelle differenze a livello sartoriale apportate ai personaggi sempre da quel punto in poi. Differenze come il colore della casacca di Bad Mint, non più verde ma gialla o nel diverso stile di Bijo e soprattutto di Meimar, che nei primi tre episodi era vestita in maniera molto più logica riguardo le sue esigenze trasformative di tipo sirenesco. Altre piccole variazioni potrebbero essere il leggero aumento di comicità riscontrabile nella puntata delle bacche (la peggiore) o dalla mancanza di veri indici di mortalità, all'infuori di quella mostrata dal professor Password all'inizio. Lungi da me quindi affermare che Ko Century Beast sia una serie priva di difetti, ma penso comunque che sia una serie OAV che pur non esente da ingenuità vale veramente la pena recuperare. Voto 8