Qualidea Code
L'interpretazione della realtà assume delle prospettive di significato completamente differenti nell'indole dell'essere umano e, talvolta, sono così profondamente radicate, da non permettere neanche più la flebile distinzione esistente tra ciò che è effettivamente vero da ciò che è semplice finzione. Un'esperienza simile può sicuramente destabilizzare l'individuo, in quanto è molto difficile poi accettare "l'effettiva realtà delle cose" e dover realizzare che quelli che prima erano considerabili come compagni imprescindibili in realtà sono il nemico da sconfiggere. Ecco perché è importante la componente soggettiva, poiché alcuni riescono, seppur con incredulità, ad accettare il tutto e andare avanti, mentre altri manifestano più difficoltà nel distaccarsi da quella realtà che ha permesso loro di costruirsi un'identità e soprattutto li ha resi serenamente felici.
"Qualidea Code" rappresenta un futuro distopico, all'interno del quale la difesa di alcune cittadine giapponesi viene affidata a un gruppo di liceali, i quali hanno sviluppato dei particolari poteri soprannaturali che utilizzano per neutralizzare e sopprimere la calamità che ha devastato precedentemente la Terra: gli Unknown. La particolarità di questa serie è la mancanza di una specifica figura centrale (protagonista) intorno alla quale si svolgono le vicende, difatti la trama sembra focalizzarsi principalmente su un gruppo di personaggi, i quali hanno ricevuto non solo una discreta caratterizzazione sia narrativa che psicologica, sebbene la serie sia costituita solo da dodici episodi, ma la peculiarità più importante è il loro alto grado di interscambiabilità; in altre parole, i caratteri riescono l'un l'altro a colmare le lacune e i difetti altrui, riuscendo a catturare lo spettatore attraverso una sensazionale alchimia.
Una delle figure più controverse dell'opera è quella che in realtà dovrebbe fungere da protagonista: sto parlando di Ichiya, il quale riesce anche a subire una profonda evoluzione psicologica durante il prosieguo della serie. Essendo sopravvissuto all'attacco degli Unknown solo grazie all'aiuto della sua preziosa amica, Canaria, la ragazza è divenuta come un'ossessione per lui, da proteggere a qualsiasi costo e senza assolutamente tenere conto di tutto il resto che lo circonda. I suoi compagni, però, lo aiutano a comprendere che, per essere considerato come un vero eroe, non può semplicemente limitarsi a salvare una singola persona, ma deve proteggere e aiutare quante più persone possibile, senza mai arrendersi davanti alle prime difficoltà. Un'altra importante maturazione del fantomatico protagonista è quella di aver intuito che a livello individuale non si va da nessuna parte, e dunque per salvare il mondo c'è sempre la necessità di avere qualcuno che ti guarda le spalle e che talvolta deve prendersi le responsabilità dei tuoi errori. Da soli difficilmente si può avanzare, è solo attraverso il confronto e le relazioni che è possibile affrontare qualsiasi problema al meglio.
L'apparato grafico inizialmente è sembrato molto convincente sia nelle fisionomie che nei combattimenti, tuttavia in maniera del tutto clamorosa, col passare degli episodi, la qualità della CGI e delle animazioni è calata inesorabilmente. Una situazione che trova davvero poche giustificazioni, dato che i combattimenti non sembrano poi così male, sebbene la loro matrice fosse abbastanza unidirezionale, cioè scontri prevalentemente centrati contro gli Unknown, dunque spesso anche ripetitivi. Le OST mi sono piaciute e sono state accompagnate da un buon doppiaggio.
Tirando le somme, "Qualidea Code" è un anime che riesce ad essere completo e soddisfacente nell'arco dei dodici episodi, a stupire lo spettatore con degli incredibili capovolgimenti di fronte nella trama e nella discreta caratterizzazione dei caratteri principali dell'opera. Di conseguenza consiglio di visionare l'anime a chi volesse assistere a una storia ben realizzata, pur ricoprendo un arco temporale piuttosto breve; il finale lascia trasparire una flebile speranza per la realizzazione di una seconda stagione. Unica pecca è l'impianto grafico, calante davvero stranamente nella seconda parte e coadiuvato anche probabilmente da dei combattimenti piuttosto ripetitivi in generale.
Il mio voto finale è 7,5.
"Qualidea Code" rappresenta un futuro distopico, all'interno del quale la difesa di alcune cittadine giapponesi viene affidata a un gruppo di liceali, i quali hanno sviluppato dei particolari poteri soprannaturali che utilizzano per neutralizzare e sopprimere la calamità che ha devastato precedentemente la Terra: gli Unknown. La particolarità di questa serie è la mancanza di una specifica figura centrale (protagonista) intorno alla quale si svolgono le vicende, difatti la trama sembra focalizzarsi principalmente su un gruppo di personaggi, i quali hanno ricevuto non solo una discreta caratterizzazione sia narrativa che psicologica, sebbene la serie sia costituita solo da dodici episodi, ma la peculiarità più importante è il loro alto grado di interscambiabilità; in altre parole, i caratteri riescono l'un l'altro a colmare le lacune e i difetti altrui, riuscendo a catturare lo spettatore attraverso una sensazionale alchimia.
Una delle figure più controverse dell'opera è quella che in realtà dovrebbe fungere da protagonista: sto parlando di Ichiya, il quale riesce anche a subire una profonda evoluzione psicologica durante il prosieguo della serie. Essendo sopravvissuto all'attacco degli Unknown solo grazie all'aiuto della sua preziosa amica, Canaria, la ragazza è divenuta come un'ossessione per lui, da proteggere a qualsiasi costo e senza assolutamente tenere conto di tutto il resto che lo circonda. I suoi compagni, però, lo aiutano a comprendere che, per essere considerato come un vero eroe, non può semplicemente limitarsi a salvare una singola persona, ma deve proteggere e aiutare quante più persone possibile, senza mai arrendersi davanti alle prime difficoltà. Un'altra importante maturazione del fantomatico protagonista è quella di aver intuito che a livello individuale non si va da nessuna parte, e dunque per salvare il mondo c'è sempre la necessità di avere qualcuno che ti guarda le spalle e che talvolta deve prendersi le responsabilità dei tuoi errori. Da soli difficilmente si può avanzare, è solo attraverso il confronto e le relazioni che è possibile affrontare qualsiasi problema al meglio.
L'apparato grafico inizialmente è sembrato molto convincente sia nelle fisionomie che nei combattimenti, tuttavia in maniera del tutto clamorosa, col passare degli episodi, la qualità della CGI e delle animazioni è calata inesorabilmente. Una situazione che trova davvero poche giustificazioni, dato che i combattimenti non sembrano poi così male, sebbene la loro matrice fosse abbastanza unidirezionale, cioè scontri prevalentemente centrati contro gli Unknown, dunque spesso anche ripetitivi. Le OST mi sono piaciute e sono state accompagnate da un buon doppiaggio.
Tirando le somme, "Qualidea Code" è un anime che riesce ad essere completo e soddisfacente nell'arco dei dodici episodi, a stupire lo spettatore con degli incredibili capovolgimenti di fronte nella trama e nella discreta caratterizzazione dei caratteri principali dell'opera. Di conseguenza consiglio di visionare l'anime a chi volesse assistere a una storia ben realizzata, pur ricoprendo un arco temporale piuttosto breve; il finale lascia trasparire una flebile speranza per la realizzazione di una seconda stagione. Unica pecca è l'impianto grafico, calante davvero stranamente nella seconda parte e coadiuvato anche probabilmente da dei combattimenti piuttosto ripetitivi in generale.
Il mio voto finale è 7,5.
Apparentemente, "Qualidea Code" è un cartone animato come tanti.
La solita invasione aliena, il solito gruppo di ragazzi dai poteri paranormali che devono difendere la capitale, organizzati in tre scuole fortezza. Il solito inganno per cui i nostri sono intrappolati in qualcosa più grande di loro. Tutto normale, tutto già scritto... invece non è così.
Partendo da elementi già strausati, gli autori sono riusciti a realizzare un'opera originale. In primo luogo le scuole sono tre, una per Tokyo, una per Chiba e una per Kanagawa, ciascuna specializzata in un particolare tipo di poteri e di combattimenti, il tutto coordinato da due ufficiali dell'esercito che fanno da genitori. Ogni scuola ha le figure fondamentali del presidente del comitato studentesco, che ha la funzione di generale, e del suo secondo. E già qui si vede l'originalità, poichè tutti questi personaggi sembrano già visti, con Tokyo e il suo capo belloccio, fortissimo eroe che vuol fare tutto da solo, in perenne lotta col nemico-amico, secondo di Chiba, che è uno 'scarsone' e con poco cervello. Specularmente, la prima di Chiba è una ragazza fortissima, mentre la seconda di Tokyo è una bionda bellissima e svampita. A completare, Kanagawa, con la prima che è una bimbetta fortissima ma infantile... è la sorella maggiore della Ruri di "Nadesico" o minore della Rin di "Fate/Stay Night"? Difficile dirlo, e la sua assistente, nonché amica, sembra la Liliana di "Campione". A completare il tutto abbiamo la terza di Kanagawa, occhialuta inutile e timida, ma che... Anche il fatto di vivere in un mondo irreale, molto diverso da ciò che sembra, come in "Raxhephon" e "Matrix", nonché il tema parodistico introdotto negli ultimi episodi che fanno il verso a "Neon Genesis Evangelion", a Misato Katsuragi e alla Yamato non sembrano motivo di tanta originalità.
Eppure, proseguendo con la storia, non si può non notarne l'originalità e la profondità, come nessuno sia ciò che sembri e tutti siano più ricchi. Ma anche i temi trattati sono davvero tantissimi, dai più seri, come il lutto e la morte, cosa sia realmente un essere umano o l'amore genitoriale, come si possa dialogare con altre culture, ai più frivoli, come la parodia di celebri serie. Tutto sta in piedi, ben sviluppato, tanto da risultare impressionante come si sia riusciti a mettere tutto in dodici episodi.
La grafica è buona, ma non eccellente, buona la colonna sonora, sufficienti le sigle. Da dieci e lode la regia.
In conclusione, "Qualidea Code" (ma qual è il senso di questo titolo?) risulta essere un vero gioiello dell'anno 2016 che merita davvero un bell'otto.
La solita invasione aliena, il solito gruppo di ragazzi dai poteri paranormali che devono difendere la capitale, organizzati in tre scuole fortezza. Il solito inganno per cui i nostri sono intrappolati in qualcosa più grande di loro. Tutto normale, tutto già scritto... invece non è così.
Partendo da elementi già strausati, gli autori sono riusciti a realizzare un'opera originale. In primo luogo le scuole sono tre, una per Tokyo, una per Chiba e una per Kanagawa, ciascuna specializzata in un particolare tipo di poteri e di combattimenti, il tutto coordinato da due ufficiali dell'esercito che fanno da genitori. Ogni scuola ha le figure fondamentali del presidente del comitato studentesco, che ha la funzione di generale, e del suo secondo. E già qui si vede l'originalità, poichè tutti questi personaggi sembrano già visti, con Tokyo e il suo capo belloccio, fortissimo eroe che vuol fare tutto da solo, in perenne lotta col nemico-amico, secondo di Chiba, che è uno 'scarsone' e con poco cervello. Specularmente, la prima di Chiba è una ragazza fortissima, mentre la seconda di Tokyo è una bionda bellissima e svampita. A completare, Kanagawa, con la prima che è una bimbetta fortissima ma infantile... è la sorella maggiore della Ruri di "Nadesico" o minore della Rin di "Fate/Stay Night"? Difficile dirlo, e la sua assistente, nonché amica, sembra la Liliana di "Campione". A completare il tutto abbiamo la terza di Kanagawa, occhialuta inutile e timida, ma che... Anche il fatto di vivere in un mondo irreale, molto diverso da ciò che sembra, come in "Raxhephon" e "Matrix", nonché il tema parodistico introdotto negli ultimi episodi che fanno il verso a "Neon Genesis Evangelion", a Misato Katsuragi e alla Yamato non sembrano motivo di tanta originalità.
Eppure, proseguendo con la storia, non si può non notarne l'originalità e la profondità, come nessuno sia ciò che sembri e tutti siano più ricchi. Ma anche i temi trattati sono davvero tantissimi, dai più seri, come il lutto e la morte, cosa sia realmente un essere umano o l'amore genitoriale, come si possa dialogare con altre culture, ai più frivoli, come la parodia di celebri serie. Tutto sta in piedi, ben sviluppato, tanto da risultare impressionante come si sia riusciti a mettere tutto in dodici episodi.
La grafica è buona, ma non eccellente, buona la colonna sonora, sufficienti le sigle. Da dieci e lode la regia.
In conclusione, "Qualidea Code" (ma qual è il senso di questo titolo?) risulta essere un vero gioiello dell'anno 2016 che merita davvero un bell'otto.