Megami Kouhosei OVA
Dunque, Candidate for Goddes, solo l'OAV, è difficile da valutare, praticamente non è visionabile senza le 12 puntate della serie a monte e anche con quella ci si chiede: e quindi?
<b>Attenzione! Spoiler!</b>
L'OAV è una sorta di sunto di quello che è successo nella serie a Rei (Zero) e co., come candidati piloti e come invece erano i candidati piloti precedenti che poi sono diventati gli effettivi, che nella serie sono in via di sostituzioni per i motivi lì spiegati, che portano i piloti al "logorio". Dai loro occhi si guarda come è cambiato il punto di vista, e a farla da padrone nel lato osservazionale sono solo due: Garu ed Ernest, e per essere più precisi il vero osservatore è quest'ultimo che ogni tanto dà abbastanza spazio a Garu da farci vedere l'opinione di quest'ultimo.
Ernest ha la telepatia empatica come EX (potere peculiare dei piloti e dei candidati tali), quindi seguiamo il suo dramma di candidato che evita il contatto fisico e i rapporti stretti con le persone per non leggere frotte di menti e a sua volta viene evitato per tale ragione. Spicca invece Garu, che insegue la sua amicizia e lo sprona a volere diventare pilota di Goddess a tutti i costi, incurante delle ferite dell'animo che il suo EX può portargli con questo ruolo.
Capiamo il perché Garu abbia dovuto diventare pilota a tutti i costi, a causa di un EX devastante di cui rischia di perdere il controllo, cosa che invece il logorio da pilotaggio Goddess terrebbe a bada e diciamo che questo breve OAV ci permette di capire con più dettali perché Ernest si suicida per impedire a Garu di sbroccare nell'ultima battaglia cui prende parte.
<b>Fine spoiler</b>
Il comparto tecnico è ai livelli della serie, disegni puliti, non eccelsi, carinissimo il mecha design delle goddess, che non sono bambolone ma sembrano managuerrieri con un volto e dei tratti femminili, sono ben corazzate e pratiche per il combattimento.
Le musiche non sono niente di che, e come la serie c'è la raccapricciante sigla d’inizio che sembra una pubblicità sulle crociere a basso costo.
Do sette perché l'analisi dei personaggi, almeno dei due piloti uscenti, è seguita bene e aiuta molto a capire la serie e i loro punti di vista, ma per il resto l’OAV è come una puntata, non ha molto di più da offrire. Lo consiglio a chi ha visto la serie ed è rimasto con gli "E adesso? E quindi?", ma avviso che non toglie nessuno dei 12000 dubbi amletici sorti nel corso della breve prima serie, quindi si prende 7 con le stesse motivazioni per cui ho dato 7 alla serie, ma qui urge una seconda o si resta appesi al niente.
<b>Attenzione! Spoiler!</b>
L'OAV è una sorta di sunto di quello che è successo nella serie a Rei (Zero) e co., come candidati piloti e come invece erano i candidati piloti precedenti che poi sono diventati gli effettivi, che nella serie sono in via di sostituzioni per i motivi lì spiegati, che portano i piloti al "logorio". Dai loro occhi si guarda come è cambiato il punto di vista, e a farla da padrone nel lato osservazionale sono solo due: Garu ed Ernest, e per essere più precisi il vero osservatore è quest'ultimo che ogni tanto dà abbastanza spazio a Garu da farci vedere l'opinione di quest'ultimo.
Ernest ha la telepatia empatica come EX (potere peculiare dei piloti e dei candidati tali), quindi seguiamo il suo dramma di candidato che evita il contatto fisico e i rapporti stretti con le persone per non leggere frotte di menti e a sua volta viene evitato per tale ragione. Spicca invece Garu, che insegue la sua amicizia e lo sprona a volere diventare pilota di Goddess a tutti i costi, incurante delle ferite dell'animo che il suo EX può portargli con questo ruolo.
Capiamo il perché Garu abbia dovuto diventare pilota a tutti i costi, a causa di un EX devastante di cui rischia di perdere il controllo, cosa che invece il logorio da pilotaggio Goddess terrebbe a bada e diciamo che questo breve OAV ci permette di capire con più dettali perché Ernest si suicida per impedire a Garu di sbroccare nell'ultima battaglia cui prende parte.
<b>Fine spoiler</b>
Il comparto tecnico è ai livelli della serie, disegni puliti, non eccelsi, carinissimo il mecha design delle goddess, che non sono bambolone ma sembrano managuerrieri con un volto e dei tratti femminili, sono ben corazzate e pratiche per il combattimento.
Le musiche non sono niente di che, e come la serie c'è la raccapricciante sigla d’inizio che sembra una pubblicità sulle crociere a basso costo.
Do sette perché l'analisi dei personaggi, almeno dei due piloti uscenti, è seguita bene e aiuta molto a capire la serie e i loro punti di vista, ma per il resto l’OAV è come una puntata, non ha molto di più da offrire. Lo consiglio a chi ha visto la serie ed è rimasto con gli "E adesso? E quindi?", ma avviso che non toglie nessuno dei 12000 dubbi amletici sorti nel corso della breve prima serie, quindi si prende 7 con le stesse motivazioni per cui ho dato 7 alla serie, ma qui urge una seconda o si resta appesi al niente.