To Be Hero
Un progettatore di cessi, Ossan, che conduce una vita dissoluta, si ritrova risucchiato da un water mentre tira lo sciacquone. Nel sottosuolo, incontrato uno strano personaggio, gli vengono conferiti superpoteri, ma gli viene anche cambiata fisionomia, infatti diventa un ciccione brutto e dalla voce sgraziata. Sarà suo compito sventare una minaccia aliena.
Un anime demenziale, rozzo, con continui riferimenti sessuali espliciti e disegni elementari. Essenziale è anche la grafica, elemento sul quale si potrebbe soprassedere, dato il genere, ma i contenuti non sono purtroppo così interessanti ed esilaranti come dovrebbero. In poche parole, non fa poi così ridere, e a volte risulta troppo pesante e ripetitivo.
Insomma, un anime non adatto a giovanissimi, con un'idea sì originale, ma su cui si doveva lavorare di più e con più attenzione. Consigliato solo agli amanti del genere.
Un anime demenziale, rozzo, con continui riferimenti sessuali espliciti e disegni elementari. Essenziale è anche la grafica, elemento sul quale si potrebbe soprassedere, dato il genere, ma i contenuti non sono purtroppo così interessanti ed esilaranti come dovrebbero. In poche parole, non fa poi così ridere, e a volte risulta troppo pesante e ripetitivo.
Insomma, un anime non adatto a giovanissimi, con un'idea sì originale, ma su cui si doveva lavorare di più e con più attenzione. Consigliato solo agli amanti del genere.
Avere una buona idea a volte non basta per realizzare "qualcosa" che sia perlomeno decente, e questa serie di corti ne è la prova: la trama è stata sviluppata in modo pessimo, risulta a tratti noiosa e, per quanto "demenziale" possa essere l'intera vicenda, non riesce a strappare un sorriso il più delle volte. Tuttavia l'opera va apprezzata per quello che è, ha uno stile tutto suo e molto particolare, e l'unica lancia che spezzerei a favore di questo lavoro d'animazione riguarda il finale, un po' scontato ma abbastanza realistico da regalare un'emozione.
Tirando le somme, è una serie guardabile ma non così imperdibile, sta anche a voi giudicare, darci uno sguardo non costa nulla.
Tirando le somme, è una serie guardabile ma non così imperdibile, sta anche a voi giudicare, darci uno sguardo non costa nulla.
Che bella perla questa produzione sino-nipponica del 2016. Interessato meramente all'aspetto nonsense e copro-ironico in cui la serie pensavo sarebbe stata intagliata, affascinato dallo stile veloce à la "Trava/Dead Leaves", mi sono subito ricreduto, osservando come gli autori siano stati capaci di delineare i personaggi e come siano stati capaci di sviscerarli pian piano. Storia nella storia, il finale ho letto esser stato leggermente velocizzato nella versione giapponese, ma è comunque ben comprensibile e di certo positivo. Rendere il tutto non solo una bagatella artistica, ma anche una interessante riflessione (autobiografica, a quanto pare) sul rapporto post-moderno tra genitore e figli, ha dato a quest'opera un tocco in più.
Altamente apprezzato. Un peccato che, essendosi oramai la storia chiusa, avere una seconda serie sia impossibile e comunque troppo azzardato.
Altamente apprezzato. Un peccato che, essendosi oramai la storia chiusa, avere una seconda serie sia impossibile e comunque troppo azzardato.