One Piece - La spada delle sette stelle
"La spada delle sette stelle" è il quinto film realizzato tratto dalla serie "One Piece", prodotto nel 2004, che si colloca cronologicamente dopo i fatti di Alabasta e dell'isola di Jaya.
La trama si concentra sull'Isola di Aska, dove vige una maledizione riguardo la spada delle sette stelle che, se risvegliata, è in grado di dare incredibili poteri tali da creare caos e confusione nel mondo. Secondo la leggenda, ogni cento anni la luna diventa rossa e da essa la spada assorbe potere, ma gli antichi dell'isola tramandano di generazione in generazione le gemme sferiche che hanno il compito di impedire alla spada di sottrarre energia alla luna rossa. Purtroppo questa protezione viene violata a causa di un giovane che usa la spada per proteggere sua sorella dall'attacco di pirati, ma finisce col diventare un fantoccio della spada; questo ragazzo di nome Saga non è altro che un amico d'infanzia di Zoro, e ben presto le strade dei due si incroceranno ancora.
Questo film si rende molto interessante per via della trama ben curata, e inizialmente si viene coinvolti nella vicenda positivamente, grazie anche a uno sviluppo piuttosto fluido; inoltre, azione e divertimento non mancano in questo film, tuttavia vi sono troppe scene dedicate a dialoghi o momenti di svago che mangiano minuti e rendono la visione un po' noiosa. I personaggi sono molto interessanti e ho apprezzato l'introduzione di Saga, amico d'infanzia di Zoro, che rende più interessante la sua posizione in questa vicenda, così da renderlo un'ottima carta da giocare, in grado di rendere il finale molto più avvincente del previsto.
Il comparto tecnico è sempre lo stesso della serie animata in quegli anni, quindi nulla da aggiungere.
Consiglio la visione di questo film abbastanza piacevole, ma, se cercate miglior intrattenimento, sfogliate la lista dei film e troverete altri titoli più interessanti.
Voto finale: 6
La trama si concentra sull'Isola di Aska, dove vige una maledizione riguardo la spada delle sette stelle che, se risvegliata, è in grado di dare incredibili poteri tali da creare caos e confusione nel mondo. Secondo la leggenda, ogni cento anni la luna diventa rossa e da essa la spada assorbe potere, ma gli antichi dell'isola tramandano di generazione in generazione le gemme sferiche che hanno il compito di impedire alla spada di sottrarre energia alla luna rossa. Purtroppo questa protezione viene violata a causa di un giovane che usa la spada per proteggere sua sorella dall'attacco di pirati, ma finisce col diventare un fantoccio della spada; questo ragazzo di nome Saga non è altro che un amico d'infanzia di Zoro, e ben presto le strade dei due si incroceranno ancora.
Questo film si rende molto interessante per via della trama ben curata, e inizialmente si viene coinvolti nella vicenda positivamente, grazie anche a uno sviluppo piuttosto fluido; inoltre, azione e divertimento non mancano in questo film, tuttavia vi sono troppe scene dedicate a dialoghi o momenti di svago che mangiano minuti e rendono la visione un po' noiosa. I personaggi sono molto interessanti e ho apprezzato l'introduzione di Saga, amico d'infanzia di Zoro, che rende più interessante la sua posizione in questa vicenda, così da renderlo un'ottima carta da giocare, in grado di rendere il finale molto più avvincente del previsto.
Il comparto tecnico è sempre lo stesso della serie animata in quegli anni, quindi nulla da aggiungere.
Consiglio la visione di questo film abbastanza piacevole, ma, se cercate miglior intrattenimento, sfogliate la lista dei film e troverete altri titoli più interessanti.
Voto finale: 6
One piece" la spada delle sette stelle" è il quinto film dedicato alla serie di Eiichiro oda.
Il protagonista di questo movie è Roronoa Zoro che insieme alla ciurma approda su un'isola, dove vive il suo vecchio amico e rivale, Saga. Saga è posseduto dal potere della spada delle sette stelle che lo ha fatto diventare malvagio, sarà così Zoro a farlo tornare la persona di un tempo.
Anche questo film, come gli altri è molto avventuroso e non annoia mai. Le caratteristiche principali di un anime come One piece sono il disegno, l'ambientazione e i combattimenti. I disegni sono belli e puliti, anche se ho trovato quelli del film precedente un pò più curati. I combattimenti, man mano che aumenta il numero dei film, diventano sempre più lunghi, però non troppo, ed è proprio così che dovrebbero essere. Secondo me questo film se lo merita assolutamente un nove pieno per tutte le caratteristiche che ho elencato che ritengo le più importanti.
Il protagonista di questo movie è Roronoa Zoro che insieme alla ciurma approda su un'isola, dove vive il suo vecchio amico e rivale, Saga. Saga è posseduto dal potere della spada delle sette stelle che lo ha fatto diventare malvagio, sarà così Zoro a farlo tornare la persona di un tempo.
Anche questo film, come gli altri è molto avventuroso e non annoia mai. Le caratteristiche principali di un anime come One piece sono il disegno, l'ambientazione e i combattimenti. I disegni sono belli e puliti, anche se ho trovato quelli del film precedente un pò più curati. I combattimenti, man mano che aumenta il numero dei film, diventano sempre più lunghi, però non troppo, ed è proprio così che dovrebbero essere. Secondo me questo film se lo merita assolutamente un nove pieno per tutte le caratteristiche che ho elencato che ritengo le più importanti.
"La spada delle sette stelle" è un altro ennesimo film dedicato a "One Piece", esattamente il numero 5.
Ripropongo brevemente il mio pensiero sugli OAV delle serie TV: credo siano totalmente inutili se non apportano niente di significativo alla già presente serie TV, e non mi riferisco solo a "One Piece", manga/anime di cui sono fan.
Partiamo con il titolo, ovviamente cambiato per la versione italiana, dato che l'originale "La maledizione della spada sacra" non si sa per quale motivo è stato ritenuto non adatto, e quindi modificato in un "La spada delle sette stelle", che seppur non è male come titolo, niente c'entra con quello originale. La versione italiana - quella che ho visto io - riesce anche nell'impresa di regalarci degli orrori riguardanti il doppiaggio: Crocodile ci viene presentato come il capo della flotta dei sette, cosa ridicola all'inverosimile per un conoscitore dell'opera, e inoltre i nostri amatissimi Berry, dopo essere stati chiamati Danari in tutte (o quasi) le versioni italiane, qua diventano Dollari.
Detto questo, solo per sottolineare come si riesca a cambiare e storpiare qualsiasi cosa nel nostro bel paese. Passiamo alla trama: la ciurma si trova in un'isola dove un ex amico di Zoro vuole diventare invincibile utilizzando i poteri di una sacra spada.
La storia è banale e scontata, l'animazione e i disegni nella norma (di pari passo con la serie, intendo), ma almeno c'è una cosa di diverso rispetto al solito: il protagonista. Stavolta sarà Zoro che si occuperà del super cattivo, Rufy non sarà il salvatore di tutti, come succede in serie TV e OAV. Questo è l'unico pregio, a mio avviso, che si può riscontrare.
Consigliato, rigorosamente in versione originale con sottotitoli, solo ai fan di "One Piece" e soprattutto a quelli di Zoro, i restanti possono tranquillamente farne a meno, guardandolo sprecherebbero solamente un'ora e mezza del loro tempo libero.
Ripropongo brevemente il mio pensiero sugli OAV delle serie TV: credo siano totalmente inutili se non apportano niente di significativo alla già presente serie TV, e non mi riferisco solo a "One Piece", manga/anime di cui sono fan.
Partiamo con il titolo, ovviamente cambiato per la versione italiana, dato che l'originale "La maledizione della spada sacra" non si sa per quale motivo è stato ritenuto non adatto, e quindi modificato in un "La spada delle sette stelle", che seppur non è male come titolo, niente c'entra con quello originale. La versione italiana - quella che ho visto io - riesce anche nell'impresa di regalarci degli orrori riguardanti il doppiaggio: Crocodile ci viene presentato come il capo della flotta dei sette, cosa ridicola all'inverosimile per un conoscitore dell'opera, e inoltre i nostri amatissimi Berry, dopo essere stati chiamati Danari in tutte (o quasi) le versioni italiane, qua diventano Dollari.
Detto questo, solo per sottolineare come si riesca a cambiare e storpiare qualsiasi cosa nel nostro bel paese. Passiamo alla trama: la ciurma si trova in un'isola dove un ex amico di Zoro vuole diventare invincibile utilizzando i poteri di una sacra spada.
La storia è banale e scontata, l'animazione e i disegni nella norma (di pari passo con la serie, intendo), ma almeno c'è una cosa di diverso rispetto al solito: il protagonista. Stavolta sarà Zoro che si occuperà del super cattivo, Rufy non sarà il salvatore di tutti, come succede in serie TV e OAV. Questo è l'unico pregio, a mio avviso, che si può riscontrare.
Consigliato, rigorosamente in versione originale con sottotitoli, solo ai fan di "One Piece" e soprattutto a quelli di Zoro, i restanti possono tranquillamente farne a meno, guardandolo sprecherebbero solamente un'ora e mezza del loro tempo libero.
Rufy Cappello di Paglia e la sua ciurma sono in viaggio per i sette mari, fino a quando arriveranno a fare scalo su un'isola dall'aspetto tropicale, che riserverà loro e soprattutto al nostro spadaccino preferito parecchi problemi. Venuti a conoscenza che sull'isola stessa è custodita da molto tempo la <i>Spada delle Sette Stelle</i>, arma molto potente ma che contiene dentro di sé un'antica maledizione che riesce a dominare e influenzare l'animo umano, fino a impossessarsene completamente e, quindi, a dominarlo in modo totale senza lasciare alcuna via di scampo.
Questo quinto film ha come figura di riferimento il nostro Roronoa Zoro, che approdato su quest'isola ritroverà un suo vecchio amico, rivale e compagno di avventure in passato. Saga, il suddetto amico, è ormai stato soggiogato dal potere della Spada delle Sette Stelle e il suo influsso negativo non farà che aumentare nel corso degli eventi.
In nome dell'amicizia Zoro deciderà di aiutare Saga, facendo sì che torni a essere la persona che era un tempo: l'amico che ha lasciato tanti anni prima con una promessa ben precisa.
Come ho già fatto presente, in questo quinto film l'attenzione si centra principalmente attorno al personaggio di Zoro, lasciando relativamente in disparte il resto della ciurma, a esclusione di Rufy, che avrà come sempre un ruolo molto importante durante lo scontro finale.
Questo film è un buon prodotto: l'avventura c'è e si respira, ma la trama è veramente poco originale anche per quanto concerne il suo sviluppo.
Se tralasciamo l'innovazione mancante, allora potremo goderci pienamente questo quinto film di "One Piece", dove è Zoro il protagonista che combatte per salvare l'animo di un suo caro amico dall'oscurità.
Chi è fan di "One Piece" sicuramente non rimarrà deluso da questo film, ma chi, come me, è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo forse potrebbe annoiarsi, poiché non c'è originalità in questo film. La storia della spada maledetta che si impossessa dell'anima altrui è un elemento abusato in romanzi, film e quant'altro. Perciò non si può affermare che qui brilli l'originalità, ma viene dato più spazio all'avventura, all'azione e, per finire, anche ai sentimentalismi.
Questo quinto film ha come figura di riferimento il nostro Roronoa Zoro, che approdato su quest'isola ritroverà un suo vecchio amico, rivale e compagno di avventure in passato. Saga, il suddetto amico, è ormai stato soggiogato dal potere della Spada delle Sette Stelle e il suo influsso negativo non farà che aumentare nel corso degli eventi.
In nome dell'amicizia Zoro deciderà di aiutare Saga, facendo sì che torni a essere la persona che era un tempo: l'amico che ha lasciato tanti anni prima con una promessa ben precisa.
Come ho già fatto presente, in questo quinto film l'attenzione si centra principalmente attorno al personaggio di Zoro, lasciando relativamente in disparte il resto della ciurma, a esclusione di Rufy, che avrà come sempre un ruolo molto importante durante lo scontro finale.
Questo film è un buon prodotto: l'avventura c'è e si respira, ma la trama è veramente poco originale anche per quanto concerne il suo sviluppo.
Se tralasciamo l'innovazione mancante, allora potremo goderci pienamente questo quinto film di "One Piece", dove è Zoro il protagonista che combatte per salvare l'animo di un suo caro amico dall'oscurità.
Chi è fan di "One Piece" sicuramente non rimarrà deluso da questo film, ma chi, come me, è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo forse potrebbe annoiarsi, poiché non c'è originalità in questo film. La storia della spada maledetta che si impossessa dell'anima altrui è un elemento abusato in romanzi, film e quant'altro. Perciò non si può affermare che qui brilli l'originalità, ma viene dato più spazio all'avventura, all'azione e, per finire, anche ai sentimentalismi.
Rufy Cappello di Paglia e la sua ciurma continuano il loro viaggio per i sette mari arrivando così a fare scalo su una ridente isola dall'aspetto tropicale. Qui apprendono che sull'isola stessa si trova custodita da molto tempo la Spada delle Sette Stelle, un arma che sì parrebbe essere molto antica, potente e dal grande valore, ma anche circondata da una antica maledizione.
Mentre Rufy e gli altri vanno a cercare informazioni sulla spada, Zoro rimane a bordo ma riceve un “invito” ad andare sull'isola. Qui ritroverà Saga, suo vecchio amico e rivale un tempo compagno di avventure che ora vive sull'isola. Saga, a seguito di alcuni eventi, è caduto sotto l'influsso della spada malefica ed è preso da manie di conquista e distruzione. Zoro, in nome della vecchia amicizia, decide di aiutarlo anche a costo di andare contro ai suoi compagni di viaggio.
L'influsso e il potere della spada divengono sempre più forti e la situazione rischia di precipitare. Cosa faranno Zoro, Rufy e gli altri per salvare la situazione?
Siamo al quinto film cinematografico per l'epopea di One Piece.
Come ci si potrebbe aspettare da quanto visto nei film precedenti e considerando il prodotto nella sua tipologia (un film per il cinema di un grande shonen) non ci sono molte variazioni sul tema: il film in un certo senso può essere paragonato a una delle saghe che nell'anime riempiono i vuoti tra le parti della storia trattate dal manga (i cosiddetti filler). Non per questo però viene fuori un lavoro che suscita delle impressioni negative.
Rispetto ai precedenti film, che mantenevano una coralità abbastanza equilibrata fra i personaggi, in questo l'attenzione è incentrata maggiormente sullo spadaccino Zoro e ciò è un bene perché, oltre ad essere uno dei personaggi più amati di One Piece, è una figura dall'indubbia forza e carisma che di riflesso vanno anche ad arricchire il film nel suo insieme.
La storia poi si mantiene avvincente e con un buon ritmo per culminare in un accanito scontro finale con Zoro e Rufy assoluti protagonisti.
<I>La Spada delle Sette Stelle</I> si rivela dunque un buon film d'avventura, uno dei migliori fra quelli usciti anche nel nostro paese relativamente all’epopea di One Piece. I fan della serie, e non solo, non resteranno di certo delusi.
Curiosità: questo film è anche l'ultimo che vede Luigi Rosa a dare la voce a Rufy prima dell'avvicendamento con l’attuale doppiatore Renato Novara.
Mentre Rufy e gli altri vanno a cercare informazioni sulla spada, Zoro rimane a bordo ma riceve un “invito” ad andare sull'isola. Qui ritroverà Saga, suo vecchio amico e rivale un tempo compagno di avventure che ora vive sull'isola. Saga, a seguito di alcuni eventi, è caduto sotto l'influsso della spada malefica ed è preso da manie di conquista e distruzione. Zoro, in nome della vecchia amicizia, decide di aiutarlo anche a costo di andare contro ai suoi compagni di viaggio.
L'influsso e il potere della spada divengono sempre più forti e la situazione rischia di precipitare. Cosa faranno Zoro, Rufy e gli altri per salvare la situazione?
Siamo al quinto film cinematografico per l'epopea di One Piece.
Come ci si potrebbe aspettare da quanto visto nei film precedenti e considerando il prodotto nella sua tipologia (un film per il cinema di un grande shonen) non ci sono molte variazioni sul tema: il film in un certo senso può essere paragonato a una delle saghe che nell'anime riempiono i vuoti tra le parti della storia trattate dal manga (i cosiddetti filler). Non per questo però viene fuori un lavoro che suscita delle impressioni negative.
Rispetto ai precedenti film, che mantenevano una coralità abbastanza equilibrata fra i personaggi, in questo l'attenzione è incentrata maggiormente sullo spadaccino Zoro e ciò è un bene perché, oltre ad essere uno dei personaggi più amati di One Piece, è una figura dall'indubbia forza e carisma che di riflesso vanno anche ad arricchire il film nel suo insieme.
La storia poi si mantiene avvincente e con un buon ritmo per culminare in un accanito scontro finale con Zoro e Rufy assoluti protagonisti.
<I>La Spada delle Sette Stelle</I> si rivela dunque un buon film d'avventura, uno dei migliori fra quelli usciti anche nel nostro paese relativamente all’epopea di One Piece. I fan della serie, e non solo, non resteranno di certo delusi.
Curiosità: questo film è anche l'ultimo che vede Luigi Rosa a dare la voce a Rufy prima dell'avvicendamento con l’attuale doppiatore Renato Novara.