Ippatsu Kanta-kun - Il fichissimo del baseball

"Il fichissimo del baseball" è il colorito titolo con cui è stata trasmessa in Italia questa serie. Tra gli anime sullo sport del diamante giunti nel nostro Paese, si tratta probabilmente di quello in cui l'aspetto umoristico è più accentuato, sullo stile di "Gigi la trottola", per intenderci.
Il giovane Kanta, orfano di padre in una numerosa famiglia retta con pugno di ferro dalla madre, organizza assieme ai fratelli (ben sette!) una squadra di baseball, lo sport per il quale il suo genitore era molto dotato. La madre dapprima disapprova, poi, grazie all'entusiasmo della sua prole, si lascia trascinare al punto di diventarne l'allenatrice.
L'aspetto tecnico dell'animazione è nella media degli anni '70. Certo, chi si avvicina a questa serie non deve cercare l'agonismo esasperato tipico di "Tommy la stella dei Giants", i problemi adolescenziali ed esistenziali di "Prendi il mondo e vai" o gli eccezionali gesti atletici di "Voglia di vittoria", ma deve pensare a passare una mezz'oretta piacevole, senza troppi pensieri. La sigla italiana dei Cavalieri del Re non si dimentica facilmente; tuttavia, come molte sigle del periodo, contiene dei concetti che spesso non corrispondono a quanto si vede nella serie, in particolare nei versi (rivolti al protagonista) come "Non sbagli mai" o, a maggior ragione, "Le ragazzine che t'inseguono/impazziscono per te".