Futatsu no Spica

Ci troviamo davanti ad un titolo diverso dai più, a cui vi potreste essere avvicinati come amanti della fantascienza e dello spazio, visto che parla di un gruppo di ragazzi che intende diventare astronauti, ma che in realtà si concentra soprattutto sul tema dell'amicizia, con un paio di aspetti un po' fuori dagli schemi. Il primo è l'ambientazione, che prende spunto da un disastro che ha causato un grandissima quantità di vittime nella cittadina della protagonista e che riguarda il primo tentativo giapponese di lanciare in orbita un missile con equipaggio umano. Il secondo invece ha a che fare con il soprannaturale, visto che uno dei personaggi è un fantasma e che non sarà, tra l'altro, l'unico che vedremo nei 20 episodi che compongono la serie.
Senza perdermi in troppi dettagli, Twin Spica focalizza la sua attenzione in particolare su un personaggio, una bambina che ha perso la madre nel disastro di cui sopra. Nonostante tutto, già da piccola, matura il sogno di diventare una "guidatrice di missili" per portare il padre e l'amico Lion-San in giro per le stelle. Su questo ingenuo sogno costruisce con determinazione il suo futuro, supportata dal suo migliore amico, un fantasma di nome Lion-san. In questo modo riesce a farsi forza durante quella che è sicuramente un'infanzia difficile, in cui non solo deve sopperire all'assenza della madre, ma di un padre che è costretto a lavorare duramente e pertanto non può fare sentire come vorrebbe la sua presenza al fianco della figlia. Tutti, in qualche modo, nel suo paese sono incrociati alla tragedia accaduta, e sia Lion-san che il padre non fanno eccezione a questa regola. Il tema dello spazio pertanto non risulta accessorio, ma è onnipresente, solo che è preso in un modo inaspettato, focalizzando l'attenzione sul lato umano, sulle conseguenze che ha avuto per gli abitanti di questa cittadina il sogno di conquistare lo spazio e che effetti tuttora ha sulla vita dei protagonisti. Il tutto è visto in modo neutro, senza particolari sbilanciamenti, se è vero che ha portato morte e disperazione in molte famiglie, da anche speranze e voglia di sognare a tante altre persone. Fatto sta che la nostra protagonista, accompagnata da un amico di infanzia, questa volta in carne ed ossa, entrerà nella scuola spaziale e lì conoscerà altri ragazzi che condividono, a modo loro, lo stesso sogno. I cinque faranno amicizia, cresceranno e matureranno, iniziando a cercarsi l'un altro e capendo che, alla fine, ancora più importante del sogno in se, è avere qualcuno con cui condividerlo.

Come ho già accennato, Twin Spica è soprattutto una storia di amicizia, in cui viene mostrata la latente solitudine che affligge ogni persona e come possa essere mitigata condividendo il proprio tempo con altri, nonostante le difficoltà e gli imprevisti. Sebbene offra una realizzazione tecnica di medio livello e un character design non particolarmente appariscente o accattivante, pone molta cura nel proporre una sceneggiatura interessante e ben strutturata. A tratti gli eventi sembrano forse procedere un po' troppo lentamente, ma la narrazione non si dimostra mai pesante o noiosa. Belle le musiche, promossa la caratterizzazione psicologica dei personaggi e ottimi alcuni spunti di riflessione. Discreta la fine, sembra giungere in modo un po' troppo repentino, forse avrebbe avuto bisogno di un altro paio di episodi in più visto che alcuni aspetti non li ritengo sufficientemente chiariti.

Nel complesso è una serie TV che consiglio.

Anime dal tocco delicato, è una favola sull'amicizia e sui sogni che sa incantare come una melodia d'arpa trasporata dal vento...
Asumi è una ragazza allegra e sensibile, che coltiva un sogno nato da un evento particolare.
Quando era appena alle elementari, sua madre è prematuramente morta, relegata nel letto di un ospedale da anni a causa della caduta di un razzo spaziale nella sua città, in parte rasa al suolo dalle fiamme. Cresciuta vedendola sempre sola in una piccola stanza, Asumi decide di seppellire le ceneri della madre in cima al promontorio che sovrasta la città, con vista sul mare, e nel suo intento conosce uno strano essere che dice di essere un fantasma, ma lei vede solo un bizzarro ragazzo con in testa una grossa maschera di leone e guanti e scarponi da astronauta. Un oscuro legame sembra esserci tra il destino della bambina, la morte della madre e il fantasma, che riesce in soli due giorni a far nascere in lei il desiderio di diventare un'astronauta.
La storia è semplice e lineare, ma riesce a far breccia nel cuore sin dalla prima puntata.
I colori, le musiche, il character design tondeggiante che mi ricorda la heidi di miyazaki, l'attenzione con cui vengono trattati i sentimenti e i sogni, fa di questo cartone un piccolo, prezioso gioiello d'artigianato.
Lo consiglio a tutti quelli che sanno ancora sognare

Una serie di quelle che mi piacciono davvero, capace di coinvolgere, far sorridere, commuovere e tanto altro ancora. Racconta di sogni ed amicizia e lo fa con tono pacato ma molto caloroso, accogliente. Tecnicamente soddisfaciente (non gli servono animazioni iper fluide o affetti speciali particolari), mentre il char-des è secondo me particolarmente azzaccato alla serie. Buone musiche, molto bele le due sigle. Potrebbe non piacere a chi preferisce serie con molta azione, ma io la consiglio comunque a tutti ;)

Una serie dolce sull'amicizia e sui sogni.
Primi episodi molto interessanti e piacevoli; da un certo punto però il ritmo della narrazione diventa piuttosto lento, rendendo pesante la visione. Decisamente sconsigliato a chi cerca solo azione, mostri, squartamenti e affini =)