Desert Punk
Parliamoci chiaro, non è un anime da 10, ma la mia valutazione vuole semplicemente alzare una valutazione, secondo me, ingiustamente bassa. Non è un capolavoro, ma è un anime molto divertente e fatto bene, ben scritto e diretto in modo da non sfociare mai in un demenziale fine a se stesso, con una trama a volte un po' scontata ma che serve a accompagnare lo spettatore in questo strano mondo futuristico cyber punk (oltretutto ben disegnato), condito di citazioni e di riferimenti stilistici ai vecchi anime degli anni ottanta sul medesimo genere. Mai noioso.
Desert Punk è un'ottima commedia ricca di momenti esilaranti. Durante la prima metà dell'anime la serie ha un tono allegro, viene introdotta la vita di Kanta nel deserto attraverso le sue avventure umoristiche. E' composta da storie lunghe uno o due episodi e sostenute quasi interamente dalle gag. Nella seconda invece assume un tono più serio: il Demone del Deserto si ritrova coinvolto in una ribellione contro il Governo dell'Oasi che sconvolgerà tutto "Il Grande Deserto del Kanto". Questa parte è lunga diversi episodi; è strutturata piuttosto bene e conclude l'anime in modo soddisfacente.
L'animazione è caratterizzata da alto livello di stilizzazione, ma non è da considerare come una mancanza quanto un tratto caratteristico dell'anime; inoltre alcune scene vengono completate utilizzando disegni presi dal manga. L'anime è ambientato principalmente nel deserto, con poche riprese di interni, con l'ovvio risultato di una certa monotonia negli sfondi. Nonostante tutto, il deserto è rappresentato talmente bene che non si risente per nulla di questa monotonia, anzi, viene esaltata la bellezza di questi paesaggi. Questo anime segue le avventure di Kanta Mizuno, detto "Il Demone del Deserto" (nella versione originale Sunabouzu), un mercenario tuttofare disposto a qualunque cosa per soldi. Ha un carattere odioso con un debole per le belle donne, ma è anche molto intelligente e incredibilmente abile nel suo lavoro.
Kanta da solo riuscirebbe a sostenere l'intero anime, ma l'autore gli ha attorniato un cast eccezionale, a partire dalla sua antagonista "preferita", la prosperosa Junko Asagiri che approfitta di Kanta facendo leva sul suo sex appeal, cacciandolo ogni volta nei guai. C'è una varietà di personaggi davvero ampia, tutti ben caratterizzati, ciascuno con la propria personalità, i propri tratti caratteristici e la propria parlata. Inoltre, il grandissimo lavoro fatto dai doppiatori, riesce ad esaltare ottimamente la loro caratterizzazione. I personaggi fanno ridere solo a vederli, tanto di cappello alla genialità dell'autore. Un anime davvero divertente.
L'animazione è caratterizzata da alto livello di stilizzazione, ma non è da considerare come una mancanza quanto un tratto caratteristico dell'anime; inoltre alcune scene vengono completate utilizzando disegni presi dal manga. L'anime è ambientato principalmente nel deserto, con poche riprese di interni, con l'ovvio risultato di una certa monotonia negli sfondi. Nonostante tutto, il deserto è rappresentato talmente bene che non si risente per nulla di questa monotonia, anzi, viene esaltata la bellezza di questi paesaggi. Questo anime segue le avventure di Kanta Mizuno, detto "Il Demone del Deserto" (nella versione originale Sunabouzu), un mercenario tuttofare disposto a qualunque cosa per soldi. Ha un carattere odioso con un debole per le belle donne, ma è anche molto intelligente e incredibilmente abile nel suo lavoro.
Kanta da solo riuscirebbe a sostenere l'intero anime, ma l'autore gli ha attorniato un cast eccezionale, a partire dalla sua antagonista "preferita", la prosperosa Junko Asagiri che approfitta di Kanta facendo leva sul suo sex appeal, cacciandolo ogni volta nei guai. C'è una varietà di personaggi davvero ampia, tutti ben caratterizzati, ciascuno con la propria personalità, i propri tratti caratteristici e la propria parlata. Inoltre, il grandissimo lavoro fatto dai doppiatori, riesce ad esaltare ottimamente la loro caratterizzazione. I personaggi fanno ridere solo a vederli, tanto di cappello alla genialità dell'autore. Un anime davvero divertente.
L'utilizzo di varie tematiche e/o generi in un solo anime è come giocare alla roulette, si hanno esattamente le stesse possibilità di creare un buon prodotto o un prodotto appena discreto.
Partendo da un presupposto post-apocalittico, Desert Punk si potrebbe definire come il "Ken il guerriero dei poveri", il che non è un male, ma più di una volta l'anime risente della scopiazzatura se non altro dell'ambientazione e della concezione di paesaggi e personaggi.
Passiamo al protagonista di buona parte dell'avventura, Kanta, soprannominato anche "Demone del Deserto". E' un ragazzo la cui professione è tra le più comuni della civiltà del suo periodo: il mercenario. Coperto da maschera, mantello e cappello decisamente derivato dai classici giapponesi, il giovane mercenario è in grado di svolgere qualunque tipo d'incarico, dietro lauto compenso ovviamente.
Questa a grandi linee potrebbe risultare essere la trama di Desert Punk, tuttavia lo status quo da me descritto durerà abbastanza poco. Nel giro di poco tempo Kanta si troverà di fronte a nemici sempre più assurdi/folli, a mercenari e mercenarie senza scrupoli, e persino a un assistente/allieva che più petulante proprio non si può.
Riguardo ai personaggi vale un discorso separato. Già perché, mentre alcuni li apprezzeremo sempre più, altri li odieremo fino alla fine. Se poi il protagonista è un maniaco d'alto livello è il suo diretto rivale è un mercenario femmina ben attrezzato (non solo di armi da fuoco), pensate a quante ne capiteranno.
Il punto di forza di questo anime è di non risultare mai ripetitivo, specie da metà serie in poi, dove riscontreremo enormi cambiamenti.
Il punto debole non sta tanto nel cercare di mettere un po' di tutto in una sola volta - e per tutto intendo ecchi, demenziale, azione, fantascienza e commedia in un solo anime -, quanto l'improvviso cambiamento di rotta verso fine serie, di cui non vi svelerò niente.
Va detto che visivamente Desert Punk non ha nulla da invidiare ad anime più recenti, con effetti stilistici e di luce davvero di buon livello e un comparto audio che fa il suo dovere senza né eccellere né stonare.
In conclusione c'è poco da dire, l'anime risulta incalzante dalle primissime puntate e tra risate e azione non ci accorgeremo neanche di essere arrivati a metà. Perché poi appunto dalla metà in poi qualcosa comincia mancare. Non sarà difficile comprendere cos'è quel "qualcosa" che manca visionandolo personalmente.
Partendo da un presupposto post-apocalittico, Desert Punk si potrebbe definire come il "Ken il guerriero dei poveri", il che non è un male, ma più di una volta l'anime risente della scopiazzatura se non altro dell'ambientazione e della concezione di paesaggi e personaggi.
Passiamo al protagonista di buona parte dell'avventura, Kanta, soprannominato anche "Demone del Deserto". E' un ragazzo la cui professione è tra le più comuni della civiltà del suo periodo: il mercenario. Coperto da maschera, mantello e cappello decisamente derivato dai classici giapponesi, il giovane mercenario è in grado di svolgere qualunque tipo d'incarico, dietro lauto compenso ovviamente.
Questa a grandi linee potrebbe risultare essere la trama di Desert Punk, tuttavia lo status quo da me descritto durerà abbastanza poco. Nel giro di poco tempo Kanta si troverà di fronte a nemici sempre più assurdi/folli, a mercenari e mercenarie senza scrupoli, e persino a un assistente/allieva che più petulante proprio non si può.
Riguardo ai personaggi vale un discorso separato. Già perché, mentre alcuni li apprezzeremo sempre più, altri li odieremo fino alla fine. Se poi il protagonista è un maniaco d'alto livello è il suo diretto rivale è un mercenario femmina ben attrezzato (non solo di armi da fuoco), pensate a quante ne capiteranno.
Il punto di forza di questo anime è di non risultare mai ripetitivo, specie da metà serie in poi, dove riscontreremo enormi cambiamenti.
Il punto debole non sta tanto nel cercare di mettere un po' di tutto in una sola volta - e per tutto intendo ecchi, demenziale, azione, fantascienza e commedia in un solo anime -, quanto l'improvviso cambiamento di rotta verso fine serie, di cui non vi svelerò niente.
Va detto che visivamente Desert Punk non ha nulla da invidiare ad anime più recenti, con effetti stilistici e di luce davvero di buon livello e un comparto audio che fa il suo dovere senza né eccellere né stonare.
In conclusione c'è poco da dire, l'anime risulta incalzante dalle primissime puntate e tra risate e azione non ci accorgeremo neanche di essere arrivati a metà. Perché poi appunto dalla metà in poi qualcosa comincia mancare. Non sarà difficile comprendere cos'è quel "qualcosa" che manca visionandolo personalmente.
Ho adorato questo anime dall'inizio alla fine!
Diverso dagli standard abituali, devo dire che mi ha sorpreso in positivo.
Un protagonista brutto, a volte anche idiota ma che quando c'e' da fare sul serio beh... ci sa fare!!!
Si sminuisce la violenza di questo anime con intermezzi buffi (diciamo cosi'), la trama e' buona ed il susseguirsi degli eventi fa si che lo spettatore non si annoi mai.
L'assenza di un finale vero fa pensare ad un seguito.. si spera.
In attesa il voto e' comunque positivo.
Diverso dagli standard abituali, devo dire che mi ha sorpreso in positivo.
Un protagonista brutto, a volte anche idiota ma che quando c'e' da fare sul serio beh... ci sa fare!!!
Si sminuisce la violenza di questo anime con intermezzi buffi (diciamo cosi'), la trama e' buona ed il susseguirsi degli eventi fa si che lo spettatore non si annoi mai.
L'assenza di un finale vero fa pensare ad un seguito.. si spera.
In attesa il voto e' comunque positivo.
Desert Punk è un anime leggero e divertente, un ottimo misto tra azione e "commedia sexy", se cosi la si vuol chiamare. Se vi piace questa accoppiata , aggiungendoci anche uno scenario post apocalittico molto simile a “Ken il guerriero”, personaggi femminili molto accattivanti, e un personaggio il cui carattere mi ricorda molto un “Gigi la trottola” diciassettenne, Desert Punk è ciò che fa per voi.
Desert Punk è una serie anime composta da 24 episodi prodotta dallo studio Gonzo nel 2004 tratto dal manga omonimo di Usune Masatoshi.
La serie è ambientata in un futuro ipotetico nel Giappone, più precisamente nel Kanto, diventato ormai un deserto arido e inospitale a seguito di una catastrofe nucleare. Ormai non si hanno più ricordi delle ere precedenti che hanno causato tale disastro, se non con la nomina di "ere oscure".
In questo deserto ci si trova subito di fronte alla cinismo e alla crudeltà di questi tempi, narrati con una punta di sarcasmo dal regista Takayuki Inagaki. Nei primi episodi assistiamo a una sequenza di eventi abituali per il personaggio principale, Kanta, anche chiamato "Demone del deserto". Il suo lavoro è quello di mercenario, ormai un lavoro riconosciuto dalle leggi vigenti delle varie oasi abitate. Questi primi episodi sono di contorno e possono ben presto stancare vista la banalità delle situazioni in cui Kanta viene a trovarsi, quasi sempre a causa di una spiccata e forse troppo accentuata inclinazione alla libidine verso le donne prosperose...
Nella seconda parte dell'anime però assistiamo a un immediato svilupparsi degli eventi, e della trama, tale da stimolare l'interesse, con una trama che seppur scontata (visto il comportamento sempre uguale del "Demone del deserto", che non si smentisce mai) riesce a tirare fuori momenti emozionanti.
Tutto questo fino all'ultimo episodio, in grado di deludere chiunque, anche chi riesce suo malgrado a interpretare il messaggio di fondo della serie, estratto di uno studio antropologico dell'animo umano di fronte all'istinto di sopravvivenza.
Sebbene non si riesca a definire Kanta uno stereotipo dell'antieroe di hollywoodiana conoscenza, riesce comunque a dare un idea di quanto poco nobile è l'animo umano.
Purtroppo però in Desert Punk, tutto questo non è stato reso con le dovute eccezioni che si speravano.
La serie è ambientata in un futuro ipotetico nel Giappone, più precisamente nel Kanto, diventato ormai un deserto arido e inospitale a seguito di una catastrofe nucleare. Ormai non si hanno più ricordi delle ere precedenti che hanno causato tale disastro, se non con la nomina di "ere oscure".
In questo deserto ci si trova subito di fronte alla cinismo e alla crudeltà di questi tempi, narrati con una punta di sarcasmo dal regista Takayuki Inagaki. Nei primi episodi assistiamo a una sequenza di eventi abituali per il personaggio principale, Kanta, anche chiamato "Demone del deserto". Il suo lavoro è quello di mercenario, ormai un lavoro riconosciuto dalle leggi vigenti delle varie oasi abitate. Questi primi episodi sono di contorno e possono ben presto stancare vista la banalità delle situazioni in cui Kanta viene a trovarsi, quasi sempre a causa di una spiccata e forse troppo accentuata inclinazione alla libidine verso le donne prosperose...
Nella seconda parte dell'anime però assistiamo a un immediato svilupparsi degli eventi, e della trama, tale da stimolare l'interesse, con una trama che seppur scontata (visto il comportamento sempre uguale del "Demone del deserto", che non si smentisce mai) riesce a tirare fuori momenti emozionanti.
Tutto questo fino all'ultimo episodio, in grado di deludere chiunque, anche chi riesce suo malgrado a interpretare il messaggio di fondo della serie, estratto di uno studio antropologico dell'animo umano di fronte all'istinto di sopravvivenza.
Sebbene non si riesca a definire Kanta uno stereotipo dell'antieroe di hollywoodiana conoscenza, riesce comunque a dare un idea di quanto poco nobile è l'animo umano.
Purtroppo però in Desert Punk, tutto questo non è stato reso con le dovute eccezioni che si speravano.
Desert Punk... ironico, simpatico, esagerato, surreale. Questo anime si presente sin da subito come un mix di simpatia, leggerezza e acume. In esso vengono, nella prima parte della serie, enumerate le varie vicende vissute da Kanta Mizuno; un mercenario, anche detto Demone del deserto.
Le vicende vengono narrate su uno sfondo post-apocalittico, dopo che l'uomo era riuscito a ridurre tutta la regione del Kanto in un deserto privo di vita. Grazie allo spirito d'adattamento l'uomo riesce, con non poche difficoltà, a ripopolare tali terre; in cui però l'anarchia e la guerriglia sono all'ordine del giorno. Le prime vicende, sono spesso un po’ sconnesse fra di loro, ma hanno il compito di introdurre l'utente nel mondo dell'anime e di far conoscere meglio tutti i protagonisti e le loro psicologie. Nella seconda metà la trama inizia a decollare narrando di un'associazione ribelle che brama alle spalle dell'attuale governo. L'anime inizia a diventare interessante, ma dopo aver illuso sperando in un finale pirotecnico e a lieto fine, la serie resta coerente con il proprio modo di essere e propina un finale davvero scialbo.
Il finale è davvero un buco nell'acqua, solo lui riesce a far scendere la votazione dell'anime di due punti. In compenso, come già detto, Desert Punk resta coerente rappresentando un mondo crudele, dove solo il profitto e il bene proprio contano. Un mondo fatto di persone avide che pur di trarre guadagno e potere personale non esitano a sacrificare i propri amici. Gli argomenti trattati sono pochi e banali : l'avidità e quanto possa essere crudele l'uomo che riesce sempre a distruggere oltre a se stesso anche tutto ciò che lo circonda. Queste argomentazioni sono ben trattate e anche se in maniera implicita sono ben approfondite. L'aspetto tecnico è di medio livello in quanto ciò che una grafica carina, anche se banale, viene perso dall'audio che in ogni comparto non riesce ad emozionare come si deve. Infatti sia il doppiaggio, che la colonna sonora che gli effetti non riescono a coinvolgere lo spettatore più del dovuto. In definitiva si è dinnanzi ad una buon serie che rallegra moltissimo con molteplici sketch a sfondo erotico, ma che da un punto di vista della trama finisce per illudere e non poco. Un buon anime, visionabile sotto vari punti di vista, ma che nel complesso non eccelle come avrebbe potuto con un finale differente.
Media caratura.
Le vicende vengono narrate su uno sfondo post-apocalittico, dopo che l'uomo era riuscito a ridurre tutta la regione del Kanto in un deserto privo di vita. Grazie allo spirito d'adattamento l'uomo riesce, con non poche difficoltà, a ripopolare tali terre; in cui però l'anarchia e la guerriglia sono all'ordine del giorno. Le prime vicende, sono spesso un po’ sconnesse fra di loro, ma hanno il compito di introdurre l'utente nel mondo dell'anime e di far conoscere meglio tutti i protagonisti e le loro psicologie. Nella seconda metà la trama inizia a decollare narrando di un'associazione ribelle che brama alle spalle dell'attuale governo. L'anime inizia a diventare interessante, ma dopo aver illuso sperando in un finale pirotecnico e a lieto fine, la serie resta coerente con il proprio modo di essere e propina un finale davvero scialbo.
Il finale è davvero un buco nell'acqua, solo lui riesce a far scendere la votazione dell'anime di due punti. In compenso, come già detto, Desert Punk resta coerente rappresentando un mondo crudele, dove solo il profitto e il bene proprio contano. Un mondo fatto di persone avide che pur di trarre guadagno e potere personale non esitano a sacrificare i propri amici. Gli argomenti trattati sono pochi e banali : l'avidità e quanto possa essere crudele l'uomo che riesce sempre a distruggere oltre a se stesso anche tutto ciò che lo circonda. Queste argomentazioni sono ben trattate e anche se in maniera implicita sono ben approfondite. L'aspetto tecnico è di medio livello in quanto ciò che una grafica carina, anche se banale, viene perso dall'audio che in ogni comparto non riesce ad emozionare come si deve. Infatti sia il doppiaggio, che la colonna sonora che gli effetti non riescono a coinvolgere lo spettatore più del dovuto. In definitiva si è dinnanzi ad una buon serie che rallegra moltissimo con molteplici sketch a sfondo erotico, ma che da un punto di vista della trama finisce per illudere e non poco. Un buon anime, visionabile sotto vari punti di vista, ma che nel complesso non eccelle come avrebbe potuto con un finale differente.
Media caratura.
