To LOVE-Ru - Trouble OVA
Dopo i ventisei episodi della serie principale, ecco altri sei inediti che hanno per protagonisti Lala, Rito e tutti gli altri sconclusionati personaggi che si ritrovano nella serie maestra. Gli episodi, in questo caso, sembrano seguire in maniera più fedele le storie narrate nel manga e danno meno spazio alla fantasia degli sceneggiatori.
Le storie narrate sono divertenti, accattivanti, molto piacevoli da seguire e rispettano alla perfezione la linea dell'opera principale. Nota stonata, a mio parere, il terzo OAV, dove l'unica cosa che sembra presente è il fanservice: va bene che la serie è un ecchi, ma, se a questo episodio si tolgono i momenti piccanti, non rimane assolutamente niente. Molto belli invece "Rito e Mikan" (con un'attenta analisi del rapporto tra i due fratelli e con Mikan alle prese con i primi sbalzi d'umore perché sta diventando grande), "Trouble Quest" (con i protagonisti impegnati in un videogioco dove dovranno salvare Lala dalle grinfie di una crudele Magical Kyoko) e l'ultimo (composto da tre piccole storie, inconsuete e una più divertente dell'altra).
La parte grafica è, come nella prima serie, molto buona. Le canzoni delle due sigle sono piacevoli, soprattutto quella della opening è quasi impossibile non canticchiarla. Un appunto, invece, sul video della sigla iniziale: la grafica è molto buona, ma chi ha avuto l'idea di rappresentare le ragazze con dei seni eccessivamente ballonzolanti quando camminano? Forse i disegnatori non conoscono la "fisica degli anime", che tra le tante cose prevede che i seni delle ragazze non ballano mai, anche se la giovane salta, corre o fa dei movimenti bruschi?
Sei episodi di buon livello, da vedere dopo la serie principale, dopo aver conosciuto tutti i personaggi e i rapporti tra loro. La valutazione rispecchia quella che ho assegnato alla serie principale, solo perché non è possibile assegnare i mezzi voti: qui ci sarebbero stati bene per attribuire a questi OAV qualcosa in più rispetto a "To LOVE-Ru".
Le storie narrate sono divertenti, accattivanti, molto piacevoli da seguire e rispettano alla perfezione la linea dell'opera principale. Nota stonata, a mio parere, il terzo OAV, dove l'unica cosa che sembra presente è il fanservice: va bene che la serie è un ecchi, ma, se a questo episodio si tolgono i momenti piccanti, non rimane assolutamente niente. Molto belli invece "Rito e Mikan" (con un'attenta analisi del rapporto tra i due fratelli e con Mikan alle prese con i primi sbalzi d'umore perché sta diventando grande), "Trouble Quest" (con i protagonisti impegnati in un videogioco dove dovranno salvare Lala dalle grinfie di una crudele Magical Kyoko) e l'ultimo (composto da tre piccole storie, inconsuete e una più divertente dell'altra).
La parte grafica è, come nella prima serie, molto buona. Le canzoni delle due sigle sono piacevoli, soprattutto quella della opening è quasi impossibile non canticchiarla. Un appunto, invece, sul video della sigla iniziale: la grafica è molto buona, ma chi ha avuto l'idea di rappresentare le ragazze con dei seni eccessivamente ballonzolanti quando camminano? Forse i disegnatori non conoscono la "fisica degli anime", che tra le tante cose prevede che i seni delle ragazze non ballano mai, anche se la giovane salta, corre o fa dei movimenti bruschi?
Sei episodi di buon livello, da vedere dopo la serie principale, dopo aver conosciuto tutti i personaggi e i rapporti tra loro. La valutazione rispecchia quella che ho assegnato alla serie principale, solo perché non è possibile assegnare i mezzi voti: qui ci sarebbero stati bene per attribuire a questi OAV qualcosa in più rispetto a "To LOVE-Ru".
Allora, di To Love Ru c'è una cosa che non capisco, ovvero il motivo per cui sono più attinenti alla trama gli OAV rispetto alla prima serie intera. Analizziamo con calma la questione.
Trama
Ogni OAV ha una trama a sè stante, ed è per questo che citerò la trama di ogni OAV. Nel primo OAV Vedremo qualcosa di leggermente insolito: In altre parole, sarà introdotto il gender swap nella serie di To Love Ru. Rito insomma si trasformerà in una femmina, e verrà in pratica "Adottato" da Tenjouin Senpai. Nel secondo, invece, andremo ad analizzare il comportamento di Mikan, sorella di Rito, che apparentemente sembra piuttosto sola. Insomma, è un ottimo modo per approfondire sia la conoscenza dei due fratelli, sia ciò che prova Mikan per Rito (si, incesto). Per quanto riguarda il terzo OAV, esso è un semplice video in cui tutte le ragazze vengono mostrate seminude con costumi o senza. Dapprima sembrava giusto uno stacchetto per passare a una scena successiva, ma poi ho capito: 3/4 di episodio è solo una continua osservazione di queste ragazze. Il 4° e 5° OAV sono come collegati tra loro: nel primo c'è un chiaro riferimento a Dragon Quest, mentre nel secondo conosceremo Nana e Momo, le sorelle di Lala citate nella prima serie. L'ultimo OAV è invece un insieme di 3 mini episodi abbastanza divertenti, nei quali vedremo: Yui che perde la biancheria intima (e quando mai non c'è l'ecchi in questa serie) e fa di tutto per non farsi vedere; Mikan che si traveste da Lala e Yami grazie a Peke per riprendere una borsa scippata; Rito che rimane con la mano aggrappata alla coda di Lala, che come ben si sa, è il punto debole dei Deviluke. Non mi so ancora spiegare però come mai sono più in tema questi OAV dell'intera serie. Avrei veramente preferito che la serie di To Love Ru fosse stata solo 10 episodi, 4 della prima e 6 OAV, così almeno non si sarebbero dilungati troppo nella prima, ma amen, non dilunghiamoci in chiacchiere inutili.
Lato Tecnico
Tecnicamente è abbastanza sorprendente. Il character design della prima serie è stato completamente stravolto, dando ampio spazio a un design più deformed e simpatico, e, grazie ai filtri grafici che puliscono di molto l'immagine, c'è da dire che risulta rilassante da vedere. Per quanto riguarda il comparto audio, non c'è molto di più rispetto alla serie animata: le OST sono le stesse, cambiano solo le sigle, che sono molto più carine di quelle della prima serie.
Commento Finale
To Love Ru OAV è semplicemente tutto quello che sarebbe dovuta essere la prima serie di To Love Ru: un anime ecchi divertente, semplice e simpatico. Ah, avvertenza: i seni delle ragazze non si muovono come nell'opening di questo anime.
Voto Finale: 7
Qualità Fansub: Medio - Alta (ho seguito due fansub: uno è DBF, l'altro non ho capito qual è... Comunque la qualità è molto alta, senza dubbio.)
Trama
Ogni OAV ha una trama a sè stante, ed è per questo che citerò la trama di ogni OAV. Nel primo OAV Vedremo qualcosa di leggermente insolito: In altre parole, sarà introdotto il gender swap nella serie di To Love Ru. Rito insomma si trasformerà in una femmina, e verrà in pratica "Adottato" da Tenjouin Senpai. Nel secondo, invece, andremo ad analizzare il comportamento di Mikan, sorella di Rito, che apparentemente sembra piuttosto sola. Insomma, è un ottimo modo per approfondire sia la conoscenza dei due fratelli, sia ciò che prova Mikan per Rito (si, incesto). Per quanto riguarda il terzo OAV, esso è un semplice video in cui tutte le ragazze vengono mostrate seminude con costumi o senza. Dapprima sembrava giusto uno stacchetto per passare a una scena successiva, ma poi ho capito: 3/4 di episodio è solo una continua osservazione di queste ragazze. Il 4° e 5° OAV sono come collegati tra loro: nel primo c'è un chiaro riferimento a Dragon Quest, mentre nel secondo conosceremo Nana e Momo, le sorelle di Lala citate nella prima serie. L'ultimo OAV è invece un insieme di 3 mini episodi abbastanza divertenti, nei quali vedremo: Yui che perde la biancheria intima (e quando mai non c'è l'ecchi in questa serie) e fa di tutto per non farsi vedere; Mikan che si traveste da Lala e Yami grazie a Peke per riprendere una borsa scippata; Rito che rimane con la mano aggrappata alla coda di Lala, che come ben si sa, è il punto debole dei Deviluke. Non mi so ancora spiegare però come mai sono più in tema questi OAV dell'intera serie. Avrei veramente preferito che la serie di To Love Ru fosse stata solo 10 episodi, 4 della prima e 6 OAV, così almeno non si sarebbero dilungati troppo nella prima, ma amen, non dilunghiamoci in chiacchiere inutili.
Lato Tecnico
Tecnicamente è abbastanza sorprendente. Il character design della prima serie è stato completamente stravolto, dando ampio spazio a un design più deformed e simpatico, e, grazie ai filtri grafici che puliscono di molto l'immagine, c'è da dire che risulta rilassante da vedere. Per quanto riguarda il comparto audio, non c'è molto di più rispetto alla serie animata: le OST sono le stesse, cambiano solo le sigle, che sono molto più carine di quelle della prima serie.
Commento Finale
To Love Ru OAV è semplicemente tutto quello che sarebbe dovuta essere la prima serie di To Love Ru: un anime ecchi divertente, semplice e simpatico. Ah, avvertenza: i seni delle ragazze non si muovono come nell'opening di questo anime.
Voto Finale: 7
Qualità Fansub: Medio - Alta (ho seguito due fansub: uno è DBF, l'altro non ho capito qual è... Comunque la qualità è molto alta, senza dubbio.)
Questo anime si presenta simpatico solo per alcune sfaccettature. Il disegno è mediocre, ho visionato gli OAV ed ho trovato i tratti fisici dei personaggi insufficienti, scene di nudo o pose fuori luogo; i personaggi non hanno nulla di originale, solito anime trito e ritrito. Lo consiglio solo se non vi sono alternative, sicuramente il manga sarà più commestibile di questa serie animata, che dopo il secondo OAV diventa incline a cliché visti milioni di volte in altri anime, che sicuramente sono più coinvolgenti di To LOVE-Ru. In definitiva gli do un voto basso, anche se i primi 2 OAV mi hanno fatto sorridere, per il resto noia.
"Sperando che nei prossimi 2 episodi non si bevano il cervello direi che un 7 glielo si può anche dare. "
E neanche a dirlo è andata proprio così.
Rettifico la recensione giusto per aggiungere che per questa serie nel frattempo sono stati previsti altri 3 episodi (per un totale di 6) e che è successo quel che nessuno credeva possibile per una serie di OAV: questi ragazzi si sono proprio bevuti il cervello dato che, dal secondo episodio in poi, questi OAV si fanno via via sempre più inguardabili.
Graficamente è un festival del risparmio a tutti i costi: il character design man mano diventa sempre più quello odioso, infantile e plasticoso di Kanokon, le animazioni sono mediocri e, cosa grave, ciò che dovrebbe essere il punto di forza di una serie ecchi, i corpi femminili, sono disegnati davvero coi piedi al punto da far sembrare le ragazze delle obese. Magari è colpa della formula dell'OAD (Oav distribuiti esclusivamente allegati al manga) e di conseguenza del budget ridotto? Chissà, sta di fatto che la serie TV è graficamente molto più curata e gradevole di questa.
Ma il problema più grande, come per la serie TV, è la pochezza della trama di ogni singolo episodio (che alla fin fine sono strutturate a mo' di autoconclusivi alla Lamù) e in generale l'atmosfera che viene a crearsi.
E la cosa più grave è che non c'entra nemmeno il fatto che si discosti dal manga: qui e là spuntano fuori scene davvero dolorose da guardare da quanto sono imbarazzanti per lo spettatore, soprattutto nel terzo episodio; inoltre si perdono preziosi minuti in cazzatine e se per la serie TV si poteva parlare di "senso di incompiutezza" qui si viaggia perennemente in bilico tra il patetico e il tirato via.
Per concludere, a meno di miracoli negli ultimi 2 episodi previsti, possiamo dire che il lato anime di di "To Love-RU" è decisamente da archiviare, e anche in fretta.
E neanche a dirlo è andata proprio così.
Rettifico la recensione giusto per aggiungere che per questa serie nel frattempo sono stati previsti altri 3 episodi (per un totale di 6) e che è successo quel che nessuno credeva possibile per una serie di OAV: questi ragazzi si sono proprio bevuti il cervello dato che, dal secondo episodio in poi, questi OAV si fanno via via sempre più inguardabili.
Graficamente è un festival del risparmio a tutti i costi: il character design man mano diventa sempre più quello odioso, infantile e plasticoso di Kanokon, le animazioni sono mediocri e, cosa grave, ciò che dovrebbe essere il punto di forza di una serie ecchi, i corpi femminili, sono disegnati davvero coi piedi al punto da far sembrare le ragazze delle obese. Magari è colpa della formula dell'OAD (Oav distribuiti esclusivamente allegati al manga) e di conseguenza del budget ridotto? Chissà, sta di fatto che la serie TV è graficamente molto più curata e gradevole di questa.
Ma il problema più grande, come per la serie TV, è la pochezza della trama di ogni singolo episodio (che alla fin fine sono strutturate a mo' di autoconclusivi alla Lamù) e in generale l'atmosfera che viene a crearsi.
E la cosa più grave è che non c'entra nemmeno il fatto che si discosti dal manga: qui e là spuntano fuori scene davvero dolorose da guardare da quanto sono imbarazzanti per lo spettatore, soprattutto nel terzo episodio; inoltre si perdono preziosi minuti in cazzatine e se per la serie TV si poteva parlare di "senso di incompiutezza" qui si viaggia perennemente in bilico tra il patetico e il tirato via.
Per concludere, a meno di miracoli negli ultimi 2 episodi previsti, possiamo dire che il lato anime di di "To Love-RU" è decisamente da archiviare, e anche in fretta.
Questo OAV è tratto da una minisaghetta fra le più deliziose di To Love Ru (dopo il manga, secondo me, comincia a perdere un po' verve) ovvero quella in cui una delle invenzioni di Lala (dovuta a delle pare che si è fatta sui seni) porta ad un terribile guaio per il povero Ri..to. Decisamente superiore alla serie animata, piena di filler, che rovinano le parti migliori del manga (i primi 100 episodi). Da vedere, specialmente per chi non è stato pienamente convinto dalla trasposizione animata.