First Love Limited
Hatsukoi Limited è un anime del 2009 prodotto dallo studio J.C. Staff e basato sull’omonimo manga scritto e disegnato da Mizuki Kawashita.
Nella sigla d’apertura ci vengono mostrate quelle che sarebbero le protagoniste, ovvero le cinque amiche Ayumi, Kei, Koyoi, Nao e Rika. In realtà, quasi tutti i personaggi che incontreremo nella serie sono importanti allo stesso modo e sono accomunati da un solo elemento: stanno vivendo, appunto, il loro primo amore.
Hatsukoi Limited si è rivelata, a mio parere, una serie piacevole, fresca e innovativa. L’originalità, però, non sta nei contenuti, nelle vicende raccontate o nella caratterizzazione dei personaggi, bensì nel modo in cui è sviluppata. Ogni episodio, infatti, è dedicato a un determinato personaggio (quasi sempre una ragazza) e alla sua questione di cuore. Tuttavia, diversamente da Amagami SS, dove la “route” di ogni eroina è presentata in maniera distaccata rispetto alle altre, in “Hatsukoi Limited” ogni puntata a cui assisteremo è strettamente intrecciata con quella dell’episodio precedente, così come lo sono le relazioni tra i vari personaggi. Dunque tale “divisione” non sarà sempre così fiscale (soprattutto verso il finale): se vi sembra che dopo la fine di una puntata molte questioni siano rimaste in sospeso, non disperate, perché magari - anche per pochi minuti - verranno riprese in quella successiva, in modo che, arrivati all’ultimo episodio, tutti i pezzi del puzzle saranno andati al loro posto e si sarà trovata una soluzione ai molti triangoli amorosi. Tuttavia, ad alcuni dei personaggi sarà riservato un “finale aperto”, cosa che non guasta affatto e che ho trovato abbastanza intrigante.
Come detto prima, le varie situazioni presentateci non sono nulla di originalissimo, e anzi ripercorrono i cliché più disparati tanto utilizzati in anime di questo stampo: abbiamo la sorella innamorata del fratello o viceversa, la ragazza che ha un complesso ha causa delle sue misure abbondanti o quella che viene avvicinata nientedimeno che dall’ “uomo bestia”. Insomma, quante volte ci siamo trovati dinanzi a situazioni del genere nelle nostre amate opere nipponiche? Tuttavia (a parte la questione brocon/siscon che non mi è mai andata giù) ho seguito ognuna di queste storie con piacere, senza pensare a quanto trita e ritrita fosse: ogni episodio di “Hatsukoi Limited” scorre con leggerezza, riesce a intrattenere ora grazie a gag esilaranti, ora grazie a storie d’amore molto romantiche, senza mai risultare né troppo volgare, né troppo smielato.
I personaggi, come già accennato, rasentano i vari stereotipi a cui ormai siamo abituati. Tuttavia, ognuno di esso ha un ruolo ha un ruolo fondamentale in almeno una puntata, tanto da rendere quasi invisibile la linea di demarcazione che separa i personaggi principali da quelli secondari. Ovviamente, c’é qualcuno che ha ottenuto un po’ più di spazio rispetto agli altri, come, per esempio, Ayumi, Kei, Kusuda o Misaki (questi ultimi due, per l’appunto, non sembravano chissà quanto importanti). Ad ogni modo, quasi tutti hanno avuto il loro “momento di gloria” e sono stati approfonditi quel che bastava per renderli memorabili. Non di rado abbiamo visto in loro anche una specie di crescita: alcune delle ragazze, per esempio, avevano delle idee molto superficiali sull’amore, ma con il tempo hanno imparato ad essere più mature. Purtroppo non posso esimermi dal citare quel “quasi” perché due o tre personaggi (come la sorella di Kei o Nanoka) sono rimasti abbastanza anonimi, vuoi perché non si sono mai curati di approfondirli, vuoi perché sono stati inseriti proprio verso le battute finali, mossa alquanto azzardata a mio parere. Questa piccolezza, dunque, è il principale difetto dell’opera.
Un elemento abbastanza interessante sta sicuramente nei personaggi maschili: innanzitutto, di primo acchito, sembrava che fossero le donne il fulcro dell’anime, come si poteva dedurre dalle sigle. In realtà, anche i maschi svolgono un ruolo attivo all’interno della serie, poiché anch’essi, come le ragazze, sono alle prese con il primo amore. Ma la piccola cosa che volevo far notare sta nell’aspetto estetico: al contrario delle ragazze che sono tutte delle vere bellezze, i ragazzi, fatta eccezione per uno o due, non sono i soliti bellocci che si trovano negli shojo. Elemento che può sembrare banale, ma che ho trovato molto simpatico e che è tra l’altro una delle caratteristiche del migliore fra loro, ovvero Kusuda.
Per quanto riguarda il lato tecnico, il character design è uno dei più belli che abbia mai visto, e contribuisce a rendere le nostre ragazze ancora più splendide, nonché sensuali, grazie a tutte le parti del loro corpo, dal viso alle gambe, rese in maniera molto realistica. Non mi sorprende, dunque, che io sia rimasta ammaliata da Misaki, anche se non sono un maschio. Le animazioni sono molto fluide, mentre i fondali sono molto semplici, talvolta nemmeno completati ma che sfumano verso i bordi. Le ost non sono niente di speciale, tuttavia le sigle sono molto orecchiabili, soprattutto l’ammiccante ending che rispecchia in pieno lo stile dell’anime.
Per concludere, “Hatsukoi Limited” è un anime molto leggero, con personaggi e situazioni senza troppe pretese. Tuttavia, ci si imbatte spesso anche in questioni e tematiche più serie: tutti i primi amori sono molto importanti per i nostri protagonisti e, anche se qualche volta non sono corrisposti, non se ne fa mai una tragedia. Consigliato sia ai ragazzi che non disdegnano qualche romanticheria, sia alle ragazze che non hanno problemi a vedere qualche mutandina qua e là. Voto: 8.
Nella sigla d’apertura ci vengono mostrate quelle che sarebbero le protagoniste, ovvero le cinque amiche Ayumi, Kei, Koyoi, Nao e Rika. In realtà, quasi tutti i personaggi che incontreremo nella serie sono importanti allo stesso modo e sono accomunati da un solo elemento: stanno vivendo, appunto, il loro primo amore.
Hatsukoi Limited si è rivelata, a mio parere, una serie piacevole, fresca e innovativa. L’originalità, però, non sta nei contenuti, nelle vicende raccontate o nella caratterizzazione dei personaggi, bensì nel modo in cui è sviluppata. Ogni episodio, infatti, è dedicato a un determinato personaggio (quasi sempre una ragazza) e alla sua questione di cuore. Tuttavia, diversamente da Amagami SS, dove la “route” di ogni eroina è presentata in maniera distaccata rispetto alle altre, in “Hatsukoi Limited” ogni puntata a cui assisteremo è strettamente intrecciata con quella dell’episodio precedente, così come lo sono le relazioni tra i vari personaggi. Dunque tale “divisione” non sarà sempre così fiscale (soprattutto verso il finale): se vi sembra che dopo la fine di una puntata molte questioni siano rimaste in sospeso, non disperate, perché magari - anche per pochi minuti - verranno riprese in quella successiva, in modo che, arrivati all’ultimo episodio, tutti i pezzi del puzzle saranno andati al loro posto e si sarà trovata una soluzione ai molti triangoli amorosi. Tuttavia, ad alcuni dei personaggi sarà riservato un “finale aperto”, cosa che non guasta affatto e che ho trovato abbastanza intrigante.
Come detto prima, le varie situazioni presentateci non sono nulla di originalissimo, e anzi ripercorrono i cliché più disparati tanto utilizzati in anime di questo stampo: abbiamo la sorella innamorata del fratello o viceversa, la ragazza che ha un complesso ha causa delle sue misure abbondanti o quella che viene avvicinata nientedimeno che dall’ “uomo bestia”. Insomma, quante volte ci siamo trovati dinanzi a situazioni del genere nelle nostre amate opere nipponiche? Tuttavia (a parte la questione brocon/siscon che non mi è mai andata giù) ho seguito ognuna di queste storie con piacere, senza pensare a quanto trita e ritrita fosse: ogni episodio di “Hatsukoi Limited” scorre con leggerezza, riesce a intrattenere ora grazie a gag esilaranti, ora grazie a storie d’amore molto romantiche, senza mai risultare né troppo volgare, né troppo smielato.
I personaggi, come già accennato, rasentano i vari stereotipi a cui ormai siamo abituati. Tuttavia, ognuno di esso ha un ruolo ha un ruolo fondamentale in almeno una puntata, tanto da rendere quasi invisibile la linea di demarcazione che separa i personaggi principali da quelli secondari. Ovviamente, c’é qualcuno che ha ottenuto un po’ più di spazio rispetto agli altri, come, per esempio, Ayumi, Kei, Kusuda o Misaki (questi ultimi due, per l’appunto, non sembravano chissà quanto importanti). Ad ogni modo, quasi tutti hanno avuto il loro “momento di gloria” e sono stati approfonditi quel che bastava per renderli memorabili. Non di rado abbiamo visto in loro anche una specie di crescita: alcune delle ragazze, per esempio, avevano delle idee molto superficiali sull’amore, ma con il tempo hanno imparato ad essere più mature. Purtroppo non posso esimermi dal citare quel “quasi” perché due o tre personaggi (come la sorella di Kei o Nanoka) sono rimasti abbastanza anonimi, vuoi perché non si sono mai curati di approfondirli, vuoi perché sono stati inseriti proprio verso le battute finali, mossa alquanto azzardata a mio parere. Questa piccolezza, dunque, è il principale difetto dell’opera.
Un elemento abbastanza interessante sta sicuramente nei personaggi maschili: innanzitutto, di primo acchito, sembrava che fossero le donne il fulcro dell’anime, come si poteva dedurre dalle sigle. In realtà, anche i maschi svolgono un ruolo attivo all’interno della serie, poiché anch’essi, come le ragazze, sono alle prese con il primo amore. Ma la piccola cosa che volevo far notare sta nell’aspetto estetico: al contrario delle ragazze che sono tutte delle vere bellezze, i ragazzi, fatta eccezione per uno o due, non sono i soliti bellocci che si trovano negli shojo. Elemento che può sembrare banale, ma che ho trovato molto simpatico e che è tra l’altro una delle caratteristiche del migliore fra loro, ovvero Kusuda.
Per quanto riguarda il lato tecnico, il character design è uno dei più belli che abbia mai visto, e contribuisce a rendere le nostre ragazze ancora più splendide, nonché sensuali, grazie a tutte le parti del loro corpo, dal viso alle gambe, rese in maniera molto realistica. Non mi sorprende, dunque, che io sia rimasta ammaliata da Misaki, anche se non sono un maschio. Le animazioni sono molto fluide, mentre i fondali sono molto semplici, talvolta nemmeno completati ma che sfumano verso i bordi. Le ost non sono niente di speciale, tuttavia le sigle sono molto orecchiabili, soprattutto l’ammiccante ending che rispecchia in pieno lo stile dell’anime.
Per concludere, “Hatsukoi Limited” è un anime molto leggero, con personaggi e situazioni senza troppe pretese. Tuttavia, ci si imbatte spesso anche in questioni e tematiche più serie: tutti i primi amori sono molto importanti per i nostri protagonisti e, anche se qualche volta non sono corrisposti, non se ne fa mai una tragedia. Consigliato sia ai ragazzi che non disdegnano qualche romanticheria, sia alle ragazze che non hanno problemi a vedere qualche mutandina qua e là. Voto: 8.
"Hatsukoi Limited" è la controparte animata del manga noto col nome di "First Love Limited" nato dalla mente di Mizuki Kawashita, autrice di opere quali 100% Fragola e Anedoki.
Si tratta di un anime del 2009 che si completa in soli 12 episodi, una commedia di stampo sentimentale e scolastico con battute e situazioni veramente esileranti e in tal senso il primo episodio può essere considerato un piccolo capolavoro di ilarità, già da solo capace di farmi innamorare della serie seppur chi vi scrive non sia affatto avvezzo a questo genere di anime preferendo generalmente ingredienti votati all'azione e alla serietà.
Si tratta di un'opera divertente e leggera ma capace di trasmettere in modo semplice e diretto anche discrete fasi di trasporto sentimentale, piccoli intrecci amorosi, corrisposti o meno, da parte di un gruppo di adolescenti alle prese con le loro primissime infatuazioni.
Il finale della serie, pur apparendo come qualcosa di "aperto" l'ho considerato incredibilmente azzeccato e assai gradevole e per i finali, non è assai facile riuscire ad accontentarmi.
Il voto che riterrei più giusto per quest'opera dovrebbe essere un 7 e mezzo, assegnandogli quel mezzo voto in più che, nella mia valutazione complessiva, lo porterà ad un 8 pieno non mi sembra di avergli regalato chissà poi cosa, forse per meritarselo pienamente avrei preferito un clima un filo più profondo nelle parti sentimentali e allo stesso livello dei primi episodi per quanto riguarda le fasi comiche, evitando magari un paio di passaggi un pochino scialbi e noiosetti
Nulla di particolare da segnalare sul fronte di disegni e animazioni che tuttavia ho trovato sicuramente ben realizzati e di mio gradimento, soundtrack anch'essa gradevole e azzeccata ma poco incisiva. I personaggi sono abbastanza eterogenei, ben riusciti seppur non particolarmente approfonditi, ma del resto parliamo di un'opera di breve durata con un cast decisamente numeroso e , con queste premesse, sarebbe difficile poter pretendere di meglio in tal senso.
Si tratta di un anime del 2009 che si completa in soli 12 episodi, una commedia di stampo sentimentale e scolastico con battute e situazioni veramente esileranti e in tal senso il primo episodio può essere considerato un piccolo capolavoro di ilarità, già da solo capace di farmi innamorare della serie seppur chi vi scrive non sia affatto avvezzo a questo genere di anime preferendo generalmente ingredienti votati all'azione e alla serietà.
Si tratta di un'opera divertente e leggera ma capace di trasmettere in modo semplice e diretto anche discrete fasi di trasporto sentimentale, piccoli intrecci amorosi, corrisposti o meno, da parte di un gruppo di adolescenti alle prese con le loro primissime infatuazioni.
Il finale della serie, pur apparendo come qualcosa di "aperto" l'ho considerato incredibilmente azzeccato e assai gradevole e per i finali, non è assai facile riuscire ad accontentarmi.
Il voto che riterrei più giusto per quest'opera dovrebbe essere un 7 e mezzo, assegnandogli quel mezzo voto in più che, nella mia valutazione complessiva, lo porterà ad un 8 pieno non mi sembra di avergli regalato chissà poi cosa, forse per meritarselo pienamente avrei preferito un clima un filo più profondo nelle parti sentimentali e allo stesso livello dei primi episodi per quanto riguarda le fasi comiche, evitando magari un paio di passaggi un pochino scialbi e noiosetti
Nulla di particolare da segnalare sul fronte di disegni e animazioni che tuttavia ho trovato sicuramente ben realizzati e di mio gradimento, soundtrack anch'essa gradevole e azzeccata ma poco incisiva. I personaggi sono abbastanza eterogenei, ben riusciti seppur non particolarmente approfonditi, ma del resto parliamo di un'opera di breve durata con un cast decisamente numeroso e , con queste premesse, sarebbe difficile poter pretendere di meglio in tal senso.
Hatsukoi Limited è tratto dal manga omonimo, della stessa aurtrice di "100% fragola" (che non ho ancora letto).
La trama è semplice, una serie di amori giovanili che si intrecciano tra loro, portando ad una sola unica conclusione in cui quasi tutte le storie coincidono.
Devo dire che l'anime è realizzato davvero bene paragonandolo al fumetto. Il chara design è bello tanto quanto lo sono i disegni del manga, e anche se la storia è accorciata parzialmente (e a volte anche leggermente modificata), l'opera non ne risente molto. Si passa da 39 capitoli a 12 puntate, diciamo che alcune storie potevano essere sviluppate leggermente meglio come nel manga, ma chi si è messo direttamente alla visione dell'anime non lo nota minimamente. Fortunatamente, in cambio qua possiamo apprezzare due cose a mio modo di vedere importanti: i colori e le voci.
Diciamo che l'unica leggera pecca dell'opera è l'età (e quindi la stupidità) di alcuni personaggi, ma a dire il vero probabilmente ognuno di noi lettori può ritrovare se stesso in uno dei tanti protagonisti, i quali non godono di una profonda caratterizzazione, scelta quanto mai azzeccata, dato che sarebbe risultata superflua. Infine alcune scene riescono anche a strappare anche qualche risata.
Devo dire che Hatsukoi Limited è riuscito a farmi fare un bel viaggio nel passato, lo consiglio quindi caldamente sia ai più giovani sia ai meno giovani come me (i 15 anni li ho quasi raddoppiati), purché digeriate il genere scolastico/sentimentale, cosa che non riesce a tutti.
La trama è semplice, una serie di amori giovanili che si intrecciano tra loro, portando ad una sola unica conclusione in cui quasi tutte le storie coincidono.
Devo dire che l'anime è realizzato davvero bene paragonandolo al fumetto. Il chara design è bello tanto quanto lo sono i disegni del manga, e anche se la storia è accorciata parzialmente (e a volte anche leggermente modificata), l'opera non ne risente molto. Si passa da 39 capitoli a 12 puntate, diciamo che alcune storie potevano essere sviluppate leggermente meglio come nel manga, ma chi si è messo direttamente alla visione dell'anime non lo nota minimamente. Fortunatamente, in cambio qua possiamo apprezzare due cose a mio modo di vedere importanti: i colori e le voci.
Diciamo che l'unica leggera pecca dell'opera è l'età (e quindi la stupidità) di alcuni personaggi, ma a dire il vero probabilmente ognuno di noi lettori può ritrovare se stesso in uno dei tanti protagonisti, i quali non godono di una profonda caratterizzazione, scelta quanto mai azzeccata, dato che sarebbe risultata superflua. Infine alcune scene riescono anche a strappare anche qualche risata.
Devo dire che Hatsukoi Limited è riuscito a farmi fare un bel viaggio nel passato, lo consiglio quindi caldamente sia ai più giovani sia ai meno giovani come me (i 15 anni li ho quasi raddoppiati), purché digeriate il genere scolastico/sentimentale, cosa che non riesce a tutti.
"Hatsukoi Limited" è un'anime che parla dei primi amori adolescenziali, parliamo di scuole medie e superiori.
Tecnicamente l'anime si presenta molto bene, colori tenui, in sintonia con i sentimenti che va a descrivere, animazione fluida e coerente, corredata da una colonna sonora leggera come quest'opera, ovviamente in senso spiccatamente positivo.
Vengo alla storia senza entrare nel dettaglio, ci sono tanti personaggi, maschili e femminili, con i loro amori e le loro pene, storie che si intrecciano, finiscono bene o meno bene ma mai in modo drammatico.
Due cose mi hanno colpito di questo anime, la prima è che non esiste un vero protagonista, ma il protagonista è il primo amore, quindi vediamo diverse storie che si sviluppano in parallelo tra amicizia e affetto, tutte descritte molto bene, tutti i personaggi fanno un cammino grazie all'amore e all'amicizia, perchè anche di questo si parla, l'oginalità sta appunto nel non avere un'eroe principale con un mondo che gli ruota attorno ma tutti sono protagionisti e tutti hanno il loro spazio.
L'altra cosa che ho apprezzato tantissimo è la leggerezza di questo anime che pone i sentimenti, l'innamoramento come una cosa bella e leggera, e anche la dove c'è un rifiuto, non è una tragedia greca come in altre opere, quì si vede davvero quella che è la realtà delle cose, a 15 anni un infatuazione o un rifiuto sono cose leggere, si sta male ma passa, e finalmente qualcuno in un racconto nipponico ce lo fa pure vedere.
Per concludere, il racconto non risulta mai pesante o angoscioso, ma veloce e divertente, i personaggi sono i classici stereotipi della commedia rosa, il maniaco, l'intellettuale, la bella, la sportiva, ecc... . Putroppo anche la colonna sonora è leggerina (ma del resto adatatta a quest'opera), peccato troppo leggerina per portare il tutto oltre l'otto come valutazione complessiva.
Tecnicamente l'anime si presenta molto bene, colori tenui, in sintonia con i sentimenti che va a descrivere, animazione fluida e coerente, corredata da una colonna sonora leggera come quest'opera, ovviamente in senso spiccatamente positivo.
Vengo alla storia senza entrare nel dettaglio, ci sono tanti personaggi, maschili e femminili, con i loro amori e le loro pene, storie che si intrecciano, finiscono bene o meno bene ma mai in modo drammatico.
Due cose mi hanno colpito di questo anime, la prima è che non esiste un vero protagonista, ma il protagonista è il primo amore, quindi vediamo diverse storie che si sviluppano in parallelo tra amicizia e affetto, tutte descritte molto bene, tutti i personaggi fanno un cammino grazie all'amore e all'amicizia, perchè anche di questo si parla, l'oginalità sta appunto nel non avere un'eroe principale con un mondo che gli ruota attorno ma tutti sono protagionisti e tutti hanno il loro spazio.
L'altra cosa che ho apprezzato tantissimo è la leggerezza di questo anime che pone i sentimenti, l'innamoramento come una cosa bella e leggera, e anche la dove c'è un rifiuto, non è una tragedia greca come in altre opere, quì si vede davvero quella che è la realtà delle cose, a 15 anni un infatuazione o un rifiuto sono cose leggere, si sta male ma passa, e finalmente qualcuno in un racconto nipponico ce lo fa pure vedere.
Per concludere, il racconto non risulta mai pesante o angoscioso, ma veloce e divertente, i personaggi sono i classici stereotipi della commedia rosa, il maniaco, l'intellettuale, la bella, la sportiva, ecc... . Putroppo anche la colonna sonora è leggerina (ma del resto adatatta a quest'opera), peccato troppo leggerina per portare il tutto oltre l'otto come valutazione complessiva.
Hatsukoi Limited è una serie sentimentale che riesce dove 100% ichigo ha miseramente fallito (Il confronto è tra anime ed anime ovviamente, ed il motivo del confronto è ovviamente il fatto che esse nascano dalla matita della stessa autrice), il motivo è abbastanza semplice, non ci troveremo di fronte il classico harem con il protagonista sfigato che a fine episodio dirà di aver preso una decisione dimenticandosene nell'episodio successivo ed una flotta di ragazzine che gli correranno dietro, ma bensì un gruppo abbastanza folto di ragazzi e ragazze interlacciati tra loro in qualche modo, con al massimo qualche triangolo o quadrato amoroso che comunque non sarà fastidioso.
Torniamo indietro alla trama, i protagonisti saranno il 90% dei personaggi che compariranno in quanto ogni episodio si concentrerà su una/due coppie e si incentrerà sul periodo dei loro primi amori, tali personaggi saranno in qualche modo tutti collegati tra loro in modo diretto o indiretto (compagni, fratelli, amici, sempai e via dicendo), andando a creare un intreccio narrativo molto solido.
Alcuni personaggi si dichiareranno immediatamente, altri lo faranno solo nelle battute finali, altri saranno coppie che rafforzeranno il loro legame ed altri non lo faranno mai o riceveranno cocenti delusioni, ma le battute finali ci ricorderanno che questi in fondo sono i primi amori, la storia non finirà per il semplice fatto che la vita continua, e la storia è perfetta così.
Dovendo trovare i punti dolenti, la serie essendo solo di 12 episodi non approfondirà molto i personaggi (che sono tantissimi) e si appoggerà a stereotipi abbastanza consolidati, ignorando alla fine tra i personaggi la sorella di Enomoto (credo sia l'unica ad essere solo una comparsa, oltre a Nanoka, la nuotatrice nana che servirà solo a sfidare Meguru) e dando poco spazio a personaggi molto interessanti come Misao, oltre a ripetere storie su personaggi abbastanza inutili come Meguru (il secondo episodio sulla piscina serviva solo perché era la tettona della serie probabilmente) ed inserire la storia tra i fratelli Bessho (passi Arihara con la sua fissazione per la sorella in quanto utile alla trama, ma la fissazione di Koyoi per il fratello sarà fine a se stessa e si sarebbe potuta evitare).
Nonostante questi difetti la storia funziona alla perfezione e nonostante tutti i personaggi siano protagonisti principali Yamamoto e Kappa-kun (Kusuda) la faranno da padroni, soprattutto quest'ultimo che in una serie normale si sarebbe accaparrato il titolo di spalla del protagonista (che sarebbe toccato ovviamente a Mamoru) apparirà come il migliore della serie, non frignando come una mammoletta al contrario della maggior parte degli altri personaggi, ma conscio del suo status di "brutto" (e per una volta un brutto non lo sarà per il semplice fatto di essere alto 1.40, ma ne darà veramente l'impressione, nonostante non appaia come un mostro ovviamente, ma neanche come un top model basso come avviene di solito) sarà anche il personaggio più sveglio, che comprenderà i sentimenti dei suoi amici e li supporterà sempre.
A livello grafico il tratto è molto bello e pulito come di norma per la Kawashita, mentre musiche ed ost faranno il loro lavoro, non le andrete a cercare finita la serie, ma saranno comunque piacevoli durante la visione.
In conclusione dopo una delusione cocente con 100% Ichigo, questa serie mi ha stupito molto eliminando la componente harem e concentrandosi su varie storie, alcune veramente molto belle, altre un pò meno.
Tecnicamente avrei dato un 8, ma da solo l'episodio 9 (che si potrebbe guardare anche esternamente alla serie, davvero molto triste e romantico) si merita un punto tutto suo, quindi voto finale 9.
Consigliato se volete una serie sui primi amori che faccia anche ridere.
Torniamo indietro alla trama, i protagonisti saranno il 90% dei personaggi che compariranno in quanto ogni episodio si concentrerà su una/due coppie e si incentrerà sul periodo dei loro primi amori, tali personaggi saranno in qualche modo tutti collegati tra loro in modo diretto o indiretto (compagni, fratelli, amici, sempai e via dicendo), andando a creare un intreccio narrativo molto solido.
Alcuni personaggi si dichiareranno immediatamente, altri lo faranno solo nelle battute finali, altri saranno coppie che rafforzeranno il loro legame ed altri non lo faranno mai o riceveranno cocenti delusioni, ma le battute finali ci ricorderanno che questi in fondo sono i primi amori, la storia non finirà per il semplice fatto che la vita continua, e la storia è perfetta così.
Dovendo trovare i punti dolenti, la serie essendo solo di 12 episodi non approfondirà molto i personaggi (che sono tantissimi) e si appoggerà a stereotipi abbastanza consolidati, ignorando alla fine tra i personaggi la sorella di Enomoto (credo sia l'unica ad essere solo una comparsa, oltre a Nanoka, la nuotatrice nana che servirà solo a sfidare Meguru) e dando poco spazio a personaggi molto interessanti come Misao, oltre a ripetere storie su personaggi abbastanza inutili come Meguru (il secondo episodio sulla piscina serviva solo perché era la tettona della serie probabilmente) ed inserire la storia tra i fratelli Bessho (passi Arihara con la sua fissazione per la sorella in quanto utile alla trama, ma la fissazione di Koyoi per il fratello sarà fine a se stessa e si sarebbe potuta evitare).
Nonostante questi difetti la storia funziona alla perfezione e nonostante tutti i personaggi siano protagonisti principali Yamamoto e Kappa-kun (Kusuda) la faranno da padroni, soprattutto quest'ultimo che in una serie normale si sarebbe accaparrato il titolo di spalla del protagonista (che sarebbe toccato ovviamente a Mamoru) apparirà come il migliore della serie, non frignando come una mammoletta al contrario della maggior parte degli altri personaggi, ma conscio del suo status di "brutto" (e per una volta un brutto non lo sarà per il semplice fatto di essere alto 1.40, ma ne darà veramente l'impressione, nonostante non appaia come un mostro ovviamente, ma neanche come un top model basso come avviene di solito) sarà anche il personaggio più sveglio, che comprenderà i sentimenti dei suoi amici e li supporterà sempre.
A livello grafico il tratto è molto bello e pulito come di norma per la Kawashita, mentre musiche ed ost faranno il loro lavoro, non le andrete a cercare finita la serie, ma saranno comunque piacevoli durante la visione.
In conclusione dopo una delusione cocente con 100% Ichigo, questa serie mi ha stupito molto eliminando la componente harem e concentrandosi su varie storie, alcune veramente molto belle, altre un pò meno.
Tecnicamente avrei dato un 8, ma da solo l'episodio 9 (che si potrebbe guardare anche esternamente alla serie, davvero molto triste e romantico) si merita un punto tutto suo, quindi voto finale 9.
Consigliato se volete una serie sui primi amori che faccia anche ridere.
"Hatsukoi Limited" è un anime di genere sentimentale che racconta molteplici storie brevi di otto ragazze e delle loro vicende amorose. Principalmente si tratta di un anime per ragazze, ma la trama si concentra anche sui loro compagni maschili, su come vivono queste storie e quindi su come le affrontano.
Queste storie brevi vogliono per l'appunto trattare di tutte quelle problematiche, anche se superficiali, che i giovani adolescenti di oggi si trovano ad affrontare. Le prime cotte, le prime delusioni, le prime incomprensioni. L'allegria che provano con gli amici e le problematiche che vanno ad affrontare per dichiarare il loro amore, a volte non corrisposto e a volte troppo imbarazzante da confessare da entrambe le parti. Si riescono sufficientemente a percepire l'ansia e l'imbarazzo che queste ragazze cercano di superare o non riescono proprio ad affrontare.
Le musiche sono molto orecchiabili anche se non sono niente di speciale. Si adattano perfettamente alle scene dell'intero anime, ma non trasportano il telespettatore abbastanza da sentire i sentimenti che cercano di lasciare trasudare i protagonisti.
I disegni sono ben fatti e le scene si susseguono in maniera molto scorrevole. D'altronde l'anime è la trasposizione animata dell'omonimo manga realizzato dall'autrice di "100% Fragola", il quale, almeno come manga, è stato un ottimo lavoro. Per questa ragione i disegni sono quello che meritano di più in tutto l'anime. I dettagli dei personaggi, la loro realizzazione e anche i vari dettagli sono veramente ben fatti e meritano quindi di essere visti.
Il doppiaggio è anch'esso ben fatto e merita, personalmente, un buon voto.
In conclusione ho trovato quest'anime buono a livello di trama, ma non si presta abbastanza ad approfondire tutte le problematiche delle storie e per questa ragione lascia a chi lo guarda troppi punti interrogativi e insoddisfazione sulla conclusione. Il finale per questa ragione è molto aperto e lascia il telespettatore a interpretare il seguito come più gli piace. A livello di disegni merita davvero e credo che sia uno dei suoi punti forti.
Un 7 è più che meritato e sostengo che valga la pena visionarlo.
Queste storie brevi vogliono per l'appunto trattare di tutte quelle problematiche, anche se superficiali, che i giovani adolescenti di oggi si trovano ad affrontare. Le prime cotte, le prime delusioni, le prime incomprensioni. L'allegria che provano con gli amici e le problematiche che vanno ad affrontare per dichiarare il loro amore, a volte non corrisposto e a volte troppo imbarazzante da confessare da entrambe le parti. Si riescono sufficientemente a percepire l'ansia e l'imbarazzo che queste ragazze cercano di superare o non riescono proprio ad affrontare.
Le musiche sono molto orecchiabili anche se non sono niente di speciale. Si adattano perfettamente alle scene dell'intero anime, ma non trasportano il telespettatore abbastanza da sentire i sentimenti che cercano di lasciare trasudare i protagonisti.
I disegni sono ben fatti e le scene si susseguono in maniera molto scorrevole. D'altronde l'anime è la trasposizione animata dell'omonimo manga realizzato dall'autrice di "100% Fragola", il quale, almeno come manga, è stato un ottimo lavoro. Per questa ragione i disegni sono quello che meritano di più in tutto l'anime. I dettagli dei personaggi, la loro realizzazione e anche i vari dettagli sono veramente ben fatti e meritano quindi di essere visti.
Il doppiaggio è anch'esso ben fatto e merita, personalmente, un buon voto.
In conclusione ho trovato quest'anime buono a livello di trama, ma non si presta abbastanza ad approfondire tutte le problematiche delle storie e per questa ragione lascia a chi lo guarda troppi punti interrogativi e insoddisfazione sulla conclusione. Il finale per questa ragione è molto aperto e lascia il telespettatore a interpretare il seguito come più gli piace. A livello di disegni merita davvero e credo che sia uno dei suoi punti forti.
Un 7 è più che meritato e sostengo che valga la pena visionarlo.
Premessa: la recensione seguente non contiene spoiler.
Si tratta di una serie animata sentimentale, ove le love stories si svolgono in un contesto studentesco. La serie non merita né infamia né gloria, ma è possibile che riesca comunque a coinvolgere lo spettatore sensibile. Molti aspetti presentati sono abbastanza banali, ma colorati dalla storia ben intrecciata (cosa non sempre ben riuscita in altri casi di serie animate). I personaggi sono abbastanza scavati nelle loro personalità e idee, senza però tendere all'eccellenza, anche perché le puntate sono solo 12. Tuttavia sono presenti diversi colpetti di scena graziosi e interessanti.
Le musiche sono chiaramente di genere J-Pop, ma carine e orecchiabili; non ripetute e caratteristiche. I disegni sono ben fatti, ben proporzionati e talvolta tendenti alla rappresentazioni di pose e parti un po' sensuali, ma senza esagerare: siamo ancora nell'ambito del sopportabile, probabilmente.
Non si può dire più di tanto a riguardo, se non che la serie è consigliata alle persone sensibili amanti del genere sentimentale.
Si tratta di una serie animata sentimentale, ove le love stories si svolgono in un contesto studentesco. La serie non merita né infamia né gloria, ma è possibile che riesca comunque a coinvolgere lo spettatore sensibile. Molti aspetti presentati sono abbastanza banali, ma colorati dalla storia ben intrecciata (cosa non sempre ben riuscita in altri casi di serie animate). I personaggi sono abbastanza scavati nelle loro personalità e idee, senza però tendere all'eccellenza, anche perché le puntate sono solo 12. Tuttavia sono presenti diversi colpetti di scena graziosi e interessanti.
Le musiche sono chiaramente di genere J-Pop, ma carine e orecchiabili; non ripetute e caratteristiche. I disegni sono ben fatti, ben proporzionati e talvolta tendenti alla rappresentazioni di pose e parti un po' sensuali, ma senza esagerare: siamo ancora nell'ambito del sopportabile, probabilmente.
Non si può dire più di tanto a riguardo, se non che la serie è consigliata alle persone sensibili amanti del genere sentimentale.
"Hatsukoi Limited" è la fedele trasposizione animata del manga omonimo nato dalla magica matita di Mizuki Kawashita (100% Fragola), autrice dal tratto pulito e fin troppo bianco & nero che si presta moltissimo a essere "animato". La grafica rappresenta il maggior pregio della serie, che per 12 episodi non smette di deliziarci tanto che anche la trama sembra fatta apposta per godere appieno delle sue doti estetiche.
Pescando in quanto di meno originale ci possa essere, "Hatsukoi Limited" ci presenta svariate ragazze ricalcando ogni stereotipo di bellezza animata - tanto per andare sul sicuro -, dedicando a ognuna un episodio "stand alone" che si allaccia ad una "everyday school life" comune e non restituendo alcuno spunto originale. Malignamente si potrebbe affermare che sia un sottoprodotto di "standby" tanto per raggranellare qualche soldo e sopratutto dare carne fresca al mercato del doujinshi, sopratutto quello hentai.
Detto questo, la sensibilità dell'autrice è tale da trasformare la pietra in oro. Il fascino di "Hatsukoi Limited" è indiscutibile e non risiede nel "cosa" venga detto ma nel "come": ogni situazione, per quanto cliché, si dipana meravigliosamente e il fatto che il finale di ogni episodio sia praticamente già scritto non ne compromette la visione. La serie rappresenta un piacevole intrattenimento senza troppe promesse e qualche emozione nel finale, un bell'esempio di "come" debbano essere fatte molte serie analoghe e del fatto che non serve essere originali per raccontare delle belle storie. Consigliato.
Pescando in quanto di meno originale ci possa essere, "Hatsukoi Limited" ci presenta svariate ragazze ricalcando ogni stereotipo di bellezza animata - tanto per andare sul sicuro -, dedicando a ognuna un episodio "stand alone" che si allaccia ad una "everyday school life" comune e non restituendo alcuno spunto originale. Malignamente si potrebbe affermare che sia un sottoprodotto di "standby" tanto per raggranellare qualche soldo e sopratutto dare carne fresca al mercato del doujinshi, sopratutto quello hentai.
Detto questo, la sensibilità dell'autrice è tale da trasformare la pietra in oro. Il fascino di "Hatsukoi Limited" è indiscutibile e non risiede nel "cosa" venga detto ma nel "come": ogni situazione, per quanto cliché, si dipana meravigliosamente e il fatto che il finale di ogni episodio sia praticamente già scritto non ne compromette la visione. La serie rappresenta un piacevole intrattenimento senza troppe promesse e qualche emozione nel finale, un bell'esempio di "come" debbano essere fatte molte serie analoghe e del fatto che non serve essere originali per raccontare delle belle storie. Consigliato.
Ho appena finito di vedere quest'anime e ammetto che sia gradevole. E' frivolo e a tratti divertente e le puntate scorrono rapide una dietro l'altra senza annoiare mai lo spettatore.
Ma non è un'opera memorabile o originale, né per la storia e né per lo stile, anzi si ha comunque l'impressione del "già visto". L'unico punto a favore è la tecnica narrativa del sovrapporsi di più storie di adolescenti alle prime armi, che affrontano le prime cotte e le prime delusioni con la spensieratezza dell'adolescenza e in taluni casi anche con tanti timori e insicurezze.
Non ho gradito molto il richiamo a numerosi stereotipi tipici del genere comico, le solite inquadrature a altezza slip, i primi piani ai décolleté e le pose da pin-up. A parte questo è un anime godibile e adatto per chi cerca un po' di leggerezza.
Quanto al comparto grafico, è evidente il marchio di fabbrica della J.C. ed è indiscutibile che sia molto buono, dal character design agli sfondi.
Non c'è molto da aggiungere, Hatsukoi Limited a me è sembrata una commedia come tante, non c'è nulla di eccezionale che renda questa serie speciale rispetto ad altre.
Ma non è un'opera memorabile o originale, né per la storia e né per lo stile, anzi si ha comunque l'impressione del "già visto". L'unico punto a favore è la tecnica narrativa del sovrapporsi di più storie di adolescenti alle prime armi, che affrontano le prime cotte e le prime delusioni con la spensieratezza dell'adolescenza e in taluni casi anche con tanti timori e insicurezze.
Non ho gradito molto il richiamo a numerosi stereotipi tipici del genere comico, le solite inquadrature a altezza slip, i primi piani ai décolleté e le pose da pin-up. A parte questo è un anime godibile e adatto per chi cerca un po' di leggerezza.
Quanto al comparto grafico, è evidente il marchio di fabbrica della J.C. ed è indiscutibile che sia molto buono, dal character design agli sfondi.
Non c'è molto da aggiungere, Hatsukoi Limited a me è sembrata una commedia come tante, non c'è nulla di eccezionale che renda questa serie speciale rispetto ad altre.
Hatsukoi Limited è una commedia sentimentale fresca e spassosa. Un gruppo di ragazzi e ragazze, divisi fra scuole medie e superiori, si confrontano con l'eterno tema del primo amore: alcuni di essi riusciranno ad avere successo, altri invece dovranno rimandare il coronamento del proprio sogno. Cosa c'è di nuovo in tutto questo? Assolutamente nulla. Nonostante ciò, però, questo Hatsukoi limited è un prodotto davvero interessante e vi spiego perché.
La trama è composta da una serie di ministorie in cui tutti/tutte sono protagonisti e tutti/tutte sono comparse. Il numero di personaggi coinvolti è davvero notevole se si pensa che si tratta di una serie con solo 12 episodi. Ognuno di questi episodi finisce per concentrarsi sulle vicende di un personaggio che, per venti, minuti diventa il protagonista principale, per poi lasciare il posto agli altri negli episodi successivi. E' qualcosa di un po' diverso da quanto accade, in genere, in anime di questo tipo: c'è una storia principale con protagonisti ben definiti e una serie di personaggi secondari che fanno da scenario e alle cui vicende viene dedicata al massimo un episodio - che poi immancabilmente è il più noioso. Qui, invece, tutte le storie sono sullo stesso piano, anche se quella tra Kusuda ed Enomoto è risulta maggiormente approfondita, e il loro alternarsi è motivo di interesse e non una seccatura.
Inutile poi soffermarsi sul livello grafico, per me davvero eccezionale, cosa che ormai non è più una novità. Buona anche la colonna sonora, anche se non rappresenta certamente niente di memorabile.
Terminate le lodi passiamo alla parte critica. Se da un lato ho elogiato il sovrapporsi di più storie, dall'altro bisogna constatare evidenti richiami ad altre storie: mi vengono in mente in primis Toradora!, Suzuka e Lamù. Niente di esagerato, ma il richiamo obiettivamente c'è e fa perdere alla serie qualche punto in originalità.
In secondo luogo la psicologia dei personaggi non è molto curata, ma si basa sui classici prototipi (il maniaco, il ragazzo con gli occhiali, la ragazza con il seno grande, la sorella innamorata del fratello ecc. ecc.) senza grandi novità. Ogni personaggio si comporta automaticamente come tutti si aspettano che faccia, senza sbavature o imprevisti.
A ogni modo, nonostante qualche piccolo limite Hatsukoi limited resta un anime gradevole e spensierato adattissimo per passare qualche ora in allegria e da guardare senza troppo impegno. Nel genere è forse uno dei migliori che ho visto finora: consigliatissimo per chi ama le commedie sentimentali condite da qualche risata qua e là (la scena in cui Bestia-kun dà da mangiare agli uccellini è esilarante).
La trama è composta da una serie di ministorie in cui tutti/tutte sono protagonisti e tutti/tutte sono comparse. Il numero di personaggi coinvolti è davvero notevole se si pensa che si tratta di una serie con solo 12 episodi. Ognuno di questi episodi finisce per concentrarsi sulle vicende di un personaggio che, per venti, minuti diventa il protagonista principale, per poi lasciare il posto agli altri negli episodi successivi. E' qualcosa di un po' diverso da quanto accade, in genere, in anime di questo tipo: c'è una storia principale con protagonisti ben definiti e una serie di personaggi secondari che fanno da scenario e alle cui vicende viene dedicata al massimo un episodio - che poi immancabilmente è il più noioso. Qui, invece, tutte le storie sono sullo stesso piano, anche se quella tra Kusuda ed Enomoto è risulta maggiormente approfondita, e il loro alternarsi è motivo di interesse e non una seccatura.
Inutile poi soffermarsi sul livello grafico, per me davvero eccezionale, cosa che ormai non è più una novità. Buona anche la colonna sonora, anche se non rappresenta certamente niente di memorabile.
Terminate le lodi passiamo alla parte critica. Se da un lato ho elogiato il sovrapporsi di più storie, dall'altro bisogna constatare evidenti richiami ad altre storie: mi vengono in mente in primis Toradora!, Suzuka e Lamù. Niente di esagerato, ma il richiamo obiettivamente c'è e fa perdere alla serie qualche punto in originalità.
In secondo luogo la psicologia dei personaggi non è molto curata, ma si basa sui classici prototipi (il maniaco, il ragazzo con gli occhiali, la ragazza con il seno grande, la sorella innamorata del fratello ecc. ecc.) senza grandi novità. Ogni personaggio si comporta automaticamente come tutti si aspettano che faccia, senza sbavature o imprevisti.
A ogni modo, nonostante qualche piccolo limite Hatsukoi limited resta un anime gradevole e spensierato adattissimo per passare qualche ora in allegria e da guardare senza troppo impegno. Nel genere è forse uno dei migliori che ho visto finora: consigliatissimo per chi ama le commedie sentimentali condite da qualche risata qua e là (la scena in cui Bestia-kun dà da mangiare agli uccellini è esilarante).
Hatsukoi Limited tratta di storie romantiche che s'intrecciano nel classico ambiente scolastico.
Nulla di nuovo o di originale. C'è un buon numero di stereotipi. Ottimo è l'incipit, che però andava meglio sviluppato nel personaggio del gigantesco ragazzo innamorato della biondina. Nel suo insieme l'anime è comunque gradevole. Si può vedere ma senza grandi pretese. Molto belli ho trovato i fondali.
Di ecchi Hatsukoi Limited ha molto poco, ma le ragazze sono molto carine con un character design ben curato, prima fra tutte Enomoto. Continuo a chiedermi il perché del presentare rapporti platonici dai toni incestuosi tra fratelli e sorelle (qui addirittura due!).
Nulla di nuovo o di originale. C'è un buon numero di stereotipi. Ottimo è l'incipit, che però andava meglio sviluppato nel personaggio del gigantesco ragazzo innamorato della biondina. Nel suo insieme l'anime è comunque gradevole. Si può vedere ma senza grandi pretese. Molto belli ho trovato i fondali.
Di ecchi Hatsukoi Limited ha molto poco, ma le ragazze sono molto carine con un character design ben curato, prima fra tutte Enomoto. Continuo a chiedermi il perché del presentare rapporti platonici dai toni incestuosi tra fratelli e sorelle (qui addirittura due!).
Hatsukoi Limited è un anime tratto dall’omonimo manga di Mizuki Kawashita (Ichigo 100%), in quattro volumi, in uscita in Giappone tra ottobre 2007 e maggio 2008. In Italia sarà pubblicato dalla fine di febbraio 2010 da Planet Manga (I limiti del primo amore).
È un bell’anime che rientra nel filone della commedia romantica, con qualche tocco di spassosa demenzialità, qua e là, ma in questo non è certo ai livelli di “Scool Rumble”. Mi ricorda, più che altro, “Kimi-kiss Pure Rouge”. Vengono rappresentati i primi amori di cinque ragazze delle medie e tre del liceo. Le vicende vengono narrate dalla loro prospettiva. Ampio spazio è concesso ai personaggi maschili, loro amici, compagni di scuola e fratelli. In ogni episodio l’attenzione si focalizza su una delle protagoniste e sulla sua storia d’amore, mentre le altre si muovono sullo sfondo. Più si va avanti nelle puntate, più le relazioni si intrecciano, la trama si arricchisce. Vengono coinvolti un gran numero di personaggi, spesso collegati da diversi rapporti interpersonali.
A volte non è necessario che una serie sia differente o unica, a volte può essere piena di cliché (sia nei personaggi che nei contenuti) ma essere raccontata con tanto amore e calore da risultare coinvolgente e mai annoiare. Le openig e le ending sono carine. I fondali spesso mancano di dettagli, ma questo non è un problema perché l’attenzione si focalizza sui personaggi. Il character design è piacevole, ed è molto fedele al manga. I personaggi sono vividi e colorati, si addicono alla spensieratezza della storia. Ognuno di loro ha una personalità diversa, e riceve eguale attenzione: si può dire che tutti siano protagonisti. Anche se ritengo che spicchino per simpatia Ayumi Arihara e Misao Zaitsu (tenero ragazzo dall’aria spaventosa).
Il lato positivo di avere tante storie che si intrecciano è la presenza di molti personaggi maschili. Tale presenza ci salva dal solito irrealistico balletto di gallinelle intorno all’unico gallo del pollaio, degli shounen-harem.
Il lato negativo è l’essere troppo sbrigativo. Con ben otto protagoniste non c’è molto spazio per l’introspezione. Si finisce per non concludere del tutto alcune storie, lasciandole lì in sospeso. Il titolo "Limited" gli si addice ironicamente. Per ovviare a questo difetto ci sarebbe stato bisogno di un maggior numero di puntate, magari un’altra serie.
Esiste anche uno special (Limited girl) in sei puntate, della durata di cinque minuti circa ognuna. Si focalizza su Andou, che si è dimenticata di mettere la biancheria intima. Si tratta di puro fanservice, inutile dirlo. Lo special lo sconsiglio, rovina del tutto l’immagine positiva della serie.
<b>Spoiler</b>
Nella parte finale ho trovato molta similitudine con un elemento di Honey & Clover. Mi riferisco al viaggio in bicicletta intrapreso da Takemono alla scoperta dei propri sentimenti. Beh , diciamo che qui l’idea è stata copiata e resa di gruppo.
Idee confuse? Troppe storie tutte insieme, troppo velocemente? A <a href="http://img149.imageshack.us/img149/2652/relationshipchartv5.png">questo link</a> (in inglese) potrete trovare uno schema di tutte le interrelazioni allo stato del 12° e ultimo episodio. Per potervi chiarire le idee.
È un bell’anime che rientra nel filone della commedia romantica, con qualche tocco di spassosa demenzialità, qua e là, ma in questo non è certo ai livelli di “Scool Rumble”. Mi ricorda, più che altro, “Kimi-kiss Pure Rouge”. Vengono rappresentati i primi amori di cinque ragazze delle medie e tre del liceo. Le vicende vengono narrate dalla loro prospettiva. Ampio spazio è concesso ai personaggi maschili, loro amici, compagni di scuola e fratelli. In ogni episodio l’attenzione si focalizza su una delle protagoniste e sulla sua storia d’amore, mentre le altre si muovono sullo sfondo. Più si va avanti nelle puntate, più le relazioni si intrecciano, la trama si arricchisce. Vengono coinvolti un gran numero di personaggi, spesso collegati da diversi rapporti interpersonali.
A volte non è necessario che una serie sia differente o unica, a volte può essere piena di cliché (sia nei personaggi che nei contenuti) ma essere raccontata con tanto amore e calore da risultare coinvolgente e mai annoiare. Le openig e le ending sono carine. I fondali spesso mancano di dettagli, ma questo non è un problema perché l’attenzione si focalizza sui personaggi. Il character design è piacevole, ed è molto fedele al manga. I personaggi sono vividi e colorati, si addicono alla spensieratezza della storia. Ognuno di loro ha una personalità diversa, e riceve eguale attenzione: si può dire che tutti siano protagonisti. Anche se ritengo che spicchino per simpatia Ayumi Arihara e Misao Zaitsu (tenero ragazzo dall’aria spaventosa).
Il lato positivo di avere tante storie che si intrecciano è la presenza di molti personaggi maschili. Tale presenza ci salva dal solito irrealistico balletto di gallinelle intorno all’unico gallo del pollaio, degli shounen-harem.
Il lato negativo è l’essere troppo sbrigativo. Con ben otto protagoniste non c’è molto spazio per l’introspezione. Si finisce per non concludere del tutto alcune storie, lasciandole lì in sospeso. Il titolo "Limited" gli si addice ironicamente. Per ovviare a questo difetto ci sarebbe stato bisogno di un maggior numero di puntate, magari un’altra serie.
Esiste anche uno special (Limited girl) in sei puntate, della durata di cinque minuti circa ognuna. Si focalizza su Andou, che si è dimenticata di mettere la biancheria intima. Si tratta di puro fanservice, inutile dirlo. Lo special lo sconsiglio, rovina del tutto l’immagine positiva della serie.
<b>Spoiler</b>
Nella parte finale ho trovato molta similitudine con un elemento di Honey & Clover. Mi riferisco al viaggio in bicicletta intrapreso da Takemono alla scoperta dei propri sentimenti. Beh , diciamo che qui l’idea è stata copiata e resa di gruppo.
Idee confuse? Troppe storie tutte insieme, troppo velocemente? A <a href="http://img149.imageshack.us/img149/2652/relationshipchartv5.png">questo link</a> (in inglese) potrete trovare uno schema di tutte le interrelazioni allo stato del 12° e ultimo episodio. Per potervi chiarire le idee.
Veramente bello questa nuova serie di Kawashita, autrice anche di 100% ichigo. Personalmente speravo in più episodi, sviluppare al meglio queste love story. Infatti solo alcuni degli amori tra coppie viene ben sviluppato, mentre gli altri lasciano molta immaginazione da parte degli spettatori.
Perciò avrei preferito meno intrecci amorosi, per focalizzare meglio quelli principali; poi il finale mi è sembrato troppo sbrigativo.
Vabbè alla fine gli do un 8 pieno ma anche un 8 e mezzo sia per i disegni, che a mio parere sono fantastici, che per quel bel sentimento di passionalità che è riuscito a trasmettermi.
Spero molto che in futuro i diritti del manga vengano acquistati.
Quindi vedetevelo...
Perciò avrei preferito meno intrecci amorosi, per focalizzare meglio quelli principali; poi il finale mi è sembrato troppo sbrigativo.
Vabbè alla fine gli do un 8 pieno ma anche un 8 e mezzo sia per i disegni, che a mio parere sono fantastici, che per quel bel sentimento di passionalità che è riuscito a trasmettermi.
Spero molto che in futuro i diritti del manga vengano acquistati.
Quindi vedetevelo...
Un anime veramente carino, spassoso, divertente ma che sa essere anche molto profondo. Tratta le vicende sentimentali di numerose ragazze tutte frequentanti la stessa scuola o comunque amiche/ conoscenti alle prese con il primo amore. Vengono presi in considerazione anche i punti di vista maschili, sia di personaggi il cui amore non viene corrisposto, sia di quelli cui viene corrisposto. Alcuni di essi compaiono per una sola puntata, ma lasciano davvero il segno. E' un anime denso di romanticismo ma anche di risate, che inizia chiedendo allo spettatore " sei mai stato innamorato?" e conclude ogni puntata chiedendo " Adesso, sei innamorato?". Fa sospirare, fa innamorare, fa commuovere in certi punti. Insomma, fa appassionare.
Un'altra bella storia tratta dal pennino di una mangaka assolutamente geniale: La Kawashita!
Dopo 100% Fragola (uno dei manga più belli degli ultimi tempi) una storia molto brillante e divertente che tratta il "primo amore", ma non di un o una protagonista in particolare, ma di diversi personaggi che vivono divisi fra una scuola media e un liceo lì vicino.
Ho visto le prime tre puntate ed ognuna tratta un pairing diverso (anche il manga è organizzato in questo modo) ed ogni primo amore o prima cotta che sia è particolare a suo modo, sarà difficile non ritrovare fra queste una simile alla propria...
Per alcuni però potrebbe non piacere perchè è possibile che molte storie vengano lasciate per strada... e chi ama una storia bella lunga e complessa non sarà soddisfatto.
A me invece piace anche grazie alla forte particolarità della narrazione.
Che dire se non: Kawashita forever!!!
Dopo 100% Fragola (uno dei manga più belli degli ultimi tempi) una storia molto brillante e divertente che tratta il "primo amore", ma non di un o una protagonista in particolare, ma di diversi personaggi che vivono divisi fra una scuola media e un liceo lì vicino.
Ho visto le prime tre puntate ed ognuna tratta un pairing diverso (anche il manga è organizzato in questo modo) ed ogni primo amore o prima cotta che sia è particolare a suo modo, sarà difficile non ritrovare fra queste una simile alla propria...
Per alcuni però potrebbe non piacere perchè è possibile che molte storie vengano lasciate per strada... e chi ama una storia bella lunga e complessa non sarà soddisfatto.
A me invece piace anche grazie alla forte particolarità della narrazione.
Che dire se non: Kawashita forever!!!
Lo so, lo so, è troppo presto per dare un voto alla serie... ma se dovesse continuare ai ritmi del primo episodio, ragazzi potremmo trovarci di fronte al nuovo School Rumble!
Trama: Ayumi Arihara vorrebbe tanto conquistare il suo compagno di classe, Mamoru, che è fissato con l'idea di diventare un paramedico! In compenso ci si mette di mezzo il fratellone di Mamoru... un vero mostro dal cuore tenero che con i suoi metodi rozzi vorrebbe conquistare il cuore della nostra protagonista... Ci riuscirà? Questa e altre storie divertenti in uno degli anime più divertenti dell'anno!
Trama: Ayumi Arihara vorrebbe tanto conquistare il suo compagno di classe, Mamoru, che è fissato con l'idea di diventare un paramedico! In compenso ci si mette di mezzo il fratellone di Mamoru... un vero mostro dal cuore tenero che con i suoi metodi rozzi vorrebbe conquistare il cuore della nostra protagonista... Ci riuscirà? Questa e altre storie divertenti in uno degli anime più divertenti dell'anno!