La storia di Alice… fanciulla infelice
Un'opera kodomo di mezzo secolo fa, e per questo va necessariamente contestualizzata.
Tecnicamente, per il suo periodo di realizzazione, era un lavoro discreto, ma non è invecchiato benissimo. La regia si era preoccupata più di far avvenire litigi, scontri, animazioni vistose e cambiamenti di scenario, piuttosto che dare un senso agli avvenimenti e alla magi-tecnologia, men che meno si è preoccupata di curare personalità e coerenza dei personaggi. L'adattamento italiano è di scarso livello, ma questo è facilmente perdonabile, specie per quanto riguarda il titolo. Suppongo che l'omaggio al libro di Carroll sia stato ispirato da una delle parentesi lisergiche del film, probabilmente da quella centrale nella foresta.
Nel complesso, si è visto di peggio in opere altrettanto vecchie e dal titolo rimaneggiato in modo ancor più fantasioso, tra cui alcuni lavori diretti proprio dallo stesso Yabushita, tuttavia "Alice Fanciulla Infelice" (che tanto buona non è) rimane un titolo che, anche tenuto conto di tutto, non oltrepassa la sufficienza.
Una visione una tantum ci può anche stare, ma gli animaletti parlanti e alcune perdite di tempo la appesantiranno.
Tecnicamente, per il suo periodo di realizzazione, era un lavoro discreto, ma non è invecchiato benissimo. La regia si era preoccupata più di far avvenire litigi, scontri, animazioni vistose e cambiamenti di scenario, piuttosto che dare un senso agli avvenimenti e alla magi-tecnologia, men che meno si è preoccupata di curare personalità e coerenza dei personaggi. L'adattamento italiano è di scarso livello, ma questo è facilmente perdonabile, specie per quanto riguarda il titolo. Suppongo che l'omaggio al libro di Carroll sia stato ispirato da una delle parentesi lisergiche del film, probabilmente da quella centrale nella foresta.
Nel complesso, si è visto di peggio in opere altrettanto vecchie e dal titolo rimaneggiato in modo ancor più fantasioso, tra cui alcuni lavori diretti proprio dallo stesso Yabushita, tuttavia "Alice Fanciulla Infelice" (che tanto buona non è) rimane un titolo che, anche tenuto conto di tutto, non oltrepassa la sufficienza.
Una visione una tantum ci può anche stare, ma gli animaletti parlanti e alcune perdite di tempo la appesantiranno.