Sakigake!! Cromartie High
La serie "Sakigake!! Cromartie High", più semplicemente conosciuta con il titolo inglese "Cromartie High School", è una trasposizione animata prodotta dallo studio "Production I.G." ("L'attacco dei giganti"," Psycho-Pass"). L'opera è andata in onda il 2 ottobre 2003 e si è conclusa il 25 marzo del 2004, sulla rete TV Tokyo. L'anime si basa sul manga omonimo, scritto e disegnato da Eiji Nonaka; l'opera originale è stata pubblicata sulla rivista "Shonen Magazine" di Kodansha, dal 16 febbraio 2001 fino al mese di maggio del 2006, per un totale di diciassette volumi.
La prima volta che lessi il titolo dell'opera pensavo fosse qualche spin-off di "Otoko juku/Classe di Ferro", opera scritta e disegnata da Akira Miyashita, invece mi sono trovato davanti un prodotto completamente diverso. Bisogna considerare che, nel Giappone di inizio 2000, la moda yankee/teppistica giapponese stava ormai per spegnersi completamente, anche tenendo conto dell'effettivo ritiro dei Bosozoku verso un'epoca pacifica e tranquilla, perciò l'ambientazione di tale serie è da considerarsi come un "pallido" contorno.
La trama ci parla di Takashi Kamiyama, uno studente appena iscritto alle scuole superiori nel famoso istituto chiamato "Cromartie", da cui ovviamente prende il nome la serie. L'istituto è esattamente come glielo avevano descritto, un covo di teppisti senza speranza, circondato dalle più strampalate apparizioni. Addirittura vedremo la comparsata attiva di Freddie Mercury, il famoso cantante dei Queen, che in questa serie non sarebbe affatto morto. Nel suo tempo libero è solito cavalcare un essere mostruoso, simile a Re Nero, il cavallo di Raul, personaggio principale di "Hokuto no Ken". Come se non bastasse, in questa scuola è presente anche un gorilla e un robot, regolarmente iscritti all'istituto: il robot si fa chiamare Mechazawa ed è fermamente convito di essere una persona come tutte le altre. Anche con le altre persone apparentemente "normali" non c'è da scherzare, visto che son tutti malviventi, orgogliosi della propria fedina penale.
Trovatosi in questa assurda situazione, il protagonista avrà inizialmente delle serie difficoltà di adattamento, ma dopo un periodo di tempo il ragazzo supererà varie prove di coraggio, integrandosi perfettamente con l'assurdo gruppo. All'interno della scuola abbiamo alcuni personaggi secondari fissi, come ad esempio l'amico Hayashida, che sopra i folti capelli porta una parrucca da Mohawk viola, il biondo Maeda, che verrà sempre costantemente rapito, senza che nessuno vada mai a salvarlo, oppure il capo della scuola Takenouchi, che ha un grave problema con i mezzi di trasporto; l'ultimo personaggio è l'aristocratico Hokuto, perenne "figlio di papà".
Se a prima vista questa serie potrà sembrare un "masterpiece" della comicità, in realtà non ripaga assolutamente le aspettative in essa riposte. Prima di tutto, questa serie non ha una trama, non esiste un vero proseguimento delle vicende, è un continuo e perpetuo girare nello stesso punto. Parlando della caratterizzazione dei protagonisti, è così assurda che è difficile immedesimarsi davvero, inoltre l'eccessivo stile "nonsense", a lunga andare, potrebbe davvero stufare il telespettatore. Senza contare che ogni episodio dura solo tredici minuti.
Lo stile di disegno è grezzo, ma soprattutto poco curato, vedi gli ultimi episodi, quindi non aspettatevi qualcosa di simile alle recente produzioni dello studio... Il doppiaggio è buono: fra i doppiatori spicca il nome di Norio Wakamoto (Cell, Mastudaira), che ha fatto davvero un ottimo lavoro.
La prima volta che lessi il titolo dell'opera pensavo fosse qualche spin-off di "Otoko juku/Classe di Ferro", opera scritta e disegnata da Akira Miyashita, invece mi sono trovato davanti un prodotto completamente diverso. Bisogna considerare che, nel Giappone di inizio 2000, la moda yankee/teppistica giapponese stava ormai per spegnersi completamente, anche tenendo conto dell'effettivo ritiro dei Bosozoku verso un'epoca pacifica e tranquilla, perciò l'ambientazione di tale serie è da considerarsi come un "pallido" contorno.
La trama ci parla di Takashi Kamiyama, uno studente appena iscritto alle scuole superiori nel famoso istituto chiamato "Cromartie", da cui ovviamente prende il nome la serie. L'istituto è esattamente come glielo avevano descritto, un covo di teppisti senza speranza, circondato dalle più strampalate apparizioni. Addirittura vedremo la comparsata attiva di Freddie Mercury, il famoso cantante dei Queen, che in questa serie non sarebbe affatto morto. Nel suo tempo libero è solito cavalcare un essere mostruoso, simile a Re Nero, il cavallo di Raul, personaggio principale di "Hokuto no Ken". Come se non bastasse, in questa scuola è presente anche un gorilla e un robot, regolarmente iscritti all'istituto: il robot si fa chiamare Mechazawa ed è fermamente convito di essere una persona come tutte le altre. Anche con le altre persone apparentemente "normali" non c'è da scherzare, visto che son tutti malviventi, orgogliosi della propria fedina penale.
Trovatosi in questa assurda situazione, il protagonista avrà inizialmente delle serie difficoltà di adattamento, ma dopo un periodo di tempo il ragazzo supererà varie prove di coraggio, integrandosi perfettamente con l'assurdo gruppo. All'interno della scuola abbiamo alcuni personaggi secondari fissi, come ad esempio l'amico Hayashida, che sopra i folti capelli porta una parrucca da Mohawk viola, il biondo Maeda, che verrà sempre costantemente rapito, senza che nessuno vada mai a salvarlo, oppure il capo della scuola Takenouchi, che ha un grave problema con i mezzi di trasporto; l'ultimo personaggio è l'aristocratico Hokuto, perenne "figlio di papà".
Se a prima vista questa serie potrà sembrare un "masterpiece" della comicità, in realtà non ripaga assolutamente le aspettative in essa riposte. Prima di tutto, questa serie non ha una trama, non esiste un vero proseguimento delle vicende, è un continuo e perpetuo girare nello stesso punto. Parlando della caratterizzazione dei protagonisti, è così assurda che è difficile immedesimarsi davvero, inoltre l'eccessivo stile "nonsense", a lunga andare, potrebbe davvero stufare il telespettatore. Senza contare che ogni episodio dura solo tredici minuti.
Lo stile di disegno è grezzo, ma soprattutto poco curato, vedi gli ultimi episodi, quindi non aspettatevi qualcosa di simile alle recente produzioni dello studio... Il doppiaggio è buono: fra i doppiatori spicca il nome di Norio Wakamoto (Cell, Mastudaira), che ha fatto davvero un ottimo lavoro.
Nonsense allo stato puro, questo è ciò che rappresenta questo anime. Situazioni che da apparentemente normali si trasformano in teatrini di assoluta follia, dove può accadere di tutto, per non parlare dei personaggi, ognuno con una peculiarità che fa ridere, come ad esempio un gorilla che è uno studente, ma non si sa perché e nessuno se ne chiede il motivo. Gli episodi purtroppo durano solo dieci minuti, ma non potrete fare a meno di finire la serie velocemente, perché è il classico anime in cui ogni episodio tira l'altro: tutti questi eventi nonsense sembrano quasi creare dipendenza e si ha subito voglia di vedere cosa succederà nel prossimo episodio.
Ogni puntata è scollegata dall'altra, la maggior parte degli episodi sono autoconclusivi, e raramente gli eventi che accadono in essi vengono ricordati negli episodi dopo, eccetto rari casi. Da menzionare alcuni dialoghi assolutamente folli, che partono da argomenti anche normali, o assolutamente banali, per sfociare in riflessioni profonde, sempre secondo l'ottica dell'anime, sul determinato argomento, andando a sviscerarlo a fondo e a trarre le più sconclusionate considerazioni - come ad esempio una discussione secondo cui, se una persona non rivela il suo nome per tanto tempo, lo si chiama con un nome che non c'entra niente, e quindi rivelare il proprio vero nome rovinerebbe l'atmosfera, o altre follie del genere. Il bello è che delle volte ci si trova anche d'accordo con ciò che dicono.
Stupende alcune situazioni, come un personaggio che socializza con un terrorista, tanto che quest'ultimo prende il suo posto nel gruppo, e nessuno si accorge del cambiamento, e quando il vero personaggio ritorna, il terrorista rimane comunque nel gruppo e viene chiamato con lo stesso nome del personaggio, con soltanto l'aggiunta di un semplice "2". O ancora, si può notare che, mentre il protagonista sta parlando con un personaggio, gli si allungano i capelli a vista d'occhio senza un motivo. Oppure notare sullo sfondo facce di personaggi che spuntano, delle volte anche capo sotto.
Il comparto tecnico non è chissà cosa, ma di sicuro non c'era bisogno di granché per questo anime, anzi, meno ottimo è il comparto tecnico, più trash è, e più fa ridere. Comunque sia è stato svolto un ottimo lavoro anche con i pochi mezzi a disposizione, come insensati ingrandimenti delle facce dei protagonisti che pian piano occupano tutto lo schermo con un divertente rumore in sottofondo, o, al contrario, rimpicciolimento di alcune facce, sagome che vengono fatte muovere in modo sconclusionato e storto. Insomma, avrete capito che per gli amanti del nonsense questo è un anime che va visto assolutamente, imperdibile e forse il migliore nel suo genere.
Ogni puntata è scollegata dall'altra, la maggior parte degli episodi sono autoconclusivi, e raramente gli eventi che accadono in essi vengono ricordati negli episodi dopo, eccetto rari casi. Da menzionare alcuni dialoghi assolutamente folli, che partono da argomenti anche normali, o assolutamente banali, per sfociare in riflessioni profonde, sempre secondo l'ottica dell'anime, sul determinato argomento, andando a sviscerarlo a fondo e a trarre le più sconclusionate considerazioni - come ad esempio una discussione secondo cui, se una persona non rivela il suo nome per tanto tempo, lo si chiama con un nome che non c'entra niente, e quindi rivelare il proprio vero nome rovinerebbe l'atmosfera, o altre follie del genere. Il bello è che delle volte ci si trova anche d'accordo con ciò che dicono.
Stupende alcune situazioni, come un personaggio che socializza con un terrorista, tanto che quest'ultimo prende il suo posto nel gruppo, e nessuno si accorge del cambiamento, e quando il vero personaggio ritorna, il terrorista rimane comunque nel gruppo e viene chiamato con lo stesso nome del personaggio, con soltanto l'aggiunta di un semplice "2". O ancora, si può notare che, mentre il protagonista sta parlando con un personaggio, gli si allungano i capelli a vista d'occhio senza un motivo. Oppure notare sullo sfondo facce di personaggi che spuntano, delle volte anche capo sotto.
Il comparto tecnico non è chissà cosa, ma di sicuro non c'era bisogno di granché per questo anime, anzi, meno ottimo è il comparto tecnico, più trash è, e più fa ridere. Comunque sia è stato svolto un ottimo lavoro anche con i pochi mezzi a disposizione, come insensati ingrandimenti delle facce dei protagonisti che pian piano occupano tutto lo schermo con un divertente rumore in sottofondo, o, al contrario, rimpicciolimento di alcune facce, sagome che vengono fatte muovere in modo sconclusionato e storto. Insomma, avrete capito che per gli amanti del nonsense questo è un anime che va visto assolutamente, imperdibile e forse il migliore nel suo genere.
Agli spettatori in ascolto:
I personaggi di questo anime sono tutti delinquenti. Quindi, per favore, non ispirate in nessun modo il vostro comportamento a quello che vedete qui.
È questo il monito che, puntualmente, apre il sipario di Sakigake!! Cromartie High School. Intimoriti? Sembra davvero qualcosa di serio, non vi pare? Beh, aspettate che parta la sigla. Stupiti? Bene, adesso rivalutate il precedente avvertimento; una volta fatto ciò, calatevi nella visione del primo episodio, lasciandovi alle spalle qualsiasi configurazione mentale del concetto di "sensato". Vi risulterà comunque difficile accettare di comprendere ciò che state vedendo? Niente paura! Il nonsense non è mai stato tale!
La Cromartie pare essere una scuola frequentata interamente da teppisti, persone dall'aria cinica, dai trascorsi nefandi, ma lo studente Takashi Kamiyama, che vi si è appena trasferito, non è il tipo da farsi abbindolare dalle facinorose attitudini dei coetanei. Purtroppo però, l'unico barlume di sopravvivenza all'interno di questa così folta manica di bulli sembra garantito dall'inserimento in codesto gruppo. Riuscirà nell'ardua impresa di farsi accettare? Beh, se aggiungo che anche uno come Calimero avrebbe potuto guadagnarsi tutto il rispetto della Cromartie, avreste ora dovuto capire di che stampo di personaggi stiamo parlando, anche se non potrete minimamente spingervi a tal punto con l'immaginazione da intuire che razza di ulteriori brutti ceffi potrebbero mai presentarsi ai vostri occhi, finché non li avrete definitivamente incontrati. Perché solo alla Cromartie vi potreste imbattere in tipacci di ogni sorta, tra i quali un beneducato gorilla, un robot capo-banda molto rispettato e un omaccione di poche parole - o meglio, nessuna - incredibilmente somigliante a Freddie Mercury; perché di delinquenti che si riuniscono amichevolmente per gustarsi del tè caldo, organizzare festicciole di buon compleanno o prendersi cura di teneri animali da compagnia, non ne trovereste in altri istituti, se non alla Cromartie; perché solo alla Cromartie avreste modo di ammirare le più bizzarre acconciature mai viste all'interno di un impianto scolastico, di incappare nelle conversazioni più stupide mai generate dalla mente umana, di assistere alle esperienze più improbabili che la vita di uno studente possa ospitare - come ad esempio una breve, frettolosa e pacifica invasione aliena.
L'anime è adattato da un omonimo manga di Eiji Nonaka del 2001 - purtroppo ancora inedito nel nostro Paese -, sviluppato da Production I.G. e suddiviso in ventisei episodi della durata di dieci minuti ciascuno. Questi sono a loro volta segmentati in mini-episodi dai contenuti più svariati, che avranno a che fare con le strambe vicissitudini di ogni personaggio e che, inutile a dirlo, mai una volta "accuseranno" - per la nostra contentezza - la presenza di un senso logico, anche se più volte avremo modo di trarne efficaci spunti di satira, mirati principalmente al sistema nipponico - sono moltissimi i riferimenti sparsi all'immaginario del Sol Levante, ma ve ne sono anche al mondo occidentale. In quanto a divertimento, senza dubbio Sakigake!! può vantarsi di offrirne a palate come davvero pochissime altre opere del suo genere abbiano potuto fare. Se per "demenziale" volessimo intendere "ridere come dementi davanti a uno schermo", beh, questa sarebbe decisamente la serie da chiamare in causa, giacché, non so a voi, ma a me di rado è capitato di sbellicarmi a tal punto per le gag di un cartone giapponese, colpa anche della non certo ampia concorrenza, tra sorrisi forzati e sbadigli.
I punti di forza dell'umorismo di questo anime sono individuabili nel contrasto tra apparenza e sua improbabile realtà (riferita ai protagonisti), nella sobrietà delle battute (che non cadono mai nel volgare, a dispetto di quanto si potrebbe pronosticare), nell'impareggiabile doppiaggio originale, che dona a quei pazzi un carisma irresistibile - mio punto di vista, che comunque penso condivideranno in molti -, e nello stile di rappresentazione in sé, che è molto particolare: il character design è in primo piano e presenta peculiarità che calzerebbero a pennello in un seinen o per l'appunto in un anime di quelli incentrati sui combattimenti tra bande - che in Cromartie, quando (raramente) proposti, presentano sempre e comunque un aspetto caricaturale -, ma ci sono una serie di elementi di contorno che ne sfatano ripetutamente la gravità; vi si allaccia poi una regia che, pur avvalendosi di un numero esiguo di animazioni, con i suoi continui tagli d'inquadratura, violente zoomate e chicche varie, rende il tutto molto frenetico ed elettrizzante. Anche il sonoro, che gioca molto sull'effetto "sorpresa" a seconda delle situazioni le quali si collega, è di vitale importanza ai fini della riuscita dello humour.
Concludendo, mi sento in dovere di esortare tutti a dare un'occhiata a questo Sakigake!! Cromartie High, perché pochissime opere riescono a destare sorrisi a distanza di giorni dopo aver richiamato alla memoria loro particolari frangenti, e questa ne fornisce un esempio illustre. Da ricordare che nel 2005 è stato realizzato in proposito un film live action.
Imperdibile per gli amanti del nonsense… e dei Queen.
I personaggi di questo anime sono tutti delinquenti. Quindi, per favore, non ispirate in nessun modo il vostro comportamento a quello che vedete qui.
È questo il monito che, puntualmente, apre il sipario di Sakigake!! Cromartie High School. Intimoriti? Sembra davvero qualcosa di serio, non vi pare? Beh, aspettate che parta la sigla. Stupiti? Bene, adesso rivalutate il precedente avvertimento; una volta fatto ciò, calatevi nella visione del primo episodio, lasciandovi alle spalle qualsiasi configurazione mentale del concetto di "sensato". Vi risulterà comunque difficile accettare di comprendere ciò che state vedendo? Niente paura! Il nonsense non è mai stato tale!
La Cromartie pare essere una scuola frequentata interamente da teppisti, persone dall'aria cinica, dai trascorsi nefandi, ma lo studente Takashi Kamiyama, che vi si è appena trasferito, non è il tipo da farsi abbindolare dalle facinorose attitudini dei coetanei. Purtroppo però, l'unico barlume di sopravvivenza all'interno di questa così folta manica di bulli sembra garantito dall'inserimento in codesto gruppo. Riuscirà nell'ardua impresa di farsi accettare? Beh, se aggiungo che anche uno come Calimero avrebbe potuto guadagnarsi tutto il rispetto della Cromartie, avreste ora dovuto capire di che stampo di personaggi stiamo parlando, anche se non potrete minimamente spingervi a tal punto con l'immaginazione da intuire che razza di ulteriori brutti ceffi potrebbero mai presentarsi ai vostri occhi, finché non li avrete definitivamente incontrati. Perché solo alla Cromartie vi potreste imbattere in tipacci di ogni sorta, tra i quali un beneducato gorilla, un robot capo-banda molto rispettato e un omaccione di poche parole - o meglio, nessuna - incredibilmente somigliante a Freddie Mercury; perché di delinquenti che si riuniscono amichevolmente per gustarsi del tè caldo, organizzare festicciole di buon compleanno o prendersi cura di teneri animali da compagnia, non ne trovereste in altri istituti, se non alla Cromartie; perché solo alla Cromartie avreste modo di ammirare le più bizzarre acconciature mai viste all'interno di un impianto scolastico, di incappare nelle conversazioni più stupide mai generate dalla mente umana, di assistere alle esperienze più improbabili che la vita di uno studente possa ospitare - come ad esempio una breve, frettolosa e pacifica invasione aliena.
L'anime è adattato da un omonimo manga di Eiji Nonaka del 2001 - purtroppo ancora inedito nel nostro Paese -, sviluppato da Production I.G. e suddiviso in ventisei episodi della durata di dieci minuti ciascuno. Questi sono a loro volta segmentati in mini-episodi dai contenuti più svariati, che avranno a che fare con le strambe vicissitudini di ogni personaggio e che, inutile a dirlo, mai una volta "accuseranno" - per la nostra contentezza - la presenza di un senso logico, anche se più volte avremo modo di trarne efficaci spunti di satira, mirati principalmente al sistema nipponico - sono moltissimi i riferimenti sparsi all'immaginario del Sol Levante, ma ve ne sono anche al mondo occidentale. In quanto a divertimento, senza dubbio Sakigake!! può vantarsi di offrirne a palate come davvero pochissime altre opere del suo genere abbiano potuto fare. Se per "demenziale" volessimo intendere "ridere come dementi davanti a uno schermo", beh, questa sarebbe decisamente la serie da chiamare in causa, giacché, non so a voi, ma a me di rado è capitato di sbellicarmi a tal punto per le gag di un cartone giapponese, colpa anche della non certo ampia concorrenza, tra sorrisi forzati e sbadigli.
I punti di forza dell'umorismo di questo anime sono individuabili nel contrasto tra apparenza e sua improbabile realtà (riferita ai protagonisti), nella sobrietà delle battute (che non cadono mai nel volgare, a dispetto di quanto si potrebbe pronosticare), nell'impareggiabile doppiaggio originale, che dona a quei pazzi un carisma irresistibile - mio punto di vista, che comunque penso condivideranno in molti -, e nello stile di rappresentazione in sé, che è molto particolare: il character design è in primo piano e presenta peculiarità che calzerebbero a pennello in un seinen o per l'appunto in un anime di quelli incentrati sui combattimenti tra bande - che in Cromartie, quando (raramente) proposti, presentano sempre e comunque un aspetto caricaturale -, ma ci sono una serie di elementi di contorno che ne sfatano ripetutamente la gravità; vi si allaccia poi una regia che, pur avvalendosi di un numero esiguo di animazioni, con i suoi continui tagli d'inquadratura, violente zoomate e chicche varie, rende il tutto molto frenetico ed elettrizzante. Anche il sonoro, che gioca molto sull'effetto "sorpresa" a seconda delle situazioni le quali si collega, è di vitale importanza ai fini della riuscita dello humour.
Concludendo, mi sento in dovere di esortare tutti a dare un'occhiata a questo Sakigake!! Cromartie High, perché pochissime opere riescono a destare sorrisi a distanza di giorni dopo aver richiamato alla memoria loro particolari frangenti, e questa ne fornisce un esempio illustre. Da ricordare che nel 2005 è stato realizzato in proposito un film live action.
Imperdibile per gli amanti del nonsense… e dei Queen.
Un gorilla, un robot, un finto mohawk, Freddie Mercury.
Una serie demenziale e non-sense, prodotta nel 2003 e tratta dal manga di Eiji Nonaka del 2001, che ha vinto il Kodansha Manga Award per la categoria shonen nel 2002, e si è guadagnato anche un adattamento Live Action nel 2005. Concludendo questa piccola nota informativa, l'opera è molto semplice, i personaggi vengono "presentati" ed entrano subito in azione, il teatro delle vicende è praticamente uno soltanto (la scuola) e la serie è giocata tutta sui personaggi. Oltre a Freddie, vi sono altre citazione della cultura pop e non solo, ma le più palesi sono lo stesso Freddie che se ne va a spasso per la scuola con un cavallo nero facendo il verso al Re Nero di Raoul, e il personaggio Takeshi Hokuto, che viene presentato in una delle sue prime scene con tanto di città post-apocalittica sullo sfondo.
La serie è molto leggera, 26 puntate da 10 minuti circa da vedere magari come accompagnamento per qualcosa di più pesante. La serie è molto divertente e la durata delle puntate consente di non allungare troppo la brodaglia e rendere il tutto più performante. Molte idee sono geniali sebbene non originalissime, mentre altre verranno riprese da altri anime. Il robot che tutti credono un normale umano (così come accade con il kappa di Arakawa Under the Bridge), un episodio quasi interamente e letteralmente canticchiato (il terzo!) o ancora il robot formattato, che anticipa di molto un Buzz Lightyear spagnoleggiante di Toy Story 3.
L'umorismo è assolutamente demenziale (e spesso si discosta dai classici canoni giapponesi), ha un suo stile ben collaudato che può ricordare certe comedy sitcom, la trama è inesistente e i personaggi ben inseriti. Ha molte particolarità, ma le più ricorrenti sono gli elementi grafici completamente fuori luogo disseminati in molte scene e i monologhi del "protagonista" che sono impostati come una discussione epistolare con sua madre.
Il comparto grafico è buono, le animazioni rasentano lo zero (ma credetemi, non ci farete caso), opening adeguata e ascoltabile mentre nell'OST e nella ending si sente un'impronta più "rock".
C'è poco da dire su questa breve serie, una serie leggera di solo 4h30min circa che fa leva sul suo ottimo humour e che al momento resta una delle migliori serie comiche che abbia mai avuto la fortuna di guardare. Voto: 8,5!
Una serie demenziale e non-sense, prodotta nel 2003 e tratta dal manga di Eiji Nonaka del 2001, che ha vinto il Kodansha Manga Award per la categoria shonen nel 2002, e si è guadagnato anche un adattamento Live Action nel 2005. Concludendo questa piccola nota informativa, l'opera è molto semplice, i personaggi vengono "presentati" ed entrano subito in azione, il teatro delle vicende è praticamente uno soltanto (la scuola) e la serie è giocata tutta sui personaggi. Oltre a Freddie, vi sono altre citazione della cultura pop e non solo, ma le più palesi sono lo stesso Freddie che se ne va a spasso per la scuola con un cavallo nero facendo il verso al Re Nero di Raoul, e il personaggio Takeshi Hokuto, che viene presentato in una delle sue prime scene con tanto di città post-apocalittica sullo sfondo.
La serie è molto leggera, 26 puntate da 10 minuti circa da vedere magari come accompagnamento per qualcosa di più pesante. La serie è molto divertente e la durata delle puntate consente di non allungare troppo la brodaglia e rendere il tutto più performante. Molte idee sono geniali sebbene non originalissime, mentre altre verranno riprese da altri anime. Il robot che tutti credono un normale umano (così come accade con il kappa di Arakawa Under the Bridge), un episodio quasi interamente e letteralmente canticchiato (il terzo!) o ancora il robot formattato, che anticipa di molto un Buzz Lightyear spagnoleggiante di Toy Story 3.
L'umorismo è assolutamente demenziale (e spesso si discosta dai classici canoni giapponesi), ha un suo stile ben collaudato che può ricordare certe comedy sitcom, la trama è inesistente e i personaggi ben inseriti. Ha molte particolarità, ma le più ricorrenti sono gli elementi grafici completamente fuori luogo disseminati in molte scene e i monologhi del "protagonista" che sono impostati come una discussione epistolare con sua madre.
Il comparto grafico è buono, le animazioni rasentano lo zero (ma credetemi, non ci farete caso), opening adeguata e ascoltabile mentre nell'OST e nella ending si sente un'impronta più "rock".
C'è poco da dire su questa breve serie, una serie leggera di solo 4h30min circa che fa leva sul suo ottimo humour e che al momento resta una delle migliori serie comiche che abbia mai avuto la fortuna di guardare. Voto: 8,5!
La prima cosa che colpisce di questo parto della Production IG e' senza dubbio l'aspetto grafico: si tratta di una scelta voluta,quella di cercare di restare piu' fedeli possibili al manga,prediligendo quindi uno stile grezzo,a tratti abbozzato e animazioni il piu' possibile ridotte al minimo necessario. Questa voluta semplicita' puo' trarre all'inizio in inganno,ma in realta' diventa parte integrante della comicita' assurda ma mai banale e con tempi comici perfetti della serie. Le avventure di Kamiyama e degli altri liceali della Cromartie rispecchiano la staticita' dell'animazione,con personaggi che parlano e si vantano delle loro abilita',generando un effetto contrastante che potrebbe far ridere anche un morto. Opposto alle animazioni semplici e' il reparto delle musiche,tutte composte benissimo tra cui vanno segnalate l'opening e il riff di chitarra che segnala le apparizioni di Freddie. Cromartie e' una riuscitissima reinterpretazione dell'umorismo nipponico,meno random e piu' ragionato ( ma non per questo meno esilarante ) e nessun amante della comicita' demenziale dovrebbe lasciarselo sfuggire.
Semplicemente grandioso.Ho riso tutto il tempo tranne qualche secondo ogni tanto per riprendere fiato. Appartiene sicuramente al filone demenziale e direi che si posiziona nei primi posti della classifica del suo "girone". La grafica non appartiene al solito stile kawaii, ma rispetta appieno il carattere da yakuza che permea tutto l'anime. Il "cara mamma" iniziale del protagonista per me è stato spassosissimo anche se non raggiunge Freddie a cavallo o mechazawa stile motociclo. Potrei stare ore a parlare di questa opera, da vedere assolutamente.
Che risate, mio Dio.
Che perla di idiozia. Vedo questa serie quando ho un po' di tempo dopo il lavoro e, beh, è davvero straordinaria. Deve averla sceneggiata un beota fan dei Queen e gli sarò sempre grata. E' impossibile descrivere gli avvenimenti perchè non esiste una trama ed allo stesso modo è impossibile descrivere i personaggi perchè alcuni sono scimmie, altri robot e uno dei protagonisti è il compianto Freddie Mercury.
Do un 7 perchè non mi sento di equipararlo ad anime sicuramente di maggior valore.
Guardatelo assolutamente!
Che perla di idiozia. Vedo questa serie quando ho un po' di tempo dopo il lavoro e, beh, è davvero straordinaria. Deve averla sceneggiata un beota fan dei Queen e gli sarò sempre grata. E' impossibile descrivere gli avvenimenti perchè non esiste una trama ed allo stesso modo è impossibile descrivere i personaggi perchè alcuni sono scimmie, altri robot e uno dei protagonisti è il compianto Freddie Mercury.
Do un 7 perchè non mi sento di equipararlo ad anime sicuramente di maggior valore.
Guardatelo assolutamente!
Anime davvero inusuale nel panorama nipponico, sicuramente appartiene al genere demenziale, ma e' un prodotto a se stante, rispetto ad altri lavori del genere come Excel Saga. Una scuola chiamata Cromartie, e' popolata da studenti quanto mai inusuali, un clone di Freddy Mercury, un gorilla, un mecha dalla forma di un bidone aspiratutto. Oltre a questi ci sono un capo dei teppisti della Cromartie che soffre di mal d'auto,il capo dei teppisti di una scuola rivale, che vuole fare l'attore comico, un altro temibile teppista che invece su internet si trasforma in un vero gentiluomo. La cosa strana e' che lo humour di queste storie non e' mai volgare, molto sottile per lo standard giapponese, lo definirei quasi british, in onore del compianto Freddie Mercury.
Da vedere per chi e' in cerca di prodotti originali, consigliata soprattutto l'esplosiva opening "Jun" che a me e' piaciuta moltissimo.
Da vedere per chi e' in cerca di prodotti originali, consigliata soprattutto l'esplosiva opening "Jun" che a me e' piaciuta moltissimo.
Ahahah... ahahah... Scusate ma mi sto ancora sbellicando a ripensare alla classe più pazza e idiota che sia mai esistita. Devo ammettere che dopo un tot di episodi cominciavo a insultarli ( oltre che sbellicarmi dalle risate) quando i protagonisti facevano le loro ca**ate, non si può essere così idioti.
Se fosse solo per questo gli darei di sicuro 10 ma bisogna dire che la qualità dei disegni è davvero mediocre come anche la struttura della trama, ma come si è già detto è un anime senza tante pretese e quindi vi consiglio proprio di vederlo.
Se fosse solo per questo gli darei di sicuro 10 ma bisogna dire che la qualità dei disegni è davvero mediocre come anche la struttura della trama, ma come si è già detto è un anime senza tante pretese e quindi vi consiglio proprio di vederlo.
Straordinario: un corso per diventare Teppisti! Questo, tra le tante produzioni animate nipponiche, ci mancava. stile originale e accattivante, personaggi ben caratterizzati, trama a volte mista ad un non-sense demenziale e noir, che fa apprezzare allo spettatore, la serie demenziale, ridicola e assolutamente senza pretese, che però lancia citazioni ad altre serie e a popolari figure dello spettacolo (Freddy su tutti). Consigliato a chi ha apprezzato serie del tipo 2 Come Noi (seppur se ne discosta, come giustamente ha detto Tacchan).