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Mx0 Cri

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
Fantascientifico di tipo catastrofista, "A.I.C.O. -Incarnation-" ricorda, per certi aspetti, il film "Il sesto giorno", per altri l'anime "Guilty crown".
Molto piacevole, la serie si lascia vedere con facilità, anche grazie alla splendida grafica e alle pregevoli animazioni, opera dello studio Bones. Nonostante il mecha design sia Takeshi Takakura (Evangelion, Aqarion, Macross, Eureka), che anche qui fa un ottimo lavoro, sembra di essere di fronte a un'infinita serie di occhiolini a Gundam, soprattutto per quanto riguarda le armi. Lo consiglio agli amanti delle sci-fiction d'azione.


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HakMaxSalv92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9,5
Una serie a dir poco incredibile struggente, strappalacrime che non può non commuovere. Un'emergenza in corso che rischia di diventare una minaccia per tutta l'umanità e l'unica speranza risiede in due ragazzi e in un gruppo appositamente scelto per guidarli in un viaggio tutt'altro che semplice. Per non parlare poi dei segreti e dei misteri che i due celano dentro di sé così come molti degli altri personaggi.
"A.I.C.O. Incarnation" è un concentrato di tensione, suspence, imprevisti, scene madri a ripetizione che tengono incollato lo spettatore allo schermo e gli fanno venire voglia di rimanerci attaccato o addirittura di volersi immergere nel mondo stesso dove la vicenda prende forma e si sviluppa.

Tutto, dall'inizio alla fine, ci attrae e ci sorprende e stupisce, ma ci fa anche fermare a riflettere su chi siamo e su cosa possiamo e dobbiamo fare per preservare la nostra umanità: come ha detto George Orwell "Il difficile non è restare vivi, ma restare umani". Ed è proprio su questo che si concentra la trama, poiché anche i segreti e i misteri che a poco a poco si dipanano rivelano la vera indole delle persone e poi anche perché le cose non dette molto spesso sono quelle più interessanti e le più pericolose, come avviene in questo caso, dove esse conferiscono e caratterizzano la sublimità della trama.
Ciononostante è proprio per questo che i protagonisti di questa vicenda lottano e alla fine riescono ad ottenerlo, cioè rimanere umani per non finire divorati dalla "materia" che si sta espandendo e rischia se lasciata libera, di ingoiare tutto il mondo.

La grafica è semplicemente luminosa, brillante ed effervescente e questo si addice per una trama dal sapore fantascientifico.

Attenzione: questa parte contiene numerosi spoiler

I colori sono ben distribuiti e soprattutto per quanto concerne la "materia" sono distribuiti secondo una legenda precisa che indica che la materia rossa è maligna ed è collegata al corpo artificiale della protagonista e del protagonista. Poi vi è la materia rosa che rappresenta la coscienza originale della protagonista che cerca alla fine di contrastare la materia maligna viola comandata dal Dottor Kyosuke Isazu il quale disperato perché non riesce a trovare una cura per il come di sua figlia, impazzisce e alla fine finisce per diventare lui stesso un paziente dell'ospedale che dirige.
La colonna sonora a partire dalla sigla di apertura e fino a quella di chiusura ha un potere ed un'intensità come poche altre al mondo: commuovono lo spettatore e lo trasportano dentro questa storia, come se esso stesso non volesse più andarsene da questo mondo. Commuovono, fanno piangere e fanno sprofondare in se stessi per meglio comprendere chi siamo e perché pensiamo, diciamo facciamo quello che pensiamo, diciamo e facciamo.

Proprio i personaggi dimostrano di essere il fulcro dell'azione proprio perché hanno tanti segreti che si dipanano nel corso del tempo. Fin dall'inizio Aiko fa fatica ad accettare di essere inserita in un corpo artificiale, mentre il suo corpo originale si trova nell'epicentro del Burst che ha causato la diffusione della materia, la quale sembra che si evolva costantemente con l'evoluzione degli stati d'animo della co-protagonista Yuzuha la quale, essendo in coma, si sente dispersa e non riesce a ritrovare se stessa e quindi condivide lo stesso destino di Aiko. Poi vi sono i personaggi della squadra di Driver i quali hanno tutti un passato più o meno felice e/o doloroso. Ma è Yuya Kanzaki o meglio Toshihide Yura il perno su cui si muove tutta la vicenda: infatti, costretto a rivelare la sua vera identità, getta gli altri nell'angoscia, vista soprattutto la situazione critica ed anche il fatto di non aver rivelato la vera natura della missione, mette a dura prova la fiducia e la pazienza del gruppo. Ciononostante riesce comunque a portare a compimento la missione e a far tornare Aiko nel suo corpo originale, mentre quello artificiale rinasce dopo essersi apparentemente dissolto. La materia viene quindi distrutta e i vertici dell'azienda tra cui Akiko Nanbara, la direttrice dell'Agenzia del Controllo Delle Creature Artificiali se ne assumono la piena responsabilità e riconoscono l'erroneità delle proprie decisioni e di quelle del Governo nella gestione dell'emergenza. Infine gli ultimi, ma non per importanza sono il ricercatore e collega del padre della protagonista Sumusu Kurose, il quale cerca di far guadagnare tempo al gruppo dall'esterno e cerca anche di sventare i piani finanziari dell'azienda in merito all'impiego della materia per scopi militari, insieme al fondatore dell'azienda il quale cerca di fare in modo che questa ritrovi la sua componente umana e ritorni a svolgere ricerca a beneficio dell'umanità e non per profitto.

Le scene che più mi hanno colpito sono quelle riguardanti la morte di Daisuke Shinoyama, il quale funge da esempio in quanto capo del gruppo dei Divers e muore eroicamente. Ma le scene che più mi hanno preso dentro sono la rivelazioni di Yuya sulla natura della missione e della propria vera identità, il ricongiungimento di Aiko con il suo corpo naturale e poi infine con la sua famiglia rimasta bloccata nell'epicentro dell'esplosione per ben due anni e che riesce a ricontattare grazie all'aiuto di Yuya ed alla sua tecnologia del collegamento onirico dove le permette di vedere sua madre e suo fratello attraverso il cervello artificiale nel suo corpo naturale nell'epicentro dell'esplosione.
Un vero capolavoro sotto ogni punto di vista, trama, grafica, personaggi, caratterizzazione degli stessi, ambientazione, colonna sonora e messaggi morali inerenti alla trama. Voto: 9,5</attenzione>


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MegaRoby

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
Anime fantascientifico davvero interessante e intrigante e fin dai primi minuti del primo episodio.
"A.I.C.O. -Incarnation-" ha suscitato il mio interesse grazie ad un'ambientazione molto ben fatta e curata e riuscendo a descrivere un mondo a tutto tondo. Trovo che l'opera sia davvero interessante unica e originale; permette anche allo spettatore di riflettere su alcuni concetti come la medicina, l'essere umano, la scienza, il bene del prossimo.

La trama è un po' intricata e interessante: all'apparenza molto lineare; racconta di ciò che accadde in Giappone nell'anno 2035 dopo un grande incidente chiamato "Burst", incidente causato dalla ricerca sull'intelligenza artificiale, in cui un'enorme massa informe di carne mutante affligge l'intero laboratorio e anche la zona circostante, resa quindi "zona proibita" dal governo. Il tutto è collegato ad una ragazza, Aiko Tachibana, che grazie a Yuuya Kanzaki scopre la verità sul suo corpo, ma per saperne di più dovrà recarsi al Primary Point, il centro del Burst.

I personaggi hanno una discreta caratterizzazione, e un buon character design. Ottimo il comparto tecnico su tutti i fronti, belle e fluide le animazioni, ottimi gli effetti speciali e le colonne sonore adatte ai vari momenti dell'anime le quali arricchiscono la narrazione. L'anime è interamente doppiato in italiano.

In conclusione: un ottimo anime, veramente interessante, che consiglio a tutti.


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alessiox1

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
“A.I.C.O Incarnation” è anime del 2018, della Bones, di 12 episodi.

Spoiler episodi 1 e 2
Incominciamo parlando della trama: siamo nel Giappone del 2035, in questo periodo è avvenuto un gigantesco incidente, in un centro che si occupava di intelligenze artificiali, tale incidente viene chiamato “Burst”.
A seguito di tale evento, dal centro di ricerca è uscita una strana materia organica, chiamata materia maligna, che ha inglobato diverse città nella sua morsa, tale biomassa ha seguito il corso dei fiumi, ed è stata bloccata dopo vari i sforzi del governo, che ha creato varie dighe per impedire il dilagare di questa materia maligna, e per impedire che potesse raggiungere l’oceano con esiti disastrosi e sconosciuti.
Le vicende ci portano due anni dopo (quindi nel 2037), in una città nei pressi della zona dove si è fermata la biomassa, e vediamo la nostra protagonista, ovvero la studentessa Aico Tachibana.
Aico ha perso quasi tutta la sua famiglia nell’incidente di due anni prima, ma non ricorda molto di allora, attualmente si ritrova ad essere in sedia a rotelle, ma questo non le ha impedito di continuare a frequentare la scuola, ed è molto ben integrata con i suoi compagni, e sta attualmente seguendo il percorso per la riabilitazione, in poche parole la sua è una vita normale.
Un giorno fa la sua apparizione a scuola un nuovo compagno, Yuya Kanzaki, (la sua comparsa ricorda molto quella di Sagara di FMP), questo misterioso personaggio sembra conoscerla molto bene, e da subito inizia un forte feeling tra i due, e da allora per qualche oscura ragione, Aico riprende a camminare.
Aico non si spiega questo cambiamento ma è ovviamente molto felice di ciò, un giorno va insieme a Kanzaki, e vanno a casa di quest'ultimo, ma sono inseguiti da agenti del CAAC (Control Agency of Artificial Creatures), in poche parole agenti del governo che si occupano della materia maligna.
Kanzaki scappa insieme ad Aico, e la porta nella vecchia città, qui incontra i “subacquei”, che sono delle squadre agli ordini dei privati o del governo, che recuperano oggetti nelle città inglobate dalla materia maligna, qui Aico farà una amara scoperta.
Susumu Kurose amico di Kanzaki, rivela ad Aico che il suo corpo attuale è un corpo artificiale, solo il cervello è quello suo, e le rivelazioni non finiscono qui: Aico scopre che sua madre e il suo fratello minore sono vivi, sono come in stasi nei pressi dell’impianto di ricerca Kiryu, e che la materia maligna si è manifestata lo stesso giorno del suo incidente nella stessa struttura.
Tale area è chiamata Primary Point, ed è ovviamente la più pericolosa, Aico è inizialmente molto scossa e titubante, ma vedendo le immagini capisce che è tutto vero, e decide che deve andare a salvare i suoi familiari, oltre che recuperare il suo vero corpo, nel frattempo che la squadra composta da Aico, Kanzaki e dai “subacquei” si prepara però fanno irruzione le squadre del CAAC.
Per il resto dovete vedervi l'opera.
Fine spoiler

Ora parliamo del comparto tecnico, iniziando dall'aspetto grafico: la qualità tutto sommato è buona, non eccellente ma comunque positiva, la CGI è gestita male soprattutto nei veicoli e nella materia maligna, i combattimenti avrebbero potuto essere realizzati meglio graficamente, diciamo, come voto 7.
Mentre per quanto riguarda il comparto sonoro, darei un 6,5, bella la opening, interessante la ending, ma le ost erano poche e non erano neanche granché, escludendo quella che viene usata durante i combattimenti.

Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi diciamo che oscilliamo tra 6 e 6,5 se dovessi dare un voto: di molti personaggi non sappiamo molto, probabilmente questo è dovuto anche alla brevità dell’opera e al numero molto alto di personaggi. Il personaggio che mi ha convinto di più è Aico, la protagonista, e uno dei membri dei subacquei, ovvero Kazuki Minase, che instaura un forte legame con la protagonista.
Di altri invece sappiamo molte cose, ma molti di essi non mi hanno convinto, senza considerare che verso la fine le cose si complicano, e molti personaggi risultano non chiari (non posso dire di più perché sennò sarebbe spoiler).

La trama ruota tutto intorno al concetto di cosa è artificiale e cosa no, cosa è vivo e cosa non lo è.
Un altro punto importante dell’opera, sono i limiti della scienza, dato che questo enorme incidente è stato causato proprio dalla scienza, per certi versi una Chernobyl biotecnologica, quindi una discussione sulla bioetica, anche se purtroppo non viene affrontato né in modo esaustivo né in modo approfondito, ci provano verso la fine ma diciamo che falliscono miseramente.

Per quanto riguarda le tecnologie che vediamo nell’anime, esse non sono particolarmente futuristiche, vediamo esoscheletri e tutte da combattimento, che ricordano vagamente i mecha di "Code Geass" (soprattutto per i “pattini cingolati”), e vediamo un tank su “gambe” e con “pattini cingolati”, che avrà un ruolo importante nell‘anime. Come altre cose vediamo anche braccia artificiali, dato che all‘inizio dell’anime, vediamo un personaggio perdere un braccio, ed esso dice che è un braccio artificiale, anche se non si capisce se di natura metallica o organica (anche se opterei per quest'ultima opzione).
Poi abbiamo un piccolo animaletto artificiale che mi ha ricordato molto, Oeufcoque di "Murdock Scramble" .
E per finire, le armi e le munizioni contro la materia, che sono molto diverse dalle normali armi, perché va considerata come una guerra biologica, la lotta contro la materia maligna.
Quest'opera, è uno dei pochi anime che mette in primo piano la biotecnologia, dato che se anche si parla di intelligenza artificiale, qui la materia maligna, è più qualcosa di biologico che di meccanico, al massimo una biomacchina, ma dà l’impressione di un essere vivente artificiale anche se non pienamente cosciente di sè.
Infatti qui i corpi artificiali sono comunque organici, e non di metallo, come la quasi totalità del genere, e questo mi fa venire in mente un serie tv sempre cyberpunk, ovvero Altered Carbon.
Qualcuno scherzosamente su internet, ha definito per questo tale opere come biopunk, ma penso che il termine cyberpunk vada più che bene.

In conclusione ritengo "Aico Incarnation" un anime interessante, che intrattiene, con le scene d’azione e con la parte tecnologica, ma che per certi versi è stata un occasione sprecata, dato che aveva potenzialità più alte.
Voto finale 6,5