Anata no Shiranai Kangofu: Seiteki Byoutou 24 Ji
Anata no Shiranai Kangofu: Seiteki Byoutou 24 Ji è un OAV hentai di 2 episodi del 2009, tratto dall'omonimo eroge. La trama è molto semplice, anzi è un semplice pretesto per le scene di sesso: Yousuke Juumonji è ricoverato all'Himegaoka Central Hospital e si diverte a molestare sessualmente le infermiere, le quali non fanno quasi nulla per fermarlo e anzi finiscono per sprofondare inesorabilmente in un vortice di perversione e ninfomania. Balzano subito all'occhio le somiglianze con Chinetsu Karte, manga di Drill Murata pubblicato nel 2006 (e adattato in anime più o meno nello stesso periodo in cui venivano rilasciati gli episodi di Anata no Shiranai Kangofu), in cui il protagonista si divertiva a sedurre le due infermiere e a spingerle l'una contro l'altra per contendersi le sue attenzioni; e anche qui, come nel manga summenzionato, non mancano orge che coinvolgono le infermiere e i pazienti, immancabilmente super-eccitati e desiderosi di darsi da fare anche loro.
L'OAV è dunque una serie continua di scene di sesso, piuttosto variegate per la verità (troviamo anche scene di sesso di gruppo, elettrostimolazione erotica con l'uso di attrezzature mediche, scene lesbo tra le infermiere) e non c'è una vera e propria trama, o meglio si ha il sentore che ci sia una storia ben più corposa alle spalle dell'anime, visti i riferimenti a un qualche incidente avvenuto 3 anni primi, il tentativo di dare una motivazione all'atteggiamento di una delle infermiere e il finale poco chiaro (che dev'essere probabilmente uno dei bad ending dell'eroge da cui è stato tratto l'anime, anche se non avendoci giocato posso solo ipotizzarlo).
Sul versante tecnico è stato fatto un buon lavoro, soprattutto per quanto riguarda il character design delle infermiere, molto belle e sensuali, oltre che realistiche (certo, han tutte un grosso seno, ma è in proporzione col resto del corpo, a differenza di tanti hentai in cui la taglia del seno è quasi sicuramente un numero a due cifre), e le animazioni fluide.
In definitiva, si tratta di un buon hentai, non eccelso ma al di sopra della media del genere, consigliato soprattutto a chi ama le storie che parlano di sottomissione e di umiliazione e chi ha un qualche feticismo per le infermiere e le loro divise.
L'OAV è dunque una serie continua di scene di sesso, piuttosto variegate per la verità (troviamo anche scene di sesso di gruppo, elettrostimolazione erotica con l'uso di attrezzature mediche, scene lesbo tra le infermiere) e non c'è una vera e propria trama, o meglio si ha il sentore che ci sia una storia ben più corposa alle spalle dell'anime, visti i riferimenti a un qualche incidente avvenuto 3 anni primi, il tentativo di dare una motivazione all'atteggiamento di una delle infermiere e il finale poco chiaro (che dev'essere probabilmente uno dei bad ending dell'eroge da cui è stato tratto l'anime, anche se non avendoci giocato posso solo ipotizzarlo).
Sul versante tecnico è stato fatto un buon lavoro, soprattutto per quanto riguarda il character design delle infermiere, molto belle e sensuali, oltre che realistiche (certo, han tutte un grosso seno, ma è in proporzione col resto del corpo, a differenza di tanti hentai in cui la taglia del seno è quasi sicuramente un numero a due cifre), e le animazioni fluide.
In definitiva, si tratta di un buon hentai, non eccelso ma al di sopra della media del genere, consigliato soprattutto a chi ama le storie che parlano di sottomissione e di umiliazione e chi ha un qualche feticismo per le infermiere e le loro divise.