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alex di gemini

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Dato che si sino fatti cartoni su tutti gli sport immaginabili, perché non farne uno sul badminton, così da insegnare al mondo le emozioni di questo sport? Ed ecco qua "Hanebado".

Decisamente un anime sorprendente, sia per lo sport poco noto e che in Italia chiamiamo volano, sia per il modo in cui é stata organizzata la storia, il tutto condito dall'originalità di far giocare un club misto maschile e femminile. Ma andiamo con ordine.
È infatti la storia di Nagia Aragaki ragazza mascolina ma innamorata del badminton, piena di frustrazioni per non riuscire a giocare come un tempo, causa una cocente sconfitta e di essere sottovalutata da tutti poiché in troppi pensano che la sua abilità derivi solo dal suo corpo, alto e robusto come quello di un maschio. Per cui si sfoga sulle kohai con allenamenti massacranti. E di Ayano Hanesaki, graziosa e minuta, figlia di una campionessa e proprio per questo decisa a mollare a causa di una sconfitta e dell'abbandono della madre. Sono infatti anni che non la vede più, da quando l'ha lasciata a causa di una sconfitta e poi non si é fatta più vedere. Ma costretta dall'amica Elena finisce per unirsi al club, complice l'ingresso di un giovane e affascinante coach, Kentaro Tachibana, a cui spetta l'ingrato compito di rimettere in sesto questo club di potenziali falliti. Sulla trama meglio non dire altro.

Molte cose colpiscono di "Hanebado". In primis la possibilità d'imparare le regole e l'anima del badminton, uno sport veloce e interessante, non certo solo per donne. La seconda l'ottima realizzazione nel rigido schema delle tredici puntate, un vero capestro per questo tipo di storie che, a mio modo di vedere, necessitano di molti più episodi. Come in "Number 24" abbiamo una storia di spogliatoio, dato che i rapporti tra compagne di squadra saranno più importanti di quelli con i rivali ma, allo stesso tempo, anche la seconda metà relativa alle qualificazioni ai campionati nazionali si rivelerà interessante. Poi avremo il tema psicologico della crescita delle protagoniste e la terribile domanda di che senso abbia fare sport! Da una parte, infatti, ci si chiede come possa andare lontano chi non abbia un vero talento, ma sia solo una persona normale che si impegna tanto. Dall'altro non sono rose e fiori nemmeno per il più talentuoso degli atleti, dato che un infortunio può tagliarti la carriera in ogni momento e anche i rapporti con i tuoi figli non sono necessariamente facili. E domanda nella domanda, uno sportivo é di talento perché è in grado, potenzialmente, di dedicarsi ad ogni disciplina o solo in quella per cui ha talento? E così si arriva all'ultimo tema, quello del difficile rapporto madre figlia che, come in "Tommy, la stella dei Giants" si rivela duro e crudele, anche se siamo tra donne. Anzi, ancora più crudele data l'assenza reale o apparente di scrupoli e sensi di colpa da parte della madre. Una bella storia di formazione e crescita che non lascia delusi. Ottima la grafica, dai colori caldi, ottima la regia, buone le sigle. Gustosi i rimandi a due classici come Jenny, la tennista e Tommy. Dato tutto ciò che ho detto, per questo piccolo gioiello nel mondo degli anime sportivi un nove è di rigore


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the22dragons

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
"Hanebado!" è un anime spokon riguardo il badminton, cosa di per sé positiva visto che tale sport non aveva avuto molto risalto fino ad ora.

Parto dal mio voto finale, ovvero 7, perchè devo subito premettere che esso è la media tra due voti molto diversi, ovvero 9 e 5.

Se infatti il lato prettamente sportivo è assai curato, i match sono tutti piuttosto entusiasmanti ed interessanti, ed anche la parte sugli allenamenti è ad un ottimo livello, la parte che riguarda la personalità e le emozioni dei personaggi è totalmente da buttare.

"Hanebado" penso sia lo spokon con la co-protagonista (Ayano) in assoluto più disturbata mentalmente che abbia mai visto, e questa caratteristica è piuttosto diffusa anche tra i personaggi secondari e gli avversari (con il premio nobel per la follia meritatamente in mano alla madre di Ayano).

Tutto il rapporto tra i vari personaggi è profondamente malato e tutta la sana sportività presente nell'anime è rappresentata solo ed unicamente da un unico personaggio, l'altra co-protagonista Nagisa (che comunque all'inizio è un tantinello ossessionata e disturbata pure lei, pur riprendendosi durante la serie).

L'opera presenta personaggi la cui intera vita ruota intorno allo sport ed ai risultati dei match (e lo fa in modo totalmente insano), e oltretutto non riesce nemmeno ad essere coerente con tale linea fino in fondo, propinando spesso improvvisi cambiamenti a 180° che trasformano un personaggio odioso e pazzoide in una persona positiva e amichevole nel giro uno schiocco di dita (o la fine di un match).

Il rapporto poi tra Ayano e sua madre è poi totalmente fuori da ogni logica, in una montagna russa di follia che termina pure in modo imbarazzantemente banale e qualunquista nel finale.

Questa è la motivazione per cui, se dovessi analizzare solo i protagonisti e le loro azioni questo anime meriterebbe un 5 risicato.

Per fortuna la parte tecnica è molto lodevole, e la parte prettamente sportiva come detto all'inizio è decisamente ben fatta, rendendo onore alla disciplina stessa e non annoiando mai, cosa che, trattandosi di uno spokon in cui lo sport dovrebbe essere il protagonista non può che far salire il voto a livelli accettabili.

Detto questo, sappiate che se vi piace o vi interessa il badminton, questo anime saprà rappresentarlo più che degnamente, ma non aspettatevi dei protagonisti con cui è facile simpatizzare o che si comportano in maniera vagamente sana di mente, perchè "Hanebado" da quel punto di vista ha ben poco da offrire.