Seitokai no Ichizon: Hekiyou Gakuen Seitokai Gijiroku
“Seitokai no Ichizon” è un anime del 2009, il genere è commedia e parodia.
Non lo nego, “Seitokai no Ichizon” è uno dei miei anime preferiti, è unico nel suo genere e geniale nel suo sviluppo.
“Seitokai no Ichizon” parla di Sugisaki Ken, un ragazzo del secondo anno di liceo che ha un sogno, rendere le ragazze del consiglio studentesco il suo harem; per fare ciò, Ken ha studiato fino ad ottenere i voti migliori della scuola, così da poter entrare nel consiglio studentesco in qualità di miglior studente e avere così l’occasione di trascorrere il suo tempo con le ragazze del consiglio studentesco. Quello che è geniale di quest’anime è come sia una parodia degli anime harem: il protagonista passerà tutto il tempo a provarci con le ragazze e loro lo respingeranno brutalmente, proprio come se fossero ragazze in 3D.
Quest’anime è un vero esponente del genere comico, la serie è una sequenza continua di gag esilaranti, difficilmente troverete qualcosa di più divertente, basta guardare i primi minuti del primo episodio per farsi un’idea del valore della serie. L’anime è ambientato praticamente tutto nella stanza del consiglio studentesco e i protagonisti ci scherzeranno anche sopra; le puntate normalmente seguono le riunioni del consiglio studentesco, dove i membri faranno tutto tranne che lavorare. Le gag molte volte sono citazionistiche, questo potrebbe rendere la serie difficile da seguire per un pubblico non otaku o gamer: ci sono citazioni a “Death Note”, “Lucky Star”, “Metal Gear Solid”, “Higurashi no Naku Koro Ni” e vari altri.
Le ragazze hanno tutte una personalità ben definita e funzionale alle gag: c’è Kurimu Sakurano, la presidentessa del consiglio studentesco che è una loli che si comporta in modo infantile ma che vuole che gli altri la trattino come un’adulta; Chizuru Akaba è una studentessa del terzo anno e si comporta da donna adulta, le piace leggere ed è molto sensuale, e come le altre ignora Ken quando ci prova con lei; c’è Minatsu Shiina, una ragazza energica e sportiva che si comporta da maschiaccio, è la ragazza che respinge più aggressivamente Ken; e ultima la sorella di Minatsu, Mafuyu Shiina, una gamer otaku che nomina la cultura nerd in ogni sua frase, una ragazza molto carina, ma nasconde un lato da terribile fujoshi, e nella serie vi saranno anche gag dove shipperà Ken con un kohai.
La serie è principalmente una serie comica parodistica, nonostante ciò vi sono dei momenti seri realizzati con cura, come i flashback dove Ken spiega per quale motivo vuole stare con le ragazze e il suo percorso di crescita personale, oppure il passato di Chizuru. Queste fasi sono interessanti e mostrano una buona caratterizzazione dei personaggi.
In definitiva, “Seitokai no Ichizon” è una serie originale dall’umorismo ben fatto e dal ritmo elevato; la consiglio a tutti, magari però non a chi non conosce bene gli anime, che potrebbe perdersi troppi riferimenti. Ad ogni modo assegno come voto 6 e mezzo, che per me indica una serie sopra la media, considero infatti la serie una vera e propria perla nascosta e consiglio la visione della seconda stagione che conclude bene la vicenda.
Non lo nego, “Seitokai no Ichizon” è uno dei miei anime preferiti, è unico nel suo genere e geniale nel suo sviluppo.
“Seitokai no Ichizon” parla di Sugisaki Ken, un ragazzo del secondo anno di liceo che ha un sogno, rendere le ragazze del consiglio studentesco il suo harem; per fare ciò, Ken ha studiato fino ad ottenere i voti migliori della scuola, così da poter entrare nel consiglio studentesco in qualità di miglior studente e avere così l’occasione di trascorrere il suo tempo con le ragazze del consiglio studentesco. Quello che è geniale di quest’anime è come sia una parodia degli anime harem: il protagonista passerà tutto il tempo a provarci con le ragazze e loro lo respingeranno brutalmente, proprio come se fossero ragazze in 3D.
Quest’anime è un vero esponente del genere comico, la serie è una sequenza continua di gag esilaranti, difficilmente troverete qualcosa di più divertente, basta guardare i primi minuti del primo episodio per farsi un’idea del valore della serie. L’anime è ambientato praticamente tutto nella stanza del consiglio studentesco e i protagonisti ci scherzeranno anche sopra; le puntate normalmente seguono le riunioni del consiglio studentesco, dove i membri faranno tutto tranne che lavorare. Le gag molte volte sono citazionistiche, questo potrebbe rendere la serie difficile da seguire per un pubblico non otaku o gamer: ci sono citazioni a “Death Note”, “Lucky Star”, “Metal Gear Solid”, “Higurashi no Naku Koro Ni” e vari altri.
Le ragazze hanno tutte una personalità ben definita e funzionale alle gag: c’è Kurimu Sakurano, la presidentessa del consiglio studentesco che è una loli che si comporta in modo infantile ma che vuole che gli altri la trattino come un’adulta; Chizuru Akaba è una studentessa del terzo anno e si comporta da donna adulta, le piace leggere ed è molto sensuale, e come le altre ignora Ken quando ci prova con lei; c’è Minatsu Shiina, una ragazza energica e sportiva che si comporta da maschiaccio, è la ragazza che respinge più aggressivamente Ken; e ultima la sorella di Minatsu, Mafuyu Shiina, una gamer otaku che nomina la cultura nerd in ogni sua frase, una ragazza molto carina, ma nasconde un lato da terribile fujoshi, e nella serie vi saranno anche gag dove shipperà Ken con un kohai.
La serie è principalmente una serie comica parodistica, nonostante ciò vi sono dei momenti seri realizzati con cura, come i flashback dove Ken spiega per quale motivo vuole stare con le ragazze e il suo percorso di crescita personale, oppure il passato di Chizuru. Queste fasi sono interessanti e mostrano una buona caratterizzazione dei personaggi.
In definitiva, “Seitokai no Ichizon” è una serie originale dall’umorismo ben fatto e dal ritmo elevato; la consiglio a tutti, magari però non a chi non conosce bene gli anime, che potrebbe perdersi troppi riferimenti. Ad ogni modo assegno come voto 6 e mezzo, che per me indica una serie sopra la media, considero infatti la serie una vera e propria perla nascosta e consiglio la visione della seconda stagione che conclude bene la vicenda.
In tutti questi anni in cui mi sono avvicinato sensibilmente al mondo degli anime e manga, mi sono reso conto come ogni genere e sotto-genere abbia le proprie "formule" per predisporre e strutturare il tutto, il cui funzionamento, e successo, sono perfettamente sperimentati e collaudati.
Ovviamente l'applicazione di queste formule da parte di registi, sceneggiatori e così via non è casuale. E alla fine ci si rende conto come, in questo bellissimo mondo artistico, il più delle volte il tutto si riduce a un'applicazione originale delle sopra-menzionate formule, più che di uno sforzarsi di trovarne di nuove. E questo comporta la produzione di numerose opere che, più o meno, si assomigliano fra loro.
Non faccio nessuna critica negativa, in ogni caso. Infatti, come già scritto, queste formule funzionano, non ci sono dubbi. Quindi l'usarle non è certamente qualcosa da condannare.
Tra queste c'è una categoria che gradisco particolarmente, cioè quella degli anime e manga ambientati in modo esclusivo in una singola stanza, dentro una scuola in particolare, buttando l'occhio a un simpatico gruppetto di ragazzi che si ritrovano a essere membri del Consiglio d'Istituto della loro scuola. Questo genere è uno dei miei preferiti.
"Iniziato" da "Seitokai Yakuindomo", proseguendo con il meraviglioso "Kaguya-sama", dopo un bel po' mi sono ritrovato a voler vedere un'altra serie che riuscisse in qualche modo a eguagliare in stile le spassose vicende di queste ben riuscite opere. Ebbene, la mia ricerca mi ha portato a esiti davvero insperati.
"Seitokai no Ichizon: Hekiyou Gakuen Seitokai Gijiroku" è stata una vera sorpresa per me. È una serie che fa del suo non essere originale, del suo essere pienamente fedele ai canoni del genere, il suo punto di forza.
Una fedeltà che sfocia nella parodia, è bene precisare. E che proprio parodiando riesce a farci ridere.
Essa è una serie di quelle che ha ciò che io denomino "trama non trama", cioè un'opera in cui le vicende, sostanzialmente, non portano a nulla. Servono giusto allo scopo di far ridere, in questo caso, lo spettatore. E ci riesce benissimo.
Nella struttura c'è tutto: protagonista con obiettivo sciocco e impossibile, uno "squadrone" di ragazze che contribuiscono fortemente allo sviluppo delle situazioni demenziali e comiche a cui assistiamo; persino l'insegnante perverso che fa la sua comparsa una volta ogni tanto, e che lascia sempre un minimo di allegria con la sua perversità di dubbia natura.
Ma non è col suo seguire rigidamente le regole che la serie riesce ad avere successo, quanto piuttosto nel suo sottile tentativo di destrutturare il tutto. In realtà, "destrutturare" è un eufemismo bello e buono, per nulla adatto (e purtroppo largamente usato per altre opere che non destrutturano un beato nulla), infatti non si destruttura niente, piuttosto ci si "autosfotte" in qualche modo. Ci sono riferimenti ad altre opere più o meno famose, e il tutto ruota attorno al prendere in giro il protagonista.
Non manca lo sviluppo dei personaggi però, e alla fine ci ritroviamo ad affezionarci ai protagonisti non solo perché "ci hanno fatto ridere", ma anche perché di loro abbiamo visto anche la parte più debole e sentimentale, la loro parte umana.
Peccato che non abbia il privilegio (come non ce l'hanno tutte le altre opere del genere del resto) di avere un vero finale, in cui alla fine qualcuno si mette insieme al nostro protagonista (e pensare che nei primi episodi ci viene pure fatto sperare!). Però anche qui si può fare un elogio... sì, un elogio alla coerenza; il protagonista vuole l'harem, e l'harem deve avere, a costo di tutto.
In definitiva, consiglio fortemente questa serie. Non è semplicemente un anime con cui vi potrete divertire. Certo, non è di una elevata profondità, ma, a modo suo, può insegnarvi qualcosa (tra una risata e l'altra, è ovvio).
Ovviamente l'applicazione di queste formule da parte di registi, sceneggiatori e così via non è casuale. E alla fine ci si rende conto come, in questo bellissimo mondo artistico, il più delle volte il tutto si riduce a un'applicazione originale delle sopra-menzionate formule, più che di uno sforzarsi di trovarne di nuove. E questo comporta la produzione di numerose opere che, più o meno, si assomigliano fra loro.
Non faccio nessuna critica negativa, in ogni caso. Infatti, come già scritto, queste formule funzionano, non ci sono dubbi. Quindi l'usarle non è certamente qualcosa da condannare.
Tra queste c'è una categoria che gradisco particolarmente, cioè quella degli anime e manga ambientati in modo esclusivo in una singola stanza, dentro una scuola in particolare, buttando l'occhio a un simpatico gruppetto di ragazzi che si ritrovano a essere membri del Consiglio d'Istituto della loro scuola. Questo genere è uno dei miei preferiti.
"Iniziato" da "Seitokai Yakuindomo", proseguendo con il meraviglioso "Kaguya-sama", dopo un bel po' mi sono ritrovato a voler vedere un'altra serie che riuscisse in qualche modo a eguagliare in stile le spassose vicende di queste ben riuscite opere. Ebbene, la mia ricerca mi ha portato a esiti davvero insperati.
"Seitokai no Ichizon: Hekiyou Gakuen Seitokai Gijiroku" è stata una vera sorpresa per me. È una serie che fa del suo non essere originale, del suo essere pienamente fedele ai canoni del genere, il suo punto di forza.
Una fedeltà che sfocia nella parodia, è bene precisare. E che proprio parodiando riesce a farci ridere.
Essa è una serie di quelle che ha ciò che io denomino "trama non trama", cioè un'opera in cui le vicende, sostanzialmente, non portano a nulla. Servono giusto allo scopo di far ridere, in questo caso, lo spettatore. E ci riesce benissimo.
Nella struttura c'è tutto: protagonista con obiettivo sciocco e impossibile, uno "squadrone" di ragazze che contribuiscono fortemente allo sviluppo delle situazioni demenziali e comiche a cui assistiamo; persino l'insegnante perverso che fa la sua comparsa una volta ogni tanto, e che lascia sempre un minimo di allegria con la sua perversità di dubbia natura.
Ma non è col suo seguire rigidamente le regole che la serie riesce ad avere successo, quanto piuttosto nel suo sottile tentativo di destrutturare il tutto. In realtà, "destrutturare" è un eufemismo bello e buono, per nulla adatto (e purtroppo largamente usato per altre opere che non destrutturano un beato nulla), infatti non si destruttura niente, piuttosto ci si "autosfotte" in qualche modo. Ci sono riferimenti ad altre opere più o meno famose, e il tutto ruota attorno al prendere in giro il protagonista.
Non manca lo sviluppo dei personaggi però, e alla fine ci ritroviamo ad affezionarci ai protagonisti non solo perché "ci hanno fatto ridere", ma anche perché di loro abbiamo visto anche la parte più debole e sentimentale, la loro parte umana.
Peccato che non abbia il privilegio (come non ce l'hanno tutte le altre opere del genere del resto) di avere un vero finale, in cui alla fine qualcuno si mette insieme al nostro protagonista (e pensare che nei primi episodi ci viene pure fatto sperare!). Però anche qui si può fare un elogio... sì, un elogio alla coerenza; il protagonista vuole l'harem, e l'harem deve avere, a costo di tutto.
In definitiva, consiglio fortemente questa serie. Non è semplicemente un anime con cui vi potrete divertire. Certo, non è di una elevata profondità, ma, a modo suo, può insegnarvi qualcosa (tra una risata e l'altra, è ovvio).
“Seitokai no Ichizon” parte come una storia senza senso: un bizzarro consiglio studentesco composto da quattro ragazze e un ragazzo. Il regolamento della scuola, infatti, prevede che quattro debbano essere ragazze, scelte solo in base alla popolarità presso gli altri studenti, e uno sia maschio, per la precisione il miglior studente della scuola. Inutile dire che il nostro si sia ammazzato di fatica per vincere, salvo poi tornare, ottenuta la carica, ad essere una schiappa... Le sue quattro compagne sono anch’esse stereotipate, con la presidente piccola e rossa di capelli ma piena d’energia, la bruna adulta, alta, che fa da madre alle altre, ma non lesina fantasie sadiche sul nostro e che sembra l’Ikaruga di “Anti-Magic Academy: The 35th Test Platoon”. Poi abbiamo la sportiva tsundere e la bionda piccola ma genialoide. Da qui inizieranno una serie di vicende basate sull’organizzazione della vita scolastica, o meglio dovrebbero, poiché le location si ridurranno alla semplice aula del consiglio e si parlerà di tutto meno che dell’attività scolastica.
La serie finisce con essere una di quelle il cui senso è non avere senso? Di sicuro no, dato che la storia si regge da sola, ha una sua vita, una sua autonomia. Una serie divertente che merita di essere vista, ha una sua originalità, ha spirito parodistico e citazionistico, ma non siamo certo ai livelli di non senso di “Excel Saga”. Una serie simpatica e spensierata, degna di essere vista.
Buona la grafica, dai colori caldi, e buona la regia. Belle le sigle, con il testo della opening tutto da leggere, perché spiega alla grande il senso della serie, l’importanza per una presidente di essere carina, di bell’aspetto e dolce.
Voto: 7
La serie finisce con essere una di quelle il cui senso è non avere senso? Di sicuro no, dato che la storia si regge da sola, ha una sua vita, una sua autonomia. Una serie divertente che merita di essere vista, ha una sua originalità, ha spirito parodistico e citazionistico, ma non siamo certo ai livelli di non senso di “Excel Saga”. Una serie simpatica e spensierata, degna di essere vista.
Buona la grafica, dai colori caldi, e buona la regia. Belle le sigle, con il testo della opening tutto da leggere, perché spiega alla grande il senso della serie, l’importanza per una presidente di essere carina, di bell’aspetto e dolce.
Voto: 7
Talvolta la genialità si cela dietro le opere più semplici e apparentemente stupide, il cui genere è spesso bistrattato da certa utenza. Spesso la genialità è accompagnata da abbondanti dosi di autoironia, da parodia e dalla consapevolezza di essere "una serie animata composta da episodi". Questo è "Seitokai no Ichizon", un meta-anime, ossia una serie animata consapevole di sé stessa e che parodia a modo suo l'animazione.
"Seitokai no Ichizon" è un'opera della stagione autunnale 2009 conclusosi nel 2013, composta da ventitré episodi di durata canonica. L'opera trae origine dall'omonima light novel del 2008.
Trama: Ken Sugisaki è un ragazzo apparentemente pigro e svogliato la cui passione per gli eroge lo spinge a volersi creare un harem. Il ragazzo vuole entrare nel consiglio studentesco per via delle belle ragazze che lo costituiscono e partirà da lì il suo progetto dell'harem. Riuscirà nel suo intento? Quali ragioni si celano dietro a un progetto apparentemente folle e insensato?
Grafica: sostanzialmente ottima. Le ambientazioni non sono molto varie (nella stragrande maggioranza delle volte l'unica ambientazione disponibile è l'aula del consiglio studentesco, il che potrebbe infastidire lo spettatore), tuttavia la cura del dettaglio e la resa grafica sono all'altezza delle aspettative. Le animazioni sono buone, fluide e rapide. Ottimo character design, in evoluzione dalla prima alla seconda serie.
Sonoro: ottimo. Molto belle le opening, allegre e frizzanti. Ending talvolta dolci, talvolta più orecchiabili. OST semplici ma molto carine e simpatiche. Ottimi effetti sonori. Doppiaggio perfetto.
Personaggi: irresistibili. Ottima la loro caratterizzazione, sebbene rimangano pressoché gli stessi dall'inizio alla fine della storia (qualcosina a livello interiore potrebbe essersi mosso...), buon fattore psicologico, ottima interazione.
Sceneggiatura: l'opera prende in giro sé stessa, gli otaku e in generale il mondo dell'animazione, con frecciatine più o meno velate, citazionismo e parodia. La gestione temporale è sostanzialmente fluida e lineare, sono presenti alcuni flashback sul passato del protagonista (talvolta sono dedicati interi episodi), il ritmo si attesta su livelli medio/lenti. Sono presenti alcune scene d'azione a scopo umoristico. È presente un modesto quantitativo di fanservice. I dialoghi sono ottimi.
Finale: con l'ultimo episodio della seconda serie e col relativo OAV si conclude definitivamente quest'opera. Il finale è molto bello, divertente, simpatico, dolce e romantico. Il buon Sugisaki si dimostra un protagonista all'altezza delle aspettative e riesce a creare un "happy ending".
In sintesi, "Seitokai no Ichizon" è un meta-anime furbo, astuto, geniale su più punti, molto divertente e fruibile da parte di tutti. L'opera è consigliata a una gran fetta di pubblico, sebbene possa escludere i non amanti delle commedie romantiche e del genere harem in senso lato.
"Seitokai no Ichizon" è un'opera della stagione autunnale 2009 conclusosi nel 2013, composta da ventitré episodi di durata canonica. L'opera trae origine dall'omonima light novel del 2008.
Trama: Ken Sugisaki è un ragazzo apparentemente pigro e svogliato la cui passione per gli eroge lo spinge a volersi creare un harem. Il ragazzo vuole entrare nel consiglio studentesco per via delle belle ragazze che lo costituiscono e partirà da lì il suo progetto dell'harem. Riuscirà nel suo intento? Quali ragioni si celano dietro a un progetto apparentemente folle e insensato?
Grafica: sostanzialmente ottima. Le ambientazioni non sono molto varie (nella stragrande maggioranza delle volte l'unica ambientazione disponibile è l'aula del consiglio studentesco, il che potrebbe infastidire lo spettatore), tuttavia la cura del dettaglio e la resa grafica sono all'altezza delle aspettative. Le animazioni sono buone, fluide e rapide. Ottimo character design, in evoluzione dalla prima alla seconda serie.
Sonoro: ottimo. Molto belle le opening, allegre e frizzanti. Ending talvolta dolci, talvolta più orecchiabili. OST semplici ma molto carine e simpatiche. Ottimi effetti sonori. Doppiaggio perfetto.
Personaggi: irresistibili. Ottima la loro caratterizzazione, sebbene rimangano pressoché gli stessi dall'inizio alla fine della storia (qualcosina a livello interiore potrebbe essersi mosso...), buon fattore psicologico, ottima interazione.
Sceneggiatura: l'opera prende in giro sé stessa, gli otaku e in generale il mondo dell'animazione, con frecciatine più o meno velate, citazionismo e parodia. La gestione temporale è sostanzialmente fluida e lineare, sono presenti alcuni flashback sul passato del protagonista (talvolta sono dedicati interi episodi), il ritmo si attesta su livelli medio/lenti. Sono presenti alcune scene d'azione a scopo umoristico. È presente un modesto quantitativo di fanservice. I dialoghi sono ottimi.
Finale: con l'ultimo episodio della seconda serie e col relativo OAV si conclude definitivamente quest'opera. Il finale è molto bello, divertente, simpatico, dolce e romantico. Il buon Sugisaki si dimostra un protagonista all'altezza delle aspettative e riesce a creare un "happy ending".
In sintesi, "Seitokai no Ichizon" è un meta-anime furbo, astuto, geniale su più punti, molto divertente e fruibile da parte di tutti. L'opera è consigliata a una gran fetta di pubblico, sebbene possa escludere i non amanti delle commedie romantiche e del genere harem in senso lato.
"Seitokai no Ichizon: Hekiyou Gakuen Seitokai Gijiroku" è una serie del 2009, formata da dodici episodi, che racconta le disavventure scolastiche di un bizzarro consiglio studentesco. Il gruppo è formato da quattro ragazze e un ragazzo e, nel corso della serie, dovranno affrontare non solo le più disparate problematiche scolastiche, ma anche i propri "drammi" interiori. Il genere principale è quello scolastico, senza dubbio, ma, oltre a questo, s'instaurano forti caratteri harem, in quanto, guarda caso, il protagonista considera tale consiglio studentesco come il proprio harem personale.
Per quanto riguarda quest'anime, sono rimasto estremamente colpito, ma, fino alla fine, non sono riuscito a comprendere bene se in maniera positiva o negativa. Di per sé la storia è simpatica e interessante ma, come vedremo, presenta alcuni aspetti che, alla lunga, finiscono per stancare.
Ken è il protagonista, o così sembra, della nostra storia e, partendo da voti bassissimi, riesce a ottenere un prestigioso posto nel consiglio studentesco, solamente dopo aver conquistato, in seguito a molte giornate di studio, il primo posto negli esami scolastici. Tale consiglio è formato essenzialmente da cinque membri, quattro dei quali rappresentano le principali bellezze della scuola: Chizuru, Kurimu, Mafuyu e Minatsu. L'ultimo posto è appunto riservato al migliore studente dell'istituto. Ebbene, come si vedrà con il passare delle puntate, l'obiettivo di Ken altro non era che quello di poter vivere indimenticabili esperienze con quelle bellissime ragazze. La storia prosegue tra divertenti gag, risate, battute e innumerevoli problemi scolastici. Nel corso delle loro riunioni saranno costretti a doversi districare tra le molteplici scartoffie scolastiche, approfittando però di tutto ciò per avvicinarsi sempre di più, imparando a conoscersi e a comprendersi.
La trama, come avrete potuto vedere, è abbastanza semplice e le varie puntate si susseguono senza un vero e proprio scopo. Negativo o positivo che sia, certamente è divertente e, proprio quest'ultimo dettaglio, permette di chiudere un occhio su questo piccolo (ma neanche tanto) difettuccio.
Altra questione che mi ha lasciato relativamente perplesso è la mancata presenza di qualsivoglia tipo di sentimentalismo. È vero che si tratta di un harem e che dunque, almeno in teoria, il protagonista non dovrebbe fare distinzione tra le varie fanciulle che lo attorniano. Tuttavia è facile individuare, in altre opere, una "first lady", insomma, una ragazza prediletta. In questo caso, invece, Ken non abbandonerà mai la "via dell'harem" e, nonostante alcuni piccoli indizi che sembrano spostare il proprio gusto verso la bella ed energica Minatsu, alla fine si mostrerà relativamente equo con tutte. Divertente, ma, allo stesso tempo, inconcludente.
Per quanto riguarda i personaggi in generale, sono realizzati in maniera più che discreta e, sebbene all'apparenza mostrino le classiche caratteristiche (fisiche e non) del mondo anime, alla fine riescono comunque a farci scorgere un lato maggiormente profondo e serio. Il protagonista è molto interessante, proprio per uno strano passato che, almeno all'inizio, sembra avvolto nel mistero.
La grafica è buona e anche le musiche non sono affatto male: allegre, simpatiche e divertenti. L'essenziale per un anime di tal genere. Come già detto, l'aspetto fisico dei vari protagonisti non è proprio un'esplosione di originalità, in quanto le dolci ragazze rispecchiano i soliti "standard" delle molteplici commedie/harem.
Bene il doppiaggio e anche la regia, che riesce a creare una bella armonia tra i dodici episodi che, in effetti, una vera e propria trama non hanno.
Un buon anime che, nella sua semplicità, riesce comunque ad appassionare i vari spettatori. Poteva essere migliore, certo, ma questo non nega il fatto che si tratti di un ottimo esemplare. Tra l'altro è bene ricordare che esiste una seconda stagione e, dunque, c'è anche la possibilità di continuare a gustare le bislacche disavventure di questo strano consiglio studentesco.
Voto finale: 7
Per quanto riguarda quest'anime, sono rimasto estremamente colpito, ma, fino alla fine, non sono riuscito a comprendere bene se in maniera positiva o negativa. Di per sé la storia è simpatica e interessante ma, come vedremo, presenta alcuni aspetti che, alla lunga, finiscono per stancare.
Ken è il protagonista, o così sembra, della nostra storia e, partendo da voti bassissimi, riesce a ottenere un prestigioso posto nel consiglio studentesco, solamente dopo aver conquistato, in seguito a molte giornate di studio, il primo posto negli esami scolastici. Tale consiglio è formato essenzialmente da cinque membri, quattro dei quali rappresentano le principali bellezze della scuola: Chizuru, Kurimu, Mafuyu e Minatsu. L'ultimo posto è appunto riservato al migliore studente dell'istituto. Ebbene, come si vedrà con il passare delle puntate, l'obiettivo di Ken altro non era che quello di poter vivere indimenticabili esperienze con quelle bellissime ragazze. La storia prosegue tra divertenti gag, risate, battute e innumerevoli problemi scolastici. Nel corso delle loro riunioni saranno costretti a doversi districare tra le molteplici scartoffie scolastiche, approfittando però di tutto ciò per avvicinarsi sempre di più, imparando a conoscersi e a comprendersi.
La trama, come avrete potuto vedere, è abbastanza semplice e le varie puntate si susseguono senza un vero e proprio scopo. Negativo o positivo che sia, certamente è divertente e, proprio quest'ultimo dettaglio, permette di chiudere un occhio su questo piccolo (ma neanche tanto) difettuccio.
Altra questione che mi ha lasciato relativamente perplesso è la mancata presenza di qualsivoglia tipo di sentimentalismo. È vero che si tratta di un harem e che dunque, almeno in teoria, il protagonista non dovrebbe fare distinzione tra le varie fanciulle che lo attorniano. Tuttavia è facile individuare, in altre opere, una "first lady", insomma, una ragazza prediletta. In questo caso, invece, Ken non abbandonerà mai la "via dell'harem" e, nonostante alcuni piccoli indizi che sembrano spostare il proprio gusto verso la bella ed energica Minatsu, alla fine si mostrerà relativamente equo con tutte. Divertente, ma, allo stesso tempo, inconcludente.
Per quanto riguarda i personaggi in generale, sono realizzati in maniera più che discreta e, sebbene all'apparenza mostrino le classiche caratteristiche (fisiche e non) del mondo anime, alla fine riescono comunque a farci scorgere un lato maggiormente profondo e serio. Il protagonista è molto interessante, proprio per uno strano passato che, almeno all'inizio, sembra avvolto nel mistero.
La grafica è buona e anche le musiche non sono affatto male: allegre, simpatiche e divertenti. L'essenziale per un anime di tal genere. Come già detto, l'aspetto fisico dei vari protagonisti non è proprio un'esplosione di originalità, in quanto le dolci ragazze rispecchiano i soliti "standard" delle molteplici commedie/harem.
Bene il doppiaggio e anche la regia, che riesce a creare una bella armonia tra i dodici episodi che, in effetti, una vera e propria trama non hanno.
Un buon anime che, nella sua semplicità, riesce comunque ad appassionare i vari spettatori. Poteva essere migliore, certo, ma questo non nega il fatto che si tratti di un ottimo esemplare. Tra l'altro è bene ricordare che esiste una seconda stagione e, dunque, c'è anche la possibilità di continuare a gustare le bislacche disavventure di questo strano consiglio studentesco.
Voto finale: 7
L'immagine di serietà e severità del consiglio studentesco che viene in genere rappresentata negli anime del genere scolastico viene messa in forte discussione da questo Seitokai no Ichizon; e non posso negare di provare una certa soddisfazione per questo. Ho sempre trovato un po' fastidiosa l'eccessiva seriosità che in genere contraddistingue i membri dei consigli studenteschi, spesso rappresentati come persone con una personalità "invecchiata" un po' troppo prematuramente.
La particolarità di questo anime, come altri hanno già avuto modo di rilevare, è il fatto che si svolge quasi interamente all'interno delle quattro mura della sede del consiglio. Ad esso partecipano quattro ragazze che rappresentano, volutamente, degli stereotipi classici dell'animazione giapponese: la lolita, la tsundere, la moe, la sexy tenebrosa. E cosa potrebbe desiderare, in questa situazione, l'unico elemento maschile del consiglio? Costruirsi il proprio harem personale ovviamente. Le riunioni sono una specie di farsa, in cui si parla di tutto fuorchè dei problemi della scuola; mi ha ricordato moltissimo K-ON col suo strampalato club di musica leggera dove, piuttosto che provare agli strumenti si sorseggiava tranquillamente il the o si assaggiava un nuovo tipo di torta.
Questo anime però si contraddistingue per la sua anima assolutamente demenziale contraddistinta da vari riferimenti ad altri famosi anime (o ad interi generi di anime) che vengono presi in giro senza alcuna forma di riverenza. Se questo criterio fosse stato applicato non al mondo degli anime ma a quello della politica si potrebbe parlare senza commettere errore di satira.
Il tono dissacratorio proprio di questo anime, però, non può essere limitato solo al mondo dell'animazione ma a molte delle abitudini proprie della società nipponica, o almeno a quelle che noi occidentali abbiamo imparato a conoscere attraverso gli anime. Lo studente giapponese, in particolare, viene mostrato in tutti i suoi limiti e non più come una macchina tutto dovere e fatica. E anche questo è un elemento per il quale ho provato grande soddisfazione.
Il tutto è poi dominato da una componente comica davvero ben realizzata, con infinite gag (anzi parlerei di infinite micro-gag) che si sovrappongono l'una all'altra e che risultano estremamente divertenti.
Pur disponendo di un ottimo potenziale, però, Seitokai no Ichizon non può essere considerato come un capolavoro, un po' perché unisce una critica che, in fin dei conti, rimane su livelli molto soft ad un'ambientazione che alla lunga risente degli angusti spazi di una singola aula. In più non sempre queste strane riunioni riescono a colpire nel segno risultando un po' troppo ripetitive fino a sconfinare in un po' di noia.
In definitiva un ottimo prodotto, supportato anche da una grafica discreta, la cui visione è vivamente consigliata a chi ritiene un po' inverosimile lo stereotipo dello studente medio giapponese tramandato attraverso gli anime. Pur trovando qua e là dei momenti in cui il senso di responsabilità emerge nel comportamento dei vari protagonisti, per la maggior parte del tempo essi risultano svogliati, distratti, disinteressati, frivoli ecc ecc. Qualcuno potrebbe obiettare che personaggi simili, in realtà, esistono in un po' tutti gli anime scolastici, seri o non seri che siano; molto più difficile però trovarne all'interno di un consiglio studentesco.
La particolarità di questo anime, come altri hanno già avuto modo di rilevare, è il fatto che si svolge quasi interamente all'interno delle quattro mura della sede del consiglio. Ad esso partecipano quattro ragazze che rappresentano, volutamente, degli stereotipi classici dell'animazione giapponese: la lolita, la tsundere, la moe, la sexy tenebrosa. E cosa potrebbe desiderare, in questa situazione, l'unico elemento maschile del consiglio? Costruirsi il proprio harem personale ovviamente. Le riunioni sono una specie di farsa, in cui si parla di tutto fuorchè dei problemi della scuola; mi ha ricordato moltissimo K-ON col suo strampalato club di musica leggera dove, piuttosto che provare agli strumenti si sorseggiava tranquillamente il the o si assaggiava un nuovo tipo di torta.
Questo anime però si contraddistingue per la sua anima assolutamente demenziale contraddistinta da vari riferimenti ad altri famosi anime (o ad interi generi di anime) che vengono presi in giro senza alcuna forma di riverenza. Se questo criterio fosse stato applicato non al mondo degli anime ma a quello della politica si potrebbe parlare senza commettere errore di satira.
Il tono dissacratorio proprio di questo anime, però, non può essere limitato solo al mondo dell'animazione ma a molte delle abitudini proprie della società nipponica, o almeno a quelle che noi occidentali abbiamo imparato a conoscere attraverso gli anime. Lo studente giapponese, in particolare, viene mostrato in tutti i suoi limiti e non più come una macchina tutto dovere e fatica. E anche questo è un elemento per il quale ho provato grande soddisfazione.
Il tutto è poi dominato da una componente comica davvero ben realizzata, con infinite gag (anzi parlerei di infinite micro-gag) che si sovrappongono l'una all'altra e che risultano estremamente divertenti.
Pur disponendo di un ottimo potenziale, però, Seitokai no Ichizon non può essere considerato come un capolavoro, un po' perché unisce una critica che, in fin dei conti, rimane su livelli molto soft ad un'ambientazione che alla lunga risente degli angusti spazi di una singola aula. In più non sempre queste strane riunioni riescono a colpire nel segno risultando un po' troppo ripetitive fino a sconfinare in un po' di noia.
In definitiva un ottimo prodotto, supportato anche da una grafica discreta, la cui visione è vivamente consigliata a chi ritiene un po' inverosimile lo stereotipo dello studente medio giapponese tramandato attraverso gli anime. Pur trovando qua e là dei momenti in cui il senso di responsabilità emerge nel comportamento dei vari protagonisti, per la maggior parte del tempo essi risultano svogliati, distratti, disinteressati, frivoli ecc ecc. Qualcuno potrebbe obiettare che personaggi simili, in realtà, esistono in un po' tutti gli anime scolastici, seri o non seri che siano; molto più difficile però trovarne all'interno di un consiglio studentesco.
Nell'incipit di Seitokai no Ichizon una delle eroine si chiede: "Ma non è una pazzia realizzare un anime a partire da una storia che si svolge sempre in una stanza?"
La domanda è lecita, e suona quasi come una sfida. Se infatti in una serie di light novel la collocazione spaziale non è un punto così fondamentale, in un anime avere di fronte sempre gli stessi disegni "costringe" gli sceneggiatori a dare una marcia in più all'humour e alla storia, in modo da convogliare l'attenzione dello spettatore interamente su questi aspetti. Il risultato è quello di seguire una commedia di teatro, cinque persone in una stanza che parlano. E parlano di argomenti random, un po' come cinque amici che si vedono al bar: tante battute, ammiccamenti, discorsi scemi.
Seitokai no Ichizon è un anime leggero totalmente privo di trama. Quei pochi spunti seri che si intravedono all'orizzonte non vengono ripresi, probabilmente perché nei romanzi non sono stati ancora trattati. E quindi non si vede altro che questi personaggi che si godono la vita vegetando nella stanza del consiglio studentesco. Si respira un clima tranquillissimo, che mi fa pensare ai miei pomeriggi delle superiori a fare i compiti insieme ai miei compagni di classe.
Non so se ho reso il quadro, in ogni caso non aspettatevi i fuochi d'artificio. Val la pena guardarlo più che altro per le battute, perché alcune sono molto carine, ottimo per passare serenamente qualche minuto. È un anime molto leggero che vuole far pubblicità alle novel e ai manga in corso. E vi dirò che ci riesce pure, proverò a leggerli.
La domanda è lecita, e suona quasi come una sfida. Se infatti in una serie di light novel la collocazione spaziale non è un punto così fondamentale, in un anime avere di fronte sempre gli stessi disegni "costringe" gli sceneggiatori a dare una marcia in più all'humour e alla storia, in modo da convogliare l'attenzione dello spettatore interamente su questi aspetti. Il risultato è quello di seguire una commedia di teatro, cinque persone in una stanza che parlano. E parlano di argomenti random, un po' come cinque amici che si vedono al bar: tante battute, ammiccamenti, discorsi scemi.
Seitokai no Ichizon è un anime leggero totalmente privo di trama. Quei pochi spunti seri che si intravedono all'orizzonte non vengono ripresi, probabilmente perché nei romanzi non sono stati ancora trattati. E quindi non si vede altro che questi personaggi che si godono la vita vegetando nella stanza del consiglio studentesco. Si respira un clima tranquillissimo, che mi fa pensare ai miei pomeriggi delle superiori a fare i compiti insieme ai miei compagni di classe.
Non so se ho reso il quadro, in ogni caso non aspettatevi i fuochi d'artificio. Val la pena guardarlo più che altro per le battute, perché alcune sono molto carine, ottimo per passare serenamente qualche minuto. È un anime molto leggero che vuole far pubblicità alle novel e ai manga in corso. E vi dirò che ci riesce pure, proverò a leggerli.
Mi sono avvicinato a questa serie principalmente per via delle immagini viste su Animeclick, mi ha attirato il chara delle protagoniste, tra altro mi piace genere scolastico, harem, ecchi e di conseguenza ho iniziato a seguire questa serie.
L’inizialmente mi è sembrato il classico anime con varie citazioni, stile Hayate, Lucky Star ecc… ma poi ho visto che aveva qualcosa di diverso in quanto l’anime si svolge quasi esclusivamente nelle stanze del consiglio studentesco, inoltre mi impersonifico nel personaggio maschile o almeno vorrei essere al suo posto.
La serie racconta cosa avviene durante i consigli studenteschi della scuola Hekiyou, i membri del consiglio sono Kurimu Sakurano, Chizuru Akaba, Minatsu Shiina, Mafuyu Shiina e Ken Sugisaki, le ragazze sono state elette tramite regolari elezioni, mentre Sugisaki è riuscito ad entrare nel consiglio diventando lo studente con i voti migliori della scuola, cosa che gli è costato parecchi sacrificio e impegno, ma lo ha fatto solo per realizzare il suo sogno, creare un suo esclusivo HAREM con i membri del consiglio.
Avete capito, Sugisaki è un pervertito e non cerca nemmeno di nasconderlo alle proprie compagne anzi ne è fiero di questo e non perde occasione per fare presente alle ragazze la sua intenzione di trasformare il consiglio studentesco nel proprio Harem, oltre a questo durante lo svolgersi del consiglio non fa altro che giocare con gli h-game.
Detto cosi potrà sembrarvi una serie molto leggera, vi confermo che si tratta di questo, in alcuni momenti ha cercato di dare una qualche parvenza di serietà, ma per ora non sono riusciti nel loro intenti.
Se amate il genere e volete passare allegramente qualche momento, vi consiglio di dargli un occhiata.
L’inizialmente mi è sembrato il classico anime con varie citazioni, stile Hayate, Lucky Star ecc… ma poi ho visto che aveva qualcosa di diverso in quanto l’anime si svolge quasi esclusivamente nelle stanze del consiglio studentesco, inoltre mi impersonifico nel personaggio maschile o almeno vorrei essere al suo posto.
La serie racconta cosa avviene durante i consigli studenteschi della scuola Hekiyou, i membri del consiglio sono Kurimu Sakurano, Chizuru Akaba, Minatsu Shiina, Mafuyu Shiina e Ken Sugisaki, le ragazze sono state elette tramite regolari elezioni, mentre Sugisaki è riuscito ad entrare nel consiglio diventando lo studente con i voti migliori della scuola, cosa che gli è costato parecchi sacrificio e impegno, ma lo ha fatto solo per realizzare il suo sogno, creare un suo esclusivo HAREM con i membri del consiglio.
Avete capito, Sugisaki è un pervertito e non cerca nemmeno di nasconderlo alle proprie compagne anzi ne è fiero di questo e non perde occasione per fare presente alle ragazze la sua intenzione di trasformare il consiglio studentesco nel proprio Harem, oltre a questo durante lo svolgersi del consiglio non fa altro che giocare con gli h-game.
Detto cosi potrà sembrarvi una serie molto leggera, vi confermo che si tratta di questo, in alcuni momenti ha cercato di dare una qualche parvenza di serietà, ma per ora non sono riusciti nel loro intenti.
Se amate il genere e volete passare allegramente qualche momento, vi consiglio di dargli un occhiata.
Serie di ambientazione scolastica basata, a quanto sembra, sulle folli (folli?) riunioni di un consiglio studentesco, composto da cinque ragazze e da un solo maschio, che ricalcano stereotipi e luoghi comuni di anime e manga ambientati in una scuola.
Abbiamo quindi, fra le ragazze, la presidentessa Sakurako Kurimo (il tipo della lolita carina, dai capelli rosa), la segretaria Akaba Chizuro (algida bellezza dai lunghi capelli corvini), la vice presidente Shiina Minatsu (la maschiaccia sportiva dai capelli castani), la collaboratrice Shiina Mafuyu (il tipo dolce e timido dai capelli biondi) ed, last but not least, il vice presidente
Sugisaki Ken (studente allupato ed otaku, che è anche il protagonista).
A quento sembra, Sugisaki è entrato nel consiglio in questione con la malcelata idea di fare di esso il suo harem (...) finendo per scontrarsi quasi sempre con Sakurako (i due sembrano cane e gatto) ed essere malmenato dalla Minatsu.
Chizuru e l'altra Shiina sembrano invece tollerarlo o comunque non dare troppo peso ai suoi atteggiamenti.
Sembra però che il ragazzo non sia proprio un pervertito e basta, dal momento che è comunque pronto ad aiutare le sue compagne e che la sua assenza viene comunque avvertita...proprio maggiormente da Sakurako!
Il primo episodio si è comunque segnalato per un humor altamente demenziale nonché per tutta una serie di citazioni da Lucky Star, a Kuroshitsuji, a Dragon Ball Z, ad Higurashi ed ad Umineko.
Sembra quindi una serie leggera e divertente: aspetto gli episodi successivi per vedere se le promesse saranno rispettate o no.
Abbiamo quindi, fra le ragazze, la presidentessa Sakurako Kurimo (il tipo della lolita carina, dai capelli rosa), la segretaria Akaba Chizuro (algida bellezza dai lunghi capelli corvini), la vice presidente Shiina Minatsu (la maschiaccia sportiva dai capelli castani), la collaboratrice Shiina Mafuyu (il tipo dolce e timido dai capelli biondi) ed, last but not least, il vice presidente
Sugisaki Ken (studente allupato ed otaku, che è anche il protagonista).
A quento sembra, Sugisaki è entrato nel consiglio in questione con la malcelata idea di fare di esso il suo harem (...) finendo per scontrarsi quasi sempre con Sakurako (i due sembrano cane e gatto) ed essere malmenato dalla Minatsu.
Chizuru e l'altra Shiina sembrano invece tollerarlo o comunque non dare troppo peso ai suoi atteggiamenti.
Sembra però che il ragazzo non sia proprio un pervertito e basta, dal momento che è comunque pronto ad aiutare le sue compagne e che la sua assenza viene comunque avvertita...proprio maggiormente da Sakurako!
Il primo episodio si è comunque segnalato per un humor altamente demenziale nonché per tutta una serie di citazioni da Lucky Star, a Kuroshitsuji, a Dragon Ball Z, ad Higurashi ed ad Umineko.
Sembra quindi una serie leggera e divertente: aspetto gli episodi successivi per vedere se le promesse saranno rispettate o no.