Fairy Tail
Adoro cosi tanto questa saga che non so se sarò di parte nei giudizi.
Partiamo dal fatto che secondo me è una delle più belle serie anime mai pubblicata, ma con alcune cadute pesanti in alcuni filoni che hanno danneggiato non poco la visione anche se il mio giudizio positivo rimane.
Pro:
-Parto dalle musiche, secondo me, le migliori sia in termini di abbinamento che di qualità mai inserite in un anime.
-Personaggi: adoro la caratterizzazione dei personaggi e le storie che hanno, qui però devo ammettere che in alcuni casi si poteva fare di più o dare più spazio a personaggi come Mirajane o Levy.
-Il disegno secondo me non ha molti rivali, per cui direi che è ottimo, anche i combattimenti sono fantastici.
Contro:
Come detto alcuni personaggi avrebbero meritato maggior attenzione nella loro evoluzione, alcuni cicli di storia sono ripetitivi e il capitolo di Edolas è inguardabile (mi ha così infastidito che stavo per non proseguire).
Nel complesso quindi consiglio vivamente questa saga e se vi dicono che è solo per ragazzini giratevi dall'altra parte e fatevi una risata perché vuol dire che non hanno capito Fairy Tail
Partiamo dal fatto che secondo me è una delle più belle serie anime mai pubblicata, ma con alcune cadute pesanti in alcuni filoni che hanno danneggiato non poco la visione anche se il mio giudizio positivo rimane.
Pro:
-Parto dalle musiche, secondo me, le migliori sia in termini di abbinamento che di qualità mai inserite in un anime.
-Personaggi: adoro la caratterizzazione dei personaggi e le storie che hanno, qui però devo ammettere che in alcuni casi si poteva fare di più o dare più spazio a personaggi come Mirajane o Levy.
-Il disegno secondo me non ha molti rivali, per cui direi che è ottimo, anche i combattimenti sono fantastici.
Contro:
Come detto alcuni personaggi avrebbero meritato maggior attenzione nella loro evoluzione, alcuni cicli di storia sono ripetitivi e il capitolo di Edolas è inguardabile (mi ha così infastidito che stavo per non proseguire).
Nel complesso quindi consiglio vivamente questa saga e se vi dicono che è solo per ragazzini giratevi dall'altra parte e fatevi una risata perché vuol dire che non hanno capito Fairy Tail
"Fairy Tail" è l'anime che non doveva esistere.
Non è una frase pronunciata con cattiveria, è che guardando più di 300 episodi e poi ascoltando un semplice riassunto su YouTube ho notato che preferisco di gran lunga fruire di quest'opera come se fosse un racconto.
"Fairy Tale", fiaba. "Fairy Tail" è una fiaba, e in quanto tale penso che tutte le vicende debbano essere raccontate da chi le conosce e ascoltate dai nuovi.
Al livello di trama, storia e avvenimenti è semplice e talvolta superficiale. Apre la bocca per iniziare a parlare di qualcosa, ma appena ti giri per ascoltare la frase è già finita. Attira la tua attenzione, ma subito dopo la perde.
Per esempio i colpi di scena sono fini a se stessi, funzionano per non farti smettere di guardare ma spesso sono incoerenti, illogici o spiegati approssimativamente e in più non comportano nessun vero risvolto nella storia (non tutti). Una caratteristica del genere penso sia frutto della volontà dell'autore, e non un errore reiterato.
Ma in questo caso l'errore è alla base.
Non penso che un anime possa permettersi così tanta incoerenza o superficialità su elementi così determinanti per la trama. Piuttosto penso che siano elementi molto più adatti a una fiaba, dove per esempio non ti chiedi come abbia fatto un personaggio a sopravvivere a una ferita mortale o a superare una sfida che va ben oltre le sue capacità. Penso che gli anime non facciano per "Fairy Tail" perché quella leggerezza della trama si perde in un ritmo spesso pesante a causa del numero di battaglie (spesso ripetitive), e in una durata complessiva troppo abbondante (328 episodi x 20 minuti).
Il secondo punto di forza è senz'altro lo sviluppo dei rapporti tra i personaggi. A differenza di altri battle shonen in "Fairy Tail" si parla molto di più degli amori, delle "coppiette", ma non solo quelle. C'è spazio per archi narrativi dove personaggi non necessariamente "destinati a mettersi insieme" si isolano per vivere un'avventura che li porterà a raggiungere un grado di confidenza maggiore (Lucy e Loke). Queste avventure non si limitano solo al presente ma spesso si viaggia anche nel passato attraverso flashback che spiegano gli affetti che certi personaggi provano tra di loro, oppure la causa del dolore di altri. È bello immaginare "Fairy Tail" come l'opera che Hiro Mashima ha concepito per condividere le proprie emozioni, per parlare dei suoi amici e trovarne di nuovi, come se stesse raccontando tutte quelle vicende seduto a un tavolo all'interno del quartier generale della gilda. Il problema è uno: lo storytelling.
Non un parolone da finto esperto, ma qualcosa che tutti conosciamo, che forse non sappiamo di conoscere, ma lo conosciamo.
Ciò che molti etichettano come "grafica" o "comparto tecnico" comunica molte più emozioni di quanto pensiamo. Tra espressioni facciali, musiche, doppiaggio e movimenti del personaggio noi possiamo comprendere un messaggio o uno stato d'animo molto meglio di quanto lo si possa fare con le parole. L'episodio 19 di "Demon Slayer" piace a tutti, è forse il motivo del successo dell'intera serie. Quanto sarebbe durato "Demon Slayer" senza quella "bella grafica"? Le soluzioni visive e sonore che adotti per momenti chiave della storia sono importantissime e "Fairy Tail" si attesta sul generico per la sua intera durata. Non c'è attenzione nelle inquadrature, nelle musiche, nelle animazioni, nei colori... Visivamente ogni momento è uguale all'altro (fatta eccezione per il livello di dettaglio dei disegni... a volte).
Anche se non si parlasse di storytelling ma di semplice potenza visiva "Fairy Tail" non ha icone. Non ha scene memorabili, né per animazioni che per immagini statiche, ma solo per la storia. Oltre a Erza che piange e la circonferenza umana su Tenrou Island è completamente povero di icone.
La "ruota" di "Demon Slayer", Sasuke che piange, Luffy in piedi davanti all'imponenza dei tre ammiragli a Marineford, e poi Ace... Sono solo alcune delle scene impresse nella nostra mente non solo per l'importanza che hanno nella storia a cui appartengono, non solo per la bravura del mangaka nel saperla rappresentare su carta, ma anche per l'ottimo lavoro fatto dallo staff dietro alla produzione di quell'adattamento animato.
Il comparto tecnico è il punto più basso. Generalmente quando si adatta un fumetto si rinuncia al dettaglio di alcune tavole, di alcuni personaggi o di qualsiasi altra cosa per favorire il movimento. In "Fairy Tail" si rinuncia a entrambi. I combattimenti sono statici, solo immagini o animazioni semplicissime, talvolta legnose accompagnate sempre da speedlines che cercano di metterci una pezza. La palette cromatica è completamente casuale, colori sparatissimi affiancati a colori pastello senza una motivazione. I capelli di Gerard sono orribili. I colori pastello di cui parlavo sono per la maggior parte presenti negli sfondi, molto fiabeschi, cartooneschi, a tratti forse troppo infantili, ma godibili. Godibili e rovinati totalmente dall'elemento chiave di "Fairy Tail": le magie. Effetti speciali realizzati malissimo, troppo saturati, che danno una sensazione di 3D, completamente alieni rispetto al resto del mondo. Questo non fa che evidenziare l'ennesimo difetto di "Fairy Tail" e ne marca l'inferiorità rispetto ad altri adattamenti di manga longevi già citati. Sto parlando dell'estetica. Sia "My Hero Academia", che "One Piece", che "Naruto", che "Black Clover" hanno una loro estetica ben precisa. L'ambientazione che più si avvicina al mondo di "Fairy Tail" è il Regno di Clover ("Black Clover"): fate, grimori, magie tutte rese molto bene sia a livello di character design, che di colori, che di animazioni (non sempre, ovvio). "Fairy Tail" invece oltre a non essere interessante per animazioni e colori, pecca anche in character design che è uno dei requisiti fondamentali di un battle shonen longevo. Chi ha preso parte alla lettura dell'opera originale conferma che lo stile di Hiro Mashima nel disegnare i personaggi si è perso nell'adattamento. Questo li rende a malapena riconoscibili tra mille prodotti di animazione che adottano lo stesso metodo di colorazione e stile di disegno per dare vita a un personaggio. In cinque parole: "Fairy Tail" non ha stile. Se proprio devo riassumere la sua estetica direi Rai Gulp. Il contrasto tra le orribili magie e gli sfondi infantili mi ricorda "Huntik", "Code Lyoko", i "Gormiti".
Una critica che voglio fare all'opera originale invece è proprio la mancanza di fantasia nel design dei personaggi. Molto interessante Natsu e la molteplicità delle armature di Erza (quasi tutte stupende), ma Grey è generico, cambia sempre look e male. Nel Sub-Zero Emperor Lyon Arc indossa una camicia blu scuro e dei pantaloni verde scuro, ma chiaramente non è l'unico caso. Onestamente ho trovato il design di quasi tutti i personaggi per niente ispirato e fin troppo conforme agli standard delle opere giapponesi presenti sul mercato. Tanti capelli e colorati. Si gioca poco con la fantasia e le dimensioni dei personaggi come fa invece Eichiro Oda con One Piece (non solo dimensioni dell'intero personaggio ma anche di singole parti del corpo del personaggio). In più il design di un paio di personaggi è totalmente copiato.
Le musiche sono brutte. La prima parte dell'anime in particolare ha OST molto generiche. Sono in totale una dozzina (su più di 300 episodi) le OST interessanti che racchiudono il giusto equilibrio tra musica folk (con la cornamusa, credo), epicità (con piano, archi e cori) e rock (con batteria e chitarra). Le restanti OST fanno utilizzo quasi solamente degli ultimi due strumenti, risultando brani generici per ormoni in sviluppo, carichi di adrenalina ma privi anche di una struttura. Somigliano alle musiche dei menu di selezione di "Budokai Tenkaichi 3". A volte vengono utilizzate anche cover di brani di musica classica (non così distanti dalle versioni originali) o addirittura i brani originali. Come ad esempio alla fine del primo scontro tra Grey e Lluvia: la traccia è coerente con l'atmosfera della scena ma nulla ha da spartire con lo spirito di "Fairy Tail". Il tema principale è molto bello. Anche a livello di effetti sonori l'ho trovato sgradevole con quel "wow" che ora è un meme, ma non ci sta in tante scene. Oppure andate a 6:20 circa dell'episodio 25 e avrete una piacevole sorpresa con quelle voci registrate in bagno.
"Fairy Tail", come già detto, si basa sui rapporti interpersonali e ne fa una vero e proprio superpotere. Ciò in cui differisce l'opera rispetto ai colossi di Shonen Jump è la struttura narrativa (anacronistica), il focus sull'evoluzione dei rapporti, ma soprattutto la poetica della debolezza e dell'unione. Si potrebbe riassumere tutto in "l'unione fa la forza" ma FT non punta a veicolare messaggi profondi o concettualmente nuovi ed è interessante come presenta questo concetto. "Noi... maghi di Fairy Tail... Tutti... portiamo qualcosa... Ferite... dolore... sofferenza". "I deboli resteranno sempre deboli. Ma la debolezza non è malvagia. Perché gli esseri umani sono fondamentalmente creature deboli. Da solo non senti altro che insicurezza. è per questo che fondiamo le gilde. è per questo che abbiamo compagni". In Fairy Tail non c'è quella corsa al potere che troviamo ovunque.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
I protagonisti sono inizialmente deboli ma accettano questa loro condizione e per colmarla trovano conforto e forza nei compagni. Lo stesso "scontro" tra Natsu e Gildarts è la dimostrazione al livello pratico di questa poetica.
Fine parte contenente spoiler
I problemi sorgono quando "Fairy Tail" banalizza la sua stessa morale, il suo stesso credo con ciò che tutti chiamano "nakama power". Nel momento in cui mi si para davanti una situazione dove il protagonista è in pericolo perché messo alle strette da un nemico io accetto una sfida: so benissimo che il protagonista non morirà, ed è per questo che attendo con curiosità il risvolto della battaglia, il trick che salverà "il buono", insomma, voglio sapere cosa si è inventato l'autore. "Fairy Tail" ti prende in giro. Tutto ciò che salva i protagonisti dalla morte è la loro determinazione, il potere conferitogli dai compagni, i sentimenti che loro provano per la gilda, il nakama power. Seppur coerente con la poetica di cui ho parlato finora, è una soluzione che viene utilizzata fin troppe volte, rendendo gli scontri ripetitivi, inutili e spesso prevedibili. Banalizza la sua stessa poetica non solo attraverso la risoluzione degli scontri ma anche con certe uscite troppo infantili ("Non c'è niente di più forte di un membro di Fairy Tail e la forza dei suoi sentimenti").
"I combattimenti non sono così importanti in Fairy Tail", già sono appositamente semplici e il fulcro dell'opera è un altro... Però occupano più di metà anime! Quando una cosa non è importante non dovrebbe avere così tanto screen time. E invece no, combattimenti singoli, in gruppo, guerre, combattimenti singoli tra personaggi terziari e anche deboli, un intero arco incentrato su un torneo di combattimenti fisici (e magici) addirittura. Tutto ciò è condito da mosse e tecniche poco interessanti (ho sempre odiato "Ice make...", "Ghiaccio fa..."), zero strategia (o strategie molto basilari che non reggono il passo coi tempi), magie visivamente orribili, personaggi che non si muovono nemmeno, musiche generiche e urla. Se è vero che non pretendo strategie almeno vorrei avere qualcosa di bello da vedere, ma in questo modo non ho nessun motivo per non saltare un combattimento.
Nonostante io abbia detto che la trama e la costruzione della storia siano appositamente superficiali e semplici, vorrei spendere due parole. In "Fairy Tail" si piange tanto e questo è dovuto a un semplicissimo fattore.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Le magie, gli incantesimi, la sconfitta del nemico ecc. richiedono sempre il sacrificio di qualcuno (Deliora).
Fine parte contenente spoiler
Hiro Mashima crea appositamente delle situazioni esageratamente tragiche per arrivare ai lacrimoni. Situazioni per cui si inventa maledizioni e regole pur di arrivarci (Loke e Karen). Regole che poi non serviranno più per il resto dell'anime. Oppure ci sono personaggi che si comportano in modo stupido come Lisanna. La superficialità di certe scelte narrative si nota anche nei plotwist ,che hanno pochissima costruzione alle spalle e che una volta svelati non costruiranno più nulla (lui è il fratello di lui, lui viene dal futuro/passato). Molti plotwist o interi elementi della trama sono lì per non far perdere l'attenzione e la costruzione molto generica del mondo dei maghi permette alla trama di fare quello che vuole (distruggere il cielo). Sì perché il world-building è un altro elemento parecchio povero sia per il mondo in sé per sé, che per il tipo di ambientazione che ha scelto (mezza fantasy, mezza sci-fi, mezza storica) che per il suo power system. A causa di regole poco chiare e dozzinali che l'autore ha stabilito si è disposti ad accettare di tutto. Anche le scelte più assurde non saranno mai un errore perché non infrangeranno mai le regole stabilite... a momenti inesistenti. In tutto ciò "Fairy Tail" riesce comunque a essere incoerente e infrangere quelle piccole regole (la coppietta sul finale, chi lo ha visto capisce).
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Anche il timeskip presente nella serie non si prende le sue responsabilità ed esagera. Sette anni. La prima cosa che ci viene detta dalla voce narrante? "A Fiore non è cambiato niente"... Non mi piace quando ci si prende la libertà di cambiare il tempo senza però cambiare nulla a conti fatti. Significa gonfiare un concetto con i numeri. Far sembrare grosso un concetto che dentro però è vuoto. Quei sette anni sono aria nella pancia.
Fine parte contenente spoiler
"Fairy Tail" non è certamente un buon esperimento d'animazione.
Non è una frase pronunciata con cattiveria, è che guardando più di 300 episodi e poi ascoltando un semplice riassunto su YouTube ho notato che preferisco di gran lunga fruire di quest'opera come se fosse un racconto.
"Fairy Tale", fiaba. "Fairy Tail" è una fiaba, e in quanto tale penso che tutte le vicende debbano essere raccontate da chi le conosce e ascoltate dai nuovi.
Al livello di trama, storia e avvenimenti è semplice e talvolta superficiale. Apre la bocca per iniziare a parlare di qualcosa, ma appena ti giri per ascoltare la frase è già finita. Attira la tua attenzione, ma subito dopo la perde.
Per esempio i colpi di scena sono fini a se stessi, funzionano per non farti smettere di guardare ma spesso sono incoerenti, illogici o spiegati approssimativamente e in più non comportano nessun vero risvolto nella storia (non tutti). Una caratteristica del genere penso sia frutto della volontà dell'autore, e non un errore reiterato.
Ma in questo caso l'errore è alla base.
Non penso che un anime possa permettersi così tanta incoerenza o superficialità su elementi così determinanti per la trama. Piuttosto penso che siano elementi molto più adatti a una fiaba, dove per esempio non ti chiedi come abbia fatto un personaggio a sopravvivere a una ferita mortale o a superare una sfida che va ben oltre le sue capacità. Penso che gli anime non facciano per "Fairy Tail" perché quella leggerezza della trama si perde in un ritmo spesso pesante a causa del numero di battaglie (spesso ripetitive), e in una durata complessiva troppo abbondante (328 episodi x 20 minuti).
Il secondo punto di forza è senz'altro lo sviluppo dei rapporti tra i personaggi. A differenza di altri battle shonen in "Fairy Tail" si parla molto di più degli amori, delle "coppiette", ma non solo quelle. C'è spazio per archi narrativi dove personaggi non necessariamente "destinati a mettersi insieme" si isolano per vivere un'avventura che li porterà a raggiungere un grado di confidenza maggiore (Lucy e Loke). Queste avventure non si limitano solo al presente ma spesso si viaggia anche nel passato attraverso flashback che spiegano gli affetti che certi personaggi provano tra di loro, oppure la causa del dolore di altri. È bello immaginare "Fairy Tail" come l'opera che Hiro Mashima ha concepito per condividere le proprie emozioni, per parlare dei suoi amici e trovarne di nuovi, come se stesse raccontando tutte quelle vicende seduto a un tavolo all'interno del quartier generale della gilda. Il problema è uno: lo storytelling.
Non un parolone da finto esperto, ma qualcosa che tutti conosciamo, che forse non sappiamo di conoscere, ma lo conosciamo.
Ciò che molti etichettano come "grafica" o "comparto tecnico" comunica molte più emozioni di quanto pensiamo. Tra espressioni facciali, musiche, doppiaggio e movimenti del personaggio noi possiamo comprendere un messaggio o uno stato d'animo molto meglio di quanto lo si possa fare con le parole. L'episodio 19 di "Demon Slayer" piace a tutti, è forse il motivo del successo dell'intera serie. Quanto sarebbe durato "Demon Slayer" senza quella "bella grafica"? Le soluzioni visive e sonore che adotti per momenti chiave della storia sono importantissime e "Fairy Tail" si attesta sul generico per la sua intera durata. Non c'è attenzione nelle inquadrature, nelle musiche, nelle animazioni, nei colori... Visivamente ogni momento è uguale all'altro (fatta eccezione per il livello di dettaglio dei disegni... a volte).
Anche se non si parlasse di storytelling ma di semplice potenza visiva "Fairy Tail" non ha icone. Non ha scene memorabili, né per animazioni che per immagini statiche, ma solo per la storia. Oltre a Erza che piange e la circonferenza umana su Tenrou Island è completamente povero di icone.
La "ruota" di "Demon Slayer", Sasuke che piange, Luffy in piedi davanti all'imponenza dei tre ammiragli a Marineford, e poi Ace... Sono solo alcune delle scene impresse nella nostra mente non solo per l'importanza che hanno nella storia a cui appartengono, non solo per la bravura del mangaka nel saperla rappresentare su carta, ma anche per l'ottimo lavoro fatto dallo staff dietro alla produzione di quell'adattamento animato.
Il comparto tecnico è il punto più basso. Generalmente quando si adatta un fumetto si rinuncia al dettaglio di alcune tavole, di alcuni personaggi o di qualsiasi altra cosa per favorire il movimento. In "Fairy Tail" si rinuncia a entrambi. I combattimenti sono statici, solo immagini o animazioni semplicissime, talvolta legnose accompagnate sempre da speedlines che cercano di metterci una pezza. La palette cromatica è completamente casuale, colori sparatissimi affiancati a colori pastello senza una motivazione. I capelli di Gerard sono orribili. I colori pastello di cui parlavo sono per la maggior parte presenti negli sfondi, molto fiabeschi, cartooneschi, a tratti forse troppo infantili, ma godibili. Godibili e rovinati totalmente dall'elemento chiave di "Fairy Tail": le magie. Effetti speciali realizzati malissimo, troppo saturati, che danno una sensazione di 3D, completamente alieni rispetto al resto del mondo. Questo non fa che evidenziare l'ennesimo difetto di "Fairy Tail" e ne marca l'inferiorità rispetto ad altri adattamenti di manga longevi già citati. Sto parlando dell'estetica. Sia "My Hero Academia", che "One Piece", che "Naruto", che "Black Clover" hanno una loro estetica ben precisa. L'ambientazione che più si avvicina al mondo di "Fairy Tail" è il Regno di Clover ("Black Clover"): fate, grimori, magie tutte rese molto bene sia a livello di character design, che di colori, che di animazioni (non sempre, ovvio). "Fairy Tail" invece oltre a non essere interessante per animazioni e colori, pecca anche in character design che è uno dei requisiti fondamentali di un battle shonen longevo. Chi ha preso parte alla lettura dell'opera originale conferma che lo stile di Hiro Mashima nel disegnare i personaggi si è perso nell'adattamento. Questo li rende a malapena riconoscibili tra mille prodotti di animazione che adottano lo stesso metodo di colorazione e stile di disegno per dare vita a un personaggio. In cinque parole: "Fairy Tail" non ha stile. Se proprio devo riassumere la sua estetica direi Rai Gulp. Il contrasto tra le orribili magie e gli sfondi infantili mi ricorda "Huntik", "Code Lyoko", i "Gormiti".
Una critica che voglio fare all'opera originale invece è proprio la mancanza di fantasia nel design dei personaggi. Molto interessante Natsu e la molteplicità delle armature di Erza (quasi tutte stupende), ma Grey è generico, cambia sempre look e male. Nel Sub-Zero Emperor Lyon Arc indossa una camicia blu scuro e dei pantaloni verde scuro, ma chiaramente non è l'unico caso. Onestamente ho trovato il design di quasi tutti i personaggi per niente ispirato e fin troppo conforme agli standard delle opere giapponesi presenti sul mercato. Tanti capelli e colorati. Si gioca poco con la fantasia e le dimensioni dei personaggi come fa invece Eichiro Oda con One Piece (non solo dimensioni dell'intero personaggio ma anche di singole parti del corpo del personaggio). In più il design di un paio di personaggi è totalmente copiato.
Le musiche sono brutte. La prima parte dell'anime in particolare ha OST molto generiche. Sono in totale una dozzina (su più di 300 episodi) le OST interessanti che racchiudono il giusto equilibrio tra musica folk (con la cornamusa, credo), epicità (con piano, archi e cori) e rock (con batteria e chitarra). Le restanti OST fanno utilizzo quasi solamente degli ultimi due strumenti, risultando brani generici per ormoni in sviluppo, carichi di adrenalina ma privi anche di una struttura. Somigliano alle musiche dei menu di selezione di "Budokai Tenkaichi 3". A volte vengono utilizzate anche cover di brani di musica classica (non così distanti dalle versioni originali) o addirittura i brani originali. Come ad esempio alla fine del primo scontro tra Grey e Lluvia: la traccia è coerente con l'atmosfera della scena ma nulla ha da spartire con lo spirito di "Fairy Tail". Il tema principale è molto bello. Anche a livello di effetti sonori l'ho trovato sgradevole con quel "wow" che ora è un meme, ma non ci sta in tante scene. Oppure andate a 6:20 circa dell'episodio 25 e avrete una piacevole sorpresa con quelle voci registrate in bagno.
"Fairy Tail", come già detto, si basa sui rapporti interpersonali e ne fa una vero e proprio superpotere. Ciò in cui differisce l'opera rispetto ai colossi di Shonen Jump è la struttura narrativa (anacronistica), il focus sull'evoluzione dei rapporti, ma soprattutto la poetica della debolezza e dell'unione. Si potrebbe riassumere tutto in "l'unione fa la forza" ma FT non punta a veicolare messaggi profondi o concettualmente nuovi ed è interessante come presenta questo concetto. "Noi... maghi di Fairy Tail... Tutti... portiamo qualcosa... Ferite... dolore... sofferenza". "I deboli resteranno sempre deboli. Ma la debolezza non è malvagia. Perché gli esseri umani sono fondamentalmente creature deboli. Da solo non senti altro che insicurezza. è per questo che fondiamo le gilde. è per questo che abbiamo compagni". In Fairy Tail non c'è quella corsa al potere che troviamo ovunque.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
I protagonisti sono inizialmente deboli ma accettano questa loro condizione e per colmarla trovano conforto e forza nei compagni. Lo stesso "scontro" tra Natsu e Gildarts è la dimostrazione al livello pratico di questa poetica.
Fine parte contenente spoiler
I problemi sorgono quando "Fairy Tail" banalizza la sua stessa morale, il suo stesso credo con ciò che tutti chiamano "nakama power". Nel momento in cui mi si para davanti una situazione dove il protagonista è in pericolo perché messo alle strette da un nemico io accetto una sfida: so benissimo che il protagonista non morirà, ed è per questo che attendo con curiosità il risvolto della battaglia, il trick che salverà "il buono", insomma, voglio sapere cosa si è inventato l'autore. "Fairy Tail" ti prende in giro. Tutto ciò che salva i protagonisti dalla morte è la loro determinazione, il potere conferitogli dai compagni, i sentimenti che loro provano per la gilda, il nakama power. Seppur coerente con la poetica di cui ho parlato finora, è una soluzione che viene utilizzata fin troppe volte, rendendo gli scontri ripetitivi, inutili e spesso prevedibili. Banalizza la sua stessa poetica non solo attraverso la risoluzione degli scontri ma anche con certe uscite troppo infantili ("Non c'è niente di più forte di un membro di Fairy Tail e la forza dei suoi sentimenti").
"I combattimenti non sono così importanti in Fairy Tail", già sono appositamente semplici e il fulcro dell'opera è un altro... Però occupano più di metà anime! Quando una cosa non è importante non dovrebbe avere così tanto screen time. E invece no, combattimenti singoli, in gruppo, guerre, combattimenti singoli tra personaggi terziari e anche deboli, un intero arco incentrato su un torneo di combattimenti fisici (e magici) addirittura. Tutto ciò è condito da mosse e tecniche poco interessanti (ho sempre odiato "Ice make...", "Ghiaccio fa..."), zero strategia (o strategie molto basilari che non reggono il passo coi tempi), magie visivamente orribili, personaggi che non si muovono nemmeno, musiche generiche e urla. Se è vero che non pretendo strategie almeno vorrei avere qualcosa di bello da vedere, ma in questo modo non ho nessun motivo per non saltare un combattimento.
Nonostante io abbia detto che la trama e la costruzione della storia siano appositamente superficiali e semplici, vorrei spendere due parole. In "Fairy Tail" si piange tanto e questo è dovuto a un semplicissimo fattore.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Le magie, gli incantesimi, la sconfitta del nemico ecc. richiedono sempre il sacrificio di qualcuno (Deliora).
Fine parte contenente spoiler
Hiro Mashima crea appositamente delle situazioni esageratamente tragiche per arrivare ai lacrimoni. Situazioni per cui si inventa maledizioni e regole pur di arrivarci (Loke e Karen). Regole che poi non serviranno più per il resto dell'anime. Oppure ci sono personaggi che si comportano in modo stupido come Lisanna. La superficialità di certe scelte narrative si nota anche nei plotwist ,che hanno pochissima costruzione alle spalle e che una volta svelati non costruiranno più nulla (lui è il fratello di lui, lui viene dal futuro/passato). Molti plotwist o interi elementi della trama sono lì per non far perdere l'attenzione e la costruzione molto generica del mondo dei maghi permette alla trama di fare quello che vuole (distruggere il cielo). Sì perché il world-building è un altro elemento parecchio povero sia per il mondo in sé per sé, che per il tipo di ambientazione che ha scelto (mezza fantasy, mezza sci-fi, mezza storica) che per il suo power system. A causa di regole poco chiare e dozzinali che l'autore ha stabilito si è disposti ad accettare di tutto. Anche le scelte più assurde non saranno mai un errore perché non infrangeranno mai le regole stabilite... a momenti inesistenti. In tutto ciò "Fairy Tail" riesce comunque a essere incoerente e infrangere quelle piccole regole (la coppietta sul finale, chi lo ha visto capisce).
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Anche il timeskip presente nella serie non si prende le sue responsabilità ed esagera. Sette anni. La prima cosa che ci viene detta dalla voce narrante? "A Fiore non è cambiato niente"... Non mi piace quando ci si prende la libertà di cambiare il tempo senza però cambiare nulla a conti fatti. Significa gonfiare un concetto con i numeri. Far sembrare grosso un concetto che dentro però è vuoto. Quei sette anni sono aria nella pancia.
Fine parte contenente spoiler
"Fairy Tail" non è certamente un buon esperimento d'animazione.
È la serie in assoluto più lunga che io abbia mai visto, ben 328 episodi (li ho contati).
Non è infinitamente originale, c’è ben più di uno stereotipo e la trama che sa di già visto. Per tutta la durata della serie probabilmente il messaggio è “la Gilda è la famiglia” cosa che acquista senso solo col passare del tempo e con l'affrontare avversità sempre più grandi. Chiaramente i ragazzi e le ragazze sono disegnati come perfetti, come in quasi tutti gli anime. Ma ecco un elemento che fa la differenza: non solo i cattivi hanno delle motivazioni sempre più serie, ma si analizza anche il loro passato, cosa non esattamente da tutte le serie. Chiaramente sai già i protagonisti che vinceranno sempre, per quanto brutta possa essere la situazione.
Nel tempo si sviluppano molte relazioni, si verificano incontri e scontri che porteranno all’arco finale, in cui si analizza il cattivo meno cattivo di tutti, vittima, insieme a l’unica persona che lo abbia mai amato, di una terribile maledizione. Ci si ritrova davanti a interessanti analisi interiori, non nuove alla serie, con uno dei finali più struggenti che abbia mai visto (e questo non sa di già visto).
Anche il resto della serie ha momenti alti, morti sconvolgenti e colpi di scena enormi, per fortuna il tutto è gestito da momenti di adrenalina e demenzialità pre e post drammi, mai nel mentre. Chiaramente può piacere o meno, e ti deve piacere il genere, ma non è malvagia, anche perché i personaggi sono ben scritti, con una profondità tutta loro. A tratti per nulla leggera, ma nel complesso veramente unica.
Non è infinitamente originale, c’è ben più di uno stereotipo e la trama che sa di già visto. Per tutta la durata della serie probabilmente il messaggio è “la Gilda è la famiglia” cosa che acquista senso solo col passare del tempo e con l'affrontare avversità sempre più grandi. Chiaramente i ragazzi e le ragazze sono disegnati come perfetti, come in quasi tutti gli anime. Ma ecco un elemento che fa la differenza: non solo i cattivi hanno delle motivazioni sempre più serie, ma si analizza anche il loro passato, cosa non esattamente da tutte le serie. Chiaramente sai già i protagonisti che vinceranno sempre, per quanto brutta possa essere la situazione.
Nel tempo si sviluppano molte relazioni, si verificano incontri e scontri che porteranno all’arco finale, in cui si analizza il cattivo meno cattivo di tutti, vittima, insieme a l’unica persona che lo abbia mai amato, di una terribile maledizione. Ci si ritrova davanti a interessanti analisi interiori, non nuove alla serie, con uno dei finali più struggenti che abbia mai visto (e questo non sa di già visto).
Anche il resto della serie ha momenti alti, morti sconvolgenti e colpi di scena enormi, per fortuna il tutto è gestito da momenti di adrenalina e demenzialità pre e post drammi, mai nel mentre. Chiaramente può piacere o meno, e ti deve piacere il genere, ma non è malvagia, anche perché i personaggi sono ben scritti, con una profondità tutta loro. A tratti per nulla leggera, ma nel complesso veramente unica.
Parto dicendo che anche io ero molto tentato a droppare la serie all'inizio.
La prima stagione, più che altro introduttiva, non era niente di così entusiasmante. Presentano i personaggi principali che sono alquanto stereotipati e scontati (nessuno escluso). Non capisco il senso di mettere dei filler già nei primi episodi. Una nota positiva sono le animazioni che, per l'epoca, non erano malaccio. Proseguendo, vengono raccontati i flashback di Gray, Erza, e Lucy. A parer mio sono fatti bene e spiegano il perché del carattere e di alcune abitudini (tipo quella di Gray di levarsi i vestiti). Poi ci sono quelli di Lokki, che dopo il suo flashback viene reso un personaggio completamente inutile e tralasciato. Le gag non sono così divertenti tranne alcune, sono un po' infantili forse perché l'autore voleva coinvolgere anche un pubblico molto giovane, ma questo contrasta con altre cose che succedono e quindi non ne capisco il senso.
Poi ci sono alcune stagioni noiosissime che non sono niente di che, con combattimenti contro antagonisti inutili che durano pochissimo e non si rivedono mai più, scontri dall'esito scontato cioè la vittoria dei protagonisti con "il potere dell'amicizia" e con il solito stile, scelto dall'autore, di non uccidere nessuno. La stagione che mi è piaciuta di meno è quella nel regno degli exceed. I combattimenti non hanno alcun senso, molte parti sono troppo forzate, cliché ovunque, non riuscivo a guardare due minuti che mi addormentavo.
Finalmente inizia la trama, dopo 130 episodi, con l'apparizione dei due antagonisti principali cioè il drago nero Acnologia e il mago oscuro Zeref e anche della proiezione del primo master Mavis. Dopo il salto temporale di 7 anni se non sbaglio la serie diventa per la prima volta davvero interessante. I combattimenti migliorano molto e diventano con un'esito un po' più incerto. Le animazioni e disegni sono di tutt'altro livello. Una pecca è la settima stagione che sembrano quasi dei filler. La storia principale narrata a tratti nelle stagioni prima (dal salto temporale in poi) successivamente si concentra nell'ultima stagione che è più lunga delle altre. I combattimenti sono duraturi e belli da vedere, contro antagonisti sensati e ben caratterizzati (a differenza delle stagioni prima che erano tipo "picchio i buoni perché sono cattivo"). Viene dato spazio anche a personaggi precedentemente ignorati.
Attenzione: questa parte contiene grossi spoiler!
Bello il colpo di scena relativo a Gray e Juvia, ma decisamente troppo frustrante il fatto che alla fine si salvano entrambi. Finalmente vengono raccontati flashback di Natsu che prima si limitavano al fatto che è stato allevato da un drago. Gray si trova a dover fare una scelta difficile, e sceglie di andare contro Natsu. Un po' deludente e forzato il modo in cui i due poi vengono fermati da Erza. Successivamente avviene un'altro colpo di scena che ha funzionato bene, sicuramente non all'altezza del precedente, però anche questo viene risolto allo stesso modo da Lucy. Tutto sommato la battaglia con Zeref è stata avvincente, mentre la battaglia finale con Acnologia non la approvo decisamente perché questo mostro, temuto addirittura da Zeref, che è immortale viene "oneshottato" da un pugno solo, ma perché?
Fine parte contenente spoiler
Alla fine "Fairy Tail" a parer mio è un'opera non tanto male, peccato per l'inizio non all'altezza. Il finale apre le porte all'ultima stagione, la Quest dei Cento Anni, e non avendo letto il manga ho aspettative alte per questa stagione.
I miei giudizi sono:
- per i personaggi: 6,5
- per la trama: 6,5 prima parte - 9 seconda parte
- per animazioni e disegni: 7 prima parte - 9 seconda parte
Il voto complessivo che do è 8.
La prima stagione, più che altro introduttiva, non era niente di così entusiasmante. Presentano i personaggi principali che sono alquanto stereotipati e scontati (nessuno escluso). Non capisco il senso di mettere dei filler già nei primi episodi. Una nota positiva sono le animazioni che, per l'epoca, non erano malaccio. Proseguendo, vengono raccontati i flashback di Gray, Erza, e Lucy. A parer mio sono fatti bene e spiegano il perché del carattere e di alcune abitudini (tipo quella di Gray di levarsi i vestiti). Poi ci sono quelli di Lokki, che dopo il suo flashback viene reso un personaggio completamente inutile e tralasciato. Le gag non sono così divertenti tranne alcune, sono un po' infantili forse perché l'autore voleva coinvolgere anche un pubblico molto giovane, ma questo contrasta con altre cose che succedono e quindi non ne capisco il senso.
Poi ci sono alcune stagioni noiosissime che non sono niente di che, con combattimenti contro antagonisti inutili che durano pochissimo e non si rivedono mai più, scontri dall'esito scontato cioè la vittoria dei protagonisti con "il potere dell'amicizia" e con il solito stile, scelto dall'autore, di non uccidere nessuno. La stagione che mi è piaciuta di meno è quella nel regno degli exceed. I combattimenti non hanno alcun senso, molte parti sono troppo forzate, cliché ovunque, non riuscivo a guardare due minuti che mi addormentavo.
Finalmente inizia la trama, dopo 130 episodi, con l'apparizione dei due antagonisti principali cioè il drago nero Acnologia e il mago oscuro Zeref e anche della proiezione del primo master Mavis. Dopo il salto temporale di 7 anni se non sbaglio la serie diventa per la prima volta davvero interessante. I combattimenti migliorano molto e diventano con un'esito un po' più incerto. Le animazioni e disegni sono di tutt'altro livello. Una pecca è la settima stagione che sembrano quasi dei filler. La storia principale narrata a tratti nelle stagioni prima (dal salto temporale in poi) successivamente si concentra nell'ultima stagione che è più lunga delle altre. I combattimenti sono duraturi e belli da vedere, contro antagonisti sensati e ben caratterizzati (a differenza delle stagioni prima che erano tipo "picchio i buoni perché sono cattivo"). Viene dato spazio anche a personaggi precedentemente ignorati.
Attenzione: questa parte contiene grossi spoiler!
Bello il colpo di scena relativo a Gray e Juvia, ma decisamente troppo frustrante il fatto che alla fine si salvano entrambi. Finalmente vengono raccontati flashback di Natsu che prima si limitavano al fatto che è stato allevato da un drago. Gray si trova a dover fare una scelta difficile, e sceglie di andare contro Natsu. Un po' deludente e forzato il modo in cui i due poi vengono fermati da Erza. Successivamente avviene un'altro colpo di scena che ha funzionato bene, sicuramente non all'altezza del precedente, però anche questo viene risolto allo stesso modo da Lucy. Tutto sommato la battaglia con Zeref è stata avvincente, mentre la battaglia finale con Acnologia non la approvo decisamente perché questo mostro, temuto addirittura da Zeref, che è immortale viene "oneshottato" da un pugno solo, ma perché?
Fine parte contenente spoiler
Alla fine "Fairy Tail" a parer mio è un'opera non tanto male, peccato per l'inizio non all'altezza. Il finale apre le porte all'ultima stagione, la Quest dei Cento Anni, e non avendo letto il manga ho aspettative alte per questa stagione.
I miei giudizi sono:
- per i personaggi: 6,5
- per la trama: 6,5 prima parte - 9 seconda parte
- per animazioni e disegni: 7 prima parte - 9 seconda parte
Il voto complessivo che do è 8.
Non mi piace dilungarmi nelle recensioni quindi, come sempre, sarò breve. Di solito non do voti sotto il 4 a nessuna opera... ma per me questo shonen è l’esempio di tutto quello che non voglio vedere; insomma se per me "Hunter x Hunter" è il top irraggiungibile nel positivo, "Fairy Tail" è irraggiungibile nel negativo...
Personaggi? I personaggi sono macchiette stereotipate, fan-service nauseante, privi di spessore...
La storia? Non c’è nessuna storia quindi boh..
Diverte? Voglio essere onesto e su questo punto dico che forse, se lo avessi letto da bambino (tipo a 10 anni) qualche scenetta avrebbe potuto divertirmi.
Difetti? Noioso... noioso all'inverosimile, personaggi inesistenti, tematiche scontate, scontri noiosi, ripetitivi e senza senso. E poi fan-service: sempre e comunque, come se l’autore sapesse di stare scrivendo un'opera da poco e così provasse a metterci una toppa, ma peggiorando solo il tutto.
Insomma mi dispiace essere così negativo, ma davvero lo ritengo un qualcosa di aberrante..
Ho visto pochissimi episodi nonostante un mio amico me lo avesse consigliato, ma mi è stato impossibile continuare... preferisco guardare lo schermo spento. Preferisco persino "Boku no Piko".
Se non si fosse capito, lo sconsiglio.
Personaggi? I personaggi sono macchiette stereotipate, fan-service nauseante, privi di spessore...
La storia? Non c’è nessuna storia quindi boh..
Diverte? Voglio essere onesto e su questo punto dico che forse, se lo avessi letto da bambino (tipo a 10 anni) qualche scenetta avrebbe potuto divertirmi.
Difetti? Noioso... noioso all'inverosimile, personaggi inesistenti, tematiche scontate, scontri noiosi, ripetitivi e senza senso. E poi fan-service: sempre e comunque, come se l’autore sapesse di stare scrivendo un'opera da poco e così provasse a metterci una toppa, ma peggiorando solo il tutto.
Insomma mi dispiace essere così negativo, ma davvero lo ritengo un qualcosa di aberrante..
Ho visto pochissimi episodi nonostante un mio amico me lo avesse consigliato, ma mi è stato impossibile continuare... preferisco guardare lo schermo spento. Preferisco persino "Boku no Piko".
Se non si fosse capito, lo sconsiglio.
Partiamo con una premessa: questa recensione è rivolta a chi sa già la trama o a quelli che hanno già guardato "Fairy Tail", perciò mi limiterò brevemente a dire le mie impressioni e quello che ho provato durante la visione.
Posso riassumere con due parole quello che è trasparso durante l'anime: infantilità e banalità. Mi è sembrato fin da subito di vedere un anime filler, con una storia estremamente semplice e con avventure autoconclusive e intrise di cliché vomitevoli. Inoltre troppe gag, le quali sono presenti anche in momenti seri e combattimenti, ridicolizzandoli. Fin dall'inizio mi sono sforzato ad andare avanti con la speranza che diventasse più serio e realistico, più interessante, coinvolgente, con una storia vera e propria che non si spezzettasse in innumerevoli avventure fini a se stesse, ma dopo un po' non ce l'ho più fatta; ho interrotto l'anime e ho iniziato a leggermi tutte le varie recensioni negative e i miei dubbi sono stati purtroppo confermati.
In conclusione non ho trovato nulla di positivo in "Fairy Tail", a parte le ost. Se volete guardarvi un anime banale con meno pathos di un pezzo di carta questo fa al caso vostro, altrimenti ve lo sconsiglio.
Posso riassumere con due parole quello che è trasparso durante l'anime: infantilità e banalità. Mi è sembrato fin da subito di vedere un anime filler, con una storia estremamente semplice e con avventure autoconclusive e intrise di cliché vomitevoli. Inoltre troppe gag, le quali sono presenti anche in momenti seri e combattimenti, ridicolizzandoli. Fin dall'inizio mi sono sforzato ad andare avanti con la speranza che diventasse più serio e realistico, più interessante, coinvolgente, con una storia vera e propria che non si spezzettasse in innumerevoli avventure fini a se stesse, ma dopo un po' non ce l'ho più fatta; ho interrotto l'anime e ho iniziato a leggermi tutte le varie recensioni negative e i miei dubbi sono stati purtroppo confermati.
In conclusione non ho trovato nulla di positivo in "Fairy Tail", a parte le ost. Se volete guardarvi un anime banale con meno pathos di un pezzo di carta questo fa al caso vostro, altrimenti ve lo sconsiglio.
La fine di "Fairy Tail" mi ha lasciato un vuoto dentro che faccio fatica a smaltire. Questo è quello che provo da giorni, un senso di tristezza e solitudine che solo le belle serie ti lasciano alla loro conclusione.
Come tanti ragazzi/e, sono cresciuto con questa storia. Nel 2009 avevo 15 anni e guardavo le cose in modo differente, avevo più passione per gli anime di quanta ne ho ora, evidentemente perché la vita ti costringe a crescere e non ti permette più di dedicare tanto tempo ai tuoi hobby (ricordo le infinite notti passate a guardare anime).
Ma per Fairy Tail ho sempre trovato il tempo, perché nonostante i suoi mille difetti, riesce in modo semplice e diretto a migliorarti la giornata. Perché mille difetti? Perché è evidente che se parliamo di complessità delle vicende, intrighi, nemici e mentalità non regge il confronto con altri shounen. Nonostante ciò questa serie ha un milione di pregi, ti riempie il cuore con la musica, con le risate, con la sincerità dei protagonisti, con le loro emozioni, con il dolore e i pianti.
Quando vedi i compagni di gilda festeggiare e fare casino ogni giorno, quanto prendi parte all'avventura con Natsu, Lucy, Happy e compagnia bella, quando vedi le solite ma efficaci gag, episodio dopo episodio, anno dopo anno, entri a far parte anche te di "Fairy Tail". Diventi un loro compagno, e in qualità di esso vuoi per sempre andare all'avventura con loro, in poche parole un eterna avventura (Cit.).
**DA QUI POSSIBILI SPOILER**
Ho molto apprezzato come col passare del tempo, ogni personaggio ha sviluppato una propria personalità mostrando sfumature caratteriali molto interessanti. Sotto questo punto di vista ho adorato Lucy e Gajeel, la prima da sempliciotta tutta urla a vera donna, il secondo da scontroso e menefreghista a protettore e padre.
Incredibile la forza di Erza, non importa quante volte ti stupisca, lei continuerà a farlo. Mai noioso invece il cammino tra luce e oscurità di Gray, nonostante il dolore che ha provato nel perdere tutte quelle persone a lui care, trova sempre il modo di andare avanti, grazie ai suoi amici, grazie a Natsu, il cui rapporto sarà sempre più unito(nonostante i litigi, ma fa parte della vera amicizia). Ho apprezzato molto anche la crescita mentale di Wendy(assente invece la crescita fisica, peccato).
Ma veniamo al mitico Natsu Dragneel che nonostante la sua linea di comportamento rimanga orientata al tipico protagonista Shounen, si nota col passare degli episodi una certa maturità, soprattutto tra la penultima e ultima stagione, crescerà sempre di più, pensando al bene dei suoi compagni, volendo comunque vivere al massimo per loro. Ovviamente non è Natsu Dragneel senza il suo fedele compagno Happy. I due infatti condividono un rapporto unico all'interno dell'anime, immaginarli separati è impossibile.
Non divagherò su tutti i vari aspetti della serie, anche perché sono 328 episodi più film e special, mi ci vorrebbero 10 pagine almeno..
Mi oriento quindi a parlare del finale di stagione, che nonostante alcuni alti e bassi, ho molto apprezzato.
Dopo i finali di "Bleach" e "Naruto", avevo veramente paura che la fine di "Fairy Tail" non mi piacesse, fortunatamente ho apprezzato come Mashima abbia gestito il tutto, sono stato piacevolmente sorpreso da alcuni colpi di trama, come ad esempio il rapporto tra Natsu e Zeref, la complessità di quest'ultimo è incredibile. Un nemico buono, corrotto però dallo scorrere degli anni, dall'impossibilità di morire e di amare, perchè più ama, più uccide inconsciamente. Questa maledizione di cui sono affetti sia Zeref e Mavis è dolorosa, crea empatia e tristezza verso di loro. Basti pensare che Zeref si è trovato costretto ad odiare Natsu,il suo caro fratellino, altrimenti la sua maledizione lo avrebbe ucciso. Ritengo quindi che il personaggio più riuscito di tutta la serie sia proprio lui. Mi ha deluso invece Acnologia, non mi ha intrigato il suo passato e nemmeno ho capito bene cosa lo ha spinto veramente a diventare il re dei draghi, dato che secondo me altri personaggi hanno provato molto più dolore.
Mi avvio verso la conclusione, ho letto che molti si sono lamentati perchè volevano che la relazione tra Natsu e Lucy diventasse canon, cioè che si dichiarassero l'un l'altro. Ahimè, cercherò di farvi capire come non poteva andare così. Nel corso dell'ultima stagione si è capito come i personaggi,nonostante la notevole maturazione, siano ancora innamorati dell'avventura e non ancora pronti ad un "rapporto di coppia" come lo intendete voi. Cercate quindi di capire che inserire una scena in cui Natsu dica "Lucy, ti amo" non abbia alcun senso di esistere! Però se vedete bene l'episodio finale, tutto è chiaro ed implicito.
Lucy infatti si commuove sapendo che sta per andare di nuovo all'avventura con Natsu e Happy, e scoppia a piangere dalla gioia, abbracciandolo e dicendo che grazie al loro incontro è diventata la persona fantastica che è. Qui Natsu la prende per le braccia e le dice che anche lui ha qualcosa da dire, ma che ora non è importante, perchè "resteremo sempre insieme", ergo hanno tutto il tempo del mondo.
Lo dico da primo fan di questa coppia, spero che loro due stiano insieme da quando ho iniziato la serie, se non è questa una degna conclusione alla loro relazione, non so cosa volevate. Al massimo potevano mettere un "7 anni dopo" e far vedere loro insieme. Scelta secondo me sbagliata, dato che così almeno rimane una speranza per un seguito(chissà se adatteranno in anime "100 years quest").
Insomma, provo tanto amore per questi personaggi, per "Fairy Tail", l'idea che loro continuano a fare avventure mi tira fuori il sorriso. Vorrei tanto continuare a farne parte, ma so che questo è impossibile, perchè tutto prima o poi finisce, però posso lasciare correre l'immaginazione, e pensare che Natsu, Lucy e Happy stiano completando una missione da qualche parte, tra il freddo o il caldo, ridendo e scherzando, con sotto fondo una delle tante stupende colonne sonore che solo questo anime possiede.
Ringrazio chiunque abbia letto tutta la recensione, e come dice Lucy alla fine:"Spero che tutti un giorno possano trovare una propria Fairy Tail, un gruppo prezioso e unico, di compagni insostituibili!"
Grazie Fairy Tail!
Come tanti ragazzi/e, sono cresciuto con questa storia. Nel 2009 avevo 15 anni e guardavo le cose in modo differente, avevo più passione per gli anime di quanta ne ho ora, evidentemente perché la vita ti costringe a crescere e non ti permette più di dedicare tanto tempo ai tuoi hobby (ricordo le infinite notti passate a guardare anime).
Ma per Fairy Tail ho sempre trovato il tempo, perché nonostante i suoi mille difetti, riesce in modo semplice e diretto a migliorarti la giornata. Perché mille difetti? Perché è evidente che se parliamo di complessità delle vicende, intrighi, nemici e mentalità non regge il confronto con altri shounen. Nonostante ciò questa serie ha un milione di pregi, ti riempie il cuore con la musica, con le risate, con la sincerità dei protagonisti, con le loro emozioni, con il dolore e i pianti.
Quando vedi i compagni di gilda festeggiare e fare casino ogni giorno, quanto prendi parte all'avventura con Natsu, Lucy, Happy e compagnia bella, quando vedi le solite ma efficaci gag, episodio dopo episodio, anno dopo anno, entri a far parte anche te di "Fairy Tail". Diventi un loro compagno, e in qualità di esso vuoi per sempre andare all'avventura con loro, in poche parole un eterna avventura (Cit.).
**DA QUI POSSIBILI SPOILER**
Ho molto apprezzato come col passare del tempo, ogni personaggio ha sviluppato una propria personalità mostrando sfumature caratteriali molto interessanti. Sotto questo punto di vista ho adorato Lucy e Gajeel, la prima da sempliciotta tutta urla a vera donna, il secondo da scontroso e menefreghista a protettore e padre.
Incredibile la forza di Erza, non importa quante volte ti stupisca, lei continuerà a farlo. Mai noioso invece il cammino tra luce e oscurità di Gray, nonostante il dolore che ha provato nel perdere tutte quelle persone a lui care, trova sempre il modo di andare avanti, grazie ai suoi amici, grazie a Natsu, il cui rapporto sarà sempre più unito(nonostante i litigi, ma fa parte della vera amicizia). Ho apprezzato molto anche la crescita mentale di Wendy(assente invece la crescita fisica, peccato).
Ma veniamo al mitico Natsu Dragneel che nonostante la sua linea di comportamento rimanga orientata al tipico protagonista Shounen, si nota col passare degli episodi una certa maturità, soprattutto tra la penultima e ultima stagione, crescerà sempre di più, pensando al bene dei suoi compagni, volendo comunque vivere al massimo per loro. Ovviamente non è Natsu Dragneel senza il suo fedele compagno Happy. I due infatti condividono un rapporto unico all'interno dell'anime, immaginarli separati è impossibile.
Non divagherò su tutti i vari aspetti della serie, anche perché sono 328 episodi più film e special, mi ci vorrebbero 10 pagine almeno..
Mi oriento quindi a parlare del finale di stagione, che nonostante alcuni alti e bassi, ho molto apprezzato.
Dopo i finali di "Bleach" e "Naruto", avevo veramente paura che la fine di "Fairy Tail" non mi piacesse, fortunatamente ho apprezzato come Mashima abbia gestito il tutto, sono stato piacevolmente sorpreso da alcuni colpi di trama, come ad esempio il rapporto tra Natsu e Zeref, la complessità di quest'ultimo è incredibile. Un nemico buono, corrotto però dallo scorrere degli anni, dall'impossibilità di morire e di amare, perchè più ama, più uccide inconsciamente. Questa maledizione di cui sono affetti sia Zeref e Mavis è dolorosa, crea empatia e tristezza verso di loro. Basti pensare che Zeref si è trovato costretto ad odiare Natsu,il suo caro fratellino, altrimenti la sua maledizione lo avrebbe ucciso. Ritengo quindi che il personaggio più riuscito di tutta la serie sia proprio lui. Mi ha deluso invece Acnologia, non mi ha intrigato il suo passato e nemmeno ho capito bene cosa lo ha spinto veramente a diventare il re dei draghi, dato che secondo me altri personaggi hanno provato molto più dolore.
Mi avvio verso la conclusione, ho letto che molti si sono lamentati perchè volevano che la relazione tra Natsu e Lucy diventasse canon, cioè che si dichiarassero l'un l'altro. Ahimè, cercherò di farvi capire come non poteva andare così. Nel corso dell'ultima stagione si è capito come i personaggi,nonostante la notevole maturazione, siano ancora innamorati dell'avventura e non ancora pronti ad un "rapporto di coppia" come lo intendete voi. Cercate quindi di capire che inserire una scena in cui Natsu dica "Lucy, ti amo" non abbia alcun senso di esistere! Però se vedete bene l'episodio finale, tutto è chiaro ed implicito.
Lucy infatti si commuove sapendo che sta per andare di nuovo all'avventura con Natsu e Happy, e scoppia a piangere dalla gioia, abbracciandolo e dicendo che grazie al loro incontro è diventata la persona fantastica che è. Qui Natsu la prende per le braccia e le dice che anche lui ha qualcosa da dire, ma che ora non è importante, perchè "resteremo sempre insieme", ergo hanno tutto il tempo del mondo.
Lo dico da primo fan di questa coppia, spero che loro due stiano insieme da quando ho iniziato la serie, se non è questa una degna conclusione alla loro relazione, non so cosa volevate. Al massimo potevano mettere un "7 anni dopo" e far vedere loro insieme. Scelta secondo me sbagliata, dato che così almeno rimane una speranza per un seguito(chissà se adatteranno in anime "100 years quest").
Insomma, provo tanto amore per questi personaggi, per "Fairy Tail", l'idea che loro continuano a fare avventure mi tira fuori il sorriso. Vorrei tanto continuare a farne parte, ma so che questo è impossibile, perchè tutto prima o poi finisce, però posso lasciare correre l'immaginazione, e pensare che Natsu, Lucy e Happy stiano completando una missione da qualche parte, tra il freddo o il caldo, ridendo e scherzando, con sotto fondo una delle tante stupende colonne sonore che solo questo anime possiede.
Ringrazio chiunque abbia letto tutta la recensione, e come dice Lucy alla fine:"Spero che tutti un giorno possano trovare una propria Fairy Tail, un gruppo prezioso e unico, di compagni insostituibili!"
Grazie Fairy Tail!
Una delle storie che sicuramente mi è piaciuta di più, ottima la scelta della musica, ottima la fantasia dell' autore, ottima la grafica! Gli avrei dato anche di più di punteggio e non sette e mezzo se la qualità dei fight non fosse animata tipo "Dragon Ball: è priva di dettagli, si vedono esplosioni da fuori ma poca adrenalina durante i combattimenti! Per il resto lo consiglio a tutti.
Dall'inizio alla fine pieno di colpi di scena e alcune volte diventa quasi anche una commedia e ti fa pure ridere! Sicuramente uno degli anime che ho seguito molto volentieri e che se tornassi indietro riguarderei.
Dall'inizio alla fine pieno di colpi di scena e alcune volte diventa quasi anche una commedia e ti fa pure ridere! Sicuramente uno degli anime che ho seguito molto volentieri e che se tornassi indietro riguarderei.
Allora... Fairy Tail. Era il lontano 2017, quando girando su RAI Gulp lo vidi. Io già sapevo della sua esistenza, e stavo anche pensando di iniziarlo. Questo anime all'inizio per me era un 7,5, poi però la botta finale è stata la saga finale della prima parte, e lì salì a 8. A me del Fan service non me ne è mai fregato niente: Fan service non è uguale ad anime brutto! Un anime lo si giudica dai personaggi e dalla trama. "Fairy Tail" è uno dei pochi a fare un'introduzione all'inizio, cosa molto rara per uno shonen... I personaggi poi sono tutti ben caratterizzati, molti critici dicono che si comportano sempre allo stesso modo.. .boh... i personaggi di "Fairy Tail" sono amati proprio perché sono cretini. Quest'anime all'inizio mi faceva ridere come tutt'ora... poi si passò alla terza saga e lì iniziai a commuovermi, e confermai Elsa Scarlet come mio personaggio preferito. Poi finiti i 175 episodi della prima parte (2009-2013 circa) passai ai 90 della seconda la quale fu un'altra botta, sopratutto la parte finale e il mio voto salì a 9, poi passai a "Fairy Tail Zero" che mi è piaciuto molto e mi ha aiutato a capire diverse situazioni. E ora sto guardando la final season. Questo anime per concludere mi ha fatto provare tante emozioni, i disegni sono incredibili, ho apprezzato tutte le OST, ho skippato 18 opening su 22. Quindi sì, "Fairy Tail" è il miglior anime Fantasy di sempre, e no, non dà mi particolarmente fastidio il concetto di amicizia, un'altra cosa che mi è piaciuta è che i personaggi quasi sempre indossano vestiti diversi, e no, Lucy non è inutile come personaggio visto che sarà la causa di molte "cose".
"Fairy Tail" racconta le gesta di alcuni maghi con poteri straordinari, facenti parte della gilda omonima, in un regno, quello di Fiore, dove la magia è illimitata e le persone normali sfruttano le gilde, per piccoli o grandi lavori, in cambio di soldi. Fenomenali i personaggi, ognuno con poteri diversi e dalle caratteristiche uniche, che rendono ogni combattimento entusiasmante; sono continui i momenti comici, anche quando la drammaticità è dietro l'angolo, quindi anche nei momenti più tristi riesce a farti fare un sorriso. Gli episodi sono moltissimi, però, nonostante questo, non perde mai d'interesse, quindi lo reputo un anime davvero ben riuscito come pochi, una 'genialata' dell'autore!
Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 176 all'episodio 265. Potrebbe contenere spoiler
"Fairy Tail (2014)" è il sequel della prima serie. Netti i miglioramenti sotto il profilo grafico e delle animazioni; anche la storia, con l'innesto di nuovi personaggi e avventure, ha fatto un altro passo avanti e si è confermata su livelli altissimi. Si scopre qualcosa in più sui vecchi protagonisti e ne compaiono nuovi in continuazione, inoltre ci si affeziona sempre di più all'allegra brigata della gilda delle fate. Come nella prima serie, voti alti e tanti, tanti complimenti, anche se forse, ma davvero di un pelino, la prima è di poco superiore.
Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 176 all'episodio 265. Potrebbe contenere spoiler
"Fairy Tail (2014)" è il sequel della prima serie. Netti i miglioramenti sotto il profilo grafico e delle animazioni; anche la storia, con l'innesto di nuovi personaggi e avventure, ha fatto un altro passo avanti e si è confermata su livelli altissimi. Si scopre qualcosa in più sui vecchi protagonisti e ne compaiono nuovi in continuazione, inoltre ci si affeziona sempre di più all'allegra brigata della gilda delle fate. Come nella prima serie, voti alti e tanti, tanti complimenti, anche se forse, ma davvero di un pelino, la prima è di poco superiore.
"Fairy Tail" è un anime ambientato in un mondo dove la magia è infinita, ai limiti di ogni immaginazione. La trama si basa su vari protagonisti, di cui non faccio i nomi perché potrebbero contenere spoiler, che intraprenderanno molte avventure e combattimenti. Le battaglie sono tutt'altro che noiose e l'anime è pieno di ironia nei momenti giusti, che non stona affatto con il poco ecchi presente.
Innanzitutto, gli episodi usciti fino ad ora sono 278, e la serie non è completa.
Se cercate un anime che vi faccia divertire, ma allo stesso vi tenga appiccicati allo schermo e che vi faccia completamente innamorare di tutti i personaggi, beh, direi che questo anime non ve lo dovete affatto perdere.
Colonna sonora: "Fairy Tail" è un anime contenente ben ventidue sigle, sia opening che ending, tutte e 44 stupende, ammetto che ne so qualcuna in parte a memoria. Le colonne sonore all'interno dell'anime aiutano a drammatizzare e sdrammatizzare i vari momenti.
Trama: a differenza di quello che può sembrare e di quello che si sente dire, la trama è molto particolare, o meglio, in parte non esiste, e tutto ciò dà ad ogni capitolo una nuova trama, in modo da farti affezionare ancora di più ad ogni personaggio e in più è pieno di riferimenti a serie passate.
Personaggi: a differenza di ogni anime presente sul pianeta Terra, questo non presenta un protagonista fisso, ma nemmeno due o tre, il protagonista è tutta la gilda e non solo! Ogni personaggio, dal più presente al meno, presenta una storia ed un carattere con molti lati diversi. I punti di vista sono davvero tanti.
Animazioni: questo è il punto debole, anche se definirlo punto debole è comunque troppo. L'animazione ed i disegni all'inizio non sono stupendi, anche se i combattimenti sono fatti molto bene. Nonostante ciò, si evolve in modo notevole in modo da renderli come i normali anime del 2016.
Colonna sonora: 10
Trama: 10-
Personaggi: 10 +
Animazioni: 9
Voto definitivo: 10 pieno
Innanzitutto, gli episodi usciti fino ad ora sono 278, e la serie non è completa.
Se cercate un anime che vi faccia divertire, ma allo stesso vi tenga appiccicati allo schermo e che vi faccia completamente innamorare di tutti i personaggi, beh, direi che questo anime non ve lo dovete affatto perdere.
Colonna sonora: "Fairy Tail" è un anime contenente ben ventidue sigle, sia opening che ending, tutte e 44 stupende, ammetto che ne so qualcuna in parte a memoria. Le colonne sonore all'interno dell'anime aiutano a drammatizzare e sdrammatizzare i vari momenti.
Trama: a differenza di quello che può sembrare e di quello che si sente dire, la trama è molto particolare, o meglio, in parte non esiste, e tutto ciò dà ad ogni capitolo una nuova trama, in modo da farti affezionare ancora di più ad ogni personaggio e in più è pieno di riferimenti a serie passate.
Personaggi: a differenza di ogni anime presente sul pianeta Terra, questo non presenta un protagonista fisso, ma nemmeno due o tre, il protagonista è tutta la gilda e non solo! Ogni personaggio, dal più presente al meno, presenta una storia ed un carattere con molti lati diversi. I punti di vista sono davvero tanti.
Animazioni: questo è il punto debole, anche se definirlo punto debole è comunque troppo. L'animazione ed i disegni all'inizio non sono stupendi, anche se i combattimenti sono fatti molto bene. Nonostante ciò, si evolve in modo notevole in modo da renderli come i normali anime del 2016.
Colonna sonora: 10
Trama: 10-
Personaggi: 10 +
Animazioni: 9
Voto definitivo: 10 pieno
"Fairy Tail" è un anime prodotto dalla A-1 Pictures e basato sull'omonimo manga di Hiro Mashima che rientra nella categoria battle shonen. Devo ammettere che all'inizio non avevo alcuna intenzione di iniziare questa serie perché avevo abbandonato (seppur momentaneamente) "One Piece" ed ero restia a seguire un nuovo anime dello stesso genere (che, insomma, non è proprio il mio preferito!).
Poi Rai4 ha fatto il miracolo e ha portato l'anime in Italia, così mi sono convinta a dargli una possibilità! Non mi aspettavo comunque nulla e all'inizio l'ho trovato anche abbastanza banale (la trama è sostanzialmente inesistente, non abbiamo un fine ultimo come per esempio in OP) ma con il tempo ho imparato ad amarlo.
La protagonista della serie è Lucy Heartphilia, una maga degli Spiriti Stellari che vuole entrare a far parte della gilda di Fairy Tail, la più potente di Fiore. Riesce subito nel suo intento e conosce gli altri membri della gilda stessa tra cui Gray Fullbuster, mago del ghiaccio, Erza Scarlet, maga di classe S nota come Titania, e Natsu Dragneel, mago del fuoco che sta cercando suo padre-drago Igneel, scomparso in circostanze misteriose. Nel corso della serie, i protagonisti affrontano una serie di disavventure e battaglie molto impegnative attraverso le quali scopriamo il loro passato ed è questo il vero punto forte di Fairy Tail, che lo rende a mio parere uno dei shonen più belli di sempre! Ognuno dei protagonisti ha un ottimo e ben sviluppato background che ci permette di empatizzare con loro e la caratterizzazione che ne deriva è in regola e ben delineata. Certamente sono tutti personaggi sopra le righe ma a cui è facile affezionarsi in virtù delle loro particolarità. Ogni arco narrativo rivela sempre qualcosa che non sappiamo sul loro conto ed è sempre qualcosa di molto bello che emoziona e che, addirittura, commuove.
I disegni sono molto belli, le soundtrack sono meravigliose e nemmeno opening ed ending scherzano, ma i personaggi sono il vero punto di forza della serie che comunque non è esente da critiche per qualche scelta troppo forzata, con spiegazioni al limite del ridicolo, e per l'arco dell'Orologio dell'Infinito, che è stato di una noia mortale con una conclusione a tratti imbarazzante. Nonostante ciò, il mio voto è molto positivo perché "Fairy Tail" è un anime che ha saputo emozionarmi, farmi cambiare idea sulle prime impressioni e persino appassionarmi alla storia che, per come è costruita, potrebbe anche non finire mai.
Poi Rai4 ha fatto il miracolo e ha portato l'anime in Italia, così mi sono convinta a dargli una possibilità! Non mi aspettavo comunque nulla e all'inizio l'ho trovato anche abbastanza banale (la trama è sostanzialmente inesistente, non abbiamo un fine ultimo come per esempio in OP) ma con il tempo ho imparato ad amarlo.
La protagonista della serie è Lucy Heartphilia, una maga degli Spiriti Stellari che vuole entrare a far parte della gilda di Fairy Tail, la più potente di Fiore. Riesce subito nel suo intento e conosce gli altri membri della gilda stessa tra cui Gray Fullbuster, mago del ghiaccio, Erza Scarlet, maga di classe S nota come Titania, e Natsu Dragneel, mago del fuoco che sta cercando suo padre-drago Igneel, scomparso in circostanze misteriose. Nel corso della serie, i protagonisti affrontano una serie di disavventure e battaglie molto impegnative attraverso le quali scopriamo il loro passato ed è questo il vero punto forte di Fairy Tail, che lo rende a mio parere uno dei shonen più belli di sempre! Ognuno dei protagonisti ha un ottimo e ben sviluppato background che ci permette di empatizzare con loro e la caratterizzazione che ne deriva è in regola e ben delineata. Certamente sono tutti personaggi sopra le righe ma a cui è facile affezionarsi in virtù delle loro particolarità. Ogni arco narrativo rivela sempre qualcosa che non sappiamo sul loro conto ed è sempre qualcosa di molto bello che emoziona e che, addirittura, commuove.
I disegni sono molto belli, le soundtrack sono meravigliose e nemmeno opening ed ending scherzano, ma i personaggi sono il vero punto di forza della serie che comunque non è esente da critiche per qualche scelta troppo forzata, con spiegazioni al limite del ridicolo, e per l'arco dell'Orologio dell'Infinito, che è stato di una noia mortale con una conclusione a tratti imbarazzante. Nonostante ciò, il mio voto è molto positivo perché "Fairy Tail" è un anime che ha saputo emozionarmi, farmi cambiare idea sulle prime impressioni e persino appassionarmi alla storia che, per come è costruita, potrebbe anche non finire mai.
Complessivamente il miglior anime del suo genere, a mio avviso: avvincente sin dall'inizio, capace di coinvolgere lo spettatore grazie a un'ottima capacità di alternare serio e faceto, con in più quel pizzico di peccaminosità che non dispiace al pubblico maschile (che deduco sia la maggioranza).
I valori di fondo, pur essendo tutto fuorché originali, risultano comunque efficacemente trasmessi, specialmente nei momenti culminanti delle battaglie, in modo da creare quell'aura epica risalente agli anni ottanta con il primo "Dragon Ball".
Nonostante vi siano innumerevoli personaggi secondari e altrettante comparse, va riconosciuto il merito all'autore di aver ritagliato uno spazio, seppur minimo, anche a coloro che generalmente rimangono in disparte, pur senza riuscire ovviamente ad offuscare la rilevanza dei protagonisti che rimane assoluta.
I combattimenti sono assolutamente apprezzabili e raramente simili tra loro, creando quella varietà che certamente viene apprezzata anche dal pubblico più esigente.
I colpi di scena, seppur non innumerevoli, non mancano, rendono la serie ancora più gradevole: consigliatissimo.
I valori di fondo, pur essendo tutto fuorché originali, risultano comunque efficacemente trasmessi, specialmente nei momenti culminanti delle battaglie, in modo da creare quell'aura epica risalente agli anni ottanta con il primo "Dragon Ball".
Nonostante vi siano innumerevoli personaggi secondari e altrettante comparse, va riconosciuto il merito all'autore di aver ritagliato uno spazio, seppur minimo, anche a coloro che generalmente rimangono in disparte, pur senza riuscire ovviamente ad offuscare la rilevanza dei protagonisti che rimane assoluta.
I combattimenti sono assolutamente apprezzabili e raramente simili tra loro, creando quella varietà che certamente viene apprezzata anche dal pubblico più esigente.
I colpi di scena, seppur non innumerevoli, non mancano, rendono la serie ancora più gradevole: consigliatissimo.
Fairy Tail per me è un anime che anche non avendo ancora letto il manga mi è piaciuto parecchio, è combattivo e divertente. Ho iniziato a vederlo anche con il doppiaggio in italiano e a dir la verità è un ottimo doppiaggio, anche se c'è il "CI" di happy che mi dà un po' fastidio, la sigla è molto discussa alcuni dicono che sia orecchiabile altri dicono che sia orribile ma io la trovo fatta bene sia l'opening che l'ending tanto sono solo tradotte dal giapponese all'italiano.
I personaggi sono veramente simpatici come Natsu (combattente e simpatico) poi c'è Gray (che è un personaggio a cui piace togliersi i vestiti e camminare in mutande ed lo trovo molto esibizionista) poi c'è Lucy che è in gamba e poi Erza che è la regina delle fate. In generale è un anime fantastico che però non è un anime da 10 (con tutta sincerità)
I personaggi sono veramente simpatici come Natsu (combattente e simpatico) poi c'è Gray (che è un personaggio a cui piace togliersi i vestiti e camminare in mutande ed lo trovo molto esibizionista) poi c'è Lucy che è in gamba e poi Erza che è la regina delle fate. In generale è un anime fantastico che però non è un anime da 10 (con tutta sincerità)
Buonasera a tutti, quest'oggi ho lo stimolo di recensire questa serie di matrice prettamente fantasy.
La serie, composta da 175 episodi si incentra sul personaggio principale, Natsu Dragonil, accompagnato dal suo logorroico gatto volante blu, Happy. I due all'inizio della loro "avventura" incontrano l'incompetente maga Lucy che da sempre vorrebbe entrare nella Gilda Fairy Tail; da qui verranno introdotti gli altri componenti della gilda e avranno inizio le "avventure" che si svilupperanno sempre nello stesso modo, con una trama degna di uno shonen di terza categoria. Ogni arco narrativo comincia con una gilda ostile o illegale o una missione di grado troppo elevato per i tre personaggi principali, che falliranno nello sconfiggere il nemico di turno, per poi sviluppare senza motivo power up che si manifestano ogni qual volta viene pronunziata la frase: "la tua gilda è feccia!". Quindi i nemici verranno sconfitti come se nulla fosse e la pace verrà ristabilita.
Introduco adesso i personaggi iniziali:
Natsu Dragonil: Si presenta allo spettatore come un ragazzo adolescente dai capelli rosa-fucsia con una sciarpa a quadri cementata, un gilet blu orlato oro che mette ben in luce gli addominali e i pettorali scolpiti; indossa anche pantaloni bianchi da paninaro e sandali neri. Allevato dal padre drago Igneel, che gli ha insegnato la magia del dragon slayer del fuoco, manifesta una spiccata stupidità alla quale però è contrapposta una incrollabile lealtà nei confronti dei suoi amici. Per sbaragliare il nemico, Natsu utilizzerà sempre le stesse mosse, ovvero: Ruggito del drago di fuoco; Pugno del drago di fuoco; Calcio del drago di fuoco.
Erza Scarlett: Donna dai capelli scarlatti, da cui il cognomen, catalizzatore del fanservice. Tanto determinata quanto stolta, rimarrà per tutto il corso della serie un personaggio piatto. La sua abilità è quella di cambiare abito in base alle necessità perchè ad ogni vestito corrisponde un potere diverso. Ha vissuto episodi traumatici nella sua infanzia: è stata schiavizzata per costruire una torre gigante e tradita da un suo amico soggiogato alla magia di un'altra maghetta. E' la donna più strabiliante della gilda. Veste sempre con un'armatura per serrare il suo cuore.
Lucy Heartfilia: Ragazza bionda, inetta. Ha le chiavi con cui è in grado di evocare gli spiriti celesti dello zodiaco. Ogni volta che viene colpita da qualunque tipo di attacco, i suoi vestiti finiscono sempre a brandelli, mettendo in risalto le sue "doti". E' molto abile a piangere e ad invocare l'aiuto di Natsu.
Grey Fullbuster: Ragazzo moro, alto, ha l'abitudine di togliersi i vestiti: se non fosse per questo sarebbe l'unico personaggio dotato di un IQ maggiore di 60. Di norma è un ragazzo flemmatico, ma quando si ritrova davanti il suo amico Natsu inizia a spogliarsi e a combattere.
Possiede il controllo della magia del ghiaccio, ha un carattere e abilità opposti a quelli di Natsu. Dopo aver perso i genitori viene educato dalla potente maga Ur che gli insegna la sua arte magica.
Happy: Gatto blu dotato di ali e fido compagno di Natsu sin da tenera età. L'unica sua utilità in battaglia è quella di commentare e osservare i combattimenti con grande attenzione e incitando i suoi compagni.
Le musiche rievocano l'età medievale catapultandoci in una dimensione fantasy. Riescono a dare pathos nei momenti di power up, ma in linea di massima non sono granché... dopo il primo quarto d'ora di visione sembrano tutte uguali.
Caratterizzato da disegni semplici: i personaggi di sesso maschile sono tutti palestrati, mentre quelli femminili dimostrano di avere dei seni molto sviluppati, anche se queste dimostrano 16 anni circa. I personaggi, durante la serie, non presenteranno uno sviluppo psicologico, una crescita interiore particolare e si comporteranno in maniera sempre uguale.
Con questa mia recensione veritè spero di dissuadere dalla visione tutti coloro che sono dotati di occhi e cervella, mentre la consiglio a quelli che cercano una serie poco impegnativa e fin troppo banale.
La serie, composta da 175 episodi si incentra sul personaggio principale, Natsu Dragonil, accompagnato dal suo logorroico gatto volante blu, Happy. I due all'inizio della loro "avventura" incontrano l'incompetente maga Lucy che da sempre vorrebbe entrare nella Gilda Fairy Tail; da qui verranno introdotti gli altri componenti della gilda e avranno inizio le "avventure" che si svilupperanno sempre nello stesso modo, con una trama degna di uno shonen di terza categoria. Ogni arco narrativo comincia con una gilda ostile o illegale o una missione di grado troppo elevato per i tre personaggi principali, che falliranno nello sconfiggere il nemico di turno, per poi sviluppare senza motivo power up che si manifestano ogni qual volta viene pronunziata la frase: "la tua gilda è feccia!". Quindi i nemici verranno sconfitti come se nulla fosse e la pace verrà ristabilita.
Introduco adesso i personaggi iniziali:
Natsu Dragonil: Si presenta allo spettatore come un ragazzo adolescente dai capelli rosa-fucsia con una sciarpa a quadri cementata, un gilet blu orlato oro che mette ben in luce gli addominali e i pettorali scolpiti; indossa anche pantaloni bianchi da paninaro e sandali neri. Allevato dal padre drago Igneel, che gli ha insegnato la magia del dragon slayer del fuoco, manifesta una spiccata stupidità alla quale però è contrapposta una incrollabile lealtà nei confronti dei suoi amici. Per sbaragliare il nemico, Natsu utilizzerà sempre le stesse mosse, ovvero: Ruggito del drago di fuoco; Pugno del drago di fuoco; Calcio del drago di fuoco.
Erza Scarlett: Donna dai capelli scarlatti, da cui il cognomen, catalizzatore del fanservice. Tanto determinata quanto stolta, rimarrà per tutto il corso della serie un personaggio piatto. La sua abilità è quella di cambiare abito in base alle necessità perchè ad ogni vestito corrisponde un potere diverso. Ha vissuto episodi traumatici nella sua infanzia: è stata schiavizzata per costruire una torre gigante e tradita da un suo amico soggiogato alla magia di un'altra maghetta. E' la donna più strabiliante della gilda. Veste sempre con un'armatura per serrare il suo cuore.
Lucy Heartfilia: Ragazza bionda, inetta. Ha le chiavi con cui è in grado di evocare gli spiriti celesti dello zodiaco. Ogni volta che viene colpita da qualunque tipo di attacco, i suoi vestiti finiscono sempre a brandelli, mettendo in risalto le sue "doti". E' molto abile a piangere e ad invocare l'aiuto di Natsu.
Grey Fullbuster: Ragazzo moro, alto, ha l'abitudine di togliersi i vestiti: se non fosse per questo sarebbe l'unico personaggio dotato di un IQ maggiore di 60. Di norma è un ragazzo flemmatico, ma quando si ritrova davanti il suo amico Natsu inizia a spogliarsi e a combattere.
Possiede il controllo della magia del ghiaccio, ha un carattere e abilità opposti a quelli di Natsu. Dopo aver perso i genitori viene educato dalla potente maga Ur che gli insegna la sua arte magica.
Happy: Gatto blu dotato di ali e fido compagno di Natsu sin da tenera età. L'unica sua utilità in battaglia è quella di commentare e osservare i combattimenti con grande attenzione e incitando i suoi compagni.
Le musiche rievocano l'età medievale catapultandoci in una dimensione fantasy. Riescono a dare pathos nei momenti di power up, ma in linea di massima non sono granché... dopo il primo quarto d'ora di visione sembrano tutte uguali.
Caratterizzato da disegni semplici: i personaggi di sesso maschile sono tutti palestrati, mentre quelli femminili dimostrano di avere dei seni molto sviluppati, anche se queste dimostrano 16 anni circa. I personaggi, durante la serie, non presenteranno uno sviluppo psicologico, una crescita interiore particolare e si comporteranno in maniera sempre uguale.
Con questa mia recensione veritè spero di dissuadere dalla visione tutti coloro che sono dotati di occhi e cervella, mentre la consiglio a quelli che cercano una serie poco impegnativa e fin troppo banale.
Attenzione: la seguente recensione analizza la parte di storia che va dall'episodio 176 all'episodio 253. Potrebbe contenere spoiler
Fairy Tail 2014 è il sequel della precedente serie animata interrotta nel 2013. Saltano subito all'occhio i miglioramenti a livello grafico e delle animazioni (le fiamme di natsu ora sono decisamente più guardabili), mentre il comparto audio rimane pressochè invariato e gradevole nelle nuove OST. Altro discorso c'è da fare sulla trama , che inizalmente ha una partenza molto goffa e dei risvolti più che deludenti (SPOILER: come ad esempio gli esiti delle battaglie di erza e laxus nell'ultimo giorno del torneo , decisamente forzati.) .Questo trend migliora dopo la prima decina di episodi , per poi perdersi nuovamente nei filler. Tuttavia , benchè pensassi che la trama di FT sembrasse scontata e offrisse ben poco allo spettatore (come la maggior parte degli shonen del genere) ho avuto occasione di ricredermi , sono rimasto piacevolmente colpito dal notare la genialità di certi intrecci narrativi che si sono delineati nel corso della saga di Tartaros (la migliore fin ora) e quà e la in giro per tutta la storia in generale , inizialmente impercettibili e che al netto di 250 episodi accenna un sorprendente mosaico narrativo nello sfondo dell'opera , facendo chiedere allo spettatore quale sia la VERA trama di questo anime. Che dire , Fairy tail lunge dalla perfezione e non brilla di originalità , ma in un modo o nell'altro sà farti appassionare ed affezionare a questa grande "famiglia" e a tutti i personaggi in generale , regalando una visione piacevole e momenti di grande emozione. Uniche grandi pecche sono le forzature di trama e le eccessive censure , ma per quanto riguarda la prima sembra essere stato effettuato da parte dell'autore un cambio di rotta , offrendo al contesto dell'anime una visione più "dura" delle cose, il che non guasta per nulla. Sò che vado controtendenza ma dò a Fairy tail un 8 sulla fiducia , sperando di poterlo portare a 9 in futuro (e se continua così lo meriterà sicuramente da parte mia).
Fairy Tail 2014 è il sequel della precedente serie animata interrotta nel 2013. Saltano subito all'occhio i miglioramenti a livello grafico e delle animazioni (le fiamme di natsu ora sono decisamente più guardabili), mentre il comparto audio rimane pressochè invariato e gradevole nelle nuove OST. Altro discorso c'è da fare sulla trama , che inizalmente ha una partenza molto goffa e dei risvolti più che deludenti (SPOILER: come ad esempio gli esiti delle battaglie di erza e laxus nell'ultimo giorno del torneo , decisamente forzati.) .Questo trend migliora dopo la prima decina di episodi , per poi perdersi nuovamente nei filler. Tuttavia , benchè pensassi che la trama di FT sembrasse scontata e offrisse ben poco allo spettatore (come la maggior parte degli shonen del genere) ho avuto occasione di ricredermi , sono rimasto piacevolmente colpito dal notare la genialità di certi intrecci narrativi che si sono delineati nel corso della saga di Tartaros (la migliore fin ora) e quà e la in giro per tutta la storia in generale , inizialmente impercettibili e che al netto di 250 episodi accenna un sorprendente mosaico narrativo nello sfondo dell'opera , facendo chiedere allo spettatore quale sia la VERA trama di questo anime. Che dire , Fairy tail lunge dalla perfezione e non brilla di originalità , ma in un modo o nell'altro sà farti appassionare ed affezionare a questa grande "famiglia" e a tutti i personaggi in generale , regalando una visione piacevole e momenti di grande emozione. Uniche grandi pecche sono le forzature di trama e le eccessive censure , ma per quanto riguarda la prima sembra essere stato effettuato da parte dell'autore un cambio di rotta , offrendo al contesto dell'anime una visione più "dura" delle cose, il che non guasta per nulla. Sò che vado controtendenza ma dò a Fairy tail un 8 sulla fiducia , sperando di poterlo portare a 9 in futuro (e se continua così lo meriterà sicuramente da parte mia).
Ripeto più o meno per l'anime la recensione che ho appena scritto per il manga di Fairy Tail: se cercate originalità, cercatela da un'altra parte. Fairy Tail è un collage di pezzi di One Piece, di Naruto, di Bleach e di altro ancora che ora non sto qui a elencare. Il tutto è stato sapientemente mixato in un manga+anime fantasy che di magia effettivamente ha poco (i poteri speciali dei personaggi potrebbero assomigliare tanto a quelli dei frutti del diavolo di One Piece quanto a un incantesimo di Yu-Gi-Oh o alle mosse imparate da un Pokémon) ma mantiene comunque un certo appeal per le masse, fatto che comunque, essendo la serie ben costruita, la rende godibile (sempre che uno/a non si irriti per ogni blasonata copiatura dai più famosi fratelli già citati). Alla fine, come dicevo già per il manga, la familiarità paga, alla gente piace ciò da cui sa cosa aspettarsi, con magari quel pizzico di novità o sorpresa in più, che magari spesse volte in Fairy Tail manca pure... Diciamo che forse la peggiore debolezza della serie è il non riuscire a scostarsi abbastanza dai suoi modelli, rischiando di cadere nel banale, nel trito e ritrito e di annoiare eccessivamente lo spettatore. Motivo anche per cui mi sono momentaneamente fermato alla fine di questi 175 episodi, che marcano anche la fine di un ciclo. Nonostante tutto mi sento di consigliare l'anime (e il relativo manga) agli amanti del genere "fantasy" e a chiunque abbia apprezzato One piece e/o Naruto e/o Bleach e... beh, avete capito!
"Fairy Tail" è un anime del 2009 che conta ben 175 episodi ed è tratto dal manga di Hiro Mashima.
L'anime è veramente ben fatto e a tratti veramente fantastico, la trama è molto avvincente e la suddivisione in saghe non lunghissime ma nemmeno troppo piccole è veramente gradevole. I personaggi sono molti e la maggior parte sono degni di nota e molto simpatici. Il comparto tecnico non è perfetto perché è pur sempre un anime del 2009 però va sempre più migliorando fino a diventare veramente piacevole alla vista.
La trama in breve: ci troviamo in un mondo dove la magia è all'ordine del giorno e appunto esistono persone chiamate maghi che sono capaci di padroneggiarla. Questi maghi si riuniscono in gilde che hanno lo scopo di esaudire richieste provenienti dai "semplici umani" ma anche quello di permettere lo scambio di informazione fra maghi. Il fondamento del nostro anime e delle sue vicende è "Fairy Tail": una gilda di maghi, per la precisione la più forte di tutte. La storia è molto bella e non annoia mai tranne un po' nei filler, ma si sa che i filler non sono mai troppo gradevoli anche se in "Fairy Tail" i filler sono comunque piacevoli. La storia principale, come già detto, si divide in molte saghe tutte con vicende e situazioni diverse e che spesso presentano colpi di scena molto avvincenti.
I personaggi sono veramente molti e quindi non sto qui ad elencarli tuttavia sono tutti diversi fra loro e ciò permette ad ogni spettatore di immedesimarsi in qualcuno e tifare per quel personaggio, ti fa desiderare di conoscerlo sempre meglio e di vederne le vicende. I "power up" dei personaggi sono molto belli e ben fatti, non lasciano mai l'amaro in bocca e le stesse "tecniche magiche" sono ben fatte e varie. I combattimenti sono molto fluidi e veramente spettacolari, sono tanti e molto avvincenti.
Il comparto tecnico come già detto non è perfetto fin da subito ma migliora sempre più e diventa veramente gradevole; le animazioni delle "tecniche magiche", dei "power up" e della magia in generale sono fatte veramente bene. Il comparto sonoro è fenomenale infatti risulta sempre ben mirato e piacevole all'ascolto e mai fastidioso, le opening sono veramente belle e anche molte delle ending sono carine e quindi può vantare un sonoro di tutto rispetto.
Contrariamente alla maggior parte degli anime che presentano molti episodi "Fairy Tail" mi è piaciuto molto e lo consiglio a tutti, certo necessita di un po' di tempo ma non resterete delusi anzi al contrario vi piacerà e stupirà.
Alla fine della recensione posso dire che all'anime un bel 10 si può dare.
L'anime è veramente ben fatto e a tratti veramente fantastico, la trama è molto avvincente e la suddivisione in saghe non lunghissime ma nemmeno troppo piccole è veramente gradevole. I personaggi sono molti e la maggior parte sono degni di nota e molto simpatici. Il comparto tecnico non è perfetto perché è pur sempre un anime del 2009 però va sempre più migliorando fino a diventare veramente piacevole alla vista.
La trama in breve: ci troviamo in un mondo dove la magia è all'ordine del giorno e appunto esistono persone chiamate maghi che sono capaci di padroneggiarla. Questi maghi si riuniscono in gilde che hanno lo scopo di esaudire richieste provenienti dai "semplici umani" ma anche quello di permettere lo scambio di informazione fra maghi. Il fondamento del nostro anime e delle sue vicende è "Fairy Tail": una gilda di maghi, per la precisione la più forte di tutte. La storia è molto bella e non annoia mai tranne un po' nei filler, ma si sa che i filler non sono mai troppo gradevoli anche se in "Fairy Tail" i filler sono comunque piacevoli. La storia principale, come già detto, si divide in molte saghe tutte con vicende e situazioni diverse e che spesso presentano colpi di scena molto avvincenti.
I personaggi sono veramente molti e quindi non sto qui ad elencarli tuttavia sono tutti diversi fra loro e ciò permette ad ogni spettatore di immedesimarsi in qualcuno e tifare per quel personaggio, ti fa desiderare di conoscerlo sempre meglio e di vederne le vicende. I "power up" dei personaggi sono molto belli e ben fatti, non lasciano mai l'amaro in bocca e le stesse "tecniche magiche" sono ben fatte e varie. I combattimenti sono molto fluidi e veramente spettacolari, sono tanti e molto avvincenti.
Il comparto tecnico come già detto non è perfetto fin da subito ma migliora sempre più e diventa veramente gradevole; le animazioni delle "tecniche magiche", dei "power up" e della magia in generale sono fatte veramente bene. Il comparto sonoro è fenomenale infatti risulta sempre ben mirato e piacevole all'ascolto e mai fastidioso, le opening sono veramente belle e anche molte delle ending sono carine e quindi può vantare un sonoro di tutto rispetto.
Contrariamente alla maggior parte degli anime che presentano molti episodi "Fairy Tail" mi è piaciuto molto e lo consiglio a tutti, certo necessita di un po' di tempo ma non resterete delusi anzi al contrario vi piacerà e stupirà.
Alla fine della recensione posso dire che all'anime un bel 10 si può dare.
"Fairy Tail" narra delle vicende di Natsu, mago e dragonslayer del fuoco. Egli è stato cresciuto da un drago che è magicamente scomparso senza lasciare nessuna traccia. Il giovane ragazzo insieme al suo fedele compagno, un gatto di nome Happy, si mette alla ricerca del "padre" e incontra la maga degli spiriti stellari Lucy. I due fanno subito amcizia e Natsu porta Lucy nella sua gilda "Fairy Tail" dove gli presenta i suoi compagni. Parliamoci chiaro, "Fairy Tail" non ha una trama! Tutte le vicende sono scollegate fra di loro e non c'entrano nulla con la ricerca del drago di fuoco. Inizialmente è carino, vi parla una ex fan accanita di questo anime, ma poi diventa terribilmente noioso e ripetitivo. I personaggi non sono niente di che, banali e per niente originali. La caratterizzazione psicologica è quasi del tutto inesistente, Natsu e compagnia sono i soliti personaggi buonisti che alla lunga ti annoiano. Vincono sempre grazie al potere dell'amicizia, il boss finale viene puntualmente sconfitto da Natsu grazie a power up inventati sul momento e in seguito addirittura perdonato! Cioè prima gli antagonisti ne combinano di tutti i colori ai giovani membri di "Fairy Tail", arrivandoli anche a ferire ma nonostante tutto vengono accolti e perdonati con una semplicità disarmante. Mi chiedo ancora se siano persone o Santi. Le musiche tutto sommato sono carine e anche l'animazione è benfatta (tralasciando il fanservice buttato qui e là senza un motivo). Metto 6 solo per questo motivo e anche perchè all'inizio non era male. Di certo sconsiglio la visione di questa serie a tutti coloro che conoscono molte oper ben fatte e profonde perchè ne rimarrebbero delusi. La consiglio invece a chi è alle prime armi e vuole cimentarsi nella visione di qualcosa di leggero.
All'uscita dell'anime ero talmente felice che non vedevo l'ora di gustarmi il primo episodio, dato il fortissimo impatto positivo datomi dal primo anime. Conoscevo già i nuovi disegni dell'anime, il che non mi aveva convinto proprio del tutto, ma trattandosi solo di un paio di immagini volevo vedere come andava l'anime in sé. Risultato? Una delusione pazzesca, i personaggi sono resi molto più semplici rispetto alla prima serie e devo dire che anche il loro modo di atteggiarsi è completamente diverso dalle mie aspettative. Quindi sul fattore grafico, anime bocciato.
Per quanto riguarda le OST varie, sono rimasto molto colpito da un paio ma reputo migliori quelle dell'anime precedente.
Ora veniamo alla nota dolente della recensione, e del motivo del votaccio, la trama... Avendo già letto il manga sapevo già la storia (si parla della fine dei giochi di magia), ma questo anime ha reso quel che era una bella storia in una storia piena di filler di combattimenti inutili e prolungati fin troppo, inoltre sono state inserite parecchie conversazioni inutili. Oltre tutto dopo la fine della saga dei giochi della magia, sono venuti i nostri cari episodi filler, che dire dopo aver visto i primi due episodi sono rimasto senza parole da quanto sia caduto in basso questo anime. In poche parole anime stoppato e non penso di riprenderlo...
Per quanto riguarda le OST varie, sono rimasto molto colpito da un paio ma reputo migliori quelle dell'anime precedente.
Ora veniamo alla nota dolente della recensione, e del motivo del votaccio, la trama... Avendo già letto il manga sapevo già la storia (si parla della fine dei giochi di magia), ma questo anime ha reso quel che era una bella storia in una storia piena di filler di combattimenti inutili e prolungati fin troppo, inoltre sono state inserite parecchie conversazioni inutili. Oltre tutto dopo la fine della saga dei giochi della magia, sono venuti i nostri cari episodi filler, che dire dopo aver visto i primi due episodi sono rimasto senza parole da quanto sia caduto in basso questo anime. In poche parole anime stoppato e non penso di riprenderlo...
Fairy Tail è un anime iniziato nel 2008 e terminato nel 2013, tratto dall'omonimo manga di Hiro Mashima.
La vicenda si svolge in un mondo fantasy immaginario, in cui è diffusa la magia e coloro che la utilizzano sono riuniti in gilde. La più forte tra esse è proprio Fairy Tail, i cui membri sono noti per la straordinaria forza ma anche per il carattere esuberante che li rende benvoluti dalla popolazione ma invisi al Consiglio della Magia ( l'organo di riferimento e coordinatore delle gilde), il quale non vede di buon occhio la devastazione causata dalle noncuranti azioni delle "fate".
La serie segue le avventure dei maghi di Fairy Tail, impegnati in combattimenti contro nemici ( principalmente membri di gilde oscure) sempre più agguerriti e potenti.
Dal punto di vista tecnico, una parte fondamentale è svolta dalla colonna sonora, assolutamente splendida e sempre adeguata ad ogni situazione, sia che accompagni un momento commovente che spensierato o movimentato.
Il character design è piacevole e fedele al disegno del manga, almeno nella sua versione più evoluta ( superata la fase in cui era fin troppo simile a quello di One Piece); i corpi sono ben proporzionati e sono davvero pochi i personaggi con un aspetto troppo caricaturale o grottesco. Nonostante l'introduzione di un elevato numero di personaggi, sia principali che secondari, ognuno di essi è diverso dagli altri e ben riconoscibile.
Le animazioni sono abbastanza fluide; i combattimenti sono interessanti ma non eccezionali e non ho particolarmente apprezzato l'introduzione dei cerchi magici e le animazioni che accompagnavano all'inizio alcune magie.
I pregi di Fairy Tail riguardano soprattutto una narrazione scorrevole e godibile, la presenza di personaggi simpatici e affascinanti, sia tra i buoni che i cattivi, per cui è facile individuare un proprio mago preferito, e il fatto che, nonostante ci si trovi ad una commedia ricca di gag divertenti, ci siano comunque momenti più tristi e commoventi.
I personaggi ( almeno quelli principali) sono ben approfonditi psicologicamente, anche grazie ad alcuni archi narrativi che svelano particolari della loro infanzia. Tuttavia alcuni di essi rientreranno comunque in schemi stereotipati, come la ragazza tosta dal cuore tenero, il protagonista un po' stupido, la donzella perennemente in pericolo e il ragazzo figo e distaccato.
Positiva è anche la presenza di due soli archi filler ( per fortuna, essendo questi piuttosto scadenti), al cui inserimento si è preferita l'interruzione della serie, in attesa dell'uscita di un maggior numero di capitoli del manga.
I difetti sono costituiti innanzitutto da un fanservice esasperato, persino rispetto al manga: non c'è nessuna esitazione a esporre procaci fanciulle ( ben più che formose) più o meno svestite e la stessa sorte capita ai personaggi maschili, che fanno bella mostra di addominali e fisici scolpiti.
L'eccesso di fanservice pare ancora più insensato se messo a confronto con una pesante annacquamento della violenza: Fairy Tail non è affatto un manga cruento, ma in tutto l'anime non si vedrà nemmeno una goccia di sangue, cosa che rende ridicoli e privi di significato alcuni combattimenti o situazioni che riguardano spade e affini. Persino il celeberrimo sangue dal naso, sintomo di eccitazione, è stato eliminato.
Negativa è anche la quasi totale assenza della trama, che si sviluppa tramite saghe autoconclusive di lunghezza variabile, mentre quello che è l'obiettivo principale del protagonista ( la ricerca del proprio genitore adottivo, improvvisamente scomparso) è presentato subito nel 1° episodio per poi essere quasi completamente dimenticato nel corso dei restanti 174.
I combattimenti, poi, non sfruttano al massimo le proprie potenzialità, in quanto si riducono spesso e volentieri a banali scazzottate, con cui la magia ha ben poco a che fare. Tali scontri, inoltre, sono spesso risolti grazie ad improvvisi e ingiustificati power-up ( il fattore scatenante è di solito il potere dell'amicizia) che permettono all'eroe di turno di sconfiggere il proprio avversario, nonostante questo avesse un vantaggio schiacciante fino a qualche attimo prima.
Al riguardo, trovo noioso e ripetitivo l'eccessivo buonismo dei protagonisti, sempre pronti a disquisire sulla forza dei legami e dell'importanza di proteggere i propri cari in qualsiasi situazione, anche la più pericolosa. Per non parlare della facilità con cui i cattivi vengono perdonati dai buoni, poco importa che in precedenza avessero torturato o pestato a sangue i loro compagni. Per carità, mi piacciono i buoni sentimenti, ma se portati all'eccesso diventano irreali e forzati.
Tirando le somme, Fairy Tail è un buon anime di genere azione-commedia, che si lascia guardare volentieri e che non annoia mai. Lo consiglio a chi è in cerca di un intrattenimento non troppo impegnato, ma senza essere frivolo o superficiale.
Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 176 all'episodio 277. Potrebbe contenere spoiler
Dopo circa un anno di assenza, torna sugli schermi nipponici "Fairy Tail", la cui vicenda riparte proprio dove si erano conclusi gli eventi della prima serie. L'idea era di recensire questo anime dopo la sua conclusione ma, vedendo che il livello qualitativo è rimasto pressoché invariato per decine di episodi, ho deciso di sbilanciarmi in anticipo, sperando di non commettere chissà quale errore madornale, esprimendo un giudizio prematuro.
Mentre volgono ormai al termine i Grandi Giochi della Magia, in cui le gilde di maghi del regno di Fiore si contendono il titolo di più forte, Natsu e compagni scoprono il segreto che si cela dietro lo sterminato cimitero di draghi situato al di sotto della città. Subito dopo, Lucy viene fatta prigioniera (ancora?!) dalle guardie reali, per impedire un suo eventuale coinvolgimento nel progetto Eclipse: esso riguarda un enorme portale che permette di effettuare viaggi temporali. Il piano prevede di tornare nel passato e uccidere lo stregone oscuro Zeref, prima che si trasformi nella minaccia che costituisce per il mondo attuale. Peccato che non tutti vedano di buon occhio questa operazione e il conseguente, arbitrario sconvolgimento del passato e del presente. A complicare le cose, dal futuro arriveranno due personaggi misteriosi, uno deciso a salvare i protagonisti e l'altro con intenzioni indubbiamente meno nobili.
Così, nei primi episodi, assistiamo a due sviluppi paralleli: da un lato il team partito in soccorso di Lucy, dall'altro quello designato per combattere l'ultima battaglia dei Giochi. Successivamente i due gruppi si ricongiungono per affrontare sette enormi draghi, che seminano morte e distruzione nel tempo presente.
Contavo, rispetto alla prima serie, su un mantenimento dei pregi e su una mitigazione dei difetti presenti, magari puntando su un miglioramento grafico e tecnico, soprattutto a livello di animazioni.
"Fairy Tail (2014)" costituisce, al contrario, un passo indietro rispetto al suo predecessore e vanifica quanto di buono era stato realizzato fino a questo momento.
Sin dal primo episodio si nota l'evidente e morbosa ricerca dei modi più disparati per allungare il brodo, realizzando il maggior numero possibile di puntate, basate però sul nulla. I combattimenti sono (a ragione) allungati, ma non sono particolarmente emozionanti, mentre l'inserimento di interminabili minuti di filler (a volte interi episodi), costituiti dal solito fanservice e da momenti di dubbia comicità, mi ha fatto letteralmente cascare le braccia. Persino il dover seguire due gruppi di personaggi che si muovono contemporaneamente in contesti differenti è sfruttato al solo scopo di guadagnare tempo, riciclando inquadrature o mostrando alcuni tra i protagonisti che discutono tra loro dicendo sempre le stesse cose. Si ricorre persino all'introduzione di personaggi non canonici, presentati e liquidati in una manciata di secondi, dotati di un character design di infima qualità. In alcuni episodi mi sono addirittura chiesto: "Ma è effettivamente successo qualcosa in questi 24-25 minuti?", tanto era intensa la sensazione di staticità.
In altri casi, al contrario, ci sono episodi in cui si assiste a troppi combattimenti simultanei e il rapido e continuo passaggio da uno all'altro ha un effetto negativo ai fini della linearità e del ritmo della narrazione, che risulta eccessivamente frammentata.
Si riconferma, inoltre, l'impossibilità per "Fairy Tail" di godere di un arco narrativo filler quantomeno godibile: ad aggravare il fatto che, su una trentina di episodi, quelli canonici siano quasi meno numerosi dei riempitivi, c'è che questi ultimi presentino trame spesso banali, illogiche, con pessime scene d'azione, ripetitive e animate in maniera indegna.
Il design dei personaggi è leggermente cambiato, pur restando ottimo e fedele alla versione cartacea; il fatto che mi piacesse di più quello precedente lo attribuisco più che altro ad una questione di abitudine. Si nota, tuttavia, la frequente presenza di cali grafici: se visti da alcune angolazioni, i volti appaiono deformati, mentre, nelle inquadrature da distanza intermedia, l'aspetto dei personaggi è eccessivamente stilizzato e, a volte, anche modificato ad un livello tale da renderli quasi irriconoscibili. Inoltre, durante i dialoghi, spesso i personaggi risultano mono-espressivi, privi di una mimica facciale adeguata alle varie situazioni.
Trattandosi della prosecuzione di una serie già ben avviata, non si perde tempo in presentazioni, mostrando i protagonisti con delle caratterizzazioni già rodate, anche se non particolarmente approfondite. Ben poco viene aggiunto rispetto all'anime precedente, sotto questo punto di vista.
La colonna sonora costituisce uno degli aspetti positivi e ricorda molto quella della prima serie, di cui riprende alcuni brani e della quale mantiene sostanzialmente intatto lo spirito. Le opening sono di buon livello, mentre le ending, al contrario, risultano piuttosto anonime. Alcuni effetti sonori, invece, lasciano un po' a desiderare.
La nota più dolente, però, è costituita dalle animazioni, a mio parere peggiorate: trattandosi di una serie basata sull'azione, si sarebbe dovuto puntare su spettacolarità e fluidità; invece, c'è un eccessivo ricorso allo scorrimento dell'inquadratura su immagini ferme e a mosse sempre uguali; persino i combattimenti mostrati nelle opening sono molto più avvincenti, fluidi e dinamici di quelli proposti negli episodi stessi. Orrida l'animazione dei draghi, lenti, goffi e meccanici. Per non parlare di un'interazione con l'ambiente circostante non eccezionale: i personaggi si muovono su sfondi che, nonostante siano abbastanza dettagliati, risultano anche piuttosto piatti e, specie durante gli scontri, non viene mai mostrato in diretta l'effetto di magie, esplosioni e colpi di varia natura: si ricorre, invece, a pratiche nuvole di polvere, fumo o a luce abbagliante per nascondere quanto stia accadendo, per poi rivelarne, in un secondo momento, le conseguenze. Inoltre, devo ammettere di aver raramente visto un effetto ralenti tanto brutto. Personalmente, per un titolo di tale successo, mi sarei aspettato dei risultati migliori e un budget considerevole da spendere in questo settore.
La violenza è sempre edulcorata rispetto al manga, anche al punto da rendere alcune delle scene più interessanti e drammatiche decisamente meno significative. L'uso (e abuso) di linee nere sul corpo dei personaggi, ad indicare ferite e sporcizia, in alcune sequenze, rasenta il ridicolo. Il fanservice, invece, riveste, come di consueto, un ruolo imponente, anche se alcune delle scene più "spinte" (giusto qualche palpatina) sono state censurate.
Per quanto riguarda gli aspetti positivi: molte gag sono comunque divertenti; è stato un piacere veder tornare in azione i personaggi che ho imparato ad amare e odiare; il doppiaggio è rimasto invariato e, di conseguenza, è molto buono; l'anime, nonostante tutto, non annoia in maniera eccessivamente atroce e si lascia guardare; alcune delle scene più suggestive del manga sono state conservate e trasposte in maniera fedele ed efficace, il che fa sempre piacere ad un vecchio appassionato ("Fairy Tail" è stato il mio primo battle shounen). Peccato che questo non basti per raggiungere la sufficienza, specie se sono comunque presenti tutti i difetti della serie precedente: morale buonista trita e ritrita, combattimenti risolti grazie ai soliti power-up ingiustificati, fortuna sfacciata e forza dei sentimenti.
"Fairy Tail (2014)" si configura, almeno dal mio punto di vista, come un'occasione sprecata di rivalutare ulteriormente il titolo, affiancandogli un prodotto animato di tutto rispetto.
In sostanza, immagino che, per un neofita, possa risultare una serie anche gradevole, anche se di qualità non straordinaria, mentre chiunque si sia appassionato al primo anime e al manga resterà, a mio parere, piuttosto deluso. Un voto complessivo onesto raggiungerebbe quantomeno la sufficienza, ma ho deciso di punire questa serie per il pressapochismo e la svogliatezza dimostrata.
La vicenda si svolge in un mondo fantasy immaginario, in cui è diffusa la magia e coloro che la utilizzano sono riuniti in gilde. La più forte tra esse è proprio Fairy Tail, i cui membri sono noti per la straordinaria forza ma anche per il carattere esuberante che li rende benvoluti dalla popolazione ma invisi al Consiglio della Magia ( l'organo di riferimento e coordinatore delle gilde), il quale non vede di buon occhio la devastazione causata dalle noncuranti azioni delle "fate".
La serie segue le avventure dei maghi di Fairy Tail, impegnati in combattimenti contro nemici ( principalmente membri di gilde oscure) sempre più agguerriti e potenti.
Dal punto di vista tecnico, una parte fondamentale è svolta dalla colonna sonora, assolutamente splendida e sempre adeguata ad ogni situazione, sia che accompagni un momento commovente che spensierato o movimentato.
Il character design è piacevole e fedele al disegno del manga, almeno nella sua versione più evoluta ( superata la fase in cui era fin troppo simile a quello di One Piece); i corpi sono ben proporzionati e sono davvero pochi i personaggi con un aspetto troppo caricaturale o grottesco. Nonostante l'introduzione di un elevato numero di personaggi, sia principali che secondari, ognuno di essi è diverso dagli altri e ben riconoscibile.
Le animazioni sono abbastanza fluide; i combattimenti sono interessanti ma non eccezionali e non ho particolarmente apprezzato l'introduzione dei cerchi magici e le animazioni che accompagnavano all'inizio alcune magie.
I pregi di Fairy Tail riguardano soprattutto una narrazione scorrevole e godibile, la presenza di personaggi simpatici e affascinanti, sia tra i buoni che i cattivi, per cui è facile individuare un proprio mago preferito, e il fatto che, nonostante ci si trovi ad una commedia ricca di gag divertenti, ci siano comunque momenti più tristi e commoventi.
I personaggi ( almeno quelli principali) sono ben approfonditi psicologicamente, anche grazie ad alcuni archi narrativi che svelano particolari della loro infanzia. Tuttavia alcuni di essi rientreranno comunque in schemi stereotipati, come la ragazza tosta dal cuore tenero, il protagonista un po' stupido, la donzella perennemente in pericolo e il ragazzo figo e distaccato.
Positiva è anche la presenza di due soli archi filler ( per fortuna, essendo questi piuttosto scadenti), al cui inserimento si è preferita l'interruzione della serie, in attesa dell'uscita di un maggior numero di capitoli del manga.
I difetti sono costituiti innanzitutto da un fanservice esasperato, persino rispetto al manga: non c'è nessuna esitazione a esporre procaci fanciulle ( ben più che formose) più o meno svestite e la stessa sorte capita ai personaggi maschili, che fanno bella mostra di addominali e fisici scolpiti.
L'eccesso di fanservice pare ancora più insensato se messo a confronto con una pesante annacquamento della violenza: Fairy Tail non è affatto un manga cruento, ma in tutto l'anime non si vedrà nemmeno una goccia di sangue, cosa che rende ridicoli e privi di significato alcuni combattimenti o situazioni che riguardano spade e affini. Persino il celeberrimo sangue dal naso, sintomo di eccitazione, è stato eliminato.
Negativa è anche la quasi totale assenza della trama, che si sviluppa tramite saghe autoconclusive di lunghezza variabile, mentre quello che è l'obiettivo principale del protagonista ( la ricerca del proprio genitore adottivo, improvvisamente scomparso) è presentato subito nel 1° episodio per poi essere quasi completamente dimenticato nel corso dei restanti 174.
I combattimenti, poi, non sfruttano al massimo le proprie potenzialità, in quanto si riducono spesso e volentieri a banali scazzottate, con cui la magia ha ben poco a che fare. Tali scontri, inoltre, sono spesso risolti grazie ad improvvisi e ingiustificati power-up ( il fattore scatenante è di solito il potere dell'amicizia) che permettono all'eroe di turno di sconfiggere il proprio avversario, nonostante questo avesse un vantaggio schiacciante fino a qualche attimo prima.
Al riguardo, trovo noioso e ripetitivo l'eccessivo buonismo dei protagonisti, sempre pronti a disquisire sulla forza dei legami e dell'importanza di proteggere i propri cari in qualsiasi situazione, anche la più pericolosa. Per non parlare della facilità con cui i cattivi vengono perdonati dai buoni, poco importa che in precedenza avessero torturato o pestato a sangue i loro compagni. Per carità, mi piacciono i buoni sentimenti, ma se portati all'eccesso diventano irreali e forzati.
Tirando le somme, Fairy Tail è un buon anime di genere azione-commedia, che si lascia guardare volentieri e che non annoia mai. Lo consiglio a chi è in cerca di un intrattenimento non troppo impegnato, ma senza essere frivolo o superficiale.
Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 176 all'episodio 277. Potrebbe contenere spoiler
Dopo circa un anno di assenza, torna sugli schermi nipponici "Fairy Tail", la cui vicenda riparte proprio dove si erano conclusi gli eventi della prima serie. L'idea era di recensire questo anime dopo la sua conclusione ma, vedendo che il livello qualitativo è rimasto pressoché invariato per decine di episodi, ho deciso di sbilanciarmi in anticipo, sperando di non commettere chissà quale errore madornale, esprimendo un giudizio prematuro.
Mentre volgono ormai al termine i Grandi Giochi della Magia, in cui le gilde di maghi del regno di Fiore si contendono il titolo di più forte, Natsu e compagni scoprono il segreto che si cela dietro lo sterminato cimitero di draghi situato al di sotto della città. Subito dopo, Lucy viene fatta prigioniera (ancora?!) dalle guardie reali, per impedire un suo eventuale coinvolgimento nel progetto Eclipse: esso riguarda un enorme portale che permette di effettuare viaggi temporali. Il piano prevede di tornare nel passato e uccidere lo stregone oscuro Zeref, prima che si trasformi nella minaccia che costituisce per il mondo attuale. Peccato che non tutti vedano di buon occhio questa operazione e il conseguente, arbitrario sconvolgimento del passato e del presente. A complicare le cose, dal futuro arriveranno due personaggi misteriosi, uno deciso a salvare i protagonisti e l'altro con intenzioni indubbiamente meno nobili.
Così, nei primi episodi, assistiamo a due sviluppi paralleli: da un lato il team partito in soccorso di Lucy, dall'altro quello designato per combattere l'ultima battaglia dei Giochi. Successivamente i due gruppi si ricongiungono per affrontare sette enormi draghi, che seminano morte e distruzione nel tempo presente.
Contavo, rispetto alla prima serie, su un mantenimento dei pregi e su una mitigazione dei difetti presenti, magari puntando su un miglioramento grafico e tecnico, soprattutto a livello di animazioni.
"Fairy Tail (2014)" costituisce, al contrario, un passo indietro rispetto al suo predecessore e vanifica quanto di buono era stato realizzato fino a questo momento.
Sin dal primo episodio si nota l'evidente e morbosa ricerca dei modi più disparati per allungare il brodo, realizzando il maggior numero possibile di puntate, basate però sul nulla. I combattimenti sono (a ragione) allungati, ma non sono particolarmente emozionanti, mentre l'inserimento di interminabili minuti di filler (a volte interi episodi), costituiti dal solito fanservice e da momenti di dubbia comicità, mi ha fatto letteralmente cascare le braccia. Persino il dover seguire due gruppi di personaggi che si muovono contemporaneamente in contesti differenti è sfruttato al solo scopo di guadagnare tempo, riciclando inquadrature o mostrando alcuni tra i protagonisti che discutono tra loro dicendo sempre le stesse cose. Si ricorre persino all'introduzione di personaggi non canonici, presentati e liquidati in una manciata di secondi, dotati di un character design di infima qualità. In alcuni episodi mi sono addirittura chiesto: "Ma è effettivamente successo qualcosa in questi 24-25 minuti?", tanto era intensa la sensazione di staticità.
In altri casi, al contrario, ci sono episodi in cui si assiste a troppi combattimenti simultanei e il rapido e continuo passaggio da uno all'altro ha un effetto negativo ai fini della linearità e del ritmo della narrazione, che risulta eccessivamente frammentata.
Si riconferma, inoltre, l'impossibilità per "Fairy Tail" di godere di un arco narrativo filler quantomeno godibile: ad aggravare il fatto che, su una trentina di episodi, quelli canonici siano quasi meno numerosi dei riempitivi, c'è che questi ultimi presentino trame spesso banali, illogiche, con pessime scene d'azione, ripetitive e animate in maniera indegna.
Il design dei personaggi è leggermente cambiato, pur restando ottimo e fedele alla versione cartacea; il fatto che mi piacesse di più quello precedente lo attribuisco più che altro ad una questione di abitudine. Si nota, tuttavia, la frequente presenza di cali grafici: se visti da alcune angolazioni, i volti appaiono deformati, mentre, nelle inquadrature da distanza intermedia, l'aspetto dei personaggi è eccessivamente stilizzato e, a volte, anche modificato ad un livello tale da renderli quasi irriconoscibili. Inoltre, durante i dialoghi, spesso i personaggi risultano mono-espressivi, privi di una mimica facciale adeguata alle varie situazioni.
Trattandosi della prosecuzione di una serie già ben avviata, non si perde tempo in presentazioni, mostrando i protagonisti con delle caratterizzazioni già rodate, anche se non particolarmente approfondite. Ben poco viene aggiunto rispetto all'anime precedente, sotto questo punto di vista.
La colonna sonora costituisce uno degli aspetti positivi e ricorda molto quella della prima serie, di cui riprende alcuni brani e della quale mantiene sostanzialmente intatto lo spirito. Le opening sono di buon livello, mentre le ending, al contrario, risultano piuttosto anonime. Alcuni effetti sonori, invece, lasciano un po' a desiderare.
La nota più dolente, però, è costituita dalle animazioni, a mio parere peggiorate: trattandosi di una serie basata sull'azione, si sarebbe dovuto puntare su spettacolarità e fluidità; invece, c'è un eccessivo ricorso allo scorrimento dell'inquadratura su immagini ferme e a mosse sempre uguali; persino i combattimenti mostrati nelle opening sono molto più avvincenti, fluidi e dinamici di quelli proposti negli episodi stessi. Orrida l'animazione dei draghi, lenti, goffi e meccanici. Per non parlare di un'interazione con l'ambiente circostante non eccezionale: i personaggi si muovono su sfondi che, nonostante siano abbastanza dettagliati, risultano anche piuttosto piatti e, specie durante gli scontri, non viene mai mostrato in diretta l'effetto di magie, esplosioni e colpi di varia natura: si ricorre, invece, a pratiche nuvole di polvere, fumo o a luce abbagliante per nascondere quanto stia accadendo, per poi rivelarne, in un secondo momento, le conseguenze. Inoltre, devo ammettere di aver raramente visto un effetto ralenti tanto brutto. Personalmente, per un titolo di tale successo, mi sarei aspettato dei risultati migliori e un budget considerevole da spendere in questo settore.
La violenza è sempre edulcorata rispetto al manga, anche al punto da rendere alcune delle scene più interessanti e drammatiche decisamente meno significative. L'uso (e abuso) di linee nere sul corpo dei personaggi, ad indicare ferite e sporcizia, in alcune sequenze, rasenta il ridicolo. Il fanservice, invece, riveste, come di consueto, un ruolo imponente, anche se alcune delle scene più "spinte" (giusto qualche palpatina) sono state censurate.
Per quanto riguarda gli aspetti positivi: molte gag sono comunque divertenti; è stato un piacere veder tornare in azione i personaggi che ho imparato ad amare e odiare; il doppiaggio è rimasto invariato e, di conseguenza, è molto buono; l'anime, nonostante tutto, non annoia in maniera eccessivamente atroce e si lascia guardare; alcune delle scene più suggestive del manga sono state conservate e trasposte in maniera fedele ed efficace, il che fa sempre piacere ad un vecchio appassionato ("Fairy Tail" è stato il mio primo battle shounen). Peccato che questo non basti per raggiungere la sufficienza, specie se sono comunque presenti tutti i difetti della serie precedente: morale buonista trita e ritrita, combattimenti risolti grazie ai soliti power-up ingiustificati, fortuna sfacciata e forza dei sentimenti.
"Fairy Tail (2014)" si configura, almeno dal mio punto di vista, come un'occasione sprecata di rivalutare ulteriormente il titolo, affiancandogli un prodotto animato di tutto rispetto.
In sostanza, immagino che, per un neofita, possa risultare una serie anche gradevole, anche se di qualità non straordinaria, mentre chiunque si sia appassionato al primo anime e al manga resterà, a mio parere, piuttosto deluso. Un voto complessivo onesto raggiungerebbe quantomeno la sufficienza, ma ho deciso di punire questa serie per il pressapochismo e la svogliatezza dimostrata.
Fairy Tail è una serie animata in 175 episodi, inedita in Italia e tratta dall'omonimo manga di Hiro Mashima, edito nel nostro paese dalla casa editrice "Star Comics" a partire da gennaio 2008.
Ci troviamo di fronte al classico battle shonen pieno di difetti e stereotipi in cui i buoni vincono sempre.
La storia è ambientata a Magnolia, una città del Regno di Fiore popolata da maghi e da gente che richiede il loro aiuto in cambio di un compenso. Grazie a questo sistema, coloro che sono in grado di utilizzare la magia si guadagnano da vivere e i problemi del paese vengono risolti. I maghi sono raggruppati in varie gilde e Fairy Tail è una delle più rinomate, non solo perché vanta la presenza di membri molto validi ma anche per via dei danni non indifferenti che provoca pur di portare a termine le missioni. Lucy è una ragazza che pratica la magia degli spiriti stellari e il suo grande sogno è quello di unirsi ad una gilda. Grazie ad un fortuito incontro con Natsu ed Happy, e dopo essere stata vittima di una spiacevole vicenda, riesce a farsi accettare nella Fairy Tail. Iniziano così le avventure dei nostri eroi…
Dopo aver comprato e avuto una buona impressione del primo volume, ho deciso di iniziare la visione della serie animata. Per la prima volta guardavo un anime di questo genere, per cui al primo impatto mi è sembrato bellissimo. I personaggi sono vivaci e divertenti, hanno stima l'uno dell'altro e sentono la gilda come una vera e propria famiglia; ognuno è contraddistinto da un particolare tipo di magia e da un passato non esattamente felice che verrà approfondito di volta in volta nelle varie saghe. I personaggi principali sono essenzialmente quattro: Lucy, Natsu, Erza e Gray. Iniziamo col dire che Lucy è un totale fallimento come protagonista, non fa mai nulla e in combattimento è assolutamente inutile. Il suo unico "merito", se vogliamo chiamarlo così, è quello di essere sempre la causa dei problemi della gilda, per un motivo o per un altro. Lucy è anche la principale vittima di Mashima per quanto riguarda il fanservice, di cui l'anime abbonda. Natsu è il classico personaggio amicone, un po' idiota e sempre affamato… Di fuoco. Gray è il bello e dannato della situazione, mentre Erza è la ragazza in armatura che mantiene l'ordine all'interno del gruppo… O almeno ci prova (guai a farla arrabbiare!).
Una cosa che non avevo notato all'inizio, non potendo fare il confronto con altre opere dello stesso genere, è la rapidità con cui si susseguono gli eventi, che è allo stesso tempo un punto di forza e un difetto. Adottando questo metodo viene tenuto vivo l'interesse dello spettatore, che non è costretto ad aspettare decine e decine di episodi prima di poter conoscere l'esito di una determinata vicenda; di contro può succedere che la storia venga poco approfondita e trattata con superficialità. Un altro difetto è l'eccessivo buonismo di cui Mashima ha intriso le sue opere. Va bene inserire un po' di valori morali qua e là, ma troppi sono veramente insopportabili. Il potere dell'amicizia e dei sentimenti che vince ogni cosa, ma andiamo… (per non parlare poi dei power-up gratuiti). Un'altra pecca della serie principale è la totale censura del sangue, cosa che invece non avviene negli OAV. Poi una domanda che si sente spesso in giro è "Qual è la trama di Fairy Tail?". In effetti me la sono fatta anche io questa domanda, ma la risposta può benissimo essere ricondotta alla ricerca dei draghi scomparsi e a Zeref.
Nonostante non sia un anime particolarmente originale, mi sono affezionata ai personaggi e alla serie in generale, complice il fatto che sia stato uno dei primi che ho visto. Le sigle di apertura contengono parecchi spoiler e vengono cambiate dopo pochi episodi, ma le musiche sono quasi tutte belle, anche nella loro versione completa; le sigle di chiusura hanno la particolarità di essere dedicate ciascuna ad un personaggio diverso.
In conclusione non siamo di fronte ad un capolavoro, anzi, ma nonostante ciò la visione è godibile e consigliabile a chi cerca qualcosa di poco impegnativo.
Ci troviamo di fronte al classico battle shonen pieno di difetti e stereotipi in cui i buoni vincono sempre.
La storia è ambientata a Magnolia, una città del Regno di Fiore popolata da maghi e da gente che richiede il loro aiuto in cambio di un compenso. Grazie a questo sistema, coloro che sono in grado di utilizzare la magia si guadagnano da vivere e i problemi del paese vengono risolti. I maghi sono raggruppati in varie gilde e Fairy Tail è una delle più rinomate, non solo perché vanta la presenza di membri molto validi ma anche per via dei danni non indifferenti che provoca pur di portare a termine le missioni. Lucy è una ragazza che pratica la magia degli spiriti stellari e il suo grande sogno è quello di unirsi ad una gilda. Grazie ad un fortuito incontro con Natsu ed Happy, e dopo essere stata vittima di una spiacevole vicenda, riesce a farsi accettare nella Fairy Tail. Iniziano così le avventure dei nostri eroi…
Dopo aver comprato e avuto una buona impressione del primo volume, ho deciso di iniziare la visione della serie animata. Per la prima volta guardavo un anime di questo genere, per cui al primo impatto mi è sembrato bellissimo. I personaggi sono vivaci e divertenti, hanno stima l'uno dell'altro e sentono la gilda come una vera e propria famiglia; ognuno è contraddistinto da un particolare tipo di magia e da un passato non esattamente felice che verrà approfondito di volta in volta nelle varie saghe. I personaggi principali sono essenzialmente quattro: Lucy, Natsu, Erza e Gray. Iniziamo col dire che Lucy è un totale fallimento come protagonista, non fa mai nulla e in combattimento è assolutamente inutile. Il suo unico "merito", se vogliamo chiamarlo così, è quello di essere sempre la causa dei problemi della gilda, per un motivo o per un altro. Lucy è anche la principale vittima di Mashima per quanto riguarda il fanservice, di cui l'anime abbonda. Natsu è il classico personaggio amicone, un po' idiota e sempre affamato… Di fuoco. Gray è il bello e dannato della situazione, mentre Erza è la ragazza in armatura che mantiene l'ordine all'interno del gruppo… O almeno ci prova (guai a farla arrabbiare!).
Una cosa che non avevo notato all'inizio, non potendo fare il confronto con altre opere dello stesso genere, è la rapidità con cui si susseguono gli eventi, che è allo stesso tempo un punto di forza e un difetto. Adottando questo metodo viene tenuto vivo l'interesse dello spettatore, che non è costretto ad aspettare decine e decine di episodi prima di poter conoscere l'esito di una determinata vicenda; di contro può succedere che la storia venga poco approfondita e trattata con superficialità. Un altro difetto è l'eccessivo buonismo di cui Mashima ha intriso le sue opere. Va bene inserire un po' di valori morali qua e là, ma troppi sono veramente insopportabili. Il potere dell'amicizia e dei sentimenti che vince ogni cosa, ma andiamo… (per non parlare poi dei power-up gratuiti). Un'altra pecca della serie principale è la totale censura del sangue, cosa che invece non avviene negli OAV. Poi una domanda che si sente spesso in giro è "Qual è la trama di Fairy Tail?". In effetti me la sono fatta anche io questa domanda, ma la risposta può benissimo essere ricondotta alla ricerca dei draghi scomparsi e a Zeref.
Nonostante non sia un anime particolarmente originale, mi sono affezionata ai personaggi e alla serie in generale, complice il fatto che sia stato uno dei primi che ho visto. Le sigle di apertura contengono parecchi spoiler e vengono cambiate dopo pochi episodi, ma le musiche sono quasi tutte belle, anche nella loro versione completa; le sigle di chiusura hanno la particolarità di essere dedicate ciascuna ad un personaggio diverso.
In conclusione non siamo di fronte ad un capolavoro, anzi, ma nonostante ciò la visione è godibile e consigliabile a chi cerca qualcosa di poco impegnativo.
"Fairy Tail" è un titolo molto criticato e che nel tempo ha raccolto molti detrattori al suo seguito, ma nonostante questo non ho potuto fare a meno di guardare questa trasposizione animata per via del mio legame con il genere shounen.
Essendo ormai giunto a 175 episodi, e approfittando della pausa indeterminata della serie, posso dire che "Fairy Tail" non mi ha dimostrato di essere né un capolavoro né il miglior battle-shounen esistente, ma semplicemente un titolo che punta sulla spettacolarità dei combattimenti e l'intrattenimento mancando, però, di quegli elementi importanti che ogni titolo che si rispetti dovrebbe possedere, anche in minima parte.
Dopo questa premessa non proprio positiva, posso dire che se c'è una cosa che in "Fairy Tail" manca totalmente è sicuramente l'originalità. Certo, molti titoli ormai soffrono di questa mancanza, ma qui la situazione mi è parsa veramente drammatica. Difatti, tutto di questo anime è già stato visto e rivisto altrove: dalle tecniche di combattimento agli sviluppi narrativi e dallo svolgimento della storia ai personaggi. Automaticamente, mancando totalmente di originalità, questa serie viene privata di personalità e di unicità apparendo cosi scialba e come una semplice rimasticatura di altre ben famose opere.
Anche la storia rappresenta un punto debole ulteriore, visto che è priva dello scopo fondamentale che dovrebbe guidare i vari personaggi verso una destinazione ultima e verso un cosiddetto "obbiettivo finale". Purtroppo, pur essendoci una piccola trama di fondo, l'autore mostra la sua incapacità dimenticandosi del punto di partenza da lui stesso creato - Natsu che vuole ritrovare il drago Igneel - generando saghe auto-conclusive a continuazione sempre sulla falsa riga del ben noto "One Piece", con la differenza che almeno li una storia viene portata avanti mentre qua no. Non metto in dubbio che tali saghe hanno permesso all'autore di affrontare e approfondire certe situazioni importanti e alcuni personaggi chiave, ma non porteranno effettivamente a nulla di veramente concreto, a nulla per cui impegnarsi a seguire l'avventura di Natsu e della gilda di Fairy Tail. Alla fine, ci si ritrova tra le mani un titolo il cui unico interesse e scopo pare - anzi, è - esclusivamente quello di mostrare semplicemente mazzate e saghe volte unicamente a narrare le gesta della gilda protagonista senza un vero e proprio fondamento di base, senza un senso alcuno. Forse Hiro Mashima non ha pensato che un'opera del genere poteva essere apprezzata da un pubblico degli anni '80-'90, ma non oggi specialmente da chi ormai pretende giustamente una certa sostanza in una serie del genere - fanno ovviamente eccezione gli "otaku" che si emozionano per un non nulla.
Purtroppo i problemi non sono finiti infatti, a mio parere, un altro limite si trova in un ritmo narrativo molto altalenante fatto di momenti intensi ed altri invece noiosi. In pratica: in alcuni momenti questo anime coinvolge ed appassiona maggiormente - sempre fino ad un certo punto, comunque - e in altri ti distacca dagli eventi, annoiandoti. Questo personalmente lo vedo come un problema non da poco, poiché danneggia la pazienza dello spettatore mettendo a dura prova la sua sopportazione.
Dunque, a differenza di quello che inizialmente pensavo, questo anime si è rivelato, con l'andare avanti degli episodi e col passare del tempo, ricolmo di debolezze, stucchevole e anche banale.
Adesso, se mi è permesso, vorrei trattare una questione non da sottovalutare. "Fairy Tail" è fondamentalmente un "battle-shounen" e, per questo, i combattimenti dovrebbero essere il fiore all'occhiello della serie, la parte più importante ed entusiasmante dell'intera vicenda, insomma: il punto forte - ed infatti, il 90% della serie è incentrata sui combattimenti. Ma cavolo! Già l'autore non ha saputo donarmi nulla di speciale nella storia facendomi ben capire la sua totale incapacità, ma almeno i combattimenti vuoi farli come si deve? Credo sia normalissimo che uno, non vedendo nulla di eccelso nella storia e nei personaggi, spera di gustarsi l'attrazione teoricamente più spettacolare ai massimi livelli per provare dell'adrenalina e delle emozioni viscerali. Invece, proprio dove quest'opera dovrebbe dare il massimo, si dimostra incredibilmente non molto entusiasmante ed enormemente inferiore ad altre serie dello stesso genere. Per non dilungarmi eccessivamente, dico solo che non ho visto assolutamente dei grandi combattimenti e, ancor peggio, questi mancano di quella epicità, di quel pathos e di quella suspense che permetterebbero di vivere momenti memorabili a chi li segue, dimostrandosi al contrario scontati e perfino troppo brevi, sbrigativi quasi. Aggiungiamoci poi anche il famoso "Power-Up", qui molto abusato, ed ecco che si perde ogni gusto, poiché il nemico viene sconfitto con due colpi contati sempre da un Natsu incavolato nero. Insomma: il Power Up è il deus ex machina di "Fairy Tail" e tutti sappiamo quanto una buona storia (ah già, una buona storia) dovrebbe evitare come la peste scelte narrative cosi comode, banali e scontate.
L'ultimo grande limite di questa serie, che vorrei segnalare, è l'odiata censura. Nel mio modo di vedere le cose, la censura toglie realismo e fascino ai vari combattimenti - e non solo - privandoli di quella crudezza necessaria che farebbe apparire il tutto in maniera molto più realistica e cruda. Ovvio che non mi sarei lamentato se l'anime sarebbe stato privo di scene sanguinose, ma cosi non è - e i lettori lo potranno confermare. Eppoi, cosa ridicola, i produttori si preoccupano della violenza, ma del fan-service provocante (oramai un elemento mainstream per attirare gli otaku) offerto continuamente da Lucy ed Erza con le loro pose erotiche "giustamente" nessuno se ne preoccupa: alla faccia della coerenza. Per questi motivi trovo questa ossessiva censura come un handicap che rende tale serie infantile ed inevitabilmente inferiore alle altre.
Al di la di tutte queste varie pecche e limiti, che ho riscontrato nella mia lunga e personale visione, devo ammettere che "Fairy Tail" è comunque sia un anime divertente e ricco di personaggi sufficientemente caratterizzati, anche se devo confessare che nessuno di questi è riuscito a diventare veramente il mio personaggio preferito andando contro al consiglio di Vonnegut, il quale disse che bisogna donare almeno un personaggio per cui lo spettatore, in questo caso, possa tifare. Ebbene, come al solito, Hiro Mashima va totalmente controcorrente creando una marea di personaggi per cui io non sono riuscito a tifare, ancora peggio se penso che Natsu non mi ha detto proprio nulla per tutta la visione, eppure si tratta del protagonista.
A parte questo dettaglio non molto trascurabile, ci sono state obbiettivamente delle cose che ho apprezzato, come la lunghezza non eccessiva delle saghe, l'ambientazione fantasy, le numerose gag comiche - che sicuramente mi hanno fatto sorridere - ed una manciata di buoni sentimenti che mi hanno permesso di commuovermi in alcuni rari momenti. Il buonismo gratuito, invece, l'ho trovato fastidioso, poco realistico e fin troppo abusato. Diciamo, quindi, che tra tanti difetti e limiti qualcosa di buono sicuramente c'è, ma mi aspettavo molto di meglio da un titolo cosi tanto gettonato in patria - mi riferisco alle vendite del manga.
Prima di concludere, per parlare anche della produzione, devo dire che mi sono ritrovato dinanzi ad un anime con un buon livello tecnico generale, dove ho maggiormente apprezzato le OST (veramente ottime e adatte a qualsiasi situazione), il chara-design (che sicuramente richiama quello di "One Piece", ma risulta per me migliore) e il fantastico doppiaggio giapponese molto ben curato.
Altro punto da elogiare e anche la non molto frequente presenza di episodi filler - fatta eccezione per la fastidiosa e lunga saga "dell'Orologio Infinito" - e anche l'intenzione di non volerne aggiungere di altri decidendo saggiamente di fare una pausa con l'ep. 175 - cosi da permettere al mangaka di creare nuovi capitoli.
Tutto sommato il livello tecnico è tra le cose migliori di questo anime, anche se ho trovato poco coinvolgente e non perfettamente gestita la regia dei vari combattimenti: si poteva fare di meglio, secondo me almeno.
Il mio voto finale? Mi sento di dover chiarire che se questo anime non avrebbe avuto i limiti e i difetti che nella recensione ho segnalato il mio voto sarebbe stato inevitabilmente ed ovviamente più alto. Sottolineo anche che, al di la dei miei pochi elogi fatti, questa è comunque sia una serie certamente simpatica, senza pretese e che riesce ad emozionare, commuovere e a farsi guardare senza eccessivi problemi. Tuttavia, devo anche dire che non mi ha mostrato niente di nuovo che io non abbia già visto ampiamente in altri anime e niente per cui ricordarlo in futuro. A parte questo, la mia esperienza si può dire definitivamente conclusa con l'episodio 175, perché ormai ho capito che questo titolo non ha proprio nulla da offrirmi.
Voto: 4
Essendo ormai giunto a 175 episodi, e approfittando della pausa indeterminata della serie, posso dire che "Fairy Tail" non mi ha dimostrato di essere né un capolavoro né il miglior battle-shounen esistente, ma semplicemente un titolo che punta sulla spettacolarità dei combattimenti e l'intrattenimento mancando, però, di quegli elementi importanti che ogni titolo che si rispetti dovrebbe possedere, anche in minima parte.
Dopo questa premessa non proprio positiva, posso dire che se c'è una cosa che in "Fairy Tail" manca totalmente è sicuramente l'originalità. Certo, molti titoli ormai soffrono di questa mancanza, ma qui la situazione mi è parsa veramente drammatica. Difatti, tutto di questo anime è già stato visto e rivisto altrove: dalle tecniche di combattimento agli sviluppi narrativi e dallo svolgimento della storia ai personaggi. Automaticamente, mancando totalmente di originalità, questa serie viene privata di personalità e di unicità apparendo cosi scialba e come una semplice rimasticatura di altre ben famose opere.
Anche la storia rappresenta un punto debole ulteriore, visto che è priva dello scopo fondamentale che dovrebbe guidare i vari personaggi verso una destinazione ultima e verso un cosiddetto "obbiettivo finale". Purtroppo, pur essendoci una piccola trama di fondo, l'autore mostra la sua incapacità dimenticandosi del punto di partenza da lui stesso creato - Natsu che vuole ritrovare il drago Igneel - generando saghe auto-conclusive a continuazione sempre sulla falsa riga del ben noto "One Piece", con la differenza che almeno li una storia viene portata avanti mentre qua no. Non metto in dubbio che tali saghe hanno permesso all'autore di affrontare e approfondire certe situazioni importanti e alcuni personaggi chiave, ma non porteranno effettivamente a nulla di veramente concreto, a nulla per cui impegnarsi a seguire l'avventura di Natsu e della gilda di Fairy Tail. Alla fine, ci si ritrova tra le mani un titolo il cui unico interesse e scopo pare - anzi, è - esclusivamente quello di mostrare semplicemente mazzate e saghe volte unicamente a narrare le gesta della gilda protagonista senza un vero e proprio fondamento di base, senza un senso alcuno. Forse Hiro Mashima non ha pensato che un'opera del genere poteva essere apprezzata da un pubblico degli anni '80-'90, ma non oggi specialmente da chi ormai pretende giustamente una certa sostanza in una serie del genere - fanno ovviamente eccezione gli "otaku" che si emozionano per un non nulla.
Purtroppo i problemi non sono finiti infatti, a mio parere, un altro limite si trova in un ritmo narrativo molto altalenante fatto di momenti intensi ed altri invece noiosi. In pratica: in alcuni momenti questo anime coinvolge ed appassiona maggiormente - sempre fino ad un certo punto, comunque - e in altri ti distacca dagli eventi, annoiandoti. Questo personalmente lo vedo come un problema non da poco, poiché danneggia la pazienza dello spettatore mettendo a dura prova la sua sopportazione.
Dunque, a differenza di quello che inizialmente pensavo, questo anime si è rivelato, con l'andare avanti degli episodi e col passare del tempo, ricolmo di debolezze, stucchevole e anche banale.
Adesso, se mi è permesso, vorrei trattare una questione non da sottovalutare. "Fairy Tail" è fondamentalmente un "battle-shounen" e, per questo, i combattimenti dovrebbero essere il fiore all'occhiello della serie, la parte più importante ed entusiasmante dell'intera vicenda, insomma: il punto forte - ed infatti, il 90% della serie è incentrata sui combattimenti. Ma cavolo! Già l'autore non ha saputo donarmi nulla di speciale nella storia facendomi ben capire la sua totale incapacità, ma almeno i combattimenti vuoi farli come si deve? Credo sia normalissimo che uno, non vedendo nulla di eccelso nella storia e nei personaggi, spera di gustarsi l'attrazione teoricamente più spettacolare ai massimi livelli per provare dell'adrenalina e delle emozioni viscerali. Invece, proprio dove quest'opera dovrebbe dare il massimo, si dimostra incredibilmente non molto entusiasmante ed enormemente inferiore ad altre serie dello stesso genere. Per non dilungarmi eccessivamente, dico solo che non ho visto assolutamente dei grandi combattimenti e, ancor peggio, questi mancano di quella epicità, di quel pathos e di quella suspense che permetterebbero di vivere momenti memorabili a chi li segue, dimostrandosi al contrario scontati e perfino troppo brevi, sbrigativi quasi. Aggiungiamoci poi anche il famoso "Power-Up", qui molto abusato, ed ecco che si perde ogni gusto, poiché il nemico viene sconfitto con due colpi contati sempre da un Natsu incavolato nero. Insomma: il Power Up è il deus ex machina di "Fairy Tail" e tutti sappiamo quanto una buona storia (ah già, una buona storia) dovrebbe evitare come la peste scelte narrative cosi comode, banali e scontate.
L'ultimo grande limite di questa serie, che vorrei segnalare, è l'odiata censura. Nel mio modo di vedere le cose, la censura toglie realismo e fascino ai vari combattimenti - e non solo - privandoli di quella crudezza necessaria che farebbe apparire il tutto in maniera molto più realistica e cruda. Ovvio che non mi sarei lamentato se l'anime sarebbe stato privo di scene sanguinose, ma cosi non è - e i lettori lo potranno confermare. Eppoi, cosa ridicola, i produttori si preoccupano della violenza, ma del fan-service provocante (oramai un elemento mainstream per attirare gli otaku) offerto continuamente da Lucy ed Erza con le loro pose erotiche "giustamente" nessuno se ne preoccupa: alla faccia della coerenza. Per questi motivi trovo questa ossessiva censura come un handicap che rende tale serie infantile ed inevitabilmente inferiore alle altre.
Al di la di tutte queste varie pecche e limiti, che ho riscontrato nella mia lunga e personale visione, devo ammettere che "Fairy Tail" è comunque sia un anime divertente e ricco di personaggi sufficientemente caratterizzati, anche se devo confessare che nessuno di questi è riuscito a diventare veramente il mio personaggio preferito andando contro al consiglio di Vonnegut, il quale disse che bisogna donare almeno un personaggio per cui lo spettatore, in questo caso, possa tifare. Ebbene, come al solito, Hiro Mashima va totalmente controcorrente creando una marea di personaggi per cui io non sono riuscito a tifare, ancora peggio se penso che Natsu non mi ha detto proprio nulla per tutta la visione, eppure si tratta del protagonista.
A parte questo dettaglio non molto trascurabile, ci sono state obbiettivamente delle cose che ho apprezzato, come la lunghezza non eccessiva delle saghe, l'ambientazione fantasy, le numerose gag comiche - che sicuramente mi hanno fatto sorridere - ed una manciata di buoni sentimenti che mi hanno permesso di commuovermi in alcuni rari momenti. Il buonismo gratuito, invece, l'ho trovato fastidioso, poco realistico e fin troppo abusato. Diciamo, quindi, che tra tanti difetti e limiti qualcosa di buono sicuramente c'è, ma mi aspettavo molto di meglio da un titolo cosi tanto gettonato in patria - mi riferisco alle vendite del manga.
Prima di concludere, per parlare anche della produzione, devo dire che mi sono ritrovato dinanzi ad un anime con un buon livello tecnico generale, dove ho maggiormente apprezzato le OST (veramente ottime e adatte a qualsiasi situazione), il chara-design (che sicuramente richiama quello di "One Piece", ma risulta per me migliore) e il fantastico doppiaggio giapponese molto ben curato.
Altro punto da elogiare e anche la non molto frequente presenza di episodi filler - fatta eccezione per la fastidiosa e lunga saga "dell'Orologio Infinito" - e anche l'intenzione di non volerne aggiungere di altri decidendo saggiamente di fare una pausa con l'ep. 175 - cosi da permettere al mangaka di creare nuovi capitoli.
Tutto sommato il livello tecnico è tra le cose migliori di questo anime, anche se ho trovato poco coinvolgente e non perfettamente gestita la regia dei vari combattimenti: si poteva fare di meglio, secondo me almeno.
Il mio voto finale? Mi sento di dover chiarire che se questo anime non avrebbe avuto i limiti e i difetti che nella recensione ho segnalato il mio voto sarebbe stato inevitabilmente ed ovviamente più alto. Sottolineo anche che, al di la dei miei pochi elogi fatti, questa è comunque sia una serie certamente simpatica, senza pretese e che riesce ad emozionare, commuovere e a farsi guardare senza eccessivi problemi. Tuttavia, devo anche dire che non mi ha mostrato niente di nuovo che io non abbia già visto ampiamente in altri anime e niente per cui ricordarlo in futuro. A parte questo, la mia esperienza si può dire definitivamente conclusa con l'episodio 175, perché ormai ho capito che questo titolo non ha proprio nulla da offrirmi.
Voto: 4
"Fairy Tail" è uno di quei manga/anime che vengono spesso bollati ingiustamente come scadenti o irritanti e messi a confronto senza un perché con shounen di maggior successo come i vari "One Piece", "Naruto", ecc. La trama, che in pratica non ha un motivo principale vero e proprio, ma si evolve man mano che si va avanti, si svolge in un mondo fantasy in cui esistono varie gilde, buone o oscure, con all'interno dei maghi che svolgono missioni remunerative, che possono essere di diverso grado.
Le premesse non sono quindi fra le più rosee, ma la storia si evolve comunque in modo egregio: la storia su Erza e Gerard, la tentata usurpazione del ruolo di master da parte di Laxus ai danni di Makarov, la guerra con le gilde oscure e con i piani alti ormai stanchi di dover ascoltare lamentele sui metodi "lavorativi" di Fairy Tail, portano a saghe che si lasciano guardare senza intoppi, senza però entusiasmare più di tanto. La cosa che a me personalmente dà più fastidio, però, è che in quei pochi momenti "commoventi" o comunque tragici (perché di morti non mi pare di averne vista qualcuna), si debba cercare in ogni modo di far ridere lo spettatore con scene di dubbio gusto, messe in situazioni non proprio consone, finendo così con il rovinare tutto e lasciando lo spettatore, se non deluso, amareggiato.
Se poi a questa strana "comicità" ci andiamo ad aggiungere un livello spropositato e fuori luogo di fan-service, ci accorgiamo di come, con un po' più di serietà - sia chiaro, negli shounen sono indispensabili scene divertenti o comunque "leggere", però a tutto c'è un limite - sarebbe stato non un capolavoro, ma almeno un anime discreto.
Il mio voto è un 6,5 che non mi sento di arrotondare a 7.
Ultima cosa, consiglio di non guardare quest'anime, bensì di procurarsi il manga che è sicuramente superiore, o, se proprio volete restare su Hiro Mashima, leggetevi "Rave", che personalmente reputo sottovalutatissimo.
Le premesse non sono quindi fra le più rosee, ma la storia si evolve comunque in modo egregio: la storia su Erza e Gerard, la tentata usurpazione del ruolo di master da parte di Laxus ai danni di Makarov, la guerra con le gilde oscure e con i piani alti ormai stanchi di dover ascoltare lamentele sui metodi "lavorativi" di Fairy Tail, portano a saghe che si lasciano guardare senza intoppi, senza però entusiasmare più di tanto. La cosa che a me personalmente dà più fastidio, però, è che in quei pochi momenti "commoventi" o comunque tragici (perché di morti non mi pare di averne vista qualcuna), si debba cercare in ogni modo di far ridere lo spettatore con scene di dubbio gusto, messe in situazioni non proprio consone, finendo così con il rovinare tutto e lasciando lo spettatore, se non deluso, amareggiato.
Se poi a questa strana "comicità" ci andiamo ad aggiungere un livello spropositato e fuori luogo di fan-service, ci accorgiamo di come, con un po' più di serietà - sia chiaro, negli shounen sono indispensabili scene divertenti o comunque "leggere", però a tutto c'è un limite - sarebbe stato non un capolavoro, ma almeno un anime discreto.
Il mio voto è un 6,5 che non mi sento di arrotondare a 7.
Ultima cosa, consiglio di non guardare quest'anime, bensì di procurarsi il manga che è sicuramente superiore, o, se proprio volete restare su Hiro Mashima, leggetevi "Rave", che personalmente reputo sottovalutatissimo.
FT non ha una vera e propria trama. Parla di una gilda di maghi, tra cui un ragazzo di nome Natsu che cerca il suo drago sparito nel 777 (sette anni prima), incontra altri maghi come lui, Dragon Slayer, durante il suo percorso, anche loro alla ricerca dei loro draghi spariti lo stesso giorno.
Le saghe sono monotone, idem per quanto riguarda le battaglie. All'inizio, i maghi di FT non si rivelano all'altezza degli avversari, poi si inc****no e ciao ciao nemici.
La colonna sonora è qualcosa di spettacolare, gasa veramente tanto, per un periodo la misi come suoneria, l'ascoltavo in continuazione. Le opening non sono male, peccato che ogni sigla sia uno spoiler di tutta la saga.
I personaggi (sia "buoni" sia "cattivi") sono intriganti, ci si affeziona subito. Hanno, alle spalle, una storia strappalacrime. Ognuno di loro ha sofferto, ognuno ha pianto, ognuno ha avuto il coraggio di continuare e ognuno avrà a che fare con i fantasmi del proprio passato durante il suo percorso. Forse sono state proprio queste storie a farmi andare avanti con la visione dell'anime e con la lettura del manga. Se ci fossero state solo battaglie tra le gilde mi sarei annoiata subito, dato che sono tutte uguali.
Un personaggio che sopporto a stento è Lucy, una delle protagoniste, inutile ed evitabile. Ma ogni volta ha la fortuna di battere tutti i suoi avversari, anche se la loro forza è parecchio maggiore della sua, cosa che ancora non capisco.
Un'altra cosa odiosa sono i filler. L'ultimo l'ho saltato, noiosissimo.
Ultimo: non capisco perché le persone continuino, imperterrite, a metterlo a paragone con anime come "Naruto" o "One Piece". È palese che non sia ai loro livelli, ma è comunque apprezzabile e incuriosisce sin dall'inizio.
Spero non lo si tiri troppo per le lunghe.
Le saghe sono monotone, idem per quanto riguarda le battaglie. All'inizio, i maghi di FT non si rivelano all'altezza degli avversari, poi si inc****no e ciao ciao nemici.
La colonna sonora è qualcosa di spettacolare, gasa veramente tanto, per un periodo la misi come suoneria, l'ascoltavo in continuazione. Le opening non sono male, peccato che ogni sigla sia uno spoiler di tutta la saga.
I personaggi (sia "buoni" sia "cattivi") sono intriganti, ci si affeziona subito. Hanno, alle spalle, una storia strappalacrime. Ognuno di loro ha sofferto, ognuno ha pianto, ognuno ha avuto il coraggio di continuare e ognuno avrà a che fare con i fantasmi del proprio passato durante il suo percorso. Forse sono state proprio queste storie a farmi andare avanti con la visione dell'anime e con la lettura del manga. Se ci fossero state solo battaglie tra le gilde mi sarei annoiata subito, dato che sono tutte uguali.
Un personaggio che sopporto a stento è Lucy, una delle protagoniste, inutile ed evitabile. Ma ogni volta ha la fortuna di battere tutti i suoi avversari, anche se la loro forza è parecchio maggiore della sua, cosa che ancora non capisco.
Un'altra cosa odiosa sono i filler. L'ultimo l'ho saltato, noiosissimo.
Ultimo: non capisco perché le persone continuino, imperterrite, a metterlo a paragone con anime come "Naruto" o "One Piece". È palese che non sia ai loro livelli, ma è comunque apprezzabile e incuriosisce sin dall'inizio.
Spero non lo si tiri troppo per le lunghe.
Approfitto anche io di questa (spero) momentanea pausa per recensire quest'anime, tratto dall'omonimo manga di Hiro Mashima.
La storia è incentrata sulla gilda più irriverente e potente nel regno di Fiore, di cui una giovane maga stellare, Lucy Heartfilia, sogna di potere far parte. Nel corso del primo episodio ci riuscirà conoscendo il famoso Natsu Dragneel; da quel momento sarà coinvolta in avventure pericolose e avvincenti, con la fortuna di avere al proprio fianco dei compagni legati dalla magia più potente di tutte: l'amicizia.
Fatta questa premessa, passiamo a fatti più importanti: a differenza di molti shounen, quest'anime non si basa principalmente sui combattimenti e gli allenamenti, ma sui sentimenti, i rapporti tra i vari compagni e la vita dei personaggi. Questo porta a una migliore introspezione dei protagonisti (e non) e coinvolge maggiormente lo spettatore, che non dovrà sorbirsi unicamente scontri su scontri contro il cattivo di turno.
Pecca dolente di quest'anime è la presenza di tantissimi episodi filler che annoiano a lungo andare e fanno cadere la trama in sé, visto anche che non seguono minimamente il manga.
Il chara design non è strabiliante, ma piacevole come anche gli sfondi e le tecniche usate dei maghi.
Sigle e OST sono fenomenali e mi sono piaciute fin da subito, esse danno un tocco in più a quest'anime.
A chi ama il divertimento, momenti emozionanti e leggeri, consiglio vivamente di guardare "Fairy Tail"
La storia è incentrata sulla gilda più irriverente e potente nel regno di Fiore, di cui una giovane maga stellare, Lucy Heartfilia, sogna di potere far parte. Nel corso del primo episodio ci riuscirà conoscendo il famoso Natsu Dragneel; da quel momento sarà coinvolta in avventure pericolose e avvincenti, con la fortuna di avere al proprio fianco dei compagni legati dalla magia più potente di tutte: l'amicizia.
Fatta questa premessa, passiamo a fatti più importanti: a differenza di molti shounen, quest'anime non si basa principalmente sui combattimenti e gli allenamenti, ma sui sentimenti, i rapporti tra i vari compagni e la vita dei personaggi. Questo porta a una migliore introspezione dei protagonisti (e non) e coinvolge maggiormente lo spettatore, che non dovrà sorbirsi unicamente scontri su scontri contro il cattivo di turno.
Pecca dolente di quest'anime è la presenza di tantissimi episodi filler che annoiano a lungo andare e fanno cadere la trama in sé, visto anche che non seguono minimamente il manga.
Il chara design non è strabiliante, ma piacevole come anche gli sfondi e le tecniche usate dei maghi.
Sigle e OST sono fenomenali e mi sono piaciute fin da subito, esse danno un tocco in più a quest'anime.
A chi ama il divertimento, momenti emozionanti e leggeri, consiglio vivamente di guardare "Fairy Tail"
Prendiamo al volo questa pausa a tempo indeterminato e mettiamo nero su bianco le opinioni che ho su questa serie visto che probabilmente non ci sprecherò ulteriore tempo in futuro.
"Fairy Tail" è l'adattamento dell'omonimo manga di Hiro Mashima e per giunta un prodotto ancora peggiore della versione cartacea. E ci vuole abbastanza impegno per riuscirci. Non fraintendetemi, non è propriamente tutto da buttare in quest'anime.
Prima di discutere la serie faccio una piccola premessa sull'opera di Mashima: essa è 70% apparenza e 30% sostanza. In pratica il punto di forza è il disegno, che anche se non originale è fatto veramente molto ma molto bene.
Se invece parliamo della serie animata tocca parlare male del disegno. Infatti penso essere davanti alla prima serie che con l'avanzare delle puntate peggiora il suo aspetto grafico in modo incredibile e se togliamo i disegni rimane ben poco di cui parlare, visto che la trama è così confusa che non so nemmeno che dire. Cioè sinceramente penso non ci sia nemmeno una trama, perché l'obiettivo di Lucy di entrare in Fairy Tail è stato raggiunto dopo una puntata; Natsu e la sua ricerca di Igneel sembra proprio che siano passati di mente, e quindi qual è la meta di quest'anime? Perché per ora ha dimostrato in tutte le salse che non importa quanto più debole sei del tuo avversario, la forza dell'amicizia ti aiuterà a batterlo. E questo si è visto ormai in tutte le salse possibili.
Per quanto riguarda le lotte, stendiamo un velo pietoso, visto che la maggior parte sono veramente terribili da vedere, soprattutto quelle del protagonista Natsu, che sono veramente oscene e in molti casi senza senso.
Dal punto di vista dei personaggi alcuni sono anche caratterizzati in maniera magnifica, peccato che manchi tutto il resto per mandare avanti la baracca, causando così uno spreco di personaggi carismatici.
L'unica cosa che mi è piaciuta veramente tanto sono le OST che vengono usate. L'ho trovato un lavoro veramente egregio, anzi mi permetterei di dire che sono un capolavoro se confrontate al resto delle cose che l'anime ci può offrire.
Insomma "Fairy Tail" non è un prodotto bruttissimo, ma poteva essere molto meglio soprattutto se non ci fosse stata la presenza di censure, ad esempio l'assenza di sangue che rende tutto totalmente per un pubblico molto giovane. Insomma, se volete uno shōnen molto leggero siete nel posto giusto. Se invece cercate qualcosa che rimanga interessante anche dopo le prime cinquanta puntate lo potete evitare senza problemi.
"Fairy Tail" è l'adattamento dell'omonimo manga di Hiro Mashima e per giunta un prodotto ancora peggiore della versione cartacea. E ci vuole abbastanza impegno per riuscirci. Non fraintendetemi, non è propriamente tutto da buttare in quest'anime.
Prima di discutere la serie faccio una piccola premessa sull'opera di Mashima: essa è 70% apparenza e 30% sostanza. In pratica il punto di forza è il disegno, che anche se non originale è fatto veramente molto ma molto bene.
Se invece parliamo della serie animata tocca parlare male del disegno. Infatti penso essere davanti alla prima serie che con l'avanzare delle puntate peggiora il suo aspetto grafico in modo incredibile e se togliamo i disegni rimane ben poco di cui parlare, visto che la trama è così confusa che non so nemmeno che dire. Cioè sinceramente penso non ci sia nemmeno una trama, perché l'obiettivo di Lucy di entrare in Fairy Tail è stato raggiunto dopo una puntata; Natsu e la sua ricerca di Igneel sembra proprio che siano passati di mente, e quindi qual è la meta di quest'anime? Perché per ora ha dimostrato in tutte le salse che non importa quanto più debole sei del tuo avversario, la forza dell'amicizia ti aiuterà a batterlo. E questo si è visto ormai in tutte le salse possibili.
Per quanto riguarda le lotte, stendiamo un velo pietoso, visto che la maggior parte sono veramente terribili da vedere, soprattutto quelle del protagonista Natsu, che sono veramente oscene e in molti casi senza senso.
Dal punto di vista dei personaggi alcuni sono anche caratterizzati in maniera magnifica, peccato che manchi tutto il resto per mandare avanti la baracca, causando così uno spreco di personaggi carismatici.
L'unica cosa che mi è piaciuta veramente tanto sono le OST che vengono usate. L'ho trovato un lavoro veramente egregio, anzi mi permetterei di dire che sono un capolavoro se confrontate al resto delle cose che l'anime ci può offrire.
Insomma "Fairy Tail" non è un prodotto bruttissimo, ma poteva essere molto meglio soprattutto se non ci fosse stata la presenza di censure, ad esempio l'assenza di sangue che rende tutto totalmente per un pubblico molto giovane. Insomma, se volete uno shōnen molto leggero siete nel posto giusto. Se invece cercate qualcosa che rimanga interessante anche dopo le prime cinquanta puntate lo potete evitare senza problemi.
"Fairy Tail" è tutto ciò che un ragazzo vuole da un anime: bello, affascinante, non ti annoi mai. In ogni saga si sviluppa un personaggio raccontandone il passato; ciò è molto bello, le battaglie sono spettacolari e i poteri si abbinano perfettamente ai personaggi. La gilda è qualcosa di speciale per i personaggi, tutti si danno un gran da fare per essa.
Chi conosce "Fairy Tail" sa che la protagonista è Lucy: ciò più avanti nell'anime può sembrare strano per vari motivi, ma se si sta attenti non è per niente sbagliato che sia la protagonista.
L'anime si sviluppa bene, alcune cose possono sembrare ovvie, ma ci sono molti, e dico molti, colpi di scena. Non criticate se non avete visto tutte le puntate a disposizione. Piuttosto tenetevelo per voi. Grazie.
P.S.: state attenti alle vicende dei personaggi principali e non, insomma state attenti a tutto.
Chi conosce "Fairy Tail" sa che la protagonista è Lucy: ciò più avanti nell'anime può sembrare strano per vari motivi, ma se si sta attenti non è per niente sbagliato che sia la protagonista.
L'anime si sviluppa bene, alcune cose possono sembrare ovvie, ma ci sono molti, e dico molti, colpi di scena. Non criticate se non avete visto tutte le puntate a disposizione. Piuttosto tenetevelo per voi. Grazie.
P.S.: state attenti alle vicende dei personaggi principali e non, insomma state attenti a tutto.
Se state cercando uno shounen che non contenga solo combattimenti ma che vi faccia pure ridere e che non sia strapieno di filler l'avete trovato. "Fairy Tail", che per vari motivi viene paragonato a "One Piece", mi è piaciuto fin dai primi episodi.
Che dire, la storia scorre abbastanza bene e ti abitui subito alle abitudini di ciascun componente della gilda. Se cerchi un amante del nudo hai Gray, se ami i gatti parlanti hai Happy, se vuoi vedere una donna bellissima hai Erza, ecc. Le saghe non durano un'eternità. Basta dire che, attualmente, su 162 episodi ci sono state già 12 saghe (due di queste interamente di filler). "Fairy Tail" è un anime che non dà molto spazio ai filler e quei pochi apparsi sono divertenti e poco noiosi, a parte l'ultima saga trasmessa che è stata abbastanza lunga e noiosa. I combattimenti ti fanno emozionare e molte volte ti lasciano a bocca aperta. Anche le magie utilizzate sono abbastanza originali a mio parere. Non mancano ovviamente i colpi di scena e le scenette divertenti, che troviamo in quasi ogni episodio. Non ho notato enormi differenze dal manga, anzi segue perfettamente la storia. Questo è un anime che consiglio vivamente. Io l'ho iniziato per pura curiosità e ora è diventato uno dei miei preferiti.
Che dire, la storia scorre abbastanza bene e ti abitui subito alle abitudini di ciascun componente della gilda. Se cerchi un amante del nudo hai Gray, se ami i gatti parlanti hai Happy, se vuoi vedere una donna bellissima hai Erza, ecc. Le saghe non durano un'eternità. Basta dire che, attualmente, su 162 episodi ci sono state già 12 saghe (due di queste interamente di filler). "Fairy Tail" è un anime che non dà molto spazio ai filler e quei pochi apparsi sono divertenti e poco noiosi, a parte l'ultima saga trasmessa che è stata abbastanza lunga e noiosa. I combattimenti ti fanno emozionare e molte volte ti lasciano a bocca aperta. Anche le magie utilizzate sono abbastanza originali a mio parere. Non mancano ovviamente i colpi di scena e le scenette divertenti, che troviamo in quasi ogni episodio. Non ho notato enormi differenze dal manga, anzi segue perfettamente la storia. Questo è un anime che consiglio vivamente. Io l'ho iniziato per pura curiosità e ora è diventato uno dei miei preferiti.
Il numero di episodi visti è strettamente approssimativo, dato che non ho tenuto conto di quando l'ho sospeso.
Fairy Tail è una gilda di maghi la cui bontà d'animo supera il biancore e la purezza di Heidi, tant'è che questi maghi non cercheranno mai la vendetta davvero cruda, manco se viene quasi ucciso un loro compagno. Naturalmente la vicenda è ambientata in un mondo magico, dove sapere usare questa pratica è roba abbastanza comune, infatti con il passare delle puntate troveremo varie gilde magiche, anche oscure, perché naturalmente che storia sarebbe senza cattivi? Eppure nonostante ci siano rimarranno sempre anonimi, finiranno nel dimenticatoio o troveranno la redenzione senza senso.
Anche se le saghe sono ogni volta auto conclusive ciò non giustifica il poco carisma dei personaggi antagonisti né i power up senza spiegazioni del protagonista al qualche basterà sentire dire dal nemico "la tua gilda è feccia" per, misteriosamente, battere nemici che la logica darebbe per superiori.
Lo shonen manga è sì la maggior parte delle volte creato per mettere alla luce i buoni sentimenti come l'amicizia, la forza d'animo e la fedeltà verso il proprio credo, ma penso che Mashima sia davvero esagerato, pressoché fissato.
Perciò mettendo da parte quello che per molti è un evidente plagio di un'opera più nota (e trovo sia inutile parlarne perché, anche se non si assomigliassero, FT avrebbe la stessa pecca) l'unico pregio di questo anime restano i disegni piacevo e puliti, per i maschietti il fanservice al limite dell'ecchi e a volte forse oltre a quel genere.
Se non fosse per la grafica buona e le musiche sulla media avrei di certo dato un sonoro uno a questa trasposizione di un manga sempre deludente, il quale pensa solo a tirare fuori quello che piace ai più giovani e a sottolineare le curve femminili più che le abilità loro. Una storia concentrata fin troppo sui protagonisti che devono per forza prevalere sul nemico, il quale avrà lo svantaggio di finire presto nel dimenticatoio come un semplice nemico di un filler di bassa lega. Se non avessi mai letto il manga, sicuramente avrei avuto l'impressione che questo fosse un filler di anime, ma invece, se si guarda da quel lato, i filler sono anche pochi. Assolutamente sconsigliato a chi cerca uno shounen di spessore con tutte le qualità, incluse quelle crude che danno umanità alla serie.
Fairy Tail è una gilda di maghi la cui bontà d'animo supera il biancore e la purezza di Heidi, tant'è che questi maghi non cercheranno mai la vendetta davvero cruda, manco se viene quasi ucciso un loro compagno. Naturalmente la vicenda è ambientata in un mondo magico, dove sapere usare questa pratica è roba abbastanza comune, infatti con il passare delle puntate troveremo varie gilde magiche, anche oscure, perché naturalmente che storia sarebbe senza cattivi? Eppure nonostante ci siano rimarranno sempre anonimi, finiranno nel dimenticatoio o troveranno la redenzione senza senso.
Anche se le saghe sono ogni volta auto conclusive ciò non giustifica il poco carisma dei personaggi antagonisti né i power up senza spiegazioni del protagonista al qualche basterà sentire dire dal nemico "la tua gilda è feccia" per, misteriosamente, battere nemici che la logica darebbe per superiori.
Lo shonen manga è sì la maggior parte delle volte creato per mettere alla luce i buoni sentimenti come l'amicizia, la forza d'animo e la fedeltà verso il proprio credo, ma penso che Mashima sia davvero esagerato, pressoché fissato.
Perciò mettendo da parte quello che per molti è un evidente plagio di un'opera più nota (e trovo sia inutile parlarne perché, anche se non si assomigliassero, FT avrebbe la stessa pecca) l'unico pregio di questo anime restano i disegni piacevo e puliti, per i maschietti il fanservice al limite dell'ecchi e a volte forse oltre a quel genere.
Se non fosse per la grafica buona e le musiche sulla media avrei di certo dato un sonoro uno a questa trasposizione di un manga sempre deludente, il quale pensa solo a tirare fuori quello che piace ai più giovani e a sottolineare le curve femminili più che le abilità loro. Una storia concentrata fin troppo sui protagonisti che devono per forza prevalere sul nemico, il quale avrà lo svantaggio di finire presto nel dimenticatoio come un semplice nemico di un filler di bassa lega. Se non avessi mai letto il manga, sicuramente avrei avuto l'impressione che questo fosse un filler di anime, ma invece, se si guarda da quel lato, i filler sono anche pochi. Assolutamente sconsigliato a chi cerca uno shounen di spessore con tutte le qualità, incluse quelle crude che danno umanità alla serie.
Esiste un mondo in cui la magia è reale. Chi la pratica forma delle gilde e di solito aiuta, dietro pagamento, le persone a risolvere vari problemi. I gruppi di incantatori e stregoni più organizzati hanno formato delle gilde. La più famosa di esse ha sede nella città di Magnolia: si chiama Fairy Tail. E la storia dell'anime ruota intorno a essa e ai suoi componenti. Vi sono ovviamente dei protagonisti, ma è il gruppo, la sua coesione, il suo essere parte di una grande "famiglia" a dare vita alle storie e agli eventi con cui ha a che fare.
Va detto che i maghi di Fairy Tail sono dei combinaguai di professione e ogni missione termina spesso con danni ingenti, facendo disperare il master delle gilda, il buon Makarov, e rendendoli invisi al Consiglio della Magia.
Ma dicevamo dei protagonisti: quelli principali sono cinque. Il mago del fuoco, Natsu Igneel, che è un dragon slayer, ispirato chiaramente allo stregone di 'Dungeons and Dragons' che impara la sua "arte" da un drago e ne eredita alcuni tratti. Vi sono poi Gray Fullbuster, un mago del ghiaccio, la maga-guerriera Erza, capace di convocare su se stessa armi ed armature atte alla bisogna, e la simpatica e sensibile Lucy Heartfilia, una "maga degli spiriti stellari", capace di richiamare da una dimensione parallela, mediante delle speciali chiavi, degli spiriti che l'aiutino in combattimento (che lei considera amici e che difende con grande cuore).
Vi è poi Happy, una sorta di "gatto alato", amico e compagno inseparabile di Natsu.
Generalmente, il gruppo principale si trova a doversi confrontare con vari nemici che tentano di aggredire o distruggere Fairy Tail, mettendo a repentaglio le loro vite per riuscire a salvare la loro "famiglia". Fin qui, la storia può sembrare banale, un fantasy sminuito di valori epici, ma in realtà, le storie dei personaggi e dei loro antagonisti si mischiano a creare un amalgama in cui il senso di appartenenza alla gilda e l'amicizia, il calore umano e la speranza sono capaci di cambiare il destino di ognuno. Ogni personaggio poi è tratteggiato benissimo, anche quelli secondari, e sono capaci di trasmettere forti emozioni. Non pare mai, cioè, di trovarsi di fronte a "involucri vuoti" messi sulla scena solo per fare da "riempitivi". Quindi, più che la trama in sé, quello che conta è il modo in cui il gruppo la affronta, anche perché molte volte saranno le azioni di personaggi secondari o non facenti parte del gruppo principale a dare la giusta motivazione alle azioni di Natsu e compagni, creando dei legami tra loro, gli altri presenti e gli spettatori che non potranno appassionarsi alle loro vicende.
Va detto che i maghi di Fairy Tail sono dei combinaguai di professione e ogni missione termina spesso con danni ingenti, facendo disperare il master delle gilda, il buon Makarov, e rendendoli invisi al Consiglio della Magia.
Ma dicevamo dei protagonisti: quelli principali sono cinque. Il mago del fuoco, Natsu Igneel, che è un dragon slayer, ispirato chiaramente allo stregone di 'Dungeons and Dragons' che impara la sua "arte" da un drago e ne eredita alcuni tratti. Vi sono poi Gray Fullbuster, un mago del ghiaccio, la maga-guerriera Erza, capace di convocare su se stessa armi ed armature atte alla bisogna, e la simpatica e sensibile Lucy Heartfilia, una "maga degli spiriti stellari", capace di richiamare da una dimensione parallela, mediante delle speciali chiavi, degli spiriti che l'aiutino in combattimento (che lei considera amici e che difende con grande cuore).
Vi è poi Happy, una sorta di "gatto alato", amico e compagno inseparabile di Natsu.
Generalmente, il gruppo principale si trova a doversi confrontare con vari nemici che tentano di aggredire o distruggere Fairy Tail, mettendo a repentaglio le loro vite per riuscire a salvare la loro "famiglia". Fin qui, la storia può sembrare banale, un fantasy sminuito di valori epici, ma in realtà, le storie dei personaggi e dei loro antagonisti si mischiano a creare un amalgama in cui il senso di appartenenza alla gilda e l'amicizia, il calore umano e la speranza sono capaci di cambiare il destino di ognuno. Ogni personaggio poi è tratteggiato benissimo, anche quelli secondari, e sono capaci di trasmettere forti emozioni. Non pare mai, cioè, di trovarsi di fronte a "involucri vuoti" messi sulla scena solo per fare da "riempitivi". Quindi, più che la trama in sé, quello che conta è il modo in cui il gruppo la affronta, anche perché molte volte saranno le azioni di personaggi secondari o non facenti parte del gruppo principale a dare la giusta motivazione alle azioni di Natsu e compagni, creando dei legami tra loro, gli altri presenti e gli spettatori che non potranno appassionarsi alle loro vicende.
Fairy Tail ha ormai ottenuto un grande successo, sia in Giappone sia all'estero. Prodotto dallo Studio Satelight e dalla A-1 Pictures, è il classico anime shounen per eccellenza. La trama è semplice, forse in alcuni versi anche banale, e non risulta mai difficile seguire il filo della storia. Racconta del Regno di Fiore, terra immaginaria che "brulica" di maghi e dove la magia viene comprata e venduta come normale merce di scambio. In questa fantastica terra sono presenti delle gilde di maghi, tra cui una di queste è per l'appunto Fairy Tail, che prende lavori su commissione, ovviamente dove necessita l'uso della magia, in cambio di denaro.
Lucy Heartphilia, la protagonista femminile della storia, è una giovane ragazza, anche molto carina, che utilizza la particolare magia degli Spiriti Stellari, e che sogna di entrare nella famosa e rinomata gilda di Fairy Tail. Un giorno, grazie a Natsu Dragoneel, protagonista maschile e membro importante della suddetta gilda, riesce finalmente a coronare il suo sogno e a farne parte. Da qui inizieranno le sue avventure nel mondo magico, accompagnata da Natsu e altri pazzi membri della gilda, che conoscerà in futuro.
Io, personalmente, ho preferito di gran lunga il manga all'anime, soprattutto per i disegni. Visto il genere, ormai conosciuto da tutti, credo proprio che sia un anime che proseguirà per lungo tempo, forse anche troppo.
E' praticamente la versione di "One Piece" in stile magico, sia per disegni sia per caratteristiche dei personaggi. Credo che Mashima in alcuni casi sfiori i limiti del plagio; per quanto riguarda i disegni invece credo che siano adatti al genere, anche questi simili a quelli di "One Piece", vista l'uguale provenienza degli autori dalla stessa scuola.
Sinceramente all'inizio mi coinvolse abbastanza, ma nulla più di questo. Il tutto è troppo ripetitivo, e tutte le saghe finiscono praticamente nello stesso modo, anche innervosendo lo spettatore che si aspettava colpi di scena, assenti in tutto l'anime. La resa in anime è stata attuata bene, ottima qualità video/audio, con idonei doppiatori.
Opening ed ending per me sono nella norma, e cambiano spesso.
Diciamo che nel complesso la serie merita la sufficienza, ma nulla più di questo per i motivi sopracitati.
Lucy Heartphilia, la protagonista femminile della storia, è una giovane ragazza, anche molto carina, che utilizza la particolare magia degli Spiriti Stellari, e che sogna di entrare nella famosa e rinomata gilda di Fairy Tail. Un giorno, grazie a Natsu Dragoneel, protagonista maschile e membro importante della suddetta gilda, riesce finalmente a coronare il suo sogno e a farne parte. Da qui inizieranno le sue avventure nel mondo magico, accompagnata da Natsu e altri pazzi membri della gilda, che conoscerà in futuro.
Io, personalmente, ho preferito di gran lunga il manga all'anime, soprattutto per i disegni. Visto il genere, ormai conosciuto da tutti, credo proprio che sia un anime che proseguirà per lungo tempo, forse anche troppo.
E' praticamente la versione di "One Piece" in stile magico, sia per disegni sia per caratteristiche dei personaggi. Credo che Mashima in alcuni casi sfiori i limiti del plagio; per quanto riguarda i disegni invece credo che siano adatti al genere, anche questi simili a quelli di "One Piece", vista l'uguale provenienza degli autori dalla stessa scuola.
Sinceramente all'inizio mi coinvolse abbastanza, ma nulla più di questo. Il tutto è troppo ripetitivo, e tutte le saghe finiscono praticamente nello stesso modo, anche innervosendo lo spettatore che si aspettava colpi di scena, assenti in tutto l'anime. La resa in anime è stata attuata bene, ottima qualità video/audio, con idonei doppiatori.
Opening ed ending per me sono nella norma, e cambiano spesso.
Diciamo che nel complesso la serie merita la sufficienza, ma nulla più di questo per i motivi sopracitati.
Fairy Tail è la trasposizione animata dell'omonimo manga di Hiro Mashima: narra le gesta della gilda di maghi di Fairy Tail, una delle più famose di questo mondo magico ed immaginario.
Se cercate uno shounen divertente ed esilarante, avete trovato l'opera giusta.
Penso che sia proprio questo il punto forte di quest'anime: la capacità di divertire chi lo guarda. Il ritmo della narrazione è ben sostenuto, al contrario di quello di molti altri shonen che si perdono puntate su puntate in inutili particolari, e ciò mantiene viva l'attenzione dello spettatore dall'inizio fino alla fine dell'episodio. Le scenette comiche non mancano mai, donando a quest'anime una freschezza unica.
Anche i personaggi non sono male, ben descritti e caratterizzati, impossibile non affezionarsi ad almeno uno di loro - e non mancano le mascotte. E devo dire che alla fine tutte queste ragazze maggiorate oggetto di fanservice non disturbano troppo la visione, anzi sono spesso le protagoniste della comicità sopra lodata.
Un altro punto di forza è quello del doppiaggio, per me molto coinvolgente e ben riuscito, tutte le voci sono perfette per i personaggi che devono rappresentare.
Ma plachiamo l'entusiasmo e veniamo a qualche critica.
Per quanto riguarda l'anime, trovo che il disegno sia piuttosto povero e mal riuscito; i colori poi sono un po' un pugno nell'occhio, soprattutto quelli delle varie capigliature dei protagonisti, vedi il biondo di Lucy, il rosso di Erza, il blu di Gerard.
Altra cosa: gli autori non riescono mai ad azzeccare un'opening decente. Non ricordo quante se ne siano succedute, ma erano tutte piuttosto banali, orecchiabili ma non del tutto azzeccate, e la parte visuale è sempre tutta esplicitamente uno spoiler delle successive dieci puntate. Gli shounen che seguo hanno sempre avuto sigle bellissime, uno sforzino anche per Fairy Tail no?
Veniamo ora alla storia in sé: le premesse non sono delle più originali, ma il mondo creato è molto affascinante e le varie saghe sono sempre molto avvincenti. Anche i combattimenti sono ben strutturati e le magie usate molto intriganti - la magia stellare di Lucy poi, la trovo bella e divertentissima con gli energumeni che ogni volta evoca dalle costellazioni dello zodiaco. Trovo però che il tutto abbia due pecche, e purtroppo non molto trascurabili. La prima: troppi, troppi sentimenti. Amore, amicizia, speranza, buonismo... ogni saga finisce sempre così, grazie ai buoni sentimenti che riescono a resuscitare i protagonisti in fin di vita e a battere il cattivone con una sola mossa (ah, e lui era in gran forma fino ad un attimo prima). Nessuna buona spiegazione giustifica la vittoria finale, se non la sacra parola di questo anime: "NAKAMA", ovvero "compagno" - no, non è un anime sul comunismo, solo vuole sottolineare continuamente l'importanza dell'amicizia.
E questo ci ricollega alla seconda pecca: le tecniche magiche usate dai personaggi sono sempre e solo accennate, mai approfondite, lasciate completamente sullo sfondo della storia. Durante le battaglie cerchi in qualche modo di capire i principi di quest'arte magica - le tecniche di Natsu spuntano come funghi, le leggi della fisica non valgono perché l'acqua non scaccia il fuoco - e l'unica conclusione che puoi trarre è che la mossa diventa più potente a seconda dell'amore che provi.
Per colpa di questi due difetti il mio voto non può essere superiore al 7.
Però ne consiglio a tutti la visione, perché è un anime divertente e spassoso, capace di incontrare i gusti di varie tipologie di pubblico e che a me ha tanto appassionato.
Se cercate uno shounen divertente ed esilarante, avete trovato l'opera giusta.
Penso che sia proprio questo il punto forte di quest'anime: la capacità di divertire chi lo guarda. Il ritmo della narrazione è ben sostenuto, al contrario di quello di molti altri shonen che si perdono puntate su puntate in inutili particolari, e ciò mantiene viva l'attenzione dello spettatore dall'inizio fino alla fine dell'episodio. Le scenette comiche non mancano mai, donando a quest'anime una freschezza unica.
Anche i personaggi non sono male, ben descritti e caratterizzati, impossibile non affezionarsi ad almeno uno di loro - e non mancano le mascotte. E devo dire che alla fine tutte queste ragazze maggiorate oggetto di fanservice non disturbano troppo la visione, anzi sono spesso le protagoniste della comicità sopra lodata.
Un altro punto di forza è quello del doppiaggio, per me molto coinvolgente e ben riuscito, tutte le voci sono perfette per i personaggi che devono rappresentare.
Ma plachiamo l'entusiasmo e veniamo a qualche critica.
Per quanto riguarda l'anime, trovo che il disegno sia piuttosto povero e mal riuscito; i colori poi sono un po' un pugno nell'occhio, soprattutto quelli delle varie capigliature dei protagonisti, vedi il biondo di Lucy, il rosso di Erza, il blu di Gerard.
Altra cosa: gli autori non riescono mai ad azzeccare un'opening decente. Non ricordo quante se ne siano succedute, ma erano tutte piuttosto banali, orecchiabili ma non del tutto azzeccate, e la parte visuale è sempre tutta esplicitamente uno spoiler delle successive dieci puntate. Gli shounen che seguo hanno sempre avuto sigle bellissime, uno sforzino anche per Fairy Tail no?
Veniamo ora alla storia in sé: le premesse non sono delle più originali, ma il mondo creato è molto affascinante e le varie saghe sono sempre molto avvincenti. Anche i combattimenti sono ben strutturati e le magie usate molto intriganti - la magia stellare di Lucy poi, la trovo bella e divertentissima con gli energumeni che ogni volta evoca dalle costellazioni dello zodiaco. Trovo però che il tutto abbia due pecche, e purtroppo non molto trascurabili. La prima: troppi, troppi sentimenti. Amore, amicizia, speranza, buonismo... ogni saga finisce sempre così, grazie ai buoni sentimenti che riescono a resuscitare i protagonisti in fin di vita e a battere il cattivone con una sola mossa (ah, e lui era in gran forma fino ad un attimo prima). Nessuna buona spiegazione giustifica la vittoria finale, se non la sacra parola di questo anime: "NAKAMA", ovvero "compagno" - no, non è un anime sul comunismo, solo vuole sottolineare continuamente l'importanza dell'amicizia.
E questo ci ricollega alla seconda pecca: le tecniche magiche usate dai personaggi sono sempre e solo accennate, mai approfondite, lasciate completamente sullo sfondo della storia. Durante le battaglie cerchi in qualche modo di capire i principi di quest'arte magica - le tecniche di Natsu spuntano come funghi, le leggi della fisica non valgono perché l'acqua non scaccia il fuoco - e l'unica conclusione che puoi trarre è che la mossa diventa più potente a seconda dell'amore che provi.
Per colpa di questi due difetti il mio voto non può essere superiore al 7.
Però ne consiglio a tutti la visione, perché è un anime divertente e spassoso, capace di incontrare i gusti di varie tipologie di pubblico e che a me ha tanto appassionato.
Parto subito dicendo che, nonostante questo anime provenga da un ottimo manga, poteva essere sviluppato meglio. I disegni mi piacciono molto, i personaggi li trovo ben caratterizzati, e gli scontri per me sono ben fatti e appassionanti.
Un punto a favore di Fairy Tail è che sa alternare momenti molto seri a momenti molto comici. Una delle pecche, che ha preso dal manga, è che le saghe hanno tutte lo stesso "scheletro". Altra pecca, a mio parere molto grave, è che è rivolto ad un pubblico errato. L'anime è infatti diventato una grande bambinata, tra sigilli ecc., tanto che in 60 episodi non ho mai visto una singola goccia di sangue. Ovviamente questo 6 non m'impedisce di considerarlo un buon anime e di seguirlo.
Un punto a favore di Fairy Tail è che sa alternare momenti molto seri a momenti molto comici. Una delle pecche, che ha preso dal manga, è che le saghe hanno tutte lo stesso "scheletro". Altra pecca, a mio parere molto grave, è che è rivolto ad un pubblico errato. L'anime è infatti diventato una grande bambinata, tra sigilli ecc., tanto che in 60 episodi non ho mai visto una singola goccia di sangue. Ovviamente questo 6 non m'impedisce di considerarlo un buon anime e di seguirlo.
Costante degrado dell'opera.
Fairy Tail è essenzialmente uno shounen (neanche troppo), la storia viene "raccontata e vista" principalmente da una ragazza, Lucy che inizierà di sua volontà a intraprendere il cammino per entrare in una gilda di maghi. Da lì in poi è tutto un susseguirsi di scontri tra i soliti noti (personaggi di spicco che coprono tutti gli altri) dove c'è sempre il buono-spacco-tutto-sono-meglio-io di turno che rimarrà da solo con il boss cattivo di turno a riempirsi di botte - nemmeno tante, nemmeno fatte bene.
La trama oltre a quello già detto si districa nel passato di alcuni degli elementi presenti nella gilda, ma il tutto assume sempre di più le sembianze di un vortice di elementi buttati lì per fare fumo e basta. All'inizio l'atmosfera è molto "bella e vivace" nonostante i soliti stereotipi, il disegno è adatto al genere. Si capisce subito che si andrà a parare oltre le 100 puntate, quindi non avremo la perfezione, anzi molti momenti bassi (solite cose: occhi messi male, deformazioni, proporzioni errate), sfondi piuttosto "sciapi", sequenze ripetitive e momenti ironici che, se all'inizio possono piacere, dopo daranno la nausea come il ripetersi delle stesse situazioni sia sentimentali sia narrative.
Insomma siccome il mondo è pieno di queste opere e ce ne sono decisamente di migliori, non ve lo consiglio; nonostante l'inizio faccia ben sperare, a mio parere, si andrà sempre peggiorando, e alla puntata 49 ho smesso di vederlo.
Peccato, perché lucy è bellissima.
Alcune musiche sono carine, l'intro e l'ending ti rimangono impresse, ma di certo non bastano per continuare la visione.
Non consigliato, a meno che non sia il primo anime che vedete.
Fairy Tail è essenzialmente uno shounen (neanche troppo), la storia viene "raccontata e vista" principalmente da una ragazza, Lucy che inizierà di sua volontà a intraprendere il cammino per entrare in una gilda di maghi. Da lì in poi è tutto un susseguirsi di scontri tra i soliti noti (personaggi di spicco che coprono tutti gli altri) dove c'è sempre il buono-spacco-tutto-sono-meglio-io di turno che rimarrà da solo con il boss cattivo di turno a riempirsi di botte - nemmeno tante, nemmeno fatte bene.
La trama oltre a quello già detto si districa nel passato di alcuni degli elementi presenti nella gilda, ma il tutto assume sempre di più le sembianze di un vortice di elementi buttati lì per fare fumo e basta. All'inizio l'atmosfera è molto "bella e vivace" nonostante i soliti stereotipi, il disegno è adatto al genere. Si capisce subito che si andrà a parare oltre le 100 puntate, quindi non avremo la perfezione, anzi molti momenti bassi (solite cose: occhi messi male, deformazioni, proporzioni errate), sfondi piuttosto "sciapi", sequenze ripetitive e momenti ironici che, se all'inizio possono piacere, dopo daranno la nausea come il ripetersi delle stesse situazioni sia sentimentali sia narrative.
Insomma siccome il mondo è pieno di queste opere e ce ne sono decisamente di migliori, non ve lo consiglio; nonostante l'inizio faccia ben sperare, a mio parere, si andrà sempre peggiorando, e alla puntata 49 ho smesso di vederlo.
Peccato, perché lucy è bellissima.
Alcune musiche sono carine, l'intro e l'ending ti rimangono impresse, ma di certo non bastano per continuare la visione.
Non consigliato, a meno che non sia il primo anime che vedete.
Fairy Tail! Adoro quest'anime/manga! Beh, so che forse per molti non è così, ma per me FT è meglio di One Piece. (Dato che spesso viene fatto il paragone per ovvi motivi). Adoro i personaggi e mi piace come sta andando avanti l'anime, cioè rispetta abbastanza bene il manga. La trama non è banale come si può pensare, anche se a volte mi dà la sensazione che FT sia un altro di quegli anime/manga infiniti. Io spero vivamente che non sia così, perché poi diventerebbe noiosa la cosa. Comunque sia, do un 8! FT riesce davvero a farmi ridere, a farmi piangere, insomma, a emozionarmi ogni volta.
Fairy Tail è un anime basato sull'omonima serie manga creata da Hiro Mashima prodotta in Giappone nel 2009 e tuttora in corso. In Italia è ancora inedita. La serie ripercorre abbastanza fedelmente l'opera originale, anche se riduce le scene con la presenza di sangue. La prima sigla d'apertura e degli Funkist, mentre la seconda è degli Idoling!!!.
La trama è ambientata in un mondo fantasy, ricco di combattimenti e magia. Una ragazza di nome Lucy, precisamente una "maga" che evoca gli spiriti stellari, incontra Natsu, un membro di una gilda che ha il potere del fuoco. Lucy riesce a realizzare il suo sogno di entrare a Fairy Tail e lì fa moltissime amicizie fra le quali Elsa e Gray. Insieme a essi vivrà moltissime avventure, e con loro ci sarà Happy, un animaletto di Natsu.
Il mondo in cui è ambientato l'anime è ricco di gilde. Quella in questione è Fairy Tail, molto famosa ma anche molto contestata per il comportamento di cui si sono contraddistinti alcuni membri, per esempio Natsu, che distrugge sempre tutto. S'incontreranno altre Gilde con le quali i membri della Fairy Tail combatteranno, e altre con cui si alleeranno.
La trama è molto scorrevole e a mio avviso molto bella e avvincente. Viene rispettata quella del manga e soprattutto vengono mantenute battute o situazioni divertenti che caratterizzano l'opera originale. I disegni li ho trovati stupendi e i personaggi sono particolari e caratteristici come quelli del manga. Altro punto forte sono i combattimenti, dove i personaggi (fortissimi) scatenano le loro abilità e i loro poteri per vincere. Per esempio Elsa quando sprigiona il potere delle sue armature, o Lucy quando evoca gli spiriti stellari, oppure Gray con il suo ghiaccio o Natsu con il fuoco.
Anche se lo sto ancora finendo di vedere e l'anime e tuttora in corso, si prospetta una buona opera degna di quello che trovo un bellissimo manga. Fairy Tail è una visione consigliata ai fan della serie oppure a chiunque voglia un ottimo anime di carattere shounen con divertimento, magia, poteri, combattimenti, ma soprattutto a chi voglia un'opera che ti fa sempre venire voglia di vedere l'episodio successivo.
La trama è ambientata in un mondo fantasy, ricco di combattimenti e magia. Una ragazza di nome Lucy, precisamente una "maga" che evoca gli spiriti stellari, incontra Natsu, un membro di una gilda che ha il potere del fuoco. Lucy riesce a realizzare il suo sogno di entrare a Fairy Tail e lì fa moltissime amicizie fra le quali Elsa e Gray. Insieme a essi vivrà moltissime avventure, e con loro ci sarà Happy, un animaletto di Natsu.
Il mondo in cui è ambientato l'anime è ricco di gilde. Quella in questione è Fairy Tail, molto famosa ma anche molto contestata per il comportamento di cui si sono contraddistinti alcuni membri, per esempio Natsu, che distrugge sempre tutto. S'incontreranno altre Gilde con le quali i membri della Fairy Tail combatteranno, e altre con cui si alleeranno.
La trama è molto scorrevole e a mio avviso molto bella e avvincente. Viene rispettata quella del manga e soprattutto vengono mantenute battute o situazioni divertenti che caratterizzano l'opera originale. I disegni li ho trovati stupendi e i personaggi sono particolari e caratteristici come quelli del manga. Altro punto forte sono i combattimenti, dove i personaggi (fortissimi) scatenano le loro abilità e i loro poteri per vincere. Per esempio Elsa quando sprigiona il potere delle sue armature, o Lucy quando evoca gli spiriti stellari, oppure Gray con il suo ghiaccio o Natsu con il fuoco.
Anche se lo sto ancora finendo di vedere e l'anime e tuttora in corso, si prospetta una buona opera degna di quello che trovo un bellissimo manga. Fairy Tail è una visione consigliata ai fan della serie oppure a chiunque voglia un ottimo anime di carattere shounen con divertimento, magia, poteri, combattimenti, ma soprattutto a chi voglia un'opera che ti fa sempre venire voglia di vedere l'episodio successivo.
Fairy Tail secondo me è un bellissimo anime fantasy. Nonostante io non sia un grande fan di One Piece (l'autore di Fairy Tail è allievo dell'autore di One Piece), questo anime mi ha entusiasmato.
La somiglianza tra Fairy Tail e One Piece si nota nel disegno dei personaggi: stesso modo di disegnare volti e occhi, gambe e braccia molto magre e fisici slanciati, anche se in One Piece i colli dei personaggi erano più lunghi rispetto a quelli dei personaggi di Fairy Tail. Inoltre, alcune posizioni adottate dai personaggi sono simili in One Piece e Fairy Tail, come ad esempio la posizione da lottatore di sumo di Natsu, con gambe flesse, schiena in avanti, mani premute sulle ginocchia, sguardo basso, la quale somiglia molto alla posizione che a volte assume anche Rubber in combattimento.
Ora che abbiamo esaminato le somiglianze, esaminiamo nel dettaglio la trama.
Una gilda di maghi, di nome appunto Fairy Tail, svolge missioni a pagamento. Fairy Tail è nota per la sua distruttività: ovunque vada in missione, distrugge accidentalmente edifici e città. Tuttavia, i suoi membri non sono malvagi, anzi hanno tutti - tranne uno - un grande cuore e senso dell'onore. Ogni membro della gilda (e delle altre gilde di maghi presenti nella serie) ha un potere particolare. La narrazione dell'anime però segue principalmente un gruppo di quattro maghi. Natsu è un ragazzo che utilizza il fuoco come arma e come nutrimento, Grey è un amico/rivale di Natsu che utilizza invece il ghiaccio, Lucy è una ragazza attraente in grado di evocare in combattimento altre creature tramite chiavi, ed Erza è una maga fisicamente fortissima che evoca armature e armi in combattimento - più una guerriera che una maga.
Nonostante l'idea di fondo non sia originalissima, alcuni espedienti incuriosiscono lo spettatore e lo invogliano a guardare tutte le puntate, e scoprire sempre di più. Alcuni personaggi hanno il passato oscuro ancora da rivelare: Lucy sta cercando di raccogliere tutte le chiavi d'oro per evocare tutti i 12 spiriti astrali dello zodiaco, Natsu è alla ricerca del suo padre adottivo, il drago che gli ha insegnato a usare la magia. Inoltre, all'alba dell'episodio 30 non abbiamo ancora conosciuti tutti i maghi di Fairy Tail e i loro poteri, né sappiamo molto sui maghi delle altre gilde.
I combattimenti abbondano in questa serie, e ricordano molto quelli di One Piece: personaggi fisicamente fortissimi che si assestano potenti colpi, o spiccano salti altissimi, generando onde d'urto; qualche tecnica nuova e imprevista tirata fuori all'ultimo secondo del combattimento cruciale; e segni di stanchezza fisica molto accentuati durante il combattimento, nonostante alla fine i personaggi si rialzino sempre, benché pesti e sanguinanti.
Mi piace parecchio quest'anime, lo consiglio a tutti i fan di One Piece e/o del fantasy. Io stesso non amo One Piece, ma adoro questa serie, quindi non oso immaginare che qualcuno non possa apprezzarla
La somiglianza tra Fairy Tail e One Piece si nota nel disegno dei personaggi: stesso modo di disegnare volti e occhi, gambe e braccia molto magre e fisici slanciati, anche se in One Piece i colli dei personaggi erano più lunghi rispetto a quelli dei personaggi di Fairy Tail. Inoltre, alcune posizioni adottate dai personaggi sono simili in One Piece e Fairy Tail, come ad esempio la posizione da lottatore di sumo di Natsu, con gambe flesse, schiena in avanti, mani premute sulle ginocchia, sguardo basso, la quale somiglia molto alla posizione che a volte assume anche Rubber in combattimento.
Ora che abbiamo esaminato le somiglianze, esaminiamo nel dettaglio la trama.
Una gilda di maghi, di nome appunto Fairy Tail, svolge missioni a pagamento. Fairy Tail è nota per la sua distruttività: ovunque vada in missione, distrugge accidentalmente edifici e città. Tuttavia, i suoi membri non sono malvagi, anzi hanno tutti - tranne uno - un grande cuore e senso dell'onore. Ogni membro della gilda (e delle altre gilde di maghi presenti nella serie) ha un potere particolare. La narrazione dell'anime però segue principalmente un gruppo di quattro maghi. Natsu è un ragazzo che utilizza il fuoco come arma e come nutrimento, Grey è un amico/rivale di Natsu che utilizza invece il ghiaccio, Lucy è una ragazza attraente in grado di evocare in combattimento altre creature tramite chiavi, ed Erza è una maga fisicamente fortissima che evoca armature e armi in combattimento - più una guerriera che una maga.
Nonostante l'idea di fondo non sia originalissima, alcuni espedienti incuriosiscono lo spettatore e lo invogliano a guardare tutte le puntate, e scoprire sempre di più. Alcuni personaggi hanno il passato oscuro ancora da rivelare: Lucy sta cercando di raccogliere tutte le chiavi d'oro per evocare tutti i 12 spiriti astrali dello zodiaco, Natsu è alla ricerca del suo padre adottivo, il drago che gli ha insegnato a usare la magia. Inoltre, all'alba dell'episodio 30 non abbiamo ancora conosciuti tutti i maghi di Fairy Tail e i loro poteri, né sappiamo molto sui maghi delle altre gilde.
I combattimenti abbondano in questa serie, e ricordano molto quelli di One Piece: personaggi fisicamente fortissimi che si assestano potenti colpi, o spiccano salti altissimi, generando onde d'urto; qualche tecnica nuova e imprevista tirata fuori all'ultimo secondo del combattimento cruciale; e segni di stanchezza fisica molto accentuati durante il combattimento, nonostante alla fine i personaggi si rialzino sempre, benché pesti e sanguinanti.
Mi piace parecchio quest'anime, lo consiglio a tutti i fan di One Piece e/o del fantasy. Io stesso non amo One Piece, ma adoro questa serie, quindi non oso immaginare che qualcuno non possa apprezzarla
Grandiosa opera da ubicare nell’olimpo degli shounen contemporanei per alcuni, autentico bluff editoriale per altri, il manga di Fairy Tail resta indiscutibilmente uno dei più grandi successi degli ultimi anni. Era quindi prevedibile che prima o poi ne venisse tratta una trasposizione animata al fine di cavalcare l’onda del successo.
L’anime, la cui messa in onda è iniziata il 12 ottobre 2009 in Giappone su TV Tokyo, è il frutto di una co-produzione tra A-1 Pictures (Kuroshitsuji, Kannagi, Valkyria Chronicles) e Satelight (Guin Saga, Metropolis, Gankutsuou- Il conte di MonteCristo), ed è ambientato in un mondo fantasy dove potenti maghi sono riuniti in gilde che svolgono compiti più o meno pericolosi in cambio di un proporzionale compenso. La narrazione si dipana attraverso missioni di varia natura che i membri della gilda sono chiamati ad affrontare in squadra, spesso portando più danni che benefici, visto che le capacità distruttive di alcuni maghi in particolare sono pari solo alla loro sbadataggine. Le “quest” vanno dall’eliminazione di mostri, al recupero di oggetti rari e preziosi, alla lotta contro gilde composte da maghi rinnegati. Presto però le cose si complicano a causa di oscure macchinazioni che si sviluppano in seno allo stesso Concilio dei Maghi, organo cui spetta il compito di vigilare sull’operato di tutte le gilde.
Natsu è uno degli esponenti più forti della gilda di Fairy Tail, un’autentica testa calda capace di governare l’elemento del fuoco perché allevato fin da bambino da un drago. A contendergli il ruolo di protagonista c’è la procace Lucy Heartfilia, una maga specializzata nell’evocazione degli spiriti stellari, ossia entità rappresentanti famose costellazioni, che possono essere convocate dal loro mondo tramite l’ausilio di apposite chiavi, ma solo nei giorni della settimana previsti da un contratto preventivamente stipulato.
Lucy in particolare ha un ruolo primario, visto che è attraverso i suoi occhi da neo-annessa alla gilda che lo spettatore viene iniziato alle meraviglie di questo mondo. Ovviamente arricchiscono la scena una vasta schiera di personaggi, ognuno con le proprie specificità magiche. Spiccano però coloro che, assieme a Natsu e Lucy, finiranno per rappresentare la squadra protagonista della storia: Gray, un mago in grado di governare il ghiaccio che non perde occasione per "mettersi comodo" denudandosi; ed Elsa Scarlett, una temuta maga guerriera capace di evocare armi e armature magiche dalle più disparate caratteristiche. A completare il gruppetto la mascotte Happy, un gatto volante (e parlante) ghiotto di pesce.
Le premesse forse non sono fra le più originali e, più che un anime, sembra di star qui a descrivere le meccaniche di un gioco di ruolo online, con un'ossatura narrativa che si presta particolarmente all’inserimento di missioncine filler fini a se stesse da svolgere qua e là; ma questo è un aspetto mutuato dal manga originale di Hiro Mashima. Un simile raffronto è infatti inevitabile, visto che questa trasposizione animata può vantare una grande fedeltà al prodotto a cui è ispirata, e di conseguenza presenta le stesse imbarazzanti reminiscenze. Natsu stesso continua a sembrare nell'anime una via di mezzo tra Rufy ed Ace di One Piece; inoltre tra i vari maghi che fanno man mano capolino nella storia, si sprecano gli “omaggi” ad altre famose opere dello stesso genere, soprattutto per quel che riguarda i relativi poteri magici: poteri elementali, controllo dell’ombra, cerchi alchemici, ecc.
Fatto sta che, sarà per il sapiente collage di elementi già ampiamente collaudati, il risultato finale può essere considerato gradevole. I personaggi sfoggiano un buon assortimento caratteriale, con un passato tutto da svelare di puntata in puntata; non si lesina poi sulle situazioni comiche che spaziano dalle tipiche ramanzine di Lucy all'indirizzo del tonto Natsu (che tra l’altro ha come punto debole quello di soffrire il mal di mare, mal d’auto… “mal di qualsiasi mezzo di trasporto”), ai battibecchi tra tra Natsu e Gray; per non parlare di altre mille situazioni che tanto risulteranno familiari, ad esempio, agli estimatori di una ben nota ciurma di pirati.
Al condire il tutto, una trama incalzante ricca di combattimenti, spesso disperati, e flashback più o meno toccanti.
Come già detto l’anime è abbastanza fedele al manga, a partire dal chara design di Yamamoto Midori immediatamente riconducibile a quello originale di Mashima, fatte magari un paio di eccezioni, come la capigliatura rosea di Natsu o il personaggio di Elza, che difetta forse di quel quid che la rende velatamente più fascinosa nel manga.
Il comparto grafico nel complesso può comunque dirsi di buonissimo livello e di ultima generazione, viste le aggiunte in grafica computerizzata per gli “effetti speciali” (le magie), una tavolozza vivace e delle animazioni che fanno bene il loro dovere, parimenti alle belle musiche e all'audio nel complesso.
Le voci dei doppiatori originali calzano bene ai personaggi, in particolar modo la voce di Kugimiya Rie per il gatto Happy, e si auspica venga fatto un lavoro altrettanto buono anche per la versione italiana. Ricordiamo infatti che l’anime di Fairy Tail è stato acquistato da Mediaset, anche se ancora non è stato reso noto nulla di preciso riguardo al sua messa in onda.
In conclusione c’è da ammettere che siamo di fronte a una trasposizione animata sicuramente all’altezza della fama del titolo in questione, ma nel contempo non possiamo chiudere un occhio sul fatto che tale prodotto, come in origine, offre poco o nulla di nuovo: Fairy Tail è il tipico prodotto mainstream studiato a tavolino per far felice il lettore genuinamente affamato di shounen, di storie basate sull’amicizia, l’ironia e l’azione. Sia chiaro: in questo presumibilmente non c’è nulla di male, soprattutto se il risultato è gradevole come in questo caso; certo difficilmente la sua visione potrà risultare irrinunciabile, non dico agli spettatori dal “palato raffinato”, ma per lo meno ai più smaliziati. Di sicuro è una serie particolarmente adatta al lunch time di Mediaset, da guardare possibilmente senza troppe pretese.
Voto 6.5
L’anime, la cui messa in onda è iniziata il 12 ottobre 2009 in Giappone su TV Tokyo, è il frutto di una co-produzione tra A-1 Pictures (Kuroshitsuji, Kannagi, Valkyria Chronicles) e Satelight (Guin Saga, Metropolis, Gankutsuou- Il conte di MonteCristo), ed è ambientato in un mondo fantasy dove potenti maghi sono riuniti in gilde che svolgono compiti più o meno pericolosi in cambio di un proporzionale compenso. La narrazione si dipana attraverso missioni di varia natura che i membri della gilda sono chiamati ad affrontare in squadra, spesso portando più danni che benefici, visto che le capacità distruttive di alcuni maghi in particolare sono pari solo alla loro sbadataggine. Le “quest” vanno dall’eliminazione di mostri, al recupero di oggetti rari e preziosi, alla lotta contro gilde composte da maghi rinnegati. Presto però le cose si complicano a causa di oscure macchinazioni che si sviluppano in seno allo stesso Concilio dei Maghi, organo cui spetta il compito di vigilare sull’operato di tutte le gilde.
Natsu è uno degli esponenti più forti della gilda di Fairy Tail, un’autentica testa calda capace di governare l’elemento del fuoco perché allevato fin da bambino da un drago. A contendergli il ruolo di protagonista c’è la procace Lucy Heartfilia, una maga specializzata nell’evocazione degli spiriti stellari, ossia entità rappresentanti famose costellazioni, che possono essere convocate dal loro mondo tramite l’ausilio di apposite chiavi, ma solo nei giorni della settimana previsti da un contratto preventivamente stipulato.
Lucy in particolare ha un ruolo primario, visto che è attraverso i suoi occhi da neo-annessa alla gilda che lo spettatore viene iniziato alle meraviglie di questo mondo. Ovviamente arricchiscono la scena una vasta schiera di personaggi, ognuno con le proprie specificità magiche. Spiccano però coloro che, assieme a Natsu e Lucy, finiranno per rappresentare la squadra protagonista della storia: Gray, un mago in grado di governare il ghiaccio che non perde occasione per "mettersi comodo" denudandosi; ed Elsa Scarlett, una temuta maga guerriera capace di evocare armi e armature magiche dalle più disparate caratteristiche. A completare il gruppetto la mascotte Happy, un gatto volante (e parlante) ghiotto di pesce.
Le premesse forse non sono fra le più originali e, più che un anime, sembra di star qui a descrivere le meccaniche di un gioco di ruolo online, con un'ossatura narrativa che si presta particolarmente all’inserimento di missioncine filler fini a se stesse da svolgere qua e là; ma questo è un aspetto mutuato dal manga originale di Hiro Mashima. Un simile raffronto è infatti inevitabile, visto che questa trasposizione animata può vantare una grande fedeltà al prodotto a cui è ispirata, e di conseguenza presenta le stesse imbarazzanti reminiscenze. Natsu stesso continua a sembrare nell'anime una via di mezzo tra Rufy ed Ace di One Piece; inoltre tra i vari maghi che fanno man mano capolino nella storia, si sprecano gli “omaggi” ad altre famose opere dello stesso genere, soprattutto per quel che riguarda i relativi poteri magici: poteri elementali, controllo dell’ombra, cerchi alchemici, ecc.
Fatto sta che, sarà per il sapiente collage di elementi già ampiamente collaudati, il risultato finale può essere considerato gradevole. I personaggi sfoggiano un buon assortimento caratteriale, con un passato tutto da svelare di puntata in puntata; non si lesina poi sulle situazioni comiche che spaziano dalle tipiche ramanzine di Lucy all'indirizzo del tonto Natsu (che tra l’altro ha come punto debole quello di soffrire il mal di mare, mal d’auto… “mal di qualsiasi mezzo di trasporto”), ai battibecchi tra tra Natsu e Gray; per non parlare di altre mille situazioni che tanto risulteranno familiari, ad esempio, agli estimatori di una ben nota ciurma di pirati.
Al condire il tutto, una trama incalzante ricca di combattimenti, spesso disperati, e flashback più o meno toccanti.
Come già detto l’anime è abbastanza fedele al manga, a partire dal chara design di Yamamoto Midori immediatamente riconducibile a quello originale di Mashima, fatte magari un paio di eccezioni, come la capigliatura rosea di Natsu o il personaggio di Elza, che difetta forse di quel quid che la rende velatamente più fascinosa nel manga.
Il comparto grafico nel complesso può comunque dirsi di buonissimo livello e di ultima generazione, viste le aggiunte in grafica computerizzata per gli “effetti speciali” (le magie), una tavolozza vivace e delle animazioni che fanno bene il loro dovere, parimenti alle belle musiche e all'audio nel complesso.
Le voci dei doppiatori originali calzano bene ai personaggi, in particolar modo la voce di Kugimiya Rie per il gatto Happy, e si auspica venga fatto un lavoro altrettanto buono anche per la versione italiana. Ricordiamo infatti che l’anime di Fairy Tail è stato acquistato da Mediaset, anche se ancora non è stato reso noto nulla di preciso riguardo al sua messa in onda.
In conclusione c’è da ammettere che siamo di fronte a una trasposizione animata sicuramente all’altezza della fama del titolo in questione, ma nel contempo non possiamo chiudere un occhio sul fatto che tale prodotto, come in origine, offre poco o nulla di nuovo: Fairy Tail è il tipico prodotto mainstream studiato a tavolino per far felice il lettore genuinamente affamato di shounen, di storie basate sull’amicizia, l’ironia e l’azione. Sia chiaro: in questo presumibilmente non c’è nulla di male, soprattutto se il risultato è gradevole come in questo caso; certo difficilmente la sua visione potrà risultare irrinunciabile, non dico agli spettatori dal “palato raffinato”, ma per lo meno ai più smaliziati. Di sicuro è una serie particolarmente adatta al lunch time di Mediaset, da guardare possibilmente senza troppe pretese.
Voto 6.5
Ispirato al manga di Hiro Mashima, ecco l'anime su, sorpresa delle sorprese, alcuni maghi.
Ok, l'inizio non è dei migliori: le referenze dell'anime non sono proprio le migliori. Il tema non è originalissimo, scontri continui tra maghi con i protagonisti solitamente in grado di spazzar via con una mano mezzo pianeta, ma che le prendono di sanata ragione contro un solo avversario, per giunta brutto e magari piccolo. E poi la mente creatrice: Mashima. La prima opera di Hiro, Rave, non ha mai riscosso un grande successo, né ha affascinato molti fan. Non brillava per originalità, non risultava piacevole, anzi era spesso confuso, con personaggi poco caratterizzati.
Insomma, il curriculum di quest'opera lascia molto a desiderare. Invece...
Invece ci troviamo difronte a un lavoro davvero piacevole. La resa grafica dell'anime è di buonissima qualità, al pari dei fratelli One Piece e Bleach. Il piatto tema di fondo, scontri tra maghi, viene arricchito da interessanti sfumature come le gilde, il consiglio dei dieci, delle simpatiche disavventure e delle originali personalità. I personaggi hanno un bagaglio ben assortito di personalità e, seppur non ancora noto nell'anime, un particolare background.
Protagonista principale è Natsu Dragonil, scavezzacollo mago del fuoco allevato da un drago, e il suo "pokemon da viaggio" Happy, un gatto magico alato. Questi sono circondati da altri interessanti colleghi come la maga stellare Lucy, il mago del ghiaccio Gray e la maga guerriera Elsa. Anche in quest'opera compare il personaggio-ossessione di Mashima, cioè il cane Plue, che per fortuna si limita a fugaci comparse.
Un ritmo incalzante, con combattimenti continui, contribuisce a mantenere vivo l'interesse dello spettatore.
In definitiva, Fairy tail si attesta come un lavoro di lodevole fattura accompagnato da originali musiche, in particolar modo la sigla iniziale della prima parte della serie.
Ok, l'inizio non è dei migliori: le referenze dell'anime non sono proprio le migliori. Il tema non è originalissimo, scontri continui tra maghi con i protagonisti solitamente in grado di spazzar via con una mano mezzo pianeta, ma che le prendono di sanata ragione contro un solo avversario, per giunta brutto e magari piccolo. E poi la mente creatrice: Mashima. La prima opera di Hiro, Rave, non ha mai riscosso un grande successo, né ha affascinato molti fan. Non brillava per originalità, non risultava piacevole, anzi era spesso confuso, con personaggi poco caratterizzati.
Insomma, il curriculum di quest'opera lascia molto a desiderare. Invece...
Invece ci troviamo difronte a un lavoro davvero piacevole. La resa grafica dell'anime è di buonissima qualità, al pari dei fratelli One Piece e Bleach. Il piatto tema di fondo, scontri tra maghi, viene arricchito da interessanti sfumature come le gilde, il consiglio dei dieci, delle simpatiche disavventure e delle originali personalità. I personaggi hanno un bagaglio ben assortito di personalità e, seppur non ancora noto nell'anime, un particolare background.
Protagonista principale è Natsu Dragonil, scavezzacollo mago del fuoco allevato da un drago, e il suo "pokemon da viaggio" Happy, un gatto magico alato. Questi sono circondati da altri interessanti colleghi come la maga stellare Lucy, il mago del ghiaccio Gray e la maga guerriera Elsa. Anche in quest'opera compare il personaggio-ossessione di Mashima, cioè il cane Plue, che per fortuna si limita a fugaci comparse.
Un ritmo incalzante, con combattimenti continui, contribuisce a mantenere vivo l'interesse dello spettatore.
In definitiva, Fairy tail si attesta come un lavoro di lodevole fattura accompagnato da originali musiche, in particolar modo la sigla iniziale della prima parte della serie.
Mi dispiace proprio dirlo, ma è una delusione completa.
Già dal primo episodio si riesce a notare lo staccamento dallo stile del mangaka (Mashima) con animazioni e effetti (bruttissimi a parer mio) che non c'entrano niente con l opera originale.
Trovo sia una pessima cosa, perchè rovinare il tutto con improbabili aggiunte 3D (ma stiamo scherzando) per la magia. Non bastava semplicemente ricalcare la versione cartacea, tratto per tratto. Il risultato sarebbe stato sicuramente migliore o almeno non disastroso com'è è, adesso, a conti fatti.
Mi aspettavo molto di più da quest'anime e invece ho come l'impulso di dropparlo già al secondo episodio, cosa che molto probabilmente farò.
Non guardatelo assolutamente, comprate il manga piuttosto.
Già dal primo episodio si riesce a notare lo staccamento dallo stile del mangaka (Mashima) con animazioni e effetti (bruttissimi a parer mio) che non c'entrano niente con l opera originale.
Trovo sia una pessima cosa, perchè rovinare il tutto con improbabili aggiunte 3D (ma stiamo scherzando) per la magia. Non bastava semplicemente ricalcare la versione cartacea, tratto per tratto. Il risultato sarebbe stato sicuramente migliore o almeno non disastroso com'è è, adesso, a conti fatti.
Mi aspettavo molto di più da quest'anime e invece ho come l'impulso di dropparlo già al secondo episodio, cosa che molto probabilmente farò.
Non guardatelo assolutamente, comprate il manga piuttosto.
Bellissimo anime! Personaggi dai colori chiari e sgargianti! La protagonista, Lucy, è meravigliosa e prosperosa ,da fare invidia a qualsiasi soubrette della tv spazzatura di oggi! Il personaggio di Natsu è assai spiritoso e battagliero e i suoi attacchi sono micidiali e letali! I suoi siparietti con Gray sono buffissimi, soprattutto quando lui resta in mutande! Unica pecca è l'arrivo di Elsa nell'episodio 5. Io volevo vederla ad inizio serie! Comunque è bellissima e agguerrita! Fantastiche anche Mirajane e Cana Alberona! E' un ottimo anime che vi consiglio di vedere!
Ho appena visto il primo episodio della serie e devo ammettere che i disegni sono molto dettagliati e rendono fede alle tavole del manga, la storia non è modificata e ben fedele e ripresentata.
In questo primo episodio ho ritrovato tutti i lati positivi del manga, dai personaggi ai dialoghi intercorrenti.
Un ottimo inizio per una trasposizione che potrà dare grandi frutti.
Unica pecca che ho trovato fa riferimento alle ultime scene in cui si ripete un "riarrangiamento dell'immagine" come spiegazione del potere magico di Natsu, nel preciso quel drago alle sue spalle per ogni suo attacco.
Lasciando però a parte questo dettaglio, consiglio vivamente la visione di questo episodio sperando che possa piacere e che i futuri siano anche meglio di questo!! :D
In questo primo episodio ho ritrovato tutti i lati positivi del manga, dai personaggi ai dialoghi intercorrenti.
Un ottimo inizio per una trasposizione che potrà dare grandi frutti.
Unica pecca che ho trovato fa riferimento alle ultime scene in cui si ripete un "riarrangiamento dell'immagine" come spiegazione del potere magico di Natsu, nel preciso quel drago alle sue spalle per ogni suo attacco.
Lasciando però a parte questo dettaglio, consiglio vivamente la visione di questo episodio sperando che possa piacere e che i futuri siano anche meglio di questo!! :D
Ho appena visto il primo episodio: tutto come previsto, cast di doppiaggio impeccabile, risentire nuovamente la Rie è sempre bellissimo :D e su Happy ci sta benissimo, la Hirano Aya su Lucy è decisamente perfetta. Da un primo episodio si può dedurre poco, per ora è fedelissimo al manga niente di diverso, le animazioni non son male, ma bisogna vedere più avanti coi combattimenti più seri, sono contentissimo e per niente deluso, pure le sigle son carine, la ending forse un po' di più della opening. L' unico dettaglio che si può notare, ma forse di poco rilievo è il gilet di Natsu: nel manga ha 2 bordi arancioni, nell'anime solo uno, forse per semplificare i disegni. Per ora è decisamante presto per dare un voto, il 10 è per l' opera in sè e credo proprio che lo seguirò così come il manga ^_^