L'espresso sottomarino
Mix di varie opere di Tezuka, riadattate per creare una storia nuova dal forzato messaggio ecologista.
Nonostante l'aspetto di alcuni personaggi e alcune gag fisiche grottescamente cartoon U.S.A, questo anime rispetto ad altri collage come "Il pazzo mondo di Go Nagai" o "Majokko Club" si prende decisamente più sul serio, non mira insomma solo a far vedere ai fan i protagonisti preferiti, ma cerca anche di narrare nei suoi limiti un'avventura e, quindi, i suddetti personaggi per la maggior parte risultano caratterialmente molto, molto diversi dagli originali. Atom è più robotico nell'animo, Don Dracula è diventato viscido e cattivo, la principessa Zaffiro ora è regina e sicuramente più femminile, Chocola da vampiretta furbetta è diventata piagnona e cibernetica, il basso e triocchiuto Hosuke Sharaku, come anche in un gioco Gameboy Advanced di Astro boy ("Omega Factor"), viene riciclato come cattivo principale grazie alla scusa della personalità latente, Rock rispetto al film "Metropolis" adesso ha un ruolo più positivo e non è più avverso ai robot o sofferente di carenze affettive, e il leone bianco Kimba è stato tristemente ridotto a semplice comparsa/cavalcatura regale stile Battlecat di He-man. Quelli che forse sono rimasti più inalterati sono il famoso chirurgo Black Jack, avido ma dal cuore buono, e l'investigatore Shunsaku, che però, nonostante la sua professione e l'essersi mostrato inizialmente propenso a coraggiosi inseguimenti, si dimostra presto il più pauroso ed emotivo del gruppo, fondamentalmente l'elemento comico principale, ma non gestito benissimo.
"L'espresso sottomarino" non è un capolavoro e, per quanto detesti i tagli, devo ammettere che i numerosi spezzoni tolti non fanno altro che evitare momenti noiosi e perdibili. Non una gran perdita, quindi. In definitiva, un lavoro onesto e meno facilone di altri puramente comici o per appassionati, non l'ho disprezzato e, visto anche il doppiaggio, una visione, senza pretese, penso la meriti.
Nonostante l'aspetto di alcuni personaggi e alcune gag fisiche grottescamente cartoon U.S.A, questo anime rispetto ad altri collage come "Il pazzo mondo di Go Nagai" o "Majokko Club" si prende decisamente più sul serio, non mira insomma solo a far vedere ai fan i protagonisti preferiti, ma cerca anche di narrare nei suoi limiti un'avventura e, quindi, i suddetti personaggi per la maggior parte risultano caratterialmente molto, molto diversi dagli originali. Atom è più robotico nell'animo, Don Dracula è diventato viscido e cattivo, la principessa Zaffiro ora è regina e sicuramente più femminile, Chocola da vampiretta furbetta è diventata piagnona e cibernetica, il basso e triocchiuto Hosuke Sharaku, come anche in un gioco Gameboy Advanced di Astro boy ("Omega Factor"), viene riciclato come cattivo principale grazie alla scusa della personalità latente, Rock rispetto al film "Metropolis" adesso ha un ruolo più positivo e non è più avverso ai robot o sofferente di carenze affettive, e il leone bianco Kimba è stato tristemente ridotto a semplice comparsa/cavalcatura regale stile Battlecat di He-man. Quelli che forse sono rimasti più inalterati sono il famoso chirurgo Black Jack, avido ma dal cuore buono, e l'investigatore Shunsaku, che però, nonostante la sua professione e l'essersi mostrato inizialmente propenso a coraggiosi inseguimenti, si dimostra presto il più pauroso ed emotivo del gruppo, fondamentalmente l'elemento comico principale, ma non gestito benissimo.
"L'espresso sottomarino" non è un capolavoro e, per quanto detesti i tagli, devo ammettere che i numerosi spezzoni tolti non fanno altro che evitare momenti noiosi e perdibili. Non una gran perdita, quindi. In definitiva, un lavoro onesto e meno facilone di altri puramente comici o per appassionati, non l'ho disprezzato e, visto anche il doppiaggio, una visione, senza pretese, penso la meriti.
Splendido racconto, degno di una mente molto fantasiosa. Contenuti molto densi che permeano la mente e lasciano un segno indelebile. Lo vidi una volta soltanto, a 10 anni circa, quando lo diedero probabilmente per la prima e unica volta in TV il 26 dicembre ma dato che è molto molto permeante non lo consiglio ai bambini, è un cartone per adulti!
In particolare ho molto vivo il ricordo del finale, quando questo robottino si sacrifica e si fa esplodere con il treno.
Il tema del salvataggio del mare è una cosa molto cara che il creatore dell'anime ha voluto, giustamente secondo me, mettere in risalto perchè capiva, forse, già nel lontano 1980, che il comportamento irresponsabile dell'uomo faceva male alla terra.
In particolare ho molto vivo il ricordo del finale, quando questo robottino si sacrifica e si fa esplodere con il treno.
Il tema del salvataggio del mare è una cosa molto cara che il creatore dell'anime ha voluto, giustamente secondo me, mettere in risalto perchè capiva, forse, già nel lontano 1980, che il comportamento irresponsabile dell'uomo faceva male alla terra.
Tutto ha inizio con una scena particolarmente incisiva e spietata, che interrompe quella sensazione di buonismo e allegria che si intravede durante la sigla. Infatti il protagonista assiste all'omicidio del suo cliente e a una reazione chimica alquanto particolare, che si propaga per il corpo della vittima. Tuttavia il detective Shunshaku, che assiste allo svolgersi di tale avvenimento, individua immediatamente l'assassino e decide di inseguirlo in una folle corsa con la sua macchina, dove s'intravedono i primi accenni riguardo l'ironia dell'autore. Nonostante la determinazione e il coraggio del detective, l'inseguimento non finisce nel migliore dei modi, al punto che il protagonista si ritrova in condizioni che mettono a rischio la sua vita, il pericolo che sembra voler porre fine alla vita del protagonista. Tuttavia il detective si risveglia nella casa di uno dei personaggi più famosi dell'autore: Black Jack, il dottore privo di licenza che, attraverso la sua incredibile quanto unica abilità nel campo della medicina, riesce a salvare la vita del protagonista, ma quest'ultimo dovrà pagargli una cospicua somma di denaro, per l'operazione che ha ricevuto. Shunshaku ovviamente si oppone a tale "ricatto" e decide di mettersi immediatamente sulle tracce dell'uomo che ha ucciso il suo cliente, che sembra essersi diretto verso il nuovo prototipo della tecnologia del mondo moderno, il Submarine Express, che sta per svolgere il suo primo viaggio inaugurale. Da qui avrà inizio la vera storia, che porterà i numerosi personaggi di Osamu Tezuka, a incontrarsi e interagire l'un l'altro, per risolvere il mistero che alberga nel Submarine Express.
Nonostante la sua data di produzione (1979), ho trovato decisamente divertente la visione di questo lungometraggio; durante lo svolgersi degli eventi del film, lo spettatore noterà i tre obiettivi principali che si pone Osamu Dezaki per la realizzazione di quello che è uno dei suoi più grandi tributi al creatore dei numerosi personaggi che fanno la loro comparsa in questo lungo viaggio. Infatti si possono notare i numerosi intrighi, che offriranno un ritmo incalzante di misteri e momenti drammatici, dove i protagonisti rischieranno la loro vita. Ovviamente lo scopo di Osamu Dezaki non si limita soltanto a intrattenere il pubblico, ma anche a divertirlo, attraverso le numerose alterazioni dell'anatomia dei personaggi e delle loro espressioni (Shunshaku in particolare), che cercano di sdrammatizzare il più possibile gli eventi che intercorrono all'interno del lungometraggio.
Infine abbiamo degli accenni morali, che ricalcano perfettamente lo stile di Osamu Tezuka. Verrà trattato il concetto dell'ecosistema marino e del rispetto che bisogna avere per quest'ultimo, l'insaziabile desiderio di guerra e di profitto dell'uomo e il disperato tentativo di porre un rimedio (fin troppo) eccessivo da parte di quest'ultimo.
"Submarine Express" si rivela un vero e proprio cross over di massa, dove i numerosi personaggi di Osamu Tezuka mantengono le loro caratteristiche originali, ma subiscono alcune alterazioni del loro ruolo. Shunshaku è un detective che rimarrà coinvolto in questo viaggio a causa della sua testardaggine nell'inseguire l'assassino; Black Jack inseguirà il protagonista per ricevere il suo "compenso", pur mantenendo la sua ormai tradizionale freddezza e il suo comportamento neutrale - il finale ci permetterà di comprendere più a fondo l'animo di tale personaggio; inoltre comparirà Atom e il suo creatore, che svolgeranno un ruolo di fondamentale importanza all'interno del lungometraggio. Inoltre vi saranno altre comparse appartenenti alle numerose opere di Osamu Tezuka, in particolare un personaggio, che farà la sua comparsa verso la fine del lungometraggio, e che vi lascio il piacere di individuare.
La soundtrack risulta decisamente spoglia, tuttavia i pochi brani presenti risultano ugualmente orecchiabili per l'effetto anni '70-'80 che sono in grado di trasmettere, in particolare la sigla "The Submarine Express", allegra e dotata di un buon ritmo. Tuttavia c'è da dire si poteva fare di meglio sul lato musicale di tale lungometraggio, anche se risulta ugualmente godibile.
Le animazioni e i disegni rispettano quelli dell'autore originale, che comprendono una buona dose di ironia, che risparmia ben pochi personaggi, pur risultando poco invasiva. Un esempio sono indubbiamente i combattimenti che si tengono verso la fine del lungometraggio, dove i numerosi nemici vengono sconfitti in un modo decisamente ironico e non necessariamente violento. Da menzionare l'ambientazione, che offre una buona ricostruzione dell'espresso sottomarino e la sua cabina di pilotaggio particolarmente futuristica. Inoltre si assisterà a un viaggio che porterà alla scoperta di una civiltà del passato e alle sue rovine; peccato che il pretesto che ci porta all'avvicinamento di tale evento, risulti alquanto forzato e decisamente fuori luogo.
Nonostante i suoi difetti, "The Submarine Express" appare come un'opera intrigante, divertente, capace di offrire anche qualche piccola morale, che non va a pesare in modo particolare nei confronti dello spettatore, poiché l'obiettivo principale è il divertimento. L'opera merita la visione, anche se potrà essere apprezzata soltanto da coloro che hanno una conoscenza marginale dei numerosi personaggi di Osamu Tezuka e che apprezzano il genere e lo stile di allora.
Nonostante la sua data di produzione (1979), ho trovato decisamente divertente la visione di questo lungometraggio; durante lo svolgersi degli eventi del film, lo spettatore noterà i tre obiettivi principali che si pone Osamu Dezaki per la realizzazione di quello che è uno dei suoi più grandi tributi al creatore dei numerosi personaggi che fanno la loro comparsa in questo lungo viaggio. Infatti si possono notare i numerosi intrighi, che offriranno un ritmo incalzante di misteri e momenti drammatici, dove i protagonisti rischieranno la loro vita. Ovviamente lo scopo di Osamu Dezaki non si limita soltanto a intrattenere il pubblico, ma anche a divertirlo, attraverso le numerose alterazioni dell'anatomia dei personaggi e delle loro espressioni (Shunshaku in particolare), che cercano di sdrammatizzare il più possibile gli eventi che intercorrono all'interno del lungometraggio.
Infine abbiamo degli accenni morali, che ricalcano perfettamente lo stile di Osamu Tezuka. Verrà trattato il concetto dell'ecosistema marino e del rispetto che bisogna avere per quest'ultimo, l'insaziabile desiderio di guerra e di profitto dell'uomo e il disperato tentativo di porre un rimedio (fin troppo) eccessivo da parte di quest'ultimo.
"Submarine Express" si rivela un vero e proprio cross over di massa, dove i numerosi personaggi di Osamu Tezuka mantengono le loro caratteristiche originali, ma subiscono alcune alterazioni del loro ruolo. Shunshaku è un detective che rimarrà coinvolto in questo viaggio a causa della sua testardaggine nell'inseguire l'assassino; Black Jack inseguirà il protagonista per ricevere il suo "compenso", pur mantenendo la sua ormai tradizionale freddezza e il suo comportamento neutrale - il finale ci permetterà di comprendere più a fondo l'animo di tale personaggio; inoltre comparirà Atom e il suo creatore, che svolgeranno un ruolo di fondamentale importanza all'interno del lungometraggio. Inoltre vi saranno altre comparse appartenenti alle numerose opere di Osamu Tezuka, in particolare un personaggio, che farà la sua comparsa verso la fine del lungometraggio, e che vi lascio il piacere di individuare.
La soundtrack risulta decisamente spoglia, tuttavia i pochi brani presenti risultano ugualmente orecchiabili per l'effetto anni '70-'80 che sono in grado di trasmettere, in particolare la sigla "The Submarine Express", allegra e dotata di un buon ritmo. Tuttavia c'è da dire si poteva fare di meglio sul lato musicale di tale lungometraggio, anche se risulta ugualmente godibile.
Le animazioni e i disegni rispettano quelli dell'autore originale, che comprendono una buona dose di ironia, che risparmia ben pochi personaggi, pur risultando poco invasiva. Un esempio sono indubbiamente i combattimenti che si tengono verso la fine del lungometraggio, dove i numerosi nemici vengono sconfitti in un modo decisamente ironico e non necessariamente violento. Da menzionare l'ambientazione, che offre una buona ricostruzione dell'espresso sottomarino e la sua cabina di pilotaggio particolarmente futuristica. Inoltre si assisterà a un viaggio che porterà alla scoperta di una civiltà del passato e alle sue rovine; peccato che il pretesto che ci porta all'avvicinamento di tale evento, risulti alquanto forzato e decisamente fuori luogo.
Nonostante i suoi difetti, "The Submarine Express" appare come un'opera intrigante, divertente, capace di offrire anche qualche piccola morale, che non va a pesare in modo particolare nei confronti dello spettatore, poiché l'obiettivo principale è il divertimento. L'opera merita la visione, anche se potrà essere apprezzata soltanto da coloro che hanno una conoscenza marginale dei numerosi personaggi di Osamu Tezuka e che apprezzano il genere e lo stile di allora.
Titolo originale: Kaitei Choutokkyuu Marine Express
Titolo italiano: L'Espresso Sottomarino
Compagnia: Tezuka prod.
Anno: 1979
Durata: 91
Regia: Satoshi Dezaki
Soggetto e character design: Osamu Tezuka
Trama iniziale:
Il film inizia con l'omicidio di un consigliere della societa' che ha costruito il treno; quest'ultimo e' stato costruito per collegare gli Usa, per la precisione Los Angeles, al Giappone per aumentare il turismo e gli scambi commerciali.
Ma e' veramente questo il solo motivo di questa faraonica installazione?
Perche' il consigliere viene assassinato?
Il film ci porta subito al varo del treno e ci presenta diversi personaggi che conosciamo bene...
Tezuka e' semplicemente un genio: in questo campo nel XX secolo ne abbiamo avuti due, lui e Disney.
C'è anche la presenza di Osamu Dezaki nella realizzazione del film, il mitico regista di tantissime serie di successo come Lady Oscar e Rocky joe.
Le musiche sono curate dal grande Yuji Ohno, compositore delle musiche di Lupin 3 e di Capitan Futuro.
Questo film e' molto carino e affronta tematiche sempre attuali come l'ecologia, il ruolo della scienza, l'egoismo dell'uomo, la difesa della natura.
Il doppiaggio italiano e' scadente, in diversi punti il film non e' stato doppiato, probabilmente per esigenze televisive della Rai dell'epoca, io ho rimediato coi sottotitoli.
Fra i personaggi che compaiono ci sono Kimba, la principessa Zaffiro, Astroboy, Rock ed altri.
Vi consiglio la visione se avete l'occasione.
Titolo italiano: L'Espresso Sottomarino
Compagnia: Tezuka prod.
Anno: 1979
Durata: 91
Regia: Satoshi Dezaki
Soggetto e character design: Osamu Tezuka
Trama iniziale:
Il film inizia con l'omicidio di un consigliere della societa' che ha costruito il treno; quest'ultimo e' stato costruito per collegare gli Usa, per la precisione Los Angeles, al Giappone per aumentare il turismo e gli scambi commerciali.
Ma e' veramente questo il solo motivo di questa faraonica installazione?
Perche' il consigliere viene assassinato?
Il film ci porta subito al varo del treno e ci presenta diversi personaggi che conosciamo bene...
Tezuka e' semplicemente un genio: in questo campo nel XX secolo ne abbiamo avuti due, lui e Disney.
C'è anche la presenza di Osamu Dezaki nella realizzazione del film, il mitico regista di tantissime serie di successo come Lady Oscar e Rocky joe.
Le musiche sono curate dal grande Yuji Ohno, compositore delle musiche di Lupin 3 e di Capitan Futuro.
Questo film e' molto carino e affronta tematiche sempre attuali come l'ecologia, il ruolo della scienza, l'egoismo dell'uomo, la difesa della natura.
Il doppiaggio italiano e' scadente, in diversi punti il film non e' stato doppiato, probabilmente per esigenze televisive della Rai dell'epoca, io ho rimediato coi sottotitoli.
Fra i personaggi che compaiono ci sono Kimba, la principessa Zaffiro, Astroboy, Rock ed altri.
Vi consiglio la visione se avete l'occasione.