Chisana Eiyu: Kani to Tamago to Toumei Ningen
"Eroi modesti" ("chisana eiyu: kani to tamago to tomei ningen") è un film del nuovo studio Ponoc - che finora aveva fatto solo "Mary e il fiore della strega" - che comprende tre cortometraggi.
Nel primo vediamo due granchi umanoidi che vivono sott'acqua, insieme al padre. Quando una tempesta li divide da quest'ultimo, i due fratelli partono all'avventura per cercarlo.
Il secondo ha per protagonista un bambino allergico alle uova. Il che comporta sacrifici da parte della madre, della scuola e dei compagni affinchè rimanga lontano da qualsiasi tipo di pericolo alimentare...
Il terzo, infine, vede protagonista un salaryman totalmente invisibile agli occhi della società, col corpo leggero che mantiene attaccato al terreno solo grazie ad una pesante bombola che si porta appresso. Un giorno incontra un uomo cieco che gli cambierà totalmente la prospettiva su se stesso.
Il primo è sicuramente il più banale dei tre, per la storia prevedibile e classica, tuttavia ha un'ambientazione molto suggestiva.
Il secondo è, personalmente, quello che ho preferito. Benchè non ci siano climax o plot twist, è quello più coinvolgente, anche perchè narra di un problema quotidiano e reale, come un'allergia.
Il terzo, infine, ha una morale più poetica, pur restando abbastanza anonimo nella realizzazione.
Nessuno dei tre spicca davvero per qualcosa, eppure sono una piacevolissima visione, anche grazie a un chara ereditato dallo studio Ghibli sempre piacevole da vedere, e ad un comparto sonoro rilassante.
Nel primo vediamo due granchi umanoidi che vivono sott'acqua, insieme al padre. Quando una tempesta li divide da quest'ultimo, i due fratelli partono all'avventura per cercarlo.
Il secondo ha per protagonista un bambino allergico alle uova. Il che comporta sacrifici da parte della madre, della scuola e dei compagni affinchè rimanga lontano da qualsiasi tipo di pericolo alimentare...
Il terzo, infine, vede protagonista un salaryman totalmente invisibile agli occhi della società, col corpo leggero che mantiene attaccato al terreno solo grazie ad una pesante bombola che si porta appresso. Un giorno incontra un uomo cieco che gli cambierà totalmente la prospettiva su se stesso.
Il primo è sicuramente il più banale dei tre, per la storia prevedibile e classica, tuttavia ha un'ambientazione molto suggestiva.
Il secondo è, personalmente, quello che ho preferito. Benchè non ci siano climax o plot twist, è quello più coinvolgente, anche perchè narra di un problema quotidiano e reale, come un'allergia.
Il terzo, infine, ha una morale più poetica, pur restando abbastanza anonimo nella realizzazione.
Nessuno dei tre spicca davvero per qualcosa, eppure sono una piacevolissima visione, anche grazie a un chara ereditato dallo studio Ghibli sempre piacevole da vedere, e ad un comparto sonoro rilassante.
