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ErroreUsernamegiàusato

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9,5
È un anime bellissimo che ho visto nell'arco di due giorni, spinto dalla voglia di vedere come proseguisse la storia puntata dopo puntata.
La trama mi è piaciuta molto, così come i personaggi e le loro caratterizzazioni ed evoluzioni durante lo svolgimento della serie.
Musiche di opening ed ending sono molto carine, anche se non rimangono molto impresse.
Ho dato 9,5 a questo anime al posto di 10 solo perché speravo in una storia più lunga, che sembra essere smorzata da un finale un po' brusco, ma, detto questo, l'anime rimane un capolavoro e lo consiglio a tutte quelle persone che riescono a sopportare un pizzico di fanservice (per nulla esagerato e invasivo).


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giovmuga

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Questa serie anime mi piace in particolar modo, non perché sia originale nei disegni, nella trama o nel genere, ma perché riesce a conciliare cose banali con una leggerezza tale da risultare sempre piacevole. Come mio solito non mi dilungo a spiegare il mio pensiero o a individuare forzatamente le assonanze con altre serie, cercando il simile o il probabile.

"Omamori Himari" ha una trama semplice e funzionale, che gioca con i flashback del passato dei due protagonisti, sapendo fin da subito cosa c'è tra l'uno e l'altro. Il fanservice ovviamente è spudorato, ma divertente nelle gag comiche di dubbia originalità. Ovviamente si avverte pesantemente il senso di qualche lacuna nella storia: dodici episodi per questa trasposizione ovviamente sono pochini, il manga nella trama rendeva ovviamente meglio (come sempre), però si capisce bene e non lascia lacune insormontabili.
L'idea di harem si ha fin da subito, con personaggi abbastanza fedeli a quelli che il genere richiede, anche se è bello vedere il lato romantico che traspare dalla storia a dispetto dell' "ecchi" delle avvenenti dame.
Purtroppo l'unico personaggio ben definito nella storia è proprio Himari, che non si scosta mai dal suo essere fedele ai suoi principi (e voglie); Yuto rimane abbastanza incolore, come del resto è generalmente fatto nei protagonisti maschili del genere. Nota di demerito alla caratterizzazione degli antagonisti, che risultano solo "cattivi", ma alla fine sono funzionali ai loro ruoli.

La parte tecnica di colori e animazioni rimane nella media, ma è piacevole da guardare.
Considerando il tutto, l'anime mi è piaciuto, non è originale, ma si fa guardare e riguardare con piacere per la sua semplicità e scorrevolezza.


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Kairte

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Omamori Himari", anime harem/ecchi, ha saputo fortunatamente andare oltre questa categoria e mostrare la profondità dei sentimenti "umani".
Il protagonista Yuto Amakawa incontra una "ragazza gatto" di nome Himari, che si scoprirà essere un demone protettore del protagonista stesso. Si scopre che Yuto è discendente di una nota famiglia cacciatrice di demoni, e anche lui dovrebbe aver ereditato i poteri. Pian piano il protagonista verrà attorniato da numerose belle ragazze, demoni e non, che, ovviamente, lo tenteranno in tutti i modi.

La trama è buona, ci sono le classiche scene fanservice (non possono mancare), ma c'è sentimentalismo con una buona storia a farla da padrona. Ci sono dei momenti in cui la trama rallenta e scene che ho trovato un po' incongruenti, ma tutto sommato è godibile. (voto trama: 7)

I personaggi sono i classici di un harem: c'è il classico protagonista gentile che vuole salvare tutti, la compagna di classe più pudica innamorata del protagonista che interverrà per fermare qualsiasi tentativo di avance delle altre ragazze. Himari, che si può definire la coprotagonista, è la classica ragazza che tenta in tutti i modi di attirare le attenzioni del fortunato Yuto; c'è poi la ragazza un po' imbranata e tonta, e, infine, la solita tsundere, burbera all'esterno, ma che poi si innamora inevitabilmente del protagonista. Insomma, abbiamo tutti gli ingredienti per un buon harem. (voto personaggi: 7)

Il comparto video è buono, anche se nulla di eccezionale. Grafica dei personaggi, sfondi e scene di combattimento sono tutte ben curate, senza troppi difetti. (voto video: 7)

L'audio è quello che ho apprezzato di meno; la opening, a mio avviso, non c'entra nulla con l'anime; anzi rovina la profondità della trama facendolo sembrare quasi una commedia scolastica. Anche le musiche di sottofondo non mi hanno emozionato particolarmente. Il doppiaggio invece è buono, nulla da dire. (voto audio: 6)

Voto finale dell'opera: 7

Sbatushe

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Sbatushe

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
A me è piaciuto molto, sia dal punto di vista della trama (unica pecca la durata di soli dodici episodi, se si fosse continuata sarebbe uscito un qualcosa di molto bello) che per il resto. Le animazioni sono ben fatte, forse scarseggiano un po' le scene di combattimento e si dà troppo spazio al lato comico, ma nel complesso è equilibrato. I personaggi sono ben definiti e si riconoscono subito, ognuno con le proprie caratteristiche fisiche. Secondo me si dà anche poco spazio alla parte di sterminatore di demoni di Yuto: sebbene non gli piaccia combattere, in tutto l'anime non si vede una sorta di combattimento che lo ha come protagonista e in cui se la cava con i propri poteri.


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Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Possiamo dire che "Omamori Himari" sia il classico harem/ecchi in cui il protagonista, dotato di particolari poteri sovrannaturali, riesce a costruire intorno a sé un gruppo di ragazze via via più folto e numeroso. Tale opera è uscita nel 2010 ed è composta da dodici episodi, dove, oltre all'elemento harem/ecchi, si può scorgere uno spiccato sentimentalismo (ci sarà comunque una "preferita", meno male), oltre che una forte propensione all'azione e la comparsa di figure demoniache e sovrannaturali. Insomma, una buona commedia che, oltre al divertimento, non disdegna un buon combattimento e una trama intrigante.

Concentriamoci ora proprio su questa, in quanto, a mio avviso, parte relativamente piano per diventare sempre più complessa e intricata. Yuuto Amakawa è un ragazzo, orfano, che vive da solo: frequenta una normale scuola e trascorre, fino a quel momento, tranquille giornate insieme alla sua cara amica d'infanzia (ti pareva), Rinko Kuzaki. Tuttavia le cose diventeranno sempre più complicate e, soprattutto, pericolose, visto che il potere di un particolare talismano, che lo proteggeva da strane creature sovrannaturali, sembra essersi esaurito, e ora Yuuto si ritrova in balia del proprio destino. Il mondo non è popolato solo da esseri umani, ma anche da molte altre creature credute fino a quel momento solamente come fiabe e miti. Vampiri, mutaforma, demoni acquatici e molti altri ancora che, accorgendosi della vulnerabilità di Yuuto, sembrano essere intenzionati ad attentare alla sua vita. Ma perché? Come spiegherà la bella e sensuale Himari Noihara, un gatto con l'abilità di trasformarsi in essere umano e dotata di poteri sensazionali, Yuuto non è affatto un normale ragazzo, bensì l'unico discendente della famiglia Amakawa, una delle più potenti dinastie di ammazza-demoni. Nonostante la sua attuale incapacità a controllare le proprie abilità, all'interno del suo corpo risiede una forza formidabile, capace di annientare un gran numero di mostri e, proprio per questo motivo, risulterà temuto e odiato da questi. Himari è il suo guardiano, a cui è stata affidata la vita stessa del suo padroncino e la responsabilità di difenderlo nei suoi possibili scontri, eppure, come si accorgerà ben presto, Yuuto non sembra affatto intenzionato ad accanirsi contro i demoni e proprio questa sua apparente tendenza pacifista gli permetterà non solo di creare un gruppo di ragazze (umane e non) che lo amano e ammirano, ma anche di conquistare il dolce cuore di Himari.

Una storia d'amore e magia, una possibile coppia: un demone e un ammazza-demoni, che cercano di andare d'accordo, scoprendo quasi subito che il problema maggiore non sarà tanto la loro affinità, quanto piuttosto il mondo che li circonda, pieno di guerra e ostilità reciproca tra le due razze. Ma, al di là di questo piccolo pensiero personale (che mi fa ricordare molto Pocahontas), andiamo ad analizzare l'opera in questione, affermando innanzitutto che, nonostante si tratti di un harem, Yuuta mostrerà fin da subito la propria preferenza per Himari, creando così situazioni imbarazzanti e divertenti, circondate però da un velo di romanticismo che rende il tutto ancora più attraente. Per quanto riguarda i personaggi, non posso dire che siano tutti curati caratterialmente, anche perché molti presentano i classici cliché dell'animazione giapponese (sia per il fattore introspettivo che per l'aspetto esteriore), ma, oltre a questi, si possono riscontrare altri protagonisti dotati invece di un ottima base interiore. Lo studio con cui viene trattato l'animo di Himari è molto interessante, il suo continuo tormento interiore, non solo nella battaglia che la porterà ad amare sempre di più Yuuto, ma anche per la preoccupazione che, prima o poi, il suo spirito demoniaco possa prevalere sulla sua coscienza e causare così danni ingenti alle persone a cui tiene. Yuuto invece è il classico protagonista maschile: imbranato e neanche tanto bello (forse sono solo geloso, lo ammetto) che, tuttavia, riesce comunque a fare incetta di ragazze. Timido e imbarazzato quando si tratta di ragazze, ma determinato e tenace in caso di pericolo. Tutto sommato scontato. La storia invece è molto interessante, non solo per l'utilizzo di personaggi e demoni appartenenti alla mitologia giapponese (ovviamente rimodellati per l'occasione), ma anche per l'originalità di alcuni sviluppi.

La grafica è carina, anche se nulla di più: qualche errorino qui e là e un buon utilizzo dei colori. I disegni non sono proprio i più entusiasmanti di sempre, ma, tenendo conto l'anno di uscita dell'anime, si può comunque affermare che sia stato fatto un buon lavoro. Bene il doppiaggio e divertenti le musiche. Insomma, un'attenzione generale ai dettagli e una cura dei particolari che, nel limite del possibile, non deludono e, anzi, concorrono a rendere quest'opera un anime di qualità.

Per concludere vi lascio alla visione della suddetta serie che, a parer mio, riesce, nonostante non si possa definire proprio un capolavoro, ad appassionare e divertire. L'ecchi non è esagerato, ma comunque presente, mostrando così alcune scene divertenti e imbarazzanti (che non cadranno mai nell'osceno). Allo stesso modo l'azione sarà ben orchestrata e occuperà un spazio ben proporzionato all'interno delle dodici puntate. Il finale è bello, ma c'è ancora molta strada da percorrere prima di raggiungere il "The End" vero e proprio. Una seconda stagione? Difficile, molto, ma non impossibile. In caso di un miracolo sarei il primo a guardarla, ma, per il momento, gustiamoci appieno questa prima stagione.

Voto finale: 7


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Rygar

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
La mitologia giapponese è da sempre un calderone d'idee per l'universo dei manga e degli anime. I mostri, gli spiriti ed i demoni hanno suscitato, da molti anni ormai, un costante interesse per i mangaka e per gli studi d'animazione. Omamori Himari non fa eccezione, mostrando una storia molto fresca e piacevole.

Omamori Himari è una serie d'animazione della stagione invernale 2010 composta da 12 episodi di durata canonica. L'opera deriva dall'omonimo manga del 2006 cui ha dato origine ad una light novel nel 2008 e ad uno spin off yonkoma nel 2009.

Yuuto Amakawa è un ragazzo orfano di genitori (deceduti a causa di un incidente stradale circa sette anni prima degli eventi narrati) e di qualsiasi parente cui possa fare affidamento. L'unico oggetto attualmente posseduto da Yuuto è un amuleto lasciatogli dalla defunta nonna. Yuuto è cresciuto in solitudine, sostenuto quasi esclusivamente dalla famiglia della sua amica d'infanzia Rinko Kuzaki. La sua vita sembra trascorrere senza eccessivi problemi quando, durante il giorno del suo sedicesimo compleanno, Yuuto incontra una ragazza samurai di nome Himari, la quale gli rivela che i suoi genitori erano cacciatori di demoni e che lei, essere demoniaco dalle sembianze feline, giurò dinanzi ai suoi genitori di proteggerlo da ogni eventuale attacco da parte di creature sovrannaturali sopravvissute allo sterminio perpetuato dalla sua famiglia, che potrebbero attaccarlo per vendetta. Per far si che Omari possa proteggere Yuuto, è necessario che la ragazza viva insieme a lui e sia pronta ad intervenire in qualsiasi momento, il problema sorge nel momento in cui assume le sembianze feline, poiché Yuuto è allergico ai gatti. Riusciranno i nostri eroi a sopravvivere agli attacchi ed al rancore dei vari mostri, spiriti e demoni? Riuscirà Yuuto a guarire dalla sua allergia? Riuscirà Rinko a sopportare la nuova convivenza tra i due?

Grafica: il giudizio complessivo è buono. Le ambientazioni sono strutturate piuttosto bene, con un livello di dettaglio più che accettabile. Le animazioni sono ottime per fluidità e caratterizzazione. Il character design è molto piacevole, piuttosto fedele al manga ed abbellito grazie a leggeri interventi di cosmesi. Il monster design è molto bello e tradizionale.

Sonoro: giudizio totalmente favorevole per ciò che concerne il comparto sonoro. L'opening è molto carino e piacevole all'ascolto. L'ending è più divertente e sa mantenere alta la gradevolezza. Gli OST sono ottimi e particolarmente avvincenti durante le battaglie. Gli effetti sonori sono nella media. Il doppiaggio è ottimo.

Personaggi: si può affermare che il lavoro sui personaggi sia discreto nel suo complesso. Pur non eccellendo in originalità (dall'amica d'infanzia, alla kuudere ecc…) la caratterizzazione dei personaggi risulta molto buona e ben strutturata (carinissime le reazioni di Homari per il bacio con Yuuto). È presente un fattore introspettivo percettibile. L'interazione tra i vari gruppi è molto buona. L'evoluzione di ciascun personaggio è evidente.

Sceneggiatura: Omamori Himari non risulta una serie particolarmente elaborata e complessa, per cui la gestione lineare risulta fluida, semplice e lineare, di tanto in tanto intervallata da flasbhack ma nel complesso estremamente fruibile. Il ritmo s'attesta su livelli medi, adatto ad intervallare le scene di commedia/sentimentali alle scene dedicate alle battaglie. È presente una buona dose di scene d'azione e di violenza, così come è presente un quantitativo di fanservice, che seppur non sia particolarmente spinto, risulta essere sovrabbondante per la serie in questione, andando a penalizzare la qualità complessiva. I dialoghi sono nella media.

Finale: a mio avviso migliorabile ma non tutto è da buttar via. Molto avvincente il combattimento finale, un po' meno il post combattimento in cui tutto appare banalizzato da una sorta di "finale harem" con battuta finale infelice. Peccato.

In sintesi: Omamori Himari è una buona opera, piacevole, avvincente e divertente. Ritengo non sia probabile nell'immediato una seconda serie, ma visto che il manga prosegue non è totalmente da escludere. Peccato per il fanservice e per il finale che abbassano il livello complessivo dell'opera. Consiglio quest'opera agli amanti della mitologia giapponese rivista in chiave moderna e agli amanti delle commedie sentimentali.


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Ottrano

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
<b>Attenzione, lievi spoiler</b>

Ebbene sì, lo ammetto, "Omamori Himari" mi è piaciuto nonostante tutto il fanservice e il non senso di tutta questa serie. Generalmente odio questo tipo si serie, invece mi sono ritrovato in questo ecchi come in una dimensione surreale stile quadro di Dalì. La serie parla del nostro protagonista che è l'ultimo discendente di una delle dodici famiglie sterminatrici di demoni nonché detentore del potere più grande che si possa avere. Tra attacchi vari si aggiungono non si sa come bellissime ragazze che lo circondano e cercano letteralmente di portarselo a letto senza stare tanto a sottigliare sui sentimenti - non siamo mica in uno shoujo!

Trama: 6. Sì, avete capito bene, questo ecchi ha anche una trama, molto semplice ma ce l'ha, anche se il finale è fin troppo scontato.
Personaggi: 8. Alcuni personaggi sono molto più caratterizzati di altri, ma è il disegno la cosa che ho apprezzato veramente al di là delle solite tette ballonzolanti in questo genere.
Scene: 8. Veramente buone sono alcune scene e le ambientazioni sono fatte molto bene; sono fatte bene anche le scene di combattimento.

Consiglio quest'anime, oltre ai soliti pervertiti, agli amanti del "trash", che qui si ritroverebbero a proprio agio nel visionarlo e anche a chi vuole semplicemente farsi due risate.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
L'ultima battuta di quest'anime, "Cosa sono tutte queste tette?", penso riassuma in larga parte i contenuti di "Omamori Himari", lavoro tratto dall'omonimo manga del 2006 di Milan Matra. La presenza della componente ecchi è pesantissima, capace di allontanare anche lo spettatore che in teoria avrebbe potuto apprezzarne la trama, ma che non gradisce affatto l'uso improprio di mutandine e reggiseni in un prodotto d'animazione.
Il dubbio che potesse trattarsi del solito anime che avesse nella facile esposizione di perfetti corpi femminili la sua unica ragione d'essere ha, in realtà, fatto capolino anche nella mia mente, specie dopo la visione dei primi episodi; poi ho dovuto, almeno in parte, correggere questo giudizio, in quanto "Omamori Himari", pur essendo fondamentalmente uno di quegli harem che si seguono volentieri, ma di cui ci si dimentica anche subito, presenta una sceneggiatura indipendente dalla componente ecchi anche se poi inevitabilmente finisce quasi per annegare in quest'ultima.

"Omamori Himari" racconta le vicende di Yuuto, uno sterminatore di demoni appartenente alla famiglia degli Amakawa; il ragazzo, in realtà, è completamente all'oscuro della sua natura e trascorre serenamente i suoi giorni come un normale studente in compagnia di Rinko, un'amica d'infanzia che si prende quotidianamente cura di lui dal giorno della morte dei suoi genitori. La sua tranquilla esistenza verrà, però, sconvolta dall'apparizione di Himari, una formosa demone-gatta, che si presenta come la sua guardia del corpo: i demoni, infatti, hanno intenzione di eliminare Yuuto, che, in virtù dei suoi poteri, rappresenta una minaccia alla loro sopravvivenza. Pur essendo anche lei un demone, Himari appartiene a una stirpe in passato graziata dagli Amakawa; e da moltissimi anni i discendenti di tale stirpe, come segno di riconoscenza, si offrono di proteggere i membri di tale famiglia.

Con l'avanzare degli episodi, "Omamori Himari" aggiungerà al suo "cast" una lunga serie di nuovi elementi, dando vita a un insieme di personaggi femminili appartenenti alle categorie più tradizionali dell'immaginario erotico giapponese: la ragazza dal seno enorme, quella dal seno intermedio, quella dal seno piccolo; l'amica d'infanzia; la donna gatto; la lolita; la cameriera; la fidanzata sconosciuta, eccetera, eccetera. Oltre all'inevitabile fiera di biancheria intima (con un campionario davvero assortitissimo), non mancano nemmeno scene quantomeno equivoche: le ragazze non si faranno troppi scrupoli sul modo di corteggiare Yuuto che, nella classica tradizione degli harem, dovrà prodigarsi assiduamente nella conservazione della propria virtù.
Quanto alla sua componente soprannaturale, il rapporto tra esseri umani e demoni risulta essere piuttosto controverso, basato su una reciproca diffidenza destinata a esaurirsi grazie all'intento pacificatore del protagonista. La presenza in un harem di elementi che spingono a un minimo di riflessione è certamente una novità, ma questi, purtroppo, vengono approfonditi davvero troppo poco per elevare quest'anime a un livello che sia al di sopra della media del genere.

Dopo aver visto i dodici episodi che compongono la serie ho ringraziato il cielo che non ve ne fossero altri: data una relativa assenza di novità di rilievo tra i diversi archi narrativi stavo cominciando a collezionare sbadigli. Nonostante questo, però, "Omamori Himari" è un anime abbastanza piacevole che si lascia guardare tutto d'un fiato - a patto di avere una predisposizione piuttosto tollerante verso mutandine e reggiseni, ovviamente.


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Io, Lui, L' Altr

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Mi avvicinai a questa serie attratto da una trama che sembrava interessante, e sotto questo punto di vista non posso dire di essere rimasto deluso.
"Omamori Himari", è l'adattamento anime dell'omonimo manga inedito in Italia.
Conoscendo la storia del manga, penso che sia meglio paragonare le due opere, durante la recensione, per dare un'idea più completa della serie.

Storia
L'anime parla di Amakawa Yuuto, classico studente ordinario, i cui genitori sono morti in un incidente vari anni prima. Da allora, Yuuto vive da solo, anche se l'amica d'infanzia, Rinko Kuzaki, va a trovarlo più o meno tutti i giorni. La vita di Yuuto cambia quando l'amuleto di protezione che gli era stato dato dai nonni esaurisce il proprio potere, lasciandolo vulnerabile agli attacchi dei demoni. Yuuto scopre infatti di essere l'ultimo discendente di una delle dodici famiglie di sterminatori di demoni, ma, fintanto che non riesce a utilizzare i propri poteri, alla sua protezione dovrà pensare Himari Noihara, una demone gatto la cui stirpe ha stretto un patto con la famiglia Amakawa.
Magari la storia non è il massimo dell'originalità, ma è narrata bene. Devo dire, però, che le differenze dal manga, leggere e ininfluenti per quasi tutta la serie, diventano decisamente marcate alla fine, quando viene dato all'anime un finale assente nel manga, ancora in corso, e questo a me dispiace, perché, anche se mi sono approcciato al manga solo dopo la visione dell'anime, ho avuto l'impressione che la storia fosse stata stravolta improvvisamente per farcela stare in dodici episodi. Il finale è chiuso e abbastanza definitivo, ma ci sarebbe stato meglio un finale aperto, a mio avviso.

Personaggi
Salvo tre personaggi (Yuuto, Rinko e una dei demoni che si uniscono al gruppo strada facendo), non si hanno personaggi particolarmente stereotipati. La resa non è eccelsa ma comunque buona.
Il cast si amplia parecchio con il proseguire della trama - ovviamente sono tutte ragazze. Viene coinvolta solo un'altra delle dodici famiglie, mentre nel manga ne vengono coinvolte almeno tre che qui non appaiono, e un personaggio che nel manga era maschio qui è diventato femmina, però a parte questo non ci sono molte differenze.

Audio e colonna sonora
L'audio è ottimo, e le musiche fanno il loro dovere. Sia l'ending sia l'opening sono orecchiabili e hanno un bel ritmo. Carina è l'idea di mettere le pagine del manga a scorrimento come sfondo dell'ending.

Disegni e animazioni
I disegni hanno uno stile un po' particolare, e sono curati nei dettagli, le animazioni sono fluide e ben realizzate. Gli sfondi sono ottimi. Se avete visto "Rozen Maiden" noterete sicuramente la somiglianza estetica tra Kuesu e Suigin Tou.

Longevità
L'intera serie è veloce e spesso l'episodio finisce senza che ci si faccia caso, però devo dire che, se proprio dovevano dare un finale conclusivo, avrebbero fatto meglio ad allungarla un po', per rendere meno frettolosi gli avvenimenti finali.

Apprezzamento personale
Tralasciando il lato ecchi, che non mi esalta, la serie mi è piaciuta, presenta una buona trama e ha una buona resa dei personaggi, anche se il manga è di qualche gradino più in alto.

Voto complessivo: 7,5
Serie consigliata agli amanti degli action/ecchi e a chi cerca una storia di demoni alquanto particolare, anche se, dopo la visione dell'anime, consiglio la lettura del manga, realizzato meglio.


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Vergil Sparda

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Ottimo anime se si cerca una storia d'azione che faccia ridere e con una buona dose di fan service.

La storia narra di un ragazzo in età liceale, Amakawa Yuuto, che desidera solo avere una vita tranquilla, ma - sorpresa sorpresa - la sua vita tutto sarà tranne che tranquilla, infatti il buon Yuuto è niente meno che il discendente di una stirpe di sterminatori di demoni. Dato che non riesce ancora a controllare i suoi poteri, veglia su di lui un demone gatto con una carrozzeria degna di Pamela Anderson.

Tutto sommato sia i disegni che le musiche non sono male, avrei dato un nove, ma la caratterizzazione del protagonista è davvero blanda e in alcuni momenti rasenta la stupidità.

pitchblack

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pitchblack

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
In un periodo con tante commedie harem, moltissime davvero deprimenti, ecco una che si differenza dalla folla, insieme a Sora no Otoshimono. Omamori Himari è davvero stupendo, è tratto dall'omonimo manga di Matra Milan, uno dei migliori autori di fumetti hentai degli ultimi anni, che con Omamori Himari abbandona il genere hentai per dedicarsi al genere ecchi/action, che va molto di moda.

La serie narra del liceale Amakawa Yuuto, l'ultimo discendente di una famiglia di Cacciatori di Demoni, e di Himari Noiara, un demone gatto dall'aspetto di una tipa tutta curve (che bocce straboccanti c'ha Himari!); a loro due si uniranno Rinko, amica d'infanzia/vicina di casa del protagonista gelosa di Himari (e del suo seno enorme!), Shizuku, demone lucertola inizialmente intenzionata a uccidere il protagonista per poi divenirne alleata, Liz, demone che lavora in una caffetteria stile europeo il cui vero aspetto è..., infine Kuesu, un'altra ammazza demoni sorella alla lontana di Sugintou di Rozen Maiden.

Il difetto primario di questa serie è che nonostante abbia una conclusione, lascia molti punti interrogativi colpa dei soli 12 episodi, come successo anche con Angel Beats. Per questo spero in una seconda serie.


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giorgio wu

Episodi visti: 13/12 --- Voto 9
La trama non è il massimo dell'originalità, ma devo dire che è ben sviluppata , ma il fatto che la serie duri solo 12 episodi è una grande pecca, anche perché la storia è raccontata in un modo troppo frettoloso e l'anime ne risente molto, con scene che si alternano dall'ecchi al commedy e al sentimentale.
Omamori Himari è un anime abbastanza leggero che non annoia.
Gli episodi invece sono divisi nella versione censurata e non censurata, dato che sono presenti scene ecchi, che a mio parere non sono nulla di eccessivo, anzi, se paragonato ad altri ecchi che si trovano lo si potrebbe considerare leggero.
Consigliato agli appassionati del genere.


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Grimo-Kun

Episodi visti: 8/12 --- Voto 7
L'anime è ben fatto, riprende molto bene i primi capitoli del manga, anche se poi, come capita spesso, le due strade prenderanno strade leggermente differenti (anche se in questo caso, non troppo). Il genere è del tipo Ecchi, Harem, Sentimentale, azione. Quindi se non siete del genere lasciate perdere, di sicuro non vi piace.
All'inizio le scene di Ecchi e Harem, tra il protagonista e le ragazze, sembrano farle da padrona, poi cominceranno a diminuire, ricoprendone solo la superficie della trama, che va via via, a passare al genere shounen e sentimentale, e forse è questo che la rende un pochino più interessante.
Le scene di combattimento non sono tra le migliori, punto di forza sono le le scene di Ecchi o quelle sentimentali. Musiche discrete, sopratutto una, di cui mi sono pure stupito. Bella davvero.
Del resto per l'anime che si presenta, è discretamente riuscito. Lo consiglio volentieri a tutti gli appassionati, sicuramente a loro piace!


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Ramiel

Episodi visti: 8/12 --- Voto 8
Molto carino, molto ecchi! Per apprezzare questo titolo bisogna infatti essere amanti del genere, perché le situazioni sono volutamente promiscue, con buone inquadrature e l'immancabile contrapposizione tra la protagonista maggiorata che cerca di soffocare lo "sfortunato" padroncino e la sua rivale piatta e infantile, per non parlare della storica amica vicina di casa, che si trova a dover far rispettare il suo ruolo davanti a due così disinibite concorrenti!
Le scene di combattimento con il demone (femminile) di turno che cerca di uccidere il protagonista sono abbastanza ben fatte, caratterizzano la trama, ma non sono certo il punto di forza. Purtroppo ho visto solo i primi 8 episodi, in attesa che venga editato il resto ve lo consiglio, a patto siate amanti del genere harem ecchi e che non vi aspettiate troppa originalità!


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Zero15051994

Episodi visti: 1/12 --- Voto 7
L'anime all'inizio ricorda molto Kanokon: un ragazzo venuto dalla campagna e cresciuto dai nonni che viene molestato da una bella ragazza che in realtà è un demone gatto venuto per proteggerlo da altri demoni. E' Molto carino, anche se la storia non è proprio originale. Gli avrei dato un 7 e mezzo ma purtroppo non esistono i mezzi voti. Consiglio di vederlo agli appassionati delle commedie ecchi come me, ma anche a quelli a cui piace un po' di azione. Vedendo che già nel primo episodio c'è un combattimento presumo infatti che ce ne siano altri anche nelle successive puntate. Buona visione.