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kirk

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
“Anche se il mondo finisse domani” titolo veramente evocativo… ma come molte cose che colpiscono l’immaginazione non sempre si riesce a fare un raccordo fra il narrato e l’etichetta (in questo caso il titolo) che dovrebbe rappresentare in breve la sostanza delle cose.

Il titolo svia… forse è collegato con la storia d’amore di Shion e Kotori e quindi siamo noi che dobbiamo dargli un ulteriore pezzo di frase perché abbia un significato “anche se il mondo finisse domani… io voglio stare con te” frase che combacia perfettamente, ma che è forse un po’ troppo usata, detta può sembrare tanto passionale quanto banale…
E soprattutto non sento che la storia d’amore sia poi così sviluppata… certo si capisce fin dall'inizio quali saranno i rapporti fra i due personaggi, ma questo non può essere semplicemente considerato un film romance quanto piuttosto un’opera fantascientifica… e a me che non amo le storie d’amore la cosa va già meglio, benché ammetto che non leggo o guardo molto spesso questo genere di storie: sono molto più ferrato e attirato da altri generi.
Ciò mi ha permesso di apprezzare una storia che ad altri è sembrata banale perché hanno avuto un senso di dejà vù. Insomma, a me che sono un novellino del genere, la storia ha sorpreso ed intrattenuto per più di un’ora, dopo un inizio un po’ lento.

Oltreché lento l’inizio poi aveva un grosso punto debole: la CG usata su tutto, ci ho messo un po’ per abituarmi e ciò è avvenuto solo perché sono iniziate le scene d’azione e la trama di fanta politica.

Attenzione: questa parte contiene spoiler

A causa di esperimenti degli scienziati giapponesi nella seconda guerra mondiale esistono ora due pianeti Terra e due Giappone. Uno è quello che conosciamo e in cui viviamo il secondo è una distopia retta da una principessa. L’attuale principessa Kotoko (collegata a Kotori) ha deciso di sbarazzarsi dei dignitari che la circondano e le impediscono di governare come vuole. Lei è come un pupazzo che viene mostrato al popolo mentre il potere è in altre mani… non potendosi sbarazzare di costoro con la forza manda un robot nel nostro ad eliminare le persone collegate ai suoi ministri: infatti i due mondi sono collegati e chi muore in uno fa morire il suo equivalente nell’altro. I dignitari hanno ucciso, ad esempio, nel loro mondo i genitori di Jin e come conseguenza nel nostro mondo sono morti i genitori di Shin. Praticamente tutta la narrazione che si basa su ciò l’ho trovata interessante, e sebbene io abbia storto il naso quando ho visto l’utilizzo di robot che mi hanno ricordato i film di Terminator credo di poter dire di aver apprezzato questo lungometraggio.

Fine parte contenente spoiler

Quindi sebbene abbia sentito molti giudizi negativi e espresso alcune critiche su particolari importanti alla fine gli do otto.


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Godaime Hokage

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Shin e Kotori sono compagni di scuola. Shin ha perso la madre per una morte improvvisa quando era bambino, Kotori à la figlia del capo del padre di Shin e gli sta sempre accanto, perché Shin ha bisogno di lei. I due sono innamorati e, finalmente, decidono di uscire insieme. Ma durante l’appuntamento Kotori riceve una telefonata dal padre che la informa che il padre di Shin è morto, anche lui per una morte improvvisa. Sono strane queste morti improvvise che si susseguono senza sosta. Persone in perfetta salute si accasciano e muoiono senza un apparente perché.

Jin è un ragazzo della stessa età di Shin, ha anche il suo stesso aspetto. È orfano di madre e suo padre, identico a quello di Shin, viene giustiziato per ordine della principessa Kotoko, che è identica a Kotori. Le vite di Shin e Jin, Kotori e Kotoko, del padre di Shin e del padre di Jin, sono strettamente connesse. Infatti vivono in due mondi paralleli i cui abitanti sono le rispettive controparti l’uno dell’altro. Se uno dei due muore muore di morte violenta per mano altrui, anche la sua controparte cessa di esistere.
 Ecco la causa delle morti improvvise.
Per porre fine a questa mattanza e vendicarsi delle azioni della principessa Kotoko, Jin raggiunge il mondo di Shin. Comincia quindi una battaglia per fermare le morti improvvise, ma soprattutto per impedire l’invasione del nemico del mondo parallelo, che vuole prendere con la forza il possesso del mondo di Shin. La lotta non è indolore; la morte è dietro l’angolo e ne fanno le spese degli innocenti. Jin e Shin sono chiamati a lottare insieme per vincere contro il male.Riusciranno nel loro intento? Salveranno chi sta loro a cuore?

Il soggetto di mondi paralleli, di realtà alternative è stato affrontato tante volte nel mondo anime/manga. La storia di per sé non sarebbe male, solo che ci sono alcuni punti che a mio parere non sono ben sviluppati, come per esempio la caratterizzazione dei cattivi, nebulosi e sempre nell’ombra, e la trattazione dei personaggi che risulta sempre un po’ superficiale. Personalmente la vicenda non mi ha preso molto, l'ho trovata un po' piatta e poco coinvolgente. Come dire, il soggetto poteva essere interessante ma è stato sviluppato in maniera non adeguata. A volte ci si perde perché le connessioni non sono spiegate bene, e delle situazioni che potrebbero essere importanti sono buttate lì e poi dimenticate, oppure non affrontate del tutto. Capisco che in un film non si ha modo di approfondire tutti i dettagli, ma tralasciare spiegazioni importanti ai fini narrativi è una pecca di un certo rilievo.
Non ho amato particolarmente la parte grafica. I personaggi sembrano muoversi dentro ad un videogioco piuttosto che dentro ad un anime; non sono una fan della CGI per quanto riguarda il suo utilizzo sui personaggi. Non mi piace come si muovono. Ma questo è un gusto del tutto personale. Probabilmente agli amanti della CGI l’animazione piacerà parecchio.
Per questi motivi non posso dare la sufficienza.


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HakMaxSalv92

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Soprattutto nel caso di trame così intricare, se si vuole fare un riassunto (è necessario in una recensione?) bisogna cercare di essere chiari: frasi confuse e con errori di ortografia come: "Da qui inizio un giro di vite ulteriore, perché anche Kotori fine con il perdere la vita." rendono il testo incomprensibile. Rivedi il testo per favore. Shiho Miyano

Attenzione: la recensione contiene spoiler
Iniziamo con il dire che la prima parte quella relativa alle morti improvvise mi ha posto delle domande abbastanza impegnative, alle quali ho cercato di dare una risposta attigendo dalla realtà della situazione del mondo "reale" attuale. L'inizio mi è piaciuto perché sembra un'ordinaria vicenda di vita quotidiana. Poi subentra la morte prima della madre e poi del padre del protagonista, il quale si ritrova da solo, supportato e sostenuto solo dalla sua amica e compagna di classe e dal padre di questa. Improvvisamente entra in gioco la componente fantascientifica della trama, dove assistiamo alla comparsa del gemello del protagonista e di due ragazze androidi, delle quali una deve proteggere Kotori che è la gemella della principessa del mondo alternativo o ucronia dove c'è la sua gemella che viene manipolata dai dignitari che vogliono conquistare il mondo attuale reale che conosciamo e che la giustiziano perché ha mandato lei le due ragazze androidi per proteggere la sua gemella. Da qui inizio un giro di vite ulteriore, perché anche Kotori fine con il perdere la vita. Successivamente una delle due ragazze androidi viene messa al posto della principessa prendendone quindi il titolo e viene usata come centralina per il dispositivo dei dignitari per l'attuazione del loro piano di conquista del mondo. L'impresa è disperata anche perché i dignitari inviano dei nuovi "androidi" per la sottomissione del mondo e fanno giustiziare nel loro mondo i corrispettivi dei ministri del governo giapponese del mondo di Shin, causando la morte anche di questi. La situazione è disperata ed esige una soluzione drastica, ovvero l'impiego di due composti altamenti specifici per neutralizzare il dispositivo dei dignitari e salvare quindi entrambi i mondi. Alla fine , grazie al gioco di squadra, la missione riesce ed entrambi i mondi sono salvi. Ma questo non toglie che le persone morte rimangano tali, perché una volta che si è compiuto il trapasso non si può tornare indietro o così sembra, visto che Shin dichiara alla fine della storia che le piace Kotori. Fatte queste premesse direi che è opportuno fare delle delucidazioni.

1.La trama all'inizio sembra essere abbastanza semplice, fluida, lenta e costante, soprattutto nell'illustrazione delle scene della morte della madre di Shin e poi del padre dello stesso. E questo va bene.
2. Improvvisamente con la comparsa del gemello di Shin e delle ragazze androidi la trama subisce un'accelerazione abbastanza spinta della quale ha bisogno anche per tenere lo spettatore concentrato sullo sviluppo e lo svolgimento della trama soprattutto con la spiegazione da parte di Jin che durante la Seconda Guerra Mondiale l'esercito giapponese aveva condotto esperimenti sulla materia per l'individuazione di portali che conducessero in dimensioni alternativi allo scopo di poter usufruire di altre tecnologie con cui poter sconfiggere gli americani. 3. Successivamente assistiamo alla scena madre caratterizzata dalla morte di Kotori e di Kotoro nel mondo alternativo per mano dei dignitari e la sostituzione di questa con Riko, una delle ragazze androidi mandate a proteggere Kotori perché Jin, il gemello Shin, credendo che sia la principessa Kotoro la causa dei mali del suo mondo spera di poter uccidere questa uccidendo la sua gemella nel mondo reale. 4. I dignitari fanno giustiziare i ministri del mondo alternativo causando la morte di quelli del mondo reale. La trama quindi ad un certo punto diventa molto prevedibile e scontata e non ci si può aggiungere più di tanto. I personaggi poi all'inizio sembrano essere interessanti perché si fa luce sulla loro storia, ma questo è circoscritto ad alcuni a partire dal protagonista e dalla co-protagonista, mentre ad esempio i loro genitori non hanno un approfondimento così grande e questo lo si intuisce dalla mancanza di flashback sul loro passato così come non viene approfondito il passato della principessa Kotoro o di quello delle ragazze androidi se non in maniea molto limitata, il che non fa che impoverire la trama; infiine non si hanno molte informazioni neanche sul passato dei principali antagonisti, i dignitari del Principato del Giappone. La computer grafica poi è molto macchinosa e questo non è sempre gradevole da vedere, sopratutto perché i movimenti dei personaggi sono meccanici, capisco che vi è presente il genere mecha nella trama per la presenza di androidi e robot, ma allora si sarebbe dovuto fare una netta distinzione tra i personaggi umani e quelli cyborg, robot. La colonna sonora è semplice e delicata, ma anche intensa e corposa soprattutto per quanto riguarda le scene di combattimento. I personaggi infine fanno molta fatica ad esternare le proprie emozioni, d'altronde la situazione che si palesa non è delle migliori, ma proprio in virtù di ciò sarebbe stato opportuno aggiungere maggior tensione e suspence, qui invece tutto questo non accade. Tutto assume un ritmo sommesso e poco opportuno, quando e dove invece ci sarebbe bisogno di sentire e provare panico, tensione, paura, desolazione, disperazione... Peccato perché poteva essere qualcosa di grandioso ma si è concluso nel modo scontato e prevedibile in cui si è palesato. Il massimo voto che posso attribuire a questo anime movie è 7.</attenzione>


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esseci

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Attenzione: la recensione contiene spoiler

"Anche se il mondo finisse domani": occasione persa per sviluppare una trama di impatto sui mondi/universi paralleli. Ho avuto modo di vedere "The man in the high castle" su una nota piattaforma e il paragone è purtroppo del tutto impietoso: storia e finali troppo scontati e personaggi stereotipati e piatti.

L'animazione computerizzata fa il resto e rende questo prodotto poco appetibile e credibile. Probabile che più che un film sarebbe stata necessaria una serie: così come congegnata la storia resta poco avvincente per la eccessiva caratterizzazione (un "mondo" normale come siamo abituati a concepirlo e un altro mondo stile post apocalisse, totalitario, sanguinario e ingiusto) e per la commistione "volontaria" tra i due mondi, mentre avrebbe avuto più senso vedere i confronti tra le due realtà parallele con i loro pregi e difetti, con i personaggi che possono vedere come si vive nell'universo parallelo con i suoi pro e contro.

I protagonisti nelle loro duplice vesti dei due mondi paralleli non hanno alcun spessore: l'unico scopo di quelli del mondo totalitario è uccidere le controparti del mondo a noi familiare per risolvere i problemi nel mondo parallelo, salvo poi ricredersi per la immancabile storia di affetto/amore (purtroppo apparentemente tragico) tra i rispettivi personaggi del mondo a noi familiare con storia strappalacrime, eroismo e vittoria del bene sul male.
Prodotto ahimè insufficiente su tutta la linea.


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Vale.

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Avete presente quella sensazione che si prova quando state parlando con una persona mentre state facendo altro? Chessò, mentre guardate la TV o mentre leggete, oppure ancora mentre vi state tagliando le unghie dei piedi? Ad un certo punto il vostro interlocutore inizia a dire cose che non hanno molto senso con il discorso che stavate facendo. Continuate a parlargli e solo dopo qualche manciata di secondi vi esterna (o ve ne rendete conto voi, se siete abbastanza svegli) che ha ricevuto una chiamata e sta parlando al telefono.

Oppure ancora quando magari siete con una ragazza (appunto... magari) e state parlando tra voi. Ma lei non vi guarda mai negli occhi, così che voi non potete capire proprio un cavolo di quello che dice. Cioè, lo capite, ma non ne capite le intenzioni. A parte che se siete con una ragazza e non vi incrocia lo sguardo probabilmente si sta annoiando, e preferirebbe, sempre con molta probabilità, essere in un mondo parallelo durante la finale olimpica di scacchi monocromatici. Ecco voi guardate la ragazza, ma lei sembra avere gli occhi un po' da un'altra parte. Non persi, ma semplicemente distratti da qualsiasi cosa non siate voi. E non capite - accidenti - se sta temporeggiando, se è solo colpa dell'evitabile camicia giallo fluo che avete addosso, oppure ancora se sta parlando con voi quando in realtà direbbe le stesse identiche cose a chiunque ci fosse al vostro posto. E soprattutto non capite se quello che dice è sincero, oppure no.

Dà fastidio, vero?
Un pochino ti senti anche preso in giro?
Penserete.

Questa lunga introduzione in realtà serve solamente per spiegare la sensazione che ho avuto addosso durante quasi tutto questo film. Ed il motivo è molto molto semplice.
I personaggi non ti guardano mai in faccia.
Lo ripeto:
i personaggi non ti guardano mai in faccia.

Tu li guardi ma loro, boh hanno tutte queste animazioni fatte al pc che li rendono irreali, come se i personaggi creati dal computer, fossero a loro volta espressivi come un computer; ovvero molto poco.
Perché il film sarebbe pure carino, nulla di che intendiamoci, ma comunque passabile; però ecco c'è sempre 'sta cosa che mia ha fatto entrare in empatia con il nulla.
Tutto nel film è artificioso, e finché sono paesaggi, costruzioni, robot, oggetti, posso anche capire. Ma se mi mostri dei personaggi con la sensibilità e l'espressività di un cuscino, o meglio, di un sasso. A cosa mi affeziono?
Ecco che poi ci si appiglia ad una storia abbastanza coerente e non troppo banale, a delle musiche appropriate, e ad uno sviluppo accattivante seppur mai davvero sorprendente. Ma non è la stessa cosa, chiaramente.

Leggo ora che questo anime è stato un po' un mix di esperimenti di computer grafica (CG), alcuni anche interessanti. Ok che mi animi una folla di centinaia di persone senza dover fare tutti i disegni a mano e con una certa realisticità, notevole, ma se poi non mi riesci a dare un effetto credibile negli occhi dei protagonisti - scusa se lo dico - hai vanificato un bel po' il tutto.
Non stupirti se poi qualcuno magari si fa male, e a me non me ne frega nulla.

Non è questa una recensione, ma un lungo commento personale a film appena ultimato. Un film che probabilmente presto sarà ridotto ai minimi termini e archiviato nella memoria a lungo termine del mio cervello.
Mi piacerebbe anche allargare un pochino il discorso CG, ma oltre a non essere la sede appropriata, e non avendone le minime competenze, non ne ho proprio voglia.
Quindi che dire. Alla fine dei giochi se uscite con una ragazza che non vi incrocia lo sguardo nemmeno per un momento, probabilmente non è quella giusta, oppure avete beccato proprio una giornata no. Succede, si chiama probabilità. E se la probabilità è molto bassa, allora si chiama inevitabilità.
Oppure siete dei pirla e avete messo una camicia giallo fluo.
Allora ve lo meritate.

Utente132343

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Utente132343

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Non sono un'esperto di animazione, ma ai miei occhi questo film è un abuso di GC, e pure di scarsa qualità visiva. La sensazione di guardare un videogioco piuttosto che un anime scatta sin da subito, e di conseguenza, l'inevitabile eredità delle problematiche tecniche ad esso legate, come il basso frame-rate. Aspetto che, qui mal gestito, renderà le espressioni dei personaggi robotiche e le animazioni dei combattimenti "scattose", causa una evidente mancanza di fotogrammi. Nel mondo dei videogiochi, questo genere di produzioni si chiama tech demo, ovvero una realizzazione tecnica priva di contenuti il cui solo scopo è testare un motore grafico, per poi migliorarlo intervenendo nei punti deboli. Ovviamente qui, ormai il danno è fatto.
Vorrei poter dire che si salva la trama, ma nemmeno questo è possibile, in quanto risulta piatta e lineare con un finale più che scontato, proporre un prodotto mainstream non vuol dire fare qualcosa di così povero, per quanto a volte funzioni per uno dei mille isekai che escono ogni anno. Un vero peccato, perché nonostante la completa mancanza di idee del regista, il film avrebbe potuto brillare per realizzazione tecnica e messa in scena. In conclusione, un film guardabile ma non prioritario, ed un appunto sia al regista Yuhei Sakuragi che lo studio Craftar, che potrebbero sfruttare gli incassi per un notevole miglioramento nelle produzioni future, sia per originalità che qualità visiva.