The 8th Son? Are You Kidding Me?
Questo anime attira dal titolo, sembra quasi comico, dal titolo sembra che il protagonista abbia carattere, invece niente: tutti i personaggi sono piatti, unico lato del carattere che trasmettono è timidezza, i combattimenti sono praticamente inesistenti, quando il protagonista usa la magia, boh, gli incantesimi, la sua forza magica, è a discrezione di chi lo guarda, non si spiega niente ,ma soprattutto non trasmette niente.
Mi sono incaponito per finirlo per vedere se c'era qualche colpo di scena, niente fino alla fine, anzi l'ultima puntata è ancora peggio delle altre. Di anime di questo tipo ne ho visti altri, soprattutto con quest'inizio, come il protagonista si ritrova in un altro mondo, consiglio: guardate quelli!
In conclusione, questo anime non trasmette niente, personaggi spenti, la storia potrebbe forse reggere, ma è sviluppata malissimo. Quindi alla fine questo anime è una perdita di tempo!
Mi sono incaponito per finirlo per vedere se c'era qualche colpo di scena, niente fino alla fine, anzi l'ultima puntata è ancora peggio delle altre. Di anime di questo tipo ne ho visti altri, soprattutto con quest'inizio, come il protagonista si ritrova in un altro mondo, consiglio: guardate quelli!
In conclusione, questo anime non trasmette niente, personaggi spenti, la storia potrebbe forse reggere, ma è sviluppata malissimo. Quindi alla fine questo anime è una perdita di tempo!
Questo è uno degli anime più brutti che abbia mai visto, se siete indecisi se guardarlo o no sappiate che non ne vale minimamente la pena. La storia non è minimamente originale e non aggiunge nulla al più banale degli isekai, i colpi di scena non esistono e i pochi che ci presentano sono orribili (non so nemmeno se posso chiamarli così data cotanta banalità). I personaggi sono piatti e privi di qualsivoglia caratterizzazione e obbiettivi, i cattivi sono cattivi perché sì, i buoni sono buoni perché sono i protagonisti.
Un'altra cosa imperdonabile è la scelta del nome: il nome si riferisce al fatto che il protagonista si reincarna nell'ottavo figlio di una famiglia, basta non c'è nient'altro, come può una serie essere cosi priva di contenuti da dover scegliere questa battuta come titolo (io quando l'ho capito ero incredulo e mi sono fatto delle grasse risate). Se poi vogliamo parlare pure delle ambientazioni rasentiamo il fondo, ambientazioni già viste e con nulla di minimamente originale. Prendi un mondo fantasy, rendilo parecchio più brutto della media e arriviamo a creare il mondo di questo anime. La magia con la sua struttura è affrontata con una superficialità incredibile, di certo non mi aspettavo una precisione come in "Full Metal Alchemist" ma qui il suo funzionamento è lasciato quasi all'immaginazione dello spettatore. In generale anche la gerarchia sociale è banale con il solito classismo da parte dei nobili verso i poveri. Se vogliamo però distruggere completamente l'orgoglio di questo anime parliamo pure dei personaggi ma prettamente del loro design: sono orribili, i loro costumi sono tutti già visti e davvero brutti. Ci sarebbero altre cose di cui parlare ma mi sembra sufficiente per farvi capire la banalità di questo anime.
Come avrete notato in questa recensione sono stato abbastanza aggressivo nei confronti di questo anime ma lo fatto principalmente con lo scopo di dare un sorriso a un lettore, attenzione non sto dicendo che quello che ho scritto è falso, il contenuto rispecchia a pieno quello che penso ma ho usato termini volutamente più vivaci. Per dare un verdetto finale a questo anime è parecchio brutto e mi sono dovuto sforzare parecchio per non fare spoiler. Se volete guardarlo siete ovviamente liberissimi di farlo, ma vi consiglio di chiamare un amico a casa e di vederlo in compagnia fidatevi che riderete (ma per i motivi sbagliati).
P.S. Il voto è provocatorio ma comunque non si allontana parecchio da un voto oggettivo di questo anime considerando che avrò visto centinaia di anime e questo è sicuramente il più brutto.
Un'altra cosa imperdonabile è la scelta del nome: il nome si riferisce al fatto che il protagonista si reincarna nell'ottavo figlio di una famiglia, basta non c'è nient'altro, come può una serie essere cosi priva di contenuti da dover scegliere questa battuta come titolo (io quando l'ho capito ero incredulo e mi sono fatto delle grasse risate). Se poi vogliamo parlare pure delle ambientazioni rasentiamo il fondo, ambientazioni già viste e con nulla di minimamente originale. Prendi un mondo fantasy, rendilo parecchio più brutto della media e arriviamo a creare il mondo di questo anime. La magia con la sua struttura è affrontata con una superficialità incredibile, di certo non mi aspettavo una precisione come in "Full Metal Alchemist" ma qui il suo funzionamento è lasciato quasi all'immaginazione dello spettatore. In generale anche la gerarchia sociale è banale con il solito classismo da parte dei nobili verso i poveri. Se vogliamo però distruggere completamente l'orgoglio di questo anime parliamo pure dei personaggi ma prettamente del loro design: sono orribili, i loro costumi sono tutti già visti e davvero brutti. Ci sarebbero altre cose di cui parlare ma mi sembra sufficiente per farvi capire la banalità di questo anime.
Come avrete notato in questa recensione sono stato abbastanza aggressivo nei confronti di questo anime ma lo fatto principalmente con lo scopo di dare un sorriso a un lettore, attenzione non sto dicendo che quello che ho scritto è falso, il contenuto rispecchia a pieno quello che penso ma ho usato termini volutamente più vivaci. Per dare un verdetto finale a questo anime è parecchio brutto e mi sono dovuto sforzare parecchio per non fare spoiler. Se volete guardarlo siete ovviamente liberissimi di farlo, ma vi consiglio di chiamare un amico a casa e di vederlo in compagnia fidatevi che riderete (ma per i motivi sbagliati).
P.S. Il voto è provocatorio ma comunque non si allontana parecchio da un voto oggettivo di questo anime considerando che avrò visto centinaia di anime e questo è sicuramente il più brutto.
Tutto inizia da un normale cittadino. Dopo essersi addormentato si risveglia in un mondo parallelo come ottavo figlio di una famiglia nobile ma povera, già abbastanza cresciuto. Nonostante sia l'ultimogenito ha dalla sua il fatto di essere dotato di poteri magici che lo porteranno alla popolarità e alla ricchezza ugualmente.
Classico anime fantasy, con magia, draghi e posizione sociale, un prodotto ordinario. Pensavo potesse avere più potenziale inizialmente, visto la trama. I personaggi poco incisivi e le animazioni di bassa qualità lo rovinano completamente. Wendelin von Benno Baumeister, il protagonista, lo ho trovato privo di personalità e molto monotono, come tutti gli altri della compagnia. Adrenalina zero, non propone un combattimento fatto a modo, anche perchè tutti risultano rovinati dalla bassa qualità grafica. Per quanto riguarda gli sfondi: lasciamo proprio perdere, vi bastano 5 minuti di episodio per capire il tutto.
La storia, narrata veramente male, confonde lo spettatore, litigi familiari, uccisioni di draghi, esplorazioni di tombe e molte altre cose senza nessuna motivazione. Praticamente il protagonista si ritrova a fare mille cose solo perché è molto forte. La parte iniziale dove si forma la sua squadra di Wendelin è più decente, affiancata a quella nell'addestramento con il maestro, almeno incuriosisce un po' e fa voglia di vedere l'episodio successivo. Le musiche scelte sono accettabili e anche se fossero scelte bene non avrebbero la possibilità di dare una spinta in più, quindi è difficile da valutare.
Nel complesso insufficiente.
Classico anime fantasy, con magia, draghi e posizione sociale, un prodotto ordinario. Pensavo potesse avere più potenziale inizialmente, visto la trama. I personaggi poco incisivi e le animazioni di bassa qualità lo rovinano completamente. Wendelin von Benno Baumeister, il protagonista, lo ho trovato privo di personalità e molto monotono, come tutti gli altri della compagnia. Adrenalina zero, non propone un combattimento fatto a modo, anche perchè tutti risultano rovinati dalla bassa qualità grafica. Per quanto riguarda gli sfondi: lasciamo proprio perdere, vi bastano 5 minuti di episodio per capire il tutto.
La storia, narrata veramente male, confonde lo spettatore, litigi familiari, uccisioni di draghi, esplorazioni di tombe e molte altre cose senza nessuna motivazione. Praticamente il protagonista si ritrova a fare mille cose solo perché è molto forte. La parte iniziale dove si forma la sua squadra di Wendelin è più decente, affiancata a quella nell'addestramento con il maestro, almeno incuriosisce un po' e fa voglia di vedere l'episodio successivo. Le musiche scelte sono accettabili e anche se fossero scelte bene non avrebbero la possibilità di dare una spinta in più, quindi è difficile da valutare.
Nel complesso insufficiente.
Anime su cui ho molto poco da dire, dato che l'ho trovato pessimo in tutti i suoi aspetti: si tratta una storia praticamente inesistente e in cui i personaggi sono davvero ridicoli.
Come detto prima, l'opera è molto scarna di contenuti, ogni episodio risulta essere è scollegato dagli altri, esclusi i primi due, e di certo non aiutano i continui, ed enormi, salti temporali fatti come se nulla fosse, che creano ancora più confusione di quanto non ce ne sia già.
Un ulteriore punto a sfavore sono indubbiamente i "combattimenti", se davvero si possono considerare tali, dal momento che il protagonista non ha mai incontrato nessun minimo accenno di difficoltà, o situazioni tali in cui non venga proposto immediatamente come il più forte di tutti.
Sui personaggi ho ancora meno da dire, son il peggio possibile, nessuno dimostra un briciolo di carisma o di caratterizzazione, il protagonista è al limite dell'amorfo, mentre il cast femminile serve solo a reggergli il moccolo. Questi personaggi sono il nulla più assoluto.
Anime davvero inutile, ovviamente sconsigliatissimo.
Voto finale: 4
Come detto prima, l'opera è molto scarna di contenuti, ogni episodio risulta essere è scollegato dagli altri, esclusi i primi due, e di certo non aiutano i continui, ed enormi, salti temporali fatti come se nulla fosse, che creano ancora più confusione di quanto non ce ne sia già.
Un ulteriore punto a sfavore sono indubbiamente i "combattimenti", se davvero si possono considerare tali, dal momento che il protagonista non ha mai incontrato nessun minimo accenno di difficoltà, o situazioni tali in cui non venga proposto immediatamente come il più forte di tutti.
Sui personaggi ho ancora meno da dire, son il peggio possibile, nessuno dimostra un briciolo di carisma o di caratterizzazione, il protagonista è al limite dell'amorfo, mentre il cast femminile serve solo a reggergli il moccolo. Questi personaggi sono il nulla più assoluto.
Anime davvero inutile, ovviamente sconsigliatissimo.
Voto finale: 4
Ho iniziato questo anime attratta dalla grafica dei personaggi e dalla presenza del mix nobiltà-magia, aspettandomi qualcosa di veramente interessante: sono stata completamente delusa.
La storia e i personaggi mancano totalmente di profondità, la regia è pessima. Non vi è un percorso di crescita per nessuno, le poche sfide che il protagonista si trova ad affrontare non lo scalfiscono minimamente e si concludono del giro di un minuto, non vi è un approfondimento né dei sentimenti dei personaggi né della magia stessa. Anche le battaglie sono qualcosa di inutile, non ricorderei di aver visto combattimenti fatti così male... e sì che sono presenti nella maggior parte degli anime.
La ciliegina sulla torta, poi, sono le figure femminili, senza alcun vero ruolo. Un gruppetto di ragazze che decidono di diventare le concubine del protagonista, nobile e ricco, solo per essere a posto per la vita. Ah, che bella l'emancipazione femminile.
La storia e i personaggi mancano totalmente di profondità, la regia è pessima. Non vi è un percorso di crescita per nessuno, le poche sfide che il protagonista si trova ad affrontare non lo scalfiscono minimamente e si concludono del giro di un minuto, non vi è un approfondimento né dei sentimenti dei personaggi né della magia stessa. Anche le battaglie sono qualcosa di inutile, non ricorderei di aver visto combattimenti fatti così male... e sì che sono presenti nella maggior parte degli anime.
La ciliegina sulla torta, poi, sono le figure femminili, senza alcun vero ruolo. Un gruppetto di ragazze che decidono di diventare le concubine del protagonista, nobile e ricco, solo per essere a posto per la vita. Ah, che bella l'emancipazione femminile.
Premetto che sto leggendo sia il manga che la light novel, e che questi due mi piacciono molto (darei tranquillamente un 7,5), quindi, perché do a quest'opera solo uno scarso 5,5?
Perché la regia e la sceneggiatura dell'anime sono a mio parere pessime.
Mi spiego meglio...
"Hachinantte Sore wa Inai Deshō!" o "The 8th Son? Are You Kidding Me?" è il classico isekai harem di cui il palinsesto è pieno negli ultimi anni, con protagonista trentenne buonista che muore e si reincarna in un mondo fantasy.
Il pregio delle opere originali, a mio parere, è la parte economico-politica e l'approfondimento sul problema dei figli non primogeniti dei nobili (tant'è che questo particolare è citato nel titolo, per quanto nell'anime il tema sparisca già dalla 2° puntata...).
Il protagonista, tra capacità magiche e conoscenze moderne, riesce a sviluppare molto velocemente e in modo interessante il suo territorio nobiliare e, in generale, anche la parte riguardante i combattimenti e la crescita dei personaggi è ben fatta.
Il punto debole (anche negli originali) è invece a mio parere la parte harem. Non perché l'harem in se' sia il male (anche se in effetti renderlo interessante è complesso, e molte opere falliscono al riguardo), ma perché in questa storia è proprio brutto *brutto*!
Le promesse spose (dodicenni) gli si avvicinano (o gli vengono proposte) tutte per motivi di mero interesse (della serie: "Se sposo il nobile in ascesa mi sistemo bene") e anche la parte post-matrimonio (a quindici anni... e ricordiamoci che mentalmente tra vita passata e presente il protagonista ha 45 anni...) è veramente squallida (per far capire con un esempio c'è un momento in cui le mogli attuali, capeggiate dalla presunta "Santa" Elise, si rivolgono all'ennesima neo-candidata con frasi come "Mi spiace, ma Wendelin deve usare il suo tempo per *inseminare* noi!"...).
Questo oltretutto in un'opera che non è neanche ecchi (Non vedrete mutande e palpeggiamenti ovunque), quindi neanche un fruitore che fosse interessato al lato harem per sfogare pruriti ne troverebbe particolare valore. É semplicemente squallore fine a se stesso.
E qui veniamo al problema dell'anime...
Purtroppo la regia taglia brutalmente tutte le parti più interessanti sopra-citate (inclusi allenamenti e combattimenti, che nella light novel sono comunque interessanti e ben spiegati) per dare spazio quasi esclusivamente al punto debole, ovvero l'harem squallido e la passione per la cucina giapponese del protagonista.
Tutto il resto (che nella light novel ha ampio spazio) viene a malapena menzionato e risolto con scene riassuntive di pochi secondi o al massimo qualche minuto, per poi perdere intere puntate a mostrare nel dettaglio la parte harem e le battutine stupide tra i membri del seguito del protagonista, magari mentre questo tenta di riprodurre la cucina giapponese nel mondo fantasy.
Infine, anche il lato tecnico e grafico non brilla particolarmente, e, anzi, spesso è veramente pessimo.
Per questo motivo, considero un 5,5 scarso già regalato per questa pessima trasposizione anime di una storia che in originale sarebbe anche valida, e consiglio a tutti quelli che guardandola o leggendo l'incipit siano stati incuriositi di leggersi la light novel o almeno il manga, in quanto questi trattano le vicende di Wendelin in maniera decisamente più interessante.
Perché la regia e la sceneggiatura dell'anime sono a mio parere pessime.
Mi spiego meglio...
"Hachinantte Sore wa Inai Deshō!" o "The 8th Son? Are You Kidding Me?" è il classico isekai harem di cui il palinsesto è pieno negli ultimi anni, con protagonista trentenne buonista che muore e si reincarna in un mondo fantasy.
Il pregio delle opere originali, a mio parere, è la parte economico-politica e l'approfondimento sul problema dei figli non primogeniti dei nobili (tant'è che questo particolare è citato nel titolo, per quanto nell'anime il tema sparisca già dalla 2° puntata...).
Il protagonista, tra capacità magiche e conoscenze moderne, riesce a sviluppare molto velocemente e in modo interessante il suo territorio nobiliare e, in generale, anche la parte riguardante i combattimenti e la crescita dei personaggi è ben fatta.
Il punto debole (anche negli originali) è invece a mio parere la parte harem. Non perché l'harem in se' sia il male (anche se in effetti renderlo interessante è complesso, e molte opere falliscono al riguardo), ma perché in questa storia è proprio brutto *brutto*!
Le promesse spose (dodicenni) gli si avvicinano (o gli vengono proposte) tutte per motivi di mero interesse (della serie: "Se sposo il nobile in ascesa mi sistemo bene") e anche la parte post-matrimonio (a quindici anni... e ricordiamoci che mentalmente tra vita passata e presente il protagonista ha 45 anni...) è veramente squallida (per far capire con un esempio c'è un momento in cui le mogli attuali, capeggiate dalla presunta "Santa" Elise, si rivolgono all'ennesima neo-candidata con frasi come "Mi spiace, ma Wendelin deve usare il suo tempo per *inseminare* noi!"...).
Questo oltretutto in un'opera che non è neanche ecchi (Non vedrete mutande e palpeggiamenti ovunque), quindi neanche un fruitore che fosse interessato al lato harem per sfogare pruriti ne troverebbe particolare valore. É semplicemente squallore fine a se stesso.
E qui veniamo al problema dell'anime...
Purtroppo la regia taglia brutalmente tutte le parti più interessanti sopra-citate (inclusi allenamenti e combattimenti, che nella light novel sono comunque interessanti e ben spiegati) per dare spazio quasi esclusivamente al punto debole, ovvero l'harem squallido e la passione per la cucina giapponese del protagonista.
Tutto il resto (che nella light novel ha ampio spazio) viene a malapena menzionato e risolto con scene riassuntive di pochi secondi o al massimo qualche minuto, per poi perdere intere puntate a mostrare nel dettaglio la parte harem e le battutine stupide tra i membri del seguito del protagonista, magari mentre questo tenta di riprodurre la cucina giapponese nel mondo fantasy.
Infine, anche il lato tecnico e grafico non brilla particolarmente, e, anzi, spesso è veramente pessimo.
Per questo motivo, considero un 5,5 scarso già regalato per questa pessima trasposizione anime di una storia che in originale sarebbe anche valida, e consiglio a tutti quelli che guardandola o leggendo l'incipit siano stati incuriositi di leggersi la light novel o almeno il manga, in quanto questi trattano le vicende di Wendelin in maniera decisamente più interessante.
Onestamente non saprei da dove iniziare per descrivere quest' "opera", se così può essere definita.
Partiamo da un accenno alla trama; ci troviamo di fronte ad un isekai, quindi come al solito abbiamo il nostro protagonista che si risveglia in un nuovo mondo, nascendo stavolta come figlio di una famiglia nobile, nobile ma estremamente povera. Come da buon isekai che si rispetti il nostro giovane, abbastanza sveglio per rendersi di esser circondato da fessi, si scopre un potentissimo mago, il quale verrà allenato nella magia da un simpatico ed efebico mago-non morto, incontrato a caso nella foresta. Da qui inizierà il suo viaggio per diventare un avventuriero, viaggio che lo porterà ad incontrare ovviamente ogni tipo personaggio stereotipato tipico delle trame giapponesi di serie B. Con un potere degno di Ainz ooal Gown, il nostro baldo giovine, che nel frattempo ha subito l'involuzione da bambino sveglio a ragazzo tonto, inizierà a sconfiggere draghi, guadagnare un sacco di soldi, farsi molti nemici e altrettanti amici e, soprattutto, a cucinare (sì, ovviamente introdurre la cucina nipponica in un mondo fantasy è la sua principale preoccupazione).
Detto questo, passiamo un attimo ai personaggi: hanno il carisma di una patata. Partiamo dal protagonista: all'inizio per lui potremmo provare una lieve simpatia, ma alla fine si rivela per quello che è: l'eroe senza macchia e senza paura (sebbene non si dichiari tale) che crede nel potere dell'amicizia (sebbene sia potentissimo e potrebbe fare tranquillamente tutto da solo), senza rendersi conto di ciò che lo circonda e che presta attenzione solo alle stupidaggini. Nei dieci episodi visti sino ad ora non s'è mai visto prendere una posizione. Co-protagonisti: spaziano dal vecchio ubriacone alla mano, alla tarda mangiona con una forza simile a quella di Goku. In particolare quest'ultima, assieme alla tipetta blu, istigano alla violenza. Antagonisti: ammesso di poterli chiamare così, sono assolutamente inutili, e incapaci per giunta.
Steso questo velo pietoso per quanto riguarda i personaggi, la regia non è da meglio; anche nei momenti più critici non riesce assolutamente a trasmettere nulla; certo, due o tre scenette che ti strappano un ghigno simile a quello di Aqua quando vede la spada di Kazuma, ci sono, ma niente di più. Gli episodi si sviluppano perlopiù come una sorta di slice of life, il che potrebbe essere anche carino, ma gestito così è veramente inguardabile.
Per quanto riguarda il lato tecnico nulla di eccezionale, character design piacevole e abbastanza semplice, animazioni nella norma con cali qua e là, computer grafica di livello medio-basso e disegni molto semplici e poco dettagliati.
Detto questo, consiglierei questo anime? Mai, neanche se di tempo ne aveste da buttare. Rimpiango i minuti persi, che avrei potuto sfruttare meglio... se non altro coltivare patate avrebbe dato più soddisfazione e qualche emozione in più.
Partiamo da un accenno alla trama; ci troviamo di fronte ad un isekai, quindi come al solito abbiamo il nostro protagonista che si risveglia in un nuovo mondo, nascendo stavolta come figlio di una famiglia nobile, nobile ma estremamente povera. Come da buon isekai che si rispetti il nostro giovane, abbastanza sveglio per rendersi di esser circondato da fessi, si scopre un potentissimo mago, il quale verrà allenato nella magia da un simpatico ed efebico mago-non morto, incontrato a caso nella foresta. Da qui inizierà il suo viaggio per diventare un avventuriero, viaggio che lo porterà ad incontrare ovviamente ogni tipo personaggio stereotipato tipico delle trame giapponesi di serie B. Con un potere degno di Ainz ooal Gown, il nostro baldo giovine, che nel frattempo ha subito l'involuzione da bambino sveglio a ragazzo tonto, inizierà a sconfiggere draghi, guadagnare un sacco di soldi, farsi molti nemici e altrettanti amici e, soprattutto, a cucinare (sì, ovviamente introdurre la cucina nipponica in un mondo fantasy è la sua principale preoccupazione).
Detto questo, passiamo un attimo ai personaggi: hanno il carisma di una patata. Partiamo dal protagonista: all'inizio per lui potremmo provare una lieve simpatia, ma alla fine si rivela per quello che è: l'eroe senza macchia e senza paura (sebbene non si dichiari tale) che crede nel potere dell'amicizia (sebbene sia potentissimo e potrebbe fare tranquillamente tutto da solo), senza rendersi conto di ciò che lo circonda e che presta attenzione solo alle stupidaggini. Nei dieci episodi visti sino ad ora non s'è mai visto prendere una posizione. Co-protagonisti: spaziano dal vecchio ubriacone alla mano, alla tarda mangiona con una forza simile a quella di Goku. In particolare quest'ultima, assieme alla tipetta blu, istigano alla violenza. Antagonisti: ammesso di poterli chiamare così, sono assolutamente inutili, e incapaci per giunta.
Steso questo velo pietoso per quanto riguarda i personaggi, la regia non è da meglio; anche nei momenti più critici non riesce assolutamente a trasmettere nulla; certo, due o tre scenette che ti strappano un ghigno simile a quello di Aqua quando vede la spada di Kazuma, ci sono, ma niente di più. Gli episodi si sviluppano perlopiù come una sorta di slice of life, il che potrebbe essere anche carino, ma gestito così è veramente inguardabile.
Per quanto riguarda il lato tecnico nulla di eccezionale, character design piacevole e abbastanza semplice, animazioni nella norma con cali qua e là, computer grafica di livello medio-basso e disegni molto semplici e poco dettagliati.
Detto questo, consiglierei questo anime? Mai, neanche se di tempo ne aveste da buttare. Rimpiango i minuti persi, che avrei potuto sfruttare meglio... se non altro coltivare patate avrebbe dato più soddisfazione e qualche emozione in più.
Onestamente... "Sore wa Nai deshou" non incita molto a discuterne, mi limiterei a dirvi di passare oltre, ma non voglio apparire prevenuto, perchè qualche perla imperfetta (e rara) negli isekai ci è capitata. Il problema di questa produzione è che non ha un'anima, e se mai nell'opera originale la situazione fosse migliore, allora vuol dire che hanno fatto il possibile per rovinarla.
Antiche leggende di origine europea dicono che qualora un settimo figlio avesse a sua volta un settimo figlio, questo nascerebbe col dono delle arti occulte. In alcune varianti la conta filiale può essere interrotta dalla differenza cromosomica del nascituro, in certe culture vale solo per i maschi, in altre solo per le femmine. Per alcuni è un dono, per altri una maledizione, e per molti autori fantasy come Terry Pratchett col suo "Mondo Disco", è stato un valido spunto letterario. Ora, considerando che il titolo tira in ballo addirittura un ottavo figlio, e che ha personaggi con nomi germanici, nonostante il contesto fantastico rimanga piuttosto generico, non è difficile immaginare che vi sia un qualche collegamento voluto, anche perché se si voleva semplicemente rendere il protagonista privo di eredità, i suoi fratelli (e le loro consorti) potevano tranquillamente essere dimezzati, specie considerando quanto sono poco presenti nella storia e poco definiti sia caratterialmente che di aspetto. Questo vale pure per Kurt, il primogenito della casata, che è l'unico con un' accennata personalità, anche se vergognosamente di comodo nell'essere l'unico corvo in una nidiata di colombe provviste di ramoscello. "Corvo" che comunque non fa a sua volta nulla di rilevante, nemmeno per proteggere i suoi interessi... non ancora almeno. Era tanto difficile tenere d'occhio un marmocchio che andava nella foresta?
Durante la visione, mi sono trovato più volte a non comprendere determinate scelte. Cominciamo col dire che, dopo una breve introduzione, la stagione ci verrà presentata come un grosso prologo. Ecco, questa è stata la prima grossa pecca, perché già ci faranno intravedere i personaggi che si uniranno a noi e ci toglieranno possibili dubbi nello svolgimento futuro. Seconda cosa, mi son chiesto seriamente se vi fosse bisogno che seguissero uno dei più ricorrenti elementi di oggi, ovvero il trasferimento spirituale attraverso lo spazio e il tempo. Voglio dire, Wendelin, il nostro giovane maghetto, subisce una reincarnazione in modo totalmente ingiustificato, nessun richiamo da qualche dea, nessun incidente mortale, potremmo definirlo un mistero... se avessimo un minimo di fede diremmo che la questione verrà approfondita in futuro. La cosa particolare di questa sua 'transumanza' è che non finirà in un corpo adulto o demoniaco, né in una creatura magica, in un neonato o in una -più frequente- copia di se stesso. No! Wendelin ritorna come un frugoletto di cinque anni, in mezzo a dei festeggiamenti, senza chiedersi se abbia sostituito qualcuno o come la vita di quel corpo sia andata avanti in precedenza. Ovviamente, non sarebbe un isekai se il protagonista non si sapesse adattare fulmineamente al contesto, ed ecco che di affetti lasciati nel suo mondo non sapremo nulla e di possibili malinconie non ne verrà mostrata alcuna. Dirò di più, Wendelin benché più sveglio di quanto dovrebbe essere un bambino, darà presto l'impressione di essere più vicino all'età del suo corpo che a quella che aveva come giovane impiegato, e non vi sarà nessuna traccia della sua vita passata, all'infuori della passione sciovinista per la cucina giapponese, che puntualmente cercherà di proporre a chi gli sta intorno. In breve, che fosse un isekai, se lo potevano tranquillamente risparmiare.
Riguardo alla storia, pare che i maghi in quel mondo siano rarissimi, e in quanto esseri potenti, vengono tenuti alle dipendenze della famiglia reale e contesi dalle fazioni interne, che voglio accrescere la loro influenza a palazzo. Insomma, sono tenuti in considerazione più di molti nobili e questo, di riflesso, va a beneficio anche della famiglia da cui provengono. Avendo quindi Wendelin il dono della 'magicanza', potrà comunque rimediare alla sua sfiga di essere l'ultima ruota del carro in una famiglia, che di nobile, oramai aveva solo il nome sulle fatture da pagare. Tale dono però ha bisogno di essere guidato nel suo sviluppo, ed ecco quindi che comparirà un provvidenziale mentore con i sensi più fini de "l'Uomo Ragno" e la faccia più androgina di "Shun di Andromeda". Da qui in poi, si paleserà il peggior difetto di questa produzione, ovvero la maledetta fretta di far entrare tutto in soli 12 episodi. Tutto, dall'addestramento, all'accademia, alla scalata sociale, ai primi accenni di conflitto, fino agli interessi amorosi, verrà fatto mettendo la macchina narrativa a tutto gas.
Chiaramente, ciò non aiuterà con lo sviluppo di coloro che faranno parte del gruppetto di Wendelin. Di essi ci verrà accennato qualcosina riguardo alla famiglia e a piccole capacità nascoste, ma non ci verrà mostrato nulla di rilevante, nemmeno una tecnica degna di tal nome. Potrebbe inoltre essere apprezzabile il loro entrare inizialmente in amicizia per mero interesse, ma diventerà già più squallido quando due delle ragazze che compongono tale gruppo, si proporranno apertamente come concubine semplicemente per scalare i ranghi e realizzare i propri obbiettivi. Vero è che in altri tempi i nobili facessero il bello e il cattivo tempo e che molte cose venissero tollerate e nascoste, ma queste non le rendeva moralmente rette o pubblicamente accettate. In questo superficiale mondo medievale a sbavature nord-europee invece, i gradini sociali sono così centrali da rendere normalità avere varie amanti dichiarate, con l'unica restrizione di essere di buona famiglia. Di conseguenza, Wendelin si ritroverà un harem senza nessuna protesta da parte della sua santa promessa sposa.
A rendere più ridicola questa impostazione, vi è il non ignorabile fatto che la suddetta fidanzata è strettamente legata ai vertici della chiesa, che oltre che presente è tra i poteri più forti e con maggiori previsioni di crescita. Dico io, pure senza scomodare figure storiche, come quel satiro di Enrico VIII, dovrebbe essere evidente anche per un'altra cultura quanto tutto ciò sia una bestialità, ben oltre il semplice voler/poter spegnere il cervello. Quantomeno, in passato, in casi simili si era trattato di mondi totalmente alternativi, sia come razze che come situazione umana. Nel mondo di Wendelin, questa fantasia studentesca si potrebbe giustificare solo se fosse un hentai. Ultima cosa da sottolineare, queste volontarie (o appioppate) concubine, nel prologo hanno 12 anni di età, e ne avranno quindici nel presente della serie. A farci chiudere un occhio, vi sarà il fatto che il concetto di amanti sembra più vicino a quello di mogli di seconda scelta, piuttosto che al termine classico, e che in fondo... stiamo parlando del tipico protagonista puro e senza ormoni, che si becca passivamente giusto un bacio in un momento disperato. Non vi è dubbio che arriveranno tutti casti all'età adulta, ma rimane comunque una scelta abbastanza discutibile.
La storia si sbloccherà un pochino dall'ottavo episodio in poi, ma anche allora, come nel resto degli episodi, verrà mostrata la povertà realizzativa; accennando intrighi a dir poco basilari, evitando scene veloci, rallentandone altre, mostrando disegni affrettati, inquadrature vicine e focalizzandosi più sul come passano le giornate i ragazzi, piuttosto che il loro perseguire uno scopo vero. Inoltre, come se già non bastasse, verso la fine si aggiungeranno gli ultimi due personaggi rilevanti, di cui uno femminile mentalmente lento, super mangione e pure super forzuto, terribilmente stereotipato nel suo tentativo di essere carino. Da odio a prima vista.
Mi spiace, di norma sono severo con gli isekai, ma riesco sempre a trovargli qualcosa di buono, mentre lo spaccato di vita fanta-medievale di Wendelin è bocciato su tutta la linea. Noioso, tecnicamente da fame, senza momenti avvincenti e con personaggi abbozzati o addirittura brutti come il mago muscoloso. Seriamente, in questa stagione c'è più impegno a esaltare la salsa di soia e l'alga nori, di quanto ne venga dedicato all'epicità o al divertimento. Si rivaluta un pochino la santa chierica, caruccia in tutti i sensi, ma è chiaro che anche negli episodi restanti nulla potrà accadere che possa salvare il tempo speso a guardare questa pecionata. Certo, una eventuale seconda stagione potrebbe raccontare cose più interessanti, lo scopo sembra quello, ma con questa regia e livello produttivo, verrebbe comunque gettata alle ortiche.
Sinceramente, il mio consiglio è di non farvi del male e di evitare come la peste una tale mancanza di ispirazione e di volontà.
Antiche leggende di origine europea dicono che qualora un settimo figlio avesse a sua volta un settimo figlio, questo nascerebbe col dono delle arti occulte. In alcune varianti la conta filiale può essere interrotta dalla differenza cromosomica del nascituro, in certe culture vale solo per i maschi, in altre solo per le femmine. Per alcuni è un dono, per altri una maledizione, e per molti autori fantasy come Terry Pratchett col suo "Mondo Disco", è stato un valido spunto letterario. Ora, considerando che il titolo tira in ballo addirittura un ottavo figlio, e che ha personaggi con nomi germanici, nonostante il contesto fantastico rimanga piuttosto generico, non è difficile immaginare che vi sia un qualche collegamento voluto, anche perché se si voleva semplicemente rendere il protagonista privo di eredità, i suoi fratelli (e le loro consorti) potevano tranquillamente essere dimezzati, specie considerando quanto sono poco presenti nella storia e poco definiti sia caratterialmente che di aspetto. Questo vale pure per Kurt, il primogenito della casata, che è l'unico con un' accennata personalità, anche se vergognosamente di comodo nell'essere l'unico corvo in una nidiata di colombe provviste di ramoscello. "Corvo" che comunque non fa a sua volta nulla di rilevante, nemmeno per proteggere i suoi interessi... non ancora almeno. Era tanto difficile tenere d'occhio un marmocchio che andava nella foresta?
Durante la visione, mi sono trovato più volte a non comprendere determinate scelte. Cominciamo col dire che, dopo una breve introduzione, la stagione ci verrà presentata come un grosso prologo. Ecco, questa è stata la prima grossa pecca, perché già ci faranno intravedere i personaggi che si uniranno a noi e ci toglieranno possibili dubbi nello svolgimento futuro. Seconda cosa, mi son chiesto seriamente se vi fosse bisogno che seguissero uno dei più ricorrenti elementi di oggi, ovvero il trasferimento spirituale attraverso lo spazio e il tempo. Voglio dire, Wendelin, il nostro giovane maghetto, subisce una reincarnazione in modo totalmente ingiustificato, nessun richiamo da qualche dea, nessun incidente mortale, potremmo definirlo un mistero... se avessimo un minimo di fede diremmo che la questione verrà approfondita in futuro. La cosa particolare di questa sua 'transumanza' è che non finirà in un corpo adulto o demoniaco, né in una creatura magica, in un neonato o in una -più frequente- copia di se stesso. No! Wendelin ritorna come un frugoletto di cinque anni, in mezzo a dei festeggiamenti, senza chiedersi se abbia sostituito qualcuno o come la vita di quel corpo sia andata avanti in precedenza. Ovviamente, non sarebbe un isekai se il protagonista non si sapesse adattare fulmineamente al contesto, ed ecco che di affetti lasciati nel suo mondo non sapremo nulla e di possibili malinconie non ne verrà mostrata alcuna. Dirò di più, Wendelin benché più sveglio di quanto dovrebbe essere un bambino, darà presto l'impressione di essere più vicino all'età del suo corpo che a quella che aveva come giovane impiegato, e non vi sarà nessuna traccia della sua vita passata, all'infuori della passione sciovinista per la cucina giapponese, che puntualmente cercherà di proporre a chi gli sta intorno. In breve, che fosse un isekai, se lo potevano tranquillamente risparmiare.
Riguardo alla storia, pare che i maghi in quel mondo siano rarissimi, e in quanto esseri potenti, vengono tenuti alle dipendenze della famiglia reale e contesi dalle fazioni interne, che voglio accrescere la loro influenza a palazzo. Insomma, sono tenuti in considerazione più di molti nobili e questo, di riflesso, va a beneficio anche della famiglia da cui provengono. Avendo quindi Wendelin il dono della 'magicanza', potrà comunque rimediare alla sua sfiga di essere l'ultima ruota del carro in una famiglia, che di nobile, oramai aveva solo il nome sulle fatture da pagare. Tale dono però ha bisogno di essere guidato nel suo sviluppo, ed ecco quindi che comparirà un provvidenziale mentore con i sensi più fini de "l'Uomo Ragno" e la faccia più androgina di "Shun di Andromeda". Da qui in poi, si paleserà il peggior difetto di questa produzione, ovvero la maledetta fretta di far entrare tutto in soli 12 episodi. Tutto, dall'addestramento, all'accademia, alla scalata sociale, ai primi accenni di conflitto, fino agli interessi amorosi, verrà fatto mettendo la macchina narrativa a tutto gas.
Chiaramente, ciò non aiuterà con lo sviluppo di coloro che faranno parte del gruppetto di Wendelin. Di essi ci verrà accennato qualcosina riguardo alla famiglia e a piccole capacità nascoste, ma non ci verrà mostrato nulla di rilevante, nemmeno una tecnica degna di tal nome. Potrebbe inoltre essere apprezzabile il loro entrare inizialmente in amicizia per mero interesse, ma diventerà già più squallido quando due delle ragazze che compongono tale gruppo, si proporranno apertamente come concubine semplicemente per scalare i ranghi e realizzare i propri obbiettivi. Vero è che in altri tempi i nobili facessero il bello e il cattivo tempo e che molte cose venissero tollerate e nascoste, ma queste non le rendeva moralmente rette o pubblicamente accettate. In questo superficiale mondo medievale a sbavature nord-europee invece, i gradini sociali sono così centrali da rendere normalità avere varie amanti dichiarate, con l'unica restrizione di essere di buona famiglia. Di conseguenza, Wendelin si ritroverà un harem senza nessuna protesta da parte della sua santa promessa sposa.
A rendere più ridicola questa impostazione, vi è il non ignorabile fatto che la suddetta fidanzata è strettamente legata ai vertici della chiesa, che oltre che presente è tra i poteri più forti e con maggiori previsioni di crescita. Dico io, pure senza scomodare figure storiche, come quel satiro di Enrico VIII, dovrebbe essere evidente anche per un'altra cultura quanto tutto ciò sia una bestialità, ben oltre il semplice voler/poter spegnere il cervello. Quantomeno, in passato, in casi simili si era trattato di mondi totalmente alternativi, sia come razze che come situazione umana. Nel mondo di Wendelin, questa fantasia studentesca si potrebbe giustificare solo se fosse un hentai. Ultima cosa da sottolineare, queste volontarie (o appioppate) concubine, nel prologo hanno 12 anni di età, e ne avranno quindici nel presente della serie. A farci chiudere un occhio, vi sarà il fatto che il concetto di amanti sembra più vicino a quello di mogli di seconda scelta, piuttosto che al termine classico, e che in fondo... stiamo parlando del tipico protagonista puro e senza ormoni, che si becca passivamente giusto un bacio in un momento disperato. Non vi è dubbio che arriveranno tutti casti all'età adulta, ma rimane comunque una scelta abbastanza discutibile.
La storia si sbloccherà un pochino dall'ottavo episodio in poi, ma anche allora, come nel resto degli episodi, verrà mostrata la povertà realizzativa; accennando intrighi a dir poco basilari, evitando scene veloci, rallentandone altre, mostrando disegni affrettati, inquadrature vicine e focalizzandosi più sul come passano le giornate i ragazzi, piuttosto che il loro perseguire uno scopo vero. Inoltre, come se già non bastasse, verso la fine si aggiungeranno gli ultimi due personaggi rilevanti, di cui uno femminile mentalmente lento, super mangione e pure super forzuto, terribilmente stereotipato nel suo tentativo di essere carino. Da odio a prima vista.
Mi spiace, di norma sono severo con gli isekai, ma riesco sempre a trovargli qualcosa di buono, mentre lo spaccato di vita fanta-medievale di Wendelin è bocciato su tutta la linea. Noioso, tecnicamente da fame, senza momenti avvincenti e con personaggi abbozzati o addirittura brutti come il mago muscoloso. Seriamente, in questa stagione c'è più impegno a esaltare la salsa di soia e l'alga nori, di quanto ne venga dedicato all'epicità o al divertimento. Si rivaluta un pochino la santa chierica, caruccia in tutti i sensi, ma è chiaro che anche negli episodi restanti nulla potrà accadere che possa salvare il tempo speso a guardare questa pecionata. Certo, una eventuale seconda stagione potrebbe raccontare cose più interessanti, lo scopo sembra quello, ma con questa regia e livello produttivo, verrebbe comunque gettata alle ortiche.
Sinceramente, il mio consiglio è di non farvi del male e di evitare come la peste una tale mancanza di ispirazione e di volontà.