Keishichō Tokumu Bu Tokushu Kyōakuhan Taisaku Shitsu Dai Nana Ka: Tokunana
Anche se catalogato sotto i generi azione-crimine-poliziesco, le scene d'azione, o per meglio dire le sparatorie, sono uno dei tanti problemi, prive di qualunque emozione e per di più senza senso.
Dilettanti che (non si sa come) mettono in piedi un attacco terroristico, ma stranamente non riescono a mandare un singolo colpo a segno e finiscono col parlare di gatti con gli ostaggi. Per bilanciare il tutto, però, c'è chi riesce a fare bungee jumping e a non sbagliare mai la mira. Combattimenti contro draghi della durata di un battito di ciglia. Omoni grossi e forti con le movenze di una lumaca che vengono messi al tappeto da un drone (ovviamente non poteva mancare il pupazzetto "kawai") e da una ragazzina le cui uniche parole per la durata della serie sono: "Sono un ninja". Scene di inseguimento realizzate in 3D al computer che stonano con l'animazione. Presenza di elfi, vampiri e nani senza una particolare motivazione.
Potevano passare benissimo da un'ipotetica era dei draghi all'era degli umani e il genere fantasy rimaneva. L'unica che sembra avere un potere particolare è Akane, eppure la sua abilità con la spada viene eguagliata all'abilità di sparare con la pistola. Non le si accorda particolare attenzione.
La trama fa acqua da tutte le parti e non viene sviluppata. I dialoghi lasciano a desiderare.
Ci sono episodi di riempimento per una serie composta da dodici puntate (tredici ufficiali ma l'8.5 è un riassunto delle precedenti). Eppure non mi sembra che i personaggi siano stati caratterizzati, quindi cose da approfondire ce ne sono in abbondanza.
Si vede che è troppo faticoso. Almeno questo spiega perché il compagno di Akane non viene mai inquadrato per intero: perché disegnare tutto il corpo quando se ne può mostrare una parte per volta?
Ogni aspetto della serie sembra essere fatto in modo sbrigativo, e insieme portano a un finale scialbo che crea altre domande invece di dare risposte.
Dilettanti che (non si sa come) mettono in piedi un attacco terroristico, ma stranamente non riescono a mandare un singolo colpo a segno e finiscono col parlare di gatti con gli ostaggi. Per bilanciare il tutto, però, c'è chi riesce a fare bungee jumping e a non sbagliare mai la mira. Combattimenti contro draghi della durata di un battito di ciglia. Omoni grossi e forti con le movenze di una lumaca che vengono messi al tappeto da un drone (ovviamente non poteva mancare il pupazzetto "kawai") e da una ragazzina le cui uniche parole per la durata della serie sono: "Sono un ninja". Scene di inseguimento realizzate in 3D al computer che stonano con l'animazione. Presenza di elfi, vampiri e nani senza una particolare motivazione.
Potevano passare benissimo da un'ipotetica era dei draghi all'era degli umani e il genere fantasy rimaneva. L'unica che sembra avere un potere particolare è Akane, eppure la sua abilità con la spada viene eguagliata all'abilità di sparare con la pistola. Non le si accorda particolare attenzione.
La trama fa acqua da tutte le parti e non viene sviluppata. I dialoghi lasciano a desiderare.
Ci sono episodi di riempimento per una serie composta da dodici puntate (tredici ufficiali ma l'8.5 è un riassunto delle precedenti). Eppure non mi sembra che i personaggi siano stati caratterizzati, quindi cose da approfondire ce ne sono in abbondanza.
Si vede che è troppo faticoso. Almeno questo spiega perché il compagno di Akane non viene mai inquadrato per intero: perché disegnare tutto il corpo quando se ne può mostrare una parte per volta?
Ogni aspetto della serie sembra essere fatto in modo sbrigativo, e insieme portano a un finale scialbo che crea altre domande invece di dare risposte.
