Stepmother's Sin
La tematica dell'incesto è molto diffusa negli hentai e ci sono anche, ovviamente, quelle produzioni in cui la relazione si consuma tra un ragazzo e la propria matrigna: Stepmother's Sin, OAV in due episodi tratto da un videogioco eroge, fa parte di questa categoria.
Il protagonista Yusuke è rimasto traumatizzato, da bambino, dalla scoperta che sua madre tradiva il marito, senza alcuna remora; crescendo, il ragazzo si è convinto che tutte le donne siano ninfomani e lussuriose, per cui dentro di sé le odia. Mentre intrattiene una relazione puramente sessuale con la cugina Mio, Yusuke va a vivere con la nuova matrigna, Misako, sulla quale decide di sfogare tutto il suo risentimento verso il gentil sesso, riuscendo, dopo qualche tentativo, a finirci a letto e a sottometterla. Inizia così un'opera di umiliazione e sottomissione della donna, che viene trattata come un oggetto e usata per soddisfare i bisogni sessuali e il desiderio di vendetta di Yusuke, ma a un certo punto il ragazzo si rende conto che, se è rimasto in quella casa pur avendo la possibilità di andarsene a vivere da solo, vuol dire che è legato alla matrigna; consapevole di questa sorta di amore che ora prova per lei, cerca di migliorare i loro rapporti, ma Misako è stata ormai traformata in una ninfomane e questo traumatizza ancora di più Yusuke, conducendo al tragico finale in cui, dopo aver aggredito una coppietta nel parco, il ragazzo torna a casa, trova la matrigna nel mezzo di un'orgia e spara un colpo di pistola (non si capisce verso chi, visto che la scena non lo mostra).
Il vero fulcro di Stepmother's Sin è l'odio di Yusuke verso le donne, reso fin troppo bene dalla sceneggiatura: non solo tramite l'atteggiamento verso la matrigna, ma anche verso la sorellastra, che arriva a violentare sotto gli occhi della matrigna stessa, e della cugina, con cui si confida ma che, in fin dei conti, tratta come ennesimo "oggetto" per sfogare i propri istinti sessuali e la propria rabbia. È la storia di un trauma infantile che condiziona la vita del ragazzo e lo porta a commettere un grave errore a cui non potrà porre rimedio, perché nel momento in cui ha ormai trasformato la pudica matrigna in una ninfomane non può tornare indietro. Yusuke è un personaggio odioso ma ben delineato; altrettanto non si può dire degli altri personaggi, la cui caratterizzazione è abbozzata quanto basta e la loro presenza è funzionale alla storia del protagonista e al suo sviluppo psicologico.
Il comparto tecnico ha alti e bassi: il character design è ben fatto e molto realistico, ma le animazioni spesso sono ridotte al minimo o riciclate e più di una volta le scene di sesso sono statiche, immobili; risulta fastidioso anche il modo in cui viene utilizzata la CGI, che cozza col resto delle animazioni in 2D ed è realizzata in maniera molto grossolana. Anche il doppiaggio è molto buono, cosa non scontata in un hentai.
In definitiva, Stepmother's Sin è un titolo in cui la trama, finalmente, predomina sulle scene di sesso. Non ci si aspetti però chissà quale profondità psicologica, visto che comunque è un hentai, ma può risultare una visione piacevole per chi è alla ricerca di qualche titolo erotico piuttosto complesso e coinvolgente.
Il protagonista Yusuke è rimasto traumatizzato, da bambino, dalla scoperta che sua madre tradiva il marito, senza alcuna remora; crescendo, il ragazzo si è convinto che tutte le donne siano ninfomani e lussuriose, per cui dentro di sé le odia. Mentre intrattiene una relazione puramente sessuale con la cugina Mio, Yusuke va a vivere con la nuova matrigna, Misako, sulla quale decide di sfogare tutto il suo risentimento verso il gentil sesso, riuscendo, dopo qualche tentativo, a finirci a letto e a sottometterla. Inizia così un'opera di umiliazione e sottomissione della donna, che viene trattata come un oggetto e usata per soddisfare i bisogni sessuali e il desiderio di vendetta di Yusuke, ma a un certo punto il ragazzo si rende conto che, se è rimasto in quella casa pur avendo la possibilità di andarsene a vivere da solo, vuol dire che è legato alla matrigna; consapevole di questa sorta di amore che ora prova per lei, cerca di migliorare i loro rapporti, ma Misako è stata ormai traformata in una ninfomane e questo traumatizza ancora di più Yusuke, conducendo al tragico finale in cui, dopo aver aggredito una coppietta nel parco, il ragazzo torna a casa, trova la matrigna nel mezzo di un'orgia e spara un colpo di pistola (non si capisce verso chi, visto che la scena non lo mostra).
Il vero fulcro di Stepmother's Sin è l'odio di Yusuke verso le donne, reso fin troppo bene dalla sceneggiatura: non solo tramite l'atteggiamento verso la matrigna, ma anche verso la sorellastra, che arriva a violentare sotto gli occhi della matrigna stessa, e della cugina, con cui si confida ma che, in fin dei conti, tratta come ennesimo "oggetto" per sfogare i propri istinti sessuali e la propria rabbia. È la storia di un trauma infantile che condiziona la vita del ragazzo e lo porta a commettere un grave errore a cui non potrà porre rimedio, perché nel momento in cui ha ormai trasformato la pudica matrigna in una ninfomane non può tornare indietro. Yusuke è un personaggio odioso ma ben delineato; altrettanto non si può dire degli altri personaggi, la cui caratterizzazione è abbozzata quanto basta e la loro presenza è funzionale alla storia del protagonista e al suo sviluppo psicologico.
Il comparto tecnico ha alti e bassi: il character design è ben fatto e molto realistico, ma le animazioni spesso sono ridotte al minimo o riciclate e più di una volta le scene di sesso sono statiche, immobili; risulta fastidioso anche il modo in cui viene utilizzata la CGI, che cozza col resto delle animazioni in 2D ed è realizzata in maniera molto grossolana. Anche il doppiaggio è molto buono, cosa non scontata in un hentai.
In definitiva, Stepmother's Sin è un titolo in cui la trama, finalmente, predomina sulle scene di sesso. Non ci si aspetti però chissà quale profondità psicologica, visto che comunque è un hentai, ma può risultare una visione piacevole per chi è alla ricerca di qualche titolo erotico piuttosto complesso e coinvolgente.
