The Case Files of Jeweler Richard
Le animazioni sono dello studio Shuka, uno studio nato da poco e famoso per "91 Days": devo ringraziare lo studio per questo “Hosekisho Richard-shi no Nazo Kantei”, dico il nome originale che suona più interessante rispetto a una eventuale traduzione italiana come “I dossier dei casi del gioielliere Richard”: ricordo che il titolo italiano in realtà non esiste in quanto licenziato a livello internazionale con il nome “The case files of jeweler Richard”.
Passiamo ai contenuti dell’opera: diciamo subito che il mio personaggio preferito è stato quello stupido di Seigi; i caratteri del nome sono scritti come “eroe della giustizia” e che già al racconto della storia della nonna mi ha coinvolto e dunque predisposto bene verso questo prodotto.
Inanzi tutto diciamo che, come linea di massima, anche se non sono propriamente detective i nostri personaggi assomigliano a degli investigatori legati al filo conduttore delle pietre preziose, che compaiono dentro il titolo di ogni episodio e in genere anche negli episodi. I personaggi secondari sono legati in qualche modo a Richard o Seigi o al loro negozio, come nel caso dell’episodio della ragazza lasciata dal suo fidanzato per una più bella e delle gaffe di Seigi a riguardo.
Diciamo che dopo molte serie collegate ai combattimenti mi sono ritrovato bene a vedere questo anime legato alla vita quotidiana con risvolti psicologici…
I due protagonisti sono simili: fuggono dal passato, dalla famiglia o da un pezzo della stessa (ultimo episodio) e si danno man forte per costruire legami più forti con ciò che hanno.
In passato ho ascoltato un podcast che si dedicava agli yaoi e parlava della tipologia di personaggio “in incognito” (o forse diceva “agente segreto” o “nascosto”) e Seigi mi è apparso molto bene in quei panni: dice di amare Shoko Tanimoto, ma non si dichiara e intanto scodinzola attorno al bel Richard…Anche se ci saranno alcune battute a riguardo anche nell’anime, il prodotto non è uno shonen-ai; ma i maliziosi come me sono avvertiti: qualcosa bolle sotto… ma, ahimè, così sotto da non emergere!
Passiamo ai contenuti dell’opera: diciamo subito che il mio personaggio preferito è stato quello stupido di Seigi; i caratteri del nome sono scritti come “eroe della giustizia” e che già al racconto della storia della nonna mi ha coinvolto e dunque predisposto bene verso questo prodotto.
Inanzi tutto diciamo che, come linea di massima, anche se non sono propriamente detective i nostri personaggi assomigliano a degli investigatori legati al filo conduttore delle pietre preziose, che compaiono dentro il titolo di ogni episodio e in genere anche negli episodi. I personaggi secondari sono legati in qualche modo a Richard o Seigi o al loro negozio, come nel caso dell’episodio della ragazza lasciata dal suo fidanzato per una più bella e delle gaffe di Seigi a riguardo.
Diciamo che dopo molte serie collegate ai combattimenti mi sono ritrovato bene a vedere questo anime legato alla vita quotidiana con risvolti psicologici…
I due protagonisti sono simili: fuggono dal passato, dalla famiglia o da un pezzo della stessa (ultimo episodio) e si danno man forte per costruire legami più forti con ciò che hanno.
In passato ho ascoltato un podcast che si dedicava agli yaoi e parlava della tipologia di personaggio “in incognito” (o forse diceva “agente segreto” o “nascosto”) e Seigi mi è apparso molto bene in quei panni: dice di amare Shoko Tanimoto, ma non si dichiara e intanto scodinzola attorno al bel Richard…Anche se ci saranno alcune battute a riguardo anche nell’anime, il prodotto non è uno shonen-ai; ma i maliziosi come me sono avvertiti: qualcosa bolle sotto… ma, ahimè, così sotto da non emergere!
È un anime del 2020 dello studio Shuka. Principalmente parla dell’incontro di Seigi, uno studente che studia all’università, con Richard, un gioielliere straniero. La storia prevede, principalmente, il susseguirsi di varie indagini da parte dei due protagonisti, sia per conto di altri che per motivi personali. Seigi si ritroverà quindi ad osservare, in prima persona, un ambito lavorativo (quello del gioielliere) che si rivela essere leggermente diverso da come poteva apparire senza un’approfondita conoscenza al riguardo. In molte occasioni, l’analisi della provenienza dei gioielli è solo la prima fase di tutta una situazione investigativa che porterà Richard ad indagare anche fuori dal suo studio, facendo leva sugli stati d’animo delle persone coinvolte. È un anime di investigazione, leggero ma ben strutturato.
Altro tema presente, in maniera abbastanza estesa, nell’anime è il rapporto tra il commerciante e il cliente. Questi, infatti, non è un mero venditore di oggetti. Qui stiamo parlando di pietre preziose con un certo valore e quindi ci si aspetta una buona professionalità dal gioielliere. Il cliente dovrà, tuttavia, avere anch’egli una buona conoscenza dell’argomento, per poter innescare un dialogo proficuo. Soprattutto il cliente deve saper argomentare le sue decisioni in merito alla pietra da scegliere e dare conto, assieme al gioielliere, della propria situazione economica. Tra le due figure, quindi avviene un’esperienza maggiore del solito commercio; è un dialogo di comprensione, e anche talvolta di fiducia.
Nell’anime viene aggiunta una componente investigativa intensa, proprio per movimentare quelle situazioni che altrimenti si ridurrebbero ad essere solamente un mero discorso su un argomento, invogliando lo spettatore a guardare l’opera, senza annoiarsi. La maggior parte degli episodi sono auto conclusivi, tranne nelle parti in cui verrà analizzato il passato di Richard.
L’andamento degli episodi comunque rimane abbastanza lineare e lento a causa della quasi totale assenza di azione. Apprezzo però molto la componente psicologica, la quale si dimostra coerente ed efficace in ogni situazione. Molte pietre verranno viste nel corso dell’anime, talvolta persino studiate in maniera arguta. In particolare apprezzo i protagonisti che si presentano con un tono serio e deciso, in una ambientazione sia universitaria che lavorativa.
Il finale non è affrettato, infatti chiude un certo discorso, aprendone però un altro rivolto verso Seigi. Una fine un po’ sospesa che probabilmente ci rimanderà verso una nuova stagione (anche se ho poca speranza in merito, siccome proviene da una light novel...)
Consiglio la visione a chi ricerca un’esperienza pacata e tranquilla, che sfocia anche nella voglia di comprendere più a fondo il mondo dei gioielli (e dei minerali) e di come essi possano influenzare la nostra vita.
Altro tema presente, in maniera abbastanza estesa, nell’anime è il rapporto tra il commerciante e il cliente. Questi, infatti, non è un mero venditore di oggetti. Qui stiamo parlando di pietre preziose con un certo valore e quindi ci si aspetta una buona professionalità dal gioielliere. Il cliente dovrà, tuttavia, avere anch’egli una buona conoscenza dell’argomento, per poter innescare un dialogo proficuo. Soprattutto il cliente deve saper argomentare le sue decisioni in merito alla pietra da scegliere e dare conto, assieme al gioielliere, della propria situazione economica. Tra le due figure, quindi avviene un’esperienza maggiore del solito commercio; è un dialogo di comprensione, e anche talvolta di fiducia.
Nell’anime viene aggiunta una componente investigativa intensa, proprio per movimentare quelle situazioni che altrimenti si ridurrebbero ad essere solamente un mero discorso su un argomento, invogliando lo spettatore a guardare l’opera, senza annoiarsi. La maggior parte degli episodi sono auto conclusivi, tranne nelle parti in cui verrà analizzato il passato di Richard.
L’andamento degli episodi comunque rimane abbastanza lineare e lento a causa della quasi totale assenza di azione. Apprezzo però molto la componente psicologica, la quale si dimostra coerente ed efficace in ogni situazione. Molte pietre verranno viste nel corso dell’anime, talvolta persino studiate in maniera arguta. In particolare apprezzo i protagonisti che si presentano con un tono serio e deciso, in una ambientazione sia universitaria che lavorativa.
Il finale non è affrettato, infatti chiude un certo discorso, aprendone però un altro rivolto verso Seigi. Una fine un po’ sospesa che probabilmente ci rimanderà verso una nuova stagione (anche se ho poca speranza in merito, siccome proviene da una light novel...)
Consiglio la visione a chi ricerca un’esperienza pacata e tranquilla, che sfocia anche nella voglia di comprendere più a fondo il mondo dei gioielli (e dei minerali) e di come essi possano influenzare la nostra vita.
"The case file of jeweler Richard" è un'anime di dodici episodi, quasi tutti autoconclusivi, andato in onda nella stagione invernale di quest'anno.
La storia inizia con l'incontro del tutto casuale tra Seigi, un classico studente universitario, e Richard, un esperto che si occupa di stima di gioielli, intenzionato ad aprire un negozio proprio in quella città. Ben presto i due avranno modo di conoscersi approfonditamente, e lo stesso Seigi diventerà un dipendente/amico di Richard, e insieme cercheranno di soddisfare il più possibile, i propri clienti.
Devo iniziare dicendo che quest'anime non mi è minimamente piaciuto, sarà che non sono un grande fan delle puntate autoconclusive, ma le storie raccontate nei vari episodi le ho trovate tutte, davvero molto noiose e qualche volta quasi al limite del surreale, e solo un paio di queste le ho trovate abbastanza interessanti. Non avevo grosse aspettative su quest'anime, e purtroppo si sono rivelate tali, con una storia, a mio parere, non all'altezza, e svolta su dei ritmi decisamente troppo lenti, che ne abbassano ulteriormente il livello.
Ma passiamo ai personaggi, che praticamente si rivelano essere solamente i due protagonisti, dato che il resto del cast è poco più di una comparsa; Seigi è quello vivace ed esuberante della coppia, che spesso mette naso nelle questioni altrui, ma sempre pronto ad aiutare il prossimo. Richard invece è quello più freddo e calcolatore, con un'apparente aspetto da uomo vissuto e dal passato alquanto misterioso. Personalmente non ho trovato nulla di che in questi personaggi, anzi spesso li ho trovati abbastanza piatti e banali, oltre che incapaci di aggiungere quel qualcosa in più alla storia, in particolar modo Richard che troppe volte risulta legnoso e saccente, appiattendo ancora di più l'opera.
Voto finale: 5.
La storia inizia con l'incontro del tutto casuale tra Seigi, un classico studente universitario, e Richard, un esperto che si occupa di stima di gioielli, intenzionato ad aprire un negozio proprio in quella città. Ben presto i due avranno modo di conoscersi approfonditamente, e lo stesso Seigi diventerà un dipendente/amico di Richard, e insieme cercheranno di soddisfare il più possibile, i propri clienti.
Devo iniziare dicendo che quest'anime non mi è minimamente piaciuto, sarà che non sono un grande fan delle puntate autoconclusive, ma le storie raccontate nei vari episodi le ho trovate tutte, davvero molto noiose e qualche volta quasi al limite del surreale, e solo un paio di queste le ho trovate abbastanza interessanti. Non avevo grosse aspettative su quest'anime, e purtroppo si sono rivelate tali, con una storia, a mio parere, non all'altezza, e svolta su dei ritmi decisamente troppo lenti, che ne abbassano ulteriormente il livello.
Ma passiamo ai personaggi, che praticamente si rivelano essere solamente i due protagonisti, dato che il resto del cast è poco più di una comparsa; Seigi è quello vivace ed esuberante della coppia, che spesso mette naso nelle questioni altrui, ma sempre pronto ad aiutare il prossimo. Richard invece è quello più freddo e calcolatore, con un'apparente aspetto da uomo vissuto e dal passato alquanto misterioso. Personalmente non ho trovato nulla di che in questi personaggi, anzi spesso li ho trovati abbastanza piatti e banali, oltre che incapaci di aggiungere quel qualcosa in più alla storia, in particolar modo Richard che troppe volte risulta legnoso e saccente, appiattendo ancora di più l'opera.
Voto finale: 5.