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esseci

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Ho iniziato a vedere "Yosuga no Sora" per curiosità e per le recensioni piuttosto divergenti (tendenti abbastanza spesso al negativo), una serie di dodici episodi del 2010 tratta da una visual novel di genere eroge di fine 2008.
Trattandosi di un'opera piuttosto datata cui non è stato dato un seguito, non mi attendevo di certo mirabilie, anche perché in rete la serie è ricordata e menzionata quasi esclusivamente per il particolare rapporto emotivo e fisico che si instaura tra due dei protagonisti: i fratelli gemelli Haruka e Sora Kazugano.

È inutile girarci intorno: alla fine "Yusuga no Sora" è un prodotto che di arte (anche in senso lato) presenta pochissimi spunti degni di interesse, per sembrare semplicemente un'opera creata per compiacere tutti i fan della visual novel e i possibili scenari amorosi tra i protagonisti, giusto per non scontentare nessuno.
Di fatto la struttura narrativa articolata in ben quattro route (come nella visual novel), che su dodici episodi non lasciano molto spazio al chara-development, alla costruzione di una trama con un minimo di senso e continuità, è una sorta di gioco trasposto in anime con tutti i limiti che una soluzione del genere presenta.

Non molto tempo fa ho avuto modo di visionare opere tratte da visual novel: "School Days", "Kimi ga Nozomu Eien", "Kimi ga Nozomu Eien: Next Season" e "White Album 2" sono tra quelle che ricordo, e in queste era stata scelta una unica route, in modo da sviluppare una trama articolata e con una certa coerenza (ove possibile per i temi trattati e lo sviluppo dei personaggi), compensando ove possibile le forzature tipiche delle visual novel, quando il giocatore si ritrova a scegliere tra le varie soluzioni di evoluzione di trama offerte.
Se poi in "Yosuga no Sora" si deve dare spazio "adeguato" anche alle scene di sesso piuttosto esplicite, sebbene non propriamente definibili "hentai" (sotto questo aspetto mi ricorda "Redo of Healer"), è lapalissiano che lo spazio che resta per costruire un minimo di percorso per addivenire alla "consumazione finale" è risicatissimo... se poi si copia la struttura della visual novel sic et simpliciter, ecco che "Yosuga no Sora" diventa semplicemente un'accozzaglia di trovate piuttosto banali se non demenziali, per dare "profondità" a una storia che di introspettivo non ha nulla, perché si percepisce chiaramente come il tutto sia finalizzato a far pervenire i protagonisti alle scene di sesso, sia nello sviluppo delle "storie" sia negli inutili post credit sotto forma di fumetto "deformed", in cui il protagonista maschile Haruka vive delle scenette tra lo stupido e l'ecchi con la maid di una delle protagoniste delle route.

"Yosuga no Sora" è una serie misleading, perché sembra iniziare in modo canonico e in apparenza articolato: i due gemelli orfani di entrambi i genitori sono costretti a trasferirsi in un remoto villaggio rurale, nella casa di villeggiatura del nonno, in cui hanno passato le estati della loro infanzia. Il trasferimento dà loro modo di riallacciare i contatti con le amicizie fatte da bambini e di scoprire una serie di circostanze anche "scabrose" sul loro passato e sugli intrecci tra le questioni familiari dei ragazzi. E alla prima route dedica ben quattro episodi, anche per costruire un minimo di sostrato e impianto alla serie.
Di questa route la protagonista della storia amorosa con Haruha è Kazuha, e tutto sommato sembra la classica rom-com scolastica con l'aggiunta del tema del rapporto strano con la sorella Akira. In questo caso Haruka è il solito protagonista bello, gentile, altruista e tanto ingenuo, sebbene la scena finale di sesso ne riveli anche una natura più predatoria e spregiudicata.

Sulle altre route si percepisce maggiormente che la serie è costruita, come l'eroge da cui deriva, sul pretesto di addivenire in tempi brevissimi all'epifania di un rapporto amoroso e il relativo "coronamento" a livello fisico e non solo emotivo.
E così si hanno i due episodi su Akira, i tre con Nao e gli ultimi tre con Sora.

È possibile comunque individuare un filo conduttore in tutte le quattro route della serie che emerge man mano che lo spettatore si avvicina a quello finale: l'amore incestuoso di Sora nei confronti del fratello Haruka.
Se nelle prime due route è solo accennato (ma viene rivelata una scena del passato in cui lui bacia lei) e lei resta la classica ragazzina tsundere chiusa e ossessionata dal fratello, al punto da assumere atteggiamenti al limite del sopportabile, nella terza e poi soprattutto nella quarta il suo diventa "virulento" e porta la serie a diventare quasi surreale, con Sora che tiranneggia il fratello nella sua storia con Nao e poi lo provoca e circuisce nella route loro dedicata, in cui a livello di interazioni fisiche tra loro due lascia ben poco alla immaginazione e in cui lei si trasforma in una sorta di ninfomane esperta.

E poco valgono le considerazioni comunque sul comparto tecnico: si tratta di una produzione nella media sia a livello di chara-design e world building, che denota una discreta cura dei dettagli e delle animazioni. A livello musicale non mi è sembrato un granché, non solo per opening ed ending, ma anche come colonna sonora degli episodi piuttosto monotona.

Pertanto, "Yosuga no Sora" resta un'opera a mio avviso mal sviluppata, su cui pesa da un lato la mancata applicazione di una sceneggiatura che si possa anche lontanamente definire come tale (con molte forzature e personaggi al limite del risibile) e dall'altro il vizio di non appartenere a un genere ben definito: le scene di sesso (anche quelle un po' più spinte non mancano, soprattutto nella quarta route) non sono così dettagliate come un hentai, ma neppure abbozzate come un ecchi; non è un anime drammatico, perché manca di una storia credibile e articolata, non è una commedia perché è piuttosto pesante e surreale.
Una sorta di "brutto senz'anima", di cui francamente al termine della visione sono portato a pensare che possa essere utile solo per meme e canzonature più o meno boccaccesche sul "Tubo".


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Bussinessman

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4,5
"Yosuga no Sora" riceve un punteggio di 4,5 su 10.
Sebbene presenti una narrazione audace e distintiva nelle relazioni amorose, il tono provocatorio e le scene intense potrebbero risultare troppo controverse per alcuni spettatori. La trama ramificata offre varietà, ma la sua esecuzione potrebbe non soddisfare le aspettative di tutti. La colonna sonora coinvolgente e lo stile artistico suggestivo non riescono a compensare completamente le problematiche della trama.
È praticamente un mezzo hentai. Voto: 4 ½


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Kycoo99

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Se state cercando hentai, siete nel posto sbagliato.
E' la prima recensione che faccio, nonostante guardo anime da parecchio tempo. Scusate quindi la mancanza di professionalità; in ogni caso, è una recensione a caldo fatta dopo le cinque ore di visione filate.

La modalità attraverso la quale viene sviluppata la trama è interessante, seppur non originale (abbiamo già visto cose come tre trame diverse che dipartono da un unico punto). Nel nostro caso il protagonista interagirà in ciascuno dei filoni narrativi con una ragazza diversa, intraprendendo un rapporto con lei e raggiungendo il completamento di una "mini-trama", per poi arrivare a scene di nudo e fanservice. Solo i primi due episodi sono una breve introduzione, i cui due rispettivi finali sono i due punti di aggancio alle trame successive: sembra complicato, ma fidatevi che è intuitivo e spiegato molto bene.
Diciamo che i primi due filoni narrativi lasciano un po' a desiderare, secondo me, in quanto abbastanza forzati e più diretti verso il fanservice piuttosto che su una trama (che ricordiamo nel genere ecchi o slice of life non è comunque mai approfondita come può essere in un adventure anime), mentre gli ultimi due, che sono molto collegati fra loro, sono svolti sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista globale molto bene.
Spero finora di aver fornito solo qualche informazione che vi possa invogliare o meno a guardare.
Al posto di "nella prossima puntata..." a cui ci siamo abituati guardando altri anime, a fine di ciascuna puntata ci sono circa due minuti di un quinto filone narrativo che riguarda un'altra ragazza, realizzato attraverso tecniche grafiche diverse e reso come una commedia. Un consiglio: lasciate perdere!

Disegni fantastici, colori spenti (scordatevi gli scintillii e i bordini rossi di "No Game No Life") che si abbinano benissimo con il clima che questo anime vuole rendere, una caratterizzazione dei personaggi abbastanza ben fatta e la colonna sonora migliore degli ultimi dieci anime che io abbia visto.
Apprezzo che un anime come questo negli ultimi due filoni narrativi tenda più al genere romance piuttosto che all'hentai.

Spero che questa mia recensione vi abbia aiutato (in caso contrario fatemi sapere cosa dovrei migliorare nei commenti, perché ho in mente di pubblicarne altre presto).
Vedo che il voto dato globalmente a questo anime è abbastanza basso. In ogni caso il mio è parecchio alto; se avete qualcosa da ridire, commentate!


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Sguaida

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Il grande difetto che ho trovato in questo anime è il chiedere troppo a sé stesso, cercando di evolvere, quando invece con più semplicità avrebbe riscosso maggior successo.

Sappiamo tutti che si tratta dell'adattamento di un eroge, e sotto questo aspetto nessuno poteva chiedere di più e nessuno resta deluso. L'aspetto prettamente erotico è decisamente spinto, arrivando ben oltre quanto ci si potesse aspettare inizialmente. Non parlerei più di anime erotico, ma di hentai un pelino stinto, visto che alla fin dei conti si vede davvero "tutto tutto" (quel poco che manca è coperto dalla censura, ma ovviamente è facile intuire cosa c'è oltre la "lama di luce" o la "nebbiolina" tipiche di queste situazioni). E fino a qua quindi niente problemi. Anzi, probabilmente gli appassionati del genere (non io) ringraziano i creatori per tanto ben di Dio e tanta bella carne scoperta.
I problemi però nascono quando si inseriscono in questo schema situazioni più mature e adulte rispetto al "semplice" sesso. Non penso che la trovata di inserire temi simili sia sbagliata, tutt'altro, apprezzo l'idea di dare maggior profondità all'opera, ma trovo sia un errore dare loro poco spazio rispetto alla componente sessuale. La paura, l'amore e la sua ricerca, la tristezza, la malinconia, il peso delle aspettative, la solitudine sono tutte tematiche che avrebbero meritato molto più spazio e che avrebbero permesso una maggior caratterizzazione dei personaggi, soprattutto quelli femminili. Ma trattati per come sono stati trattati nell'anime risaltano poco, e con loro le ragazze che sperimentano tali sentimenti ed emozioni. Per quanto mi sforzi, infatti, fatico a ricordare qualcosa delle disgrazie emotive di questa o di quell'altra ragazza, ma di certo non si fatica a scordarsi delle loro peripezie con il protagonista maschile... Insomma, è come se queste tematiche più adulte venissero completamente sopraffatte e inglobate da questa forte componente sessuale, che detta come va detta la fa da padrone in tutte e dodici le puntate.

Non so se in questo l'adattamento sia fedele all'eroge, immagino di sì, però penso ugualmente che sia stata una scelta sbagliata: soffermarsi solo a fare un ecchi, per quanto spinto, secondo me avrebbe portato maggior successo alla serie, così come "limitarsi" a fare un anime un po' ricercato evitando la presenza fissa dei rapporti fisici. Ma fare un ibrido dei due, una via di mezzo, cercare di dare spazio ad entrambi, per poi, per forza di cose, far prendere comunque il sopravvento alla componente sessuale, secondo me è stata una scelta che non ha pagato, almeno secondo i miei gusti.
Non ho quindi una buona valutazione di questo anime, che, come ripeto, mi è sembrato un po' pretenzioso, nel senso che si è chiesto troppo a una situazione che, lasciandola semplice semplice, avrebbe avuto maggiori favori.

Voto 6, solamente perché, in quanto maschietto, non sono rimasto "di pietra" davanti a certe situazioni osé...


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BigBis92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Prendendo spunto da un ero-game mi sarei aspettato almeno un piccolo riadattamento come successo per "School Days" per esempio, ma ciò non è stato fatto, o meglio, non se ne vede traccia. Due gemelli si trasferiscono nella casa del nonno, dopo la scomparsa prematura dei genitori, in campagna, e sarà proprio questo locus amenus a riaccendere e amplificare le emozioni e gli istinti dei due gemelli. La storia si può suddividere in quattro episodi, in ciascuno dei quali il giovane Haruka sceglie una delle ragazze, vive un flashback, e successivamente si trova a castigarle (ma è un ecchi o un hentai?). La trama di base non risulta troppo elaborata, ma ha il suo perché, anche se la scelta delle immagini proposte è assolutamente inguardabile: non giudicatemi male, ma in alcune scene si vede Haruka "spingere" a un metro dalla concubina... come è possibile? Facile: o ragazzo supermega dotato o disegni fatti alla fava... oh, scusate, a caso. Il tema dell'incesto è strapalese come quello dell'innocenza perduta. L'unica cosa che salverei in quest'anime è l'espressione del concetto di famiglia: in effetti, se si analizza attentamente, l'anime gira intorno a ciò. "Detto fatto" è stato il motto degli autori, "busta de cocce de fave" sarà il mio per recensire questa serie TV.


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Fobius

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Yosuga no Sora: In Solitude, Where We Are Least Alone". Un nome che è tutto un programma. La tristezza e la malinconia permeano quest'anime dall'inizio alla fine, non lasciando allo spettatore una minima boccata d'aria.
La storia originale è tratta da un eroge, dal quale verranno prodotti adattamenti per un manga e per una serie animata. Tutto comincia da un trasferimento dei due protagonisti, gemelli, Haruka e Sora. Essi vivono da soli nella vecchia casa dei nonni, ormai defunti, abbandonati da tutto il mondo. Sì, perché anche i genitori, come viene spiegato in più di un episodio, sono morti in un incidente stradale. Tutta la trama si incentra sulle vicende amorose del povero Haruka che nel frattempo dovrà badare alla sua gemella. Egli farà i conti con ogni cosa, dal cucinare allo studiare, dal regolare le finanze al non sperperare.

I personaggi: Haruka, il protagonista principale, buono e affidabile, ma soprattutto propositivo. Egli guarderà avanti, lotterà in ogni modo con il suo passato tenebroso, alla ricerca di uno spiraglio di luce. Sora, sua sorella-gemella: lei è molto introversa e di poche parole, a differenza del fratello non accetta la morte dei genitori, il suo passato la opprime, la attanaglia e le risucchia la volontà di vivere. Ci sono poi varie ragazze, ricordiamoci che è un harem/ecchi.

Il comparto tecnico è davvero molto buono, le musiche si adatteranno bene alle scene e inoltre sia la opening che le due ending saranno di grande compagnia durante la visione.
La grafica generale è secondo me ottima per l'epoca (ci troviamo nel 2010), il character design è fantastico, i personaggi sono ben delineati, sia nella vita quotidiana che nelle scene di "piacere". La struttura della storia: essendo tratto da un eroge, la trama presenterà varie "route", ognuna con un personaggio diverso. La quantità di ecchi sfiora il confine dell'hentai, compariranno scene di sesso non troppo nascoste.

Tirando le somme, "Yosuga no Sora" è un anime che si presenta molto bene, ma col passare degli episodi sbanda finendo totalmente fuori strada. La storia si presta bene a trattare tematiche quali la solitudine, la difficoltà a vivere da soli senza genitori, la depressione che colpisce gli orfani, la diversità con cui ogni essere umano reagisce davanti alle proprie sofferenze - chi come Haruka sente gli affanni che lo rincorrono per tutta la giornata ma riesce comunque ad andare avanti o chi come Sora che non ha la forza di contrastare il dolore. Purtroppo, però, niente di tutto ciò viene a galla, questi elementi sono come sassi in uno stagno che non riescono a galleggiare; nessuno di essi verrà trattato, nonostante ci sia una solida base, probabilmente complice la loro stessa complessità, che non gli ha permesso di emergere. Peccato, gli autori avrebbero potuto fare un buon lavoro, un seinen molto maturo che riusciva a combinare tematiche profonde a una buona dose di sentimentalismo/incesto. Al contrario, troviamo un anime che pretende troppo, ovvero rappresentare quattro storie d'amore in dodici puntate...
Ricordiamoci sì che la storia è tratta da un eroge, ma rendiamoci anche conto che gli autori avrebbero potuto rappresentare soltanto una route, e sarebbe uscito fuori sicuramente qualcosa di migliore.

Che dire, nonostante ciò è un anime che è risultato piacevole da vedere, almeno per il primo e l'ultimo arco narrativo, il resto sono solo forzature.


 4
Izaya_Orihara

Episodi visti: 12/12 --- Voto 2
"Yosuga no Sora" è un anime del 2010, ma vorrei essere più preciso: "Yosuga no Sora" è "un eroge non adattato in anime" (la serie viene presa proprio da un ero-game). In un certo senso è così, infatti la serie rispecchia proprio il modo di giocare delle visual-novel, cioè quello di scegliere tra due o più opzioni e a seconda della scelta, la storia va avanti. Quindi ci sono vari proseguimenti della storia. "Yosuga no Sora" è proprio così: infatti la serie viene suddivisa in archi, in cui il protagonista passa questi due-tre episodi per ogni arco con una ragazza diversa per poi tornare indietro e farci vedere come doveva proseguire la storia se avessimo scelto l'altra opzione. Per questo definisco "Yosuga no Sora" un eroge non adattato in anime, infatti sarebbe stato più carino se fosse stata una storia unica. Di certo non nascono grandi opere da un eroge, a meno che non parliamo di "Fate/stay night" che è stato proprio "rimodellato", ma di certo "Yosuga no Sora" poteva portare avanti quel poco che aveva di buono: "i sentimenti". Infatti, nei primi episodi che precedono il primo arco, i sentimenti sono vari nei personaggi, ma poi? Poi, negli archi, tutti a pensare ad accoppiarsi come tanti animali in calore, e questi sentimenti diventano un tabù; anche se pronunciati, non c'entrano niente con quel che succede nella trama: infatti i personaggi, soprattutto il protagonista, pur pronunciando le parole "ti amo", "ti voglio" e tutte queste cretinate varie, sicuramente non comprendevano il vero significato della parole. Vabbé, non mi posso nemmeno lamentare in quanto sapevo di imbattermi in un eroge-anime, ma non pensavo fosse stato adattato così male. Devo dire che il secondo arco mi è veramente piaciuto, perché può risultare per alcuni anche un po' triste la storia di quella povera ragazza (Akira, per chi volesse sapere il nome). Ok, tralasciando tutto, devo dire che la serie poteva avere qualcosa in più, ma non per l'ultimo arco sicuramente, in cui avviene un incesto - il protagonista si accoppia con Sora (la sorella-gemella), eliminando tutti i sentimenti e le cose utili in una vita vera - e in cui gli autori pensano di mettere in luce le emozioni di questi personaggi in un modo veramente pietoso; infatti, negli ultimi tre episodi stavo per vomitare, in quanto questo arco è veramente pietoso e vergognoso.
Quindi, dell’anime proposto boccio il character design, in quanto l'unico personaggio che promuovo della serie è Kuranaga (la capoclasse), forse l'unica a rivelare i suoi veri sentimenti al protagonista e l'unica con cui puntualmente non ci farà sesso, e anche lo stile dei personaggi, pietoso. Anche la parte dopo l'ending è qualcosa che si poteva evitare...

Fino a ieri il mio voto minimo era 3, ma con quello che ho visto oggi lo abbasso a 2, dando 1 agli anime droppati (per la noia, non per altro), ma credo che se mi riguardassi "Doujin Work" e "Sora no ManiMani" li reputerei più belli di questa ripugnante serie. Sconsiglio a tutti la visione perché la serie non può essere considerata né un hentai, in quanto fa vedere al massimo le tette, né un ecchi, in quanto è troppo spinta per essere un ecchi, e nemmeno sentimentale-divertente e chi più ne ha più ne metta. Voto: 2.


 4
falcus92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 2
Finalmente ho trovato un gioco avvincente ed emozionante... Un gioco? Ma non ero appassionato di anime e manga?
Sinceramente non ho capito se ho giocato oppure ho visto "Yosuga no Sora", probabilmente una delle peggiori trasposizioni di un eroge mai proposta. Il livello è uguale a quello di "School Days"! Non posso credere di aver vissuto le route di un eroge in un anime, mancavano solo la freccia e le scelte (in lingua giapponese) e sarebbe stato come vedere qualcuno giocare. Come al solito la colpa è mia, per aver scelto un anime senza leggere prima qualche informazione; comunque, non si possono realizzare lavori del genere (giuro, stavo riscrivendo giochi!).

Haruka è un bel ragazzo (lo riusciamo a capire dopo circa tre minuti del primo episodio, in cui una cameriera lo definisce, addirittura, un bishonen!) e ha una sorella gemella di nome Sora (ogni volta che veniva chiamata, io gridavo "No Otoshimono!"… so che non ha senso, ma era il modo per non sentirmi frustato da quest'opera!). I due hanno perso i genitori e stanno andando a vivere in montagna nella casa dei nonni, anch'essi deceduti; qui Haru e Sora cominciano a fare amicizia con altre persone che, più o meno, hanno conosciuto in un passato prossimo, quando facevano visita in quel paese.

All'inizio pensavo a qualcosa tipo "Hoshizora e kakaru Hashi" che, nonostante gli abbia dato la sufficienza per il finale scontato, avevo reputato una buona serie. In "Yosuga no Sora" oserei dire che siamo più vicini a qualcosa come "Princess Lover" e "Kiss x Sis", in quanto assistiamo ad un gigantesco tsunami di fanservice e a delle tematiche tabù. L'unico merito che ha l'autore è il coraggio: non è facile presentarsi con un "anime" che presenta tematiche particolari. Siamo ben lungi dal genere "sembra ma non lo è" di "Kiss x Sis": non sono fratellastri Haru e Sora, loro sono veri fratelli! Ma come al solito anche se si lavora con del materiale del genere, per un motivo o per un altro, la storia risulta estremamente insufficiente! Questa volta è lo stile route a rovinare tutto: l'anime, a parte i due episodi iniziali, si divide in quattro filoni che cominciano riportando indietro il protagonista e facendogli fare scelte differenti… Mai cosa più oscena! Penso che se si fosse utilizzato il modus operandi di "School Days" (unica route, storia unica) sarebbe stato leggermente più carino.

A parte ciò, un grande limite (già analizzato anche nei precedenti eroge trasformati in anime) è la mancanza di un genere: non è possibile considerarlo un hentai, in quanto ci sono scene di sesso, ma a parte i seni non si vedranno mai parti intime; non è possibile considerarlo un ecchi, perché le scene sono troppo spinte; non è un anime drammatico, perché questo lato viene messo da parte per far accoppiare i personaggi; non è una commedia scolastica, perché si vede, quasi sempre, il tragitto che compiono per andarci, ma non cosa fanno; non è assolutamente un anime sentimentale, perché... devo dirlo di nuovo? E sia. I personaggi pensano solo ad accoppiarsi come conigli in calore, pensando ripetutamente che vadano a quel paese i valori come l'amore e l'amicizia.

Tecnicamente, ovviamente, è anche pessimo. La voce di Sora sembra maschile, le voci delle altre ragazze sembrano più quelle di galline! La regia non fa tagli, né pensa ad inquadrature panoramiche (ricordo che in "Hoshizora e kakaru Hashi" uno dei pregi erano i bellissimi paesaggi ripresi, che ovviamente qui si trascurano). Rigorosamente assenti le OST (in effetti, a che servirebbero? Un'idea l'avrei, ma credo che rischierei un ban se la scrivessi!). Anche il disegno è mediocre, i personaggi hanno tutti lo stesso viso con differenti capelli (tipo "Clannad").

Pertanto, sconsiglio vivamente la visione di questo obbrobrio, ma, se proprio siete masochisti come Sado Tarou, allora vi piacerà, come vi saranno piaciuti anime come "School Days", "Princess Lover", "Kiss x Sis" e tutti gli altri tratti da eroge!


 1
Yellowmaster

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Sono rimasto sopreso vedendo questa serie, perché mi aspettavo un ecchi e mi sono ritrovato davanti praticamente un hentai. "Yosuga no sora" è la trasposizione di un ero-game in cui il personaggio maschile Haruka cerca di accoppiarsi con tutte le ragazze dell'harem e qui ce ne sono tante e non se ne salva nessuna compresa la sorellina Sora, la classica tsundere, sicuramente il personaggio più riuscito della serie.
La storia è un continuo andare avanti e indietro nella narrazione facendo in modo che Haruka si accoppi con una ragazza, poi si torna indietro (una sorta di salvataggio dell'ero-game), si cambia un piccolo particolare e si fa in modo che le attenzioni di Haruka si rivolgano a un altro personaggio e così via senza sussulti fino alla fine.
Le scene sono molto esplicite e non censurate anche se non s'inquadrano mai le zone genitali, i disegni sono belli e luminosi ma ho notato una certa approssimazione in molte scene. Le musiche e il doppiaggio sono nella norma. Se amate la trasgressione non fatevelo scappare: solo per appassionati. E' appagante tuttavia, una volta tanto, vedere scene in cui i personaggi fanno scattare le lingue e... qualcos'altro, invece che guardarsi solo languidamente negli occhi.


 2
npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Dimmi come ti comporti e ti dirò chi ti trombi: è questo, più o meno, il motto degli ero-game che, per quei pochi che ancora non lo sanno, sono dei videogiochi in cui non bisogna ammazzare il nemico di turno o fare più goal possibili alla squadra avversaria ma, più semplicemente, socializzare con le ragazze al fine di conquistarle e portarsele a letto. Un paio di volte mi è capitato di averne uno fra le mani e più o meno ne ho capito la dinamica; ma essendo in entrambi i casi in lingua giapponese non sono stato in grado di fare molti progressi per cui non posso esprimermi sulla loro capacità di divertire il giocatore.
Nonostante lo sfondo decisamente erotico questi giochi hanno avuto nel tempo moltissime trasposizioni, anche di grande successo (tanto che in alcuni casi non riuscivo a crederci), in cui però la parte più spinta veniva drasticamente eliminata o, quantomeno, limitata al solito fanservice e a qualche scena in cui si immagina ma non si vede.

Anche "Yosuga no sora" è un anime tratto da un ero-game ma rompe con la tradizione secondo cui le scene di sesso dovessero essere oscurate e queste ultime sono presenti in quantità abbastanza massicce. Sia chiaro, però, che non si tratta di un porno: queste scene ci sono ma, tanto per capirci, quest'anime si differenzia da un hentai allo stesso modo in cui un film con scene di sesso si differenzia da un film a luci rosse.
La serie è divisa in quattro archi narrativi, così come abbiamo già visto fare in passato ad "Amagami SS" ad esempio, questi archi hanno comunque una base comune da cui si riparte ogni volta. A causa della morte dei suoi genitori (ormai un classico) Haruka è costretto a tornare, insieme alla sua gemella, nel paese dove ha trascorso la sua infanzia. Qui attenterà con successo alle virtù della figlia di un ricco e potente capo locale, della sorella disconosciuta di quest'ultima, di una sua amica d'infanzia per poi terminare con Sora, la sua stessa sorella.

Dovessi dare un giudizio di getto direi che quest'anime è, per la maggior parte dei suoi archi, una vera schifezza; l'ultimo in particolare l'ho trovato davvero rivoltante. Ma, come dico sempre, tutto va contestualizzato e tutto ciò che viene mostrato, nell'ottica di un ero-game, è plausibile. Non potremmo mai criticare un hentai dicendo che fa vedere scene di sesso. Quindi bisognerà dare un giudizio chiudendo (che piacciano o no) su scene e situazioni scabrose.
Nonostante questo, però, devo dire che come esperimento m'è sembrato poco riuscito: se non lo si considera un hentai allora bisogna dire che la trama, a eccezione dell'arco due che m'è piaciuto, è davvero poca cosa, specie se confrontata con quelle di altre trasposizioni; se lo si considera un hentai, allora risulterebbe troppo soft e scartato dagli amanti del genere. Insomma la trama è stata sacrificata al lato peccaminoso senza che quest'ultimo sia troppo spinto. Insomma un bel pasticcio.
Neanche giudico la mini-storia in cui un Haruka in versione deformed seduce anche una cameriera fornita come extra alla fine di ogni singolo episodio: è stupida e, nel complesso, insignificante.


 1
Dartes

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
"Yosuga no Sora" è un anime del 2010 tratto da una visual novel della Sphere. Da questo ormai famoso titolo è stato tratto anche un manga, a cura di Takashi Mikaze, edito sulla rivista seinen Comp Ace, della Kadokawa Shoten.
L'anime, composto in totale da 12 episodi, è invece prodotto dallo studio feel. e mandato successivamente in onda sulla rete locale AT-X.

La trama è poco originale, in quanto propone la solita e banale storia d'amore ai limiti dell'incesto. Narra del giovane Haruka Kazugano e della gemella Sora, i quali sono tornati, dopo molto tempo, nell'antico villaggio di campagna dove abitava il nonno dei due, quando era ancora vivo (chiamato spesso Okukozome-chou). In quanto portano il nome del nonno, sono ben apprezzati da tutto il vicinato, visto che l'uomo ormai morto aveva aiutato molte persone in passato. I loro genitori sono morti a causa di un'incidente da poco tempo, quindi spetta ad Haruka occuparsi della sorella gemella viziata e scorbutica, ma lo fa con immenso piacere, cercando di rendere la vita della sua cara (o forse sarebbe meglio dire "amata") sorella la migliore possibile. Presto conosceranno nuovi amici del luogo, tra i quali molti conoscenti d'infanzia, con i quali vivranno delle storie assai strane ed impensabili, per lo più amorose e puramente sessuali.

Devo informare che l'anime in questione presenzia di moltissime scene di ecchi anche molto spinto, che più farebbero pensare ad un hentai. Inoltre sono presenti vari elementi, più precisamente come l'incesto, che potrebbero recare disturbo a diversi spettatori. Finito il discorso di avvertimento, non posso che dire di essere rimasto, inizialmente, stupito da questo anime, ma poi assai deluso. In origine sembra una buona storia d'amore tra studenti con vite particolari, sempre piacevole e in diversi casi tenera sotto molti punti di vista. Con il susseguirsi degli eventi il tutto si limiterà al solo sesso e a rapporti che non coinvolgono più l'amore e la passione, ma solamente piccole voglie che attendono di essere placate da un rapporto carnale tra fratelli gemelli. Il character design è davvero ben curato e si appresta a proporci personaggi molto differenti tra loro, uno più curioso ed intrigante dell'altro (tranne per rari casi). All'inizio l'ecchi sembra mostrarsi poco, rendendo il tutto più realistico e suggestivo, raggiungendo tuttavia il massimo sfogo nella parte finale, con scene insulse e fredde. I disegni sono semplicemente meravigliosi ed affascinanti, forse il vero punto di forza di questa assurda storia. Le opening e le ending sono nella norma, senza lode né infamia. In conclusione un anime, nel complesso, poco meritevole e assai scontato, che si adatta solamente ad un pubblico maturo e non facilmente impressionabile.

Io, Lui, L' Altr

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
-premessa: la trama data dal sito è, con tutto il dovuto rispetto, alquanto errata-

Basito. Ecco com'ero quando ho finito di guardare questa serie. Devo dire che, con tutto quello che avevo letto in giro, le mie aspettative erano alte (strano, dato che ho letto principalmente commenti negativi), e devo dire che, se da un lato mi ha piacevolmente sorpreso, dall'altro mi ha drasticamente deluso.
"Yosuga no Sora" parla di Haruka (abbreviato quasi sempre in Haru) e Sora Kazugano, due gemelli che, dopo la morte per cause non specificate dei genitori, sono costretti a tornare a vivere in campagna, nella casa dei nonni, defunti anch'essi. Dopo i primi due episodi, che si possono definire introduttivi, l'anime si frammenta in quattro filoni narrativi (episodi 3/4, 5/6, 7/8/9 e 10/11/12), durante i quali Haru avrà una storia con una ragazza diversa, e nell'ultimo filone narrativo questa storia sarà con Sora, la gemella.

Dopo la ending c'è una sorta di teatrino "comico" con ampio uso dei deformed, seguito da un'altra ending, dai toni decisamente più comici e "fanservistici" della prima. Questo teatrino, che potrebbe essere divertente nei primi episodi, si rivela purtroppo essere una cavolata (per non dire peggio) pensata per far vedere scene "piccanti". Peccato perché l'idea del teatrino comico seguito da ending semi-folle dopo l'ending vera non era brutta, solo che l'hanno rovinata.

Dei quattro archi narrativi direi che il primo non è troppo male, il secondo è pieno di forzature, il terzo si colloca a metà e il quarto si potrebbe definire quello "vero". Più avanti spiegherò questa affermazione. Leggerete la parola "fine" quattro volte, nel caso decidiate di guardare quest'anime.

Storia
Sarebbe più appropriato dire "storie". Comunque, cercherò di fare una media tra i quattro filoni narrativi, ma penso che l'ultimo sia decisamente quello migliore, anche se per capirne alcune cose bisogna aver visto anche il terzo. Nel primo capitolo la storia si sviluppa abbastanza bene, mentre nel secondo ci sono delle forzature orribili. Il terzo non è particolarmente bello, e nel quarto la trama diventa un po' pesante, in quanto si va a toccare il tema dell'incesto. Pesante più per i personaggi che per lo spettatore, però.

Personaggi
Anche qui, l'analisi andrebbe fatta separatamente per ognuno dei quattro archi narrativi, ma a farlo mi verrebbe una recensione che credo sarebbe troppo lunga, quindi cercherò di essere breve. Nel primo capitolo sono resi né bene né male; nel secondo, bhé, quello l'hanno fatto abbastanza da schifo, sinceramente, quindi lascio stare; nel terzo forse potevano fare meglio e nel quarto sono resi meglio. Su questo quarto arco vorrei spendere qualche parola in più. Sebbene i personaggi, dalla frammentazione in capitoli, tendano a guadagnarci perché si vede che in situazioni diverse restano comunque se stessi, Haru ne risulta alquanto danneggiato, in quanto ogni tanto sembra un po' svampito. Senza offesa. Sora è il personaggio migliore, la sua quasi ossessione per il gemello è resa in maniera ottima, così come il suo carattere tendenzialmente chiuso e introverso. Anche il "crollo psicologico" di Haru dopo che ha cominciato la storia con la gemella mi sembra reso bene: Haru è infatti, nel corso della serie, un fratello maggiore (anche se sono gemelli) fondamentalmente responsabile, o almeno l'impressione che dà è quella. Anche il comportamento degli altri personaggi non è male, ma i protagonisti assoluti sono Haru e Sora, anche se a quest'ultima viene dato piuttosto poco spazio nel corso degli altri filoni.

Doppiaggio e colonna sonora
Qui c'è da dirlo: le musiche sono ottime, e anche l'opening e l'ending (la prima) sono decisamente sopra la media. Il doppiaggio non è degno né di infamia né di lode, a mio avviso. Rende bene, senza essere però eccezionale.

Disegni
I disegni in sé sono ottimi, gli sfondi variano dalla normale all'ottima qualità. C'è anche un certo uso della computer grafica, che però ogni tanto è usata veramente da schifo (mi riferisco a quando inquadrano un prato: gli stessi cinque fili d' erba ripetuti fino a riempire lo schermo...)

Longevità
Se da un lato gli archi risultano un po' troppo corti per rendere al meglio le potenzialità dell'anime, è anche vero che allungarli tutti anche di due soli episodi farebbe salire non poco la durata della serie, quindi tutto sommato penso che dodici sia il numero di episodi giusto.

Apprezzamento personale
Come detto all'inizio, questa serie mi ha lasciato basito. Non so dire di preciso se il complesso mi è piaciuto o meno. Diciamo che, se avessero omesso le scene di sesso (non sono palesi ma sono esplicite, per così dire) sicuramente la serie ne avrebbe giovato, e parecchio.

Voto complessivo: 7.25
Sono sorpreso di questo voto. Io, quando scrivo una recensione, mi annoto su un foglio di testo i voti che do ai singoli paragrafi, e riporto solo la media. Quindi a inizio recensione tendo a non sapere ancora che voto dare all'anime/manga.
Comunque, "Yosuga no Sora" è una serie che sicuramente aveva del potenziale, e che comunque, devo dirlo, nell'arco finale, relativo a Sora, ero veramente curioso di sapere come sarebbe finita. Il finale (considero come versione "definitiva" quella degli episodi 10/11/12) non è triste, ma non mi sembra nemmeno propriamente allegro.
Vari difetti, più o meno grandi, rendono questo anime, a mio avviso, unico. Solo che non lo è nel senso più positivo del termine.

Per tirare le somme, non mi sento di consigliarlo a nessuno in particolare: se cercate un ecchi, questo è troppo; se cercate un' hentai, fareste meglio a continuare a cercare (non ne ho mai visti, ma penso che siano diversi da questa serie); se cercate un dramma, bhé, quello in fondo si può trovare nell'arco finale; se cercate il romanticismo anche quello per esserci c'è, ma è decisamente meglio se guardate altrove. Sicuramente non lo consiglio a un pubblico troppo giovane (anche se detto da un quindicenne potrebbe far ridere).
Insomma, un anime veramente difficile, ma che non mi sento di bocciare.


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Key-Tsu

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Diciamo che mi aspettavo un’altra cosa dopo aver guardato i primi 2 episodi, ma essendo tratto da un eroge non ci si può lamentare dovendo avere tanti finali differenti e farli tutti in anime (poi mi chiedo se è così vantaggioso fare anime di videogame già con tutti i finali possibili, si perde voglia di giocarci… bah).

Ora, la storia parla di due fratelli gemelli che si volevano tanto ma tanto bene. Un giorno i loro genitori muoiono e loro tornano nella vecchia casetta in campagna dove, se non ho capito male, vivevano i nonni, defunti anche loro a quanto pare. Qui rincontreranno la vicina di casa con cui Haru aveva già consumato una volta e nuove amicizie, che piano piano soddisferà in differenti filoni, fino ad arrivare anche alla sorellina Sora, il che era anche abbastanza scontato. Io mi chiedo: se ci danno dentro così tanto subito e di continuo, poi non è che si stancano? A un certo punto pensavo che si sarebbe portato a hobby pure Ryouhei.
Mi è piaciuta molto la parte dove mia madre è entrata nella mia stanza a dirmi di tenere la porta aperta perché c’era caldo proprio nel momento in cui Sora è sotto il tavolo a fare quello che sa fare meglio, capite?
A parte questo l’idea è carina anche se è sviluppata in modo un po’ banale, ma se non andasse così il videogame non venderebbe.

I disegni sono abbastanza belli e comunque almeno le ragazze hanno il sugo a differenza di molti personaggi femminili che si possono riscontrare negli anime del genere.
Non mi è particolarmente dispiaciuto ma non è stato tutto sto granché, quindi do una sufficienza ma niente di più.
L’unico personaggio che mi è piaciuto è stato il coniglietto di Sora che purtroppo non ha avuto molto spazio nella storia, ma è sicuramente il personaggio che merita di più.


 1
Uccello Gira-Viti

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Avevo capito che si trattava di un anime tratto da un eroge, ma non ero di certo pronto a tutto ciò.
Ma andiamo con ordine. Yosuga no sora racconta la storia di due gemelli, il giovane Haruka e la malaticcia Sora che, rimasti orfani e senza alcun parente stretto a portata di mano, decidono di tornare a vivere nella loro vecchia casa, situata in uno sperdutissimo paesino in montagna. Qui Haruka, il gemello maggiore (perché sì, in Giappone fanno anche differenza tra chi è uscito prima) incontrerà molte vecchie conoscenze, ovviamente tutte femminili, con cui tornerà a stringere i rapporti da tempo, anzi, ad approfondirli molto, moolto di più rispetto al passato.

È da sottolineare la natura episodica della trama che, dopo aver posto i primi due episodi come base per introdurre la trama, ricalcando i possibili percorsi che si possono scegliere in un eroge partendo da una stessa possibilità di risposta multipla, lascia tre "filoni principali" in cui il fortunato ragazzo si intratterrà con quattro diverse ragazze. Nello specifico il primo, di due episodi, si concentra sulla ricca Kazuha, dopo sulla allegra sacerdotessa Akira, mentre gli ultimi episodi vedono il susseguirsi dell'amica d'infanzia Nao e, subito dopo, senza ricominciare la trama, la sorella Sora.

L'anime ha ottime musiche, animazioni fluide e paesaggi di montagna molto belli e anche i personaggi sono ben disegnati.
Purtroppo i personaggi risentono di una caratterizzazione un po' campata per aria che spesso cerca di essere originale ricalcando però molti stereotipi. La stessa Sora subisce un cambio di personalità da un episodio all'altro, in modo secondo me troppo repentino e campato per aria; lo stesso Haru anche se presenta dei dubbi sul rapporto incestuoso con la sorella, non li esprime mai, rimanendo secondo me un personaggio molto piatto. In più, per esempio, non capisco come Nao, dopo aver più volte avuto allegre sc****e con Haru, possa arrossire se lui le prende la mano.
In più l'anime, definito ecchi, si stacca da un hentai di molto, mooolto poco, ricercando spesso la scena di sesso in un modo che ho trovato davvero ridicolo. E non dico ridicolo tanto per dire: negli ultimi tre episodi sono stato PERENNEMENTE a ridere.

Ed è proprio grazie a queste risate, oltre ai sorrisi strappatimi dalla mini Route finale tra Haru e la cameriera, che viene presentata in modo abbastanza scherzoso, a convincermi a non mettergli un insufficienza.
Rimane però un anime consigliato solo ai cultori del genere, e che non mi ha appassionato per niente.


 7
Solaris

Episodi visti: 12/12 --- Voto 3
Yosuga no Sora ci mostra in maniera equivocabile come sia impossibile trasporre in animazione un ero-game senza un minimo di adattamento. L'ero-game ha una narrazione completamente non lineare e procede attraverso svolte nella trama che il giocatore impone compiendo scelte di tanto in tanto mentre la storia si dipana. Lo scopo del gioco è di conquistare una delle eroine, e per ognuna di loro, esiste almeno uno sviluppo della trama, detto route. Con un solo media è quindi possibile vivere l'esperienza di gioco molte volte in maniera diversa, seguendo di volta in volta una route diversa. Sebbene lo scopo sia in ogni caso quello di 'mettersi con un'eroina', le storie degli hentai Nipponici non sono per nulla banali, né scontate. Tanto è vero, che togliendo la parte hentai, gli erogame possono essere trasposti in animazione senza sacrificare nulla della storia originale.

Ma come si adatta, in animazione un gioco del genere? Qui arriva il problema, perché l'anime è un media lineare, quindi si può adattare di solito solo una delle route, prendendo al massimo in prestito qualcosa dello sviluppo delle altre. Di solito si usano le altre route solamente per sviluppare il carattere dei personaggi, e questo scontenta tutti i fan delle route eccetto quelli di quella scelta per l'adattamento. E questo è uno dei maggiori motivi per il quale si sente spesso dire che gli eroge non vengono mai adattati come si deve. Il secondo motivo per cui questo accade è che viene tolta la parte hentai, quindi, i vari fan sono, di solito, ancora più arrabbiati. In realtà i problemi maggiori si riscontarno, come in ogni adattamento, nella difficoltà di comprimere storie lunghe ed articolate, nel budget imposto dalla serie animata.
Ricapitolando, quindi, il gioco hentai è quindi tanto di più distante dall'animazione ci possa essere e va animato con cura.

Yosuga no Sora tenta di riproporre più fedelmente possibile l'esperienza del videogame, ma come viene gestito tutto ciò? L'idea geniale è di riproporre le route senza cambiamenti, sequenziandole. Dato che la radice è comune, i primi episodi fanno da base e da introduzione dei personaggi e dell'ambientazione, ed i successivi, divisi in blocchi di due, seguono le route. In pratica è come vedere dei mini OAV composti da blocchi di episodi. Per la prima route ci sono gli episodi da 1 a 4, per la seconda 1, 2, 5 e 6, per la terza, 1, 2, 7-9 e per l'ultima 1, 2, 7, 10-12. Un guazzabuglio immane.

La seconda genialata che hanno escogitato è di tenere il lato hentai più possibile, ma adattato per un pubblico generale. Per quanto buona sia l'idea, ciò si è semplicemente ridotto a pompare l'ecchi il più possibile sacrificando purtroppo la storia, complice il limitato budget temporale a disposizione. (ed infatti, quando c'è da scegliere tra sesso e storia, cosa si sceglie per far facilmente cassa?). Soprattutto le prime due route sono talmente compresse da risultare poco coerenti e comprensibili. Certi avvenimenti appaiono tirati via e poco sviluppati, solamente per introdurre la scena di sesso successiva che tutti si aspettano di li a poco. Per fortuna è stato speso un po' di più nella route di Sora, e questo ha permesso di migliorarla parecchio rispetto alle prime tre. A questo punto, non era forse meglio concentrarsi solo su questa, come si fa normalmente per tutti gli adattamenti del genere, e riproporre le altre almeno in OAV? Avrebbero guadagnato tempo per sviluppare bene un arco e la possibilità di continuare la serie a posteriori, sfruttando le altre route rimanenti. Ma ancora di più, se proprio mostrare del sesso era lo scopo dell'anime, perché non fare direttamente un hentai e liberarsi di tutti i limiti che il target generale impone? Insomma, un esperimento che gestito meglio, forse avrebbe potuto fruttare molto di più, ma per come è fatto mostra solo il lato peggiore e volgare degli Eroge. Un tentativo sicuramente malriuscito. Beh sarà per la prossima volta.


 1
~Giò;

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Quando si decide di cominciare questo anime la prima cosa da tenere presente è il fatto che sia tratto da un Eroge, quindi un videogioco e quindi che nei videogiochi si possa scegliere la strada da seguire. E questo anime le percorre tutte.
I primi due episodi sono semplicemente introduttivi, seguono quindi i vari cicli e, cosa importante, ogni ciclo (a parte quello di Sora) non è collegato a quello precedente. Vedremo infatti diversi Festival Estivi, vissuti in ogni ciclo con una ragazza diversa; vedremo più volte la faccenda della divisa di Sora ecc.

Yosuga no Sora, a mio parere, è un anime ben fatto. Stiamo parlando di un ecchi che sfiora pericolosamente l'hentai, eppure i personaggi sono ben caratterizzati, a fondo.
Qualcuno può trovare strano il carattere di Haru: timido, un attimo dopo pervertito e poi timido di nuovo, ma a mio parere non è così fuori dalla norma, ogni ragazzo timido avrebbe atteggiamenti perversi in certe situazioni. Per il resto tutti i personaggi sono molto coerenti con loro stessi.
Forse nel ciclo di Akira, la faccenda della madre è effettivamente un po' poco plausibile e il modo in cui si comporta Haru ancora meno.

I disegni sono molto belli, le musiche nella norma, le animazioni fluide e la storia, sì, la definisco intrigante, mi ha preso abbastanza.
Il mio 7 se lo merita tutto. Lo consiglio a chi vuol vedere qualcosa di spinto senza tutte quelle inquadrature di genitali tipiche dell'hentai.


 1
Linalee Lee

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Yosuga No Sora è stato davvero un anime deludente.
I 12 episodi sono divisi in archi, quattro, in cui la storia viene incentrata su una ragazza in particolare ed in cui il protagonista, Haruka, finisce per andare a letto con la ragazza in questione.
Non c'è un vero studio del carattere dei personaggi: Haruka ad esempio è timido, poi pervertito, infine torna timido, in una puntata ignora completamente la sorella, in quella successiva pende dalle sue labbra... insomma, è contrastante. Inoltre a mio parere la trama ha molti buchi.
Nelle prime tre parti - ovvero fino al 10° episodio - Haruka non degna di alcuna attenzione la sorella, sta fuori fino a tardi lasciandola sola, per tornare da lei solo la sera, mentre negli ultimi due episodi non la lascia un attimo, appiccicati come una cozza allo scoglio.
Un'altra cosa che mi ha lasciata perplessa è il rapporto che Sora ha con gli altri personaggi: sia Haruka che Sora vivevano lì in passato, ma sono tutti legati ad Haru, mentre Sora non se la filano di pezza.

Il voto che darei a quest'anime sarebbe un bel 3, tuttavia ci sono delle cose che mi hanno indotta a dargli almeno un 5. I disegni, non sono sofisticati ma mi piacciono molto. Sono puliti. I colori, sono fantastici. Ed infine le ultime due puntate. Le ho riguardate tre volte, davvero belle.
Se l'anime non fosse stato divisi in blocchi ma, bensì, avesse parlato della storia di Haru con UNA delle ragazze e successivamente con la sorella sarebbe stato di gran lunga migliore. L'idea di base non è male, è il modo in cui è stata esposta a far schifo. È il classico anime messo lì solo per far vedere qualche tetta.

pitchblack

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pitchblack

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Finalmente un anime tratto da un eroge come lo voglio io, ovvero che mostra ciò che un prodotto simile dovrebbe mostrare: del salutare sesso.
Andiamo per ordine, Yosuga no Sora narra la storia di due gemelli: Haruka il protagonista, e sua sorella Sora, che si trasferiscono dopo la morte dei genitori in un piccolo villaggio ricordo della loro infanzia; in questo villaggio incontreranno delle vecchie e nuove conoscenze, ovvero varie ragazze, come di norma succede negli eroge.

La serie si svolge in quattro archi, in ognuno dei quali il protagonista lega con una delle quattro ragazze principali. I primi due episodi sono semplicemente introduttivi, poi diventa una specie di Sliding Doors (se conoscete il film non faticherete a capire di che sto parlando), in cui la trama segue in ogni arco uno sviluppo diverso.
Il primo arco (episodi 3/4) vede il protagonista legare con la ricca Kazuha; nel secondo (episodi 5/6) con la simpatica Akira; nel terzo episodi (7/8/9) con la timida Nao e gli ultimi tre con la sorella Sora, cadendo quindi nell'incesto.
L'anime non e male e i personaggi sono abbastanza curati psicologicamente, specialmente Akira, il personaggio più riuscito a mio avviso, che ricorda abbastanza Minori di Toradora, per non parlare degli sfondi, delle ambientazioni e delle musiche, perfettamente uguali a quelli del game.

Concludendo, lo ritengo il miglior anime tratto da un eroge dopo Fate Stay Night, quindi se siete stufi come me dei tanti anime/eroge che alla fine di "ero" non hanno niente, questo titolo fa per voi.

generalenero

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generalenero

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Un anime in cui la parte ecchi se la potevano quasi risparmiare.
La storia è divisa in blocchi, ognuno dedicato ad una delle protagoniste, che finisce con... zinzin! Tutte belle chiaramente, ma la cosa che non mi ha convinto è il modo in cui le prime due conquiste si inseriscono nella serie: sedotte, innamorate... ma poi che fine fanno? Solo le ultime due sono collegate nella trama a mio avviso.

Il tema del desiderio dell'incesto tra gemelli è la base dell'anime (si capisce subito che Sora, la ragazza, è innamorata del fratello Haru), devo dire che comunque nella parte finale la storia trova un suo filo e riesce a dare qualche bell'insegnamento sull'amore. Il voto è un 6 nei primi episodi, un 8 per il finale. Facciamo 7 come votazione e non se ne parla più, ma è secondo me un anime "di nicchia": la parte ecchi, pur onnipresente (miseria se piace Haru!), la si poteva risparmiare, ma se interessano le storie d'amore incestuose è da vedere, anche solo per vedere qualche storia d'amore diversa dal solito.

-Iwasawa-

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-Iwasawa-

Episodi visti: 5/12 --- Voto 2
Devo fare alcune premesse:

- non ho mai dato un 2, questo è il primo, ma questa serie se lo merita tutto.
- sono un maschio.
- mi piacciono sia gli ecchi che gli hentai.
- ancora più di questi ultimi mi piacciono gli anime sentimental/drammatici.
- su ciò che ancora non è stato trasmesso di quest'anime mi sono comunque informato.

Yosuga no Sora è tratto da una Visual Novel eroge, e si vede dato che la serie si divide in 4 (4+1) archi così divisi: negli episodi 1-2 abbiamo un arco harem, negli episodi 3-4 un arco dedicato Kazuha, negli episodi 5-6 un arco per Akira, negli episodi 7-8 c'è l'arco di Nao e dal 9 al 12 un arco per Sora.
I lati da salvare di questa serie sono la realizzazione tecnica e il comparto sonoro, seppur quest'ultimo non eccezionale, e questi due aspetti sono stati ciò che mi hanno fatto portare il voto da 1 a 2. Per il resto mi son trovato davanti a pura e semplice spazzatura: in ogni arco si sviluppa una storia tra il protagonista maschile, Haruka, e una delle protagoniste femminili sopra citate; il fatto che a tratti sembra che si voglia meritare l'etichetta che si porta in giro di sentimental/drammatico per poi invece andare sempre a sfociare in una scena ecchi/soft hentai è qualcosa che ho trovato veramente sgradevole, anche perché le situazioni piccanti nascono in maniere che superano il limite dell'idiozia, addirittura la tempistica fa schifo, con scene infilate a caso, dei fail colossali insomma.

Credo che l'intenzione fosse quella di creare situazioni pseudo-romantiche (cosa assurda, dato che con l'aria che tira dopo pochi minuti di visione si guarda ogni scena col presentimento che i due protagonisti comincino a fare qualche porcata) che sfocino in scene passionali; la scena passionale consiste nel vedere i protagonisti carichi di testosterone che fanno qualche preliminare o simile, sopratutto Haruka, che viene presentato come il tipico bravo ragazzo, ma il risultato di ciò è VOLGARE, anche se comunque non troppo inverosimile.

Sarebbe un anime anche bellino se fosse preso in considerazione come ecchi e basta, ma anche in questo caso c è di meglio, ed è comunque quel tipo di ecchi che ti fa pensare: "A questo punto mi vedo un hentai!". Io non lo droppo, lo continuerò a vedere visto che ora sono consapevole a cosa sto andando incontro, ma ripongo speranze negli archi successivi e sopratutto nella parte dell'incesto, che è un tema che non disdegno affatto.

Ciò che mi ha fatto infuriare è che questo anime viene spacciato, non si sa perché, per un titolo sentimentale, infangando i nomi dei titoli-capolavoro del genere. Non consiglio a nessuno di cominciarlo, manco agli amanti dell'ecchi/hentai, puntate su altro.

Utente9371

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Utente9371

Episodi visti: 7/12 --- Voto 7
Una serie breve (12 episodi + OAV) tratta da una Visual Novel per adulti... con una trama? Con personaggi quasi sviluppati nella loro psicologia e relazioni? Può succedere, e Yosuga no Sora è uno di questi casi.
Purtroppo alcuni caveat per coloro che intendono seguire le avventure di Sora e Haruka: non vi deve fare paura l'incesto, ed intendo dire quello vero (niente fratelli e sorelle adottivi qui); non vi deve fare paura un po' di hentai, peraltro abbastanza pudico ed inoffensivo, qua e là; dovete accettare che, in una serie così breve, motivazioni e psicologia siano sviluppati entro certi limiti.

Detto questo, la serie è, al suo settimo episodio, un gioiellino godibilissimo. L'aspetto visivo è semplicemente incredibile: l'ambientazione ed i paesaggi sono resi con una cura assoluta, risultando di una bellezza mozzafiato; il design dei personaggi è semplice, ma efficace e diversificato (Sora la vedo già candidata per Saimoe 2011); l'animazione è fluidissima, sopratutto rispetto alla media per questo tipo di serie.

La serie è divisa in episodi generici più quattro atti, ognuno dedicato ad una eroina della VN da cui la serie è tratta (alla Amagami SS, per intenderci): la relazione di ciascuna con il protagonista Haruka e gli altri abitanti del villaggio è sviluppata in modo lineare ma meno stereotipato rispetto alla media, offrendo addirittura sorprese e colpi di scena qua e là. C'è dell'hentai, ma in misura minima e decisamente poco intrusiva.
Per ora consiglio la serie, aspettando di vedere più in dettaglio la relazione tra Haruka e Sora, che sicuramente riserverà colpi di scena.