Togainu no chi
Era da molto tempo che non vedevo un anime così brutto.
Non so da dove cominciare per fare un minimo di recensione, perché i punti di forza sono quasi nulli. La caratterizzazione dei personaggi è frivola, e decisamente più frivolo il rapporto tra i due protagonisti; la scenografia è pressoché inesistente e la sceneggiatura è pietosa. L'unica cosa che può sfiorare la sufficienza è la sigla, la colonna sonora altalenante e le animazioni neanche tanto fluide. La regia mediocre della suddetta sceneggiatura, veramente puerile, alla fine dell'anime tenta anche di voler dare un messaggio, ma in definitiva lascia soltanto un finale aperto e senza senso alcuno, lasciato all'interpretazione dello spettatore, anche se di interpretabile ha ben poco. L'anime cerca di essere un po' criptico/enigmatico durante il suo svolgimento, ma non solo non riesce nel suo intento di positività, ma ottiene un risultato in definitiva forzato.
In conclusione, sconsiglierei molto la visione di questo anime, che reputo veramente una perdita di tempo e per il quale non trovo alcun pregio.
Non so da dove cominciare per fare un minimo di recensione, perché i punti di forza sono quasi nulli. La caratterizzazione dei personaggi è frivola, e decisamente più frivolo il rapporto tra i due protagonisti; la scenografia è pressoché inesistente e la sceneggiatura è pietosa. L'unica cosa che può sfiorare la sufficienza è la sigla, la colonna sonora altalenante e le animazioni neanche tanto fluide. La regia mediocre della suddetta sceneggiatura, veramente puerile, alla fine dell'anime tenta anche di voler dare un messaggio, ma in definitiva lascia soltanto un finale aperto e senza senso alcuno, lasciato all'interpretazione dello spettatore, anche se di interpretabile ha ben poco. L'anime cerca di essere un po' criptico/enigmatico durante il suo svolgimento, ma non solo non riesce nel suo intento di positività, ma ottiene un risultato in definitiva forzato.
In conclusione, sconsiglierei molto la visione di questo anime, che reputo veramente una perdita di tempo e per il quale non trovo alcun pregio.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Allora, da "Togainu no chi" non mi aspettavo molto. Cioè, ho iniziato a guardarlo solo perché avevo sentito che in esso vi era un che di "yaoi", ma sapendo che proveniva da un gioco non avevo chissà quante aspettative.
Nonostante ciò mi sono ritrovata a divorare l'anime. Non dico che "Togainu no chi" sia un capolavoro, esistono miriadi di anime a sfondo di guerra e caos dove il sangue di una ferita è molto meglio rappresentato - sì, perché in "Togainu no chi", il sangue dei personaggi sembra essere ketchup spremuto addosso alle braccia - però devo dire che nonostante questo dettaglio riesce a incuriosire.
Forse il personaggio principale Akira ha un carattere freddo, ma si dimostra colmo di sentimenti nel momento in cui perde una persona a lui cara. Il finale poi lascia con un senso di amaro in bocca che però non dispiace.
Sì, lo so, questa cosa è strana, ma credo che non sempre vi debba essere un finale che tutti vorrebbero, quindi da un certo punto di vista sono felice che lo si sia lasciato concludere in questo modo.
I disegni, a parte il sangue/pomodoro/ketchup/rosso evidenziatore fosforescente, non sono male. I protagonisti hanno dei tratti molti delineati e per fortuna vengono approfonditi.
Uno degli elementi che mi è piaciuto, per quanto sadico possa essere, è il personaggio di Inu e tutta la sua combriccola malvagiamente sexy - sì, scusatemi dovevo dirlo.
Detto questo, un otto credo che vada bene; diciamo che il sangue rosso evidenziatore ha calato un po' il realismo dell'anime, però l'elemento droga, il passato dei personaggi ben sviluppato, e il caro Inu, beh, alzano il voto.
Allora, da "Togainu no chi" non mi aspettavo molto. Cioè, ho iniziato a guardarlo solo perché avevo sentito che in esso vi era un che di "yaoi", ma sapendo che proveniva da un gioco non avevo chissà quante aspettative.
Nonostante ciò mi sono ritrovata a divorare l'anime. Non dico che "Togainu no chi" sia un capolavoro, esistono miriadi di anime a sfondo di guerra e caos dove il sangue di una ferita è molto meglio rappresentato - sì, perché in "Togainu no chi", il sangue dei personaggi sembra essere ketchup spremuto addosso alle braccia - però devo dire che nonostante questo dettaglio riesce a incuriosire.
Forse il personaggio principale Akira ha un carattere freddo, ma si dimostra colmo di sentimenti nel momento in cui perde una persona a lui cara. Il finale poi lascia con un senso di amaro in bocca che però non dispiace.
Sì, lo so, questa cosa è strana, ma credo che non sempre vi debba essere un finale che tutti vorrebbero, quindi da un certo punto di vista sono felice che lo si sia lasciato concludere in questo modo.
I disegni, a parte il sangue/pomodoro/ketchup/rosso evidenziatore fosforescente, non sono male. I protagonisti hanno dei tratti molti delineati e per fortuna vengono approfonditi.
Uno degli elementi che mi è piaciuto, per quanto sadico possa essere, è il personaggio di Inu e tutta la sua combriccola malvagiamente sexy - sì, scusatemi dovevo dirlo.
Detto questo, un otto credo che vada bene; diciamo che il sangue rosso evidenziatore ha calato un po' il realismo dell'anime, però l'elemento droga, il passato dei personaggi ben sviluppato, e il caro Inu, beh, alzano il voto.
"Togainu no chi" è un anime difficile da giudicare. Ho trovato l'ambientazione spettacolare; si hanno spesso scenari post guerra nei vari anime, ma questo è il migliore a mio avviso: si può avvertire chiaramente la difficile situazione del paese, soprattutto nei quartieri malfamati come Toshima. La solitudine del protagonista è ben delineata e con quel suo carattere decisamente introverso piace dalla prima puntata. L'antagonista Shiki è uno dei migliori personaggi mai creati a mio avviso: freddo, insensibile e spietato, si insedia perfettamente all'interno di questa storia.
Tuttavia, l'eccessivo lato omosessuale di ogni personaggio rende a tratti ridicola la trama. Non è possibile che ogni individuo provi attrazione per lo stesso sesso, la cosa appare troppo forzata, addirittura è presente una sola donna in tutta l'opera. Onestamente il finale è un po' confuso, ma ci può stare.
La grafica è buona. Nel complesso questo è un anime che avrebbe tutto per essere fra i migliori di sempre, a patto di correggere gli evidenti limiti che ho citato.
Tuttavia, l'eccessivo lato omosessuale di ogni personaggio rende a tratti ridicola la trama. Non è possibile che ogni individuo provi attrazione per lo stesso sesso, la cosa appare troppo forzata, addirittura è presente una sola donna in tutta l'opera. Onestamente il finale è un po' confuso, ma ci può stare.
La grafica è buona. Nel complesso questo è un anime che avrebbe tutto per essere fra i migliori di sempre, a patto di correggere gli evidenti limiti che ho citato.
Quest'anime parte bene, ha le carte in regola per tenerti incollato allo schermo, e ci riesce almeno fino alla metà, quando si comincia a provare simpatia per un certo personaggio. Ma, improvvisamente, quando sembra che tutto stia acquistando un senso, si scombussolano le linee. E no, non succede che a fine anime arriverete a dire "ah, ma quindi era così!". Vi lascerà semplicemente lì, finirà quasi bruscamente, non risolvendo uno solo dei quesiti sollevati.
Tuttavia, non mi sento di bocciare "Toigainu no chi". Da un certo momento in poi, esso fa riflettere in modo profondo su uno dei temi che toccano la nostra vita giorno per giorno: la morte. Personalmente, mi ha commossa parecchio. Sono quindi propensa a consigliarlo, soprattutto agli amanti del genere.
Tuttavia, non mi sento di bocciare "Toigainu no chi". Da un certo momento in poi, esso fa riflettere in modo profondo su uno dei temi che toccano la nostra vita giorno per giorno: la morte. Personalmente, mi ha commossa parecchio. Sono quindi propensa a consigliarlo, soprattutto agli amanti del genere.
Non sto a raccontarvi la trama poiché nella scheda dettagli di questo anime c'è già. Passo più che altro a dirvi perché NON guardare questo anime, ma facciamo un piccolo passo indietro.
Le premesse sono ottime a mio avviso, un bel seinen (chi non ne guarderebbe uno ?) con personaggi che all'inizio promettono molto bene ma, purtroppo, dopo qualche episodio ci si accorge che non vengono e non verranno caratterizzati...
Il problema arriva quando, piuttosto che sviluppare la trama principale, viene sviluppato unicamente il rapporto (molto yaoi) tra i due protagonisti. Scene lente ed inquadrature sempre uguali aiutano a far si che la storia vada come un gamberetto... all'indietro.
Sto facendo fatica anche a scrivere la recensione perché... no sul serio non ho parole, credo sia il primo anime che ho fatto fatica a finire di vedere, e sono solo 12 episodi !!!
Da evitare...
Le premesse sono ottime a mio avviso, un bel seinen (chi non ne guarderebbe uno ?) con personaggi che all'inizio promettono molto bene ma, purtroppo, dopo qualche episodio ci si accorge che non vengono e non verranno caratterizzati...
Il problema arriva quando, piuttosto che sviluppare la trama principale, viene sviluppato unicamente il rapporto (molto yaoi) tra i due protagonisti. Scene lente ed inquadrature sempre uguali aiutano a far si che la storia vada come un gamberetto... all'indietro.
Sto facendo fatica anche a scrivere la recensione perché... no sul serio non ho parole, credo sia il primo anime che ho fatto fatica a finire di vedere, e sono solo 12 episodi !!!
Da evitare...
Che delusione quest'anime! Non fatevi ingannare dalla trama, che a prima vista potrebbe sembrare molto interessante: ambientata in un Giappone post apocalittico appena uscito dalla terza guerra mondiale, ci presenta la città di Tokyo in preda a combattimenti tra varie bande rivali per il controllo del territorio. A tal proposito esistono veri e propri tornei di street fighting, e Akira era il campione incontrastato del bl@ster fino a essere accusato per un crimine non commesso. Viene imprigionato, e la sua unica possibilità per riottenere libertà è vincere l'Igra, un' asprissima sfida senza regole ed esclusione di colpi che si svolge nel quartiere-ghetto di Toshima, controllato dall'organizzazione mafiosa Vischio. Qui Akira incontrerà sia alleati (il vivace Rin, e il procacciatore d'informazioni Motomi) ma anche nemici (in primis "Arbitro" e il misterioso Shiki). Inoltre imparerà a sue spese cosa significa combattere per qualcosa, e scoprirà anche qualcosa sul suo passato.
Il tutto mi sembrava interessante, peccato che sia stato sviluppato in modo penoso. Partiamo dal protagonista, la cui eccessiva caratterizzazione "da duro" ha finito per renderlo una suola di cui non sorge nemmeno spontaneo chiedersi quali siano i sentimenti; il suo compagno Keisuke è ancora peggio, dovrebbe essere il migliore amico di Akira eppure non capisce una beata volta le sue intenzioni, e non fa altro che seguirlo creandogli problemi, per poi ridursi a scusarsi balbettando "A-Akira..." e poc'altro. Fastidiosissimo! L'unico che salvo è Rin, personaggio secondario ma che parla di più in una sola puntata rispetto che al protagonista al netto dell'intera serie. Tutti gli altri mi hanno lasciato indifferente, a parte forse l'Arbitro col rivoltante Dog, di cui non si capisce l'utilità se non per piazzare una scenetta fanservice in un episodio.
La tempistica è un altro punto dolente. Dalle ottime premesse iniziali lo sviluppo è lentissimo, ci sono interi episodi in cui non succede nulla, e quand' è così ci si deve sempre preparare all'episodio finale che cercherà di dare in 20 minuti una spiegazione assente in ore e ore di pellicola. Risultato? Ovviamente non si capirà nulla, e anche per questa serie è così. So che è stata tratta da un videogioco, quindi forse chi vi avrà giocato ne potrà capire di più di me. Ma questo non lo rende un prodotto per tutti, primo perchè l'omonimo videogioco presenta contenuti espliciti perciò è solo per maggiorenni, in secondo luogo perchè lo spettatore non appassionato non vi capirebbe comunque nulla.
Come grafica e animazioni, vi sono alti e bassi: ad esempio l'ambientazione urbano-industriale di Toshima è la cosa che mi è piaciuta di più, anche se alla lunga potrebbe stancare perchè non cambia minimamente per tutta la serie. Sul resto, stendiamo un velo pietoso. I combattimenti consistono in zoomate sui volti irosi e gli sguardi arrabbiati dei contendenti, più qualche urlo e un sangue rosso-fluorescente al limite del ridicolo, più questa "Line", classica droga che rende imbattibili per un breve tempo salvo poi causare pazzia e spesso anche la morte.
I personaggi sono oggettivamente brutti. Akira a volte fa veramente venire voglia di cliccare su impostazioni video per dargli un po' di colorito, Keisuke idem, per non parlare dei disegni in lontananza, a malapena abbozzati. Insomma, non fatevi ingannare dalla locandina come me!
Quindi ricapitoliamo: trama incomprensibile, ritmo di narrazione lentissimo, personaggi mal caratterizzati, protagonista assurdamente sminuito, grafica brutta e colonna sonora tutta uguale, da mal di testa. Non perdeteci tempo, neanche se cercate qualcosa del tipo shonen-ai perchè ve n'è meno di 0. Come si suol dire: tutto fumo e niente arrosto.
Il tutto mi sembrava interessante, peccato che sia stato sviluppato in modo penoso. Partiamo dal protagonista, la cui eccessiva caratterizzazione "da duro" ha finito per renderlo una suola di cui non sorge nemmeno spontaneo chiedersi quali siano i sentimenti; il suo compagno Keisuke è ancora peggio, dovrebbe essere il migliore amico di Akira eppure non capisce una beata volta le sue intenzioni, e non fa altro che seguirlo creandogli problemi, per poi ridursi a scusarsi balbettando "A-Akira..." e poc'altro. Fastidiosissimo! L'unico che salvo è Rin, personaggio secondario ma che parla di più in una sola puntata rispetto che al protagonista al netto dell'intera serie. Tutti gli altri mi hanno lasciato indifferente, a parte forse l'Arbitro col rivoltante Dog, di cui non si capisce l'utilità se non per piazzare una scenetta fanservice in un episodio.
La tempistica è un altro punto dolente. Dalle ottime premesse iniziali lo sviluppo è lentissimo, ci sono interi episodi in cui non succede nulla, e quand' è così ci si deve sempre preparare all'episodio finale che cercherà di dare in 20 minuti una spiegazione assente in ore e ore di pellicola. Risultato? Ovviamente non si capirà nulla, e anche per questa serie è così. So che è stata tratta da un videogioco, quindi forse chi vi avrà giocato ne potrà capire di più di me. Ma questo non lo rende un prodotto per tutti, primo perchè l'omonimo videogioco presenta contenuti espliciti perciò è solo per maggiorenni, in secondo luogo perchè lo spettatore non appassionato non vi capirebbe comunque nulla.
Come grafica e animazioni, vi sono alti e bassi: ad esempio l'ambientazione urbano-industriale di Toshima è la cosa che mi è piaciuta di più, anche se alla lunga potrebbe stancare perchè non cambia minimamente per tutta la serie. Sul resto, stendiamo un velo pietoso. I combattimenti consistono in zoomate sui volti irosi e gli sguardi arrabbiati dei contendenti, più qualche urlo e un sangue rosso-fluorescente al limite del ridicolo, più questa "Line", classica droga che rende imbattibili per un breve tempo salvo poi causare pazzia e spesso anche la morte.
I personaggi sono oggettivamente brutti. Akira a volte fa veramente venire voglia di cliccare su impostazioni video per dargli un po' di colorito, Keisuke idem, per non parlare dei disegni in lontananza, a malapena abbozzati. Insomma, non fatevi ingannare dalla locandina come me!
Quindi ricapitoliamo: trama incomprensibile, ritmo di narrazione lentissimo, personaggi mal caratterizzati, protagonista assurdamente sminuito, grafica brutta e colonna sonora tutta uguale, da mal di testa. Non perdeteci tempo, neanche se cercate qualcosa del tipo shonen-ai perchè ve n'è meno di 0. Come si suol dire: tutto fumo e niente arrosto.
Tutto ha inizio con Akira, il campione di un torneo di streetfighting (lotta da strada) che si chiama Bl@ster, ma egli viene però arrestato per un crimine che in realtà non ha commesso e, successivamente, viene avvicinato da una donna molto misteriosa con cui stringe un accordo. Ottiene la libertà, ma deve partecipare ad un gioco mortale (un gioco in cui o uccidi oppure vieni sistematicamente ucciso a sangue freddo, non esistono mezze misure) chiamato "Igra", organizzato da un'associazione criminale di nome Vischio e, nel momento in cui riuscirà a sconfiggere "Il Re", potrà finalmente ritenersi libero.
Scommetto che, detta così, vi sembra una figata assurda, non è vero? Peccato, davvero, perché "Togainu no chi" si dimostra veramente un prodotto scadente che arriva appena ad una sufficienza stiracchiatissima. Innanzitutto, c'è da dire che questo è un adattamento anime di una BL visual novel, quindi stiamo parlando di yaoi (non di shounen-ai, attenzione, lo yaoi è esplicito!) e di Boy's love. "Amore tra ragazzi" che nell'anime è stato ridotto ad una squallida brodaglia sentimentale, talvolta abbastanza melensa e di cattivo gusto, così come i terrificanti disegni! I disegni sono così piatti e statici da non meritare nemmeno un 4. Gli sfondi non se la passano molto meglio ma almeno sono sulla sufficienza cosa che, invece, non accade con i disegni veri e propri (oh, talvolta sono davvero - ma davvero, oh! - inguardabili).
Ora, io non ho giocato alla visual novel ma quando si tratta di uno yaio e l'elemento principale - il Boy's love in questo caso - viene a mancare non è mai una scelta giusta, perché in questo modo si fanno tagli troppo grandi sulla psicologia dei personaggi e sui rapporti che intercorrono tra di essi. Comunque, il problema principale di questo anime, oltre ad essere chiaramente i disegni, è che c'è una trama buonissima ma mal sfruttata. Prendete una buona trama come questa, abbastanza accattivante ed interessante quanto basta per accalappiare una serie di spettatori, e conditela di sentimentalismi al limite del ridicolo (resi malissimo, a mio parere), scene vuote ed inutili nonché, spesso, parecchio noiose. Inoltre, aggiungete dei personaggi assolutamente insignificanti e un protagonista difficilmente classificabile nella categoria degli "insignificanti" poiché ha lo spessore emotivo e caratteriale della carta velina. Vi accorgerete di come si può distruggere una potenziale ottima trama in un prodotto scadente e, a tratti, inguardabile ed incomprensibile.
I primi episodi mi sono piaciuti e sono andati avanti abbastanza "facilmente", però dal 10° episodio in poi avviene lo sfacelo totale e la noia inizia a dilagare a macchia d'olio uccidendo i neuroni di chi guarda.
L'undicesima e la dodicesima puntata, poi, non sono neanche commentabili, ma davvero in alcun modo. Non sono semplicemente noiose. Il termine "noia" non può spiegare quello che ho veramente provato mentre le guardavo, assopendomi ogni secondo di più davanti a delle scene inconcludenti e con dei dialoghi assurdi, nonché difficilmente comprensibili. E poi, scusatemi se lo affermo, ma non c'è quasi nessun personaggio degno di nota, o abbastanza approfondito da poter essere chiamato davvero "personaggio".
Il protagonista è una larva insulsa, Keisuke è doppiamente larva inutile, il "Vecchio" non viene minimamente approfondito quindi di lui sappiamo solo che è un ricercatore di informazione, Rin è interessante e abbastanza approfondito (è uno dei pochi personaggi che si salva in questo anime) ma tutti gli altri, ad esclusione del tizio coi capelli blu e dei due Esecutori che mietono sangue e vittime a sazietà, sono proprio da buttare via, primo fra tutti lo pseudo-protagonista di questa serie. Quindi, riassumendo, il biondissimo Rin, i due tizi bastardi e l'uomo dai capelli blu sono gli unici personaggi secondari/comparse che hanno un senso e mi hanno attratta, mentre per il resto non c'è nessuno e niente degno di nota. Il resto è noia. Ma veramente. E poi, se proprio vogliamo dirla tutta, i due protagonisti sono molt stereotipati, eh! Akira è il classico ragazzo silenzioso, introverso, poco avvezzo al sentimentalismo. Mentre Keisuke è così dolce ma così dolce che ti fa venire il diabete, il voltastomaco e la voglia di picchiarlo una scena sì e l'altra pure. Insomma, per diverse puntate la sua unica frase è stata "gomen-ne, gomenasai" et simili, oppure "Akiraaaa! Akiraaa" senza, ovviamente, ottenere risposta ma solo un vago sguardo inespressivo.
Secondo me sono personaggi così penosi che nemmeno se l'anime avesse contato 26 episodi - ma per carità, 12 ci bastano e avanzano! - avrebbero potuto cavare qualcosa di buono da questi due emeriti idioti stereotipati al massimo. E stereotipati anche malissimo, aggiungerei.
Qual è principalmente il problema di questo anime? I personaggi, i disegni, le scene noiose, i dialoghi noiosi che si trascinano per scene intere, il mero svolgimento della trama, la banalità in cui la "trama" cala dopo le prime puntate, il mancato coinvolgimento emotivo dello spettatore nelle vicende dei due protagonisti e, per concludere in bellezza, i disegni! Non so chi abbia curati i disegni e la sceneggiatura, ma hanno fatto un grandissimo buco nell'acqua. Si poteva tagliare ove possibile ed inserire maggiore pathos (anzi, inserirlo e basta visto che qui non c'è affatto), scene più coinvolgenti, scene di combattimento rese meglio, dialoghi vivi, personaggi vivi, e tutto il resto.
Poi vorrei far notare un particolare che riguarda il sangue: essendo i colori principalmente sul nero e il grigio a Toshima, quando qualcuno perde sangue, viene ucciso o ferito quasi mortalmente esso è di un colore molto acceso che risalta tantissimo contro il nero e il grigio. Credo che questa sia "un'arma a doppio taglio" perché risulta del colore di un evidenziatore fino a sminuire il sangue stesso; viene utilizzato in maniera troppo scenica. Quel sangue fluorescente che fuoriusciva a cascate non l'ho proprio gradito e, invece che colpirmi, mi ha fatto ridere di gusto. E non credo sia un lato positivo! Un'altra cosa che non gradisco è la ripetitività degli sfondi, nonché dei colori, sempre così massificati, con quel grigio che predomina ovunque. Sono una persona che adora i toni cupi e tenebrosi, ma non in questo caso. In questo frangente stancano l'occhio e diventano così ripetitivi da urtare parecchio chi guarda.
Scommetto che, detta così, vi sembra una figata assurda, non è vero? Peccato, davvero, perché "Togainu no chi" si dimostra veramente un prodotto scadente che arriva appena ad una sufficienza stiracchiatissima. Innanzitutto, c'è da dire che questo è un adattamento anime di una BL visual novel, quindi stiamo parlando di yaoi (non di shounen-ai, attenzione, lo yaoi è esplicito!) e di Boy's love. "Amore tra ragazzi" che nell'anime è stato ridotto ad una squallida brodaglia sentimentale, talvolta abbastanza melensa e di cattivo gusto, così come i terrificanti disegni! I disegni sono così piatti e statici da non meritare nemmeno un 4. Gli sfondi non se la passano molto meglio ma almeno sono sulla sufficienza cosa che, invece, non accade con i disegni veri e propri (oh, talvolta sono davvero - ma davvero, oh! - inguardabili).
Ora, io non ho giocato alla visual novel ma quando si tratta di uno yaio e l'elemento principale - il Boy's love in questo caso - viene a mancare non è mai una scelta giusta, perché in questo modo si fanno tagli troppo grandi sulla psicologia dei personaggi e sui rapporti che intercorrono tra di essi. Comunque, il problema principale di questo anime, oltre ad essere chiaramente i disegni, è che c'è una trama buonissima ma mal sfruttata. Prendete una buona trama come questa, abbastanza accattivante ed interessante quanto basta per accalappiare una serie di spettatori, e conditela di sentimentalismi al limite del ridicolo (resi malissimo, a mio parere), scene vuote ed inutili nonché, spesso, parecchio noiose. Inoltre, aggiungete dei personaggi assolutamente insignificanti e un protagonista difficilmente classificabile nella categoria degli "insignificanti" poiché ha lo spessore emotivo e caratteriale della carta velina. Vi accorgerete di come si può distruggere una potenziale ottima trama in un prodotto scadente e, a tratti, inguardabile ed incomprensibile.
I primi episodi mi sono piaciuti e sono andati avanti abbastanza "facilmente", però dal 10° episodio in poi avviene lo sfacelo totale e la noia inizia a dilagare a macchia d'olio uccidendo i neuroni di chi guarda.
L'undicesima e la dodicesima puntata, poi, non sono neanche commentabili, ma davvero in alcun modo. Non sono semplicemente noiose. Il termine "noia" non può spiegare quello che ho veramente provato mentre le guardavo, assopendomi ogni secondo di più davanti a delle scene inconcludenti e con dei dialoghi assurdi, nonché difficilmente comprensibili. E poi, scusatemi se lo affermo, ma non c'è quasi nessun personaggio degno di nota, o abbastanza approfondito da poter essere chiamato davvero "personaggio".
Il protagonista è una larva insulsa, Keisuke è doppiamente larva inutile, il "Vecchio" non viene minimamente approfondito quindi di lui sappiamo solo che è un ricercatore di informazione, Rin è interessante e abbastanza approfondito (è uno dei pochi personaggi che si salva in questo anime) ma tutti gli altri, ad esclusione del tizio coi capelli blu e dei due Esecutori che mietono sangue e vittime a sazietà, sono proprio da buttare via, primo fra tutti lo pseudo-protagonista di questa serie. Quindi, riassumendo, il biondissimo Rin, i due tizi bastardi e l'uomo dai capelli blu sono gli unici personaggi secondari/comparse che hanno un senso e mi hanno attratta, mentre per il resto non c'è nessuno e niente degno di nota. Il resto è noia. Ma veramente. E poi, se proprio vogliamo dirla tutta, i due protagonisti sono molt stereotipati, eh! Akira è il classico ragazzo silenzioso, introverso, poco avvezzo al sentimentalismo. Mentre Keisuke è così dolce ma così dolce che ti fa venire il diabete, il voltastomaco e la voglia di picchiarlo una scena sì e l'altra pure. Insomma, per diverse puntate la sua unica frase è stata "gomen-ne, gomenasai" et simili, oppure "Akiraaaa! Akiraaa" senza, ovviamente, ottenere risposta ma solo un vago sguardo inespressivo.
Secondo me sono personaggi così penosi che nemmeno se l'anime avesse contato 26 episodi - ma per carità, 12 ci bastano e avanzano! - avrebbero potuto cavare qualcosa di buono da questi due emeriti idioti stereotipati al massimo. E stereotipati anche malissimo, aggiungerei.
Qual è principalmente il problema di questo anime? I personaggi, i disegni, le scene noiose, i dialoghi noiosi che si trascinano per scene intere, il mero svolgimento della trama, la banalità in cui la "trama" cala dopo le prime puntate, il mancato coinvolgimento emotivo dello spettatore nelle vicende dei due protagonisti e, per concludere in bellezza, i disegni! Non so chi abbia curati i disegni e la sceneggiatura, ma hanno fatto un grandissimo buco nell'acqua. Si poteva tagliare ove possibile ed inserire maggiore pathos (anzi, inserirlo e basta visto che qui non c'è affatto), scene più coinvolgenti, scene di combattimento rese meglio, dialoghi vivi, personaggi vivi, e tutto il resto.
Poi vorrei far notare un particolare che riguarda il sangue: essendo i colori principalmente sul nero e il grigio a Toshima, quando qualcuno perde sangue, viene ucciso o ferito quasi mortalmente esso è di un colore molto acceso che risalta tantissimo contro il nero e il grigio. Credo che questa sia "un'arma a doppio taglio" perché risulta del colore di un evidenziatore fino a sminuire il sangue stesso; viene utilizzato in maniera troppo scenica. Quel sangue fluorescente che fuoriusciva a cascate non l'ho proprio gradito e, invece che colpirmi, mi ha fatto ridere di gusto. E non credo sia un lato positivo! Un'altra cosa che non gradisco è la ripetitività degli sfondi, nonché dei colori, sempre così massificati, con quel grigio che predomina ovunque. Sono una persona che adora i toni cupi e tenebrosi, ma non in questo caso. In questo frangente stancano l'occhio e diventano così ripetitivi da urtare parecchio chi guarda.
Togainu No Chi è la trasposizione animata di una Visual Novel che prendeva il nome di True Blood. La trama appare sin da subito piuttosto accattivante ma a ben vedere le buone premesse iniziali vengono in buona parte disilluse da uno sviluppo piuttosto lento, nonostante stiamo parlando di un anime di combattimento troveremo molta meno azione del previsto.
A giustificare parzialmente l'eccessiva lentezza della trama potremmo specificare che Togainu No chi fa anche parte del genere Shonen-Ai, quindi al suo interno troviamo relazioni di natura omosessuale che (così come vorrebbe la descrizione del genere) dovrebbero limitarsi ad esplorare il punto di vista affettivo e romantico. All'atto pratico però troviamo alcuni elementi un po' meno velati e, a mio parere, di dubbio gusto. In qualche scena insomma la distanza tra lo shonen-ai e lo yaoi si assottiglia parecchio. A peggiorare il tutto la componente omosessuale dell'opera appare inserita troppo forzatamente. Di tanti personaggi che andremo ad incontrare sembra non ve ne sia uno di natura eterosessuale e, soprattutto in un contesto violento e spietato come questo, beh, la cosa stride un tantino.
La storia inizia nel mondo dello street fighting (risse da strada) e si sposterà ben presto in una cornice ancora più cupa e violenta, Toshima, una zona di Tokyo "interdetta" con scenari post apocalittici. In questo quartiere non vi è legge ma soprattutto chi vi entra partecipa ad un cruento gioco di morte (Igra) per ottenere soldi e potere o per entrare in possesso di una potentissima droga (Line) capace di enfatizzare all'estremo le capacità latenti di qualsiasi essere umano, non senza andare incontro a pericolose contro reazioni ovviamente.
Quest'anime aveva potenzialità grandiose ma non sono state sfruttate nel migliore de modi. I personaggi avrebbero carisma ma non vengono sviscerati sufficientemente a fondo, complice anche l'esiguo numero di episodi. Si sarebbe dovuta creare una serie più lunga dove approfondire la caratterizzazione di ogni personaggio (ne sarebbe valsa la pena) enfatizzare le scene di azione ed i combattimenti e mantenersi più saldi sui binari propri di uno shonen-ai senza rischiare di "deragliare". Tutto ciò purtroppo non è avvenuto e l'opera nel suo insieme ne risente parecchio.
La soundtrack annovera brani che ben si adattano al contesto, le ost a corredo sono altrettanto valide, creano il giusto clima di ansia e tensione.
Il finale non ci fa escludere a priori una possibile seconda serie, sarebbe fattibilissima, ma qualcosa mi lascia pensare che non la vedremo mai.
Il voto che mi sento di dare è una sufficienza stiracchiata.
A giustificare parzialmente l'eccessiva lentezza della trama potremmo specificare che Togainu No chi fa anche parte del genere Shonen-Ai, quindi al suo interno troviamo relazioni di natura omosessuale che (così come vorrebbe la descrizione del genere) dovrebbero limitarsi ad esplorare il punto di vista affettivo e romantico. All'atto pratico però troviamo alcuni elementi un po' meno velati e, a mio parere, di dubbio gusto. In qualche scena insomma la distanza tra lo shonen-ai e lo yaoi si assottiglia parecchio. A peggiorare il tutto la componente omosessuale dell'opera appare inserita troppo forzatamente. Di tanti personaggi che andremo ad incontrare sembra non ve ne sia uno di natura eterosessuale e, soprattutto in un contesto violento e spietato come questo, beh, la cosa stride un tantino.
La storia inizia nel mondo dello street fighting (risse da strada) e si sposterà ben presto in una cornice ancora più cupa e violenta, Toshima, una zona di Tokyo "interdetta" con scenari post apocalittici. In questo quartiere non vi è legge ma soprattutto chi vi entra partecipa ad un cruento gioco di morte (Igra) per ottenere soldi e potere o per entrare in possesso di una potentissima droga (Line) capace di enfatizzare all'estremo le capacità latenti di qualsiasi essere umano, non senza andare incontro a pericolose contro reazioni ovviamente.
Quest'anime aveva potenzialità grandiose ma non sono state sfruttate nel migliore de modi. I personaggi avrebbero carisma ma non vengono sviscerati sufficientemente a fondo, complice anche l'esiguo numero di episodi. Si sarebbe dovuta creare una serie più lunga dove approfondire la caratterizzazione di ogni personaggio (ne sarebbe valsa la pena) enfatizzare le scene di azione ed i combattimenti e mantenersi più saldi sui binari propri di uno shonen-ai senza rischiare di "deragliare". Tutto ciò purtroppo non è avvenuto e l'opera nel suo insieme ne risente parecchio.
La soundtrack annovera brani che ben si adattano al contesto, le ost a corredo sono altrettanto valide, creano il giusto clima di ansia e tensione.
Il finale non ci fa escludere a priori una possibile seconda serie, sarebbe fattibilissima, ma qualcosa mi lascia pensare che non la vedremo mai.
Il voto che mi sento di dare è una sufficienza stiracchiata.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Togainu no Chi è un anime prodotto basandosi sull'omonimo videogioco creato da Nitro+CHiRAL nel 2005 e dal quale sono stati tratti sia un romanzo che due serie manga.
La storia, della quale di seguito saranno presenti spoiler, racconta la storia di Akira, un abile ragazzo campione del torneo di combattimento chiamato Bl@ster e accusato ingiustamente di omicidio. Per questo motivo, all'alternativa di passare il resto della propria esistenza in carcere, decide di accettare la proposta della misteriosa Emma che, in cambio della libertà, lo obbliga a partecipare ad un altro torneo di combattimenti chiamato Igra nella città di Toshima.
Igra però è molto diverso da Bl@ster, in suddetto torneo infatti l'obiettivo è quello di appropriarsi del maggior numero di targhette che sono proprietà dei partecipanti per avere il diritto di scontrarsi con il combattente numero uno di Igra, Il Re. Questo diventerà anche l'obiettivo di Akira che però, seguendo le regole del torneo, dovrà uccidere i propri avversari se vuole impadronirsi delle medagliette e avere una minima possibilità di incontrare Il Re.
In questa impresa il protagonista sarà affiancato dall'amico Keisuke e da due nuove conoscenze fatte all'interno del torneo: Rin e Motomi.
Ora, seppur le premesse provenienti dal gioco fossero più che buone è evidente – almeno per me – quanto il risultato ottenuto con l'anime sia veramente pessimo. Nei dodici episodi infatti viene spiegato ben poco di tutto ciò che ruota intorno ad Akira. Certo alcune delucidazioni, tipo quelle sul suo sangue, vengono date, ma in pratica lo spettatore viene messo davanti ad una serie di avvenimenti del quale non capisce la natura e le motivazioni che spingono i personaggi a compierle. Tutto rimane costantemente avvolto nella nebbia del dubbio: vengono citate organizzazioni delle quali non si spiega nulla, non si capisce il modo in cui Shiki sia diventato Il Re, non si sa assolutamente il motivo per il quale quest'ultimo voglia sconfiggere n (a.k.a. Nicole Premier, ecco una delle poche cose chiare) né perché sia così interessato al Null Premier, ovvero Akira. Naturalmente non viene spiegato neanche cosa possa fare il il sangue di Akira. Certo sappiamo che se una persona assume il Line (droga ottenuta dal sangue di n che potenzia chi la usa) e viene a contatto per caso con il sangue di Akira muore. Ma perché? E poi, come mai Kisuke che aveva assunto il Line e anche il sangue di Akira non è morto come era già successo in precedenza ad altri due? E ancora, perché Nicole continua a distribuire il Line per la città di Toshima? Le uniche risposte a queste domande rimangono grossi punti interrogativi.
Per quello che invece riguarda i personaggi gli unici minimamente approfonditi sono Akira, Keisuke e forse anche un po' Rin. Ma sbagliate a pensare che almeno i protagonisti siano più fedeli al videogioco dato che manca una componente importante che, al contrario caratterizza Togainu no Chi e dalla quale forse è dipeso il suo successo in questi cinque anni. Manca lo yaoi che, attenzione, non è uno shonen-ai appena accennato del quale si potrebbe vagamente sentire sì la mancanza ma anche no perché tanto non è propriamente esplicito. Lo yaoi è esplicito e qui manca totalmente. D'altra parte tendendo in considerazione questo genere che caratterizza senza ombra di dubbio il videogioco si potrebbero capire gli atteggiamenti di Shiki verso Akira, o quelli di Keisuke e anche quelli di Rin che purtroppo qui vengono inseriti come solo banale fanservice.
In conclusione l'anime tratto da Togainu no Chi non è né carne né pesce, non possiede l'elemento Boy's Love del videogioco ma neanche caratteristiche più shonen che gli avrebbero permesso di distaccarsi maggiormente dal gioco e forse di farne sì un lavoro diverso, ma comunque ugualmente apprezzabile nella sua diversità. Invece è venuto fuori solo un inutile guazzabuglio di personaggi, luoghi e situazioni senza il minimo senso logico.
Togainu no Chi è un anime prodotto basandosi sull'omonimo videogioco creato da Nitro+CHiRAL nel 2005 e dal quale sono stati tratti sia un romanzo che due serie manga.
La storia, della quale di seguito saranno presenti spoiler, racconta la storia di Akira, un abile ragazzo campione del torneo di combattimento chiamato Bl@ster e accusato ingiustamente di omicidio. Per questo motivo, all'alternativa di passare il resto della propria esistenza in carcere, decide di accettare la proposta della misteriosa Emma che, in cambio della libertà, lo obbliga a partecipare ad un altro torneo di combattimenti chiamato Igra nella città di Toshima.
Igra però è molto diverso da Bl@ster, in suddetto torneo infatti l'obiettivo è quello di appropriarsi del maggior numero di targhette che sono proprietà dei partecipanti per avere il diritto di scontrarsi con il combattente numero uno di Igra, Il Re. Questo diventerà anche l'obiettivo di Akira che però, seguendo le regole del torneo, dovrà uccidere i propri avversari se vuole impadronirsi delle medagliette e avere una minima possibilità di incontrare Il Re.
In questa impresa il protagonista sarà affiancato dall'amico Keisuke e da due nuove conoscenze fatte all'interno del torneo: Rin e Motomi.
Ora, seppur le premesse provenienti dal gioco fossero più che buone è evidente – almeno per me – quanto il risultato ottenuto con l'anime sia veramente pessimo. Nei dodici episodi infatti viene spiegato ben poco di tutto ciò che ruota intorno ad Akira. Certo alcune delucidazioni, tipo quelle sul suo sangue, vengono date, ma in pratica lo spettatore viene messo davanti ad una serie di avvenimenti del quale non capisce la natura e le motivazioni che spingono i personaggi a compierle. Tutto rimane costantemente avvolto nella nebbia del dubbio: vengono citate organizzazioni delle quali non si spiega nulla, non si capisce il modo in cui Shiki sia diventato Il Re, non si sa assolutamente il motivo per il quale quest'ultimo voglia sconfiggere n (a.k.a. Nicole Premier, ecco una delle poche cose chiare) né perché sia così interessato al Null Premier, ovvero Akira. Naturalmente non viene spiegato neanche cosa possa fare il il sangue di Akira. Certo sappiamo che se una persona assume il Line (droga ottenuta dal sangue di n che potenzia chi la usa) e viene a contatto per caso con il sangue di Akira muore. Ma perché? E poi, come mai Kisuke che aveva assunto il Line e anche il sangue di Akira non è morto come era già successo in precedenza ad altri due? E ancora, perché Nicole continua a distribuire il Line per la città di Toshima? Le uniche risposte a queste domande rimangono grossi punti interrogativi.
Per quello che invece riguarda i personaggi gli unici minimamente approfonditi sono Akira, Keisuke e forse anche un po' Rin. Ma sbagliate a pensare che almeno i protagonisti siano più fedeli al videogioco dato che manca una componente importante che, al contrario caratterizza Togainu no Chi e dalla quale forse è dipeso il suo successo in questi cinque anni. Manca lo yaoi che, attenzione, non è uno shonen-ai appena accennato del quale si potrebbe vagamente sentire sì la mancanza ma anche no perché tanto non è propriamente esplicito. Lo yaoi è esplicito e qui manca totalmente. D'altra parte tendendo in considerazione questo genere che caratterizza senza ombra di dubbio il videogioco si potrebbero capire gli atteggiamenti di Shiki verso Akira, o quelli di Keisuke e anche quelli di Rin che purtroppo qui vengono inseriti come solo banale fanservice.
In conclusione l'anime tratto da Togainu no Chi non è né carne né pesce, non possiede l'elemento Boy's Love del videogioco ma neanche caratteristiche più shonen che gli avrebbero permesso di distaccarsi maggiormente dal gioco e forse di farne sì un lavoro diverso, ma comunque ugualmente apprezzabile nella sua diversità. Invece è venuto fuori solo un inutile guazzabuglio di personaggi, luoghi e situazioni senza il minimo senso logico.
Decisamente male. Non so se è stata più l'aspettativa o l'anime a deludere. La trama è già stata descritta quindi non mi dilungo, anche se poi c'è veramente poco da dire.
Non mi aspettavo un capolavoro sia chiaro, però neanche questo era previsto. Non c'è un punto a favore: grafica e disegni sono decisamente orrendi. Statici e poveri.
Per quanto riguarda trama e sviluppo, hanno buttato giù tutto senza dare un senso, quello che ho capito è che non si volevano incentrare troppo sul genere yaoi, che poi è quello del videogioco, ma non si sono neanche impegnati per renderlo shounen. Insomma, un misto di tutto per un nulla di fatto. Non riuscirebbe a catturare l'attenzione in nessun genere di spettatore.
I personaggi sono stereotipi della peggior specie. Si passa dalla mammoletta totale senza spina dorsale, al tipo invincibile e figo. Si può dire che essendo nato come gioco BL ha senso mettere questo tipo di personaggi, ma almeno dar loro un minimo di spessore avrebbe avuto più effetto.
Neanche il doppiaggio attira, né le musiche. Non c'è proprio niente che valga la pena di dire: guardalo, non è il massimo, ma c'è "questo" che vale. No, proprio nulla!
Mi dispiace dover dare un simile voto, ma è stata una grande delusione.
Non mi aspettavo un capolavoro sia chiaro, però neanche questo era previsto. Non c'è un punto a favore: grafica e disegni sono decisamente orrendi. Statici e poveri.
Per quanto riguarda trama e sviluppo, hanno buttato giù tutto senza dare un senso, quello che ho capito è che non si volevano incentrare troppo sul genere yaoi, che poi è quello del videogioco, ma non si sono neanche impegnati per renderlo shounen. Insomma, un misto di tutto per un nulla di fatto. Non riuscirebbe a catturare l'attenzione in nessun genere di spettatore.
I personaggi sono stereotipi della peggior specie. Si passa dalla mammoletta totale senza spina dorsale, al tipo invincibile e figo. Si può dire che essendo nato come gioco BL ha senso mettere questo tipo di personaggi, ma almeno dar loro un minimo di spessore avrebbe avuto più effetto.
Neanche il doppiaggio attira, né le musiche. Non c'è proprio niente che valga la pena di dire: guardalo, non è il massimo, ma c'è "questo" che vale. No, proprio nulla!
Mi dispiace dover dare un simile voto, ma è stata una grande delusione.
Anime a dir poco deludente rispetto a quello che mi aspettatavo conoscendo il BL Game. Essendo una yaoista sfegatata annuncio che l'elemento shonen-ai si è trasformato in fanservice idiota che ci si poteva risparmiare.
Le ambientazioni sono sì ben curate, ma ripetitive e stancanti. Il character design e i colori sono molto buoni, ma sprecati per un'animazione disgustosamente robotica; si guardi gli ultimi episodi: si vedono addirittura fotogrammi riutilizzati e riutilizzati per diverse scene!
La trama è sviluppata a singhiozzo, i personaggi non sono caratterizzati psicologicamente come dovrebbero e le loro storie sono confusionarie o poco chiare. Il finale è a dir poco patetico. In definitiva, un anime da cancellare dalla storia dell'animazione. Molto sconsigliato per le amanti dello shonen-ai/yaoi.
Le ambientazioni sono sì ben curate, ma ripetitive e stancanti. Il character design e i colori sono molto buoni, ma sprecati per un'animazione disgustosamente robotica; si guardi gli ultimi episodi: si vedono addirittura fotogrammi riutilizzati e riutilizzati per diverse scene!
La trama è sviluppata a singhiozzo, i personaggi non sono caratterizzati psicologicamente come dovrebbero e le loro storie sono confusionarie o poco chiare. Il finale è a dir poco patetico. In definitiva, un anime da cancellare dalla storia dell'animazione. Molto sconsigliato per le amanti dello shonen-ai/yaoi.
Grafica: l'animazione è povera di colori, movimenti e dettagli. La direzione delle scene non mi ha coinvolta, così come la gestione del suono.
Personaggi: stereotipati, rapporti descritti in maniera superficiale e banale. I dialoghi sono privi di un "vero scambio" e i personaggi ripensano incessantemente le solite cose per 13 puntate.
Trama: avrebbe avuto un potenziale ma non è stato minimamente sfruttato.
Lo sconsiglio. Se vi piace il genere shonen-ai guardate "Loveless", che merita moooooooolto di più.
Personaggi: stereotipati, rapporti descritti in maniera superficiale e banale. I dialoghi sono privi di un "vero scambio" e i personaggi ripensano incessantemente le solite cose per 13 puntate.
Trama: avrebbe avuto un potenziale ma non è stato minimamente sfruttato.
Lo sconsiglio. Se vi piace il genere shonen-ai guardate "Loveless", che merita moooooooolto di più.
Conoscevo vagamente la storia prima di guardare questo anime, e le serie di Nitro+CHiRAL mi hanno sempre attratta (sia i videogiochi che i soli disegni), per questo ritenevo Togainu no Chi imperdibile.
L'ambientazione di questo anime colpisce fin dal primo istante. La seconda cosa che colpisce è sicuramente l'opening dei "GRANRODEO", davvero stupenda a mio parere.
Sangue, oscurità e pioggia sono gli elementi immancabili che fanno da sfondo alle vicende di Akira. Il nostro protagonista è un tipo riservato che sembra nascondere il suo vero essere, ma ad ogni episodio possiamo cogliere nuovi aspetti della sua personalità, grazie soprattutto all'influenza degli altri personaggi. A mio parere l'elemento portante di quest'anime sono proprio i personaggi, che come il resto dell'opera hanno potenziale.
Il problema è proprio che la storia, i personaggi, le ambientazioni sono stati sprecati! La grafica è uno scempio, se non per l'opening e qualche scena di tanto in tanto. Le scene all'ombra sono inguardabili, nel vero senso della parola.
Devo dire che i primi episodi mi avevano entusiasmata, ma andando avanti l'anime si è rivelato una delusione. Inoltre è tratto da un gioco yaoi e perlomeno mi aspettavo uno shonen-ai più esplicito, ma anche da questo punto di vista delusione totale.
Nonostante tutto ho deciso di non assegnare un voto minore di 7 per non penalizzare il potenziale della trama, delle musiche e dei personaggi. Quello che intendo dire è che se un giorno sarà disponibile il manga di Togainu no Chi lo consiglierei di certo e sarei io stessa felicissima di averlo.
L'ambientazione di questo anime colpisce fin dal primo istante. La seconda cosa che colpisce è sicuramente l'opening dei "GRANRODEO", davvero stupenda a mio parere.
Sangue, oscurità e pioggia sono gli elementi immancabili che fanno da sfondo alle vicende di Akira. Il nostro protagonista è un tipo riservato che sembra nascondere il suo vero essere, ma ad ogni episodio possiamo cogliere nuovi aspetti della sua personalità, grazie soprattutto all'influenza degli altri personaggi. A mio parere l'elemento portante di quest'anime sono proprio i personaggi, che come il resto dell'opera hanno potenziale.
Il problema è proprio che la storia, i personaggi, le ambientazioni sono stati sprecati! La grafica è uno scempio, se non per l'opening e qualche scena di tanto in tanto. Le scene all'ombra sono inguardabili, nel vero senso della parola.
Devo dire che i primi episodi mi avevano entusiasmata, ma andando avanti l'anime si è rivelato una delusione. Inoltre è tratto da un gioco yaoi e perlomeno mi aspettavo uno shonen-ai più esplicito, ma anche da questo punto di vista delusione totale.
Nonostante tutto ho deciso di non assegnare un voto minore di 7 per non penalizzare il potenziale della trama, delle musiche e dei personaggi. Quello che intendo dire è che se un giorno sarà disponibile il manga di Togainu no Chi lo consiglierei di certo e sarei io stessa felicissima di averlo.
Purtroppo, la mia delusione per questo anime è stata forte, lo attendevo sin da questa estate, quando è stato fatto trapelare per la prima volta l'uscita di una versione animata di Togainu, ma non ha rispettato le mie aspettative. Non mi ritengo una persona dai gusti difficili, ma so distinguere un lavoro fatto male da uno fatto peggio. Ogni tanto trovi anime molto "poveri", che mostrano poca cura nel disegno dei personaggi, assenza di fondali e colori massimali e ripetitivi, ma almeno hanno personalità e una sceneggiatura accattivante. In Togainu ciò non si verifica, sulla carta doveva essere una sorta di The Warriors - I Guerrieri della Notte in versione anime, ambientato in un credibile Giappone del futuro, e riadattato ad i giorni nostri; si è rivelato invece un anime che si limita a far entrare in scena i personaggi del gioco omonimo giusto per onor di presenza. Brutto, lo sconsiglio.