Desert Rose - Snow of the Apocalypse
Suna no bara ("La rosa del deserto", anche noto col titolo internazionale Desert Rose) è un OAV di 45 minuti realizzato nel 1993, basato sul manga omonimo di Kaoru Shintani, pubblicato in 15 volumi dal 1989 al 1998. Come si può ben immaginare, questo special non traspone in animazione che l'inizio della vicenda raccontata nel manga.
Il CAT (Counter Attack Terrorism) è un gruppo militare anti-terrorista statunitense che ha il privilegio di poter agire in maniera sovranazionale. Mariko Rosebank, unico comandante donna, è a capo della "Divisione M", composta soltanto da soldati di sesso femminile. La nostra protagonista, il cui nome in codice è Bara no Marie ("Marie della rosa"), ha alle spalle un triste passato ed è stata inevitabilmente segnata dalle tragedie causate dal terrorismo, motivo per cui ha iniziato a contrastarlo. Intorno a lei ha un folto gruppo di compagne, decisamente singolare e interessante. Nell'OAV vedremo lo svolgersi di una delle loro missioni: proteggere un gruppo di politici, riunitisi per un meeting in Svizzera, da un previsto attacco del terrorismo internazionale.
Nel poco spazio offerto da questo episodio speciale vediamo dunque una sorta di presentazione dei personaggi e, benché sia chiaramente Marie quella più presente e caratterizzata, devo dire che anche le altre ragazze vengono inquadrate in maniera efficace (per quanto non ci venga detto niente di loro e del loro passato, risultano chiari i loro caratteri: la lesbica camionista, la donna algida, la ragazzetta timida, quella modaiola ecc.). Presumo che nel manga l'autore abbia potuto sviluppare come si deve tutti i personaggi e dar loro lo spazio che meritano.
Dal punto di vista tecnico, è un prodotto che si difende molto bene, pur mostrando chiaramente di essere in tutto e per tutto figlio dei suoi tempi (ma questo è il suo bello). Siamo nei primissimi anni novanta e lo strascico del gusto del decennio precedente è ancora predominante, dalla moda alle musiche, passando per la scelta della "tipologia" di personaggi. C'è un po' di fan service, ma è usato in maniera piacevolissima e a posteriori gradevole proprio per il suo gridare "anni ottanta" da tutti i pori (quel certo tipo di tutine da ginnastica e di costumi da bagno). Le animazioni sono fluide e i colori molto gradevoli. L'unica cosa che non ho mandato giù è il character design: potrebbe essere molto bello (e di nuovo tipicamente "ottantino"), se non fosse per quei visi fin troppo magri e spigolosi. Sembra un incrocio tra lo stile di Occhi di gatto (versione animata) e quello delle primissime CLAMP dopo aver però sottoposto le donne ad una estenuante dieta dimagrante che non ha toccato i loro corpi sinuosi ma le ha segnate tragicamente in viso!
Valutare questo tipo di prodotto è sempre un po' difficile, visto che è una trasposizione assolutamente esigua di un manga lungo e articolato. La visione è piacevole, il comparto tecnico (salvo il chara) ben fatto, il doppiaggio gradevole: un 7 se lo merita, anche se non pienissimo. Lo consiglio giusto ai nostalgici per passare qualche minuto nella propria giovinezza (o infanzia). Detto questo, non mi dispiacerebbe una serie TV moderna (magari con qualche chilo in più), anche se la possibile assenza di un gusto così localizzato a livello cronologico potrebbe essere un deterrente all'idea.
Il CAT (Counter Attack Terrorism) è un gruppo militare anti-terrorista statunitense che ha il privilegio di poter agire in maniera sovranazionale. Mariko Rosebank, unico comandante donna, è a capo della "Divisione M", composta soltanto da soldati di sesso femminile. La nostra protagonista, il cui nome in codice è Bara no Marie ("Marie della rosa"), ha alle spalle un triste passato ed è stata inevitabilmente segnata dalle tragedie causate dal terrorismo, motivo per cui ha iniziato a contrastarlo. Intorno a lei ha un folto gruppo di compagne, decisamente singolare e interessante. Nell'OAV vedremo lo svolgersi di una delle loro missioni: proteggere un gruppo di politici, riunitisi per un meeting in Svizzera, da un previsto attacco del terrorismo internazionale.
Nel poco spazio offerto da questo episodio speciale vediamo dunque una sorta di presentazione dei personaggi e, benché sia chiaramente Marie quella più presente e caratterizzata, devo dire che anche le altre ragazze vengono inquadrate in maniera efficace (per quanto non ci venga detto niente di loro e del loro passato, risultano chiari i loro caratteri: la lesbica camionista, la donna algida, la ragazzetta timida, quella modaiola ecc.). Presumo che nel manga l'autore abbia potuto sviluppare come si deve tutti i personaggi e dar loro lo spazio che meritano.
Dal punto di vista tecnico, è un prodotto che si difende molto bene, pur mostrando chiaramente di essere in tutto e per tutto figlio dei suoi tempi (ma questo è il suo bello). Siamo nei primissimi anni novanta e lo strascico del gusto del decennio precedente è ancora predominante, dalla moda alle musiche, passando per la scelta della "tipologia" di personaggi. C'è un po' di fan service, ma è usato in maniera piacevolissima e a posteriori gradevole proprio per il suo gridare "anni ottanta" da tutti i pori (quel certo tipo di tutine da ginnastica e di costumi da bagno). Le animazioni sono fluide e i colori molto gradevoli. L'unica cosa che non ho mandato giù è il character design: potrebbe essere molto bello (e di nuovo tipicamente "ottantino"), se non fosse per quei visi fin troppo magri e spigolosi. Sembra un incrocio tra lo stile di Occhi di gatto (versione animata) e quello delle primissime CLAMP dopo aver però sottoposto le donne ad una estenuante dieta dimagrante che non ha toccato i loro corpi sinuosi ma le ha segnate tragicamente in viso!
Valutare questo tipo di prodotto è sempre un po' difficile, visto che è una trasposizione assolutamente esigua di un manga lungo e articolato. La visione è piacevole, il comparto tecnico (salvo il chara) ben fatto, il doppiaggio gradevole: un 7 se lo merita, anche se non pienissimo. Lo consiglio giusto ai nostalgici per passare qualche minuto nella propria giovinezza (o infanzia). Detto questo, non mi dispiacerebbe una serie TV moderna (magari con qualche chilo in più), anche se la possibile assenza di un gusto così localizzato a livello cronologico potrebbe essere un deterrente all'idea.