Yumeiro Pâtissière SP Professional
Ad appena un mese di distanza dalla conclusione della prima serie, la pasticciera del colore dei sogni torna sul piccolo schermo con una nuova stagione: "Yumeiro Pâtissière SP Professional". Avevamo lasciato Ichigo & co. in Francia, al termine dei loro due anni di studio alla sede principale dell'Accademia St. Marie, e in questa nuova serie i protagonisti tornano quindi cresciuti, più belli e più abili che mai.
Contrariamente alla serie precedente, questa seconda stagione si compone di soli tredici episodi, incentrati stavolta non sulla creazione dei dolci e sulle sfide culinarie, ma sulla gestione di un negozio affidato ai ragazzi dal professor Henri. Al ritorno dalla Francia, il glorioso gruppo Ichigo si sfalda, poiché Hanabusa e Andou lasciano la scuola per dedicarsi al lavoro, mentre Kashino, grazie ai suoi eccellenti voti, passa direttamente al secondo anno delle superiori. Ichigo forma quindi un nuovo gruppo composto dalla sua compagna di stanza Rumi, Lemon (già apparsa nella serie precedente) e un nuovo acquisto, un ragazzo americano di nome Johnny. Quando il professor Henri inaugura la cittadella dolciaria chiamata Marie's Garden, affida a Ichigo, Kashino, Lemon e Johnny la gestione di un negozio, ma l'impresa si riserva più ardua del previsto, poiché i due ragazzi non vanno per niente d'accordo, la Miss Miya Koshiro continua a interferire e ci sono da risolvere anche i problemi della Principessa Mari in quel di New York. Nuove sfide attendono quindi la nostra fragolina, ne uscirà vittoriosa anche stavolta?
Partiamo dal presupposto che, come già detto per la prima serie, anche la seconda stagione di "YumePati" richiede un approccio particolare da parte dello spettatore, al quale viene chiesto ancora una volta di godersi l'anime con occhi e animo del target di riferimento, ossia i bambini, altrimenti troppe situazioni, troppi personaggi e troppi comportamenti potrebbero apparire banali, illogici e surreali. Anche stavolta, quindi, "YumePati" va assaporato con il dolce gusto dell'ingenuità e l'amore per le favole.
Pur mantenendo queste premesse, però, "Yumeiro Pâtissière SP Professional" si presenta come una serie mediocre, lontana dagli standard più che buoni della prima stagione, a causa soprattutto di una sceneggiatura traballante che, volendo condensare diverse situazioni in soli tredici episodi, ha finito per creare un minestrone di elementi diversi in cui nessuno degli ingredienti riesce davvero a risaltare. L'idea di non concentrarsi nuovamente sulle semplici sfide culinarie e di far passare i protagonisti al livello successivo, ossia la gestione di un proprio negozio, era encomiabile, interessante e originale, così come l'aggiunta di nuovi personaggi e il ripescaggio di alcuni già visti poteva essere una scelta più che azzeccata, ma entrambe le idee sono state sfruttate male, superficialmente e frettolosamente. Le vicende del negozio di Ichigo s'intrecciano con quelle di Mari, di Andou e del regno dei dolci, interrompendo di continuo il filo degli eventi e rubando spazio a quella che era la questione più importante di tutte, cioè il rapporto tra Ichigo e Kashino.
Alla fine della prima serie, grazie a un flash forward di pochi secondi, vediamo che i due si scambiano una sorta di promessa d'amore, ma al rientro in Giappone sembra che la loro relazione non abbia avuto nessuno sviluppo: Ichigo prova a prenderlo per mano ma non lo fa, Kashino viene continuamente trascinato via da Koshiro senza che lei batta ciglio, in generale i due continuano a comportarsi come semplici amici, salvo i momenti di gelosia di lui o i rarissimi attimi in cui restano soli. In quei pochi frangenti Ichigo e Kashino sembrano molto intimi, paiono avere un rapporto molto "fisico", giacché si abbracciano senza problemi, ma la domanda che tutti si pongono è: quando è iniziato il loro rapporto? Era ovvio sin dalla prima serie che il bel biondino provasse qualcosa per la nostra fragolina, mentre lei non sembrava avere interesse per nulla al di fuori dei dolci, quindi, da brava romanticona, avrei voluto sapere cos'è successo tra loro nei due anni a Parigi. Come, quando e perché Kashino ha dichiarato i suoi sentimenti? Come, quando e perché Ichigo ha accettato? Niente di tutto questo viene svelato e ci viene presentata una coppia già bella e fatta, ma neanche troppo pubblicamente dichiarata. Bisognerà aspettare l'ultimo episodio per vedere un po' di esplicito romanticismo tra i due, cosa che ho trovato parecchio fastidiosa.
Un'altra cosa che non ho molto gradito è stata la presenza di nuovi personaggi che, non avendo lo spazio per risaltare, risultano poco caratterizzati, e l'abbandono di altri personaggi storici. Riguardo al primo punto mi riferisco in particolare a Lemon, personaggio che aveva fatto la sua comparsa in diversi episodi della prima serie, qui promossa a coprotagonista. Purtroppo la piccola Lemon resta sempre nell'ombra e non emerge particolarmente in mezzo a un gruppo composto da forti personalità, risultando quasi superflua. Allo stesso tempo, Hanabusa e il suo Sweet spirit Cafè vengono messi da parte, ottenendo solo qualche sporadica apparizione. Meno indegno il destino di Andou e Caramel, che comunque appaiono come personaggi secondari rispetto al ruolo da protagonisti della prima stagione. Tra i nuovi personaggi quello che spicca di più è forse Johnny, sia perché assume il ruolo di rivale in amore di Kashino, sia per la sua alleanza con Koshiro, ma in sostanza non è un personaggio memorabile o a cui è possibile affezionarsi.
"Yumeiro Pâtissière SP Professional" non è comunque una serie priva di pregi: è scorrevole, dolce e divertente, e diversi miglioramenti sono stati fatti riguardo la caratterizzazione della protagonista. Ichigo adesso ha sedici anni, è cresciuta fisicamente, ha sciolto i codini, veste in modo più trendy, ma soprattutto sembra più assennata e accorta verso i compagni, pur restando una tonta di natura. Se nella prima stagione erano il suo egocentrismo e l'amore cieco per il professor Henri a farla da padrone, adesso Ichigo è più matura e riflessiva, più altruista e attenta ai sentimenti degli altri, meno incentrata su sé stessa e notevolmente più professionale nel suo lavoro. Un bel salto di qualità, quindi, sarebbe stato bello vedere questa nuova Ichigo in azione per più episodi e in vari contesti, così com'era accaduto precedentemente: con i compagni, con la famiglia, con i clienti, con i rivali e via dicendo.
Tecnicamente, "Yumeiro Pâtissière SP Professional" resta sui livelli della prima serie, con qualche miglioria a livello di chara. Molto carina l'opening "Sweet romance", colpevole però di averci illuso, tra testo e immagini, di una svolta della storia in direzione romantica.
"Yumeiro Pâtissière SP Professional" non raggiunge quindi i buoni livelli della serie precedente, erano necessari più episodi che mostrassero per bene la maturazione dei personaggi già conosciuti, la caratterizzazione dei nuovi, lo sviluppo dei loro sentimenti e delle relazioni. Credo che già dalla serie precedente l'anime abbia preso una strada diversa da quella del manga, senza riuscire a mantenere del tutto le premesse iniziali. Allo stesso tempo la serie rimane gradevole e divertente, dolce e zuccherosa, appassionante al punto giusto. Si poteva fare sicuramente di meglio, poteva venir fuori una serie superiore alla precedente, ma, purtroppo, la voglia di mostrare troppo in troppo poco tempo ha portato a un risultato discreto e non memorabile, che pecca di superficialità e che soprattutto delude le aspettative di quella parte di pubblico che da "YumePati" si aspettava davvero tanto. Piccola delusione con un pizzico di rimpianto.
Contrariamente alla serie precedente, questa seconda stagione si compone di soli tredici episodi, incentrati stavolta non sulla creazione dei dolci e sulle sfide culinarie, ma sulla gestione di un negozio affidato ai ragazzi dal professor Henri. Al ritorno dalla Francia, il glorioso gruppo Ichigo si sfalda, poiché Hanabusa e Andou lasciano la scuola per dedicarsi al lavoro, mentre Kashino, grazie ai suoi eccellenti voti, passa direttamente al secondo anno delle superiori. Ichigo forma quindi un nuovo gruppo composto dalla sua compagna di stanza Rumi, Lemon (già apparsa nella serie precedente) e un nuovo acquisto, un ragazzo americano di nome Johnny. Quando il professor Henri inaugura la cittadella dolciaria chiamata Marie's Garden, affida a Ichigo, Kashino, Lemon e Johnny la gestione di un negozio, ma l'impresa si riserva più ardua del previsto, poiché i due ragazzi non vanno per niente d'accordo, la Miss Miya Koshiro continua a interferire e ci sono da risolvere anche i problemi della Principessa Mari in quel di New York. Nuove sfide attendono quindi la nostra fragolina, ne uscirà vittoriosa anche stavolta?
Partiamo dal presupposto che, come già detto per la prima serie, anche la seconda stagione di "YumePati" richiede un approccio particolare da parte dello spettatore, al quale viene chiesto ancora una volta di godersi l'anime con occhi e animo del target di riferimento, ossia i bambini, altrimenti troppe situazioni, troppi personaggi e troppi comportamenti potrebbero apparire banali, illogici e surreali. Anche stavolta, quindi, "YumePati" va assaporato con il dolce gusto dell'ingenuità e l'amore per le favole.
Pur mantenendo queste premesse, però, "Yumeiro Pâtissière SP Professional" si presenta come una serie mediocre, lontana dagli standard più che buoni della prima stagione, a causa soprattutto di una sceneggiatura traballante che, volendo condensare diverse situazioni in soli tredici episodi, ha finito per creare un minestrone di elementi diversi in cui nessuno degli ingredienti riesce davvero a risaltare. L'idea di non concentrarsi nuovamente sulle semplici sfide culinarie e di far passare i protagonisti al livello successivo, ossia la gestione di un proprio negozio, era encomiabile, interessante e originale, così come l'aggiunta di nuovi personaggi e il ripescaggio di alcuni già visti poteva essere una scelta più che azzeccata, ma entrambe le idee sono state sfruttate male, superficialmente e frettolosamente. Le vicende del negozio di Ichigo s'intrecciano con quelle di Mari, di Andou e del regno dei dolci, interrompendo di continuo il filo degli eventi e rubando spazio a quella che era la questione più importante di tutte, cioè il rapporto tra Ichigo e Kashino.
Alla fine della prima serie, grazie a un flash forward di pochi secondi, vediamo che i due si scambiano una sorta di promessa d'amore, ma al rientro in Giappone sembra che la loro relazione non abbia avuto nessuno sviluppo: Ichigo prova a prenderlo per mano ma non lo fa, Kashino viene continuamente trascinato via da Koshiro senza che lei batta ciglio, in generale i due continuano a comportarsi come semplici amici, salvo i momenti di gelosia di lui o i rarissimi attimi in cui restano soli. In quei pochi frangenti Ichigo e Kashino sembrano molto intimi, paiono avere un rapporto molto "fisico", giacché si abbracciano senza problemi, ma la domanda che tutti si pongono è: quando è iniziato il loro rapporto? Era ovvio sin dalla prima serie che il bel biondino provasse qualcosa per la nostra fragolina, mentre lei non sembrava avere interesse per nulla al di fuori dei dolci, quindi, da brava romanticona, avrei voluto sapere cos'è successo tra loro nei due anni a Parigi. Come, quando e perché Kashino ha dichiarato i suoi sentimenti? Come, quando e perché Ichigo ha accettato? Niente di tutto questo viene svelato e ci viene presentata una coppia già bella e fatta, ma neanche troppo pubblicamente dichiarata. Bisognerà aspettare l'ultimo episodio per vedere un po' di esplicito romanticismo tra i due, cosa che ho trovato parecchio fastidiosa.
Un'altra cosa che non ho molto gradito è stata la presenza di nuovi personaggi che, non avendo lo spazio per risaltare, risultano poco caratterizzati, e l'abbandono di altri personaggi storici. Riguardo al primo punto mi riferisco in particolare a Lemon, personaggio che aveva fatto la sua comparsa in diversi episodi della prima serie, qui promossa a coprotagonista. Purtroppo la piccola Lemon resta sempre nell'ombra e non emerge particolarmente in mezzo a un gruppo composto da forti personalità, risultando quasi superflua. Allo stesso tempo, Hanabusa e il suo Sweet spirit Cafè vengono messi da parte, ottenendo solo qualche sporadica apparizione. Meno indegno il destino di Andou e Caramel, che comunque appaiono come personaggi secondari rispetto al ruolo da protagonisti della prima stagione. Tra i nuovi personaggi quello che spicca di più è forse Johnny, sia perché assume il ruolo di rivale in amore di Kashino, sia per la sua alleanza con Koshiro, ma in sostanza non è un personaggio memorabile o a cui è possibile affezionarsi.
"Yumeiro Pâtissière SP Professional" non è comunque una serie priva di pregi: è scorrevole, dolce e divertente, e diversi miglioramenti sono stati fatti riguardo la caratterizzazione della protagonista. Ichigo adesso ha sedici anni, è cresciuta fisicamente, ha sciolto i codini, veste in modo più trendy, ma soprattutto sembra più assennata e accorta verso i compagni, pur restando una tonta di natura. Se nella prima stagione erano il suo egocentrismo e l'amore cieco per il professor Henri a farla da padrone, adesso Ichigo è più matura e riflessiva, più altruista e attenta ai sentimenti degli altri, meno incentrata su sé stessa e notevolmente più professionale nel suo lavoro. Un bel salto di qualità, quindi, sarebbe stato bello vedere questa nuova Ichigo in azione per più episodi e in vari contesti, così com'era accaduto precedentemente: con i compagni, con la famiglia, con i clienti, con i rivali e via dicendo.
Tecnicamente, "Yumeiro Pâtissière SP Professional" resta sui livelli della prima serie, con qualche miglioria a livello di chara. Molto carina l'opening "Sweet romance", colpevole però di averci illuso, tra testo e immagini, di una svolta della storia in direzione romantica.
"Yumeiro Pâtissière SP Professional" non raggiunge quindi i buoni livelli della serie precedente, erano necessari più episodi che mostrassero per bene la maturazione dei personaggi già conosciuti, la caratterizzazione dei nuovi, lo sviluppo dei loro sentimenti e delle relazioni. Credo che già dalla serie precedente l'anime abbia preso una strada diversa da quella del manga, senza riuscire a mantenere del tutto le premesse iniziali. Allo stesso tempo la serie rimane gradevole e divertente, dolce e zuccherosa, appassionante al punto giusto. Si poteva fare sicuramente di meglio, poteva venir fuori una serie superiore alla precedente, ma, purtroppo, la voglia di mostrare troppo in troppo poco tempo ha portato a un risultato discreto e non memorabile, che pecca di superficialità e che soprattutto delude le aspettative di quella parte di pubblico che da "YumePati" si aspettava davvero tanto. Piccola delusione con un pizzico di rimpianto.
Sono rimasta un po' delusa che fino alla fine non c'è stato del romanticismo tra Ichigo e Kashino che credo che tutti volevano, ma l'importante e che c'è stato. Ciò posto, devo dire che in questa serie ci sono stati meno riferimenti ai dolci, poiché, almeno per come la vedo io, piu' concentrata sul fatto che i vari protagonisti si fossero tutti separati, andando per strade diverse, cosa che, lì per lì, a me non è piaciuta, ma che con il passare degli episodi ho imparato ad accettare. Il character design è bello come nella prima serie e su questo non si puo dire niente, ma il fatto che ci fossero meno apparizioni di dolci in un certo senso mi ha fatto felice, visto che, come detto, nella prima serie continuavo a sbavare, e, in un altro senso mi ha reso triste, dato che non potevo più vedere quelle belle torte che sembravano fatte di plastica.
Nel complesso è stata un bella serie e la consiglierei a chi si vuole fare qualche risata, ma prima bisogna vedere la prima serie "Yumeiro Patissiere", che vi farà venire ovviamente fame quando la guarderete.
Nel complesso è stata un bella serie e la consiglierei a chi si vuole fare qualche risata, ma prima bisogna vedere la prima serie "Yumeiro Patissiere", che vi farà venire ovviamente fame quando la guarderete.