Onii-chan no Koto Nanka Zenzen Suki Janain Dakara ne!!
"Fratellone, sei il migliore! Sei la persona più inutile che esista!"
Nel corso deglia anni di anime ne ho visti veramente tanti: belli, brutti, divertenti, noiosi, banali e originali. Credo però di non aver mai riso tanto in vita mia come in nel caso di "Onii-chan no koto nanka zenzen suki janain dakara ne" (per gli amici "OniSuki"), vera rivelazione della stagione invernale 2010/2011.
Protagonisti di questa storia sono i fratelli Shuusuke e Nao Takanashi, entrambi liceali ed entrambi con i loro peccaminosi segreti da tenere nascosti. Shuusuke è difatti un pervertito, feticista dei collant neri (preparatevi dunque a sentire spesso la parola "pantsu") nonché collezionista di riviste erotiche e porno... non che la pestifera Nao sia da meno!
La "sorellina" è difatti segretamente innamorata dal "fratellone" e cova verso di lui un incestuoso desiderio carnale. Tutto cambia quando, sbirciando fra i nascondigli della stanza di Shuusuke, Nao scopre un album di fotografie in cui lei è del tutto assente. Dopo una breve chiacchierata con i genitori scopre di essere stata adottata e che fra di loro non vi è alcun legame di sangue: la ragazza altri non è che la figlia di una coppia di amici dei Takanashi, entrambi deceduti in un incidente stradale nel quale solo la piccola Nao si salvò (la ragazza non ha difatti ricordo alcuno dei veri genitori a causa di una grave amnesia retrograda). Turbata dalla rivelazione Nao riesce però ad avere la giusta maturità e riconoscenza verso i genitori adottivi e decide, di comune accordo, di non rivelare nulla a Shuusuke, continuando così serenamente la loro vita familiare. In realtà Nao ha ben altri piani per la testa vista l'assenza di legami sangue che non può che favorire il suo desiderio incestuoso...
Se si fermasse a ciò "OniSuki" sarebbe il classico anime a tema brocon, come già visti a centinaia in passato e con quasi nulla da dire, ma non è così...
Avete presente la "cazzimma"? Io si, ma non ve lo voglio dire: questa è la "cazzimma".
Una cattiveria maliziosa, opportunistica, quasi sempre volta ad approfittare delle ingenuità altrui al fine di soddisfare il proprio tornaconto personale. Questo concetto, tipico dell'idioma partenopeo a cui appartiene, riesce a riassumere perfettamente il tipo di umorismo che caratterizza questo anime. Aggiungeteci anche una delle trame più briose e divertenti degli ultimi 10 anni in ambito "commedia erotica" (che tu sia ringraziato Kusano Kouichi, ovunque tu sia ora!) e avrete un quadro più o meno generale di cosa vi attende.
Oltre all'onnipresente fattore ecchi sul quale ruotano quasi tutte le gag di questa serie, uno dei punti di forza è la caratterizzazione dei personaggi principali, tutti piccoli universi in piena pulsazione pronti a gettarsi nelle situazioni più eccentriche e bizzarre per soddisfare i propri vizi e virtù. A partire da Shuusuke il quale, nella costante e imperterrita ricerca di materiale erotico sempre nuovo, si ritroverà quasi sempre a subire le continue vessazioni delle altre protagoniste, come le provocazioni erotiche di Nao o l'aggressività sessuale della stalker, nonché amica d'infanzia, Iroha. A completare il quadretto si metterà anche la rappresentante di classe Mayuka Kondou, fanatica di manga BL (acronimo di Boys'Love, per chi non lo sapesse) che per una serie di circostanze sfrutterà il feticismo di Shuusuke per i collant neri, usandolo così come fattorino per l'acquisto delle suddette riviste. Il tutto in piena notte, ovviamente! Un "quadrilatero" che non passa inosservato agli occhi dell'estremamente gelosa e possessiva Nao che, anziché marcare il territorio, accentua il suo lato sadico e perverso, istigando il fratello a gettarsi in situazioni di volta in volta sempre più assurde ed umilianti e dalle quali Nao sembra trarre anche eccitazione sessuale.
La cazzimma, appunto.
Non mancheranno poi le competizioni "di rito" fra le contendenti che vedranno quasi sempre la sorellina protagonista assoluta (le più divertenti sono sicuramente quelle con Iroha, vera e propria psicopatica incapace di non intromettersi nella vita di Shuusuke), con il nostro protagonista vittima immancabile delle loro follie. Suoi fedeli compagni di sventura saranno anche i membri dell'A.G.E. Explorers, società "segreta" di cui Shuusuke è membro e che si pone l'obbiettivo di esplorare ogni tipo di perversione erotica esistente (trattasi in realtà di alcuni suoi compagni di scuola con i quali Shuusuke condivide la passione per le riviste porno e che in più occasioni saranno vittima di eventi bizzarri e deliranti - vedasi la leggenda delle riviste erotiche leggendarie o gli incubi gay di Shuusuke con il Presidente dopo aver letto alcune riviste BL). Ma la vera carta vincente di questa serie resta il cosiddetto "lavoro sporco": la regia.
A dirigere la baracca c'è quel vecchio lupo di mare di Keitaro Motonaga, già noto al pubblico per decine di serie di successo fra cui "Magic Knight Rayearth", "Date A Live" e "School Days", che in "OniSuki" è riuscito a creare un piccolo capolavoro di inventiva e comicità. L'interpretazione di Motonaga arricchisce il già altamente competitivo materiale di riferimento e dona brio e ritmo grazie ad una regia dinamica e convincente in quasi tutte le situazioni. Non contento di ciò, Motonaga s'è saputo anche destreggiare bene nell'arduo compito di censore delle scene più "hot" della serie, ovvero i primi piani delle zone intime delle ragazze ed i dialoghi spinti. Come ha fatto allora a rendere accettabile le decine di censure necessarie? Semplice, le ha rese divertenti.
Versi di animali, effetti sonori bislacchi e smitragliate copriranno i dialoghi più pepati, mentre le grazie delle protagoniste verranno di volta in volta coperte da bollini con sopra pinguini e gatti in pose plastiche che renderanno il tutto meno pesante e più comico da vedere.
A questo va aggiunta la trovata finale del diario delle perversioni di Shuusuke, espediente divertente che arricchisce i già ricchi contenuti degli episodi (questo elemento era in realtà già presente nel manga, ma come extra e non in conclusione ad ogni singolo capitolo).
Tecnicamente la serie si assesta su livelli di eccellenza con un character design molto fedele all'originale (nonché palesemente ispirato a quello di "Kommando Nuovi Diavoli" di Cartoon Network), animazioni sempre fluide e precise, un commento sonoro ad hoc per ogni situazione ed un doppiaggio monumentale nel quale la superba interpretazione di Toshiyuki Toyonaga (Shuusuke) si sposa alla perfezione con quella dell'altrettanto brava ed ispirata Eri Kitamura (Nao).
Dopo una tale sviolinata possiamo considerare "Onii-chan no koto nanka zenzen suki janain dakara ne" un capolavoro? No, ma poco ci manca. Come precisato prima, "OniSuki" è una serie che sfrutta il fattore ecchi in grande quantità e, efficacia delle gag a parte, ci ritroveremo fin troppo spesso a fare i conti con una mole di fanservice a dir poco monumentale. Precisiamo però che ogni singolo elemento erotico è funzionale alla trama e per nulla fine a se stesso, ma è altrettanto comprensibile come ciò non possa essere considerato un valore assoluto di qualità e divertimento.
In conclusione, "Onii-chan no koto nanka zenzen suki janain dakara ne" è una serie riuscita, che centra in pieno i propri obbiettivi e che riesce a divertire anche dopo svariate visioni dei singoli episodi. Se amate il genere ed il fanservice non è un problema per voi, allora fate vostra questa serie e godetevela fino in fondo. In tutti i sensi.
Nel corso deglia anni di anime ne ho visti veramente tanti: belli, brutti, divertenti, noiosi, banali e originali. Credo però di non aver mai riso tanto in vita mia come in nel caso di "Onii-chan no koto nanka zenzen suki janain dakara ne" (per gli amici "OniSuki"), vera rivelazione della stagione invernale 2010/2011.
Protagonisti di questa storia sono i fratelli Shuusuke e Nao Takanashi, entrambi liceali ed entrambi con i loro peccaminosi segreti da tenere nascosti. Shuusuke è difatti un pervertito, feticista dei collant neri (preparatevi dunque a sentire spesso la parola "pantsu") nonché collezionista di riviste erotiche e porno... non che la pestifera Nao sia da meno!
La "sorellina" è difatti segretamente innamorata dal "fratellone" e cova verso di lui un incestuoso desiderio carnale. Tutto cambia quando, sbirciando fra i nascondigli della stanza di Shuusuke, Nao scopre un album di fotografie in cui lei è del tutto assente. Dopo una breve chiacchierata con i genitori scopre di essere stata adottata e che fra di loro non vi è alcun legame di sangue: la ragazza altri non è che la figlia di una coppia di amici dei Takanashi, entrambi deceduti in un incidente stradale nel quale solo la piccola Nao si salvò (la ragazza non ha difatti ricordo alcuno dei veri genitori a causa di una grave amnesia retrograda). Turbata dalla rivelazione Nao riesce però ad avere la giusta maturità e riconoscenza verso i genitori adottivi e decide, di comune accordo, di non rivelare nulla a Shuusuke, continuando così serenamente la loro vita familiare. In realtà Nao ha ben altri piani per la testa vista l'assenza di legami sangue che non può che favorire il suo desiderio incestuoso...
Se si fermasse a ciò "OniSuki" sarebbe il classico anime a tema brocon, come già visti a centinaia in passato e con quasi nulla da dire, ma non è così...
Avete presente la "cazzimma"? Io si, ma non ve lo voglio dire: questa è la "cazzimma".
Una cattiveria maliziosa, opportunistica, quasi sempre volta ad approfittare delle ingenuità altrui al fine di soddisfare il proprio tornaconto personale. Questo concetto, tipico dell'idioma partenopeo a cui appartiene, riesce a riassumere perfettamente il tipo di umorismo che caratterizza questo anime. Aggiungeteci anche una delle trame più briose e divertenti degli ultimi 10 anni in ambito "commedia erotica" (che tu sia ringraziato Kusano Kouichi, ovunque tu sia ora!) e avrete un quadro più o meno generale di cosa vi attende.
Oltre all'onnipresente fattore ecchi sul quale ruotano quasi tutte le gag di questa serie, uno dei punti di forza è la caratterizzazione dei personaggi principali, tutti piccoli universi in piena pulsazione pronti a gettarsi nelle situazioni più eccentriche e bizzarre per soddisfare i propri vizi e virtù. A partire da Shuusuke il quale, nella costante e imperterrita ricerca di materiale erotico sempre nuovo, si ritroverà quasi sempre a subire le continue vessazioni delle altre protagoniste, come le provocazioni erotiche di Nao o l'aggressività sessuale della stalker, nonché amica d'infanzia, Iroha. A completare il quadretto si metterà anche la rappresentante di classe Mayuka Kondou, fanatica di manga BL (acronimo di Boys'Love, per chi non lo sapesse) che per una serie di circostanze sfrutterà il feticismo di Shuusuke per i collant neri, usandolo così come fattorino per l'acquisto delle suddette riviste. Il tutto in piena notte, ovviamente! Un "quadrilatero" che non passa inosservato agli occhi dell'estremamente gelosa e possessiva Nao che, anziché marcare il territorio, accentua il suo lato sadico e perverso, istigando il fratello a gettarsi in situazioni di volta in volta sempre più assurde ed umilianti e dalle quali Nao sembra trarre anche eccitazione sessuale.
La cazzimma, appunto.
Non mancheranno poi le competizioni "di rito" fra le contendenti che vedranno quasi sempre la sorellina protagonista assoluta (le più divertenti sono sicuramente quelle con Iroha, vera e propria psicopatica incapace di non intromettersi nella vita di Shuusuke), con il nostro protagonista vittima immancabile delle loro follie. Suoi fedeli compagni di sventura saranno anche i membri dell'A.G.E. Explorers, società "segreta" di cui Shuusuke è membro e che si pone l'obbiettivo di esplorare ogni tipo di perversione erotica esistente (trattasi in realtà di alcuni suoi compagni di scuola con i quali Shuusuke condivide la passione per le riviste porno e che in più occasioni saranno vittima di eventi bizzarri e deliranti - vedasi la leggenda delle riviste erotiche leggendarie o gli incubi gay di Shuusuke con il Presidente dopo aver letto alcune riviste BL). Ma la vera carta vincente di questa serie resta il cosiddetto "lavoro sporco": la regia.
A dirigere la baracca c'è quel vecchio lupo di mare di Keitaro Motonaga, già noto al pubblico per decine di serie di successo fra cui "Magic Knight Rayearth", "Date A Live" e "School Days", che in "OniSuki" è riuscito a creare un piccolo capolavoro di inventiva e comicità. L'interpretazione di Motonaga arricchisce il già altamente competitivo materiale di riferimento e dona brio e ritmo grazie ad una regia dinamica e convincente in quasi tutte le situazioni. Non contento di ciò, Motonaga s'è saputo anche destreggiare bene nell'arduo compito di censore delle scene più "hot" della serie, ovvero i primi piani delle zone intime delle ragazze ed i dialoghi spinti. Come ha fatto allora a rendere accettabile le decine di censure necessarie? Semplice, le ha rese divertenti.
Versi di animali, effetti sonori bislacchi e smitragliate copriranno i dialoghi più pepati, mentre le grazie delle protagoniste verranno di volta in volta coperte da bollini con sopra pinguini e gatti in pose plastiche che renderanno il tutto meno pesante e più comico da vedere.
A questo va aggiunta la trovata finale del diario delle perversioni di Shuusuke, espediente divertente che arricchisce i già ricchi contenuti degli episodi (questo elemento era in realtà già presente nel manga, ma come extra e non in conclusione ad ogni singolo capitolo).
Tecnicamente la serie si assesta su livelli di eccellenza con un character design molto fedele all'originale (nonché palesemente ispirato a quello di "Kommando Nuovi Diavoli" di Cartoon Network), animazioni sempre fluide e precise, un commento sonoro ad hoc per ogni situazione ed un doppiaggio monumentale nel quale la superba interpretazione di Toshiyuki Toyonaga (Shuusuke) si sposa alla perfezione con quella dell'altrettanto brava ed ispirata Eri Kitamura (Nao).
Dopo una tale sviolinata possiamo considerare "Onii-chan no koto nanka zenzen suki janain dakara ne" un capolavoro? No, ma poco ci manca. Come precisato prima, "OniSuki" è una serie che sfrutta il fattore ecchi in grande quantità e, efficacia delle gag a parte, ci ritroveremo fin troppo spesso a fare i conti con una mole di fanservice a dir poco monumentale. Precisiamo però che ogni singolo elemento erotico è funzionale alla trama e per nulla fine a se stesso, ma è altrettanto comprensibile come ciò non possa essere considerato un valore assoluto di qualità e divertimento.
In conclusione, "Onii-chan no koto nanka zenzen suki janain dakara ne" è una serie riuscita, che centra in pieno i propri obbiettivi e che riesce a divertire anche dopo svariate visioni dei singoli episodi. Se amate il genere ed il fanservice non è un problema per voi, allora fate vostra questa serie e godetevela fino in fondo. In tutti i sensi.
"Oniichan no Koto Nanka Zenzen Suki Janain Dakara ne": devo ammettere che mi ha divertito durante la visione ed è anche molto attiva la trama.
I disegni stravaganti sono quelli che mi hanno interessato di più; all'inizio pensavo fossero disegnati con i piedi, ma poi ho capito il senso ironico della cosa, anche se la trama non è una delle più originali, cioè che la sorella si innamori del fratello e cerchi di fare una sorta di incesto con lui. Però i personaggi mi hanno davvero divertito, soprattutto l'amica d'infanzia di Shuske. Essi sono davvero tutti molto simpatici, sopratutto gli A.G.E Explorers con le loro idee stravaganti, anche se mi sarei aspettato una sorta di finale diverso. Il finale è stato carino, ma lascia un po' di vicende incompiute, per esempio: la sorella riesce a compiere il suo sogno? Le amiche cosa faranno?
Inoltre Shuske è anche innamorato di sua sorella, ma non glielo ha mai dimostrato in 12 episodi; io mi sarei aspettato almeno un bacio.
Secondo me quest'anime si merita la sufficienza al massimo poiché questi fattori essenziali che ho citato lasciano in sospeso il tutto; sarebbe una buona idea inserire un OAV con i chiarimenti di tutte queste domande. Per le canzoni i compositori sono stati molto bravi. Quindi, concludendo questa recensione, vi consiglio di guardare quest'anime.
I disegni stravaganti sono quelli che mi hanno interessato di più; all'inizio pensavo fossero disegnati con i piedi, ma poi ho capito il senso ironico della cosa, anche se la trama non è una delle più originali, cioè che la sorella si innamori del fratello e cerchi di fare una sorta di incesto con lui. Però i personaggi mi hanno davvero divertito, soprattutto l'amica d'infanzia di Shuske. Essi sono davvero tutti molto simpatici, sopratutto gli A.G.E Explorers con le loro idee stravaganti, anche se mi sarei aspettato una sorta di finale diverso. Il finale è stato carino, ma lascia un po' di vicende incompiute, per esempio: la sorella riesce a compiere il suo sogno? Le amiche cosa faranno?
Inoltre Shuske è anche innamorato di sua sorella, ma non glielo ha mai dimostrato in 12 episodi; io mi sarei aspettato almeno un bacio.
Secondo me quest'anime si merita la sufficienza al massimo poiché questi fattori essenziali che ho citato lasciano in sospeso il tutto; sarebbe una buona idea inserire un OAV con i chiarimenti di tutte queste domande. Per le canzoni i compositori sono stati molto bravi. Quindi, concludendo questa recensione, vi consiglio di guardare quest'anime.
La trama vede come protagonista un ragazzo amante di manga, riviste e giochi erotici circondato da 3-4 ragazze che fanno di tutto per farlo "eccitare". Nonostante l'harem, la caratterizzazione dei personaggi e il limitato numero di personaggi, la storia non prosegue. L'anime è infatti composto da 12 episodi, di cui buona parte usati per introdurre i personaggi e i rimanenti per far accadere determinate situazioni, che non contribuiscono allo svolgimento di una trama vera e propria, per non parlare del finale: quasi totalmente inconcludente e identico alla situazione presentata all'inizio della serie di episodi.
Un altro punto a sfavore lo devo dare alle numerose e, a parere mio inutili, censure, che vedono oscurare con la faccia di un pinguino o un gatto - se non altro sono censure originali - delle semplici mutandine o dei fondoschiena che in altre scene vengono messi in bella vista.
Voto però per la sufficienza, perché nonostante tutto quest'anime è riuscito a strapparmi non poche risate: gli avvenimenti sono talmente assurdi e i personaggi talmente imprevedibili da renderlo davvero molto divertente.
Può sembrare irrilevante per un prodotto del 2011, ma mi è piaciuto anche l'aspetto grafico dei personaggi, disegnati in modo inusuale e più simpatico.
Da vedere senza troppe aspettative, se si ha voglia di farsi quattro risate.
Un altro punto a sfavore lo devo dare alle numerose e, a parere mio inutili, censure, che vedono oscurare con la faccia di un pinguino o un gatto - se non altro sono censure originali - delle semplici mutandine o dei fondoschiena che in altre scene vengono messi in bella vista.
Voto però per la sufficienza, perché nonostante tutto quest'anime è riuscito a strapparmi non poche risate: gli avvenimenti sono talmente assurdi e i personaggi talmente imprevedibili da renderlo davvero molto divertente.
Può sembrare irrilevante per un prodotto del 2011, ma mi è piaciuto anche l'aspetto grafico dei personaggi, disegnati in modo inusuale e più simpatico.
Da vedere senza troppe aspettative, se si ha voglia di farsi quattro risate.
Allora, vista la mancanza di recensioni mi vedo "costretto" a farne una io.
Dunque, la storia di questo titolo ruota attorno a Shuusuke, solito ragazzo sfigatello, erotomane e otaku, che guarda caso si ritrova circondato da un harem di ragazze. C'è la classicissima sorella minore (ovviamente senza legami di sangue), la vicina di casa d'infanzia ritornata in città, che ricorda ancora la promessa di fidanzamento fatta da bambini - che novità! - e la rappresentante di classe che finge di essere obbligata a occuparsi del protagonista.
Questa serie vorrebbe essere una satira del mondo otaku, del complesso per le sorelline, del petting (inteso come sottomissione tipo "cagnolino" del protagonista), dell'omosessualità e chi più ne ha più ne metta.
Purtroppo l'unico risultato è quello di scontentare tutti: la trama è inesistente, di una povertà assoluta. Tutte e tre le ragazze sono continuamente impegnate nello stalking ai danni del protagonista. La sorellina lo provoca sessualmente cronometrando i secondi di esposizione delle mutandine per poi ricoprirlo di botte, mostrando chiari segni di personalità psicolabile -, l'amica d'infanzia dice esplicitamente al protagonista di volere fare sesso. E questo erotomane pervertito non sa fare altro che scappare! Dov'è il senso di tutto questo? La meno peggio, se proprio vogliamo, è la rappresentante di classe, che si limita a ricattare Shuuzuke obbligandolo a comprare per lei riviste e manga sull'omosessualità maschile.
Le gag sono poche, non fanno ridere e sono sempre le stesse. I disegni sono un po' particolari, nel complesso gradevoli, ma hanno l'enorme difetto di essere tutti uguali. Capita spesso di confondere i personaggi secondari l'uno con l'altro.
Questa serie provoca un nervoso incredibile per gli amanti del fanservice, in quanto è un continuo alternarsi di posizioni sexy; alcune volte si vede tutto, altre volte è censurato. Ma perché fare un anime intero incentrato sulla visione di mutandine e poi censurale 3 volte sì e una no?
Non c' è un finale, non cambia nulla dalla prima all'ultima puntata, semplicemente appare la parola fine.
Insomma, evitate di commettere il mio errore, non perdete tempo con questa cavolata piena di controsensi e dedicatevi ad altro.
Dunque, la storia di questo titolo ruota attorno a Shuusuke, solito ragazzo sfigatello, erotomane e otaku, che guarda caso si ritrova circondato da un harem di ragazze. C'è la classicissima sorella minore (ovviamente senza legami di sangue), la vicina di casa d'infanzia ritornata in città, che ricorda ancora la promessa di fidanzamento fatta da bambini - che novità! - e la rappresentante di classe che finge di essere obbligata a occuparsi del protagonista.
Questa serie vorrebbe essere una satira del mondo otaku, del complesso per le sorelline, del petting (inteso come sottomissione tipo "cagnolino" del protagonista), dell'omosessualità e chi più ne ha più ne metta.
Purtroppo l'unico risultato è quello di scontentare tutti: la trama è inesistente, di una povertà assoluta. Tutte e tre le ragazze sono continuamente impegnate nello stalking ai danni del protagonista. La sorellina lo provoca sessualmente cronometrando i secondi di esposizione delle mutandine per poi ricoprirlo di botte, mostrando chiari segni di personalità psicolabile -, l'amica d'infanzia dice esplicitamente al protagonista di volere fare sesso. E questo erotomane pervertito non sa fare altro che scappare! Dov'è il senso di tutto questo? La meno peggio, se proprio vogliamo, è la rappresentante di classe, che si limita a ricattare Shuuzuke obbligandolo a comprare per lei riviste e manga sull'omosessualità maschile.
Le gag sono poche, non fanno ridere e sono sempre le stesse. I disegni sono un po' particolari, nel complesso gradevoli, ma hanno l'enorme difetto di essere tutti uguali. Capita spesso di confondere i personaggi secondari l'uno con l'altro.
Questa serie provoca un nervoso incredibile per gli amanti del fanservice, in quanto è un continuo alternarsi di posizioni sexy; alcune volte si vede tutto, altre volte è censurato. Ma perché fare un anime intero incentrato sulla visione di mutandine e poi censurale 3 volte sì e una no?
Non c' è un finale, non cambia nulla dalla prima all'ultima puntata, semplicemente appare la parola fine.
Insomma, evitate di commettere il mio errore, non perdete tempo con questa cavolata piena di controsensi e dedicatevi ad altro.