Dragon Crisis!
Sin dal primo episodio si capisce che siamo di fronte ad un lavoro di serie B, dunque non mi dilungherò molto...
Appartiene alla categoria romanticismo adolescenziale, contornata da una trama di tipo fantasy per stuzzicare la curiosità dei più piccini, che saranno così meglio invogliati ad iniziare la visione, l'autore vuole dunque puntare alla storia d'amore fra i classici "protagonista maschio" e "protagonista femmina"; ma a differenza di altre opere dello stesso genere, tutti quelli che possono essere punti forti, sono una lunga lista di punti carenti.
Personaggi insulsi, più giovani del solito, in pratica dei bambini, con pessime voci che li fanno sembrare ancor più piccoli di quanto non appaiano, ma soprattutto non dotati di un qualsivoglia carattere, insomma molto piatti, anche abbastanza fastidiosi, ad esempio la protagonista femmina che, senza stare a pensarci più di tanto, potrebbe essere la peggiore di cui abbia memoria; personaggi che si salvano... fin dove sono arrivato, nessuno!
Una normale grafica, nulla da lamentarsi, una storia lenta, noiosa e giusto abbozzata, senza approfondimenti, spessore o alcun colpo di scena; storia che si sviluppa tra l'altro, per uno scopo futile, con niente di grandioso, allettante o nessuna morale da insegnare, se non la lussuria.
Scene di comicità (uno dei punti che di solito si salvano nel genere romantic) pessime! E questa è colpa dell'autore che evidentemente ha doti comiche pari a quelle di orso intento a divorarti le interiora; ma soprattutto della regia, che non ha saputo realizzare decentemente quel minimo di comicità forzata che avrebbe potuto esserci, ci hanno provato, ma forse era meglio che non lo facessero, tagliando direttamente tutto ciò che in teoria, avrebbe dovuto far ridere, salvando almeno la faccia.
Non so chi sia la casa di produzione ne tanto meno mi interessa, del resto sono più che sicuro che il prossimo lavoro che faranno sarà un qualcosa che, se dovessi disgraziatamente iniziare a vedere, mai riuscirei a d arrivare fino in fondo...
Non consiglio di guardare quest'anime a nessuno! Indipendentemente dall'età, dal sesso e dai generi che preferite, io non sono riuscito a finire di vederlo, pur avendoci provato per ben 3 volte, per intenderci... gli unici esseri viventi dotati di umana intelligenza a cui, forse, potrebbe piacere questa roba sono le ragazze con la vena romantica, ma direi non oltre i 16-17 anni.
Appartiene alla categoria romanticismo adolescenziale, contornata da una trama di tipo fantasy per stuzzicare la curiosità dei più piccini, che saranno così meglio invogliati ad iniziare la visione, l'autore vuole dunque puntare alla storia d'amore fra i classici "protagonista maschio" e "protagonista femmina"; ma a differenza di altre opere dello stesso genere, tutti quelli che possono essere punti forti, sono una lunga lista di punti carenti.
Personaggi insulsi, più giovani del solito, in pratica dei bambini, con pessime voci che li fanno sembrare ancor più piccoli di quanto non appaiano, ma soprattutto non dotati di un qualsivoglia carattere, insomma molto piatti, anche abbastanza fastidiosi, ad esempio la protagonista femmina che, senza stare a pensarci più di tanto, potrebbe essere la peggiore di cui abbia memoria; personaggi che si salvano... fin dove sono arrivato, nessuno!
Una normale grafica, nulla da lamentarsi, una storia lenta, noiosa e giusto abbozzata, senza approfondimenti, spessore o alcun colpo di scena; storia che si sviluppa tra l'altro, per uno scopo futile, con niente di grandioso, allettante o nessuna morale da insegnare, se non la lussuria.
Scene di comicità (uno dei punti che di solito si salvano nel genere romantic) pessime! E questa è colpa dell'autore che evidentemente ha doti comiche pari a quelle di orso intento a divorarti le interiora; ma soprattutto della regia, che non ha saputo realizzare decentemente quel minimo di comicità forzata che avrebbe potuto esserci, ci hanno provato, ma forse era meglio che non lo facessero, tagliando direttamente tutto ciò che in teoria, avrebbe dovuto far ridere, salvando almeno la faccia.
Non so chi sia la casa di produzione ne tanto meno mi interessa, del resto sono più che sicuro che il prossimo lavoro che faranno sarà un qualcosa che, se dovessi disgraziatamente iniziare a vedere, mai riuscirei a d arrivare fino in fondo...
Non consiglio di guardare quest'anime a nessuno! Indipendentemente dall'età, dal sesso e dai generi che preferite, io non sono riuscito a finire di vederlo, pur avendoci provato per ben 3 volte, per intenderci... gli unici esseri viventi dotati di umana intelligenza a cui, forse, potrebbe piacere questa roba sono le ragazze con la vena romantica, ma direi non oltre i 16-17 anni.
"Dragon Crisis!" è una serie uscita nel 2011, composta da 12 puntate e formata da generi anche abbastanza diversi che, tuttavia, si è potuti vedere assieme già in molteplici occasioni, come ad esempio il genere "commedia", quello "azione", senza dimenticarci il sentimentalismo e il mistero. Insomma, un buon mix che, tutto sommato, riesce ad entusiasmare e stupire, grazie anche a una storia semplice, ma piacevole, classica, ma neanche troppo banale.
Alle volte non bisogna scalare montagne o cercare di attraversare un labirinto ad occhi chiusi per creare una storia bella. Penso che "Dragon Crisis!" sia riuscito nell'intento di mostrare un trama originale priva di tutti quegli ostacoli che si possono riscontrare in altre serie. Alle volte si cerca di far coesistere insieme un infinità di cose differenti, magari cercando pure di stupire facendo un'incredibile catena di rivelazioni e colpi di scena che, a lungo andare, creano soltanto confusione e stravaganza.
Insomma, il troppo stroppia, per dirla a parole semplici.
"Dragon Crisis!" invece inizia in maniera piuttosto "soft", mostrando il protagonista, Ryuuji Kisaragi, alle prese con la comparsa della sua cugina, che, di fatto, lo porterà, anzi meglio dire lo riporterà, in un mondo magico, composto da oggetti magici, strane creature e draghi.
Sarà proprio quest'ultimo a preoccupare Ryuuji, in quanto ne trovano un esemplare femmina che, sorprendentemente, sembra aver già incontrato il giovane studente. Dove? In che occasione?
Meglio non rivelarlo subito. Anzi, forse è essenziale chiarire un piccola, piccolissima cosa: il drago femmina altro non è che una dolce bambina dai capelli biondi e occhi azzurri. Insomma, una dolce e timida creatura indifesa che, alla prima occasione, può semplicemente farsi spuntare un paio di ali dietro alla schiena e sputare fuoco dalla bocca…tutto qui.
Capirete anche voi che per Ryuuji la situazione è diventata un pochino più complessa, non solo per il fatto che un altro drago sembra dare la caccia a Rose (così è stata chiamata la bambina-drago), ma anche perché quest'ultima risulta attratta dal ragazzo, anzi, è l'unica persona con cui riesce a interagire.
Come già detto precedentemente questo "feeling" sembra avere lunga data, ma Ryuuji non si ricorda dove può aver incontrata, anche se, in effetti, qualche frammento sta lentamente emergendo nel mare tormentato dei suoi ricordi.
Stop! Fermiamoci qui, anche perché la serie sembra divisa in più parti, ognuna delle quali dedicata a un nemico specifico, o comunque a una particolare situazione. Raccontare ogni momento non solo rischierebbe di dar per scontato alcune cose non dette (al fine di evitare spoiler), ma ci sarebbe appunto il rischio di comunicare qualcosina di troppo. Dunque meglio troncare il problema sul nascere, lasciando a voi il piacere di continuare la visione di "Dragon Crisis!", al fine di scoprire come andrà a finire con Rose e vedere gli sviluppi successivi.
Per quanto ci riguarda, è meglio soffermarci sull'analisi dell'opera, incominciando dall'affermare che, nonostante alcuni piccoli difetti, tale serie ha riscosso molti consensi, almeno per quanto riguarda il sottoscritto. Innanzi tutto i personaggi sono piuttosto articolati in quanto a carattere e "spessore". Con quest'ultimo termine voglio indicare la profondità d'animo dei vari protagonisti, cioè il livello con cui viene analizzato il loro stato d'animo.
A mio avviso un personaggio deve prima di tutto divertire o appassionare, ma è meglio che riservi sempre un lato nascosto, in modo tale da svelarlo nell'occasione migliore. Se si conosce subito ogni caratteristica dei vari "eroi", alla fine non rimane poi molto da scoprire, al contrario un piccolo flashback o il racconto di un passato doloroso, o anche no, permette di aprire nuove porte e, soprattutto, mantenere la tensione alta.
Tenderei a precisare, nel caso non si fosse capito, che i personaggi di "Dragon Crisis!" riflettono molto bene questo mio ideale.
La grafica è buona e anche le musiche sono all'altezza della situazione. Soprattutto l'opening, incredibilmente bella e anche un pochino originale, visto che, come stile si distacca notevolmente da molte altre sigle ascoltate.
Piccola pecca nella regia che non riesce a rendere al meglio una trama nel complesso semplice. Certo, come già detto all'inizio, quest'ultimo fattore non necessariamente è un elemento di debolezza, ma, credo, che la regia avrebbe potuto renderlo comunque un pochino più esaltante.
In conclusione, come dono, non mi rimane che lasciarvi questa mia recensione, sperando che, almeno un pochino, vi abbia aiutato a incominciare (ma anche no) la visione di questa serie.
Il finale è buono, anche se rimangono aperte ancora moltissime questioni irrisolte che, chissà, forse un giorno troveranno risposta. Attualmente non ci sono notizie di una seconda serie, ma, in fondo, sperare non ha mai fatto male a nessuno.
Voto finale: 7… e mezzo!
Alle volte non bisogna scalare montagne o cercare di attraversare un labirinto ad occhi chiusi per creare una storia bella. Penso che "Dragon Crisis!" sia riuscito nell'intento di mostrare un trama originale priva di tutti quegli ostacoli che si possono riscontrare in altre serie. Alle volte si cerca di far coesistere insieme un infinità di cose differenti, magari cercando pure di stupire facendo un'incredibile catena di rivelazioni e colpi di scena che, a lungo andare, creano soltanto confusione e stravaganza.
Insomma, il troppo stroppia, per dirla a parole semplici.
"Dragon Crisis!" invece inizia in maniera piuttosto "soft", mostrando il protagonista, Ryuuji Kisaragi, alle prese con la comparsa della sua cugina, che, di fatto, lo porterà, anzi meglio dire lo riporterà, in un mondo magico, composto da oggetti magici, strane creature e draghi.
Sarà proprio quest'ultimo a preoccupare Ryuuji, in quanto ne trovano un esemplare femmina che, sorprendentemente, sembra aver già incontrato il giovane studente. Dove? In che occasione?
Meglio non rivelarlo subito. Anzi, forse è essenziale chiarire un piccola, piccolissima cosa: il drago femmina altro non è che una dolce bambina dai capelli biondi e occhi azzurri. Insomma, una dolce e timida creatura indifesa che, alla prima occasione, può semplicemente farsi spuntare un paio di ali dietro alla schiena e sputare fuoco dalla bocca…tutto qui.
Capirete anche voi che per Ryuuji la situazione è diventata un pochino più complessa, non solo per il fatto che un altro drago sembra dare la caccia a Rose (così è stata chiamata la bambina-drago), ma anche perché quest'ultima risulta attratta dal ragazzo, anzi, è l'unica persona con cui riesce a interagire.
Come già detto precedentemente questo "feeling" sembra avere lunga data, ma Ryuuji non si ricorda dove può aver incontrata, anche se, in effetti, qualche frammento sta lentamente emergendo nel mare tormentato dei suoi ricordi.
Stop! Fermiamoci qui, anche perché la serie sembra divisa in più parti, ognuna delle quali dedicata a un nemico specifico, o comunque a una particolare situazione. Raccontare ogni momento non solo rischierebbe di dar per scontato alcune cose non dette (al fine di evitare spoiler), ma ci sarebbe appunto il rischio di comunicare qualcosina di troppo. Dunque meglio troncare il problema sul nascere, lasciando a voi il piacere di continuare la visione di "Dragon Crisis!", al fine di scoprire come andrà a finire con Rose e vedere gli sviluppi successivi.
Per quanto ci riguarda, è meglio soffermarci sull'analisi dell'opera, incominciando dall'affermare che, nonostante alcuni piccoli difetti, tale serie ha riscosso molti consensi, almeno per quanto riguarda il sottoscritto. Innanzi tutto i personaggi sono piuttosto articolati in quanto a carattere e "spessore". Con quest'ultimo termine voglio indicare la profondità d'animo dei vari protagonisti, cioè il livello con cui viene analizzato il loro stato d'animo.
A mio avviso un personaggio deve prima di tutto divertire o appassionare, ma è meglio che riservi sempre un lato nascosto, in modo tale da svelarlo nell'occasione migliore. Se si conosce subito ogni caratteristica dei vari "eroi", alla fine non rimane poi molto da scoprire, al contrario un piccolo flashback o il racconto di un passato doloroso, o anche no, permette di aprire nuove porte e, soprattutto, mantenere la tensione alta.
Tenderei a precisare, nel caso non si fosse capito, che i personaggi di "Dragon Crisis!" riflettono molto bene questo mio ideale.
La grafica è buona e anche le musiche sono all'altezza della situazione. Soprattutto l'opening, incredibilmente bella e anche un pochino originale, visto che, come stile si distacca notevolmente da molte altre sigle ascoltate.
Piccola pecca nella regia che non riesce a rendere al meglio una trama nel complesso semplice. Certo, come già detto all'inizio, quest'ultimo fattore non necessariamente è un elemento di debolezza, ma, credo, che la regia avrebbe potuto renderlo comunque un pochino più esaltante.
In conclusione, come dono, non mi rimane che lasciarvi questa mia recensione, sperando che, almeno un pochino, vi abbia aiutato a incominciare (ma anche no) la visione di questa serie.
Il finale è buono, anche se rimangono aperte ancora moltissime questioni irrisolte che, chissà, forse un giorno troveranno risposta. Attualmente non ci sono notizie di una seconda serie, ma, in fondo, sperare non ha mai fatto male a nessuno.
Voto finale: 7… e mezzo!
Basandosi sui primissimi minuti di quest'anime si avrebbe l'impressione di trovarsi di fronte alla solita banalissima commedia scolastica amorosa ma non è proprio così che stanno le cose. Nella prima metà dell'opera le fasi dedicate all'azione e al "mistero" passano in secondo piano rispetto alla natura "frivola" dell'anime che rientra anche nel contesto "harem" a ben vedere.
La trama si svolge perlopiù in modo scontato e banale e i personaggi sono caratterizzati in modo semplice e già largamente stereotipato.
Inizia tutto molto (troppo) in fretta e Ryuji (il protagonista) viene gettato nel pieno dell'azione dalla cugina, che lo preleva a scuola e lo trascina con sé senza dare allo spettatore sufficienti indicazioni di contorno e facendo quindi sembrare il tutto piuttosto "campato in aria". La cugina di questo ragazzino in pratica fa parte di una società dedita al recupero di misteriosi tesori magici legati ai draghi e coinvolge Ryuji in una missione ad alto rischio, ossia il recupero di una grossa valigia contenente... la ragion d'esistere di quest'opera, diciamo così. In pratica avranno a che fare con Rose, una ragazzina drago e a seguire s'intrecceranno storie con altri esponenti di questa razza... e non solo.
Dragon Crisis non è nulla di speciale ma, sviluppata in modo diverso e approfondita molto meglio, la storia avrebbe potuto portare a risultati decisamente più convincenti. Appare evidente il miglioramento graduale dell'anime che, a poco a poco, si arricchisce sia di elementi più divertenti che di fasi d'azione discretamente convincenti. La grafica non è particolarmente curata, sia per quanto riguarda i personaggi che le ambientazioni. Rendono bene le ambientazioni esterne, solitamente meglio realizzate.
Insomma si tratta di un anime senza tante pretese, qualcosa da poter seguire con leggerezza senza impegnare troppo il cervello.
Guardandolo senza avere alle spalle dozzine di altre opere più o meno simili è facile che lo si possa accogliere con maggior entusiasmo.
Gli si possono agevolmente trovare innumerevoli limiti e difetti ma quel che maggiormente conta nel mio giudizio finale è stata l'evoluzione del tutto, partendo da un inizio che avrei bocciato senza troppe riserve e riuscendo a portarmi al punto di seguirlo con un certo interesse.
Da quel che ho visto nel finale non me la sento di escludere un possibile seguito.
La trama si svolge perlopiù in modo scontato e banale e i personaggi sono caratterizzati in modo semplice e già largamente stereotipato.
Inizia tutto molto (troppo) in fretta e Ryuji (il protagonista) viene gettato nel pieno dell'azione dalla cugina, che lo preleva a scuola e lo trascina con sé senza dare allo spettatore sufficienti indicazioni di contorno e facendo quindi sembrare il tutto piuttosto "campato in aria". La cugina di questo ragazzino in pratica fa parte di una società dedita al recupero di misteriosi tesori magici legati ai draghi e coinvolge Ryuji in una missione ad alto rischio, ossia il recupero di una grossa valigia contenente... la ragion d'esistere di quest'opera, diciamo così. In pratica avranno a che fare con Rose, una ragazzina drago e a seguire s'intrecceranno storie con altri esponenti di questa razza... e non solo.
Dragon Crisis non è nulla di speciale ma, sviluppata in modo diverso e approfondita molto meglio, la storia avrebbe potuto portare a risultati decisamente più convincenti. Appare evidente il miglioramento graduale dell'anime che, a poco a poco, si arricchisce sia di elementi più divertenti che di fasi d'azione discretamente convincenti. La grafica non è particolarmente curata, sia per quanto riguarda i personaggi che le ambientazioni. Rendono bene le ambientazioni esterne, solitamente meglio realizzate.
Insomma si tratta di un anime senza tante pretese, qualcosa da poter seguire con leggerezza senza impegnare troppo il cervello.
Guardandolo senza avere alle spalle dozzine di altre opere più o meno simili è facile che lo si possa accogliere con maggior entusiasmo.
Gli si possono agevolmente trovare innumerevoli limiti e difetti ma quel che maggiormente conta nel mio giudizio finale è stata l'evoluzione del tutto, partendo da un inizio che avrei bocciato senza troppe riserve e riuscendo a portarmi al punto di seguirlo con un certo interesse.
Da quel che ho visto nel finale non me la sento di escludere un possibile seguito.
Mi dispiace dare un voto basso a quest'anime nonostante abbia una qualità molto buona per ciò che riguarda disegno, animazione ecc. Ma purtroppo secondo me ci sono molte cose che hanno rovinato un'opera che poteva avere un grande potenziale.
12 episodi sono troppo pochi per una trama e un intreccio del genere, molti personaggi poco sviluppati, tanti aspetti solo accennati; probabilmente il problema sarà stato a causa dei fondi disponibili per l'opera. Penso questo perché un intreccio che comunque ha un suo perché non viene rovinato apposta mettendolo "giù" male, ma può rovinarsi a causa di problemi che possono nascere nella realizzazione dell'opera.
Comunque con più puntate sono sicuro che tutto sarebbe stato spiegato e realizzato meglio, senza esagerare con i contenuti in un singolo episodio e salti enormi tra l'uno e l'altro. Soprattutto il finale, gli ultimi due episodi dovevano essere divisi in almeno 4.
Con le cose cattive mi fermerei qua, anche perché non c'è molto da dire, è solamente un errore nella "costruzione" dell'intreccio.
Il lato buono invece come ho già detto è l'animazione, ma ci sono anche, nelle prime puntate, un alone di mistero che induce lo spettatore ad addentrarsi nell'opera, fondamentalmente una buona storia molto semplice che non richiede un enorme impegno, ma che comunque è fluida, e scene comiche che ne rendono più divertente la visione. Mi dispiace veramente tanto dare un voto basso, sarei ultra-felice di vedere l'anime rifatto in una serie da 25 episodi.
Per quanto riguarda il messaggio che l'opera vuole dare, beh, mi vorrei astenere dal parlarne perché credo che sia stato reso male a causa appunto di un lavoro molto concentrato in troppo poco tempo. E poi anche perché, se ho capito bene, non condivido molto i vari messaggi e sarei poco obbiettivo. Mi dispiace dare su agli anime ma lo faccio per il loro bene.
12 episodi sono troppo pochi per una trama e un intreccio del genere, molti personaggi poco sviluppati, tanti aspetti solo accennati; probabilmente il problema sarà stato a causa dei fondi disponibili per l'opera. Penso questo perché un intreccio che comunque ha un suo perché non viene rovinato apposta mettendolo "giù" male, ma può rovinarsi a causa di problemi che possono nascere nella realizzazione dell'opera.
Comunque con più puntate sono sicuro che tutto sarebbe stato spiegato e realizzato meglio, senza esagerare con i contenuti in un singolo episodio e salti enormi tra l'uno e l'altro. Soprattutto il finale, gli ultimi due episodi dovevano essere divisi in almeno 4.
Con le cose cattive mi fermerei qua, anche perché non c'è molto da dire, è solamente un errore nella "costruzione" dell'intreccio.
Il lato buono invece come ho già detto è l'animazione, ma ci sono anche, nelle prime puntate, un alone di mistero che induce lo spettatore ad addentrarsi nell'opera, fondamentalmente una buona storia molto semplice che non richiede un enorme impegno, ma che comunque è fluida, e scene comiche che ne rendono più divertente la visione. Mi dispiace veramente tanto dare un voto basso, sarei ultra-felice di vedere l'anime rifatto in una serie da 25 episodi.
Per quanto riguarda il messaggio che l'opera vuole dare, beh, mi vorrei astenere dal parlarne perché credo che sia stato reso male a causa appunto di un lavoro molto concentrato in troppo poco tempo. E poi anche perché, se ho capito bene, non condivido molto i vari messaggi e sarei poco obbiettivo. Mi dispiace dare su agli anime ma lo faccio per il loro bene.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Trama & Commento: 6,5
'Dragon crisis' parla di un ragazzo di nome Ryuji che in una tranquilla giornata come tante altre improvvisamente viene coinvolto da sua cugina Eriko in uno strano affare: ella infatti deve recuperare un "Lost Precious" (cioè un tesoro) da un mafioso della zona. Dopo un inseguimento i due, riusciti a recuperare la valigia nella quale era nascosto il Lost Precious, scoprono che il tesoro è in realtà una ragazza drago che portano a vivere con loro in appartamento. Ma qualcuno è interessato a Rose, questo il nome della giovane: un drago di nome Onyx infatti la rapisce per costringerla a sposarlo, ma il prode Ryuji, che, anche se non sembra, è al massimo livello di forza degli hunter, riesce a salvarla. Ma Onyx brama vendetta.
Dato questo inizio, circa tre puntate, la storia inizia a stallare componendosi di piccole saghe dove conosciamo altri personaggi collegati al mondo dei Lost Precious o degli hunter. Ryuji farà amicizia o combatterà fino allo scontro finale nuovamente contro Onyx, tornato più potente che mai; ma questa volta avrà l'aiuto di molti alleati che distruggeranno definitivamente Onyx.
La trama dunque non è nulla di eccezionale e stalla abbastanza senza significativi colpi di scena.
Gli stessi personaggi conosciuti in una mini-saga poi, terminata quella, scompariranno dalla storia per riapparire solo alla fine dell'anime facendo perdere anche un po' di continuità agli eventi.
Personaggi: 6,5 - I personaggi sono caratterizzati quanto basta. Quasi tutti i protagonisti rimangono fissi e non mutano visibilmente il loro pensiero. Ryuji è il tipico protagonista sempre ottimista e con la volontà di proteggere tutti. Rose invece ha una crescita interiore velocissima: da "bambina" che ripete solo una parola passa a ragazza ingenua e infine, attraverso un rito per diventare adulta, scopre improvvisamente l'amore che ha per Ryuji. Ma è un evoluzione abbastanza innaturale, forse troppo e l'ho trovata un po' esagerata. Anche Ai, che è una ragazza cane, prima apparteneva a un padrone e poi viene liberata da Ryuji e ha una piccola evoluzione sempre abbastanza forzata e veloce. Per il resto tutto nella media
Grafica: 8,5
La grafica di 'Dragon crisis' è di buon livello. I personaggi hanno occhi grandi e particolareggiati e capelli curati in ogni ciuffo, anch'essi belli ma abbastanza irreali - data la storia non poteva essere altrimenti. I vestiti sono nella media ma comunque curati nelle pieghe e in generale nei dettagli. Nota poi ai colori che sono molto accesi e molto d'effetto; in 'Dragon crisis' domina la brillantezza delle figure animate che si muovono su sfondi molto dettagliati e precisi che rendono l'ambientazione interessante riempiendo molto bene gli occhi.
Musiche: 8,5
L'opening è orecchiabile e l'ending simpatica; trovo lz colonna sonora molto apprezzabile, moderna e azzeccata per la serie.
Animazione: 9
Il punto di forza dell'anime sta, se non si era capito, nella sua parte tecnica. L'animazione è molto fluida, le scene di combattimento sono realizzate benissimo (memorabile la scena dove Ai lotta contro Ryuji al ricevimento degli Hunter) così come anche quelle di dialogo che comunque per piccoli movimenti e simili mantengono una buona animazione.
Tot: 7,5
'Dragon Crisis!' è una serie che consiglio agli amanti del genere, un mix tra combattimento e commedia scolastica, e che vale la pena di essere vista quantomeno per gli eccellenti disegni e la buona animazione.
Trama & Commento: 6,5
'Dragon crisis' parla di un ragazzo di nome Ryuji che in una tranquilla giornata come tante altre improvvisamente viene coinvolto da sua cugina Eriko in uno strano affare: ella infatti deve recuperare un "Lost Precious" (cioè un tesoro) da un mafioso della zona. Dopo un inseguimento i due, riusciti a recuperare la valigia nella quale era nascosto il Lost Precious, scoprono che il tesoro è in realtà una ragazza drago che portano a vivere con loro in appartamento. Ma qualcuno è interessato a Rose, questo il nome della giovane: un drago di nome Onyx infatti la rapisce per costringerla a sposarlo, ma il prode Ryuji, che, anche se non sembra, è al massimo livello di forza degli hunter, riesce a salvarla. Ma Onyx brama vendetta.
Dato questo inizio, circa tre puntate, la storia inizia a stallare componendosi di piccole saghe dove conosciamo altri personaggi collegati al mondo dei Lost Precious o degli hunter. Ryuji farà amicizia o combatterà fino allo scontro finale nuovamente contro Onyx, tornato più potente che mai; ma questa volta avrà l'aiuto di molti alleati che distruggeranno definitivamente Onyx.
La trama dunque non è nulla di eccezionale e stalla abbastanza senza significativi colpi di scena.
Gli stessi personaggi conosciuti in una mini-saga poi, terminata quella, scompariranno dalla storia per riapparire solo alla fine dell'anime facendo perdere anche un po' di continuità agli eventi.
Personaggi: 6,5 - I personaggi sono caratterizzati quanto basta. Quasi tutti i protagonisti rimangono fissi e non mutano visibilmente il loro pensiero. Ryuji è il tipico protagonista sempre ottimista e con la volontà di proteggere tutti. Rose invece ha una crescita interiore velocissima: da "bambina" che ripete solo una parola passa a ragazza ingenua e infine, attraverso un rito per diventare adulta, scopre improvvisamente l'amore che ha per Ryuji. Ma è un evoluzione abbastanza innaturale, forse troppo e l'ho trovata un po' esagerata. Anche Ai, che è una ragazza cane, prima apparteneva a un padrone e poi viene liberata da Ryuji e ha una piccola evoluzione sempre abbastanza forzata e veloce. Per il resto tutto nella media
Grafica: 8,5
La grafica di 'Dragon crisis' è di buon livello. I personaggi hanno occhi grandi e particolareggiati e capelli curati in ogni ciuffo, anch'essi belli ma abbastanza irreali - data la storia non poteva essere altrimenti. I vestiti sono nella media ma comunque curati nelle pieghe e in generale nei dettagli. Nota poi ai colori che sono molto accesi e molto d'effetto; in 'Dragon crisis' domina la brillantezza delle figure animate che si muovono su sfondi molto dettagliati e precisi che rendono l'ambientazione interessante riempiendo molto bene gli occhi.
Musiche: 8,5
L'opening è orecchiabile e l'ending simpatica; trovo lz colonna sonora molto apprezzabile, moderna e azzeccata per la serie.
Animazione: 9
Il punto di forza dell'anime sta, se non si era capito, nella sua parte tecnica. L'animazione è molto fluida, le scene di combattimento sono realizzate benissimo (memorabile la scena dove Ai lotta contro Ryuji al ricevimento degli Hunter) così come anche quelle di dialogo che comunque per piccoli movimenti e simili mantengono una buona animazione.
Tot: 7,5
'Dragon Crisis!' è una serie che consiglio agli amanti del genere, un mix tra combattimento e commedia scolastica, e che vale la pena di essere vista quantomeno per gli eccellenti disegni e la buona animazione.
"Dragon Crisis" è la trasposizione animata dell'omonima light novel, ancora in corso.
Storia
"Dragon Crisis" parla di Kisaragi Ryuji, uno studente all'apparenza normale la cui vita viene stravolta dal ritorno in Giappone della cugina, Nanao Eriko, la quale chiede aiuto al cugino per recuperare alcuni oggetti che le sono stati rubati. Questi oggetti sono alcuni "lost precious", oggetti dotati di particolari poteri e dalla potenza variabile, in base alla quale sono classificati per gradi.
Eriko, così come i genitori di Ryuji, fa parte della Society, un'organizzazione non meglio specificata che si occupa di cercare ed evitare usi impropri dei lost precious, nonché di compiere ricerche a riguardo. Ryuji, inoltre, è uno degli unici otto breaker (una sorta di "agente operativo") di livello 10 esistenti al mondo; però tagliò da giovane i contatti con la society e si diede alla vita tranquilla in seguito a un incidente particolare.
Quello che Ryuji ed Eriko recuperano si scoprirà essere non uno dei lost precious trafugati alla cugina, bensì Rose, una ragazza che è in verità un cucciolo di drago rosso, che ricorda solo il nome e il volto di Ryuji. Da dopo quell'incontro la vita di Ryuji verrà stravolta ancora di più e verrà a contatto con altri draghi, non tutti pacifici.
Il problema della trama è che, nonostante l'originalità e il coinvolgimento, in alcuni momenti ricade nei cliché del genere. Inoltre, essendo una trasposizione da light novel, l'anime non presenta un finale chiuso, ma è, al contrario, aperto a un eventuale seguito.
Personaggi
Comincio dicendo che Ryuji, nei primi due-tre episodi, appare come un personaggio un po' insulso, ma dopo migliora nettamente. Accanto a personaggi originali e resi molto bene - i draghi e quelli coinvolti nella society o con i lost precious - si trovano alcuni personaggi stereotipati, come i compagni di scuola, che però si armonizzano senza particolari problemi.
Nel proseguire della storia si andrà formando, intorno a Ryuji, un gruppo di ragazze interessate a lui (più o meno come in un harem), però, con un paio di eccezioni, non gli "sbaveranno dietro" come in alcuni harem, anzi, sarà una cosa molto più normale. Devo dire, però, che ogni tanto ho avvertito delle forzature nel comportamento di alcuni personaggi, e principalmente in quello di Margarite.
Audio e colonna sonora
Gli effetti audio sono realizzati ottimamente. Per quanto riguarda le musiche, sono un po' sopra la media, mentre l'opening è, al contrario, un po' sotto la media. L'ending, invece, è nella norma.
Disegni e animazioni
Lo stile grafico è molto particolare, e inizialmente può dare fastidio, ma ci si abitua in fretta e, a lungo andare, diventa piacevole. Gli sfondi non sono eccelsi, ma non sono certo orribili.
Le animazioni sono, in alcuni punti, alquanto scadenti, trattandosi di un'anime d'azione.
Longevità
I dodici episodi scorrono molto in fretta, senza perdersi in filler inutili o, peggio ancora, noiosi.
Apprezzamento personale
"Dragons Crisis" è stata una piacevole sorpresa. Un po' mi è dispiaciuto, perché con questa trama penso che sarebbe potuto venire fuori un capolavoro, però il risultato non è comunque deludente.
Voto complessivo: 7
"Dragon Crisis!" è una serie piacevole, consigliata a chi cerca una storia innovativa e che parla di draghi accostati più al sovrannaturale che al fantasy in un'ambientazione moderna.
Storia
"Dragon Crisis" parla di Kisaragi Ryuji, uno studente all'apparenza normale la cui vita viene stravolta dal ritorno in Giappone della cugina, Nanao Eriko, la quale chiede aiuto al cugino per recuperare alcuni oggetti che le sono stati rubati. Questi oggetti sono alcuni "lost precious", oggetti dotati di particolari poteri e dalla potenza variabile, in base alla quale sono classificati per gradi.
Eriko, così come i genitori di Ryuji, fa parte della Society, un'organizzazione non meglio specificata che si occupa di cercare ed evitare usi impropri dei lost precious, nonché di compiere ricerche a riguardo. Ryuji, inoltre, è uno degli unici otto breaker (una sorta di "agente operativo") di livello 10 esistenti al mondo; però tagliò da giovane i contatti con la society e si diede alla vita tranquilla in seguito a un incidente particolare.
Quello che Ryuji ed Eriko recuperano si scoprirà essere non uno dei lost precious trafugati alla cugina, bensì Rose, una ragazza che è in verità un cucciolo di drago rosso, che ricorda solo il nome e il volto di Ryuji. Da dopo quell'incontro la vita di Ryuji verrà stravolta ancora di più e verrà a contatto con altri draghi, non tutti pacifici.
Il problema della trama è che, nonostante l'originalità e il coinvolgimento, in alcuni momenti ricade nei cliché del genere. Inoltre, essendo una trasposizione da light novel, l'anime non presenta un finale chiuso, ma è, al contrario, aperto a un eventuale seguito.
Personaggi
Comincio dicendo che Ryuji, nei primi due-tre episodi, appare come un personaggio un po' insulso, ma dopo migliora nettamente. Accanto a personaggi originali e resi molto bene - i draghi e quelli coinvolti nella society o con i lost precious - si trovano alcuni personaggi stereotipati, come i compagni di scuola, che però si armonizzano senza particolari problemi.
Nel proseguire della storia si andrà formando, intorno a Ryuji, un gruppo di ragazze interessate a lui (più o meno come in un harem), però, con un paio di eccezioni, non gli "sbaveranno dietro" come in alcuni harem, anzi, sarà una cosa molto più normale. Devo dire, però, che ogni tanto ho avvertito delle forzature nel comportamento di alcuni personaggi, e principalmente in quello di Margarite.
Audio e colonna sonora
Gli effetti audio sono realizzati ottimamente. Per quanto riguarda le musiche, sono un po' sopra la media, mentre l'opening è, al contrario, un po' sotto la media. L'ending, invece, è nella norma.
Disegni e animazioni
Lo stile grafico è molto particolare, e inizialmente può dare fastidio, ma ci si abitua in fretta e, a lungo andare, diventa piacevole. Gli sfondi non sono eccelsi, ma non sono certo orribili.
Le animazioni sono, in alcuni punti, alquanto scadenti, trattandosi di un'anime d'azione.
Longevità
I dodici episodi scorrono molto in fretta, senza perdersi in filler inutili o, peggio ancora, noiosi.
Apprezzamento personale
"Dragons Crisis" è stata una piacevole sorpresa. Un po' mi è dispiaciuto, perché con questa trama penso che sarebbe potuto venire fuori un capolavoro, però il risultato non è comunque deludente.
Voto complessivo: 7
"Dragon Crisis!" è una serie piacevole, consigliata a chi cerca una storia innovativa e che parla di draghi accostati più al sovrannaturale che al fantasy in un'ambientazione moderna.
"Dragon crisis!" risulta essere un anime molto valido che passa da scene serie ad altre comiche con un ritmo molto gradevole. La storia gira attorno a Ryuuji, un ragazzo del liceo che di normale ha ben poco. Il nostro protagonista è appunto un cacciatore di Lost Precious, manufatti sparsi per il mondo e dotati di incredibili poteri (di cui però purtroppo se ne vedranno pochi nella serie). La sua normale vita di cacciatore è stata sconvolta anni prima quando, dopo essere stato posseduto da un manufatto maledetto, decide di non avere più nulla a che fare con la ricerca e con tutto ciò che la riguarda.
Ryuuji, grazie alla sua discendenza genetica, è infatti un cacciatore di livello 10, il più alto, ma si rifiuta di fare parte della Society, una società che dovrebbe controllare i ricercatori e i collezionisti.
La storia inizia con l'arrivo della cugina del protagonista, Eriko, che, dopo esser stata derubata di tutti i suoi lost precious, decide di chiedere aiuto a Ryuuji. Eriko è infatti convinta che di lì a pochi giorni arriverà in Giappone un manufatto rubatole. Quello che i due non sanno è che il manufatto recuperato non sarà uno dei Lost Precious di Eriko, ma la principessa dei draghi rossi Rose, follemente innamorata di Ryuuji dall'infanzia.
Rose, totalmente incapace di parlare, come fosse un cucciolo, è uno dei personaggi più divertenti dell'anime, oltre ad essere veramente adorabile.
Benché sia di sole 12 puntate, l'anime si articola bene. Sia la sigla inizia sia quella finale sono state curate molto e devo dire che utilizzare una versione chibi di Eriko per interpretare la finale insieme agli altri protagonisti è stata proprio una bella idea.
Gli unici appunti che mi hanno portato a non dare 10 alla serie sono stati appunto tre.
1. La Society non viene assolutamente spiegata. Con solo 12 episodi non era certo possibile approfondire molto, ma avrei preferito almeno un minimo di spiegazione sul suo ruolo e sulle varie funzioni.
2. In tutto l'anime si racconta di Lost Precious dagli incredibili poteri, ma purtroppo non viene spiegato né come nascano né perché esistano.
3. <b>(Attenzione, spoiler)</b> Il nome dell'anime trae origine dal nome del lost precious che è in realtà Ryuuji, ma che non viene poi più nominato lasciando decisamente insoddisfatti e un po' confusi. <b>(Fine spoiler)</b>
Per il resto "Dragon crisis!" è un anime gradevolissimo che scorre molto bene e che consiglio a chi abbia voglia di godersi una bella storia leggera e romantica.
Ryuuji, grazie alla sua discendenza genetica, è infatti un cacciatore di livello 10, il più alto, ma si rifiuta di fare parte della Society, una società che dovrebbe controllare i ricercatori e i collezionisti.
La storia inizia con l'arrivo della cugina del protagonista, Eriko, che, dopo esser stata derubata di tutti i suoi lost precious, decide di chiedere aiuto a Ryuuji. Eriko è infatti convinta che di lì a pochi giorni arriverà in Giappone un manufatto rubatole. Quello che i due non sanno è che il manufatto recuperato non sarà uno dei Lost Precious di Eriko, ma la principessa dei draghi rossi Rose, follemente innamorata di Ryuuji dall'infanzia.
Rose, totalmente incapace di parlare, come fosse un cucciolo, è uno dei personaggi più divertenti dell'anime, oltre ad essere veramente adorabile.
Benché sia di sole 12 puntate, l'anime si articola bene. Sia la sigla inizia sia quella finale sono state curate molto e devo dire che utilizzare una versione chibi di Eriko per interpretare la finale insieme agli altri protagonisti è stata proprio una bella idea.
Gli unici appunti che mi hanno portato a non dare 10 alla serie sono stati appunto tre.
1. La Society non viene assolutamente spiegata. Con solo 12 episodi non era certo possibile approfondire molto, ma avrei preferito almeno un minimo di spiegazione sul suo ruolo e sulle varie funzioni.
2. In tutto l'anime si racconta di Lost Precious dagli incredibili poteri, ma purtroppo non viene spiegato né come nascano né perché esistano.
3. <b>(Attenzione, spoiler)</b> Il nome dell'anime trae origine dal nome del lost precious che è in realtà Ryuuji, ma che non viene poi più nominato lasciando decisamente insoddisfatti e un po' confusi. <b>(Fine spoiler)</b>
Per il resto "Dragon crisis!" è un anime gradevolissimo che scorre molto bene e che consiglio a chi abbia voglia di godersi una bella storia leggera e romantica.
Ho appena finito di vedere l'ultimo episodio, e quello che mi viene in mente è: serie carina, trama promettente, scorre in modo fluido e non ha bisogno di troppa attenzione. Insomma si fa guardare, ma, e dico ma, il finale è da schifo. Non lo commento sennò vi leverei il piacere di vedere direttamente l'anime, che tutto sommato è carino e, come ho detto prima, si lascia vedere.
Trama: c'è il solito ragazzo mezzo sfigato, Riuji, con attorno mille ragazze che si vanno via via innamorando di lui, ma senza ecchi che secondo me gioca perfettamente a suo favore. Quindi, il protagonista è un semplice liceale, la cui tranquillità è spezzata dalla cugina tornata dall'America che lo preleva dalla sua classe, simile a un rapimento, e lo coinvolge in una situazione alquanto rischiosa. I due rubano a dei tizi alquanto sospetti una valigia contenente una ragazza bionda con gli occhi azzurri, che non ricorda niente a parte il nome e il volto di Riuji - è un drago. Il nostro protagonista, grazie alla cugina e a Rose, la ragazza della valigia, si troverà coinvolto in mille avventure dove il rischio è la propria vita.
I disegni sono nella media se non sotto, la colonna sonora non è il massimo ma non è neanche da buttare, insomma non è una cosa che ti rimane impressa nella mente. Però nel suo insieme l'anime è carino e, se non si ha nient'altro da guardare, questo è abbastanza consigliato.
Trama: c'è il solito ragazzo mezzo sfigato, Riuji, con attorno mille ragazze che si vanno via via innamorando di lui, ma senza ecchi che secondo me gioca perfettamente a suo favore. Quindi, il protagonista è un semplice liceale, la cui tranquillità è spezzata dalla cugina tornata dall'America che lo preleva dalla sua classe, simile a un rapimento, e lo coinvolge in una situazione alquanto rischiosa. I due rubano a dei tizi alquanto sospetti una valigia contenente una ragazza bionda con gli occhi azzurri, che non ricorda niente a parte il nome e il volto di Riuji - è un drago. Il nostro protagonista, grazie alla cugina e a Rose, la ragazza della valigia, si troverà coinvolto in mille avventure dove il rischio è la propria vita.
I disegni sono nella media se non sotto, la colonna sonora non è il massimo ma non è neanche da buttare, insomma non è una cosa che ti rimane impressa nella mente. Però nel suo insieme l'anime è carino e, se non si ha nient'altro da guardare, questo è abbastanza consigliato.
Dragon Crisis è ambientato in un mondo contemporaneo dove all'insaputa di tutti, o quasi, vivono dei draghi che assumono una forma umana per vivere indisturbati. Esistono inoltre degli oggetti chiamati "Lost Precius" che, se usati da persone abili, possono sprigionare i più svariati poteri.
In questa cornice fantasy la storia ha inizio quando il protagonista viene costretto dalla sorella maggiore a partecipare a una missione non esattamente "pulita". Durante la fuga inseguiti da dei trafficanti di LP (lost precious) appare una ragazzina bionda che li salva e si rivela essere un drago rosso. La storia prosegue seguendo le avventure del protagonista assieme al drago, che risulta legato al ragazzo da una relazione di amore dovuta forse a un imprinting ricevuto anni prima, quando per la prima volta i due si incontrarono.
Nel corso delle poche puntate della serie vengono introdotti nuovi personaggi dei quali alcuni nemici come un drago nero, nemico principale fino all'ultimo episodio.
L'anime è tecnicamente ben realizzato, purtroppo però la trama non è molto ben sviluppata. Di fatto in 12 episodi vengono introdotti tantissimi personaggi praticamente tutti femminili che, in un modo o nell'altro, andranno a costituire una specie di harem per il protagonista, che sarà sempre circondato da belle ragazze. Vengono proposti alcuni classici stereotipi come la ragazza scandalosamente timida ma fortunatamente non molti altri.
L'anime in definitiva risulta un misto di azione, sentimentalismi, avventura e commedia che però si presenta in modo troppo informe perché sia possibile inserire l'opera in un genere particolare.
Dragon Crisis è un classico esempio di anime con una storia discreta ma sviluppata in un modo molto meno soddisfacente e con poca decisione. Consiglio la visione in assenza di altri anime da seguire, non ritengo quest'opera particolarmente buona, ma è comunque piacevole e leggera.
Voto 7.
In questa cornice fantasy la storia ha inizio quando il protagonista viene costretto dalla sorella maggiore a partecipare a una missione non esattamente "pulita". Durante la fuga inseguiti da dei trafficanti di LP (lost precious) appare una ragazzina bionda che li salva e si rivela essere un drago rosso. La storia prosegue seguendo le avventure del protagonista assieme al drago, che risulta legato al ragazzo da una relazione di amore dovuta forse a un imprinting ricevuto anni prima, quando per la prima volta i due si incontrarono.
Nel corso delle poche puntate della serie vengono introdotti nuovi personaggi dei quali alcuni nemici come un drago nero, nemico principale fino all'ultimo episodio.
L'anime è tecnicamente ben realizzato, purtroppo però la trama non è molto ben sviluppata. Di fatto in 12 episodi vengono introdotti tantissimi personaggi praticamente tutti femminili che, in un modo o nell'altro, andranno a costituire una specie di harem per il protagonista, che sarà sempre circondato da belle ragazze. Vengono proposti alcuni classici stereotipi come la ragazza scandalosamente timida ma fortunatamente non molti altri.
L'anime in definitiva risulta un misto di azione, sentimentalismi, avventura e commedia che però si presenta in modo troppo informe perché sia possibile inserire l'opera in un genere particolare.
Dragon Crisis è un classico esempio di anime con una storia discreta ma sviluppata in un modo molto meno soddisfacente e con poca decisione. Consiglio la visione in assenza di altri anime da seguire, non ritengo quest'opera particolarmente buona, ma è comunque piacevole e leggera.
Voto 7.
E anche Dragon Crisis! è finito. E che finale... del cavolo. Purtroppo a quanto pare è destino di tutti gli anime tratti da light novel avere finali inconcludenti, vabbé. Ma andiamo con ordine.
Quest'anime, tratto appunto da una light novel, mi interessò principalmente per il suo tema legato ai draghi, creature fantastiche che mi sono sempre piaciute. Il protagonista, Ryuuji, si trova subito invischiato in un losco traffico a causa della cugina, prosperosa donna legata al mondo dei "lost precious" strani oggetti dai più svariati poteri. Fatto sta che, anziché trovare un fantastico e misterioso artefatto, i due trovano una bambina. Anzi, un drago, che ovviamente s'innamora a prima vista del suo salvatore.
Com'è ovvio molte persone ed associazioni sono interessate al drago antropomorfo e sarà compito di Ryuuji fare un po' da protettore e un po' da moderatore tra e per questi strani personaggi.
La trama, divisa in saghe, è piacevole, le OST mi sono piaciute molto e i personaggi, nonostante siano un po' stereotipati, hanno il loro perché nella serie. Quest'anime non è di certo un must (se ne vedono assai pochi ultimamente) ma è piacevole, non stanca troppo e lascia abbastanza cose in sospeso per una seconda serie che mi farebbe piacere guardare. Sarebbe un sette e mezzo, visto che sono sempre bello largo di voti, però lo arrotondiamo a otto
Quest'anime, tratto appunto da una light novel, mi interessò principalmente per il suo tema legato ai draghi, creature fantastiche che mi sono sempre piaciute. Il protagonista, Ryuuji, si trova subito invischiato in un losco traffico a causa della cugina, prosperosa donna legata al mondo dei "lost precious" strani oggetti dai più svariati poteri. Fatto sta che, anziché trovare un fantastico e misterioso artefatto, i due trovano una bambina. Anzi, un drago, che ovviamente s'innamora a prima vista del suo salvatore.
Com'è ovvio molte persone ed associazioni sono interessate al drago antropomorfo e sarà compito di Ryuuji fare un po' da protettore e un po' da moderatore tra e per questi strani personaggi.
La trama, divisa in saghe, è piacevole, le OST mi sono piaciute molto e i personaggi, nonostante siano un po' stereotipati, hanno il loro perché nella serie. Quest'anime non è di certo un must (se ne vedono assai pochi ultimamente) ma è piacevole, non stanca troppo e lascia abbastanza cose in sospeso per una seconda serie che mi farebbe piacere guardare. Sarebbe un sette e mezzo, visto che sono sempre bello largo di voti, però lo arrotondiamo a otto