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Gustavo69

Episodi visti: 6/3 --- Voto 7,5
È una mini-serie OAV così sconosciuta non solo al grande pubblico, ma perfino a vecchi otaku come me, non sapevo neppure che Dynamic Italia l'avesse pubblicata nel nostro Paese in tre fantastiche VSH (e chissà in che anno...). La serie è del 1993/1994, Dynamic è stata creata appena nel 1995, potrebbe essere stato uno dei primi titoli pubblicati, chissà. Ma sicuramente è disponibile solo in VHS, si trova ancora usata su eBay, eventualmente. Anche all'estero è difficile (se non impossibile) trovarla doppiata. L'unica versione che ho trovato fino ad ora è un fansub in inglese. Ma ciò che più è interessante e che non ricordo assolutamente di aver mai visto la pubblicità di questo anime in qualche VHS Dynamic dell'epoca.

Poco pubblicizzato, poco conosciuto, poco ricordato probabilmente, tutto quello che resta di questo anime sul web sono poche informazioni, le recensioni sono sparute, e ciò significa che molti non l'hanno neppure visto. Fortunatamente, si riesce a trovare sul web, altrimenti sarebbe praticamente introvabile. Pare strano che un anime comunque più che valido sia finito nel dimenticatoio in questa maniera: non è certo l'unico, ma è comunque uno dei casi forse più eclatanti. Non siamo allo stesso livello di "Project A-ko", che in Italia è una serie ormai sconosciuta, ma è comunque un caso degno di essere approfondito. Esiste un manga di due volumi, ma non è chiaro se sia precedente alla serie OAV o meno. Probabilmente no. Sul sito di IG Production, studio che realizzò l'anime, ci sono poche informazioni sullo staff. Probabilmente fu pubblicato in DVD in Giappone, ma nemmeno questo è molto certo. Ci troviamo di fronte a un enigma vero e proprio, insomma. Uno dei pochi anime mecha degli anni '90 di cui quasi nessuno si ricorda. Certo, immagino che sia la stessa cosa per "Betterman" (che qui non venne mai pubblicato), ma in questo caso è forse un po' peggio. Eh già, perché, se si chiede forse a cento appassionati di anime giapponesi se conoscono "Betterman", forse cinque diranno di sì, mentre per "Gakusaver" forse anche meno di due.

Ed è un peccato, perché "Gakusaver" è una serie piuttosto ben realizzata dal punto di vista tecnico, la trama non sarà il massimo, ma del resto è una serie parodistica/comica delle vecchie serie robotiche. Tuttavia, ha dei momenti in cui si prende anche abbastanza sul serio, per poi però introdurre una situazione demenziale che cancella totalmente l'ansia creatasi precedentemente. Nonostante il cast sia abbastanza numeroso (quattro ragazze e quattro ragazzi che pilotano il mecha gigante più due alieni comprimari e altri due personaggi umani comprimari), sei episodi sono sufficienti per presentarli in maniera decente, anche se forse con più episodi si sarebbe potuto approfondirli in maniera più adeguata. Ebbene sì, la brevità di questa mini-serie non permette forse di apprezzare tutti i protagonisti, anche se, visto che è una serie perlopiù comica, non è un grossissimo problema. Se avessero realizzato una serie TV di ventisei episodi, ci saremmo annoiati forse a morte negli ultimi dieci, ma, se fosse stato possibile realizzare una mini-serie di tredici episodi, forse ad oggi ci ricorderemmo tutti (o quasi) di "Gakusaver" come quel particolare e divertente anime mecha degli anni '90 che faceva il verso agli anime mecha più seri delle decadi precedenti.

Che dire? Se vi capita sottomano e avete un po' di tempo da "perdere", guardatelo, forse non ve ne pentirete. Anzi, forse vi potrebbe dispiacere pure che non esiste in DVD o su qualche piattaforma di streaming!

Utente153071

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Utente153071

Episodi visti: 1/3 --- Voto 9
È un'ottima mini-serie mecha comico-demenziale, che ricorda a più riprese i fasti dell'ottimo "Xabungle" in un'ottica più cosmica, senza che però manchi qualche momento drammatico stile "Ideon" (per rimanere in casa tominiana). Ho scoperto la serie in quanto l'intro dell'anime è stata usata dalla storica seiyuu Megumi Hayashibara (di cui sono un acceso fan, e che qui veste i panni della principale protagonista femminile) come canzone nel suo secondo album, "Whatever".
Sono rimasto incredibilmente soddisfatto pur nel ridotto tempo che la serie prende per la sua visione. Un piccolo gioiello misconosciuto da guardare e riguardare più volte per i fan del genere.