Tian Bao Fuyao Lu
“Legend of Exorcism” è un donghua di tredici puntate presente con i sottotitoli in italiano su Netflix, ed è tratto dalla novel danmei “Tian Bao Fuyao Lu” di Fei Tian Ye Xiang.
La storia parla di Kong HongJun, mezzo demone e mezzo mortale, che è stato cresciuto dai suoi padrini demoni nel Palazzo Yaojin. Quest’ultimi, preoccupati del caos che sta dilaniando il mondo umano, mandano il loro figlio adottivo per la prima volta tra i mortali con tre compiti, fra cui anche scoprire chi ha ucciso il suo padre biologico. Ad accompagnarlo in questa avventura, c’è Zhao Zilong, un simpaticissimo demone carpa. Gli intenti di HongJun vanno subito a monte, quando incontra il capitano Li JingLong, che lo scambia per un demone. Riuscito a celare la sua vera identità di mezzo demone, HongJun si unirà al capitano e alla sua squadra di esorcisti, per fermare i demoni che infestano la città di Chang'an.
Ammetto che mi sono avvicinata a quest’opera con un po’ di scetticismo: ho apprezzato tantissimo i donghua, di cui seguivo anche la novel, ma non posso dire altrettanto riguardo quelli a cui mi sono avvicinata a digiuno della storia, come è successo per “The Emperor's Strategy” o “Thousand Autumns”.
Il mio problema con le trasposizioni animate dei danmei riguarda principalmente la caratteristica narrativa tipica delle novel: all’interno di esse, infatti, vicissitudini e personaggi sono presentati molto lentamente. La maggior parte delle volte, i personaggi sono introdotti uno alla volta, e il lettore ha tutto il tempo di affezionarsi a loro; i fatti sono narrati lentamente, svelando pochi indizi alla volta.
Questo fatto non è valido per i donghua. Per ovvie ragioni di tempistiche, dovendo arrivare almeno alla parte clou del primo arco narrativo in soli dodici-tredici episodi, le trasposizioni animate sono spesso frettolose, velocizzando molto la storia.
Qui succede la stessa cosa: i personaggi sono presentati tutti insieme, senza aver neppure il tempo di memorizzare i loro nomi; i fatti sono esposti in maniera rapida, lasciando spesso lo spettatore con dubbi e perplessità.
“Legend of Exorcism” ha, però, dalla sua un punto di forza non indifferente, che è la bellezza della grafica: il comporto artistico incanta per la sua bellezza e fa in modo che l’attenzione non cali, quindi si è invogliati a continuarne la visione.
La trama, d’altro canto, migliora in corso d’opera: abituatisi alla moltitudine di protagonisti, la storia trova il suo equilibrio fra siparietti comici, all’inizio troppo forzati, e scene d’azione. Questi due fattori messi insieme trascinano lo spettatore fino all’ultima puntata; ma essendo solo la prima stagione (e chissà se giungerà mai da noi la seconda), si conclude sul più bello!
Altra cosa apprezzatissima è la voce che doppia il capitano JingLong: molti di voi lo avranno sicuramente riconosciuto, perché si tratta di Bian Jiang, voce anche del memorabile personaggio di Lan WangJi nel donghua e nel drama di “Mo Dao Zu Shi”.
La storia parla di Kong HongJun, mezzo demone e mezzo mortale, che è stato cresciuto dai suoi padrini demoni nel Palazzo Yaojin. Quest’ultimi, preoccupati del caos che sta dilaniando il mondo umano, mandano il loro figlio adottivo per la prima volta tra i mortali con tre compiti, fra cui anche scoprire chi ha ucciso il suo padre biologico. Ad accompagnarlo in questa avventura, c’è Zhao Zilong, un simpaticissimo demone carpa. Gli intenti di HongJun vanno subito a monte, quando incontra il capitano Li JingLong, che lo scambia per un demone. Riuscito a celare la sua vera identità di mezzo demone, HongJun si unirà al capitano e alla sua squadra di esorcisti, per fermare i demoni che infestano la città di Chang'an.
Ammetto che mi sono avvicinata a quest’opera con un po’ di scetticismo: ho apprezzato tantissimo i donghua, di cui seguivo anche la novel, ma non posso dire altrettanto riguardo quelli a cui mi sono avvicinata a digiuno della storia, come è successo per “The Emperor's Strategy” o “Thousand Autumns”.
Il mio problema con le trasposizioni animate dei danmei riguarda principalmente la caratteristica narrativa tipica delle novel: all’interno di esse, infatti, vicissitudini e personaggi sono presentati molto lentamente. La maggior parte delle volte, i personaggi sono introdotti uno alla volta, e il lettore ha tutto il tempo di affezionarsi a loro; i fatti sono narrati lentamente, svelando pochi indizi alla volta.
Questo fatto non è valido per i donghua. Per ovvie ragioni di tempistiche, dovendo arrivare almeno alla parte clou del primo arco narrativo in soli dodici-tredici episodi, le trasposizioni animate sono spesso frettolose, velocizzando molto la storia.
Qui succede la stessa cosa: i personaggi sono presentati tutti insieme, senza aver neppure il tempo di memorizzare i loro nomi; i fatti sono esposti in maniera rapida, lasciando spesso lo spettatore con dubbi e perplessità.
“Legend of Exorcism” ha, però, dalla sua un punto di forza non indifferente, che è la bellezza della grafica: il comporto artistico incanta per la sua bellezza e fa in modo che l’attenzione non cali, quindi si è invogliati a continuarne la visione.
La trama, d’altro canto, migliora in corso d’opera: abituatisi alla moltitudine di protagonisti, la storia trova il suo equilibrio fra siparietti comici, all’inizio troppo forzati, e scene d’azione. Questi due fattori messi insieme trascinano lo spettatore fino all’ultima puntata; ma essendo solo la prima stagione (e chissà se giungerà mai da noi la seconda), si conclude sul più bello!
Altra cosa apprezzatissima è la voce che doppia il capitano JingLong: molti di voi lo avranno sicuramente riconosciuto, perché si tratta di Bian Jiang, voce anche del memorabile personaggio di Lan WangJi nel donghua e nel drama di “Mo Dao Zu Shi”.