Shin Seiki Den Mars
Dopo la serie televisiva "God Mars" del 1981, ispirata molto liberamente al manga, e la serie OAV del 1994, interrotta bruscamente al secondo episodio, bisognò aspettare il III millennio perché "Mars", uno dei migliori lavori di Mitsuteru Yokoyama, godesse di una trasposizione animata fedele all'originale. Tale è "Shinseikiden Mars", una serie televisiva del 2002 in tredici episodi, inediti in Italia.
La trama ricalca fedelmente quella del manga: Mars, l'alieno dall'aspetto di un ragazzo dai lunghi capelli rossi, comanda dall'esterno il poderoso robot Gaia e decide di difendere la Terra, mettendosi contro i suoi stessi simili che invece vorrebbero eliminare il genere umano, ritenendolo una specie violenta e sopraffattrice. Vi è però un'importante aggiunta, per dare un tocco sentimentale alla vicenda: in questa serie Mars ha delle visioni del suo perduto amore (di cui ha perso i ricordi) che lo chiama, e a cui assomiglia moltissimo la figlia del medico giapponese che l'ha curato dopo il risveglio dal suo sonno millenario. Ciò serve a dare più spessore al personaggio, che nella versione cartacea era indubbiamente una figura più solitaria (caratteristica comune, del resto, a molti degli eroi di Yokoyama); si potrebbe pensare che sia proprio il risvolto sentimentale, alla fine della vicenda, a fargli prendere una decisione che differisce da quella della conclusione del manga.
Il mecha design è molto accurato e si rifà molto ai disegni del manga, risultando retro-futuristico agli occhi attuali. Il character design sembra quasi realizzato al risparmio, ma tuttavia non si discosta molto da quello fumettistico, anch'esso molto essenziale. La colonna sonora è coinvolgente.
Complessivamente, trovo che, tra gli anime televisivi del XXI secolo tratti dalle opere di Yokoyama, "Shinseikiden Mars" sia quello migliore, perché aggiorna l'originale senza tradirlo né banalizzarlo.
La trama ricalca fedelmente quella del manga: Mars, l'alieno dall'aspetto di un ragazzo dai lunghi capelli rossi, comanda dall'esterno il poderoso robot Gaia e decide di difendere la Terra, mettendosi contro i suoi stessi simili che invece vorrebbero eliminare il genere umano, ritenendolo una specie violenta e sopraffattrice. Vi è però un'importante aggiunta, per dare un tocco sentimentale alla vicenda: in questa serie Mars ha delle visioni del suo perduto amore (di cui ha perso i ricordi) che lo chiama, e a cui assomiglia moltissimo la figlia del medico giapponese che l'ha curato dopo il risveglio dal suo sonno millenario. Ciò serve a dare più spessore al personaggio, che nella versione cartacea era indubbiamente una figura più solitaria (caratteristica comune, del resto, a molti degli eroi di Yokoyama); si potrebbe pensare che sia proprio il risvolto sentimentale, alla fine della vicenda, a fargli prendere una decisione che differisce da quella della conclusione del manga.
Il mecha design è molto accurato e si rifà molto ai disegni del manga, risultando retro-futuristico agli occhi attuali. Il character design sembra quasi realizzato al risparmio, ma tuttavia non si discosta molto da quello fumettistico, anch'esso molto essenziale. La colonna sonora è coinvolgente.
Complessivamente, trovo che, tra gli anime televisivi del XXI secolo tratti dalle opere di Yokoyama, "Shinseikiden Mars" sia quello migliore, perché aggiorna l'originale senza tradirlo né banalizzarlo.
