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Kondo

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
È una serie molto leggera e divertente, con una componente ecchi che si nota di più nella prima stagione, mentre nella seconda si riduce notevolmente. Se nella prima stagione il focus era più sulla parte umoristica, nella seconda assistiamo a una virata sul romance, poiché i personaggi, chi più chi meno, cominciano a rendersi conto che sta nascendo qualcosa di più. Tuttavia il romance rimane solo a metà, in quanto Sakurai è uno stoccafisso, pare quasi un robot senza sentimenti.
La componente interessante e che vivacizza molto la faccenda è la discesa in campo delle rispettive famiglie, specie quella Uzaki, che diventa la principale sorgente di umorismo della stagione. In particolare, la madre fa molto ridere, perché fraintende continuamente tutto.

Belli al solito i disegni e anche la opening nuova.

A conti fatti ho preferito la prima stagione, perché in generale è più divertente.
Sono molto curioso di vedere cosa accadrà nella terza stagione che, a quanto ho capito, dovrebbe uscire questa estate.


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Utente6010

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7,5
Avevo già fatto una recensione della prima stagione (https://www.animeclick.it/recensione/73954), quindi qui metterò solo alcuni appunti integrativi, al termine di questa giornata in cui ho fatto binge watching dei tredici episodi della seconda...

Trama e storia: la trama è ovviamente sempre la stessa, e anche i toni non si discostano troppo dalla precedente. Però diciamo che il livello di demenza è leggermente calato, aumentando di contrasto l'aspetto romantico. Personalmente, trovo che questa configurazione sia la migliore. Divertente, grottesco, in alcuni tratti infantile e demenziale, ma con un aspetto romantico un po' più presente.

Sviluppo dei personaggi: vengono introdotti i familiari di Shinichi e di Hana (tranne la madre di Hana, che era già stata presentata). Al solito, sono poco più che macchiette, non c'è molto da dire. Continua la crescita dei due protagonisti, la loro presa di coscienza e il rapporto tra i due.

Animazione e disegni: non sono andato a riguardare, ma mi sembra proprio che ci sia stato qualche piccolo miglioramento... ma magari è la memoria che mi tradisce. Ad ogni modo il tratto è pulito e disegni/sequenze brutti davvero non ne ho notati.

Comparto sonoro: -

Adattamento: -

Spero proprio che il 2024 ci regali la terza stagione, perché, pur sapendo già cosa riserverà (leggo il manga), lo trovo un prodotto piacevole ed estremamente godibile.


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esseci

Episodi visti: 12/13 --- Voto 6
Sebbene la prima serie del 2020 non mi avesse entusiasmato sotto il profilo della trama, ho visto anche la seconda serie, con la curiosità di verificare se i due protagonisti fossero riusciti nella titanica impresa di dichiararsi...
Curiosi? Non rivelo l'esito della serie animata, sebbene l'incipit del primo episodio qualche indizio molto (ma proprio molto) "fumoso" lo fornisce.

Per chi non conoscesse la trama dell'anime, posso solo scrivere che è piuttosto semplice e lineare: Hana Uzaki ritrova all'università Shinichi Sakurai, che aveva avuto come senpai alle superiori, e gli si appiccica letteralmente, tormentandolo ogniqualvolta si frequentano.
Lei è una ragazza carina e peperina, buona e a suo modo dolce e simpatica, ma non proprio "sveglissima"; lui è il solito tenebroso, imbranato, timido e isolato dagli altri, incapace di intrattenere relazioni sociali, un po' otaku, ma non un hikikomori.
Come ho già scritto, lei, con la scusa di migliorare la vita "sociale" di lui, trascorre con Shinichi molto tempo, fino anche a lavorare part time in un bar dove il proprietario e la figlia (assieme a un amico di lui) si divertono ad assistere alle scenette più o meno esilaranti sulla loro dabbenaggine e timidezza nel parlare e frequentarsi.
Nella seconda serie la trama, scontata e prevedibile, evolve leggermente rispetto ai primi dodici episodi ed estende la narrazione anche ai familiari di lei (con particolare riguardo alla sorella Yanagi, che, pur essendo più piccola di Hana, è più sveglia e cerca di favorire la nascita della loro storia, e il padre Fujio) e introduce anche quelli di lui (esilarante il padre e la profonda differenza di carattere con il figlio Shinichi); e arriva negli ultimi due episodi dedicati al Natale e al Capodanno a cercare di quagliare sulla loro love story.
Restano immutati i "marchi di fabbrica" dei primi dodici episodi: Hana Uzaki non perde occasione di "sfottere" il povero Shinichi in situazioni in cui si perde un po' l'eccesso di situazioni ecchi, e diventano entrambi più "vulnerabili", come se fossero coscienti dell'evoluzione del loro rapporto verso qualcosa che non sia solo amicizia, ma, al solito, non hanno il coraggio di lasciarsi andare.

Lascio perdere il confronto con altre opere "simili" a questa (come ho già fatto per il commento ai primi dodici episodi), poiché si guarda "Uzaki-chan" non certo per l'introspezione psicologica... ma per divertirsi e osservare se i due piccioncini siano in grado di arrivare al dunque.
In realtà qualche barlume di introspezione di Shinichi la si vede: il rapporto "conflittuale" (in senso ovviamente grottesco) con il padre viene fornito come chiave di volta per capire il rigore mentale e sentimentale di Shinichi. Tanto in apparenza stupido e puerile il padre, quanto "vecchio" e fintamente "maturo" Shinichi. Ma è solo una reazione di difesa di una persona che ha paura a mettere in gioco i suoi sentimenti... e alla scoperta del tutto inaspettata di avere una sorellina fa sorridere il suo atteggiamento che rivela la sua reale natura. Su Hana si potrebbe solo scrivere che è solo una ragazza che "attacca per non essere attaccata"... infatti nelle situazioni equivoche con Shinichi si vede tutta la sua innocenza e ingenuità.
In questo secondo gruppo di episodi tuttavia si perde un po' la carica demenziale che contraddistingue i primi e, aggiungo io, "meno male". Forse sarà meno divertente, ma un po' più commedia romantica con meno situazioni ripetitive. Il limite è che l'evoluzione del loro rapporto la si intravede a malapena solo negli ultimi tre episodi finali...

Ammetto che, rispetto alla prima serie, la seconda mi ha preso un po' di più: la prima alla fine mi ha annoiato per la continua ripetitività delle situazioni narrate. Nella seconda, complice il maggiore coinvolgimento di amici e familiari in situazioni più credibili che "hanno stretto il cerchio" intorno a loro, la serie l'ho apprezzata maggiormente.
Lato tecnico, sul comparto musicale stendo un velo pietoso, in quanto non è proprio il mio genere (un po' troppo demenziale), mentre sul lato grafico resta il giudizio positivo che caratterizzava anche la prima serie.

Atteso il solito "finale non finale", chissà se verrà messa in cantiere una terza serie di episodi...