A Wind Skimming the River's Surface
È possibile concentrare in 24 minuti il tormento interiore di una persona che si ritrova a valutare le scelte della propria vita? Kawamo o suberu kaze ci riesce in pieno, mostrando le riflessioni fatte da una giovane donna sul suo passato in un momento difficile della sua vita, quando affronta un viaggio che le riporta alla mente situazioni che credeva sepolte per sempre nel suo cuore.
Noriko è una donna che si è trasferita negli Stati Uniti al momento del suo matrimonio; dopo cinque anni torna in Giappone con il figlio, per mostrarlo ai genitori che non lo avevano mai visto. Il ritorno al paese natale, mutato rispetto ai suoi ricordi ma comunque familiare per lei, riporta alla sua mente momenti della sua adolescenza; tra questi c'è anche Hisao (un suo compagno delle scuole medie) con il quale ha lavorato durante le vacanze estive nella pasticceria dove era impiegato il padre di Noriko. L'incontro della donna con i genitori e con la sorella - dai quali si era allontanata perché desiderava una vita più "eccitante" rispetto a quella che poteva offrire la piccola città di Kanazawa di cui sono originari - la porteranno a chiedersi se seguire il proprio istinto sia stata la scelta giusta o se avrebbe preferito una vita più tranquilla ma apparentemente ricca di felicità, almeno vedendo le persone che la circondano.
Il tema, almeno per chi come me è già arrivato alla "mezza età", è di quelli che non ti lasciano indifferente: giunti a un certo punto della propria vita è inevitabile voltarsi indietro per fare il bilancio della propria esistenza e chiedersi cosa sarebbe successo se (come capita a Helen, la protagonista del film Sliding Doors) avessimo fatto delle scelte diverse o se gli eventi avessero preso una piega diversa. È fin troppo facile immedesimarsi con Noriko, rivivere i suoi dubbi e provare i turbamenti che si trova ad affrontare mentre i ricordi del passato riaffiorano; i piccoli particolari presenti nelle scene più intense riescono a trasmettere forti sensazioni, come se cristallizzassero i sentimenti provati da Noriko in quel preciso istante della sua vita - penso al contatto con le dita di Hisao mentre le offre un dolcetto, rifiutato con imbarazzo da Noriko quando era adolescente ma cercato anche maldestramente quando lo rivede prima di lasciare il Giappone, o cosa provi mentre osserva il padre o Hisao lavorare duramente per realizzare dolci che sono delle piccole opere d'arte - sostenuti alla perfezione da una colonna sonora piuttosto malinconica ma azzeccata.
Noriko si chiede se ha fatto bene a lasciare Kanazawa per una vita più mondana, che però non la soddisfa del tutto, quando vede che la sorella sembra felice di essere diventata una comune casalinga pur avendo tutte le carte in regola per essere una donna più affascinante di lei. Tentare di dare una risposta a domande come questa è impossibile, nessuno di noi ha una sfera di cristallo che possa mostrare cosa gli riservi il futuro per indirizzarlo e l'essere umano tende - per sua natura - a desiderare sempre quello che non è riuscito ad avere. Sono quelle situazioni che tutti prima o poi affrontiamo, dalla quale si riesce ad uscire pensando a quelle cose importanti della nostra vita attuale - come il figlio Motoki per Noriko - che forse non avremmo avuto se avessimo fatto scelte diverse.
Un punto molto intenso è il finale dell'anime, quando Noriko blocca il figlio mentre sta per rivelare la propria età a Hisao: con quella mossa fa in modo che il dubbio di Hisao rimanga tale, perché sa che se si fosse trasformato in certezza avrebbe rischiato di distruggere il futuro di troppe persone.
Un anime intenso, adatto a tutti e non solo al pubblico femminile (che probabilmente è più portato ad apprezzare questo genere di racconti) per l'intensità dei temi che propone. Come tutte le opere introspettive richiede un po' più di attenzione da parte dello spettatore, ma in compenso riesce ad offrire talmente tanti spunti di riflessione da tenerci piacevolmente impegnati a rimuginare su quello che si è visto per molto tempo.
Noriko è una donna che si è trasferita negli Stati Uniti al momento del suo matrimonio; dopo cinque anni torna in Giappone con il figlio, per mostrarlo ai genitori che non lo avevano mai visto. Il ritorno al paese natale, mutato rispetto ai suoi ricordi ma comunque familiare per lei, riporta alla sua mente momenti della sua adolescenza; tra questi c'è anche Hisao (un suo compagno delle scuole medie) con il quale ha lavorato durante le vacanze estive nella pasticceria dove era impiegato il padre di Noriko. L'incontro della donna con i genitori e con la sorella - dai quali si era allontanata perché desiderava una vita più "eccitante" rispetto a quella che poteva offrire la piccola città di Kanazawa di cui sono originari - la porteranno a chiedersi se seguire il proprio istinto sia stata la scelta giusta o se avrebbe preferito una vita più tranquilla ma apparentemente ricca di felicità, almeno vedendo le persone che la circondano.
Il tema, almeno per chi come me è già arrivato alla "mezza età", è di quelli che non ti lasciano indifferente: giunti a un certo punto della propria vita è inevitabile voltarsi indietro per fare il bilancio della propria esistenza e chiedersi cosa sarebbe successo se (come capita a Helen, la protagonista del film Sliding Doors) avessimo fatto delle scelte diverse o se gli eventi avessero preso una piega diversa. È fin troppo facile immedesimarsi con Noriko, rivivere i suoi dubbi e provare i turbamenti che si trova ad affrontare mentre i ricordi del passato riaffiorano; i piccoli particolari presenti nelle scene più intense riescono a trasmettere forti sensazioni, come se cristallizzassero i sentimenti provati da Noriko in quel preciso istante della sua vita - penso al contatto con le dita di Hisao mentre le offre un dolcetto, rifiutato con imbarazzo da Noriko quando era adolescente ma cercato anche maldestramente quando lo rivede prima di lasciare il Giappone, o cosa provi mentre osserva il padre o Hisao lavorare duramente per realizzare dolci che sono delle piccole opere d'arte - sostenuti alla perfezione da una colonna sonora piuttosto malinconica ma azzeccata.
Noriko si chiede se ha fatto bene a lasciare Kanazawa per una vita più mondana, che però non la soddisfa del tutto, quando vede che la sorella sembra felice di essere diventata una comune casalinga pur avendo tutte le carte in regola per essere una donna più affascinante di lei. Tentare di dare una risposta a domande come questa è impossibile, nessuno di noi ha una sfera di cristallo che possa mostrare cosa gli riservi il futuro per indirizzarlo e l'essere umano tende - per sua natura - a desiderare sempre quello che non è riuscito ad avere. Sono quelle situazioni che tutti prima o poi affrontiamo, dalla quale si riesce ad uscire pensando a quelle cose importanti della nostra vita attuale - come il figlio Motoki per Noriko - che forse non avremmo avuto se avessimo fatto scelte diverse.
Un punto molto intenso è il finale dell'anime, quando Noriko blocca il figlio mentre sta per rivelare la propria età a Hisao: con quella mossa fa in modo che il dubbio di Hisao rimanga tale, perché sa che se si fosse trasformato in certezza avrebbe rischiato di distruggere il futuro di troppe persone.
Un anime intenso, adatto a tutti e non solo al pubblico femminile (che probabilmente è più portato ad apprezzare questo genere di racconti) per l'intensità dei temi che propone. Come tutte le opere introspettive richiede un po' più di attenzione da parte dello spettatore, ma in compenso riesce ad offrire talmente tanti spunti di riflessione da tenerci piacevolmente impegnati a rimuginare su quello che si è visto per molto tempo.
La trama mi è sembrata strutturata in modo poco articolato con elementi inutili o incomprensibili ai fini della storia, come le manie convulsive di mangiare da parte della protagonista. Il senso di rimpianto sulle scelte fatte nella vita del protagonista raggiunge lo spettatore ma la lentezza della storia unita alla durata dell'unico episodio, rendono la trama molto vaga e concentrata sui punti salienti.
I fondali grafici sono in parte di serie B, personaggi in stile completamente grafico e fondali tratti da filmati reali stilizzati e colorati artificialmente. Sebbene lo stile sfumato nei fondali può essere utilizzato per concentrare l'attenzione dello spettatore sui personaggi e le loro storie, l'alternanza di fondali reali/fumettostilizzati e fondali grafici dà l'impressione di un lavoro frettoloso e poco curato.
I fondali grafici sono in parte di serie B, personaggi in stile completamente grafico e fondali tratti da filmati reali stilizzati e colorati artificialmente. Sebbene lo stile sfumato nei fondali può essere utilizzato per concentrare l'attenzione dello spettatore sui personaggi e le loro storie, l'alternanza di fondali reali/fumettostilizzati e fondali grafici dà l'impressione di un lavoro frettoloso e poco curato.
Si vive una volta sola. Non è possibile tornare indietro e cambiare le scelte che di volta in volta vengono fatte per godere di un'esistenza migliore rispetto a quella che si è creata con le proprie mani. Ed è così che nascono nostalgie, rimpianti, dubbi, in certi casi rabbia e frustrazione; ma accettare quello che è stato e cercare di andare avanti è l'unica scelta possibile anche se la cosa spesso non ci va giù. Tutti noi desidereremmo avere incorporato un tasto rewind per poter tornare in certi luoghi, incontrare certe persone, agire in maniera diversa quandola vita ci pone di fronte ad un bivio; questo però è possibile solo nei romanzi di fantascienza e ciò fa capire quanto sia limitata l'esistenza umana, così legata allo scorrere del tempo e degli eventi.
A Wind Skimming the River's Surface parla esattamente di questo. La protagonista, Kanazawa Noriko, torna in Giappone dopo cinque anni passati in America, dove nel frattempo si è sposata e ha avuto un bambino; il suo però non è un semplice viaggio ma una sorta di ricerca del suo passato, dei luoghi a cui aveva rinunciato ed alle persone che aveva abbandonato per seguire il tipo di vita che aveva desiderato senza alcuna incertezza ma che si era rivelato profondamente deludente. E' una donna con grandi rimpianti Kanazawa Noriko ed inconsciamente compie dei tentativi per porre rimedio ai suoi errori; ma come aveva già capito tornare indietro è impossibile, rifare quella scelta che le avrebbe condizionato per sempre l'esistenza non le è più concesso. E il tutto si chiude in modo estremamente malinconico, ma è una malinconia che lo spettatore può ben capire in quanto chi più chi meno e per motivi diversi ha sofferto lo stesso tipo di pentimento.
Destinato ad un pubblico femminile adulto, in realtà questo A Wind Skimming the River's Surface ha un significato universale per cui può essere apprezzato anche da un pubblico maschile. Personalmente in certi momenti mi sono molto immedesimato nel personaggio di Noriko e ho sperato riuscisse a ricominciare da capo come se nulla fosse successo in quegli ultimi cinque anni. Ma la verità è che non è possibile farlo. Ovviamente si può cercare di ricominciare da zero ma tornare indietro nel tempo, quello proprio no.
Anime che mi ha colpito moltissimo, lo consiglio vivamente a tutti, specie a chi piacciono le storie malinconiche e senza lieto fine.
A Wind Skimming the River's Surface parla esattamente di questo. La protagonista, Kanazawa Noriko, torna in Giappone dopo cinque anni passati in America, dove nel frattempo si è sposata e ha avuto un bambino; il suo però non è un semplice viaggio ma una sorta di ricerca del suo passato, dei luoghi a cui aveva rinunciato ed alle persone che aveva abbandonato per seguire il tipo di vita che aveva desiderato senza alcuna incertezza ma che si era rivelato profondamente deludente. E' una donna con grandi rimpianti Kanazawa Noriko ed inconsciamente compie dei tentativi per porre rimedio ai suoi errori; ma come aveva già capito tornare indietro è impossibile, rifare quella scelta che le avrebbe condizionato per sempre l'esistenza non le è più concesso. E il tutto si chiude in modo estremamente malinconico, ma è una malinconia che lo spettatore può ben capire in quanto chi più chi meno e per motivi diversi ha sofferto lo stesso tipo di pentimento.
Destinato ad un pubblico femminile adulto, in realtà questo A Wind Skimming the River's Surface ha un significato universale per cui può essere apprezzato anche da un pubblico maschile. Personalmente in certi momenti mi sono molto immedesimato nel personaggio di Noriko e ho sperato riuscisse a ricominciare da capo come se nulla fosse successo in quegli ultimi cinque anni. Ma la verità è che non è possibile farlo. Ovviamente si può cercare di ricominciare da zero ma tornare indietro nel tempo, quello proprio no.
Anime che mi ha colpito moltissimo, lo consiglio vivamente a tutti, specie a chi piacciono le storie malinconiche e senza lieto fine.
πάντα ῥεῖ. Tutto scorre.
Dietro l'apparente tranquillità di un fiume si cela una tempesta silenziosa. Il fiume nel suo scorrere muta. Non si può toccare la stessa acqua due volte. Nel suo essere fiume, il fiume diventa ciò che prima non era. Si trasforma, per poi mutare di nuovo.
Così accade anche alle nostre vite. Un'armonia silenziosa muta il nostro essere. Un ordine immutabile che muta le cose. E accade che sebbene il nostro sia lo stesso corpo, la nostra essenza non è più la stessa di quando eravamo bambini.
Un'inesorabile mutamento a cui non si può porre rimedio.
Uno squarcio nella vita di una giovane donna. Stanca della provincia, ambiziosa e piena di speranza Noriko decide di dare un taglio ad una vita più che mai insignificante. Scappa di casa, si trasferisce in America, si sposa con un uomo facoltoso ed ha un bambino. Noriko sembra aver raggiunto lo scopo della sua intera esistenza. Ma la realtà è un'altra. Un passato fatto di rimorsi e di rinunce l'attanaglia. Tornata a casa dopo cinque lunghi anni troverà le risposte che tanto cercava.
Tratto dal premiato romanzo "Yamu Tsuki", A Wind Skimming the River's Surface è uno speciale di soli 24 minuti, rivolto ad un pubblico di giovani donne. Lo speciale sebbene estremamente essenziale, resta un titolo molto profondo. Hiroshi Kawamata, regista della serie, riesce in pochissimi minuti a rendere una storia complessa in maniera estremamente efficace. Le inquadrature, i flashback, i sentimenti della protagonista sono dipinti in una maniera drammaticamente realistica. Le musiche di sottofondo sono estremamente delicate e toccanti, il tutto accompagnato da un gradevole disegno e buone animazioni.
Sebbene la tematica riguarda sia uomini che donne, penso che questo titolo possa essere apprezzato in modo particolare proprio dal pubblico femminile.
Ogni tanto, a distanza ormai di mesi dalla visione dello speciale, mi sveglio di notte e ripenso a Noriko, alle sue angosce, alle sue ansie. Quest'anime di pochi minuti è rimasto nel mio cuore più di tanti altri di molti episodi.
Vi è qualcosa in quest'anime intimamente legato all'universo femminile. Un universo fatto di inquietudini e allo stesso tempo di una forza straordinaria. La forza di un fiume in piena.
Dietro l'apparente tranquillità di un fiume si cela una tempesta silenziosa. Il fiume nel suo scorrere muta. Non si può toccare la stessa acqua due volte. Nel suo essere fiume, il fiume diventa ciò che prima non era. Si trasforma, per poi mutare di nuovo.
Così accade anche alle nostre vite. Un'armonia silenziosa muta il nostro essere. Un ordine immutabile che muta le cose. E accade che sebbene il nostro sia lo stesso corpo, la nostra essenza non è più la stessa di quando eravamo bambini.
Un'inesorabile mutamento a cui non si può porre rimedio.
Uno squarcio nella vita di una giovane donna. Stanca della provincia, ambiziosa e piena di speranza Noriko decide di dare un taglio ad una vita più che mai insignificante. Scappa di casa, si trasferisce in America, si sposa con un uomo facoltoso ed ha un bambino. Noriko sembra aver raggiunto lo scopo della sua intera esistenza. Ma la realtà è un'altra. Un passato fatto di rimorsi e di rinunce l'attanaglia. Tornata a casa dopo cinque lunghi anni troverà le risposte che tanto cercava.
Tratto dal premiato romanzo "Yamu Tsuki", A Wind Skimming the River's Surface è uno speciale di soli 24 minuti, rivolto ad un pubblico di giovani donne. Lo speciale sebbene estremamente essenziale, resta un titolo molto profondo. Hiroshi Kawamata, regista della serie, riesce in pochissimi minuti a rendere una storia complessa in maniera estremamente efficace. Le inquadrature, i flashback, i sentimenti della protagonista sono dipinti in una maniera drammaticamente realistica. Le musiche di sottofondo sono estremamente delicate e toccanti, il tutto accompagnato da un gradevole disegno e buone animazioni.
Sebbene la tematica riguarda sia uomini che donne, penso che questo titolo possa essere apprezzato in modo particolare proprio dal pubblico femminile.
Ogni tanto, a distanza ormai di mesi dalla visione dello speciale, mi sveglio di notte e ripenso a Noriko, alle sue angosce, alle sue ansie. Quest'anime di pochi minuti è rimasto nel mio cuore più di tanti altri di molti episodi.
Vi è qualcosa in quest'anime intimamente legato all'universo femminile. Un universo fatto di inquietudini e allo stesso tempo di una forza straordinaria. La forza di un fiume in piena.
La figlia di qualcuno, la moglie di qualcuno, la madre di qualcuno. È passato ormai del tempo da quando le femministe bruciavano i reggiseni nelle piazze rivendicando pari diritti per entrambi i sessi - così tanto, in effetti, che alcune di loro potrebbero essere diventate le nonne di qualcuno -, ma noi donne continuiamo a vivere più vite in una e sempre meno la nostra, al punto da sviluppare quello che alcuni ricercatori hanno definito, in maniera forse un po' indelicata, un cervello multitasking, capace, cioè, di fare più cose contemporaneamente e in maniera egualmente efficiente. Tuttavia - e questo vale anche per gli uomini - a ogni nuovo capitolo della nostra vita corrisponde una versione alternativa, e a un certo punto potremmo voler scoprire cosa sarebbe successo se, in una determinata situazione, ci fosse stato concesso di comportarci in maniera diversa.
Di solito questa curiosità ha origine dal fatto che qualcosa, nell'esistenza che conduciamo attualmente, non ci soddisfa: il luogo dove viviamo, ad esempio, le persone da cui siamo attorniate, il lavoro che facciamo, oppure tutte queste cose insieme. Ma sarà davvero il caso di dare un seguito così tardivo a tutti i "se" che abbiamo disseminato lungo il nostro cammino? E d'altra parte non abbiamo forse il diritto di conoscere la persona che saremmo potuti diventare?
La trentenne Noriko manca dal Giappone da cinque anni. Fin da giovane ha sempre desiderato emanciparsi dalla sua famiglia d'origine, a suo modo di vedere troppo poco ambiziosa, ma una donna felice non si ingozzerebbe in piena notte per poi vomitare tutto quanto in preda ai sensi di colpa, né mentirebbe sul vero motivo che l'ha portata a rimettere piede nella tranquilla Karuizawa dopo tutto questo tempo: non per dare l'opportunità ai genitori di conoscere il nipotino, un delizioso frugoletto di quattro anni, bensì per riflettere su cosa fare della sua vita, arrivata a un punto morto.
L'aria di casa risveglia in lei sentimenti che credeva sopiti, in particolar modo quelli per Hisao, un taciturno apprendista pasticcere. Decide di scoprire che ne è stato di lui, agognando e paventando al tempo stesso il momento in cui lo incontrerà di nuovo.
Tratto dal romanzo "Yamu Tsuki", con cui Kei Yuikawa ha vinto il prestigioso Naoki Prize, "A Wind Skimming The River's Surface" è un cortometraggio indirizzato a un pubblico di donne adulte, che sanno quanto sia difficile tornare indietro man mano che aumentano le porte chiusesi alle loro spalle. Noriko sa di rischiare molto, ma sa anche che potrebbe non sopportare il peso di un ulteriore rimpianto qualora si lasciasse scappare l'occasione di verificare se anche per Hisao il tempo si sia fermato a quando stavano insieme - un amore, il loro, a cui la giovane potrebbe dovere anche più di quanto dica apertamente.
Oltre che nelle parole e nei gesti, l'involontario egoismo che spesso caratterizza questo tipo di persone trova ulteriore modo di esprimersi anche nei fondali appena abbozzati nei quali ella si muove come attraverso un sogno, vedendo tutto ma, all'atto pratico, guardando ben poco. L'intero comparto tecnico, del resto, dà l'impressione di essere impostato in modo da limitarsi a seguirla a distanza per accentuarne la distanza che ha finito per mettere tra il suo vero sé e gli altri. Sia chiaro, tuttavia, che Noriko non è cattiva: è la sua infelicità a renderla una persona peggiore di quella che è in realtà, come in parte dimostra la scelta che compie nel finale.
Per quanto il prodotto risulti godibile anche a uno spettatore diverso per sesso, età e/o trascorsi da quello ideale non penso che qualcuno che non abbia vissuto - se non personalmente almeno da vicino - lo stesso tipo di inquietudine possa apprezzarne la bellezza austera e malinconica allo stesso modo di chi, al contrario, ha una certa familiarità con il tema trattato o ne è semplicemente attratto. Non è colpa di nessuno, né tantomeno rende "A Wind Skimming The River's Surface" meno valido; è tuttavia un dato di fatto che io stessa, con tutta probabilità, non ne sarei rimasta granché impressionata se non fossi in possesso della stessa sensibilità che non tutte le donne sanno di avere e che, pur non rendendoci necessariamente migliori degli uomini, fa vibrare le corde del nostro cuore in maniera completamente diversa.
Di solito questa curiosità ha origine dal fatto che qualcosa, nell'esistenza che conduciamo attualmente, non ci soddisfa: il luogo dove viviamo, ad esempio, le persone da cui siamo attorniate, il lavoro che facciamo, oppure tutte queste cose insieme. Ma sarà davvero il caso di dare un seguito così tardivo a tutti i "se" che abbiamo disseminato lungo il nostro cammino? E d'altra parte non abbiamo forse il diritto di conoscere la persona che saremmo potuti diventare?
La trentenne Noriko manca dal Giappone da cinque anni. Fin da giovane ha sempre desiderato emanciparsi dalla sua famiglia d'origine, a suo modo di vedere troppo poco ambiziosa, ma una donna felice non si ingozzerebbe in piena notte per poi vomitare tutto quanto in preda ai sensi di colpa, né mentirebbe sul vero motivo che l'ha portata a rimettere piede nella tranquilla Karuizawa dopo tutto questo tempo: non per dare l'opportunità ai genitori di conoscere il nipotino, un delizioso frugoletto di quattro anni, bensì per riflettere su cosa fare della sua vita, arrivata a un punto morto.
L'aria di casa risveglia in lei sentimenti che credeva sopiti, in particolar modo quelli per Hisao, un taciturno apprendista pasticcere. Decide di scoprire che ne è stato di lui, agognando e paventando al tempo stesso il momento in cui lo incontrerà di nuovo.
Tratto dal romanzo "Yamu Tsuki", con cui Kei Yuikawa ha vinto il prestigioso Naoki Prize, "A Wind Skimming The River's Surface" è un cortometraggio indirizzato a un pubblico di donne adulte, che sanno quanto sia difficile tornare indietro man mano che aumentano le porte chiusesi alle loro spalle. Noriko sa di rischiare molto, ma sa anche che potrebbe non sopportare il peso di un ulteriore rimpianto qualora si lasciasse scappare l'occasione di verificare se anche per Hisao il tempo si sia fermato a quando stavano insieme - un amore, il loro, a cui la giovane potrebbe dovere anche più di quanto dica apertamente.
Oltre che nelle parole e nei gesti, l'involontario egoismo che spesso caratterizza questo tipo di persone trova ulteriore modo di esprimersi anche nei fondali appena abbozzati nei quali ella si muove come attraverso un sogno, vedendo tutto ma, all'atto pratico, guardando ben poco. L'intero comparto tecnico, del resto, dà l'impressione di essere impostato in modo da limitarsi a seguirla a distanza per accentuarne la distanza che ha finito per mettere tra il suo vero sé e gli altri. Sia chiaro, tuttavia, che Noriko non è cattiva: è la sua infelicità a renderla una persona peggiore di quella che è in realtà, come in parte dimostra la scelta che compie nel finale.
Per quanto il prodotto risulti godibile anche a uno spettatore diverso per sesso, età e/o trascorsi da quello ideale non penso che qualcuno che non abbia vissuto - se non personalmente almeno da vicino - lo stesso tipo di inquietudine possa apprezzarne la bellezza austera e malinconica allo stesso modo di chi, al contrario, ha una certa familiarità con il tema trattato o ne è semplicemente attratto. Non è colpa di nessuno, né tantomeno rende "A Wind Skimming The River's Surface" meno valido; è tuttavia un dato di fatto che io stessa, con tutta probabilità, non ne sarei rimasta granché impressionata se non fossi in possesso della stessa sensibilità che non tutte le donne sanno di avere e che, pur non rendendoci necessariamente migliori degli uomini, fa vibrare le corde del nostro cuore in maniera completamente diversa.
Semplicemente la vita di tutti i giorni.
"Otona joshi no Anime Time Kawamo o suberu kaze" ("A Wind Skimming the River's Surface") è uno special di 24 minuti circa realizzato da The Answer Studio, che adatta il romanzo "Yamu Tsuki" di Kei Yuikawa.
Una giovane ragazza si trova a coltivare il sogno di sfuggire a una vita monotona, realizzarsi sentimentalmente e lavorativamente; solo andando via dal paesino dove è cresciuta potrà concretizzare questo suo sogno, ma andarsene significa lasciare tutto e tutti, come recita un detto "chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia, non sa quel che trova", ma alle volte il coraggio di una scelta fa la differenza. Ormai grande, tornerà nel suo vecchio paesino: tante cose sono uguali, ma molte invece sono cambiate…
In questa introspezione personale ci accompagnerà la voce di una donna che rivive i suoi ricordi passati, li analizza con il senno di poi, soppesa le scelte giuste e quelle sbagliate, una donna in grado di portare avanti la sua vita ma pur sempre con qualche rimpianto: "e se… Una vita non può cominciare con se".
Incontreremo i problemi e i dubbi che molte di noi hanno affrontato o affronteranno: non per niente quest'anime si rivolge a un pubblico di donne mature, che potranno rispecchiarsi in molti lati e nei pensieri della protagonista. Io stessa pur non essendo ancora una donna adulta, ho compreso molto delle problematiche che sono sorte e dei dubbi che nascono quando non si è più sicuri di aver compiuto la scelta giusta, e questa insicurezza destabilizza anche fisicamente oltre che emotivamente.
C'è chi sacrifica tutto per la famiglia abbandonando le proprie aspirazioni, chi invece per il lavoro lascia indietro l'amore.
Quest'opera è dolce e malinconica, il chara è piacevole, diverso da quello a cui sono abituata di solito, anche se ho notato che alcune volte i personaggi risultano sproporzionati; la grafica è ben curata, i colori sono tenui, la maggior parte tendenti al grigio, le tinte scure e placide come la storia, la musica dolce creata dalle note di un pianoforte si leva a contornare i pensieri e le parole.
Questo special mi ha lasciato un po' di tristezza, una leggera amarezza; tutti ci portiamo dietro la paura di pentirci un giorno, voltarci indietro e non trovare più quello che abbiamo lasciato, nella fragilità di un donna la forza di una scelta, il coraggio di prenderla. Per questo ritengo che quest'opera meriti un 8: in pochi minuti mi ha dato tanto su cui riflettere.
"Otona joshi no Anime Time Kawamo o suberu kaze" ("A Wind Skimming the River's Surface") è uno special di 24 minuti circa realizzato da The Answer Studio, che adatta il romanzo "Yamu Tsuki" di Kei Yuikawa.
Una giovane ragazza si trova a coltivare il sogno di sfuggire a una vita monotona, realizzarsi sentimentalmente e lavorativamente; solo andando via dal paesino dove è cresciuta potrà concretizzare questo suo sogno, ma andarsene significa lasciare tutto e tutti, come recita un detto "chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia, non sa quel che trova", ma alle volte il coraggio di una scelta fa la differenza. Ormai grande, tornerà nel suo vecchio paesino: tante cose sono uguali, ma molte invece sono cambiate…
In questa introspezione personale ci accompagnerà la voce di una donna che rivive i suoi ricordi passati, li analizza con il senno di poi, soppesa le scelte giuste e quelle sbagliate, una donna in grado di portare avanti la sua vita ma pur sempre con qualche rimpianto: "e se… Una vita non può cominciare con se".
Incontreremo i problemi e i dubbi che molte di noi hanno affrontato o affronteranno: non per niente quest'anime si rivolge a un pubblico di donne mature, che potranno rispecchiarsi in molti lati e nei pensieri della protagonista. Io stessa pur non essendo ancora una donna adulta, ho compreso molto delle problematiche che sono sorte e dei dubbi che nascono quando non si è più sicuri di aver compiuto la scelta giusta, e questa insicurezza destabilizza anche fisicamente oltre che emotivamente.
C'è chi sacrifica tutto per la famiglia abbandonando le proprie aspirazioni, chi invece per il lavoro lascia indietro l'amore.
Quest'opera è dolce e malinconica, il chara è piacevole, diverso da quello a cui sono abituata di solito, anche se ho notato che alcune volte i personaggi risultano sproporzionati; la grafica è ben curata, i colori sono tenui, la maggior parte tendenti al grigio, le tinte scure e placide come la storia, la musica dolce creata dalle note di un pianoforte si leva a contornare i pensieri e le parole.
Questo special mi ha lasciato un po' di tristezza, una leggera amarezza; tutti ci portiamo dietro la paura di pentirci un giorno, voltarci indietro e non trovare più quello che abbiamo lasciato, nella fragilità di un donna la forza di una scelta, il coraggio di prenderla. Per questo ritengo che quest'opera meriti un 8: in pochi minuti mi ha dato tanto su cui riflettere.
'A Wind Skimming the River's Surface' è un cortometraggio realizzato nel 2011, mandato in onda sulla rete televisiva giapponese NHK. L'accurata regia è nelle mani di Hiroshi Kawamata, che si occupa di rendere al meglio la produzione degli studi CuriouScope e The Answer Studio. Tratto dal romanzo 'Yamu Tsuki' di Kei Yuikawa - anche vincitore del Naoki Prize -, si appresta a dirigere la nostra attenzione nel pacato e incerto mondo di una donna, vittima del suo passato e del suo presente.
La storia è improntata su Noriko, donna di 33 anni che ha vissuto - insieme al figlio di soli quattro anni, Motoki - in America per tutta la sua maggiore età, e che decide un giorno di ritornare nel suo paese di origine, la piccola Kanazawa. Ella ha sempre desiderato essere diversa dalle altre persone, incapace di accettare una banale esistenza in una comune cittadella di periferia presso Tokyo - cosa che tutti i suoi conoscenti avevano fatto. Infatti, proprio a causa della sua grande forza di volontà, ha sempre riscosso un notevole successo nel mondo del lavoro e conquistato una vita apparentemente perfetta. Ritornata in Giappone dai suoi famigliari, si accorge che, nonostante l'intero ambiente intorno a lei sia uguale al passato, non trova un sano equilibrio, per poi cadere in una profonda crisi psicologica. La narrazione si sposterà poi sulle faccende più intime di Noriko, riguardanti sia il passato sia il presente della sua effimera esistenza.
Questo intenso spaccato di vita ci mostrerà la vita dell'ormai adulta protagonista, non riuscitasi a staccare dai ricordi della sua infanzia e adolescenza. Un'emozione unica pervaderà l'atmosfera colma di drammaticità e compassione, per poi rigettarsi sull'intrigante figura amorosa ancora legata al suo passato. Attraverso i flashback e gli sbalzi temporali di cui ci degnerà Kawamata, ci immergeremo nella flebile vita di Noriko; che sarà certamente in grado di sorprendere e stupire, pur nella sua semplicità. Rappresenta, nel complesso, il grave cambiamento che ognuno di noi è costretto a fare nella propria vita: raggiungere la soglia dell'età adulta e ciò che ne consegue.
I drammi vissuti non verranno mai affrontati in modo superficiale, ma in una maniera incredibilmente dettagliata e colma di pathos, sensazioni e forti dispiaceri. La narrazione, attraverso svariati sviluppi, giungerà a un'immagine maschile, elemento alla base della profonda recessione emotiva della protagonista. L'opera farà da guida alla realtà adulta, dando vita a una sottospecie di 'manuale animato' per tale tipo di vita.
"A Wind Skimming the River's Surface" si espone come un titolo complesso e profondo, di un genere particolare e ricercato che raramente si può trovare nei tempi odierni, e che merita sicuramente un ben più grande successo di quello finora ottenuto - da definire assai scarso. L'aspetto tecnico a mio avviso brilla sotto tutti i più differenti campi: vanta infatti di un ottimo doppiaggio - in particolar modo quello di Misato Tanaka nel ruolo della protagonista - e di un'ottima realizzazione grafica, sempre dettagliata e lineare. La colonna sonora di Mine Kawakami è integrata alla perfezione nel contesto, e si dimostra in grado di coinvolgere ed emozionare maggiormente lo spettatore. Nel complesso, si tratta di un'opera di livello qualitativo nettamente superiore a quello rilevabile negli anime degli ultimi periodi, mai originali o mai riguardanti argomenti impegnati e validi. Risulta essere sconsigliato a chi cerca qualcosa di banale e di basse pretese, che poco si avventuri nelle mille sfaccettature di una vita umana.
La storia è improntata su Noriko, donna di 33 anni che ha vissuto - insieme al figlio di soli quattro anni, Motoki - in America per tutta la sua maggiore età, e che decide un giorno di ritornare nel suo paese di origine, la piccola Kanazawa. Ella ha sempre desiderato essere diversa dalle altre persone, incapace di accettare una banale esistenza in una comune cittadella di periferia presso Tokyo - cosa che tutti i suoi conoscenti avevano fatto. Infatti, proprio a causa della sua grande forza di volontà, ha sempre riscosso un notevole successo nel mondo del lavoro e conquistato una vita apparentemente perfetta. Ritornata in Giappone dai suoi famigliari, si accorge che, nonostante l'intero ambiente intorno a lei sia uguale al passato, non trova un sano equilibrio, per poi cadere in una profonda crisi psicologica. La narrazione si sposterà poi sulle faccende più intime di Noriko, riguardanti sia il passato sia il presente della sua effimera esistenza.
Questo intenso spaccato di vita ci mostrerà la vita dell'ormai adulta protagonista, non riuscitasi a staccare dai ricordi della sua infanzia e adolescenza. Un'emozione unica pervaderà l'atmosfera colma di drammaticità e compassione, per poi rigettarsi sull'intrigante figura amorosa ancora legata al suo passato. Attraverso i flashback e gli sbalzi temporali di cui ci degnerà Kawamata, ci immergeremo nella flebile vita di Noriko; che sarà certamente in grado di sorprendere e stupire, pur nella sua semplicità. Rappresenta, nel complesso, il grave cambiamento che ognuno di noi è costretto a fare nella propria vita: raggiungere la soglia dell'età adulta e ciò che ne consegue.
I drammi vissuti non verranno mai affrontati in modo superficiale, ma in una maniera incredibilmente dettagliata e colma di pathos, sensazioni e forti dispiaceri. La narrazione, attraverso svariati sviluppi, giungerà a un'immagine maschile, elemento alla base della profonda recessione emotiva della protagonista. L'opera farà da guida alla realtà adulta, dando vita a una sottospecie di 'manuale animato' per tale tipo di vita.
"A Wind Skimming the River's Surface" si espone come un titolo complesso e profondo, di un genere particolare e ricercato che raramente si può trovare nei tempi odierni, e che merita sicuramente un ben più grande successo di quello finora ottenuto - da definire assai scarso. L'aspetto tecnico a mio avviso brilla sotto tutti i più differenti campi: vanta infatti di un ottimo doppiaggio - in particolar modo quello di Misato Tanaka nel ruolo della protagonista - e di un'ottima realizzazione grafica, sempre dettagliata e lineare. La colonna sonora di Mine Kawakami è integrata alla perfezione nel contesto, e si dimostra in grado di coinvolgere ed emozionare maggiormente lo spettatore. Nel complesso, si tratta di un'opera di livello qualitativo nettamente superiore a quello rilevabile negli anime degli ultimi periodi, mai originali o mai riguardanti argomenti impegnati e validi. Risulta essere sconsigliato a chi cerca qualcosa di banale e di basse pretese, che poco si avventuri nelle mille sfaccettature di una vita umana.
Dal momento in cui ho scritto una notizia su quest'anime, all'inizio del 2011, ho dato la caccia per il web a questo titolo, trovando inizialmente solo una raw e dovendo rinunciare alla visone, perché non ci capivo nulla; poi finalmente sono arrivati i sottotitoli in inglese e l'ho visto. Adesso è accessibile a tutti poiché subbato in italiano e lo sto consigliando caldamente. Ma perché questa caccia? Ero stata colpita dall'idea di un contenitore anime per donne adulte, Otona joshi no Anime Time del canale NHK, un progetto alla noitaminA di Fuji TV, indirizzato al gentil sesso, e dall'idea che sarebbero stati trattati temi maturi e spesso tratti da romanzi di successo. Per ora però è uscito solo questo gioiellino: 'A Wind Skimming the River's Surface', e poi non se ne è saputo più nulla; spero che il progetto non sia del tutto naufragato e, anche se non è lì in pianta stabile, che almeno ci regali qualche altra perla ogni tanto.
La trama, la conoscete, è quella che ho scritto nella scheda, è tratta dal romanzo 'Yamu Tsuki' di Kei Yuikawa, vincitore del premio letterario Naoki Prize, esplora il rimpianto. È una storia per certi versi paradossale, proprio la ragazza che credeva di avere capito tutto della vita, che aveva degli obbiettivi precisi e li aveva centrati tutti, viene assalita dal corrosivo dubbio di avere compiuto scelte sbagliate. Noriko voleva fuggire dalla monotonia dalla provincia, avere una buona istruzione, e un ottimo lavoro; perché ciò che le premeva di più era non sprecare le sue potenzialità, come aveva invece fatto l'ammirata sorella maggiore, rea di avere rinunciato a una vita di successi per amore e per la volontà di crearsi una famiglia. Quindi, nella foga di raggiungere il target, la protagonista si mette i paraocchi per non vedere che la felicità è vicina, a portata di mano, senza dovere andare oltre oceano. Non l'afferra al momento giusto e inesorabilmente le scivola via tra le dita, ma, quando se ne rende conto, ormai è tardi. Questo titolo non nasconde le gravi conseguenze psicosomatiche di un malessere interiore e ci mostra come una donna possa usare il cibo a mo' di valvola di sfogo: ebbene sì, quest'anime sfiora anche il delicato argomento della bulimia.
Ho molto gradito il character design di gusto adulto, e poi la grafica è veramente particolare, il movimento dei colori dà allo spettatore l'impressione proprio dell'acqua movimentata dal vento, così come recita il titolo del prodotto: questo gioco è reso possibile quando gli sfondi definiti sfumano in pennellate; il The Answer Studio, già in precedenza impegnato in un opera matura come 'Golgo 13', qui ha fatto veramente un ottimo lavoro. Il fiume assiste a tutte le scelte di Noriko, resta lì sempre presente e sferzato dal costante vento. Il finale non è del tutto tragico, ci lascia una speranza per futuro ed è proprio il figlioletto della protagonista a donare una nota di dolcezza, insieme ai prelibati dolcetti artigianali, a questa coinvolgente ma drammatica storia.
La trama, la conoscete, è quella che ho scritto nella scheda, è tratta dal romanzo 'Yamu Tsuki' di Kei Yuikawa, vincitore del premio letterario Naoki Prize, esplora il rimpianto. È una storia per certi versi paradossale, proprio la ragazza che credeva di avere capito tutto della vita, che aveva degli obbiettivi precisi e li aveva centrati tutti, viene assalita dal corrosivo dubbio di avere compiuto scelte sbagliate. Noriko voleva fuggire dalla monotonia dalla provincia, avere una buona istruzione, e un ottimo lavoro; perché ciò che le premeva di più era non sprecare le sue potenzialità, come aveva invece fatto l'ammirata sorella maggiore, rea di avere rinunciato a una vita di successi per amore e per la volontà di crearsi una famiglia. Quindi, nella foga di raggiungere il target, la protagonista si mette i paraocchi per non vedere che la felicità è vicina, a portata di mano, senza dovere andare oltre oceano. Non l'afferra al momento giusto e inesorabilmente le scivola via tra le dita, ma, quando se ne rende conto, ormai è tardi. Questo titolo non nasconde le gravi conseguenze psicosomatiche di un malessere interiore e ci mostra come una donna possa usare il cibo a mo' di valvola di sfogo: ebbene sì, quest'anime sfiora anche il delicato argomento della bulimia.
Ho molto gradito il character design di gusto adulto, e poi la grafica è veramente particolare, il movimento dei colori dà allo spettatore l'impressione proprio dell'acqua movimentata dal vento, così come recita il titolo del prodotto: questo gioco è reso possibile quando gli sfondi definiti sfumano in pennellate; il The Answer Studio, già in precedenza impegnato in un opera matura come 'Golgo 13', qui ha fatto veramente un ottimo lavoro. Il fiume assiste a tutte le scelte di Noriko, resta lì sempre presente e sferzato dal costante vento. Il finale non è del tutto tragico, ci lascia una speranza per futuro ed è proprio il figlioletto della protagonista a donare una nota di dolcezza, insieme ai prelibati dolcetti artigianali, a questa coinvolgente ma drammatica storia.
'A Wind Skimming the River's Surface' è una visione leggera (un unico episodio di soli 24 minuti) ma profonda per il baratro emotivo celato sotto la superficie del fiume.
Noriko, dopo avere vissuto diversi anni in America, torna nella sua città natale in Giappone, Kanazawa. Lo fa insieme al suo figlio di quattro anni, Motoki. Quando era in Giappone, Noriko, sognava di trasferirsi in una città diversa, di conoscere un uomo che l'apprezzasse dotato di un certo carisma, per non finire come una delle tante donne "normali" che si confondono nella massa. Proprio come sua sorella, così potenzialmente ricca di prospettive, di bellezza di qualità che hai suoi occhi diventa quasi irriconoscibile quando rimane incinta e si sposa.
Il ritorno a casa non è in questo caso foriero di nostalgiche riflessioni sul passato, di facili rammarichi e scontati "se". Tutto questo c'è già. Nasce prima e si sublima, si sottolinea. Noriko ne cerca le radici che già conosce per rivederle oggi, vivide e potenti. Per dare un senso compiuto alla sofferenza interiore che la consuma, per chiudere un cerchio rimasto, per lei, inesorabilmente aperto.
L'episodio è uno spaccato chiaro e diretto, dai contorni secchi, che delimita una vita perfetta e lineare come quel fiume imbrigliato nelle sponde di cemento che l'accoglie al suo ritorno. Una vita di forzata felicità apparente, che nasconde una profonda infelicità.
<a href="http://uskebasi.wordpress.com/2011/09/05/kawamo-o-suberu-kaze-a-wind-skimming-the-rivers-surface/">uskebasi.wordpress.com</a>
Noriko, dopo avere vissuto diversi anni in America, torna nella sua città natale in Giappone, Kanazawa. Lo fa insieme al suo figlio di quattro anni, Motoki. Quando era in Giappone, Noriko, sognava di trasferirsi in una città diversa, di conoscere un uomo che l'apprezzasse dotato di un certo carisma, per non finire come una delle tante donne "normali" che si confondono nella massa. Proprio come sua sorella, così potenzialmente ricca di prospettive, di bellezza di qualità che hai suoi occhi diventa quasi irriconoscibile quando rimane incinta e si sposa.
Il ritorno a casa non è in questo caso foriero di nostalgiche riflessioni sul passato, di facili rammarichi e scontati "se". Tutto questo c'è già. Nasce prima e si sublima, si sottolinea. Noriko ne cerca le radici che già conosce per rivederle oggi, vivide e potenti. Per dare un senso compiuto alla sofferenza interiore che la consuma, per chiudere un cerchio rimasto, per lei, inesorabilmente aperto.
L'episodio è uno spaccato chiaro e diretto, dai contorni secchi, che delimita una vita perfetta e lineare come quel fiume imbrigliato nelle sponde di cemento che l'accoglie al suo ritorno. Una vita di forzata felicità apparente, che nasconde una profonda infelicità.
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