Capricorn
Un semi-lungometraggio, se possiamo chiamarlo in questo modo: la trama è un po' bazziccata qua e la, però è piacevole da guardare. La grafica è carina, nella norma, nulla di così eclatante, ma neanche pessima. La musica è ridotta al minimo, ma questo non rappresenta un problema. Magari il film sarebbe dovuto durare di più per risultare veramente interessante e gradevole. I personaggi poi non sono stati proprio approfonditi come si sarebbe dovuto fare, proprio anche a causa della brevità della trama. Tuttavia, i flashback presentati sono adeguati e pertinenti alla trama e questo contribuisce a colmare le lacune in termini di profondità della storia singolare dei singoli personaggi.
La scena finale è forse la migliore proprio perché caratterizzata da più azione. Una cosa che si fatica a capire è come centri il protagonista nella vicenda, anche se questo entra alla fine a far parte della causa narrata. Tutto sommato non è un anime così male, però, a mio avviso, poteva e doveva essere sviluppato meglio e bisognava dare più spazio ai personaggi e alle loro vicende.
La scena finale è forse la migliore proprio perché caratterizzata da più azione. Una cosa che si fatica a capire è come centri il protagonista nella vicenda, anche se questo entra alla fine a far parte della causa narrata. Tutto sommato non è un anime così male, però, a mio avviso, poteva e doveva essere sviluppato meglio e bisognava dare più spazio ai personaggi e alle loro vicende.
La trama in breve: il giovane studente giapponese Taku Shimamura si trova improvvisamente catapultato nel mondo parallelo di Slaffleaze, un pianeta simile al nostro ma abitato da uomini-animali.
Qui, con l'aiuto del Dottor Garetti e della giovane ragazza-drago Mona, dovrà sventare i piani di Zolba, il più potente e malvagio generale del regno di Slaffleaze. Costui, infatti, progetta di invadere il mondo parallelo di "Capricorn" (che sarebbe poi la Terra stessa) sfruttando un esercito di guerrieri-dragoni.
'Capricorn' è il frettoloso adattamento in OAV di un manga di Johji Manabe degli anni '80. Dico "frettoloso" perché si condensano in soli 45 minuti ben cinque volumi dell'opera cartacea originale. Non che la trama sia poi così tanto complessa, intendiamoci, ma ci sono troppe ellissi nella sceneggiatura che rendono poco comprensibili diverse sequenze. Si ha infatti l'impressione di trovarsi di fronte ad un "best of" condensato del manga piuttosto che ad un'opera organica.
Del resto la brevità dell'opera, oltre ad indebolire un intreccio che già nella versione a fumetti non brillava, ha anche indotto gli autori a tagliare personaggi importanti del manga (es. la sorella di Taku che si intravvede soltanto nel prologo per poi sparire dalla trama).
L'animazione è nel complesso sufficiente in relazione all'età dell'OAV, bella soprattutto nelle scene più caotiche e comunque fedele allo stile di disegno molto "eighties" di Manabe, col suo chara design morbido e ammiccante. Qui però è tutto l'insieme a traballare e a non convincere: a mio avviso 'Capricorn' è consigliabile solo a chi conosce il manga originale oppure a chi, adorando certa animazione giapponese "vintage" dello stesso periodo, è anche disposto a godersi una breve visione senza farsi troppe domande sulla coerenza di ciò che sta guardando.
Qui, con l'aiuto del Dottor Garetti e della giovane ragazza-drago Mona, dovrà sventare i piani di Zolba, il più potente e malvagio generale del regno di Slaffleaze. Costui, infatti, progetta di invadere il mondo parallelo di "Capricorn" (che sarebbe poi la Terra stessa) sfruttando un esercito di guerrieri-dragoni.
'Capricorn' è il frettoloso adattamento in OAV di un manga di Johji Manabe degli anni '80. Dico "frettoloso" perché si condensano in soli 45 minuti ben cinque volumi dell'opera cartacea originale. Non che la trama sia poi così tanto complessa, intendiamoci, ma ci sono troppe ellissi nella sceneggiatura che rendono poco comprensibili diverse sequenze. Si ha infatti l'impressione di trovarsi di fronte ad un "best of" condensato del manga piuttosto che ad un'opera organica.
Del resto la brevità dell'opera, oltre ad indebolire un intreccio che già nella versione a fumetti non brillava, ha anche indotto gli autori a tagliare personaggi importanti del manga (es. la sorella di Taku che si intravvede soltanto nel prologo per poi sparire dalla trama).
L'animazione è nel complesso sufficiente in relazione all'età dell'OAV, bella soprattutto nelle scene più caotiche e comunque fedele allo stile di disegno molto "eighties" di Manabe, col suo chara design morbido e ammiccante. Qui però è tutto l'insieme a traballare e a non convincere: a mio avviso 'Capricorn' è consigliabile solo a chi conosce il manga originale oppure a chi, adorando certa animazione giapponese "vintage" dello stesso periodo, è anche disposto a godersi una breve visione senza farsi troppe domande sulla coerenza di ciò che sta guardando.