Discipline Zero
«Discipline Zero» è una serie OAV, di genere hentai, scolastico e BDSM, del 2010, composto da due episodi da 30 minuti ciascuno.
Tale serie è un prequel, io se non ho visto gli anime collegati, ma essendo un prequel non dovrebbe essere un problema.
Per quanto riguarda la trama non c'è molto da dire, dato che è quasi praticamente inesistente, soprattutto se non si conoscono le opere collegate, diciamo che siamo in un ambito scolastico, una scuola privata femminile chiamata San Alcadia Academy, che è da poco diventata mista; la donna che gestisce questo istituto si chiama Morimoto Leona.
Per il resto non c'è molto da dire, vediamo solo scene di sesso, in cui grossomodo sono le donne a farsi avanti, e a dominare gli uomini, soprattutto Leona, che è estremamente dominante, avendo pure uno schiavo con cui fa pratiche BDSM.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, non posso esprimere giudizi, dato che stanno tutto il tempo a fare sesso...
Musiche quasi completamente inesistenti e anonime, si sentivano quasi solo i gemiti.
Aspetto grafico decente per essere un hentai del 2010, ma nulla di più.
Il più grande difetto a mio avviso, è una scena in particolare che ritengo troppo grottesca, non voglio entrare troppo nello specifico, perché potrebbe non essere adatta ad essere riportata in una recensione, ma comunque è una cosa troppo assurda e ridicola, e in parte, anche disgustosa.
In conclusione: anime sufficiente, soprattutto se si vuole passare un’oretta, con scene ad alto contenuto sessuale, senza pensare a trame e così via, in tutti gli altri casi lo sconsiglio caldamente.
Voto finale 6,5
Tale serie è un prequel, io se non ho visto gli anime collegati, ma essendo un prequel non dovrebbe essere un problema.
Per quanto riguarda la trama non c'è molto da dire, dato che è quasi praticamente inesistente, soprattutto se non si conoscono le opere collegate, diciamo che siamo in un ambito scolastico, una scuola privata femminile chiamata San Alcadia Academy, che è da poco diventata mista; la donna che gestisce questo istituto si chiama Morimoto Leona.
Per il resto non c'è molto da dire, vediamo solo scene di sesso, in cui grossomodo sono le donne a farsi avanti, e a dominare gli uomini, soprattutto Leona, che è estremamente dominante, avendo pure uno schiavo con cui fa pratiche BDSM.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, non posso esprimere giudizi, dato che stanno tutto il tempo a fare sesso...
Musiche quasi completamente inesistenti e anonime, si sentivano quasi solo i gemiti.
Aspetto grafico decente per essere un hentai del 2010, ma nulla di più.
Il più grande difetto a mio avviso, è una scena in particolare che ritengo troppo grottesca, non voglio entrare troppo nello specifico, perché potrebbe non essere adatta ad essere riportata in una recensione, ma comunque è una cosa troppo assurda e ridicola, e in parte, anche disgustosa.
In conclusione: anime sufficiente, soprattutto se si vuole passare un’oretta, con scene ad alto contenuto sessuale, senza pensare a trame e così via, in tutti gli altri casi lo sconsiglio caldamente.
Voto finale 6,5
Così come avvenuto per il suo fratello più illustre, Bible Black: La Noche de Valpurgis, anche Discipline: The Record of a Crusade riceve, qualche anno dopo la realizzazione della serie OAV in 6 episodi, un prequel in 2 episodi intitolato Discipline Zero. Discipline era stato un prodotto deludente per chi si aspettava una storia ai livelli di Bible Black, con una trama poco solida e coesa, character design tutt'altro che sensuale e personaggi mal caratterizzati. Sarà riuscito il prequel quantomeno ad eguagliare questi livelli? Niente affatto, anzi scade ulteriormente nella mediocrità.
Lo scopo di un prequel dovrebbe essere quello di spiegare antefatti solo accennati nella serie principale e di arricchire la storia con nuovi elementi: nel caso di Discipline Zero, ci si aspetterebbe quindi un approfondimento dei fatti antecedenti la venuta di Takuro Hayami nel collegio St. Arcadia. E l'approfondimento c'è, bisogna ammetterlo, ma solo per quanto riguarda la ninfomania delle ragazze del dormitorio dove sarà sistemato anche Takuro o la perversione delle sorelle Morimoto, che organizzano orge e si dedicano a pratiche di sottomissione umilianti per le loro vittime; tutto si riduce, ancora una volta, a semplici scene di sesso, con una trama risibile che serve solo a contestualizzarle. Ritorna quasi tutto il cast di personaggi della serie principale, tranne ovviamente Takuro e alcuni personaggi secondari (ma non se ne sente affatto la mancanza).
Certo, un hentai non deve per forza avere una trama complessa, ma dovrebbe sopperire a questa mancanza con altri elementi: comicità, carisma dei personaggi, bellezza del character design, sensualità delle fanciulle… questi elementi mancavano in Discipline: The Record of a Crusade e mancano anche nel prequel, realizzato giustamente al risparmio, con disegni ancora più scadenti e meno dettagliati, ragazze maggiorate dai seni troppo grandi e irrealistici, un comparto sonoro trascurabile, che rendono poco accattivanti proprio quelle scene su cui dovrebbe maggiormente basarsi un hentai.
In realtà il risultato finale non è poi così sorprendente: raramente un prequel riesce a equagliare la serie principale, se poi il prodotto di partenza è mediocre la delusione è dietro l'angolo. Ed è proprio quello che accade nel caso di Discipline Zero.
Lo scopo di un prequel dovrebbe essere quello di spiegare antefatti solo accennati nella serie principale e di arricchire la storia con nuovi elementi: nel caso di Discipline Zero, ci si aspetterebbe quindi un approfondimento dei fatti antecedenti la venuta di Takuro Hayami nel collegio St. Arcadia. E l'approfondimento c'è, bisogna ammetterlo, ma solo per quanto riguarda la ninfomania delle ragazze del dormitorio dove sarà sistemato anche Takuro o la perversione delle sorelle Morimoto, che organizzano orge e si dedicano a pratiche di sottomissione umilianti per le loro vittime; tutto si riduce, ancora una volta, a semplici scene di sesso, con una trama risibile che serve solo a contestualizzarle. Ritorna quasi tutto il cast di personaggi della serie principale, tranne ovviamente Takuro e alcuni personaggi secondari (ma non se ne sente affatto la mancanza).
Certo, un hentai non deve per forza avere una trama complessa, ma dovrebbe sopperire a questa mancanza con altri elementi: comicità, carisma dei personaggi, bellezza del character design, sensualità delle fanciulle… questi elementi mancavano in Discipline: The Record of a Crusade e mancano anche nel prequel, realizzato giustamente al risparmio, con disegni ancora più scadenti e meno dettagliati, ragazze maggiorate dai seni troppo grandi e irrealistici, un comparto sonoro trascurabile, che rendono poco accattivanti proprio quelle scene su cui dovrebbe maggiormente basarsi un hentai.
In realtà il risultato finale non è poi così sorprendente: raramente un prequel riesce a equagliare la serie principale, se poi il prodotto di partenza è mediocre la delusione è dietro l'angolo. Ed è proprio quello che accade nel caso di Discipline Zero.
"Discipline Zero" è una miniserie hentai in due episodi che fa da prequel all'anime "Discipline".
In questi due episodi viene raccontato l'inizio della vita scolastica al St. Arcadia delle ragazze protagoniste della serie, ovvero Leona, Saori, Yuuki, Ruri, Maiko. Ovviamente non perderanno tempo, e si dedicheranno completamente alla loro attività preferita.
Punto centrale di un anime del genere sono le scene di sesso, ovvio. Ce ne sono davvero tante, si fa fatica a trovare scene in cui i personaggi facciano altro che non sia sesso. C'è un po' di tutto, ma nulla di troppo eccessivo.
I disegni sono nella norma, anche se peggiori rispetto a quelli della prima serie. La maggior cura è riservata ai personaggi femminili, che manco a dirlo sono tutti tettone.
Una particolarità è che in tutte le scene sono le ragazze a prendere l'iniziativa, dato che sono sempre loro a cercare "tubi" da "lucidare", certo non che sia questo gran elemento innovativo comunque.
Colonna sonora. C'era? Non me ne sono accorto. Il doppiaggio è il solito, per quelli a cui piace, con le ragazze che urlano come se venissero squartate.
Come anime hentai "Discipline Zero" è più che buono. La trama non è il punto forte (non che serva poi), e anche l'idea del prequel non aggiunge davvero nulla. Ma appunto, è un anime hentai, e ha tutte le carte in regola.
So che non serve scriverlo, ma vista la sua natura di prequel - e la "grande" storia che si porta dietro - è perfettamente visibile senza aver visto la prima serie.
In questi due episodi viene raccontato l'inizio della vita scolastica al St. Arcadia delle ragazze protagoniste della serie, ovvero Leona, Saori, Yuuki, Ruri, Maiko. Ovviamente non perderanno tempo, e si dedicheranno completamente alla loro attività preferita.
Punto centrale di un anime del genere sono le scene di sesso, ovvio. Ce ne sono davvero tante, si fa fatica a trovare scene in cui i personaggi facciano altro che non sia sesso. C'è un po' di tutto, ma nulla di troppo eccessivo.
I disegni sono nella norma, anche se peggiori rispetto a quelli della prima serie. La maggior cura è riservata ai personaggi femminili, che manco a dirlo sono tutti tettone.
Una particolarità è che in tutte le scene sono le ragazze a prendere l'iniziativa, dato che sono sempre loro a cercare "tubi" da "lucidare", certo non che sia questo gran elemento innovativo comunque.
Colonna sonora. C'era? Non me ne sono accorto. Il doppiaggio è il solito, per quelli a cui piace, con le ragazze che urlano come se venissero squartate.
Come anime hentai "Discipline Zero" è più che buono. La trama non è il punto forte (non che serva poi), e anche l'idea del prequel non aggiunge davvero nulla. Ma appunto, è un anime hentai, e ha tutte le carte in regola.
So che non serve scriverlo, ma vista la sua natura di prequel - e la "grande" storia che si porta dietro - è perfettamente visibile senza aver visto la prima serie.