Shiki OVA
Sulla stessa lunghezza d'onda della serie TV omonima, configurandosi ad elemento rafforzativo e aggiuntivo a ridosso degli eventi finali che avrebbero portato alla cosiddetta "Epurazione dagli Shiki", i due OVA ci svelano i retroscena e le dinamiche del conflitto insurrezionalista fra umani e Shiki, coadiuvato efficacemente da un punto di vista esterno alle vicende focalizzato su due madri rimaste sfortunatamente coinvolte loro malgrado: Nao Yasumori e Motoko Maeda. La prima un'umana "vampirizzata" Shiki, la seconda un'umana rimasta umana ma colpita dalla tragedia più grande che una madre possa ricevere: perdere e vedere morire i propri figli a cui si è data la vita.
Rilasciati e distribuiti nel cofanetto in Blu-ray Disc a circa cinque mesi di distanza dalla fine della serie TV originale, questi due special (inediti) si collocano in linea temporale subito dopo gli episodi 20 e 21, chiudendo e completando definitivamente la disputa Shiki vs Umani e viceversa.
Il primo episodio, il più riuscito dei due e ricco di pathos con risvolti psicologici, è tutto incentrato sugli ultimi sopravvissuti del gruppo degli Shiki, inseguiti e perseguitati dagli uomini che danno loro la caccia per vendicarsi. L'episodio, tra un massacro e un altro, si sofferma a più riprese sul turbamento interiore di una donna alle prese con il senso di colpa di quando era in vita e la paura di morire, nuovamente.
L'episodio dipinge, in un affresco di crudeltà, spietato cinismo e paura del "diverso" inizialmente ad appannaggio delle creature della notte dette "Shiki", come sia facile e possibile ribaltare i ruoli, mostrando come gli uomini, se posti in condizioni di estremo pericolo, decidano di "rinunciare" deliberatamente alla propria umanità e razionalità, uccidendo e compiendo massacri in un bagno di sangue senza porsi il minimo dubbio se ciò che si sta adempiendo sia giusto o sbagliato.
Memorabile è la scena del trasporto dei cadaveri degli ultimi Shiki dalle condutture idriche all'esterno da parte degli uomini, sembra di assistere alla raccolta del grano dei tempi antichi. Donne e uomini che nel mentre smaltiscono e chiudono in sacchi di spazzatura o sotterrano sotto terra gli ultimi cadaveri degli Shiki intonano canzoncine auliche per "esorcizzare" il male con totale nonchalance.
Il secondo e ultimo episodio, narrativamente inferiore e strutturato a riassuntino, offre soltanto allo spettatore uno spaccato inedito su un dettaglio importante che ha portato alla distruzione del villaggio di Sotoba, che la serie canonica non prese in considerazione, forse per questioni di tempo.
Non si rilevano cambiamenti per quanto concerne l'apparato tecnico: chara design, musiche e scenari risultano essere fondamentalmente gli stessi già visti nella serie TV.
In conclusione, complessivamente questi due OVA delineano un quadro comparativo e qualitativo tale e quale alla serie originale, favorendo un maggior intrattenimento e approfondimento che ho apprezzato.
Rilasciati e distribuiti nel cofanetto in Blu-ray Disc a circa cinque mesi di distanza dalla fine della serie TV originale, questi due special (inediti) si collocano in linea temporale subito dopo gli episodi 20 e 21, chiudendo e completando definitivamente la disputa Shiki vs Umani e viceversa.
Il primo episodio, il più riuscito dei due e ricco di pathos con risvolti psicologici, è tutto incentrato sugli ultimi sopravvissuti del gruppo degli Shiki, inseguiti e perseguitati dagli uomini che danno loro la caccia per vendicarsi. L'episodio, tra un massacro e un altro, si sofferma a più riprese sul turbamento interiore di una donna alle prese con il senso di colpa di quando era in vita e la paura di morire, nuovamente.
L'episodio dipinge, in un affresco di crudeltà, spietato cinismo e paura del "diverso" inizialmente ad appannaggio delle creature della notte dette "Shiki", come sia facile e possibile ribaltare i ruoli, mostrando come gli uomini, se posti in condizioni di estremo pericolo, decidano di "rinunciare" deliberatamente alla propria umanità e razionalità, uccidendo e compiendo massacri in un bagno di sangue senza porsi il minimo dubbio se ciò che si sta adempiendo sia giusto o sbagliato.
Memorabile è la scena del trasporto dei cadaveri degli ultimi Shiki dalle condutture idriche all'esterno da parte degli uomini, sembra di assistere alla raccolta del grano dei tempi antichi. Donne e uomini che nel mentre smaltiscono e chiudono in sacchi di spazzatura o sotterrano sotto terra gli ultimi cadaveri degli Shiki intonano canzoncine auliche per "esorcizzare" il male con totale nonchalance.
Il secondo e ultimo episodio, narrativamente inferiore e strutturato a riassuntino, offre soltanto allo spettatore uno spaccato inedito su un dettaglio importante che ha portato alla distruzione del villaggio di Sotoba, che la serie canonica non prese in considerazione, forse per questioni di tempo.
Non si rilevano cambiamenti per quanto concerne l'apparato tecnico: chara design, musiche e scenari risultano essere fondamentalmente gli stessi già visti nella serie TV.
In conclusione, complessivamente questi due OVA delineano un quadro comparativo e qualitativo tale e quale alla serie originale, favorendo un maggior intrattenimento e approfondimento che ho apprezzato.
Molto spesso gli OAV che si trovano tra una puntata e l'altra di un anime non vengono considerati, ma questi, così scorrevoli e ben fatti, valgono la pena di essere visti. Questi episodi inediti vi faranno avvicinare mentalmente agli Shiki, subito dopo l'avvio dello sterminio da parte degli umani.
Tra i rimorsi degli stessi vampiri e la follia di alcuni umani, bramosi di uccidere queste creature nei modi più atroci, si assiste alle loro paure e alla loro fuga.
Consiglio vivamente la visione degli OAV nelle puntate vicino alla 20, in modo da farsi prendere di più da quest'opera.
Tra i rimorsi degli stessi vampiri e la follia di alcuni umani, bramosi di uccidere queste creature nei modi più atroci, si assiste alle loro paure e alla loro fuga.
Consiglio vivamente la visione degli OAV nelle puntate vicino alla 20, in modo da farsi prendere di più da quest'opera.
Piacevolissimi, questi due OAV (soprattutto il secondo), che vanno a chiudere, e a completare, le vicende di "Shiki".
Le valutazioni generali su questi due singoli episodi aggiuntivi sono praticamente identiche a quelle della serie tv a cui si ricollegano, non presentando sostanziali differenze né dal punto di vista grafico (ottimi scenari, originalissimo e azzeccato chara design), né da quello musicale (temi evocativi e calzanti con i vari momenti dell'anime), per cui se ne siete incuriositi date un'occhiata alla recensione della serie tv, dove tali temi vengono esaminati in modo più approfondito.
Il commento su questi due OAV si incentrerà quindi sulla loro trama, e sui temi che da essi verranno sviluppati.
Se il primo dei due episodi aggiuntivi offre una serie di eventi che potevano tranquillamente legarsi alla serie tv, presentando la vicenda di una madre e della tragedia che la colpisce, ben più interessante ci appare il secondo episodio, che ci mostra invece la resa dei conti finale tra shiki e cittadini del villaggio. Il primo tema che decisamente salta all'occhio, e che è una tematica cara al mondo dell'animazione giapponese e che ha visto in Go Nagai, con il suo incompleto Mao Dante e il capolavoro Devilman, uno dei suoi capisaldi, è la questione se effettivamente i ruoli di bene e male, o vittima e carnefice, siano effettivamente così netti e delineati come ci immaginiamo, dopo anni e anni di prodotti in cui questo tipo di interrogativo veniva risolto in modo piuttosto deciso e indiscutibile. Se i cittadini di Sotoba, sopravvissuti alla decimazione da parte degli shiki, rovesciassero le sorti del "conflitto", come si comporterebbero? Valuterebbero il fatto che gli shiki agiscono come noi agiamo con le nostre fonti di cibo? O piuttosto si trasformerebbero a loro volta in creature prive di pietà e dalla spietatezza inenarrabile? La risposta arriva, in modo inequivocabile, dal secondo OAV, che in un ambiente terribilmente claustrofobico, stretto e buio, ci mostra gli ultimi istanti degli shiki sopravvissuti. E' un episodio piuttosto forte, e la sua forza è espressa in modo magistrale sia dalla parte finale dello scontro, con gli shiki supplicanti pietà e i cittadini che non la concederanno, sia dalla distinzione netta esistente tra i pochi che manterranno una mente lucida che li porterà ad avere dubbi se quella sia la decisione giusta, e la massa acefala che, unita in modo informe, si abbatterà in maniera devastante sugli shiki sopravvissuti.
L'altro tema, piuttosto evidente e che ho appena accennato, ben espresso da questo secondo episodio, è appunto la terribile debolezza e forza dell'essere umano, che se debole da solo, acquisisce una forza devastante in gruppo, ma, ahimè, al prezzo di una totale, o quasi, negazione della propria razionalità.
Concludendo, avrete già capito che mentre il primo episodio è un filler abbastanza piatto, che poteva stare tranquillamente all'interno degli episodi della serie ufficiale, il secondo è una vera e propria perla, soprattutto dal punto di vista della tensione e dell'approfondimento psicologico.
Se avete apprezzato "Shiki" gli OAV sono da vedere, decisamente.
Le valutazioni generali su questi due singoli episodi aggiuntivi sono praticamente identiche a quelle della serie tv a cui si ricollegano, non presentando sostanziali differenze né dal punto di vista grafico (ottimi scenari, originalissimo e azzeccato chara design), né da quello musicale (temi evocativi e calzanti con i vari momenti dell'anime), per cui se ne siete incuriositi date un'occhiata alla recensione della serie tv, dove tali temi vengono esaminati in modo più approfondito.
Il commento su questi due OAV si incentrerà quindi sulla loro trama, e sui temi che da essi verranno sviluppati.
Se il primo dei due episodi aggiuntivi offre una serie di eventi che potevano tranquillamente legarsi alla serie tv, presentando la vicenda di una madre e della tragedia che la colpisce, ben più interessante ci appare il secondo episodio, che ci mostra invece la resa dei conti finale tra shiki e cittadini del villaggio. Il primo tema che decisamente salta all'occhio, e che è una tematica cara al mondo dell'animazione giapponese e che ha visto in Go Nagai, con il suo incompleto Mao Dante e il capolavoro Devilman, uno dei suoi capisaldi, è la questione se effettivamente i ruoli di bene e male, o vittima e carnefice, siano effettivamente così netti e delineati come ci immaginiamo, dopo anni e anni di prodotti in cui questo tipo di interrogativo veniva risolto in modo piuttosto deciso e indiscutibile. Se i cittadini di Sotoba, sopravvissuti alla decimazione da parte degli shiki, rovesciassero le sorti del "conflitto", come si comporterebbero? Valuterebbero il fatto che gli shiki agiscono come noi agiamo con le nostre fonti di cibo? O piuttosto si trasformerebbero a loro volta in creature prive di pietà e dalla spietatezza inenarrabile? La risposta arriva, in modo inequivocabile, dal secondo OAV, che in un ambiente terribilmente claustrofobico, stretto e buio, ci mostra gli ultimi istanti degli shiki sopravvissuti. E' un episodio piuttosto forte, e la sua forza è espressa in modo magistrale sia dalla parte finale dello scontro, con gli shiki supplicanti pietà e i cittadini che non la concederanno, sia dalla distinzione netta esistente tra i pochi che manterranno una mente lucida che li porterà ad avere dubbi se quella sia la decisione giusta, e la massa acefala che, unita in modo informe, si abbatterà in maniera devastante sugli shiki sopravvissuti.
L'altro tema, piuttosto evidente e che ho appena accennato, ben espresso da questo secondo episodio, è appunto la terribile debolezza e forza dell'essere umano, che se debole da solo, acquisisce una forza devastante in gruppo, ma, ahimè, al prezzo di una totale, o quasi, negazione della propria razionalità.
Concludendo, avrete già capito che mentre il primo episodio è un filler abbastanza piatto, che poteva stare tranquillamente all'interno degli episodi della serie ufficiale, il secondo è una vera e propria perla, soprattutto dal punto di vista della tensione e dell'approfondimento psicologico.
Se avete apprezzato "Shiki" gli OAV sono da vedere, decisamente.