The Four Seasons
Un anime per rilanciare il turismo a Saitama messo in crisi dopo il terribile terremoto di un anno fa. E' davvero curioso trovarsi a commentare questo titolo proprio nei giorni di un altro terribile terremoto, stavolta in Emilia, dalle nostre parti. Passati questi giorni di lutto e dolore, bisognerà pensare a qualcosa di simile anche per questa regione; sarebbe un bel modo per ripartire dopo giorni tanto drammatici.
"The four season" è composto da quattro mini-episodi di cinque minuti circa; ognuno di essi prende il nome di una delle quattro stagioni, il che spiega anche il nome di quest'anime.
Nel primo (primavera), il protagonista ha un piccolo incidente con la bicicletta; nessuna conseguenza per il fisico, ma stranamente non riesce a ricordare nulla della ragazza che gli è accanto.
Nel secondo (estate), alcune ragazze sfruttano le vacanze per girare un video sulle bellezze della propria regione.
Nel terzo (autunno), il re dei folletti è preoccupatissimo per la scomparsa di sua figlia, allontanatasi per visitare il mondo degli umani.
Nel quarto (inverno), una ragazzina accusa suo padre di essere il responsabile di una grave malattia che affliggerebbe sua madre.
Quattro storie brevi e semplici, ma anche molto belle (la mia preferita è la prima), sono ambientate in paesaggi immerse nei fiori che, anzi, spesso svolgono anche un ruolo da protagonista assoluto. Il risultato finale è senz'altro lodevole e non solo per il nobile fine che si propone di raggiungere, ma anche perché nella loro estrema semplicità questi episodi riescono a colpire al cuore lo spettatore suscitando tenerezza e infondendo serenità. In più i disegni sono molto curati e aggiungono al tutto un certo trasporto contemplativo.
In definitiva, riuscirà quest'anime a vincere la paura e rilanciare il turismo in Giappone? Probabilmente no, è francamente impensabile che un anime possa da solo risolvere problemi di così rilevante portata; senz'altro esso rappresenta un piccolo passettino nella giusta direzione. Quanto a me, l'intenzione di andarci, prima o poi, l'ho sempre avuta, e quest'anime certamente contribuisce a rafforzarmi in tale intenzione. E, tenendo conto anche di questo, posso tranquillamente assegnargli una valutazione positiva.
"The four season" è composto da quattro mini-episodi di cinque minuti circa; ognuno di essi prende il nome di una delle quattro stagioni, il che spiega anche il nome di quest'anime.
Nel primo (primavera), il protagonista ha un piccolo incidente con la bicicletta; nessuna conseguenza per il fisico, ma stranamente non riesce a ricordare nulla della ragazza che gli è accanto.
Nel secondo (estate), alcune ragazze sfruttano le vacanze per girare un video sulle bellezze della propria regione.
Nel terzo (autunno), il re dei folletti è preoccupatissimo per la scomparsa di sua figlia, allontanatasi per visitare il mondo degli umani.
Nel quarto (inverno), una ragazzina accusa suo padre di essere il responsabile di una grave malattia che affliggerebbe sua madre.
Quattro storie brevi e semplici, ma anche molto belle (la mia preferita è la prima), sono ambientate in paesaggi immerse nei fiori che, anzi, spesso svolgono anche un ruolo da protagonista assoluto. Il risultato finale è senz'altro lodevole e non solo per il nobile fine che si propone di raggiungere, ma anche perché nella loro estrema semplicità questi episodi riescono a colpire al cuore lo spettatore suscitando tenerezza e infondendo serenità. In più i disegni sono molto curati e aggiungono al tutto un certo trasporto contemplativo.
In definitiva, riuscirà quest'anime a vincere la paura e rilanciare il turismo in Giappone? Probabilmente no, è francamente impensabile che un anime possa da solo risolvere problemi di così rilevante portata; senz'altro esso rappresenta un piccolo passettino nella giusta direzione. Quanto a me, l'intenzione di andarci, prima o poi, l'ho sempre avuta, e quest'anime certamente contribuisce a rafforzarmi in tale intenzione. E, tenendo conto anche di questo, posso tranquillamente assegnargli una valutazione positiva.
Circa un anno e una settimana dopo il terribile disastro dell'11 marzo 2011, la prefettura di Saitama prova a rilanciare il turismo nella regione, in aggiunta ad altre iniziative, con la diffusione di questa serie di brevi ONA (anime rilasciati sul web), sottotitolati in ben quattro lingue straniere (inglese, francese, cinese e coreano), e doppiati da una selezione di abitanti della prefettura stessa.
Gli episodi durano circa sette minuti, di cui solo i primi cinque dedicati al racconto di brevi aneddoti: ognuno di questi è ambientato in vari luoghi della regione, durante una delle quattro stagioni; a seguito di ogni storia, cioè negli ultimi due minuti, sono riportate varie informazioni sulle zone appena ritratte (con tanto di guida al modo per arrivarci, partendo da Tokyo).
Si tratta senza dubbio di una proposta apprezzabile - anche a livello narrativo, come con dolcissima parentesi d'apertura - che, oltre a presentare in maniera dettagliata e al contempo fantasiosa gli splendidi scorci giapponesi, riprende la tradizionale celebrazione delle stagioni, simboleggiate dalle caratteristiche fioriture, ben evidenziate in ogni capitolo.
Gli episodi durano circa sette minuti, di cui solo i primi cinque dedicati al racconto di brevi aneddoti: ognuno di questi è ambientato in vari luoghi della regione, durante una delle quattro stagioni; a seguito di ogni storia, cioè negli ultimi due minuti, sono riportate varie informazioni sulle zone appena ritratte (con tanto di guida al modo per arrivarci, partendo da Tokyo).
Si tratta senza dubbio di una proposta apprezzabile - anche a livello narrativo, come con dolcissima parentesi d'apertura - che, oltre a presentare in maniera dettagliata e al contempo fantasiosa gli splendidi scorci giapponesi, riprende la tradizionale celebrazione delle stagioni, simboleggiate dalle caratteristiche fioriture, ben evidenziate in ogni capitolo.
