Hand Maid May
L'anime si divide sostanzialmente in due parti. Nella prima Nambara cerca di portare via May a Kazuya con qualsiasi mezzo. Mentre nella seconda May viene upgradata e assume dimensioni normali, scatenando così la gelosia di Kasumi. Dal lato tecnico sono molto belli i disegni color pastello e le animazioni sono abbastanza fluide. I personaggi sono ben caratterizzati, in particolar modo il pazzoide Kotaro Nambara che si lancia in scene e monologhi al limite dell'assurdo. Hand Maid May è una serie semplice e divertente, ma senza pretese, che ricalca in parte le commedie fantastico sentimentali dell'animazione anni ottanta.
Tra tutti gli anime di questo tipo che sono arrivati in Italia tra gli anni '90 e i primi del 2000, questo è sicuramente tra i migliori. La serie si dimostra molto simpatica e apprezzabile sin dal primo episodio, complice anche una trama curiosa ma allo stesso tempo carina.
<b>Contiene lievi spoiler</b>
Il protagonista è Kazuya, un ragazzo intellettuale, il classico mago dei computer, intento a realizzare un progetto che lui stesso ha denominato "Doraemon", che consiste nel creare un robot dalla mente autonoma. Ma per via di uno strano virus infiltratosi nel suo computer, dopo aver inserito un CD datogli dall'amico/nemico pazzoide Kotaro Nanbara, gli verra recapitata May, una minuscola cyber-maid dai sentimenti umani, capace di intendere e volere da se stessa. Da quel momento la vita di Kazuya cambierà, e si ritroverà protagonista, suo malgrado, di situazioni strane e per certi versi buffe, tutto a causa del mancato pagamento alla consegna di May, e a poco a poco si ritroverà circondato da un sacco di ragazze (ma tutte cyberdoll) che si instaureranno niente meno che negli stessi appartamenti dove lui alloggia. Ma ben presto tutti scopriranno di non trovarsi lì per caso, e che i motivi sono ben più complicati di quanto sembrino.
Non sono molto esperto del genere "harem", anzi credo che questo sia il mio primo anime di tale categoria, anche se qui il protagonista è circondato da cyberdoll (ma tutte molto belle), anzichè di ragazze in carne ed ossa, tranne una.
Elemento chiave sarà il rapporto che si formerà tra Kazuya e May, che diventa sempre più profondo andando avanti, cosa che farà impazzire di gelosia Kasumi, l'unica ragazza "vera" del gruppo, nonchè la figlia della padrona dell'appartamento. Ma ci proveranno un po' tutte con Kazuya (quando si dice "beato tra le donne"), nonostante all'inizio fossero arrivate solo con l'intento di recuperare May per il mancato pagamento.
Ognuna delle cyberdoll ha delle caratteristiche proprie: Sara ha un carattere esplosivo e va matta per il ramen, di cui ne mangia quantità esorbitanti, e ha l'aspetto di una donna adulta, a differenza delle altre che sembrano più delle ragazzine; Kay è una nerd incallita, ha un carattere strano e in qualsiasi cosa dica ci mette sempre in mezzo calcoli e parole complicate, ma è anche la più sexy del gruppo (almeno secondo me); Lena invece è una bambina capricciosa, le interessa solo giocare e guardare la tv assieme al suo adorato Ikarya, il cyber-calamaro ideato da Kazuya, e se non viene accontentata scoppia in un terribile pianto che rompe i timpani a chiunque le stia vicino; Mami è quella che arriva per ultima, ha un carattere piuttosto irritante all'inizio, soprattutto per i suoi "guarda guarda", ma dimostrerà di essere più intelligente di quanto sembri, ed instaura un rapporto quasi materno con Kazuya e le altre (una cyber-mamma insomma). L'unica ad avere le caratteristiche di una ragazza normale è May, perché è molto più avanzata delle altre, ma ha il difetto di essere piuttosto maldestra.
L'anime è caratterizzato perlopiù da situazioni esilaranti, ma mai del tutto demenziali. La maggiore fonte di divertimento è Kotaro Nanbara, coetano di Kazuya (anche se sembra uno che ha passato la trentina) di cui è invidioso perché i suoi progetti hanno sempre successo, mentre lui viene ignorato. Si tratta di un vero pazzo scatenato che urla a squarciagola e fa dei buffi balletti, nonché un riccone, e per strane coincidenze si ritroverà alleato con Sara, nell'intento di rovinare il suo nemico, almeno finché la cyberdoll non se ne innamorerà. Anche lui, senza saperlo, è coinvolto nella storia per ben altri motivi. Non mancheranno però i momenti drammatici, soprattutto nell'ultimo episodio.
Il disegno è fatto molto bene, e le protagoniste sono rese al top della forma. C'è parecchio fanservice, ma si tratta di soft ecchi, livello che non viene mai oltrepassato (quindi niente tette), e tutto sommato possiamo definirla una commedia per tutta la famiglia. Da notare come in "Turbine di passione", lo sceneggiato che tanto adorano le protagoniste, viene utilizzato un tratto che ricorda molto "Lady Oscar" e "Caro fratello".
Alcuni paragonano questa serie ad "Amazing Nurse Nanako", ma sinceramente non ci trovo nessun legame, tranne per la protagonista cyber-maid, che però a differenza di May è un'imbecille totale. E poi la storia è totalmente diversa.
Oltre alla serie sono stati prodotti uno special e uno spinoff. In Italia è arrivato solo il primo, episodio tra l'altro inutile, mentre il secondo, intitolato "Hand Maid Mai", è tutt'ora inedito.
Consiglio vivamente questa serie a chi vuole passare qualche oretta di relax, facendosi quattro risate.
<b>Contiene lievi spoiler</b>
Il protagonista è Kazuya, un ragazzo intellettuale, il classico mago dei computer, intento a realizzare un progetto che lui stesso ha denominato "Doraemon", che consiste nel creare un robot dalla mente autonoma. Ma per via di uno strano virus infiltratosi nel suo computer, dopo aver inserito un CD datogli dall'amico/nemico pazzoide Kotaro Nanbara, gli verra recapitata May, una minuscola cyber-maid dai sentimenti umani, capace di intendere e volere da se stessa. Da quel momento la vita di Kazuya cambierà, e si ritroverà protagonista, suo malgrado, di situazioni strane e per certi versi buffe, tutto a causa del mancato pagamento alla consegna di May, e a poco a poco si ritroverà circondato da un sacco di ragazze (ma tutte cyberdoll) che si instaureranno niente meno che negli stessi appartamenti dove lui alloggia. Ma ben presto tutti scopriranno di non trovarsi lì per caso, e che i motivi sono ben più complicati di quanto sembrino.
Non sono molto esperto del genere "harem", anzi credo che questo sia il mio primo anime di tale categoria, anche se qui il protagonista è circondato da cyberdoll (ma tutte molto belle), anzichè di ragazze in carne ed ossa, tranne una.
Elemento chiave sarà il rapporto che si formerà tra Kazuya e May, che diventa sempre più profondo andando avanti, cosa che farà impazzire di gelosia Kasumi, l'unica ragazza "vera" del gruppo, nonchè la figlia della padrona dell'appartamento. Ma ci proveranno un po' tutte con Kazuya (quando si dice "beato tra le donne"), nonostante all'inizio fossero arrivate solo con l'intento di recuperare May per il mancato pagamento.
Ognuna delle cyberdoll ha delle caratteristiche proprie: Sara ha un carattere esplosivo e va matta per il ramen, di cui ne mangia quantità esorbitanti, e ha l'aspetto di una donna adulta, a differenza delle altre che sembrano più delle ragazzine; Kay è una nerd incallita, ha un carattere strano e in qualsiasi cosa dica ci mette sempre in mezzo calcoli e parole complicate, ma è anche la più sexy del gruppo (almeno secondo me); Lena invece è una bambina capricciosa, le interessa solo giocare e guardare la tv assieme al suo adorato Ikarya, il cyber-calamaro ideato da Kazuya, e se non viene accontentata scoppia in un terribile pianto che rompe i timpani a chiunque le stia vicino; Mami è quella che arriva per ultima, ha un carattere piuttosto irritante all'inizio, soprattutto per i suoi "guarda guarda", ma dimostrerà di essere più intelligente di quanto sembri, ed instaura un rapporto quasi materno con Kazuya e le altre (una cyber-mamma insomma). L'unica ad avere le caratteristiche di una ragazza normale è May, perché è molto più avanzata delle altre, ma ha il difetto di essere piuttosto maldestra.
L'anime è caratterizzato perlopiù da situazioni esilaranti, ma mai del tutto demenziali. La maggiore fonte di divertimento è Kotaro Nanbara, coetano di Kazuya (anche se sembra uno che ha passato la trentina) di cui è invidioso perché i suoi progetti hanno sempre successo, mentre lui viene ignorato. Si tratta di un vero pazzo scatenato che urla a squarciagola e fa dei buffi balletti, nonché un riccone, e per strane coincidenze si ritroverà alleato con Sara, nell'intento di rovinare il suo nemico, almeno finché la cyberdoll non se ne innamorerà. Anche lui, senza saperlo, è coinvolto nella storia per ben altri motivi. Non mancheranno però i momenti drammatici, soprattutto nell'ultimo episodio.
Il disegno è fatto molto bene, e le protagoniste sono rese al top della forma. C'è parecchio fanservice, ma si tratta di soft ecchi, livello che non viene mai oltrepassato (quindi niente tette), e tutto sommato possiamo definirla una commedia per tutta la famiglia. Da notare come in "Turbine di passione", lo sceneggiato che tanto adorano le protagoniste, viene utilizzato un tratto che ricorda molto "Lady Oscar" e "Caro fratello".
Alcuni paragonano questa serie ad "Amazing Nurse Nanako", ma sinceramente non ci trovo nessun legame, tranne per la protagonista cyber-maid, che però a differenza di May è un'imbecille totale. E poi la storia è totalmente diversa.
Oltre alla serie sono stati prodotti uno special e uno spinoff. In Italia è arrivato solo il primo, episodio tra l'altro inutile, mentre il secondo, intitolato "Hand Maid Mai", è tutt'ora inedito.
Consiglio vivamente questa serie a chi vuole passare qualche oretta di relax, facendosi quattro risate.
Distribuita in Italia dalla Dynit per inesplicabili motivi, <i>Hand Maid May</i>, serie realizzata nel 2000 a nome della Geneon, allora conosciuta come Pioneer Animation, è una di quelle produzioni da proporre a un pubblico strettamente otaku: tre generi quali harem, ecchi e maid si raccolgono in un surrogato malriuscito di stereotipi tanto cari ai giapponesi quanto ormai insostenibili già al ridosso del terzo millennio. Non è tanto l'essere palese di quest'abusata amalgama a sconcertare, quanto la mancanza di un minimo senso logico alla base delle sciocchezze che vengono tirate in ballo.
Della trama non c'è assolutamente traccia? Certo, da un anime simile non si può pretendere chissà cosa, ma qui si rasenta la massima inconcludenza. La figura della cyberdoll (una sorta di robottina tuttofare dalla forma umana), che man mano pare acquisire personalità propria, fino a innamorarsi del nerd occhialuto di turno, diventa estenuante fin dal principio. La natura di harem viene a galla con la progressiva aggiunta al banchetto di nuove cyberdolls interessate al protagonista. La faciloneria che affligge non solo la caratterizzazione stessa di personaggi alla base inutili, ma tutta una serie di gag trite e ritrite e d'improbabili sdolcinatezze che gremiscono questi dieci episodi (più uno special), non può che scoraggiare anche i meno esigenti.
Il fan service abbonda, coinvolge pressoché tutti i personaggi ed è inserito a forza, senza alcuno sprazzo di originalità, complici varie inquadrature che imperterrite vanno a "mirare" certi "argomenti" fin dalle primissime scene. Insomma, da questo "malizioso" punto di vista non si può negare che il divertimento non manchi; c'è spazio anche per il lolicon.
Graficamente <i>Hand Maid May</i> non si presenta neppure male, con disegni già abbastanza "piatti" ma legati da alcune caratteristiche agli anni '90; discorso a parte richiedono le animazioni, insufficienti, addirittura esilaranti in certi punti. In definitiva penso che <i>Hand Maid May</i>, a seconda dei gusti, possa essere identificata come spazzatura o come piacevole passatempo, ma neppure nel secondo caso andrebbe presa sul serio.
Della trama non c'è assolutamente traccia? Certo, da un anime simile non si può pretendere chissà cosa, ma qui si rasenta la massima inconcludenza. La figura della cyberdoll (una sorta di robottina tuttofare dalla forma umana), che man mano pare acquisire personalità propria, fino a innamorarsi del nerd occhialuto di turno, diventa estenuante fin dal principio. La natura di harem viene a galla con la progressiva aggiunta al banchetto di nuove cyberdolls interessate al protagonista. La faciloneria che affligge non solo la caratterizzazione stessa di personaggi alla base inutili, ma tutta una serie di gag trite e ritrite e d'improbabili sdolcinatezze che gremiscono questi dieci episodi (più uno special), non può che scoraggiare anche i meno esigenti.
Il fan service abbonda, coinvolge pressoché tutti i personaggi ed è inserito a forza, senza alcuno sprazzo di originalità, complici varie inquadrature che imperterrite vanno a "mirare" certi "argomenti" fin dalle primissime scene. Insomma, da questo "malizioso" punto di vista non si può negare che il divertimento non manchi; c'è spazio anche per il lolicon.
Graficamente <i>Hand Maid May</i> non si presenta neppure male, con disegni già abbastanza "piatti" ma legati da alcune caratteristiche agli anni '90; discorso a parte richiedono le animazioni, insufficienti, addirittura esilaranti in certi punti. In definitiva penso che <i>Hand Maid May</i>, a seconda dei gusti, possa essere identificata come spazzatura o come piacevole passatempo, ma neppure nel secondo caso andrebbe presa sul serio.
Hand Maid May è una serie composta da 11 episodi facente parte del genere harem, dove il ragazzo imbranato di turno è attorniato da una pletora di ragazze. In questo caso non saranno tutte in carne e ossa.
Kazuya Saotome studia alla facoltà d'ingegneria elettronica di Ochanomuzu. E' appassionato di cibernetica e robotica ed ha tanti sogni da realizzare. Sopratutto quello di creare un robot senziente funzionale e operativo. Vari esperimenti infatti li conduce su un proprio prototipo, Ikariya, un simpatico esapode, ma con scarsi risultati. Kazuya vive in appartamento di un condominio gestito da una giovane ragazza, Kasumi, che spesso dà modo al ragazzo di distogliere l'attenzione dalla sua passione per dirigerla verso di lei. Tuttavia Kasumi non è la sola persona a invadere la vita di Kazuya, infatti l'amico/nemico Kotaro cova da tempo invidia nei suoi confronti, e gli regala un programma che in realtà è un virus in grado di distruggergli l'HD.
Le cose però non vanno come avrebbe voluto Kotaro, anzi, lui in qualche modo è responsabile dell'arrivo (per sbaglio) di un pacco a casa di Saotome spedito della ditta Cyberdine. Incredibilmente all'interno del pacco c'è una piccola e graziosa robottina, la cyber doll May. Insomma il coronamento del sogno della vita di Saotome. Ma è da qui che nasceranno i problemi per il povero Kazuya, invischiato in un sistema corporativo di cyber doll più grande di lui.
Hand Maid May è un anime simpatico, ben realizzato, con scene comiche, romantiche e spesso di "fan service". Kazuya è sempre circondato da belle ragazze, sia reali sia doll, e spesso non riesce a conciliare entrambi gli universi. Insomma, la serie è una commedia sul romanticismo e sull'inevitabile attaccamento degli uomini alle proprie creazioni. Se vi piace il genere, Hand Maid May costituisce un buon acquisto, anche perché non è troppo impegnativo vista la ridotta quantità di episodi. Divertente.
Kazuya Saotome studia alla facoltà d'ingegneria elettronica di Ochanomuzu. E' appassionato di cibernetica e robotica ed ha tanti sogni da realizzare. Sopratutto quello di creare un robot senziente funzionale e operativo. Vari esperimenti infatti li conduce su un proprio prototipo, Ikariya, un simpatico esapode, ma con scarsi risultati. Kazuya vive in appartamento di un condominio gestito da una giovane ragazza, Kasumi, che spesso dà modo al ragazzo di distogliere l'attenzione dalla sua passione per dirigerla verso di lei. Tuttavia Kasumi non è la sola persona a invadere la vita di Kazuya, infatti l'amico/nemico Kotaro cova da tempo invidia nei suoi confronti, e gli regala un programma che in realtà è un virus in grado di distruggergli l'HD.
Le cose però non vanno come avrebbe voluto Kotaro, anzi, lui in qualche modo è responsabile dell'arrivo (per sbaglio) di un pacco a casa di Saotome spedito della ditta Cyberdine. Incredibilmente all'interno del pacco c'è una piccola e graziosa robottina, la cyber doll May. Insomma il coronamento del sogno della vita di Saotome. Ma è da qui che nasceranno i problemi per il povero Kazuya, invischiato in un sistema corporativo di cyber doll più grande di lui.
Hand Maid May è un anime simpatico, ben realizzato, con scene comiche, romantiche e spesso di "fan service". Kazuya è sempre circondato da belle ragazze, sia reali sia doll, e spesso non riesce a conciliare entrambi gli universi. Insomma, la serie è una commedia sul romanticismo e sull'inevitabile attaccamento degli uomini alle proprie creazioni. Se vi piace il genere, Hand Maid May costituisce un buon acquisto, anche perché non è troppo impegnativo vista la ridotta quantità di episodi. Divertente.
Hand Maid May è una serie di 11 episodi appartenente al genere harem. Detto questo, chiunque comprenderà che ciò a cui ci troviamo davanti è un anime con un solo maschio circondate da bellissime ragazze, tutte inspiegabilmente innamorate di lui.
Kazuya Saotome è un giovane universitario genio dell'informatica che, in seguito a un brutto tiro da parte del suo "migliore amico ed eterno rivale" Nambara, ordina a casa sua la cyberdoll May, una bambolina vestita da maid completamente ai suoi ordini. Presto la sua casa si riempirà di altre cyberdoll con forme di ragazze, tutte pronte a contendersi il suo cuore e movimentare la sua vita quotidiana, scatenando anche la gelosia della sua vicina di casa Kasumi.
La realizzazione tecnica è discreta, nella media, con un chara design semplice, che compie il suo dovere in una serie che non brilla in nessun campo. La storia è un susseguirsi di gag e situazioni stereotipate che abbiamo già visto altrove. Per di più, queste situazioni e questi triangoli non sono riusciti ad appassionarmi come hanno fatto altri anime. Il tutto è molto banale e prosegue fino al finale che, pur assumendo toni un po' più drammatici, non migliora il risultato degli episodi precedenti. Esiste un undicesimo episodio aggiuntivo in cui May, divisa in altre cinque piccole cyberdoll, insieme alle compagne dovrà prendersi cura di un neonato smarrito. Il risultato è però sempre quello: situazioni già viste, personaggi stereotipati ed esiti addirittura inferiori a quelli di altri anime dello stesso genere.
I punti che ho apprezzato dipiù sono solamente tre:
1. Ikariya, il polipo-robot costruito da Kazuya che diverte con le sue espressioni facciali e le sue frasi dolci.
2. Shikishima, il misterioso vicino di casa di Kazuya mai visto durante tutta la serie che Kasumi deve continuamente rincorrere per riscuotere l'affitto.
3. Nel creare le cyberdoll, l'autore ha lasciato degli spazi vuoti aggiuntivi sugli hard disk, convinto che queste bambole avrebbero potuto elaborare dei programmi indipendentemente. Nel corso della storia queste creazioni indipendenti saranno i ricordi che le cyberdoll custodiranno dentro di loro. Una trovata geniale che avrebbe potutto essere sfruttata meglio in un anime più serio e curato.
Per il resto, l'anime mi ha deluso e nemmeno questi punti riescono a salvarlo. Consigliato a chi ama il genere harem, anche se penso che ci siano altri anime dello stesso genere che svolgano meglio il loro compito.
Kazuya Saotome è un giovane universitario genio dell'informatica che, in seguito a un brutto tiro da parte del suo "migliore amico ed eterno rivale" Nambara, ordina a casa sua la cyberdoll May, una bambolina vestita da maid completamente ai suoi ordini. Presto la sua casa si riempirà di altre cyberdoll con forme di ragazze, tutte pronte a contendersi il suo cuore e movimentare la sua vita quotidiana, scatenando anche la gelosia della sua vicina di casa Kasumi.
La realizzazione tecnica è discreta, nella media, con un chara design semplice, che compie il suo dovere in una serie che non brilla in nessun campo. La storia è un susseguirsi di gag e situazioni stereotipate che abbiamo già visto altrove. Per di più, queste situazioni e questi triangoli non sono riusciti ad appassionarmi come hanno fatto altri anime. Il tutto è molto banale e prosegue fino al finale che, pur assumendo toni un po' più drammatici, non migliora il risultato degli episodi precedenti. Esiste un undicesimo episodio aggiuntivo in cui May, divisa in altre cinque piccole cyberdoll, insieme alle compagne dovrà prendersi cura di un neonato smarrito. Il risultato è però sempre quello: situazioni già viste, personaggi stereotipati ed esiti addirittura inferiori a quelli di altri anime dello stesso genere.
I punti che ho apprezzato dipiù sono solamente tre:
1. Ikariya, il polipo-robot costruito da Kazuya che diverte con le sue espressioni facciali e le sue frasi dolci.
2. Shikishima, il misterioso vicino di casa di Kazuya mai visto durante tutta la serie che Kasumi deve continuamente rincorrere per riscuotere l'affitto.
3. Nel creare le cyberdoll, l'autore ha lasciato degli spazi vuoti aggiuntivi sugli hard disk, convinto che queste bambole avrebbero potuto elaborare dei programmi indipendentemente. Nel corso della storia queste creazioni indipendenti saranno i ricordi che le cyberdoll custodiranno dentro di loro. Una trovata geniale che avrebbe potutto essere sfruttata meglio in un anime più serio e curato.
Per il resto, l'anime mi ha deluso e nemmeno questi punti riescono a salvarlo. Consigliato a chi ama il genere harem, anche se penso che ci siano altri anime dello stesso genere che svolgano meglio il loro compito.
Hand Maid May è una mini serie anime composta da 10 puntate.
In essa vengono narrate le vicende e le vicissitudini di Kazuya, che un bel dì si vede recapitare un pacco contenente una cyberdoll.
Le cyberdoll sono androidi femminili specializzate in varie mansioni.
May è il nome della mini-doride che il nostro protagonista riceve e con la quale inizierà una convivenza molto particolare.
Tutte le cyberdoll in commercio sono legate da un filo molto stretto e le loro esistenze sono accomunate da oscuri intrighi che durante la storia verranno dipanati a destra e a manca.
La trama è suddivisibile su vari ambienti : quello sentimentale, quello riflessivo e quello "giallo".
L'aspetto sentimentale è forse quello più evidente, infatti fra Kazuya e la sua doll inizia a nascere un sentimento propiziato anche dalla strana intelligenza di May che in ogni suo comportamento sembra essere un'umana a tutti gli effetti.
L'aspetto riflessivo, molto simile a colossi come Ghost in the Shell, esorta a riflettere, anche se in positivo, sull'intelligenza artificiale e su i suoi risvolti non necessariamente negativi.
Infine la trama gode di una buona dose di mistero che attanagli l'esistenza delle cyberdolls e della società che si cela dietro la loro creazione.
Nonostante la banalità e la semplicità con la quale vengono narrate queste tre parti costitutive dell'anime, le puntate scorrono piacevolmente, senza impegnare troppo lo spettatore.
L'80% della narrazione si focalizza sui rapporti che i vari protagonisti, e le varie dolls intraprendono fra di loro, questo aspetto, a tratti davvero snervante, finisce per trasformare l'anime in uno del tipo harem incentrato sull'unico personaggio maschile di spicco.
Tecnicamente l'anime è ben realizzato, sia la grafica che gli scenari, per quanto canonici, sono ben curati.
Il doppiaggio è interessante, e la colonna sonora, in particolare la sigla di testa, è molto carina e adatta all'atmosfera soft che si respira all'interno dell'anime.
In definitiva Hand Maid May è un anime semplice, che possiede alcuni spunti rilevanti, ma che per questioni di tempo e semplicità narrativa non vengono mai approfonditi in prima linea.
Essi vengono lasciati "dietro le quinte" per tutta la durata della storia che finisce in modo anche abbastanza ambiguo e prevedibile.
Un anime con buone caratteristiche di base, ma che non vengono mai approfondite come si deve, depauperando l'aspetto più serio della serie.
Tutta la vicenda, anche se potrebbe avere risvolti seri, viene trattata con leggerezza e banalità, facendo così sembrare banali anche le tematiche, che forse inconsciamente, vengono trattate anche se solo marginalmente.
Simpatico e banale.
In essa vengono narrate le vicende e le vicissitudini di Kazuya, che un bel dì si vede recapitare un pacco contenente una cyberdoll.
Le cyberdoll sono androidi femminili specializzate in varie mansioni.
May è il nome della mini-doride che il nostro protagonista riceve e con la quale inizierà una convivenza molto particolare.
Tutte le cyberdoll in commercio sono legate da un filo molto stretto e le loro esistenze sono accomunate da oscuri intrighi che durante la storia verranno dipanati a destra e a manca.
La trama è suddivisibile su vari ambienti : quello sentimentale, quello riflessivo e quello "giallo".
L'aspetto sentimentale è forse quello più evidente, infatti fra Kazuya e la sua doll inizia a nascere un sentimento propiziato anche dalla strana intelligenza di May che in ogni suo comportamento sembra essere un'umana a tutti gli effetti.
L'aspetto riflessivo, molto simile a colossi come Ghost in the Shell, esorta a riflettere, anche se in positivo, sull'intelligenza artificiale e su i suoi risvolti non necessariamente negativi.
Infine la trama gode di una buona dose di mistero che attanagli l'esistenza delle cyberdolls e della società che si cela dietro la loro creazione.
Nonostante la banalità e la semplicità con la quale vengono narrate queste tre parti costitutive dell'anime, le puntate scorrono piacevolmente, senza impegnare troppo lo spettatore.
L'80% della narrazione si focalizza sui rapporti che i vari protagonisti, e le varie dolls intraprendono fra di loro, questo aspetto, a tratti davvero snervante, finisce per trasformare l'anime in uno del tipo harem incentrato sull'unico personaggio maschile di spicco.
Tecnicamente l'anime è ben realizzato, sia la grafica che gli scenari, per quanto canonici, sono ben curati.
Il doppiaggio è interessante, e la colonna sonora, in particolare la sigla di testa, è molto carina e adatta all'atmosfera soft che si respira all'interno dell'anime.
In definitiva Hand Maid May è un anime semplice, che possiede alcuni spunti rilevanti, ma che per questioni di tempo e semplicità narrativa non vengono mai approfonditi in prima linea.
Essi vengono lasciati "dietro le quinte" per tutta la durata della storia che finisce in modo anche abbastanza ambiguo e prevedibile.
Un anime con buone caratteristiche di base, ma che non vengono mai approfondite come si deve, depauperando l'aspetto più serio della serie.
Tutta la vicenda, anche se potrebbe avere risvolti seri, viene trattata con leggerezza e banalità, facendo così sembrare banali anche le tematiche, che forse inconsciamente, vengono trattate anche se solo marginalmente.
Simpatico e banale.
A quanto pare stavo iniziando la recensione dicendo che la parte migliore dell'anime è proprio Koutarou Nambara, l'antagonista/buffone/ciarlatano del solito stereotipato protagonista, infatti ho deciso di ripetere questo concetto proprio perchè è lui uno dei personaggi più divertenti di questo anime. Hand maid may si tratta a mio modesto parere di un prodotto semplice, senza molte pretese, un apoteosi del fanservice e a tratti davvero demenziale. In ogni caso riesce a far sorridere e a volte a strappare qualche sincera risata, per via di gag originali e come detto prima, all'incredibile parlata mezzo italiano mezzo inglese del fin-troppo-idiota Nambara. L'anime tratta di bambole robotiche che possiedono sentimenti ma internamente sono come dei pc, con un hard disk e una memoria resettabile. Molto belli i colori, molto semplice e lineare la storia, e un finale che cerca di trovare un attimo di serietà dopo 10 episodi dove regnano battute demenziali e situaizoni più che assurde. Le animazioni sono davvero apprezzabili, semplice la colonna sonora. Da provare per chi ama il genere maid.
HMM è un anime carino. Ci sono molti spunti interessanti e molti personaggi ben caratterizzati ad esempio Nambara.
Anche le animazione non sono male i punti deboli dell'anime sono da ricercarsi nella trama che come avviene per questo genere di anime è un pò debole sopratutto alla fine .
Concordo con altri nel dire che il protagonista è uno dei pochi non pervertiti delle serie Harem-style.
Anche le animazione non sono male i punti deboli dell'anime sono da ricercarsi nella trama che come avviene per questo genere di anime è un pò debole sopratutto alla fine .
Concordo con altri nel dire che il protagonista è uno dei pochi non pervertiti delle serie Harem-style.
Onestamente a me questa serie è piaciuta, nonostante i difetti ! ^_^" Basta far finta di non notarli.
E' vero che la trama non ha nulla di originale, ed è presente il sempre apprezzabile fanservice, ma l'anime non si ferma solo quà. I personaggi sono simpatici e per una volta tanto il protagonista maschile sfigato si differenzia dalla massa con un carattere talmente caramelloso che non oppone troppe remore alla situazione di convivenza che si viene a creare... anzi e tutto sorrisi e saggezza (bleah), mentre la protagonista femminile è in pratica un oca giuliva. L'oscar come attore va invece all'antipatico Nambara (il cattivo di turno), un ciclone che con il suo pazzo comportamento strappa più di un sorriso facendo venire voglia al telespettatore di imitarne i movimenti frenetici (a me ha fatto questo effetto). Il finale non è poi così scontato, perchè non appartiene del tutto al filone "vissero felici e contenti" e ciò è un pregio in queste serie che puntano ormai più sulla grafica e gli ammiccamenti, piuttosto che sulla trama. Bisogna dire anche che il decimo e ultimo episodio al tempo stesso risulta forzato come conclusione di una trama ormai annacquata che avrebbe fatto meglio a fermarsi tra il 5 e il 6 capitolo, finendo così per non convincere appieno. A finire in bruttezza vi è lo Special Bonus di cui non si sentiva bisogno e che rende il tutto ancora più inutile. In poche parole questa serie e soprattutto i suoi personaggi avevano le carte in regola per arrivare anche più in alto, ma sono stati sottovalutati anche dagli stessi creatori.
E' vero che la trama non ha nulla di originale, ed è presente il sempre apprezzabile fanservice, ma l'anime non si ferma solo quà. I personaggi sono simpatici e per una volta tanto il protagonista maschile sfigato si differenzia dalla massa con un carattere talmente caramelloso che non oppone troppe remore alla situazione di convivenza che si viene a creare... anzi e tutto sorrisi e saggezza (bleah), mentre la protagonista femminile è in pratica un oca giuliva. L'oscar come attore va invece all'antipatico Nambara (il cattivo di turno), un ciclone che con il suo pazzo comportamento strappa più di un sorriso facendo venire voglia al telespettatore di imitarne i movimenti frenetici (a me ha fatto questo effetto). Il finale non è poi così scontato, perchè non appartiene del tutto al filone "vissero felici e contenti" e ciò è un pregio in queste serie che puntano ormai più sulla grafica e gli ammiccamenti, piuttosto che sulla trama. Bisogna dire anche che il decimo e ultimo episodio al tempo stesso risulta forzato come conclusione di una trama ormai annacquata che avrebbe fatto meglio a fermarsi tra il 5 e il 6 capitolo, finendo così per non convincere appieno. A finire in bruttezza vi è lo Special Bonus di cui non si sentiva bisogno e che rende il tutto ancora più inutile. In poche parole questa serie e soprattutto i suoi personaggi avevano le carte in regola per arrivare anche più in alto, ma sono stati sottovalutati anche dagli stessi creatori.