Campione!
Godō Kusanagi sta riportando una strana tavoletta di pietra al suo legittimo proprietario, il quale l'aveva regalata a suo nonno. Il giovane ragazzo senza saperlo si trova rapidamente invischiato in un combattimento mortale tra due antichi dei eretici, i quali hanno deciso di darsi nuovamente battaglia per vedere chi dei due fosse più forte. Godō inizialmente non vuole avere nulla a che fare, ma alla fine riesce ad uccidere un dio e a divenire poi un campione, uccisore di dei. Al nuovo campione si affianca Erica Blandelli, follemente innamorata di lui, dopo le sue prodi gesta. La ragazza lo istruisce su quanto accaduto e su ciò che ora sarà la sua quotidianità. Utilizzando i poteri del dio Verethragna, che ha ucciso precedentemente, il ragazzo si trova a combattere contro altri dei e campioni per proteggere i suoi amici e sventare un'antica profezia di sventura.
La trama è piuttosto semplice e carina. L'intreccio narrativo è abbastanza ben fatto sebbene in diversi punti prevedibile. Lo sviluppo delle vicende è un po' precipitoso e tutto si conclude abbastanza rapidamente una volta che il protagonista acquista informazioni sul nemico. Vi è una parte ecchi continua e Godō senza volerlo mette su rapidamente un harem del quale non ha minimamente il controllo, anzi non se ne rende conto. Alcuni colpi di scena sono belli altri del tutto prevedibili. Ho apprezzato la parte iniziale dove parlavano in italiano poiché in Italia anche se poi questa cosa sciama in pochi secondi, peccato. Per quanto riguarda i vari dei che compaiono credo che sia stato fatto un mix raffazzonato e rimaneggiato, non essendo però ferrato negli "dei del passato" non oso dire di più, questa è l'idea che mi ha dato. Purtroppo diverse situazioni erano prevedibili.
Il design dei personaggi è "okay": ognuno ha una caratteristica che lo contraddistingue. La caratterizzazione è un po' banale e assolutamente non approfondita. I personaggi ne risultano banali e stereotipati, ragion per cui sono prevedibili e un po' banali. Le rappresentazioni degli dei invece, sono più curate e particolari anche sotto l'aspetto psicologico comportamentale sebbene rimangano anche questi piuttosto superficiali. Nessun personaggio a mio avviso spicca particolarmente sugli altri.
Il comparto tecnico nel complesso, dalle animazioni al comparto sonoro, agli effetti è buono.
In conclusione un opera discretamente buona, senza pretese e troppi fronzoli. Si lascia guardare senza aspettative e pretese, sebbene l'idea di fondo fosse interessante.
La trama è piuttosto semplice e carina. L'intreccio narrativo è abbastanza ben fatto sebbene in diversi punti prevedibile. Lo sviluppo delle vicende è un po' precipitoso e tutto si conclude abbastanza rapidamente una volta che il protagonista acquista informazioni sul nemico. Vi è una parte ecchi continua e Godō senza volerlo mette su rapidamente un harem del quale non ha minimamente il controllo, anzi non se ne rende conto. Alcuni colpi di scena sono belli altri del tutto prevedibili. Ho apprezzato la parte iniziale dove parlavano in italiano poiché in Italia anche se poi questa cosa sciama in pochi secondi, peccato. Per quanto riguarda i vari dei che compaiono credo che sia stato fatto un mix raffazzonato e rimaneggiato, non essendo però ferrato negli "dei del passato" non oso dire di più, questa è l'idea che mi ha dato. Purtroppo diverse situazioni erano prevedibili.
Il design dei personaggi è "okay": ognuno ha una caratteristica che lo contraddistingue. La caratterizzazione è un po' banale e assolutamente non approfondita. I personaggi ne risultano banali e stereotipati, ragion per cui sono prevedibili e un po' banali. Le rappresentazioni degli dei invece, sono più curate e particolari anche sotto l'aspetto psicologico comportamentale sebbene rimangano anche questi piuttosto superficiali. Nessun personaggio a mio avviso spicca particolarmente sugli altri.
Il comparto tecnico nel complesso, dalle animazioni al comparto sonoro, agli effetti è buono.
In conclusione un opera discretamente buona, senza pretese e troppi fronzoli. Si lascia guardare senza aspettative e pretese, sebbene l'idea di fondo fosse interessante.
Un harem con una storia piuttosto originale, ma che non entusiasma.
Il fatto che fosse ambientato anche in Italia mi ha incuriosito molto ma alla fine il risultato é una serie godibile che però non primeggia in nessun aspetto, se non forse per l'insolita ambientazione, tra l'altro piuttosto curata, di Cagliari.
I riferimenti alle religioni del mondo antico e le scene d' azione dimostrano ulteriormente come questa sia una serie che avrebbe potuto decisamente essere qualcosa di più.
Non da buttare via ma neanche da premiare.
Il fatto che fosse ambientato anche in Italia mi ha incuriosito molto ma alla fine il risultato é una serie godibile che però non primeggia in nessun aspetto, se non forse per l'insolita ambientazione, tra l'altro piuttosto curata, di Cagliari.
I riferimenti alle religioni del mondo antico e le scene d' azione dimostrano ulteriormente come questa sia una serie che avrebbe potuto decisamente essere qualcosa di più.
Non da buttare via ma neanche da premiare.
"Campione!" è un anime harem/fantastico del 2012 scritto da Jō Taketsuki.
La storia ruota attorno a Godou Kusanagi, un ragazzo giapponese il quale si trova in Italia (Sardegna) per consegnare, sotto richiesta del nonno, una vecchia tavoletta di pietra. Qui ha il primo contatto con le divinità e il soprannaturale, dovendo addirittura affrontare il mitico dio persiano della vittoria Verethragna. Grazie all'aiuto di Erica Blandelli, una ragazza italiana conosciuta poco prima, e alla tavoletta di pietra - la quale in realtà è un potente grimorio -, il protagonista riesce a sconfiggere il dio persiano e ad acquisire i suoi poteri, divenendo così un Campione: un uccisore di dei. La trama si sviluppa con Godou che deve imparare a utilizzare i "dieci poteri" di Verethragna, ognuno dei quali ha una specifica caratteristica (Vento, Toro, Cavallo Bianco, Cammello, Cinghiale, Giovane, Rapace, Capra, Ariete, Guerriero), a controllare la Spada d'Oro - strumento sempre appartenente al dio persiano - la quale, essendo di natura divina, può ferire qualsiasi divinità e ad affrontare sia altri Campioni (Salvatore Doni e Lord Sasha Voban) che divinità (Atena e Perseo). Nel frattempo si accerchia anche di altre ragazze, come la principessa vestale Mariya, il cavaliere Liliana ed Ena.
L'ecchi è piacevole, non sono presenti eccessive scene di nudo e viene particolarmente esaltato il "bacio" come strumento di conoscenza in quanto il protagonista, per apprendere la natura e i poteri delle varie divinità che deve affrontare, viene baciato ripetutamente le ragazze del suo harem.
L'harem, invece, assume una connotazione negativa per due motivazioni: la prima riguarda l'ultima ragazza, Ena, la quale sembra essere aggiunta all'harem senza una spiegazione logica e tanto per far numero; la seconda riguarda la preferenza quasi esplicita per Erica, destabilizzando ulteriormente la struttura dell'harem.
La componente mitologica è molto importante all'interno dell'anime poiché vengono presentate molteplici divinità, le quali sono caratterizzate e analizzate in modo abbastanza specifico e dettagliato. Essa non rallenta e neanche rende noioso l'anime.
La grafica è curata e particolareggiata per i combattimenti, un po' meno, invece, per i personaggi; va fatto anche un piccolo paragone con l'anime "Fate Stay Night Unlimited Blade Works" poiché il "mondo di spade" di Shirou Emiya e molto simile a quello di Godou Kusanagi.
In sostanza: ottima trama, ecchi gestito benissimo, buoni riferimenti alla mitologia e grafica non male. Consigliato per coloro i quali vogliono seguire un anime attentamente e magari continuare leggendo la novel!
La storia ruota attorno a Godou Kusanagi, un ragazzo giapponese il quale si trova in Italia (Sardegna) per consegnare, sotto richiesta del nonno, una vecchia tavoletta di pietra. Qui ha il primo contatto con le divinità e il soprannaturale, dovendo addirittura affrontare il mitico dio persiano della vittoria Verethragna. Grazie all'aiuto di Erica Blandelli, una ragazza italiana conosciuta poco prima, e alla tavoletta di pietra - la quale in realtà è un potente grimorio -, il protagonista riesce a sconfiggere il dio persiano e ad acquisire i suoi poteri, divenendo così un Campione: un uccisore di dei. La trama si sviluppa con Godou che deve imparare a utilizzare i "dieci poteri" di Verethragna, ognuno dei quali ha una specifica caratteristica (Vento, Toro, Cavallo Bianco, Cammello, Cinghiale, Giovane, Rapace, Capra, Ariete, Guerriero), a controllare la Spada d'Oro - strumento sempre appartenente al dio persiano - la quale, essendo di natura divina, può ferire qualsiasi divinità e ad affrontare sia altri Campioni (Salvatore Doni e Lord Sasha Voban) che divinità (Atena e Perseo). Nel frattempo si accerchia anche di altre ragazze, come la principessa vestale Mariya, il cavaliere Liliana ed Ena.
L'ecchi è piacevole, non sono presenti eccessive scene di nudo e viene particolarmente esaltato il "bacio" come strumento di conoscenza in quanto il protagonista, per apprendere la natura e i poteri delle varie divinità che deve affrontare, viene baciato ripetutamente le ragazze del suo harem.
L'harem, invece, assume una connotazione negativa per due motivazioni: la prima riguarda l'ultima ragazza, Ena, la quale sembra essere aggiunta all'harem senza una spiegazione logica e tanto per far numero; la seconda riguarda la preferenza quasi esplicita per Erica, destabilizzando ulteriormente la struttura dell'harem.
La componente mitologica è molto importante all'interno dell'anime poiché vengono presentate molteplici divinità, le quali sono caratterizzate e analizzate in modo abbastanza specifico e dettagliato. Essa non rallenta e neanche rende noioso l'anime.
La grafica è curata e particolareggiata per i combattimenti, un po' meno, invece, per i personaggi; va fatto anche un piccolo paragone con l'anime "Fate Stay Night Unlimited Blade Works" poiché il "mondo di spade" di Shirou Emiya e molto simile a quello di Godou Kusanagi.
In sostanza: ottima trama, ecchi gestito benissimo, buoni riferimenti alla mitologia e grafica non male. Consigliato per coloro i quali vogliono seguire un anime attentamente e magari continuare leggendo la novel!
"Campione!" è una serie anime di tredici episodi conclusa tratta dall'omonima serie di light novel.
Trama: Godou per portare a termine una consegna affidatagli dal nonno, incontrerà un'abile spadaccina dotata di poteri magici e insieme riusciranno a sconfiggere una divinità, in seguito a questo evento il nostro protagonista diventerà un uccisore di dei eretici.
Non mi aspettavo chissà cosa, soprattutto vista la prima puntata ma devo dire invece che l'unica pecca che ho sentito è stata la durata, non sono riusciti ad approfondire degli aspetti che potrebbero essere stati interessanti.
Sono un sacco gli elementi che costituiscono quest'opera e forse è questo uno dei punti a favore, man mano che va avanti la trama i personaggi crescono e con loro pure i rapporti, avendo così delle buone interazioni tra il protagonista e le varie ragazze che incontrerà lungo la strada, soprattutto con la co-protagonista Erica.
A livello tecnico è un buon anime, i disegni sono buoni anche se i personaggi non hanno un design molto unico, le divinità meritano già di più; le ambientazioni e gli effetti grafici sono ben realizzati.
Consigliato se cercate un buon action che contenga anche elementi ecchi-comici, tuttavia l'assenza di vere spiegazioni in determinati momenti peserà, rendendo il tutto più superficiale (a parer mio un vero peccato perché con qualche puntata in più sarebbe potuta risultarne un'opera sopra la media).
Voto personale: 6
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 7
Trama: Godou per portare a termine una consegna affidatagli dal nonno, incontrerà un'abile spadaccina dotata di poteri magici e insieme riusciranno a sconfiggere una divinità, in seguito a questo evento il nostro protagonista diventerà un uccisore di dei eretici.
Non mi aspettavo chissà cosa, soprattutto vista la prima puntata ma devo dire invece che l'unica pecca che ho sentito è stata la durata, non sono riusciti ad approfondire degli aspetti che potrebbero essere stati interessanti.
Sono un sacco gli elementi che costituiscono quest'opera e forse è questo uno dei punti a favore, man mano che va avanti la trama i personaggi crescono e con loro pure i rapporti, avendo così delle buone interazioni tra il protagonista e le varie ragazze che incontrerà lungo la strada, soprattutto con la co-protagonista Erica.
A livello tecnico è un buon anime, i disegni sono buoni anche se i personaggi non hanno un design molto unico, le divinità meritano già di più; le ambientazioni e gli effetti grafici sono ben realizzati.
Consigliato se cercate un buon action che contenga anche elementi ecchi-comici, tuttavia l'assenza di vere spiegazioni in determinati momenti peserà, rendendo il tutto più superficiale (a parer mio un vero peccato perché con qualche puntata in più sarebbe potuta risultarne un'opera sopra la media).
Voto personale: 6
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 7
Buona inventiva per la ricercatezza delle caratteristiche e della trama: un ragazzo comune si ritrova ad essere un uccisore di dei e perciò un Campione, poche ore dopo esser sbarcato in Italia armato solo di una stele. L'idea di sfruttare le leggende degli dei per creare un anime così originale è fantastica, ma risulta parzialmente sbagliata PURTROPPO. Infatti sebbene la narrazione si faccia lacunosa in alcune parti, ciò non rappresenta il vero problema che rimane il concetto di tempistica, ovvero, il dover fare concatenare ed accadere i fatti nel modo più rapido possibile, creando una sorta d'ansia. L'anime sarebbe potuto essere di almeno 20 puntate così da rendere il tutto più omogeneo e godibile ed illustrare bene le carattesistiche tutti i personaggi e le loro storie. L'amore e la fedeltà risuonano in tutto l'anime e la bella Erica ne è l'ambasciatrice, pronta a tutto per proteggere il suo amato/re. L'amore è la forza della quale Godò si nutre e tale sapere gli è trasmesso attraverso il bacio, l'emblema stesso dell'amore.
"Campione!" è un anime di magia/fantasy/avventura uscito nel 2012, ambientato nel nostro mondo, dove, però, le divinità sono fortemente presenti e in continuo conflitto tra loro. Apparentemente nulla di così originale, ma, forse, molto più apprezzabile per il fatto che le varie vicende si svolgono in Italia. Italia? Esatto, quella nazione al centro dell'Europa che viene quasi sempre dimenticata. Quante volte abbiamo visto un immagine distorta dell'Italia nel mondo dell'animazione giapponese? Quante volte invece è stata completamente dimenticata, a differenza di altre nazioni europee?
In "Campione!" il nostro stato diventa il luogo principale delle vicende e, seppur con qualche stereotipo (più che normale), assume tratti abbastanza realistici: pittoresco, solare, caldo, accogliente…insomma, una cartolina tutto sommato positiva.
Concentriamoci ora sulla storia. Di fatto è abbastanza semplice, anche se sono presenti alcuni spunti originali e nel complesso tutt'altro che scadenti. Godou Kusanagi è un ragazzo giapponese, arrivato in Italia (Sicilia) per trovare il significato di un piccolo fregio, appartenuto a un suo antenato. La ricerca però si complica e, il povero Godou, si trova a fare i conti con strane divinità e poteri soprannaturali. Grazie al fregio riesce a sconfiggere Verethragna, una divinità orientale dagli incredibili poteri, ottenendo così il permesso di utilizzare questi ultimi.
Il ragazzo però non sarà solo in questa avventura, poiché, nel corso delle puntate, troverà nuove ragazze, pronte ad affidarsi a lui e ad aiutarlo per sconfiggere i Dei nemici. Tra queste vediamo Erica Blandelli, bionda e giovane fanciulla italiana, dotata di straordinarie abilità e, nonostante le discordie iniziali, in stretta affinità con Godou. Le altre sono la timida sacerdotessa Mariya Yuri, Liliana Kranichar, all'inizio dalla parte del nemico, ed Ena Seishuuin… tutte sfrutteranno le loro capacità soprannaturali per aiutare il giovane verso cui provano forti sentimenti.
Il nemico finale, come ben presto si scoprirà, sarà la Dea Atena, stranamente bambina, alla ricerca dei suoi poteri, relegati in un misterioso medaglione. Ce la farà a riconquistare la gloria passata? In questo caso il mondo sarà veramente in pericolo e nessuno, forse, potrà fermarla… vedremo.
La grafica è carina, ma non eccezionale, e anche le musiche, nel complesso, sono piacevoli. Lo stile è quello classico, non ci sono grandi flashback o salti temporali/spaziali; insomma, la storia scorre linearmente e in maniera ordinata, creando così un anime semplice, chiaro, ma allo stesso tempo avvincente e piacevole.
Il doppiaggio è buono e le voci rispecchiano bene la personalità dei personaggi e il loro carattere. Proprio su questi ultimi elementi vorrei soffermarmi. Il carattere, infatti, viene preso in grande attenzione e ogni protagonista presenta particolarità uniche, prive di stereotipi. Con questo non voglio affermare che vi sia una grande analisi introspettiva, ma, d'altro canto, non viene trascurato nemmeno del tutto, creando personaggi di una certa caratura e con sentimenti precisi.
La questione dell'harem, forse, appare un po' forzata e, nel complesso, è abbastanza pesante (si poteva evitare). Detto ciò bisogna anche specificare che, a differenza di molti altri anime di questo tipo, le scene "imbarazzanti" vengono limitate, dando maggiore risalto all'azione e alla magia.
In conclusione, "Campione!" è un'opera relativamente completa, capace di divertire, ma anche appassionare con un gran numero di combattimenti, realizzati in maniera piuttosto carina. Forse in alcuni momenti il tutto potrà sembrare piuttosto banale e scontato, ma, una volta finito, la sensazione generale sarà positiva. Non è un capolavoro, ma è un buon motivo di svago, privo di particolari intenti o messaggi profondi, che, in un certo senso, appesantirebbero l'anime.
Spero in una seconda stagione, ma la vedo comunque dura; la fine è bella e ben realizzata, lasciando aperti possibili nuovi sviluppi, ma, allo stesso tempo, chiudendo in maniera ottimale quest'arco narrativo.
Voto finale: 7
In "Campione!" il nostro stato diventa il luogo principale delle vicende e, seppur con qualche stereotipo (più che normale), assume tratti abbastanza realistici: pittoresco, solare, caldo, accogliente…insomma, una cartolina tutto sommato positiva.
Concentriamoci ora sulla storia. Di fatto è abbastanza semplice, anche se sono presenti alcuni spunti originali e nel complesso tutt'altro che scadenti. Godou Kusanagi è un ragazzo giapponese, arrivato in Italia (Sicilia) per trovare il significato di un piccolo fregio, appartenuto a un suo antenato. La ricerca però si complica e, il povero Godou, si trova a fare i conti con strane divinità e poteri soprannaturali. Grazie al fregio riesce a sconfiggere Verethragna, una divinità orientale dagli incredibili poteri, ottenendo così il permesso di utilizzare questi ultimi.
Il ragazzo però non sarà solo in questa avventura, poiché, nel corso delle puntate, troverà nuove ragazze, pronte ad affidarsi a lui e ad aiutarlo per sconfiggere i Dei nemici. Tra queste vediamo Erica Blandelli, bionda e giovane fanciulla italiana, dotata di straordinarie abilità e, nonostante le discordie iniziali, in stretta affinità con Godou. Le altre sono la timida sacerdotessa Mariya Yuri, Liliana Kranichar, all'inizio dalla parte del nemico, ed Ena Seishuuin… tutte sfrutteranno le loro capacità soprannaturali per aiutare il giovane verso cui provano forti sentimenti.
Il nemico finale, come ben presto si scoprirà, sarà la Dea Atena, stranamente bambina, alla ricerca dei suoi poteri, relegati in un misterioso medaglione. Ce la farà a riconquistare la gloria passata? In questo caso il mondo sarà veramente in pericolo e nessuno, forse, potrà fermarla… vedremo.
La grafica è carina, ma non eccezionale, e anche le musiche, nel complesso, sono piacevoli. Lo stile è quello classico, non ci sono grandi flashback o salti temporali/spaziali; insomma, la storia scorre linearmente e in maniera ordinata, creando così un anime semplice, chiaro, ma allo stesso tempo avvincente e piacevole.
Il doppiaggio è buono e le voci rispecchiano bene la personalità dei personaggi e il loro carattere. Proprio su questi ultimi elementi vorrei soffermarmi. Il carattere, infatti, viene preso in grande attenzione e ogni protagonista presenta particolarità uniche, prive di stereotipi. Con questo non voglio affermare che vi sia una grande analisi introspettiva, ma, d'altro canto, non viene trascurato nemmeno del tutto, creando personaggi di una certa caratura e con sentimenti precisi.
La questione dell'harem, forse, appare un po' forzata e, nel complesso, è abbastanza pesante (si poteva evitare). Detto ciò bisogna anche specificare che, a differenza di molti altri anime di questo tipo, le scene "imbarazzanti" vengono limitate, dando maggiore risalto all'azione e alla magia.
In conclusione, "Campione!" è un'opera relativamente completa, capace di divertire, ma anche appassionare con un gran numero di combattimenti, realizzati in maniera piuttosto carina. Forse in alcuni momenti il tutto potrà sembrare piuttosto banale e scontato, ma, una volta finito, la sensazione generale sarà positiva. Non è un capolavoro, ma è un buon motivo di svago, privo di particolari intenti o messaggi profondi, che, in un certo senso, appesantirebbero l'anime.
Spero in una seconda stagione, ma la vedo comunque dura; la fine è bella e ben realizzata, lasciando aperti possibili nuovi sviluppi, ma, allo stesso tempo, chiudendo in maniera ottimale quest'arco narrativo.
Voto finale: 7
Questo anime potrebbe sembrare uno dei soliti anime harem e che ha preso molti spunti da altri anime, perchè la protagonista Erica è la fotocopia di Erica (anche stesso nome) del bel Fortune Arterial e soprattutto perchè la magia più potente che usa il nostro protagonista è uguale e fotocopiata al mondo Unlimitated Blade Work che usa il protagonista del bellissimo Film di Fate Stay Night U.B.W. e serie TV. Sicuramente qualche spunto lo ha preso senza nasconderlo, ma ne è comunque venuta fuori una bellissima opera. Si contraddistingue subito per la sua originalità per la storia, il suo dono e per l'amore che ottiene sin da subito dalla bellissima Erica... così immediato da far sorgere a Noi ed al protagonista, per tutta la serie che non sia altro finzione... Infatti ci si pone subito il dubbio, ottima idea questa mai vista. Per fortuna non si avrà il dubbio su quale sia la sua ragazza preferita perché si capirà fin da subito e resterà per tutta la serie.
Nella seguente serie non vi sono puntate filler, ogni puntata ci tiene incollati allo schermo e la maggioranza delle musiche di sottofondo (B.G.M.) sono fatte da orchestra, come è giusto che sia quando si parla di Dei, ovviamente vengono usate le orchestral quando il protagonista usa il suo colpo più forte, tutto perfetto. Molto carina anche la OP ed il video finale della ED.
I disegni sono fatti bene e dai bei colori, non al pari di D.C.3 ma comunque belli e non ha scene Ecchi che molti anime usano per attrarre maggiormente e a volte danno fastidio rovinando l'opera o diminuendone la qualità finale della serie.
Per quanto riguarda la storia nel complesso è diversa dai soliti canoni, si differenzia, bella e molto fluida, spesso si crede di capire cosa succede con i personaggi o Dei negativi ed a volte si sbaglia, soprattutto con Atena, ottimo!.
Forse un difetto potrebbe essere che il protagonista lo hanno fatto troppo potente perché può utilizzare molti doni ottenuti da diversi Dei fin da subito senza guadagnarseli come è giusto che debba essere e soprattutto il tutto unito al suo colpo finale alla U.B.W. diventa qualcosa di immenso che nemmeno un Dio nella serie possiede. Ok Lui è il protagonista, il Campione, ma in questo caso forse hanno esagerato, ma quando vedete alla fine vedete che usa il suo potere immenso e venite coccolati dalla bella musica di sottofondo orchestral e sentite un piccolo brivido di piacere, beh… lo apprezzerete comunque perché ne sarete felici e VI sarà piaciuto.
Sono felicissimo che questo anime abbia un finale definito, che si capisca quale sia la sua ragazza preferita ed amata, ovviamente la storia può continuare (speriamo) perché lui è il Campione, quindi lottare per proteggere chi ama è diventata la sua vita.
L'unica cosa che non ho verificato è se le storie secondarie e semi-segrete che Lui dice sui rispettivi Dei corrispondano con la mitologia, ma se fosse così aumentate di mezzo punto la mia valutazione.
Ho apprezzato molto questo anime e spero che facciano una seconda serie (come lo spero per Fortune Arterial).
Voto 9
Nella seguente serie non vi sono puntate filler, ogni puntata ci tiene incollati allo schermo e la maggioranza delle musiche di sottofondo (B.G.M.) sono fatte da orchestra, come è giusto che sia quando si parla di Dei, ovviamente vengono usate le orchestral quando il protagonista usa il suo colpo più forte, tutto perfetto. Molto carina anche la OP ed il video finale della ED.
I disegni sono fatti bene e dai bei colori, non al pari di D.C.3 ma comunque belli e non ha scene Ecchi che molti anime usano per attrarre maggiormente e a volte danno fastidio rovinando l'opera o diminuendone la qualità finale della serie.
Per quanto riguarda la storia nel complesso è diversa dai soliti canoni, si differenzia, bella e molto fluida, spesso si crede di capire cosa succede con i personaggi o Dei negativi ed a volte si sbaglia, soprattutto con Atena, ottimo!.
Forse un difetto potrebbe essere che il protagonista lo hanno fatto troppo potente perché può utilizzare molti doni ottenuti da diversi Dei fin da subito senza guadagnarseli come è giusto che debba essere e soprattutto il tutto unito al suo colpo finale alla U.B.W. diventa qualcosa di immenso che nemmeno un Dio nella serie possiede. Ok Lui è il protagonista, il Campione, ma in questo caso forse hanno esagerato, ma quando vedete alla fine vedete che usa il suo potere immenso e venite coccolati dalla bella musica di sottofondo orchestral e sentite un piccolo brivido di piacere, beh… lo apprezzerete comunque perché ne sarete felici e VI sarà piaciuto.
Sono felicissimo che questo anime abbia un finale definito, che si capisca quale sia la sua ragazza preferita ed amata, ovviamente la storia può continuare (speriamo) perché lui è il Campione, quindi lottare per proteggere chi ama è diventata la sua vita.
L'unica cosa che non ho verificato è se le storie secondarie e semi-segrete che Lui dice sui rispettivi Dei corrispondano con la mitologia, ma se fosse così aumentate di mezzo punto la mia valutazione.
Ho apprezzato molto questo anime e spero che facciano una seconda serie (come lo spero per Fortune Arterial).
Voto 9
Riscrivo la recensione di questa serie, che vidi quasi un anno fa, confermando l'ottima valutazione che prese, in quanto "Campione!" è un gran bell'anime, che nonostante possa apparire come l'ennesimo harem, sa offrire grandi spunti narrativi sul piano fantasy (per una volta un anime fantasy ben fatto!) e mitologico in senso stretto.
"Campione!" è un anime della stagione estiva 2012 composto da 13 episodi e derivato da una serie di light novel omonime. A mio avviso è una delle opere migliori dell'intera stagione estiva, in quanto originale, divertente e coinvolgente.
Trama: la storia narra di individui leggendari, i cui poteri sono tali da poter sconfiggere le divinità del mondo antico; la loro fama supera addirittura il titolo di eroi, e come tali vengono definiti "campioni". Godō Kusanagi è il protagonista della storia. Originariamente era un ex giocatore di scuola media di baseball, ma dopo che suo nonno gli chiese di restituire una tavoletta di pietra a una sua vecchia amica residente in Sardegna, il quale è coinvolto suo malgrado in questo scontro tra divinità, eroi del passato e altri campioni, in quel conflitto il dio Verethragna viene ucciso, e Godō ne eredita i poteri, assumendo il titolo di campione. Da qui si sviluppa la storia, e il nostro campione farà la conoscenza di Erica Blandelli, cavaliere della Nera Croce Ramata e delle sue future concubine, oltre che degli altri campioni e di divinità.
Personalmente ho apprezzato "il lato oscuro delle mitologie", una componente veramente affascinante della trama, la quale spiega ad esempio l'origine di certi nomi di eroi e divinità, chi erano costoro prima di entrare nel mito, oppure che ruolo svolgevano prima che la storia e la mitologia attribuissero a esse il significato odierno.
Grafica: eccellente con lode. Le ambientazioni sono a dir poco favolose e rispecchiano con grande realismo le varie aree urbane e rurali italiane. Ottime animazioni, sono rapide e fluide, e ottime scene di combattimento. Per fare un esempio su quanto è presente l'iper-dettaglio basti fare un fermo immagine sulle pagine di un libro per notare che sono scritte perfettamente in italiano (o latino), anche se talvolta capita che qualche parola non sia corretta - vedi i titoli dei telegiornali -, oppure - qui con una lieve vena polemica sui trasporti sardi - il fatto che a Cagliari circolino pochissimi treni e che sia più consigliabile un altro mezzo di trasporto. Il character design è splendido, il weapon design originale e azzeccato, le armi sono bellissime.
Sonoro: ottima opening, molto carina e orecchiabile; ending allegrotta. Gran belle sono le OST, così come ogni effetto sonoro presente. Il doppiaggio è ottimo, si apprezzano gli sforzi per pronunciare correttamente le parole italiane, anche se talvolta non si riesce alla perfezione.
Personaggi: altro gran pregio di questa serie è il comparto dei personaggi. La loro caratterizzazione (e mentalità del luogo in cui sono nati e cresciuti) sono perfette, così come la loro personalità e spessore a livello di trama. La loro interazione è ottima, così come la loro evoluzione durante la serie.
Sceneggiatura: posso affermare che "Campione!" è la tra le serie di genere harem più riuscite in assoluto in quanto, al di là dei meri stereotipi di contesa dell'amato (o accettazioni di concubinato), ciascuna "eroina" è un elemento essenziale affinché il protagonista possa affrontare di volta in volta altre divinità e campioni suoi simili. Il lato sentimentale non manca, e alcune scene possono essere emblematiche (non ho mai visto un bacio tanto "smaialo" in una serie anime, il che potrebbe essere un pregio come non esserlo), anche se spesso subentra un forte sentimento d'amicizia da parte del protagonista che, non volendo ritenere le sue concubine come tali, le reputa come amiche importanti. Al di là della soggettività la gestione temporale non fa una grinza: spesso ci si sofferma sul lato esplicativo del passato delle divinità e degli eroi. I dialoghi sono curati e pertinenti. È presente un moderato fanservice.
Finale: al momento è assente in quanto nei 13 episodi si chiude un arco narrativo. Si auspica una seconda serie quanto prima.
In sintesi: consiglio questa serie, a mio avviso ingiustamente sottovalutata, a tutti gli amanti del fantasy. E' bello vedere tanto impegno per il Bel Paese e godersi dei sani combattimenti. Il 9 se lo merita tutto, al netto di qualche difetto da me menzionato e nella speranza di poter vedere a breve una seconda serie.
"Campione!" è un anime della stagione estiva 2012 composto da 13 episodi e derivato da una serie di light novel omonime. A mio avviso è una delle opere migliori dell'intera stagione estiva, in quanto originale, divertente e coinvolgente.
Trama: la storia narra di individui leggendari, i cui poteri sono tali da poter sconfiggere le divinità del mondo antico; la loro fama supera addirittura il titolo di eroi, e come tali vengono definiti "campioni". Godō Kusanagi è il protagonista della storia. Originariamente era un ex giocatore di scuola media di baseball, ma dopo che suo nonno gli chiese di restituire una tavoletta di pietra a una sua vecchia amica residente in Sardegna, il quale è coinvolto suo malgrado in questo scontro tra divinità, eroi del passato e altri campioni, in quel conflitto il dio Verethragna viene ucciso, e Godō ne eredita i poteri, assumendo il titolo di campione. Da qui si sviluppa la storia, e il nostro campione farà la conoscenza di Erica Blandelli, cavaliere della Nera Croce Ramata e delle sue future concubine, oltre che degli altri campioni e di divinità.
Personalmente ho apprezzato "il lato oscuro delle mitologie", una componente veramente affascinante della trama, la quale spiega ad esempio l'origine di certi nomi di eroi e divinità, chi erano costoro prima di entrare nel mito, oppure che ruolo svolgevano prima che la storia e la mitologia attribuissero a esse il significato odierno.
Grafica: eccellente con lode. Le ambientazioni sono a dir poco favolose e rispecchiano con grande realismo le varie aree urbane e rurali italiane. Ottime animazioni, sono rapide e fluide, e ottime scene di combattimento. Per fare un esempio su quanto è presente l'iper-dettaglio basti fare un fermo immagine sulle pagine di un libro per notare che sono scritte perfettamente in italiano (o latino), anche se talvolta capita che qualche parola non sia corretta - vedi i titoli dei telegiornali -, oppure - qui con una lieve vena polemica sui trasporti sardi - il fatto che a Cagliari circolino pochissimi treni e che sia più consigliabile un altro mezzo di trasporto. Il character design è splendido, il weapon design originale e azzeccato, le armi sono bellissime.
Sonoro: ottima opening, molto carina e orecchiabile; ending allegrotta. Gran belle sono le OST, così come ogni effetto sonoro presente. Il doppiaggio è ottimo, si apprezzano gli sforzi per pronunciare correttamente le parole italiane, anche se talvolta non si riesce alla perfezione.
Personaggi: altro gran pregio di questa serie è il comparto dei personaggi. La loro caratterizzazione (e mentalità del luogo in cui sono nati e cresciuti) sono perfette, così come la loro personalità e spessore a livello di trama. La loro interazione è ottima, così come la loro evoluzione durante la serie.
Sceneggiatura: posso affermare che "Campione!" è la tra le serie di genere harem più riuscite in assoluto in quanto, al di là dei meri stereotipi di contesa dell'amato (o accettazioni di concubinato), ciascuna "eroina" è un elemento essenziale affinché il protagonista possa affrontare di volta in volta altre divinità e campioni suoi simili. Il lato sentimentale non manca, e alcune scene possono essere emblematiche (non ho mai visto un bacio tanto "smaialo" in una serie anime, il che potrebbe essere un pregio come non esserlo), anche se spesso subentra un forte sentimento d'amicizia da parte del protagonista che, non volendo ritenere le sue concubine come tali, le reputa come amiche importanti. Al di là della soggettività la gestione temporale non fa una grinza: spesso ci si sofferma sul lato esplicativo del passato delle divinità e degli eroi. I dialoghi sono curati e pertinenti. È presente un moderato fanservice.
Finale: al momento è assente in quanto nei 13 episodi si chiude un arco narrativo. Si auspica una seconda serie quanto prima.
In sintesi: consiglio questa serie, a mio avviso ingiustamente sottovalutata, a tutti gli amanti del fantasy. E' bello vedere tanto impegno per il Bel Paese e godersi dei sani combattimenti. Il 9 se lo merita tutto, al netto di qualche difetto da me menzionato e nella speranza di poter vedere a breve una seconda serie.
Chi l'ha detto che gli dèi si sono estinti da millenni? Essi sono ancora vivi e vegeti, combattono tra di loro causando catastrofi naturali, assumono l'aspetto di umani e magari cercano di conquistare il mondo. Ma l'umanità può contare sui "campioni", cioè degli umani che, avendo sconfitto e ucciso un dio, ne hanno assorbito i poteri diventando re e protettori dell'umanità. Essi sono assistiti da un cavaliere, esperto di spada e magia, che fornirà loro prezioso aiuto. Su questi assunti si basa una serie di, per ora, dodici romanzi, da cui è stata tratta la serie.
Inviato in Sardegna dal nonno per incontrare una sua vecchia fiamma, Kusanagi Godo avrà un incontro-scontro con l'affascinante Erica Blandelli e finirà, grazie al suo aiuto e a tanta fortuna, ad abbattere il dio persiano della guerra diventando il settimo campione - di campioni ce ne sono appunto solo sette, di cui il sesto è il suo nemico-amico Salvatore Doni. Naturalmente Godo sarà parecchio confuso riguardo al suo nuovo ruolo, ma avrà poco tempo da perdere, perché sarà agganciato da un'affascinante Miko e dal primo campione deciso ad attuare un pericolo rituale pur di aumentare il proprio potere. Dato che l'appetito vien mangiando, un campione può abbattere anche altri dèi oppure affrontare i colleghi per aumentare il proprio potere. Naturalmente anche questo, che si veste da Dracula essendo transilvano, ha un affascinante cavaliere, Liliana, nemica-amica di Erika.
Ma il personaggio più importante sarà Atena, in formato "tenera (e cattiva) bambina", protagonista di una terribile minaccia che Godo dovrà sventare, anche con l'aiuto di un terzo cavaliere.
Come si evince da questa breve trama, "Campione!" non ha grande originalità in sé, ma la ottiene dal suo saper variare temi già visti e mescolarli bene, realizzando un ottimo prodotto. L'anime sembra infatti un misto di "Fate Stay Night" (e ho iniziato a seguirlo proprio perché Erika è una Rin bionda invece che bruna) e di argomenti harem. Ma già l'harem è diverso, perché Godo non è né una mammoletta come l'Akito di Nadesico o lo Shinji di Eva, né tantomeno un eterno indeciso, o un perenne Don Giovanni alla Ataru, ma uno che ha saputo fare le sue scelte da subito.
Molte cose possono piacere o non piacere: per noi fan dei cavalieri vedere Atena in formato bambina cattiva può far urlare alla bestemmia, ma in breve sono riuscito a gradire la cosa. Per non parlare della tecnica segreta: per vincere Godo deve assolutamente sapere tutto del suo avversario e sferrare così il colpo con una sorta di Tessaiga d'oro in una dimensione piena di spade d'oro all'archer di "Fate Stay Night" e sarà la donzella di turno a insegnargli tutto. Come? Con baci appassionati che realizzano l'incantesimo della conoscenza. Dato che un campione è assolutamente immune alla magia, non vi è altro modo per iniettargli la magia se non un super bacio appassionato (non vi dico la timidezza di Liliana).
La storia quindi può piacere o non piacere, ma personalmente mi è sembrata piuttosto gradevole e avvincente, perfetta nel dare una nuova veste a tanti elementi già visti e al filone mitologico, in cui vediamo assieme dèi di ogni tipo e con passati rimasterizzati ma interessantissimi.
Complice di ciò sono una grafica e musiche perfette, con due ottime sigle.
Il testo della ending dice molto sul senso della storia. Dispiace, poi, che l'ultimo cavaliere appaia solo a tre episodi dalla fine e la sua figura resti superficiale, troppo davvero.
Fa sempre piacere vedere un anime ambientato in Italia e la precisione nipponica ha ricostruito davvero bene gli ambienti. Purtroppo tredici episodi sono davvero pochi, spero davvero che se ne faccia una nuova serie.
In ultima analisi questa è una serie davvero valida, per molti, ma non per tutti.
Non posso non pormi due domande: come faranno i poveri Giapponesi a pronunciare nomi strani come Erica Blandelli o Salvatore Doni? Trovo che il bello di avere anime d'ambientazione italica sia immaginarsi i Giapponesi ad aver a che fare con noi, invece del contrario.
Inoltre, dato che l'ordine cavalleresco di Erika ha sede a Milano e il suo emblema ha strisce rosse e nere, mentre quello di Liliana è a strisce nere e blu, non vi saranno riferimenti a Milan e Inter?
Inviato in Sardegna dal nonno per incontrare una sua vecchia fiamma, Kusanagi Godo avrà un incontro-scontro con l'affascinante Erica Blandelli e finirà, grazie al suo aiuto e a tanta fortuna, ad abbattere il dio persiano della guerra diventando il settimo campione - di campioni ce ne sono appunto solo sette, di cui il sesto è il suo nemico-amico Salvatore Doni. Naturalmente Godo sarà parecchio confuso riguardo al suo nuovo ruolo, ma avrà poco tempo da perdere, perché sarà agganciato da un'affascinante Miko e dal primo campione deciso ad attuare un pericolo rituale pur di aumentare il proprio potere. Dato che l'appetito vien mangiando, un campione può abbattere anche altri dèi oppure affrontare i colleghi per aumentare il proprio potere. Naturalmente anche questo, che si veste da Dracula essendo transilvano, ha un affascinante cavaliere, Liliana, nemica-amica di Erika.
Ma il personaggio più importante sarà Atena, in formato "tenera (e cattiva) bambina", protagonista di una terribile minaccia che Godo dovrà sventare, anche con l'aiuto di un terzo cavaliere.
Come si evince da questa breve trama, "Campione!" non ha grande originalità in sé, ma la ottiene dal suo saper variare temi già visti e mescolarli bene, realizzando un ottimo prodotto. L'anime sembra infatti un misto di "Fate Stay Night" (e ho iniziato a seguirlo proprio perché Erika è una Rin bionda invece che bruna) e di argomenti harem. Ma già l'harem è diverso, perché Godo non è né una mammoletta come l'Akito di Nadesico o lo Shinji di Eva, né tantomeno un eterno indeciso, o un perenne Don Giovanni alla Ataru, ma uno che ha saputo fare le sue scelte da subito.
Molte cose possono piacere o non piacere: per noi fan dei cavalieri vedere Atena in formato bambina cattiva può far urlare alla bestemmia, ma in breve sono riuscito a gradire la cosa. Per non parlare della tecnica segreta: per vincere Godo deve assolutamente sapere tutto del suo avversario e sferrare così il colpo con una sorta di Tessaiga d'oro in una dimensione piena di spade d'oro all'archer di "Fate Stay Night" e sarà la donzella di turno a insegnargli tutto. Come? Con baci appassionati che realizzano l'incantesimo della conoscenza. Dato che un campione è assolutamente immune alla magia, non vi è altro modo per iniettargli la magia se non un super bacio appassionato (non vi dico la timidezza di Liliana).
La storia quindi può piacere o non piacere, ma personalmente mi è sembrata piuttosto gradevole e avvincente, perfetta nel dare una nuova veste a tanti elementi già visti e al filone mitologico, in cui vediamo assieme dèi di ogni tipo e con passati rimasterizzati ma interessantissimi.
Complice di ciò sono una grafica e musiche perfette, con due ottime sigle.
Il testo della ending dice molto sul senso della storia. Dispiace, poi, che l'ultimo cavaliere appaia solo a tre episodi dalla fine e la sua figura resti superficiale, troppo davvero.
Fa sempre piacere vedere un anime ambientato in Italia e la precisione nipponica ha ricostruito davvero bene gli ambienti. Purtroppo tredici episodi sono davvero pochi, spero davvero che se ne faccia una nuova serie.
In ultima analisi questa è una serie davvero valida, per molti, ma non per tutti.
Non posso non pormi due domande: come faranno i poveri Giapponesi a pronunciare nomi strani come Erica Blandelli o Salvatore Doni? Trovo che il bello di avere anime d'ambientazione italica sia immaginarsi i Giapponesi ad aver a che fare con noi, invece del contrario.
Inoltre, dato che l'ordine cavalleresco di Erika ha sede a Milano e il suo emblema ha strisce rosse e nere, mentre quello di Liliana è a strisce nere e blu, non vi saranno riferimenti a Milan e Inter?
Al termine dei tredici episodi che compongono questa serie sono stato assalito da una sensazione di grande perplessità. I primi episodi, infatti, mi avevano decisamente convinto: la figura dell'uccisore di dèi era, tutto sommato, abbastanza originale e coinvolgente; gli scontri erano ben congegnati e appassionanti; non mancavano nemmeno momenti di autentico divertimento in chiave "slice of life" che, anche in anime di questo tipo, non fanno mai male.
Con lo scorrere degli episodi, però, il tutto subiva un inaspettato appiattimento, proponendo una serie di eventi e situazioni troppo simili a quelli già visti nei precedenti episodi. Imprevedibilità e interesse finiscono così per ridursi notevolmente, anche perché la trama diventa inconcludente, confusionaria e, spesso, addirittura arbitraria.
Durante un viaggio in Italia, Godou Kusanagi riesce fortunosamente a sconfiggere il potentissimo dio Verethragna, assorbe i suoi poteri e assume i titoli di "Campione", uccisore di dèi e di re di non si sa cosa. Accompagnato via via da uno stuolo di ragazze sempre più belle e sempre più innamorate di lui (tra cui spicca l'italiana Erica Blandelli), si troverà a vestire più volte i panni del salvatore del mondo in occasione delle frequenti minacce apportate dalla divinità eretica di turno.
Di difetti elencabili ce ne sarebbero tantissimi; mi limiterò, però, a menzionare solo quelli che io ritengo come i due principali: l'assenza di un filo conduttore e l'eccessiva ripetitività nelle dinamiche degli scontri.
Quanto al primo è evidente che, almeno in questa prima stagione, non si capisce per niente quale sia il fine ultimo di Godou e compagne: una volta acquisito il titolo di uccisore di dèi ci si aspetterebbe che gli venga assegnato anche un compito ben preciso da portare a termine, una grave minaccia da scongiurare, un nemico ultimo da affrontare. Invece non c'è niente di tutto questo: il nostro eroe dovrà esclusivamente limitarsi a battersi con qualche divinità un po' stramba o con un pazzoide con le fattezze di Dracula. Tutto qui.
Quanto agli scontri la dinamica è sempre la stessa: l'esito della battaglia dipende essenzialmente dal fatto che il nostro Godou venga baciato o meno da una delle donzelle che si proclamano sue seguaci. Quindi i colpi lanciati in precedenza sono sempre sostanzialmente inefficaci, ma dopo aver slinguazzato con la partner di turno il nostro eroe diviene praticamente invincibile. A questo punto propongo di mettere a difesa dell'umanità Rocco Siffredi: con lui sì che la Terra dormirebbe sogni tranquilli!
Mi è piaciuto, invece, il fatto che gran parte degli eventi si siano svolti in Italia e in particolar modo nella mia Napoli, anche se il modo in cui distruggono Piazza del Plebiscito è davvero censurabile. Mi è piaciuta anche la cura dei particolari: sullo sfondo si intravede sempre Palazzo Reale, anche se le statue dei tre re sono state sostituite con figure femminili (almeno così mi è parso di vedere).
A parte la soddisfazione puramente campanilistica di campani e sardi, però, bisogna dire che quest'anime poteva, anzi doveva offrire allo spettatore qualcosa in più. Il mio, quindi, è un sei di incoraggiamento: in questi dodici episodi sono stati presentati i vari personaggi; si spera che nella seconda serie (se mai ci sarà) venga aggiunta un po' più di profondità alla trama e che si crei qualcosa che si differenzi dal solito copione che qui viene riprodotto praticamente identico arco dopo arco. Un sincero in bocca al lupo.
Con lo scorrere degli episodi, però, il tutto subiva un inaspettato appiattimento, proponendo una serie di eventi e situazioni troppo simili a quelli già visti nei precedenti episodi. Imprevedibilità e interesse finiscono così per ridursi notevolmente, anche perché la trama diventa inconcludente, confusionaria e, spesso, addirittura arbitraria.
Durante un viaggio in Italia, Godou Kusanagi riesce fortunosamente a sconfiggere il potentissimo dio Verethragna, assorbe i suoi poteri e assume i titoli di "Campione", uccisore di dèi e di re di non si sa cosa. Accompagnato via via da uno stuolo di ragazze sempre più belle e sempre più innamorate di lui (tra cui spicca l'italiana Erica Blandelli), si troverà a vestire più volte i panni del salvatore del mondo in occasione delle frequenti minacce apportate dalla divinità eretica di turno.
Di difetti elencabili ce ne sarebbero tantissimi; mi limiterò, però, a menzionare solo quelli che io ritengo come i due principali: l'assenza di un filo conduttore e l'eccessiva ripetitività nelle dinamiche degli scontri.
Quanto al primo è evidente che, almeno in questa prima stagione, non si capisce per niente quale sia il fine ultimo di Godou e compagne: una volta acquisito il titolo di uccisore di dèi ci si aspetterebbe che gli venga assegnato anche un compito ben preciso da portare a termine, una grave minaccia da scongiurare, un nemico ultimo da affrontare. Invece non c'è niente di tutto questo: il nostro eroe dovrà esclusivamente limitarsi a battersi con qualche divinità un po' stramba o con un pazzoide con le fattezze di Dracula. Tutto qui.
Quanto agli scontri la dinamica è sempre la stessa: l'esito della battaglia dipende essenzialmente dal fatto che il nostro Godou venga baciato o meno da una delle donzelle che si proclamano sue seguaci. Quindi i colpi lanciati in precedenza sono sempre sostanzialmente inefficaci, ma dopo aver slinguazzato con la partner di turno il nostro eroe diviene praticamente invincibile. A questo punto propongo di mettere a difesa dell'umanità Rocco Siffredi: con lui sì che la Terra dormirebbe sogni tranquilli!
Mi è piaciuto, invece, il fatto che gran parte degli eventi si siano svolti in Italia e in particolar modo nella mia Napoli, anche se il modo in cui distruggono Piazza del Plebiscito è davvero censurabile. Mi è piaciuta anche la cura dei particolari: sullo sfondo si intravede sempre Palazzo Reale, anche se le statue dei tre re sono state sostituite con figure femminili (almeno così mi è parso di vedere).
A parte la soddisfazione puramente campanilistica di campani e sardi, però, bisogna dire che quest'anime poteva, anzi doveva offrire allo spettatore qualcosa in più. Il mio, quindi, è un sei di incoraggiamento: in questi dodici episodi sono stati presentati i vari personaggi; si spera che nella seconda serie (se mai ci sarà) venga aggiunta un po' più di profondità alla trama e che si crei qualcosa che si differenzi dal solito copione che qui viene riprodotto praticamente identico arco dopo arco. Un sincero in bocca al lupo.
"Campione!" è il titolo conferito a colui che uccide una divinità, acquisendone tutti i poteri e divenendo così un re. Questo è ciò che capita al protagonista della serie, Kusanagi Godou, che un po' per caso si ritrova immischiato in una lotta per evitare la fine del mondo, affiancato da bellissime ragazze che ne saranno le protettrici.
Nonostante le premesse, l'anime in questione si rivela essere nient'altro che una storia d'azione e harem, farcita da numerose scene ecchi, per altro inserite forzatamente e del tutto fuori luogo.
Il personaggio del protagonista non risulta nemmeno essere sviluppato fino in fondo, la sua personalità non è approfondita come si deve, con risultato di una figura piatta e superficiale. Godou sembra inoltre essere totalmente disinterressato alla compagnia femminile, trattando le protagoniste, sempre pronte a concederglisi, solamente come preziose amiche. La figura più importante tra le ragazze che lo affiancano è sicuramente Erica Blandelli, che come avrete capito dal nome è italiana, come molte delle location in cui è ambientato l'anime.
Cosa si salva? Sicuramente l'animazione e i disegni sono di buono spessore, come del resto le musiche che accompagnano le molte scene d'azione; un po' troppo poco però per far guadagnare al nostro "Campione!" un voto positivo.
Nonostante le premesse, l'anime in questione si rivela essere nient'altro che una storia d'azione e harem, farcita da numerose scene ecchi, per altro inserite forzatamente e del tutto fuori luogo.
Il personaggio del protagonista non risulta nemmeno essere sviluppato fino in fondo, la sua personalità non è approfondita come si deve, con risultato di una figura piatta e superficiale. Godou sembra inoltre essere totalmente disinterressato alla compagnia femminile, trattando le protagoniste, sempre pronte a concederglisi, solamente come preziose amiche. La figura più importante tra le ragazze che lo affiancano è sicuramente Erica Blandelli, che come avrete capito dal nome è italiana, come molte delle location in cui è ambientato l'anime.
Cosa si salva? Sicuramente l'animazione e i disegni sono di buono spessore, come del resto le musiche che accompagnano le molte scene d'azione; un po' troppo poco però per far guadagnare al nostro "Campione!" un voto positivo.
Dopo avere visto talmente tanti anime di questa stagione estiva 2012 posso affermare che la maggior parte delle serie di questa stagione sono tutte molto simili: di genere harem condito con abbastanza ecchi. "Campione!" non è altro che uno di questi.
La trama iniziale è quella che possiamo definire il solito cliché, ovvero una situazione iniziale già vista molte volte: un ragazzo qualunque che per caso si trova in un guaio, incontrando casualmente un'altra persona ben più forte e anormale del solito protagonista, e che da questo momento in poi diventa un eroe o qualcos'altro. Ma posso dire che "Campione!" è veramente bello nel suo. La trama spiega che i terremoti e gli altri disastri naturali sono dovuti agli dèi o per ira o per scontri con altri dèi, ecc., come si diceva proprio nel passato non sapendo la vera causa di questi fenomeni. Gli umani non possono vedere questi dèi, è compito delle maghe fermare questi dèi e compito dei Campioni ucciderli. "Campione" infatti vuol dire "uccisore degli dèi" e si diventa campioni proprio dopo che si uccide un dio: è in questa situazione che si ritrova il protagonista uccidendo il dio Verethragna, un dio persiano della guerra, acquisendone pure i poteri. Quindi in seguito il protagonista divenuto Campione dovrà affrontare questi dèi ed è molto bello vedere le storie di questi dèi, non come ci vengono raccontate dall'epica che si studia ai giorni nostri, ma con qualche originalità in più formato anime.
La trama quindi è davvero bella e interessante, penalizzata un po' dai primi episodi, un pochino noiosi per le poche descrizione e importanza di alcuni personaggi tralasciati proprio, che aiutando anche un po' il protagonista potevano servire a molto altro. L'anime oltretutto ha un finale aperto e lascia in sospeso molte cose, anche facendoci vedere negli ultimi secondi un Campione di spalle, quindi spero di vedere una seconda serie.
Per il resto lo stile dei personaggi è bello ma già visto tante volte, e i poteri del protagonista sono davvero molto originali.
La trama iniziale è quella che possiamo definire il solito cliché, ovvero una situazione iniziale già vista molte volte: un ragazzo qualunque che per caso si trova in un guaio, incontrando casualmente un'altra persona ben più forte e anormale del solito protagonista, e che da questo momento in poi diventa un eroe o qualcos'altro. Ma posso dire che "Campione!" è veramente bello nel suo. La trama spiega che i terremoti e gli altri disastri naturali sono dovuti agli dèi o per ira o per scontri con altri dèi, ecc., come si diceva proprio nel passato non sapendo la vera causa di questi fenomeni. Gli umani non possono vedere questi dèi, è compito delle maghe fermare questi dèi e compito dei Campioni ucciderli. "Campione" infatti vuol dire "uccisore degli dèi" e si diventa campioni proprio dopo che si uccide un dio: è in questa situazione che si ritrova il protagonista uccidendo il dio Verethragna, un dio persiano della guerra, acquisendone pure i poteri. Quindi in seguito il protagonista divenuto Campione dovrà affrontare questi dèi ed è molto bello vedere le storie di questi dèi, non come ci vengono raccontate dall'epica che si studia ai giorni nostri, ma con qualche originalità in più formato anime.
La trama quindi è davvero bella e interessante, penalizzata un po' dai primi episodi, un pochino noiosi per le poche descrizione e importanza di alcuni personaggi tralasciati proprio, che aiutando anche un po' il protagonista potevano servire a molto altro. L'anime oltretutto ha un finale aperto e lascia in sospeso molte cose, anche facendoci vedere negli ultimi secondi un Campione di spalle, quindi spero di vedere una seconda serie.
Per il resto lo stile dei personaggi è bello ma già visto tante volte, e i poteri del protagonista sono davvero molto originali.
"Campione!": titolo singolare per una serie Giapponese. Il titolo in italiano è dovuto alla protagonista femminile Erica Brandelli, che parla un italiano vergognoso. Anche alcuni passaggi della trama si svolgono in Italia.
Il protagonista è Godō Kusanagi, che come spesso accade negli anime si ritrova coinvolto in una serie di eventi sovrannaturali che coinvolgono svariati dèi di mitologie di diverse parti del mondo. Egli riesce grazie a Erica a uccidere un dio indo-iraniano (Verethragna), ne eredita i poteri e diventa "campione", traduzione molto approssimativa in italiano di "uccisore di dèi". Godou scatena dunque le ire della dea Athena, rappresentata da una bambina apparentemente innocua, scelta un po' azzardata.
L'unica cosa che mi fa piacere è che Erica rappresenta positivamente l'Italia, in quanto è una gran... bella ragazza, bionda con gli occhi azzurri - non esattamente lo stereotipo della ragazza mediterranea, ma i Giapponesi devono saperne ben poco. Inoltre nella prima parte delle storia è effettivamente lei il personaggio dei "buoni" più forte, data l'inesperienza di Godou. Infatti lei è "gran cavaliere" dell'organizzazione Copper Black Cross, composta da cavalieri in grado di utilizzare diversi tipi di magia per combattere gli dèi. Fin dalla prima puntata Erica si innamora ovviamente di Godou, si trasferisce nella sua scuola e lo tratta come fosse il suo ragazzo, dichiarando apertamente il suo amore e baciandolo in pubblico - si noti che in Giappone manifestazioni di questo calibro hanno un peso maggiore rispetto all'Europa. Ne nascono le classiche situazioni ecchi che però non disturbano la visione e sono un simpatico intermezzo con i veri protagonisti degli episodi, ovvero gli scontri con gli dèi.
Il voto appena sufficiente che do a quest'opera è dovuto principalmente a due cose: la trama non è per niente originale, sostituiamo gli dèi con mostri o demoni ed ecco che comprendiamo un centinaio di anime. Seconda cosa sono i personaggi. A parte Erica, nessun personaggio è interessante, perfino Godou, che sembra un noioso ragazzo che non vuole combattere ma lo fa tanto per poi tornare a fare niente. La stessa Athena è poco accattivante e non incarna bene il ruolo di nemico, per non parlare degli aiutanti.
"Campione!" non è, a mio parere, una serie di buon livello, ma può piacere a tutti coloro che sono attratti da storie simili, in quanto vi si allinea senza distaccarsi o spiccare.
Il protagonista è Godō Kusanagi, che come spesso accade negli anime si ritrova coinvolto in una serie di eventi sovrannaturali che coinvolgono svariati dèi di mitologie di diverse parti del mondo. Egli riesce grazie a Erica a uccidere un dio indo-iraniano (Verethragna), ne eredita i poteri e diventa "campione", traduzione molto approssimativa in italiano di "uccisore di dèi". Godou scatena dunque le ire della dea Athena, rappresentata da una bambina apparentemente innocua, scelta un po' azzardata.
L'unica cosa che mi fa piacere è che Erica rappresenta positivamente l'Italia, in quanto è una gran... bella ragazza, bionda con gli occhi azzurri - non esattamente lo stereotipo della ragazza mediterranea, ma i Giapponesi devono saperne ben poco. Inoltre nella prima parte delle storia è effettivamente lei il personaggio dei "buoni" più forte, data l'inesperienza di Godou. Infatti lei è "gran cavaliere" dell'organizzazione Copper Black Cross, composta da cavalieri in grado di utilizzare diversi tipi di magia per combattere gli dèi. Fin dalla prima puntata Erica si innamora ovviamente di Godou, si trasferisce nella sua scuola e lo tratta come fosse il suo ragazzo, dichiarando apertamente il suo amore e baciandolo in pubblico - si noti che in Giappone manifestazioni di questo calibro hanno un peso maggiore rispetto all'Europa. Ne nascono le classiche situazioni ecchi che però non disturbano la visione e sono un simpatico intermezzo con i veri protagonisti degli episodi, ovvero gli scontri con gli dèi.
Il voto appena sufficiente che do a quest'opera è dovuto principalmente a due cose: la trama non è per niente originale, sostituiamo gli dèi con mostri o demoni ed ecco che comprendiamo un centinaio di anime. Seconda cosa sono i personaggi. A parte Erica, nessun personaggio è interessante, perfino Godou, che sembra un noioso ragazzo che non vuole combattere ma lo fa tanto per poi tornare a fare niente. La stessa Athena è poco accattivante e non incarna bene il ruolo di nemico, per non parlare degli aiutanti.
"Campione!" non è, a mio parere, una serie di buon livello, ma può piacere a tutti coloro che sono attratti da storie simili, in quanto vi si allinea senza distaccarsi o spiccare.
La serie è carina, non è il classico ecchi, qui il protagonista non "inciampa o cade" sul seno delle varie eroine con il risultato che il fanservice ne risente aumentando a mio dire la visibilità dell'opera. Non vi aspettate un'opera simile a "Maken-chi" o "To Love Ru". Se cercate grandi seni che si muovono e sbattono ovunque questo non è l'anime che fa per voi. Il lato "ecchi" non la fa certo da padrone qui. In definitiva è però un buon anime con buon design e con una buona storia dietro. L'arco narrativo non copre neanche la metà della storia della light novel quindi possiamo sperare in una seconda stagione.